Giobbe 33Eliu annuncia la salvezza di Dio (Gb 32:2; 34:1-11) Pr 12:26 1 «Ma pure, ascolta, o Giobbe, il mio dire, porgi orecchio a tutte le mie parole! 2 Ecco, apro la bocca, la lingua parla dentro il mio palato. 3 Nelle mie parole è la rettitudine del mio cuore; le mie labbra diranno sinceramente quello che so. 4 Lo Spirito di Dio mi ha creato, e il soffio dell'Onnipotente mi dà la vita. 5 Se puoi, rispondimi; prepara le tue ragioni, fatti avanti! 6 Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio; anch'io fui tratto dall'argilla. 7 Spavento di me non potrà quindi coglierti, e il peso della mia autorità non ti potrà schiacciare. 8 Davanti a me tu dunque hai detto (e ho udito bene il suono delle tue parole): 9 "Io sono puro, senza peccato; sono innocente, non c'è iniquità in me; 10 ma Dio trova contro me degli appigli ostili, mi considera suo nemico; 11 mi mette i piedi nei ceppi, spia tutti i miei movimenti". 12 Ecco, io ti rispondo: "In questo non hai ragione"; poiché Dio è più grande dell'uomo. 13 Perché contendi con lui? Egli non rende conto dei suoi atti. Ge 20; Sl 32:8-9 14 Dio parla una volta, e anche due, ma l'uomo non ci bada; 15 parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; 16 allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti, 17 per distogliere l'uomo dal suo modo di agire e tenere lontano da lui la superbia; 18 per salvargli l'anima dalla fossa, la vita dalla freccia mortale. Sl 107:17-22; 6; 116; Is 38:9, ecc. 19 L'uomo è anche ammonito sul suo letto, dal dolore, dall'agitazione incessante delle sue ossa; 20 quando egli ha in avversione il pane e lo ripugnano i cibi più squisiti; 21 la carne gli si consuma e sparisce, mentre le ossa, prima invisibili, gli escon fuori; 22 egli si avvicina alla fossa, e la sua vita a quelli che infliggono la morte. 23 Ma se, presso di lui, c'è un angelo, un interprete, uno solo tra i mille, che mostri all'uomo il suo dovere, 24 Dio ha pietà di lui e dice: "Risparmialo, che non scenda nella fossa! Ho trovato il suo riscatto". 25 Allora la sua carne diviene più fresca di quella di un bimbo; egli torna ai giorni della sua giovinezza; 26 implora Dio, e Dio gli è propizio; gli dà di contemplare il suo volto con gioia e lo considera di nuovo come giusto. 27 Ed egli canterà tra la gente e dirà: "Avevo peccato, pervertito la giustizia, e non sono stato punito come meritavo. 28 Dio ha riscattato l'anima mia dalla fossa, e la mia vita si schiude alla luce!" 29 Ecco, tutto questo Dio lo fa due, tre volte, all'uomo, 30 per salvarlo dalla fossa, perché su di lui splenda la luce della vita. 31 Sta' attento, Giobbe, dammi ascolto; taci, e io parlerò. 32 Se hai qualcosa da dire, rispondimi, parla, perché io vorrei poterti dare ragione. 33 Se no, tu dammi ascolto, taci, e t'insegnerò la saggezza». | Giobbe 331 Ascolta dunque, Giobbe, i miei discorsi, ad ogni mia parola porgi l'orecchio. 2 Ecco, io apro la bocca, parla la mia lingua entro il mio palato. 3 Il mio cuore dirà sagge parole e le mie labbra parleranno chiaramente. 4 Lo spirito di Dio mi ha creato e il soffio dell'Onnipotente mi dà vita. 5 Se puoi, rispondimi, prepàrati davanti a me, sta' pronto. 6 Ecco, io sono come te di fronte a Dio e anch'io sono stato tratto dal fango: 7 ecco, nulla hai da temere da me, né graverò su di te la mano. 8 Non hai fatto che dire ai miei orecchi e ho ben udito il suono dei tuoi detti: 9 «Puro son io, senza peccato, io sono mondo, non ho colpa; 10 ma egli contro di me trova pretesti e mi stima suo nemico; 11 pone in ceppi i miei piedi e spia tutti i miei passi!». 12 Ecco, in questo ti rispondo: non hai ragione. Dio è infatti più grande dell'uomo. 13 Perché ti lamenti di lui, se non risponde ad ogni tua parola? 14 Dio parla in un modo o in un altro, ma non si fa attenzione. 15 Parla nel sogno, visione notturna, quando cade il sopore sugli uomini e si addormentano sul loro giaciglio; 16 apre allora l'orecchio degli uomini e con apparizioni li spaventa, 17 per distogliere l'uomo dal male e tenerlo lontano dall'orgoglio, 18 per preservarne l'anima dalla fossa e la sua vita dalla morte violenta. 19 Lo corregge con il dolore nel suo letto e con la tortura continua delle ossa; 20 quando il suo senso ha nausea del pane, il suo appetito del cibo squisito; 21 quando la sua carne si consuma a vista d'occhio e le ossa, che non si vedevano prima, spuntano fuori, 22 quando egli si avvicina alla fossa e la sua vita alla dimora dei morti. 23 Ma se vi è un angelo presso di lui, un protettore solo fra mille, per mostrare all'uomo il suo dovere, 24 abbia pietà di lui e dica: «Scampalo dallo scender nella fossa, ho trovato il riscatto», 25 allora la sua carne sarà più fresca che in gioventù, tornerà ai giorni della sua adolescenza: 26 supplicherà Dio e questi gli userà benevolenza, gli mostrerà il suo volto in giubilo, e renderà all'uomo la sua giustizia. 27 Egli si rivolgerà agli uomini e dirà: «Avevo peccato e violato la giustizia, ma egli non mi ha punito per quel che meritavo; 28 mi ha scampato dalla fossa e la mia vita rivede la luce». 29 Ecco, tutto questo fa Dio, due volte, tre volte con l'uomo, 30 per sottrarre l'anima sua dalla fossa e illuminarla con la luce dei viventi. 31 Attendi, Giobbe, ascoltami, taci e io parlerò: 32 ma se hai qualcosa da dire, rispondimi, parla, perché vorrei darti ragione; 33 se no, tu ascoltami e io ti insegnerò la sapienza. | Giobbe 33Elihu dice di parlare da parte di Dio 1 «Ora dunque, Giobbe, ascolta ciò che ho da dire e porgi orecchio a tutte le mie parole! 2 Ecco, io apro la bocca e la mia lingua parla nella mia bocca. 3 Le mie parole vengono da un cuore retto, le mie labbra proferiranno pura conoscenza. 4 Lo Spirito di Dio mi ha fatto e il soffio dell'Onnipotente mi dà la vita. 5 Se puoi, rispondimi; preparati pure a difendere le tue posizioni. 6 Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio; anch'io sono stato formato dall'argilla. 7 Ecco, nessuna paura di me ti dovrebbe spaventare, e la mia mano non graverà su di te. 8 Tu però hai detto alle mie orecchie, e ho udito il suono delle tue parole, che dicevano: 9 "Io sono puro, senza peccato; sono innocente, non c'è in me alcuna colpa. 10 Ma Dio trova contro di me motivi di ostilità e mi considera suo nemico; 11 pone i miei piedi nei ceppi e osserva tutti i miei passi". 12 Ebbene, io ti dico che in questo non hai ragione, perché Dio è più grande dell'uomo. 13 Perché contendi con lui, dato che egli non rende conto di alcuno dei suoi atti? 14 Dio infatti parla in un modo o nell'altro, ma l'uomo non ci bada: 15 in un sogno, in una visione notturna, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando stanno assopiti sui loro letti. 16 Allora egli apre le orecchie degli uomini e sigilla gli ammonimenti che dà loro, 17 per distogliere l'uomo dalle sue azioni e tener l'uomo lontano dalla superbia, 18 per scampare la sua anima dalla fossa e impedire che la sua vita perisca per la spada. 19 L'uomo è pure ammonito con il dolore sul suo letto e con il tormento incessante nelle sue ossa, 20 sì da aver nausea del pane e persino dei cibi più squisiti. 21 La carne si consuma a vista d'occhio, mentre le sue ossa, che prima non si vedevano, spuntano fuori; 22 così la sua anima si avvicina alla fossa e la sua vita a quelli che danno la morte. 23 Ma se presso a lui vi è un angelo, un interprete, uno solo fra mille, che mostri all'uomo il suo dovere, 24 Dio ha pietà di lui e dice: "Risparmialo dallo scendere nella fossa; ho trovato il riscatto per lui". 25 Allora la sua carne diventerà più fresca che nella sua fanciullezza ed egli tornerà ai giorni della sua giovinezza. 26 Supplicherà Dio, troverà grazia presso di lui e potrà contemplare il suo volto con giubilo, perché Dio avrà ristabilito l'uomo nella sua giustizia. 27 Rivolgendosi alla gente dirà: "Ho peccato e violato la giustizia, e non sono stato punito come meritavo. 28 Dio ha riscattato la mia anima, perché non scendesse nella fossa e la mia vita può vedere la luce". 29 Ecco, Dio fa tutto questo due volte, tre volte con l'uomo, 30 per scampare la sua anima dalla fossa e per illuminarlo con la luce della vita. 31 Sta' attento, Giobbe, ascoltami; sta' in silenzio, e io parlerò. 32 Se hai qualcosa da dire, rispondimi, parla, perché vorrei poterti dar ragione. 33 Se no, ascoltami; taci, e io ti insegnerò la sapienza». | Giobbe 33Primo discorso di Eliù 1 Ascolta dunque, o Giobbe, il mio parlare, porgi orecchio a tutte le mie parole! 2 Ecco, apro la bocca, la lingua parla sotto il mio palato. 3 Nelle mie parole c'è la rettitudine del mio cuore; e le mie labbra diranno sinceramente quello che so. 4 Lo Spirito di Dio mi ha creato, e il soffio dell'Onnipotente mi dà la vita. 5 Se puoi, rispondimi; prepara le tue ragioni, fatti avanti! 6 Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio; anch'io fui tratto dall'argilla. 7 Paura di me non potrà quindi coglierti, e il peso della mia autorità non ti potrà schiacciare. 8 Davanti a me tu dunque hai detto (e ho udito bene il suono delle tue parole): 9 'Io sono puro, senza peccato; sono innocente, non c'è iniquità in me; 10 ma Dio trova contro me degli appigli ostili, mi considera suo nemico; 11 mi mette i piedi nei ceppi, spia tutti i miei movimenti'. 12 E io ti rispondo: 'In questo non hai ragione'; poiché Dio è più grande dell'uomo. 13 Perché contendi con lui? poiché egli non rende conto di nessuno dei suoi atti. 14 Iddio parla, una volta e anche due, ma l'uomo non ci bada; 15 parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; 16 allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti, 17 per distogliere l'uomo dal suo modo di agire e tenere lontano da lui la superbia; 18 per salvargli l'anima dalla fossa, la vita dalla freccia mortale. 19 L'uomo è anche ammonito sul suo letto, dal dolore, dall'agitazione incessante delle sue ossa; 20 quando egli ha in disgusto il pane, e l'anima sua disprezza i cibi più succulenti; 21 la carne gli si consuma e sparisce, mentre le ossa, prima invisibili, gli escono fuori, 22 l'anima sua si avvicina alla fossa, e la sua vita a quelli che danno la morte. 23 Ma se, presso di lui, c'è un angelo, un interprete, uno solo fra i mille, che mostri all'uomo il suo dovere, 24 Iddio ha pietà di lui e dice: 'Risparmialo, che non scenda nella fossa! Ho trovato il suo riscatto'. 25 Allora la sua carne diventa più fresca di quella di un bimbo; egli torna ai giorni della sua gioventù; 26 implora Dio, e Dio gli è propizio; gli dà di contemplare il suo volto con gioia e lo considera di nuovo come giusto. 27 Ed egli va cantando fra la gente e dice: 'Avevo peccato, pervertito la giustizia, e non sono stato punito come meritavo. 28 Iddio ha riscattato la mia anima, affinché non scendesse nella fossa e la mia vita si schiude alla luce!'. 29 Ecco, tutto questo Iddio lo fa due, tre volte, all'uomo, 30 per allontanare l'anima sua dalla fossa, perché su di lei splenda la luce della vita. 31 Sta' attento, Giobbe, dammi ascolto; taci, e io parlerò. 32 Se hai qualcosa da dire, rispondi, parla, perché io vorrei poterti dare ragione. 33 Se no, tu dammi ascolto, taci, e ti insegnerò la saggezza”. | Giobbe 33Primo discorso di Elihu 1 Ma pure, ascolta, o Giobbe, il mio dire, porgi orecchio a tutte le mie parole! 2 Ecco, apro la bocca, la lingua parla sotto il mio palato. 3 Nelle mie parole è la rettitudine del mio cuore; e le mie labbra diran sinceramente quello che so. 4 Lo spirito di Dio mi ha creato, e il soffio dell'Onnipotente mi dà la vita. 5 Se puoi, rispondimi; prepara le tue ragioni, fatti avanti! 6 Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio; anch'io, fui tratto dall'argilla. 7 Spavento di me non potrà quindi sgomentarti, e il peso della mia autorità non ti potrà schiacciare. 8 Davanti a me tu dunque hai detto (e ho bene udito il suono delle tue parole): 9 'Io sono puro, senza peccato; sono innocente, non c'è iniquità in me; 10 ma Dio trova contro me degli appigli ostili, mi tiene per suo nemico; 11 mi mette i piedi nei ceppi, spia tutti i miei movimenti'. 12 E io ti rispondo: In questo non hai ragione; giacché Dio è più grande dell'uomo. 13 Perché contendi con lui? poich'egli non rende conto d'alcuno dei suoi atti. 14 Iddio parla, bensì, una volta ed anche due, ma l'uomo non ci bada; 15 parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; 16 allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti, 17 per distoglier l'uomo dal suo modo d'agire e tener lungi da lui la superbia; 18 per salvargli l'anima dalla fossa, la vita dal dardo mortale. 19 L'uomo è anche ammonito sul suo letto, dal dolore, dall'agitazione incessante delle sue ossa; 20 quand'egli ha in avversione il pane, e l'anima sua schifa i cibi più squisiti; 21 la carne gli si consuma, e sparisce, mentre le ossa, prima invisibili, gli escon fuori, 22 l'anima sua si avvicina alla fossa, e la sua vita a quelli che danno la morte. 23 Ma se, presso a lui, v'è un angelo, un interprete, uno solo fra i mille, che mostri all'uomo il suo dovere, 24 Iddio ha pietà di lui e dice: 'Risparmialo, che non scenda nella fossa! Ho trovato il suo riscatto'. 25 Allora la sua carne divien fresca più di quella d'un bimbo; egli torna ai giorni della sua giovinezza; 26 implora Dio, e Dio gli è propizio; gli dà di contemplare il suo volto con giubilo, e lo considera di nuovo come giusto. 27 Ed egli va cantando fra la gente e dice: 'Avevo peccato, pervertito la giustizia, e non sono stato punito come meritavo. 28 Iddio ha riscattato l'anima mia, onde non scendesse nella fossa e la mia vita si schiude alla luce!' 29 Ecco, tutto questo Iddio lo fa due, tre volte, all'uomo, 30 per ritrarre l'anima di lui dalla fossa, perché su di lei splenda la luce della vita. 31 Sta' attento, Giobbe, dammi ascolto; taci, ed io parlerò. 32 Se hai qualcosa da dire, rispondi, parla, ché io vorrei poterti dar ragione. 33 Se no, tu dammi ascolto, taci, e t'insegnerò la saviezza». | Giobbe 331 Ascolta dunque, o Giobbe, le mie parole, e a tutti i miei discorsi presta orecchio. 2 Ecco che io apro la mia bocca, e la mia lingua nel mio palato parla; 3 dal mio schietto cuore [procedono] i miei discorsi, e le mie labbra proferiscono sentenze monde: 4 il soffio di Dio m'ha fatto, e l'alito dell'Onnipotente mi diè vita; 5 se tu puoi, rispondimi, e prendi posizione contro di me: 6 ecco, tanto me quanto te ha fatto Dio, e dallo stesso fango fui formato anch'io; 7 quindi, non temere di me come di cosa straordinaria, e la mia eloquenza non ti sia grave. 8 Tu dunque hai detto ai miei orecchi, e il suono delle tue parole udii: 9 "Puro son io, e senza delitto; immacolato e scevro d'iniquità; 10 [ma] poichè [Dio] trovò in me delle querele, per questo mi stima come suo nemico; 11 nel ceppo egli ha posto i miei piedi ed ha osservato tutte le mie strade!". 12 Ebbene, questo è dove tu non hai ragione - io ti rispondo -perchè Dio è più grande dell'uomo. 13 Contro di Lui vuoi tu contendere perchè non ha risposto a tutte le tue parole? 14 In una prima maniera parla Dio, e poi una seconda ma non vi si pone mente. 15 Per mezzo del sogno nella visione notturna, quando il sopore si riversa sugli uomini ed essi dormono sul giaciglio; 16 allora apre egli l'orecchio agli uomini, e li erudisce istruendoli nella disciplina, 17 affin di ritrarre l'uomo da ciò che sta operando, e liberarlo dalla superbia: 18 così che libera l'anima sua dallo sterminio, e la sua vita dal passar per la spada. 19 Ovver lo castiga col dolore sul letto, e tutte le sue ossa fa imputridire; 20 abominevole diventa a lui nel suo stato il cibo, e l'alimento al suo essere che prima lo gustava: 21 la carne di lui si va consumando, e le ossa, già ricoperte, si denudano; 22 così l'anima sua s'avvicina allo sterminio, e la sua vita agli esseri mortiferi. 23 Ma se vi sarà in suo favore un angelo un interprete - uno fra mille - che mostri all'uomo il suo dovere, 24 [Dio] avrà pietà di lui e dirà: - Liberalo, sì che non scenda al [luogo di] sterminio, poichè ho trovato ciò che mi muove a sua pietà; 25 la sua carne è consumata dai tormenti, [ma] ritorni come ai giorni di sua giovinezza! - 26 Egli pregherà Dio che gli sarà propizio, mostrerà il suo volto in giubilo, e renderà all'uomo la sua giustizia; 27 questi rivolto agli uomini dirà: - Avevo peccato e veramente prevaricato, e non fui contraccambiato come meritavo! - 28 [Dio] liberò l'anima sua dal cader nella morte, sì che vivendo vedesse la luce. 29 Ecco, tutto ciò opera Dio più e più volte con ciascuno, 30 affin di ritrarre l'anima sua dallo sterminio, e illuminarla della luce dei viventi. 31 Sta' attento, Giobbe, ascoltami, e taci mentre io parlo: 32 se hai qualche cosa da dire, rispondimi, parla pure, perchè io gradirei darti ragione: 33 se non hai nulla, ascoltami, taci e io t'insegnerò la sapienza.» | Giobbe 33Primo discorso di Eliu 1 «Ascolta dunque, o Giobbe, le mie parole, e poni mente a tutti i miei discorsi. 2 Ecco, ho aperta la mia bocca, la mia lingua già parla sotto il mio palato, 3 i miei discorsi verranno da un cuore schietto, e le mie labbra proferiranno la pura verità. 4 Lo Spirito di Dio mi ha fatto, e il soffio dell'Onnipotente mi ha dato la vita. 5 Se puoi, rispondimi, e stai pronto a contraddirmi. 6 Ecco, Dio ha fatto me come te, e anch'io sono stato formato del medesimo fango: 7 quindi ciò che v'ha di mirabile in me non ti spaventi, e la mia eloquenza non ti sia grave. 8 Tu dunque hai detto in mia presenza, ed io ho ben sentito il suono delle tue parole: 9 Io sono puro e senza peccato, sono immacolato, e in me non v'è iniquità. 10 Egli ha trovato dei pretesti contro di me, e mi ha considerato come suo nemico. 11 Ha posto i miei piedi nei ceppi, ha spiate tutte le mie vie. 12 In questo però tu non hai ragione, ed io ti risponderò che Dio è più grande dell'uomo. 13 Tu te la rendi contro Dio, perchè egli non ha risposto a tutte le tue parole? 14 Dio parla una volta sola, e non ripete una seconda volta ciò che ha detto. 15 Nei sogni, nelle visioni notturne, quando il sonno discende sopra gli uomini ed essi dormono nel loro letto, 16 allora egli apre agli uomini le orecchie, li istruisce e insegna loro la scienza, 17 per distogliere l'uomo da quello che fa e liberarlo dalla superbia, 18 per salvare la sua anima dalla corruzione e la sua vita dalla spada. 19 Lo riprende pure per mezzo del dolore sul suo letto, e fa imputridire tutte le sue ossa. 20 In questo stato egli ha in orrore il pane, e l'anima sua anche il cibo prima tanto desiderato. 21 La sua carne si va consumando e le ossa, prima coperte, appaion nude. 22 La sua anima si avvicina alla corruzione, e la sua vita agli apportatori della morte. 23 Se parlerà in suo favore un angelo, uno delle migliaia destinati ad annunziare all'uomo il dovere, 24 Egli ne avrà pietà e dirà: Liberalo, affinchè non scenda nella corruzione: ho trovato motivi d'essergli propizio: 25 sia sua carne è stata consunta dai supplizi: si torni ai giorni della sua giovinezza. 26 Egli pregherà Dio, e Dio gli sarà propizio; egli vedrà con gioia la sua faccia, e Dio renderà all'uomo la sua giustizia: 27 egli si volgerà agli uomini e dirà: Peccai, veramente mancai, e non sono stato punito secondo il mio merito. 28 E libererà l'anima sua dal cader nella morte, per vivere e vedere la luce. 29 Ecco, Dio fa tutte queste cose per tre volte con ciascuno, 30 affine di richiamare le anime degli uomini dalla corruzione e irraggiarle colla luce dei viventi. 31 Sta' attento, o Giobbe, stammi a sentire, e taci mentre io parlo. 32 Se poi hai qualche cosa da dire, rispondimi e parla, perchè io voglio che tu comparisca giusto. 33 Ma se non hai nulla, ascoltami, e taci; chè io t'insegnerò la sapienza». | Giobbe 33Dalle parole di Giobbe Eliu tenta di provare, che egli non è giusto, e insegna in qual modo parli Dio all'uomo per istruirlo, e riprenderlo, e come sia propizio a chi si ravvede. 1 Ascolta adunque, o Giobbe, il mio ragionare, e pon mente a tutte le mie parole. 2 Apro adesso la mia bocca, la mia lingua articola le voci sotto del mio palato. 3 I miei parlari verranno da cuore schietto, e le mie labbra proferiranno sentimenti di verità. 4 Lo spirito di Dio mi creò, e il soffio dell'Onnipotente mi diede la vita. 5 Rispondimi se potrai, e contraddicimi in faccia. 6 Tu vedi, che me come te fece Dio, e che io pure fui formato del medesimo fango. 7 Ma i miei prodigj non ti recheranno terrore, né ti sbalordirà la mia eloquenza. 8 Tu adunque di mia sentita dicesti, e il suono di queste parole fu udito da me: 9 Mondo son io, e senza reato; immacolato, e scevro di iniquità. 10 Perché ha trovate querele contro di me, per questo mi ha riguardata come suo nimico. 11 Ha posti ne' ceppi i miei piedi ha osservati tutti i miei andamenti. 12 In questo adunque tu non se' stato giusto: io ti risponderò, che Dio è più grande dell'uomo. 13 Con lui tu vieni a contesa, perché egli non ha risposto a tutte le tue parole? 14 Dio parla una volta, e la stessa cosa non ripete due volte. 15 In sogno, con notturne visioni, quando gli uomini vinti dal sonno riposano ne' loro letti, 16 Allora egli apre agli uomini le orecchie, e gli istruisce, e li corregge, 17 Per ritrar l'uomo da quel ch'ei fa, e liberarlo dalla superbia: 18 Salvando l'anima di lui dalla corruzione, e la sua vita dal taglio della spada. 19 Egli parimente lo corregge nel letto co' dolori, e fa marcir le sue ossa. 20 In questo suo stato egli ha in orrore il pane, e il cibo una volta si grato al suo appetito. 21 La carne di lui si va consumando, e le ossa prima ascose rimangono scoperte. 22 Egli si avvicina alla corruzione, e la sua vita da tutti i segni di morte. 23 Se uno delle migliaia di Angeli per lui parlerà, e lo istruirà de' doveri dell'uomo, 24 Egli avrà compassione di lui, e dirà: Salvalo dal cadere nella corruzione: ho trovato motivo onde averne pietà. 25 La sua carne è stata consunta dai malori: ch'ei ritorni come ne' giorni di sua giovinezza. 26 Egli porgerà a Dio sue preghiere; e questi con lui si placherà, è con lieta faccia lo mirerà, e renderà all'uomo la sua giustizia. 27 E rivolto agli uomini dirà egli: Io peccai, e prevaricai veramente, e non fui punito com'io meritava. 28 Egli ha liberata l'anima sua dal cader nella morte, e viverà, e goderà della luce: 29 Così Dio tutte queste cose fa per tre volte con ciascheduno: 30 Per richiamare le anime loro dalla corruzione, e rischiararle colla luce de' viventi. 31 Pon mente, o Giobbe, e ascoltami, e taci mentre io parlo. 32 Che se qualche cosa hai da dire rispondimi, e parla; perocché io desidero, che tu comparisca giusto. 33 Ma se non hai nulla, ascoltami: taci, e ti insegnerò la saggezza. | Giobbe 331 Ora dunque, Giobbe, ascolta, ti prego, i miei ragionamenti, E porgi gli orecchi a tutte le mie parole. 2 Ecco, ora io ho aperta la mia bocca, La mia lingua parla nel mio palato. 3 Le mie parole saranno secondo la dirittura del mio cuore; E le mie labbra proferiranno scienza pura. 4 Lo Spirito di Dio mi ha fatto, E l'alito dell'Onnipotente mi ha data la vita. 5 Se tu puoi, rispondimi; Mettiti in ordine contro a me, e presentati pure. 6 Ecco, io sono a Dio, come tu; Anch'io sono stato tratto dal fango. 7 Ecco, il mio spavento non ti sgomenterà, E la mia mano non ti sarà grave addosso. 8 Tu hai pur detto, udendolo io, Ed io ho intesa la voce delle parole: 9 Io son puro, senza misfatto; Io son netto, e non vi è iniquità in me; 10 Ecco, egli trova delle occasioni contro a me; Egli mi reputa per suo nemico; 11 Egli ha messi i miei piedi ne' ceppi, Egli spia tutti i miei sentieri. 12 Ecco, in questo tu non sei stato giusto; io ti risponderò; Perciocchè Iddio è vie maggiore che l'uomo. 13 Perchè hai tu conteso con lui, Perchè egli non dichiara tutte le sue ragioni? 14 Egli è ben vero, che talora Iddio parla una volta, E due, a chi non vi ha atteso. 15 In sogno, in vision notturna, Quando il più profondo sonno cade in su gli uomini, Quando essi son tutti sonnacchiosi sopra i lor letti; 16 Allora egli apre loro l'orecchio, E suggella il lor castigo; 17 Per istorre l'uomo dalle opere sue, E per far che la superbia dell'uomo non apparisca più; 18 Per iscampar l'anima sua dalla fossa, E far che la sua vita non passi per la spada. 19 Ma talora altresì l'uomo è castigato con dolori sopra il suo letto, E tutte le sue ossa di grave malattia; 20 E la sua vita gli fa abbominare il cibo, E l'anima sua la vivanda desiderabile; 21 La sua carne è consumata, talchè non apparisce più; E le sue ossa, che prima non si vedevano, spuntano fuori; 22 E l'anima sua si accosta alla fossa, E la vita sua a' mali mortali. 23 Ma se allora vi è appresso di lui alcun messo, un parlatore, Uno d'infra mille, Per dichiarare all'uomo il suo dovere; 24 Iddio gli farà grazia, e dirà: Riscuotilo, che non iscenda alla fossa; Io ho trovato il riscatto. 25 La sua carne diventerà morbida, più che non è in fanciullezza; Egli ritornerà a' dì della sua giovanezza. 26 Egli supplicherà a Dio, ed egli gli sarà placato, E gli farà veder la sua faccia con giubilo, E renderà all'uomo la sua giustizia. 27 Ed esso poi si volgerà verso gli uomini, e dirà: Io avea peccato, ed avea pervertita la dirittura, E ciò non mi ha punto giovato. 28 Così Iddio riscoterà l'anima sua, che non passi nella fossa, E la vita sua vedrà la luce. 29 Ecco, Iddio opera tutte queste cose Due e tre volte inverso l'uomo; 30 Per ritrarre l'anima sua dalla fossa, Acciocchè sia illuminata della luce de' viventi. 31 Attendi, o Giobbe, ascoltami; Taci, ed io parlerò. 32 Se tu hai alcuna cosa da dire, rispondimi; Parla, perciocchè io desidero giustificarti. 33 Se no, ascoltami tu; Taci, ed io t'insegnerò la sapienza. |