Nuova Riveduta:

Giobbe 28

Il mistero della saggezza divina
(Pr 2:1-6; 3:13-20; 8) Ec 12:15
1 «Ha una miniera l'argento,
e l'oro un luogo dove lo si affina.
2 Il ferro si cava dal suolo,
e la pietra fusa dà il rame.
3 L'uomo ha posto fine alle tenebre,
egli esplora i più profondi recessi,
per trovare le pietre che sono nel buio, nell'ombra di morte.
4 Scava un pozzo lontano dall'abitato;
il piede più non serve a quelli che vi lavorano;
sono sospesi, oscillano lontano dai mortali.
5 Dalla terra esce il pane,
ma, nelle sue viscere, è sconvolta come dal fuoco.
6 Le sue rocce sono la sede dello zaffiro,
e vi si trova la polvere d'oro.
7 L'uccello rapace non conosce il sentiero che vi conduce,
né l'ha mai scorto l'occhio del falco.
8 Le fiere superbe non vi hanno messo piede,
il leone non c'è passato mai.
9 L'uomo stende la mano sul granito,
rovescia dalle radici le montagne.
10 Pratica trafori dentro le rocce,
e l'occhio suo scorge quanto c'è di prezioso.
11 Frena le acque perché non gemano
e le cose nascoste trae fuori alla luce.
12 Ma la saggezza, dove trovarla?
Dov'è il luogo dell'intelligenza?
13 L'uomo non ne sa la via,
non la si trova sulla terra dei viventi.
14 L'abisso dice: "Non è in me";
il mare dice: "Non sta da me".
15 Non la si ottiene in cambio d'oro,
né la si compra a peso d'argento.
16 Non la si acquista con l'oro di Ofir,
con l'ònice prezioso e con lo zaffiro.
17 L'oro e il vetro non reggono al suo confronto,
non la si dà in cambio di vasi d'oro fino.
18 Non si parli di corallo, di cristallo;
la saggezza vale più delle perle.
19 Il topazio d'Etiopia non può starle a confronto,
l'oro puro non ne controbilancia il valore.
20 Da dove viene dunque la saggezza?
Dov'è il luogo dell'intelligenza?
21 Essa è nascosta agli occhi di ogni vivente,
è celata agli uccelli del cielo.
22 L'abisso e la morte dicono:
"Ne abbiamo avuto qualche sentore".
23 Dio solo conosce la via che vi conduce,
egli solo sa il luogo dove risiede,
24 perché il suo sguardo giunge fino alle estremità della terra,
perch'egli vede tutto quello che è sotto i cieli.
25 Quando regolò il peso del vento
e fissò la misura delle acque,
26 quando diede una legge alla pioggia
e tracciò la strada al lampo dei tuoni,
27 allora la vide e la rivelò,
la stabilì e anche l'investigò.
28 E disse all'uomo:
"Ecco, temere il Signore, questa è saggezza,
fuggire il male è intelligenza"».

C.E.I.:

Giobbe 28

1 Certo, per l'argento vi sono miniere
e per l'oro luoghi dove esso si raffina.
2 Il ferro si cava dal suolo
e la pietra fusa libera il rame.
3 L'uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all'estremo limite
le rocce nel buio più fondo.
4 Forano pozzi lungi dall'abitato
coloro che perdono l'uso dei piedi:
pendono sospesi lontano dalla gente e vacillano.
5 Una terra, da cui si trae pane,
di sotto è sconvolta come dal fuoco.
6 Le sue pietre contengono zaffiri
e oro la sua polvere.
7 L'uccello rapace ne ignora il sentiero,
non lo scorge neppure l'occhio dell'aquila,
8 non battuto da bestie feroci,
né mai attraversato dal leopardo.
9 Contro la selce l'uomo porta la mano,
sconvolge le montagne:
10 nelle rocce scava gallerie
e su quanto è prezioso posa l'occhio:
11 scandaglia il fondo dei fiumi
e quel che vi è nascosto porta alla luce.
12 Ma la sapienza da dove si trae?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?
13 L'uomo non ne conosce la via,
essa non si trova sulla terra dei viventi.
14 L'abisso dice: «Non è in me!»
e il mare dice: «Neppure presso di me!».
15 Non si scambia con l'oro più scelto,
né per comprarla si pesa l'argento.
16 Non si acquista con l'oro di Ofir,
con il prezioso berillo o con lo zaffiro.
17 Non la pareggia l'oro e il cristallo,
né si permuta con vasi di oro puro.
18 Coralli e perle non meritano menzione,
vale più scoprire la sapienza che le gemme.
19 Non la eguaglia il topazio d'Etiopia;
con l'oro puro non si può scambiare a peso.
20 Ma da dove viene la sapienza?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?
21 È nascosta agli occhi di ogni vivente
ed è ignota agli uccelli del cielo.
22 L'abisso e la morte dicono:
«Con gli orecchi ne udimmo la fama».
23 Dio solo ne conosce la via,
lui solo sa dove si trovi,
24 perché volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede quanto è sotto la volta del cielo.
25 Quando diede al vento un peso
e ordinò le acque entro una misura,
26 quando impose una legge alla pioggia
e una via al lampo dei tuoni;
27 allora la vide e la misurò,
la comprese e la scrutò appieno
28 e disse all'uomo:
«Ecco, temere Dio, questo è sapienza
e schivare il male, questo è intelligenza».

Nuova Diodati:

Giobbe 28

La sapienza vale più di tutti i tesori della terra, e la sua ricerca è molto più difficile
1 «Certamente c'è una miniera per l'argento, e un posto dove si raffina l'oro. 2 Il ferro viene estratto dal suolo, e la pietra fusa dà il rame. 3 L'uomo pone fine alle tenebre ed esplora i più profondi recessi in cerca di pietre sepolte nell'oscurità e nell'ombra di morte. 4 Perfora un pozzo lontano dall'abitato, in posti dimenticati dai pedoni; sono sospesi e oscillano lontani dagli uomini. 5 Quanto alla terra, da essa viene il pane, ma di sotto è sconvolta come dal fuoco. 6 Le sue pietre sono la dimora di zaffiri e contiene polvere d'oro. 7 L'uccello rapace non ne conosce il sentiero né l'ha mai scorto l'occhio del falco. 8 Le bestie feroci non l'hanno battuto e il leone non vi è mai passato. 9 L'uomo mette la mano sulla selce e rovescia dalle radici le montagne. 10 Scava gallerie nelle rocce, e il suo occhio vede tutto ciò che è prezioso. 11 Ostruisce corsi d'acqua perché non scorrano, e porta alla luce le cose nascoste. 12 Ma dove si può trovare la sapienza, e dov'è il luogo dell'intelligenza? 13 L'uomo non ne conosce il valore e non si trova sulla terra dei viventi. 14 L'abisso dice: "Non è in me"; il mare dice: "Non sta presso di me". 15 Non la si ottiene in cambio d'oro raffinato né la si compra a peso d'argento. 16 Non la si acquista con l'oro di Ofir, con l'onice prezioso o con lo zaffiro. 17 L'oro e il cristallo non la possono uguagliare né si scambia per vasi d'oro fino. 18 Il corallo e il cristallo non meritano neppure di essere nominati; il valore della sapienza val più delle perle. 19 Il topazio di Etiopia non la può uguagliare e non può essere valutata con oro puro. 20 Ma allora da dove viene la sapienza e dov'è il luogo dell'intelligenza? 21 Essa è nascosta agli occhi di ogni vivente, è celata agli uccelli del cielo. 22 Abaddon e la morte dicono: "Ne abbiamo sentito parlare con i nostri orecchi". 23 DIO solo ne conosce la via, egli solo sa dove si trovi, 24 perché egli osserva le estremità della terra e vede tutto ciò che è sotto i cieli. 25 Quando stabilì il peso del vento e assegnò alle acque una misura, 26 quando fece una legge per la pioggia e una via al lampo dei tuoni, 27 allora la vide e la rivelò, la stabilì e anche la investigò. 28 E disse all'uomo: "Ecco, temere il Signore, questo è sapienza, e fuggire il male è intelligenza"».

Riveduta 2020:

Giobbe 28

Il mistero della Sapienza divina
1 L'argento ha una miniera, e l'oro un luogo dove lo si affina. 2 Il ferro si cava dal suolo, e la pietra fusa dà il rame. 3 L'uomo ha posto fine alle tenebre, egli esplora i più profondi recessi, per trovare le pietre che sono nel buio, nell'ombra di morte. 4 Scava un pozzo lontano dall'abitato; il piede non serve più a quelli che vi lavorano; sono sospesi, oscillano lontano dai mortali. 5 Dalla terra esce il pane, ma, nelle sue viscere, è sconvolta come dal fuoco. 6 Le sue rocce sono la dimora dello zaffiro, e vi si trova della polvere d'oro. 7 L'uccello rapace non conosce il sentiero che vi conduce, né lo ha mai scorto l'occhio del falco. 8 Le bestie feroci non vi hanno messo piede, e il leone non vi è mai passato. 9 L'uomo stende la mano sul granito, rovescia dalle radici le montagne. 10 Pratica trafori dentro le rocce, e il suo occhio scorge quanto vi è di prezioso. 11 Frena le acque perché non fuoriescano e trae fuori alla luce le cose nascoste. 12 Ma la sapienza, dove trovarla? Dov'è il luogo dell'intelligenza? 13 L'uomo non ne conosce la via, non la si trova sulla terra dei viventi. 14 L'abisso dice: 'Non è in me'; il mare dice: 'Non sta da me'. 15 Non la si ottiene in cambio d'oro, né la si compra a peso d'argento. 16 Non la si acquista con l'oro di Ofir, con l'onice prezioso o con lo zaffiro. 17 L'oro e il vetro non reggono al suo confronto, non la si dà in cambio di vasi d'oro fino. 18 Non si parli di corallo, di cristallo; la sapienza vale più delle perle. 19 Il topazio d'Etiopia non può reggere il confronto, l'oro puro non ne bilancia il valore. 20 Da dove viene dunque la sapienza? Dov'è il luogo dell'intelligenza? 21 Essa è nascosta agli occhi di ogni vivente, è celata agli uccelli del cielo. 22 L'abisso e la morte dicono: 'Ne abbiamo avuto qualche sentore'. 23 Dio solo conosce la via che vi conduce, egli solo sa il luogo dove abita, 24 perché il suo sguardo giunge sino alle estremità della terra, perché egli vede tutto quello che è sotto i cieli. 25 Quando regolò il peso del vento e fissò la misura delle acque, 26 quando diede una legge alla pioggia e tracciò la strada al lampo dei tuoni, 27 allora la vide e la rivelò, la stabilì e anche la investigò. 28 E disse all'uomo: 'Ecco: temere il Signore: questa è la sapienza, e fuggire il male è l'intelligenza'”.

Riveduta:

Giobbe 28

Il mistero della Sapienza divina
1 Ha una miniera l'argento, e l'oro un luogo dove lo si affina. 2 Il ferro si cava dal suolo, e la pietra fusa dà il rame. 3 L'uomo ha posto fine alle tenebre, egli esplora i più profondi recessi, per trovar le pietre che son nel buio, nell'ombra di morte. 4 Scava un pozzo lontan dall'abitato; il piede più non serve a quei che vi lavorano; son sospesi, oscillano lungi dai mortali. 5 Dalla terra esce il pane, ma, nelle sue viscere, è sconvolta come dal fuoco. 6 Le sue rocce son la dimora dello zaffiro, e vi si trova della polvere d'oro. 7 L'uccello di rapina non conosce il sentiero che vi mena, né l'ha mai scorto l'occhio del falco. 8 Le fiere superbe non vi hanno messo piede, e il leone non v'è passato mai. 9 L'uomo stende la mano sul granito, rovescia dalle radici le montagne. 10 Pratica trafori per entro le rocce, e l'occhio suo scorge quanto v'è di prezioso. 11 Infrena le acque perché non gemano, e le cose nascoste trae fuori alla luce. 12 Ma la Sapienza, dove trovarla? E dov'è il luogo della Intelligenza? 13 L'uomo non ne sa la via, non la si trova sulla terra de' viventi. 14 L'abisso dice: 'Non è in me'; il mare dice: 'Non sta da me'. 15 Non la si ottiene in cambio d'oro, né la si compra a peso d'argento. 16 Non la si acquista con l'oro di Ofir, con l'ònice prezioso o con lo zaffiro. 17 L'oro ed il vetro non reggono al suo confronto, non la si dà in cambio di vasi d'oro fino. 18 Non si parli di corallo, di cristallo; la Sapienza val più delle perle. 19 Il topazio d'Etiopia non può starle a fronte, l'oro puro non ne bilancia il valore. 20 Donde vien dunque la Sapienza? E dov'è il luogo della Intelligenza? 21 Essa è nascosta agli occhi d'ogni vivente, è celata agli uccelli del cielo. 22 L'abisso e la morte dicono: 'Ne abbiamo avuto qualche sentore'. 23 Dio solo conosce la via che vi mena, egli solo sa il luogo dove dimora, 24 perché il suo sguardo giunge sino alle estremità della terra, perch'egli vede tutto quel ch'è sotto i cieli. 25 Quando regolò il peso del vento e fissò la misura dell'acque, 26 quando dette una legge alla pioggia e tracciò la strada al lampo dei tuoni, 27 allora la vide e la rivelò, la stabilì ed anche l'investigò. 28 E disse all'uomo: 'Ecco: temere il Signore: questa è la Sapienza, e fuggire il male è l'Intelligenza'.»

Ricciotti:

Giobbe 28

Elogio della sapienza.
1 Ha l'argento un principio dei suoi filoni, e l'oro ha un posto ove si fonde; 2 il ferro si estrae dalla terra, e la pietra, liquefatta dal calore, si converte in rame; 3 un limite [l'uomo] ha posto alle tenebre, e scruta l'estremità di ogni cosa, perfin la pietra ch'è nella tenebra e l'ombra di morte! 4 Scava egli una galleria lungi da ogni dimora: dimenticàti dagli uomini [i minatori] oscillano, [non servendosi], di piede penzolano. 5 La terra, da cui nasceva il pane, al disotto è sconvolta da un fuoco; 6 le sue pietre sono il posto dello zaffiro, e le sue zolle contengono oro 7 è strada che l'uccello non conosce, nè la scorge l'occhio dello sparviere, 8 non la calpestano le bestie feroci, non incede sovr'essa il leone; 9 nella selce stende [l'uomo] la mano, sconvolge dalle radici le montagne: 10 entro le rupi egli scava dei canali, ed ogni cosa preziosa l'occhio suo vede, 11 scruta anche il profondo dei fiumi, e le cose recondite porta alla luce. 12 Ma la sapienza dove si trova? e qual è il posto dell'intelligenza? 13 L'uomo non ne conosce il prezzo, nè si trova in terra di chi vive deliziosamente. 14 L'abisso esclama: - In me non c'è! -E il mare dice: - Presso me non esiste! - 15 Non si dà oro fino in cambio di essa, nè si pesa dell'argento in suo prezzo; 16 non si confronta con i tessuti tinti coi colori dell'India, nè con l'onice preziosissimo e lo zaffiro; 17 non si paragona ad essa l'oro e il vetro, nè si scambia con vasellame d'oro; 18 le cose più nobili e pregiate neppur si ricordano in suo confronto e la sapienza da luoghi occulti si estrae. 19 Non si eguaglia ad essa il topazio d'Etiopia nè si mette a confronto con i [tessuti di] tinta mondissima. 20 Da dove viene dunque la sapienza? e qual è il posto dell'intelligenza? 21 Ella è nascosta agli occhi di tutti i viventi, e pure agli uccelli del cielo è occulta. 22 La ruina e la morte esclamano: - [Solo] con le nostre orecchie ne udimmo novella! - 23 Dio conosce la strada di lei, ed egli sa il suo posto, 24 perchè egli scorge i confini del mondo, e vede tutto ciò ch'è sotto al cielo. 25 Egli che determinò ai venti un peso, e stabilì le acque con misura: 26 quando dette alle piogge una legge, ed una strada alle sonanti procelle, 27 allora egli la vide e manifestò, la stabilì e investigò, 28 e disse all'uomo: - Ecco, il timor del Signore è la stessa sapienza, e il ritrarsi del male è l'intelligenza. -»

Tintori:

Giobbe 28

La sapienza
1 «L'argento ha una fonte delle sue vene, l'oro ha un luogo dove vien fuso, 2 il ferro si cava dalla terra, e la pietra fusa dal calore dà il rame; 3 (l'uomo) fissa il tempo alle tenebre, da sè scruta il fine di tutte le cose, ed anche la pietra (nascosta) nella caligine e nell'ombra di morte. 4 Un torrente separa dal popolo viaggiatore coloro che il piede dell'uomo povero ha dimenticati e che son fuori della via; 5 una terra da cui veniva il pane nelle sue viscere è sconvolta dal fuoco; 6 nelle sue pietre v'è lo zaffiro, le sue zolle son d'oro. 7 L'aquila ne ignorò la via nè la vide l'occhio dell'avvoltoio. 8 I figli dei mercanti non la calcarono e non vi passò mai la leonessa. 9 (L'uomo) stese la mano contro la selce, rovesciò dalle radici le montagne. 10 Scavò rivi nelle rocce, e col suo occhio scrutò quanto v'è di prezioso. 11 Scrutò pure le profondità dei fiumi, e ne trasse alla luce ciò che v'era nascosto. 12 Ma dove si trova la sapienza? Dov'è il luogo dell'intelligenza? 13 L'uomo non ne conosce il prezzo. Essa non si trova nella terra di coloro che vivono in delizie; 14 l'abisso dice: Non è in me; il mare dice: In me non si trova. 15 Non sarà barattata coll'oro più fino; non sarà comprata a peso d'argento; 16 non sarà messa a paragone colle colorite stoffe dell'india, nè colla pietra sardonica più pregiata, nè collo zaffiro. 17 A lei non sarà paragonato l'oro e il vetro, nè sarà commutata con vasi d'oro. 18 Le cose più grandi e pregiate non saran neppur rammentate in paragone di essa, chè la sapienza viene da fonte occulta: 19 non l'arriverà il topazio d'Etiopia, nè saranno paragonati a lei i colori più brillanti. 20 Donde vien dunque la sapienza? E dov'è il luogo dell'intelligenza? 21 È nascosta agli occhi di tutti i viventi, è ignota anche agli uccelli del cielo. 22 La perdizione e la morte han detto: È giunta ai nostri orecchi la sua fama. 23 Dio ne conosce la via, Egli sa dove essa dimori; 24 perchè vede sino ai confini del mondo, e scorge tutte le cose che sono sotto i cieli. 25 Egli assegnò il peso ai venti e pesò con misura le acque. 26 Quando imponeva una legge alle piogge e una via alle sonanti procelle, 27 allora Egli la vide e la rivelò, la stabilì e la conobbe a fondo; 28 poi disse all'uomo: Ecco: temere il Signore è la sapienza, e fuggire il male è l'intelligenza».

Martini:

Giobbe 28

Giobbe ebbe cura dell'innocenza, anche perchè ell'è l'unica via per conseguir la sapienza, la quale dimostra essere più pregevole dell'oro, sì per la sua origine, e sì per la sua dignità; che a Dio sono manifestissime le più occulte cose della natura, e che la sapienza si dà dal cielo, non si compera coll'oro; della qual sapienza una particella si comunica mediante il timor di Dio.
1 L'argento ha un principio nelle sue vene, e l'oro ha un luogo dov'ei si fonde. 2 Dalla terra cavasi il ferro: e la pietra sciolta col fuoco si cangia in rame. 3 Egli fissa alle tenebre la lor durazione, e la fine investiga di tutte le cose, ed anche la pietra ascosa nella caligine, e nell'ombra di morte. 4 Un torrente separa dai viaggiatori, e ad esse non si appressa il piede del povero, e sono in luoghi inaccessibili. 5 Una terra, dal cui seno nasceva del pane, è disertata dal fuoco. 6 Havvi un luogo, di cui i sassi sono saffiri, e le sue zolle sono oro. 7 Uccello non ne conobbe la strada, e l'occhio dell'avoltoio non giunse a discernerla. 8 Ella non fu battuta da' figliuoli de' mercatanti, né vi passò la lionessa. 9 Egli stese sua mano contro i vivi massi, e rovesciò le montagne dalle loro radici. 10 Egli scavò rivi di acque trai sassi, e l'occhio di lui indagò tutto quel, che v'è di prezioso. 11 Egli visitò le ime parti de' fiumi, e ne trasse fuori ciò che vi era nascosto. 12 Ma dov' è, che trovisi la sapienza? e la sede dell'intelligenza dov'è? 13 Il pregio di lei non è conosciuto dall'uomo, né ella si trova nella terra di quei, che vivono delle delizie. 14 L'abisso dice: Meco ella non è, e il mare confessa: Ella non è con me. 15 Ella non si compera coll'oro più fino; né cambiò fassene a peso d'argento. 16 Ella non sarà messa a paragone colle tinte preziose delle Indie, né colla pietra sardonica più pregiata, né col saffiro. 17 Non sarà stimato eguale a lei l'oro, od il cristallo, né sarà data in cambio per vasi di pretto oro: 18 Le più eccelse, e pregiate cose non son da rammentarsi in suo paraggio: ma occulto è il luogo onde estraggesi la sapienza. 19 Non si agguaglerà a lei il topazio d'Etiopia, né le saran poste in confronto le tinture più splendide. 20 Donde adunque vien mai la sapienza, e quale è la sede della intelligenza? 21 Ella è ascosa agli sguardi di tutti i viventi, ella è ignota anche agli uccelli dell'aria. 22 La perdizione, e la morte hanno detto: Alle nostre orecchie è giunta la fama di lei. 23 La via per trovarla è nota a Dio, ed egli sa dov'ella dimori. 24 Perocché lo sguardo di lui giunge sino ai confini del mondo, ed egli vede tutte le cose che sono sotto de' cieli. 25 Egli, che diede ai venti il momento, e librò, e misurò le acque. 26 Allorché la legge prescrisse alle piove, e la strada alle sonanti procelle: 27 Allora egli la vide, e la manifestò, e la stabilì, e ne scoperse i segreti. 28 E all'uomo disse: Ecco che il timor del Signore egli è la stessa sapienza, e la fuga del male ell'è la vera intelligenza.

Diodati:

Giobbe 28

1 Certo l'argento ha la sua miniera, E l'oro un luogo dove è fuso. 2 Il ferro si trae dalla polvere, E la pietra liquefatta rende del rame. 3 L'uomo ha posto un termine alle tenebre, E investiga ogni cosa infino al fine; Le pietre che son nell'oscurità e nell'ombra della morte; 4 Ove i torrenti che il piè avea dimenticati scoppiano fuori, E impediscono che niuno vi stia appresso; Poi scemano, e se ne vanno per opera degli uomini. 5 La terra, che produce il pane, Disotto è rivolta sottosopra, e pare tutta fuoco. 6 Le pietre di essa sono il luogo degli zaffiri, E vi è della polvere d'oro. 7 Niuno uccello rapace ne sa il sentiero, E l'occhio dell'avvoltoio non riguardò mai là. 8 I leoncini della leonessa non calcarono giammai que' luoghi, Il leone non vi passò giammai. 9 L'uomo mette la mano a' macigni; Egli rivolta sottosopra i monti fin dalla radice. 10 Egli fa de' condotti a' rivi per mezzo le rupi; E l'occhio suo vede ogni cosa preziosa. 11 Egli tura i fiumi che non gocciolino, E trae fuori in luce le cose nascoste. 12 Ma la sapienza, onde si trarrà ella? E dov'è il luogo dell'intelligenza? 13 L'uomo non conosce il prezzo di essa; Ella non si trova nella terra de' viventi.
14 L'abisso dice: Ella non è in me; E il mare dice: Ella non è appresso di me. 15 Ei non si può dare oro per essa, Nè può pesarsi argento per lo prezzo suo. 16 Ella non può essere apprezzata ad oro di Ofir, ad onice prezioso, a zaffiro. 17 Nè l'oro, nè il diamante, non posson pareggiarla di prezzo; Ed alcun vasellamento d'oro fino non può darsi in iscambio di essa. 18 Appo lei non si fa menzione di coralli, nè di perle; La valuta della sapienza è maggiore che quella delle gemme. 19 Il topazio di Etiopia non la può pareggiar di prezzo; Ella non può essere apprezzata ad oro puro.
20 Onde viene adunque la sapienza? E dove è il luogo dell'intelligenza? 21 Conciossiachè ella sia nascosta agli occhi d'ogni vivente, Ed occulta agli uccelli del cielo. 22 Il luogo della perdizione e la morte dicono: Noi abbiamo con gli orecchi solo udita la fama di essa. 23 Iddio solo intende la via di essa, E conosce il suo luogo. 24 Perciocchè egli riguarda fino all'estremità della terra, Egli vede sotto tutti i cieli. 25 Quando egli dava il peso al vento, E pesava le acque a certa misura; 26 Quando egli poneva il suo ordine alla pioggia, E la via a' lampi de' tuoni; 27 Allora egli la vedeva, e la contava; Egli l'ordinava, ed anche l'investigava. 28 Ma egli ha detto all'uomo: Ecco, il timor del Signore è la sapienza; E il ritrarsi dal male è l'intelligenza.

Commentario abbreviato:

Giobbe 28

1 Capitolo 28

Riguardo alle ricchezze materiali Giob 28:1-11

La saggezza ha un valore inestimabile Giob 28:12-19

La saggezza è un dono di Dio Giob 28:20-28

Versetti 1-11

Giobbe sosteneva che le disposizioni della Provvidenza erano regolate dalla più alta saggezza. A conferma di ciò, mostrò di quale grande quantità di conoscenza e ricchezza gli uomini possono rendersi padroni. Si possono scoprire le caverne della terra, ma non i consigli del cielo. Vai dai minatori, pigro nella religione, considera le loro vie e sii saggio. Lascia che il loro coraggio e la loro diligenza nel cercare la ricchezza che perisce ci facciano vergognare della pigrizia e della debolezza nel lavorare per le vere ricchezze. Quanto è meglio ottenere la saggezza che l'oro! Quanto più facile e sicuro! Eppure si cerca l'oro, ma si trascura la grazia. Le speranze di avere cose preziose dalla terra, come le chiamano gli uomini, anche se in realtà sono misere e caduche, saranno forse uno stimolo all'industria, e non lo sarà molto di più la prospettiva certa di cose veramente preziose in cielo?

12 Versetti 12-19

Giobbe parla qui di saggezza e comprensione, di conoscere e godere di Dio e di noi stessi. Il suo valore è infinitamente superiore a tutte le ricchezze di questo mondo. È un dono dello Spirito Santo che non può essere comprato con il denaro. Che ciò che è più prezioso per Dio, lo sia anche per noi. Giobbe la cerca come uno che desiderava veramente trovarla e disperava di trovarla solo in Dio, solo per rivelazione divina.

20 Versetti 20-28

Esiste una duplice sapienza: una nascosta in Dio, che è segreta e non ci appartiene; l'altra resa nota da Lui e rivelata all'uomo. Gli eventi di un giorno e gli affari di un uomo hanno un tale riferimento, e sono così legati l'uno all'altro, che solo Colui al quale tutto è aperto, e che vede l'insieme con una sola occhiata, può giustamente giudicare ogni parte. Ma la conoscenza della volontà rivelata di Dio è alla nostra portata e ci farà bene. Che l'uomo consideri questa la sua saggezza: temere il Signore e allontanarsi dal male. Se impara questo, è già abbastanza istruito. Dove si trova questa saggezza? I suoi tesori sono nascosti in Cristo, rivelati dalla Parola, ricevuti per fede, attraverso lo Spirito Santo. Non alimenta l'orgoglio o la vanità, né diverte la nostra vana curiosità. Insegna e incoraggia i peccatori a temere il Signore e ad allontanarsi dal male, nell'esercizio del pentimento e della fede, senza voler risolvere tutte le difficoltà relative agli eventi di questa vita.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 28

1 Ge 2:11,12; 23:15; 24:22; 1Re 7:48-50; 10:21; 1Cron 29:2-5
Sal 12:6; Prov 17:3; 27:21; Is 48:10; Zac 13:9; Mal 3:2,3; 1P 1:7

2 Ge 4:22; Nu 31:22; De 8:9; 1Cron 22:14

3 Prov 2:4; Ec 1:13; Abac 2:13; Mat 6:33; Lu 16:8
Giob 10:21,22; 12:22; 38:16,17

5 Ge 1:11,12,29; Sal 104:14,15; Is 28:25-29
Ez 28:13,14

6 Giob 28:16; Eso 24:10; CC 5:14; Is 54:11; Ap 21:19

7 Giob 28:21-23; 11:6; 38:19,24; Rom 11:33

9 Na 1:4-6

10 Prov 14:23; 24:4; Abac 3:9

11 Giob 26:8; Is 37:25; 44:27
Is 45:2,3; 1Co 4:5

12 Giob 28:20,28; 1Re 3:9; Sal 51:6; Prov 2:4-6; 3:19; Ec 7:23-25; 1Co 1:19,20; Col 2:3; Giac 1:5,17

13 Giob 28:15-19; Sal 19:10; 119:72; Prov 3:14,15; 8:11,18,19; 16:16; 23:23; Ec 8:16,17
Giob 28:21,22; Sal 52:5; Is 38:11; 53:8

14 Rom 11:33,34

15 Giob 28:18; Prov 3:13-15; 8:10,17,19; 16:16

16 1Cron 29:4; Sal 45:9; Is 13:12
Eso 28:20; Ez 28:13

17 Ez 1:22; Ap 4:6; 21:11; 22:1

18 Ez 27:16
Mat 7:6; 13:45,46; 1Ti 2:9; Ap 17:4; 18:12; 21:21
Prov 3:15; 31:10; Lam 4:7

19 Eso 28:17; 39:10; Ez 28:13; Ap 21:20

20 Giob 28:12; Prov 2:6; Ec 7:23,24; 1Co 2:6-15; Giac 1:5,17

21 Sal 49:3,4; Mat 11:25; 13:17,35; 1Co 2:7-10; Col 2:3
Giob 28:7

22 Giob 28:14; Sal 83:10-12

23 Sal 19:7; 147:5; Prov 2:6; 8:14; Mat 11:27; Lu 10:21,22; At 15:18; Rom 11:33; 1Co 1:30; Giuda 1:25

24 2Cron 16:9; Prov 15:3; Zac 4:10; Ap 5:6

25 Sal 135:7; Is 40:12

26 Giob 36:26,32; 38:25; Sal 148:8; Ger 14:22; Am 4:7; Zac 10:1
Giob 37:3; Sal 29:3-10

27 Sal 19:1; Prov 8:22-29

28 De 29:29; Prov 8:4,5,26-32
De 4:6; Sal 111:10; Prov 1:7; 9:10; Ec 12:13; Giac 3:13-17
Sal 34:14; Prov 3:7; 13:14; 16:17; Is 1:16; 2Ti 2:19; 1P 3:11

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