Giobbe 21Per Giobbe anche i malvagi possono essere felici Sl 73; 49; Ec 8:11 1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 «Porgete bene ascolto alle mie parole, sia questa la consolazione che mi date. 3 Sopportatemi, lasciate che io parli, e quando avrò parlato tu mi potrai deridere. 4 Mi lamento forse di un uomo? E come farei a non perder la pazienza? 5 Guardatemi, stupite, mettetevi la mano sulla bocca. 6 Quando ci penso, ne sono smarrito, e la mia carne è presa da un brivido. 7 Perché mai vivono gli empi? Perché arrivano alla vecchiaia e anche crescono di forze? 8 La loro discendenza prospera sotto i loro sguardi intorno ad essi, i loro germogli fioriscono sotto gli occhi loro. 9 La loro casa è in pace, al sicuro da spaventi, la verga di Dio non li colpisce. 10 Il loro toro monta e non sbaglia, la loro vacca figlia senz'abortire. 11 Mandano fuori come un gregge i loro piccini, e i loro figli saltano e ballano. 12 Cantano al suono del timpano e della cetra, si rallegrano al suono della zampogna. 13 Passano felici i loro giorni, poi scendono in un attimo nel soggiorno dei morti. 14 Eppure, dicevano a Dio: "Ritìrati da noi! Noi non ci curiamo di conoscere le tue vie! 15 Che cos'è l'Onnipotente perché lo serviamo? Che guadagneremo a pregarlo?" 16 Ecco, non hanno essi in mano la loro felicità? (Lungi da me il consiglio degli empi!). 17 Quando mai la lampada degli empi si spegne, e piomba loro addosso la rovina e Dio, nella sua ira, li retribuisce con castighi? 18 Quando mai sono essi come paglia al vento, come pula portata via dall'uragano? 19 "Dio", mi dite, "tiene in serbo il castigo per i figli dell'empio". Ma punisca lui stesso! Che lo senta lui, 20 che veda con i propri occhi la sua rovina, e beva egli stesso l'ira dell'Onnipotente! 21 Che importa all'empio della sua famiglia dopo di lui, quando il numero dei suoi mesi è ormai compiuto? 22 S'insegnerà forse a Dio la scienza? A lui che giudica quelli di lassù? 23 L'uno muore in mezzo al suo benessere, quando è pienamente tranquillo e felice, 24 ha i secchi pieni di latte, e fresco il midollo delle ossa. 25 L'altro muore con l'amarezza nel cuore, senz'aver mai gustato il bene. 26 Entrambi giacciono ugualmente nella polvere, e i vermi li ricoprono. 27 Ah! Li conosco i vostri pensieri, i piani che formate per abbattermi! 28 Voi dite: "Dov'è la casa del potente? Dov'è la tenda che ospitava gli empi?" 29 Non avete dunque interrogato quelli che hanno viaggiato? Voi non vorrete negare quello che attestano; 30 che, cioè, il malvagio è risparmiato nel dì della rovina, che nel giorno dell'ira egli sfugge. 31 Chi gli rimprovera in faccia la condotta? Chi gli rende quel che ha fatto? 32 Egli è portato alla sepoltura con onore, e veglia egli stesso sulla sua tomba. 33 Lievi sono a lui le zolle della valle; dopo, tutta la gente segue le sue orme; e, anche prima, una folla immensa fu come lui. 34 Perché dunque mi offrite consolazioni vane? Delle vostre risposte altro non resta che falsità». | Giobbe 211 Giobbe rispose: 2 Ascoltate bene la mia parola e sia questo almeno il conforto che mi date. 3 Tollerate che io parli e, dopo il mio parlare, deridetemi pure. 4 Forse io mi lamento di un uomo? E perché non dovrei perder la pazienza? 5 Statemi attenti e resterete stupiti, mettetevi la mano sulla bocca. 6 Se io ci penso, ne sono turbato e la mia carne è presa da un brivido. 7 Perché vivono i malvagi, invecchiano, anzi sono potenti e gagliardi? 8 La loro prole prospera insieme con essi, i loro rampolli crescono sotto i loro occhi. 9 Le loro case sono tranquille e senza timori; il bastone di Dio non pesa su di loro. 10 Il loro toro feconda e non falla, la vacca partorisce e non abortisce. 11 Mandano fuori, come un gregge, i loro ragazzi e i loro figli saltano in festa. 12 Cantano al suono di timpani e di cetre, si divertono al suono delle zampogne. 13 Finiscono nel benessere i loro giorni e scendono tranquilli negli inferi. 14 Eppure dicevano a Dio: «Allontanati da noi, non vogliamo conoscer le tue vie. 15 Chi è l'Onnipotente, perché dobbiamo servirlo? E che ci giova pregarlo?». 16 Non hanno forse in mano il loro benessere? Il consiglio degli empi non è lungi da lui? 17 Quante volte si spegne la lucerna degli empi, o la sventura piomba su di loro, e infliggerà loro castighi con ira? 18 Diventano essi come paglia di fronte al vento o come pula in preda all'uragano? 19 «Dio serba per i loro figli il suo castigo...». Ma lo faccia pagare piuttosto a lui stesso e lo senta! 20 Veda con i suoi occhi la sua rovina e beva dell'ira dell'Onnipotente! 21 Che cosa gli importa infatti della sua casa dopo di sé, quando il numero dei suoi mesi è finito? 22 S'insegna forse la scienza a Dio, a lui che giudica gli esseri di lassù? 23 Uno muore in piena salute, tutto tranquillo e prospero; 24 i suoi fianchi sono coperti di grasso e il midollo delle sue ossa è ben nutrito. 25 Un altro muore con l'amarezza in cuore senza aver mai gustato il bene. 26 Nella polvere giacciono insieme e i vermi li ricoprono. 27 Ecco, io conosco i vostri pensieri e gli iniqui giudizi che fate contro di me! 28 Infatti, voi dite: «Dov'è la casa del prepotente, dove sono le tende degli empi?». 29 Non avete interrogato quelli che viaggiano? Non potete negare le loro prove, 30 che nel giorno della sciagura è risparmiato il malvagio e nel giorno dell'ira egli la scampa. 31 Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta e di quel che ha fatto chi lo ripaga? 32 Egli sarà portato al sepolcro, sul suo tumulo si veglia 33 e gli sono lievi le zolle della tomba. Trae dietro di sé tutti gli uomini e innanzi a sé una folla senza numero. 34 Perché dunque mi consolate invano, mentre delle vostre risposte non resta che inganno? | Giobbe 21Sesta risposta di Giobbe: sovente i malvagi properano 1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 «Ascoltate attentamente ciò che dico, e sia questo il conforto che mi date. 3 Abbiate pazienza con me e lasciatemi parlare e, quando avrò parlato, deridetemi pure. 4 Mi lamento forse di un uomo? E perché il mio spirito non dovrebbe rattristarsi? 5 Guardatemi e stupite, e mettetevi la mano sulla bocca. 6 Quando ci penso, ne sono spaventato, e la mia carne è presa da un tremito. 7 Perché mai vivono gli empi, e perché invecchiano ed accrescono le loro ricchezze? 8 La loro discendenza si afferma insieme ad essi sotto i loro sguardi e i loro rampolli fioriscono sotto i loro occhi. 9 Le loro case sono al sicuro, senza spaventi, e la verga di Dio non grava su di loro. 10 Il loro toro feconda e non falla, la loro vacca figlia senza abortire. 11 Mandano fuori come un gregge i loro piccoli, e i loro figli saltano. 12 Cantano al suono di timpano e di cetra e si rallegrano al suono del flauto. 13 Trascorrono nel benessere i loro giorni, poi in un momento scendono nello Sceol. 14 Eppure dicevano a Dio: "Allontanati da noi, perché non desideriamo affatto conoscere le tue vie. 15 Chi è l'Onnipotente perché dobbiamo servirlo? Che ci giova inoltre pregarlo?". 16 Ecco, la loro prosperità non sta forse nelle loro mani? Il consiglio degli empi è ben lontano da me. 17 Quante volte si spegne la lampada dei malvagi o la distruzione si abbatte su di loro, le sofferenze che Dio assegna nella sua ira? 18 Sono essi come paglia davanti al vento o come pula portata via dall'uragano? 19 Voi dite che Dio conserva la punizione dell'iniquità di uno per i suoi figli. Lo ripaghi Dio, perché egli possa capire. 20 Veda con i suoi occhi la sua distruzione e beva dell'ira dell'Onnipotente! 21 Che cosa gl'importa infatti della sua casa dopo la morte, quando il numero dei suoi mesi è compiuto? 22 Può qualcuno insegnare a Dio conoscenza, a lui che giudica quelli di lassù? 23 Uno muore nel suo pieno vigore, tutto tranquillo e sicuro; 24 ha i secchi pieni di latte e il midollo delle sue ossa è fresco. 25 Un altro invece muore con l'anima amareggiata, senza aver mai gustato il bene. 26 Ambedue giacciono insieme nella polvere e i vermi li ricoprono. 27 Ecco, io conosco i vostri pensieri e i piani con i quali mi vorreste fare violenza. 28 Infatti voi dite: "Dov'è la casa del principe, e dov'è la tenda, la dimora dei malvagi?". 29 Non avete interrogato quelli che viaggiano e non riconoscete i loro segni? 30 I malvagi infatti sono risparmiati nel giorno della distruzione e sono portati in salvo nel giorno dell'ira. 31 Chi gli rinfaccia la sua condotta e chi lo ripaga per ciò che ha fatto? 32 Egli è portato alla sepoltura e si farà la guardia sulla sua tomba. 33 Le zolle della valle gli saranno dolci; tutta la gente lo seguirà, mentre una folla immensa lo precede. 34 Come potete dunque consolarmi con parole vane, dato che dalle vostre parole non rimane che falsità?». | Giobbe 21Sesta replica di Giobbe 1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 “Porgete bene ascolto alle mie parole, e sia questa la consolazione che mi date. 3 Sopportatemi, lasciate che io parli, e quando avrò parlato tu mi potrai deridere. 4 Mi lamento forse di un uomo? E come farei a non perdere la pazienza? 5 Guardatemi, stupite, e mettetevi la mano sulla bocca. 6 Quando ci penso, ne sono smarrito, e la mia carne è presa da un brivido. 7 Perché mai vivono gli empi? Perché arrivano alla vecchiaia e anche crescono di forze? 8 La loro discendenza prospera, sotto i loro sguardi intorno a essi, e i loro germogli fioriscono sotto i loro occhi. 9 La loro casa è in pace, al sicuro da spaventi, e la verga di Dio non li colpisce. 10 Il loro toro monta e non sbaglia, la loro vacca figlia senza abortire. 11 Mandano fuori come un gregge i loro piccini, e i loro figli saltano e ballano. 12 Cantano al suono del timpano e della cetra, e si rallegrano al suono della zampogna. 13 Passano felici i loro giorni, poi scendono in un attimo nel soggiorno dei morti. 14 Eppure, dicevano a Dio: 'Ritirati da noi! Noi non ci curiamo di conoscere le tue vie! 15 Che cos'è l'Onnipotente perché lo serviamo? che guadagneremo a pregarlo?'. 16 Ecco, non hanno essi in mano la loro felicità? (lungi da me il consiglio degli empi!) 17 Quando mai si spegne la lampada degli empi, e piomba loro addosso la rovina, e Dio, nella sua ira, li retribuisce con castighi? 18 Quando mai sono come paglia al vento, come pula portata via dall'uragano? 19 'Iddio', mi dite, 'tiene in serbo il castigo per i figli dell'empio'. Ma punisca lui stesso! che lo senta lui, 20 che veda con i propri occhi la sua rovina, e beva egli stesso l'ira dell'Onnipotente! 21 E che importa all'empio della sua famiglia dopo di lui, quando il numero dei suoi mesi è ormai compiuto? 22 Si insegnerà forse a Dio la scienza? a lui che giudica quelli di lassù? 23 L'uno muore in mezzo al suo benessere, quando è pienamente tranquillo e felice, 24 ha i secchi pieni di latte, e fresco il midollo dell'ossa. 25 L'altro muore con l'amarezza nell'anima, senza avere mai gustato il bene. 26 Entrambi giacciono ugualmente nella polvere e i vermi li ricoprono. 27 Ah! li conosco i vostri pensieri, e i piani che formate per abbattermi! 28 Voi dite: 'Dov'è la casa del prepotente? dov'è la tenda che ospitava gli empi?'. 29 Non avete dunque interrogato quelli che hanno viaggiato? Voi non vorrete negare quello che attestano; 30 che, cioè, il malvagio è risparmiato nel giorno della rovina, che nel giorno dell'ira egli sfugge. 31 Chi gli rimprovera in faccia il suo comportamento? Chi gli rende quello che ha fatto? 32 Egli è portato alla sepoltura con onore e veglia egli stesso sulla sua tomba. 33 Lievi gli sono le zolle della valle; dopo, tutta la gente segue le sue orme; e, anche prima, una folla immensa fu come lui. 34 Perché dunque mi offrite consolazioni vane? Delle vostre risposte altro non resta che falsità”. | Giobbe 21Sesta replica di Giobbe 1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 «Porgete bene ascolto alle mie parole, e sia questa la consolazione che mi date. 3 Sopportatemi, lasciate ch'io parli, e quando avrò parlato tu mi potrai deridere. 4 Mi lagno io forse d'un uomo? E come farei a non perder la pazienza? 5 Guardatemi, stupite, e mettetevi la mano sulla bocca. 6 Quando ci penso, ne sono smarrito, e la mia carne è presa da raccapriccio. 7 Perché mai vivono gli empi? Perché arrivano alla vecchiaia ed anche crescon di forze? 8 La loro progenie prospera, sotto ai loro sguardi, intorno ad essi, e i lor rampolli fioriscon sotto gli occhi loro. 9 La loro casa è in pace, al sicuro da spaventi, e la verga di Dio non li colpisce. 10 Il loro toro monta e non falla, la loro vacca figlia senz'abortire. 11 Mandan fuori come un gregge i loro piccini, e i loro figliuoli saltano e ballano. 12 Cantano a suon di timpano e di cetra, e si rallegrano al suon della zampogna. 13 Passano felici i loro giorni, poi scendono in un attimo nel soggiorno dei morti. 14 Eppure, diceano a Dio: 'Ritirati da noi! Noi non ci curiamo di conoscer le tue vie! 15 Che è l'Onnipotente perché lo serviamo? che guadagneremo a pregarlo?' 16 Ecco, non hanno essi in mano la loro felicità? (lungi da me il consiglio degli empi!) 17 Quando avvien mai che la lucerna degli empi si spenga, che piombi loro addosso la ruina, e che Dio, nella sua ira, li retribuisca di pene? 18 Quando son essi mai come paglia al vento, come pula portata via dall'uragano? 19 'Iddio', mi dite, 'serba castigo pei figli dell'empio'. Ma punisca lui stesso! che lo senta lui, 20 che vegga con gli occhi propri la sua ruina, e beva egli stesso l'ira dell'Onnipotente! 21 E che importa all'empio della sua famiglia dopo di lui, quando il numero dei suoi mesi è ormai compiuto? 22 S'insegnerà forse a Dio la scienza? a lui che giudica quelli di lassù? 23 L'uno muore in mezzo al suo benessere, quand'è pienamente tranquillo e felice, 24 ha i secchi pieni di latte, e fresco il midollo dell'ossa. 25 L'altro muore con l'amarezza nell'anima, senz'aver mai gustato il bene. 26 Ambedue giacciono ugualmente nella polvere e i vermi li ricoprono. 27 Ah! li conosco i vostri pensieri, e i piani che formate per abbattermi! 28 Voi dite: 'E dov'è la casa del prepotente? dov'è la tenda che albergava gli empi?' 29 Non avete dunque interrogato quelli che hanno viaggiato? Voi non vorrete negare quello che attestano; 30 che, cioè, il malvagio è risparmiato nel dì della ruina, che nel giorno dell'ira egli sfugge. 31 Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta? Chi gli rende quel che ha fatto? 32 Egli è portato alla sepoltura con onore, e veglia egli stesso sulla sua tomba. 33 Lievi sono a lui le zolle della valle; dopo, tutta la gente segue le sue orme; e, anche prima, una folla immensa fu come lui. 34 Perché dunque m'offrite consolazioni vane? Delle vostre risposte altro non resta che falsità». | Giobbe 21Seconda risposta di Giobbe a Sofar. 1 Ma Giobbe rispose e disse: 2 «Ascoltate, vi prego, le mie parole, e cambiate opinione. 3 Tolleratemi ed io parlerò, e dopo le mie parole, se vi pare, ridete pure. 4 Sto io forse a disputar contro un uomo, sì che io non abbia motivo d'attristarmi? 5 Volgetevi a me e inorridite, e mettetevi un dito sulla bocca: 6 pur io, se vi ripenso, allibisco, e un tremore scuote le mie carni. 7 Perchè dunque gli empii vivono, s'innalzano e hanno grandi ricchezze? 8 La loro stirpe persiste innanzi a loro, e una turba di parenti e nipoti sta al loro cospetto; 9 le loro case sono tranquille e in pace, nè la verga di Dio cade su loro; 10 il loro bove va alla monta e non rifiuta, la vacca partorisce senza disperdere il feto. 11 Se non vanno qual gregge i loro ragazzi, e i loro fanciulli saltellano scherzando. 12 Suonano il timpano e la cetra, e fanno festa al suono del flauto. 13 Consumano nella felicità i loro giorni, quindi in pace discendono agli ìnferi. 14 Esclamarono essi verso Dio: - Va' lungi da noi; la dottrina dei tuoi precetti noi non gradiamo. 15 Chi è mai l'Onnipotente, che lo dobbiamo servire, e in che ci gioverebbe se lo pregassimo? - 16 Tuttavia, poichè essi non son padroni dei loro beni, il consiglio degli empii sia lungi da me! 17 Quante volte la lucerna degli empii si spegne, e li raggiunge l'inondazione [di tutti i mali], assegnando [Dio] i castighi dell'ira sua? 18 Dovrebbero essere come paglia al vento, e come pula dispersa dal turbine. 19 Dio riserba ai figli il castigo del padre: ma ripaghi lui stesso, e allora imparerà! 20 vedano i suoi occhi il proprio sterminio, e del furore dell'Onnipotente egli beva! 21 Giacchè che importa a lui di quei di casa sua dopo di sè, quando il numero dei suoi mesi [di vita], è compiuto? 22 Insegnerà forse qualcuno la sapienza a Dio che giudica gli eccelsi? 23 Questo muore robusto e sano, ricco e pur felice, 24 il suo corpo è tutto pinguedine, e le sue ossa son grasse di midollo: 25 Quest'altro muore nell'amarezza d'animo, senza nessun bene; 26 tuttavia insieme nella polvere giacciono, e li ricoprono i vermini. 27 Io ben conosco i vostri pensieri e le vostre inique sentenze contro di me; 28 voi infatti dite: - Ov'è mai la casa del tiranno? e ove son mai le abitazioni degli empii? - 29 Ebbene, interrogate un viaggiatore qualunque, e vi convincerete ch'egli la pensa nel modo seguente: 30 Pel giorno di rovina il malvagio è risparmiato, e fino al giorno d'ira egli sarà tollerato. 31 Chi gli rinfaccia apertamente la sua condotta? e ciò ch'ei commise, chi glielo ripaga? 32 Eppure alle sepolture [onorevoli] egli viene portato, e sul tumulo de' morti c'è chi fa la guardia. 33 Dolci sono a lui le zolle della valle [funerea]; ed egli trascina dietro a sè ogni uomo, come già prima di sè altri innumerevoli. 34 Come dunque mi consolerete con vane [ragioni], se la vostra risposta chiaramente ripugna alla verità?» | Giobbe 21Giobbe fa osservare agli amici la felicità e l'incolumità degli empi 1 Allora Giobbe, presa la parola, disse; 2 «Ascoltate, ve ne prego, le mie parole, e mutate sentimenti. 3 Permettetemi di parlare, e quando avrò detto, se vi parrà, ridete pure delle mie parole. 4 È forse contro un uomo la mia disputa, chè io non abbia ragione di rattristarmi? 5 Guardatemi, e, allibiti, ponete il dito alla vostra bocca. 6 Io al sol pensarci son preso dallo spavento, un tremito agita la mia carne. 7 Come mai vivono gli empi, e sono innalzati e resi potenti dalle ricchezze? 8 Una prospera progenie li circonda, una turba di parenti e di nipoti sta alla loro presenza. 9 Le loro case son tranquille e al sicuro, e la verga di Dio non li tocca. 10 I loro bovi fan concepire senza aborti, le loro vacche mettono alla luce e non va loro a male un parto. 11 I loro fanciulli escon fuori come greggi, i loro ragazzi saltano e si divertono. 12 Portano in mano il tamburo e la cetra, si rallegrano al suon degli strumenti. 13 passano nella felicità i loro giorni, e in un momento scendono nel sepolcro. 14 Essi, che dissero a Dio: Allontanati da noi: non vogliamo saperne delle tue vie. 15 Chi è l'Onnipotente che dobbiamo servirlo? Che guadagneremo a pregarlo? 16 Ma siccome i loro beni non sono in loro mano, lungi da me il consiglio degli empi. 17 Quante volte si spegnerà la lucerna degli empi, e piomberà sopra di essi la rovina, e (Dio) nell'ira sua distribuirà loro i dolori? 18 Saran come paglia al vento, come cenere che il turbine disperde. 19 Dio serberà ai figli i castighi del padre. Invece egli dovrebbe imparare dal castigo, 20 I suoi occhi dovrebbero veder la sua rovina, egli dovrebbe bere il furore dell'Onnipotente. 21 Che gl'importa infatti della sua casa dopo di lui, quand'anche il numero dei suoi mesi fosse dimezzato? 22 Chi pretenderà d'insegnare la scienza a Dio, il quale giudica i celesti? 23 Uno muore robusto e sano, e ricco e felice; 24 le sue viscere son piene di grasso, le sue ossa sono irrigate di midollo. 25 Un altro invece muore coll'amarezza nell'anima, senza beni di fortuna. 26 Eppure giaceranno ugualmente nella polvere, e i vermi li copriranno. 27 Io però conosco bene i vostri pensieri, i giudizi iniqui che mi opponete, 28 infatti voi dite: Dov'è la casa del principe? Dove sono le tende degli empi? 29 Domandatene a chiunque volete dei viaggiatori, e sentirete che egli sa bene queste cose: 30 che l'empio è riservato pel giorno della vendetta, e sarà condotto al giorno del furore. 31 Chi gli rimprovererà in faccia il suo modo di agire? Chi gli renderà quanto si merita? 32 Egli sarà condotto al sepolcro, e veglierà, tra la turba dei morti: 33 gradito alla ghiaia del Cocito, trascinerà dietro a sè tutti gli uomini e davanti a sè una turba innumerevole. 34 A che state a darmi vane consolazioni se è chiaro che la vostra risposta, ripugna alla verità?» | Giobbe 21Giobbe chiede di essere udito dagli amici pazientemente; cerca il perche alcuni empj sian filici sino al fin della vita, e i giusti pel contrario siano nell'avversità, e risponde, che l'empio è serbato dà Dio pel giorno della perdizione, abbattendo così la falsa consolazione degli amici. 1 Rispose Giobbe, e disse: 2 Ponete mente, vi prego, alle mie parole, e cangiate di opinione. 3 Soffrite che parli anch'io, e di poi burlatevi, se così vi parrà, delle mie parole. 4 Forse io disputo con un uomo, onde io non abbia ragion di attristarmi? 5 Miratemi attentamente, e rimarrete stupefatti, e vi metterete il dita alla bocca: 6 Io stesso quando vi ripenso mi atterrisco, e la mia carne è scossa dal tremito. 7 Perché adunque vivono gli empj, e sono innalzati, e son possenti per le loro ricchezze? 8 Veggonsi stare attorno la loro progenie, hanno dinanzi una turba di parenti, e di nipoti. 9 Le loro case sono tranquille, e in pace, e non si fa ad essi sentire la verga di Dio. 10 Le loro vacche non sono sterili, e non abortiscono; concepiscono, e non disperdono i loro parti. 11 Escon fuori in truppa come pecore i loro teneri figli, e saltano, e scherzano. 12 Portano timpani, e cetre, e danzano al suono degli strumenti. 13 Passano felici i loro giorni, e in un istante scendono nel sepolcro. 14 Eglino che dissero a Dio: Va lungi da noi, non vogliam saper nulla de' tuoi documenti. 15 Chi è quest'Onnipotente, che noi dobbiamo servirlo, e che gioverebbe a noi il pregarlo? 16 Ma poiché in loro potestà non sono i beni loro, sia perciò lungi da me il sistema degli empj. 17 Quante volte poi si spegne la lucerna degli empj, e vien sopra di essi la piena, e (Dio) nell'ira sua da ad essi la loro porzione di dolori? 18 Saran come paglia al soffiar del vento, e come loppa dispersa da turbine. 19 Serberà Dio a' figliuoli la pena del padre: e quando Dio renderà mercede, allora quegli imparerà. 20 Vedrà egli co' proprj occhi il suo sterminio, e berà il furore dell'Onnipotente. 21 Perocché che importa a lui quel che sarà della sua casa, quando il numero de' suoi mesi sia troncato nel mezzo? 22 Vi sarà forse chi insegni a Dio, a lui che giudica i grandi? 23 Quegli muore robusto, e sano, e ricco, e felice; 24 Le sue viscere sono coperte di grasso, e le sue ossa di midollo: 25 Un altro poi muore tralle afflizioni di spirito, e privo di ogni bene. 26 E con tutto ciò si giaceranno insieme nella polvere, e saran ricoperti dai vermi. 27 Certo io comprendo i vostri pensieri, e gli ingiusti giudizj vostri contro di me. 28 Perocché voi dite: La casa di quel principe dov'è? E dove sono i padiglioni degli empj? 29 Interrogate chicchessia de' viaggiatori, e sentirete, che in questa guisa egli pensa. 30 Perocché pel giorno della vendetta è riserbato l'iniquo, e sarà condotto al dì del furore. 31 Chi biasimerà in faccia a lui i suoi andamenti? E chi a lui renderà quel ch'egli ha fatto? 32 Egli sarà condotto al sepolcro, e starà immobile tralla turba de' morti. 33 La ghiaia del Cocito godé di averlo, ed ei tirerà dietro a se tutta la gente, e innanzi a se avrà una turba infinita. 34 Quanto vana è adunque la consolazione che voi mi recate, mentre è dimostrato, che quel che voi dite repugna al vero? | Giobbe 211 E GIOBBE rispose, e disse: 2 Date udienza al mio ragionamento, E ciò mi sarà in vece delle vostre consolazioni. 3 Comportatemi che io parli; E poichè avrò parlato, beffatevi pure. 4 Quant'è a me, il mio lamento si addirizza egli ad un uomo? E perchè non sarebbe distretto lo spirito mio? 5 Riguardate a me, e stupite, E mettetevi la mano in su la bocca. 6 Io stesso, quando me ne ricordo, sono tutto attonito, E la carne mia ne prende orrore. 7 Perchè vivono gli empi? Perchè invecchiano, ed anche son forti e vigorosi? 8 La lor progenie è stabilita nel lor cospetto, insieme con loro; E i lor discendenti son davanti agli occhi loro. 9 Le case loro non sono se non pace, senza spavento; E la verga di Dio non è sopra loro. 10 I lor tori ammontano, e non fallano; Le lor vacche figliano, e non isperdono. 11 Essi mandano fuori i lor fanciulletti come pecore; E i lor figliuoli van saltellando. 12 Essi alzano la voce col tamburo e con la cetera; E si rallegrano al suon dell'organo. 13 Logorano la loro età in piacere, E poi in un momento scendono nel sepolcro. 14 Quantunque abbiano detto a Dio: Dipartiti da noi; Perciocchè noi non prendiam piacere nella conoscenza delle tue vie. 15 Che è l'Onnipotente, che noi gli serviamo? E che profitto faremo se lo preghiamo? 16 Ecco, il ben loro non è egli nelle lor mani? (Sia il consiglio degli empi lungi da me.) 17 Quante volte avviene egli che la lampana degli empi sia spenta, E che la lor ruina venga loro addosso, E che Iddio dia loro tormenti nella sua ira per lor parte? 18 E che sieno come paglia al vento, E come pula che il turbo invola? 19 E che Iddio riserbi a' lor figliuoli la violenza da loro usata; O che egli la renda a loro stessi, e ch'essi lo sentano? 20 E che gli occhi loro veggano la lor ruina, E ch'essi bevano dell'ira dell'Onnipotente? 21 Perciocchè del rimanente, quale affezione avranno essi alle lor case, Da che il numero de' lor mesi sarà stato troncato? 22 Potrebbesi insegnar scienza a Dio? Conciossiachè egli sia quel che giudica gli eccelsi. 23 Colui muore nel colmo della felicità, In compiuta pace e tranquillità. 24 Le sue secchie son piene di latte, E le sue ossa sono abbeverate di midolla. 25 E costui muore, essendo in amaritudine d'animo, E non avendo giammai mangiato con diletto. 26 Amendue giacciono nella polvere, E i vermini li coprono. 27 Ecco, io conosco i vostri pensamenti, E i malvagi discorsi che voi fate contro a me a torto. 28 Perciocchè voi direte: Ove è la casa del magnifico? Ed ove sono i padiglioni ove abitavano gli empi? 29 Non vi siete voi giammai informati da coloro che fanno viaggi? Voi non disdirete già i segnali ch'essi ne dànno; 30 Che il malvagio è riparato al giorno della ruina, Quando le ire sono sparse. 31 Chi gli rappresenterà la sua via in faccia? E chi gli farà la retribuzione di ciò ch'egli ha fatto? 32 Poi appresso egli è portato ne' sepolcri, E non attende più ad altro che all'avello. 33 I cespi della valle gli son dolci; Ed egli si tira dietro tutti gli uomini, Siccome davanti a lui ne son iti innumerabili. 34 Come dunque mi consolate voi vanamente? Conciossiachè nelle vostre repliche vi sia sempre della prevaricazione. |