Nuova Riveduta:Giobbe 391 «Sai quando figliano le capre selvatiche? | C.E.I.:Giobbe 391 Sai tu quando figliano le camozze | Nuova Diodati:Giobbe 391 Conosci tu il tempo in cui partoriscono le capre delle rocce o hai forse osservato il parto delle cerve? 2 Sai tu contare i mesi in cui portano a termine la loro gravidanza, o conosci tu il tempo in cui devono partorire? 3 Si accovacciano e danno alla luce i loro piccoli, mettendo così fine alle loro doglie. 4 I loro piccoli si fanno forti, crescono all'aperto, se ne vanno e non ritornano più da esse. 5 Chi lascia andar libero l'onàgro, chi ha sciolto i legami all'asino selvatico, 6 al quale ho assegnato come dimora il deserto e la terra salata per abitazione? 7 Egli disprezza il frastuono della città e non ode grida di alcun padrone. 8 Le ampie distese di montagna sono il suo pascolo, e va in cerca di tutto ciò che è verde. 9 Il bufalo è forse disposto a servirti o a passare la notte presso la tua mangiatoia? 10 Puoi forse legare il bufalo con la corda per arare nel solco, o erpicherà le valli dietro a te? 11 Ti fiderai di lui, perché la sua forza è grande, o lascerai a lui il tuo lavoro? 12 Conterai su di lui per portare a casa il tuo grano e per ammassarlo sull'aia? 13 Le ali dello struzzo sbattono festosamente, ma non sono certo le ali e le piume della cicogna. 14 Esso infatti abbandona le proprie uova per terra e le lascia riscaldare nella polvere, 15 dimenticando che un piede può schiacciarle o una bestia dei campi calpestarle. 16 Tratta duramente i suoi piccoli, come se non fossero suoi; ma la sua fatica senza alcun interesse è vana, 17 perché Dio l'ha privato di sapienza e non gli ha impartito intelligenza. 18 Ma quando si alza in piedi per scappare, si beffa del cavallo e del suo cavaliere. 19 Sei tu che hai dato al cavallo la forza e che hai rivestito il suo collo con una fremente criniera? 20 Sei tu che lo fai saltare come una locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento. 21 Scalpita nella valle rallegrandosi nella sua forza; e si slancia in mezzo alla mischia di armi. 22 Sprezza la paura e non teme, né indietreggia davanti alla spada. 23 Su di lui risuona la faretra, la folgorante lancia e il giavellotto. 24 Con ardore e impeto divora le distanze e non sta più fermo quando suona la tromba. 25 Al primo squillo di tromba dice: "Aha!", e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capitani e il grido di guerra. 26 È forse per la tua intelligenza che si alza in volo lo sparviero e spiega le sue ali verso il sud? 27 È al tuo comando che l'aquila si leva in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati? 28 Abita sulle rocce e rimane su rupi scoscese. 29 Da lassù spia la preda e i suoi occhi scrutano lontano. 30 I suoi piccoli succhiano sangue e dove sono gli uccisi, là essa si trova». | Riveduta 2020:Giobbe 391 Sai tu quando figliano le capre selvatiche? Hai tu osservato quando le cerve partoriscono? 2 Conti tu i mesi della loro gravidanza e conosci il momento in cui devono partorire? 3 Si curvano, fanno i loro piccoli, e sono subito liberate delle loro doglie; 4 i loro piccoli si fanno forti, crescono all'aperto, se ne vanno e non tornano più alle madri. 5 Chi manda libero l'onagro, e chi scioglie i legami all'asino selvatico, 6 al quale ho dato per dimora il deserto e la terra salata per abitazione? 7 Egli si beffa del frastuono della città e non ode grida di padrone. 8 Percorre le montagne della sua pastura e va in cerca di ogni filo di verde. 9 Il bufalo vorrà forse servirti o passare la notte presso la tua mangiatoia? 10 Legherai tu il bufalo con una corda perché faccia il solco? erpicherà le valli dietro a te? 11 Ti fiderai di lui perché la sua forza è grande? Lascerai a lui il tuo lavoro? 12 Conterai su di lui perché ti porti a casa la raccolta e ti ammassi il grano sull'aia? 13 Lo struzzo batte allegramente le ali; ma le sue penne e le sue piume sono forse come quelle della cicogna? 14 No, poiché esso abbandona sulla terra le proprie uova e le lascia scaldare sopra la sabbia. 15 Egli dimentica che un piede le potrà schiacciare, che le bestie dei campi le potranno calpestare. 16 Tratta duramente i suoi piccini, quasi non fossero suoi; la sua fatica sarà vana, ma ciò non lo turba, 17 perché Iddio lo ha privato di saggezza, e non gli ha impartito intelligenza. 18 Ma quando si alza e prende lo slancio, si beffa del cavallo e di chi lo cavalca. 19 Sei tu che dai al cavallo il coraggio? che gli vesti il collo di una fremente criniera? 20 Sei tu che lo fai saltare come la locusta? Il suo fiero nitrito incute spavento. 21 Scava la terra nella valle ed esulta della sua forza; si lancia incontro alle armi. 22 Disprezza la paura, non trema, non indietreggia davanti alla spada. 23 Gli risuona addosso la faretra, la lancia folgorante e la freccia. 24 Con furia fremente divora la terra. Non sta più fermo quando suona la tromba. 25 Appena ode lo squillo, dice: 'Aha!', fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capi e il grido di guerra. 26 È la tua intelligenza che fa spiccare il volo allo sparviero e spiegare le ali verso il sud? 27 È forse al tuo comando che l'aquila si eleva in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati? 28 Abita nelle rocce e vi pernotta; sta sulla punta delle rupi, sulle vette scoscese; 29 di là spia la preda e i suoi occhi scrutano lontano. 30 I suoi piccoli si abbeverano di sangue, e dove sono dei corpi morti, là essa si trova”. | Riveduta:Giobbe 391 Sai tu quando le capre selvagge delle rocce figliano? Hai tu osservato quando le cerve partoriscono? 2 Conti tu i mesi della lor pregnanza e sai tu il momento in cui debbono sgravarsi? 3 S'accosciano, fanno i lor piccini, e son tosto liberate delle loro doglie; 4 i lor piccini si fanno forti, crescono all'aperto, se ne vanno, e non tornan più alle madri. 5 Chi manda libero l'onàgro, e chi scioglie i legami all'asino selvatico, 6 al quale ho dato per dimora il deserto, e la terra salata per abitazione? 7 Egli si beffa del frastuono della città, e non ode grida di padrone. 8 Batte le montagne della sua pastura, e va in traccia d'ogni filo di verde. 9 Il bufalo vorrà egli servirti o passar la notte presso alla tua mangiatoia? 10 Legherai tu il bufalo con una corda perché faccia il solco? erpicherà egli le valli dietro a te? 11 Ti fiderai di lui perché la sua forza è grande? Lascerai a lui il tuo lavoro? 12 Conterai su lui perché ti porti a casa la raccolta e ti ammonti il grano sull'aia? 13 Lo struzzo batte allegramente l'ali; ma le penne e le piume di lui son esse pietose? 14 No, poich'egli abbandona sulla terra le proprie uova e le lascia scaldar sopra la sabbia. 15 Egli dimentica che un piede le potrà schiacciare, e che le bestie dei campi le potran calpestare. 16 Tratta duramente i suoi piccini, quasi non fosser suoi; la sua fatica sarà vana, ma ciò non lo turba, 17 ché Iddio l'ha privato di sapienza, e non gli ha impartito intelligenza. 18 Ma quando si leva e piglia lo slancio, si beffa del cavallo e di chi lo cavalca. 19 Sei tu che dài al cavallo il coraggio? che gli vesti il collo d'una fremente criniera? 20 Sei tu che lo fai saltar come la locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento. 21 Raspa la terra nella valle ed esulta della sua forza; si slancia incontro alle armi. 22 Della paura si ride, non trema, non indietreggia davanti alla spada. 23 Gli risuona addosso il turcasso, la folgorante lancia e il dardo. 24 Con fremente furia divora la terra. Non sta più fermo quando suona la tromba. 25 Com'ode lo squillo, dice: Aha! e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capi, e il grido di guerra. 26 È l'intelligenza tua che allo sparviere fa spiccare il volo e spiegar l'ali verso mezzogiorno? 27 È forse al tuo comando che l'aquila si leva in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati? 28 Abita nelle rocce e vi pernotta; sta sulla punta delle rupi, sulle vette scoscese; 29 di là spia la preda, e i suoi occhi miran lontano. I suoi piccini s'abbeveran di sangue, e dove son de' corpi morti, ivi ella si trova». | Ricciotti:Giobbe 391 Sai forse tu il tempo in cui figliano le stambecche fra le rupi, ovvero hai tu osservato le cerve quando partoriscono? 2 Conti tu i mesi di loro gravidanza, e conosci tu il tempo del loro parto? 3 S'accosciano esse sul feto per partorire, ed emettono gemiti: 4 si separano da esse i loro nati e vanno alla pastura, s'allontanano nè ad esse ritornano. 5 Chi ha mandato libero l'onagro, e i suoi legami chi li ha sciolti? 6 Ad esso io diedi il deserto quale casa e qual sua dimora la terra di salsuggine. 7 Disprezza egli il tumulto della città, e urla di mandriano non ascolta; 8 visita torno torno i monti del suo pascolo, e ogni verde zolla egli ricerca. 9 Vorrà forse servirti il rinoceronte, ovvero starsene alla tua mangiatoia? 10 Legherai tu forse il rinoceronte col tuo giogo all'aratro, ovvero erpicherà esso le zolle delle valli dietro a te? 11 Faresti forse assegnamento sulla grande sua forza, e affideresti a lui i tuoi proventi [agricoli]? 12 Spereresti forse ch'esso [trebbiando] ti renda la tua sementa, radunandola sulla tua aia? 13 La penna dello struzzo è forse simile alle penne della cicogna e dello sparviere? 14 Quando esso abbandona le sue uova in terra, le scaldi forse tu nella polvere? 15 Esso si scorda che un piede le può calpestare, e le fiere del campo le schiacciano. 16 È crudele verso i suoi figli, come non fossero suoi, sperde le sue fatiche senza che vi sia alcuna minaccia. 17 Dio infatti l'ha privato di sapienza, nè gli ha impartito intelligenza; 18 tuttavia, quando è tempo, stende in alto le ali, si burla del cavallo e del suo cavaliere. 19 Dai forse al cavallo vigoria, o nel suo collo immetti tu il nitrito? 20 Lo fai forse saltare come una cavalletta, nella magnificenza del suo sbuffare terribile? 21 L'unghia sua scava la terra, ed esulta, con violenza scagliasi incontro agli armati; 22 disprezza esso il timore, non la cede di fronte alla spada. 23 Addosso a lui tintinna la faretra, vibrano la lancia e lo scudo. 24 Spumante e fremente divora la terra, nè si tien fermo allo squillar di tromba. 25 Udendo la tromba esclama: - Ih! Ih! - fiuta da lungi la battaglia le grida dei condottieri e il clamor dell'esercito. 26 Forse per tua bravura si veste di piume lo sparviere, ed espande l'ali sue verso il mezzogiorno? 27 Forse per tuo comando si leva in alto l'aquila, e in luoghi eccelsi pone il suo nido? 28 Sulle rupi essa abita, e dimora su scoscese rocce e inaccessibili gioghi: 29 di là essa scruta la preda, da lungi i suoi occhi esplorano. 30 I suoi piccoli lambiscono sangue, e ovunque sia un cadavere, subito essa ritrovasi.» 31 E soggiungendo il Signore, disse a Giobbe: 32 «Chi vuol contendere con Dio, s'acquieta forse così facilmente? eppur chi fa riprensioni a Dio, gli deve rispondere.» 33 Rispose allora Giobbe al Signore e disse: 34 «Ho parlato con leggerezza; che cosa potrei io rispondere? la mia mano sulla mia bocca io pongo. 35 Ho parlato una prima volta, e vorrei non aver parlato: e poi una seconda, ma non replicherò più.» | Tintori:Giobbe 39Continuano le interrogazioni di Dio Il cavallo e l'aquila Giobbe si umilia e confessa la sua ignoranza | Martini:Giobbe 39Dio fa vedere a Giobbe le sue maraviglie anche nelle capre salvatiche, nell'asino selvaggio, nel rinoceronte, nello struzzolo, nel cavallo, e nell'aquila, riprendendolo dell'aver voluto disputare con lui: per le quali cose commosso Giobbe confessa di avere temerariamente parlato. | Diodati:Giobbe 391 Andrai tu a cacciar preda per il leone? E satollerai tu la brama de' leoncelli? 2 Quando si appiattano ne' lor ricetti, E giaccion nelle lor caverne, stando in guato. 3 Chi apparecchia al corvo il suo pasto, Quando i suoi figli gridano a Dio, E vagano per mancamento di cibo? |
Commentario abbreviato:
Giobbe 39
Capitolo 39
Dio chiede a Giobbe informazioni su diversi animali
Versetti 1-30
Con queste domande il Signore continuava a umiliare Giobbe. In questo capitolo si parla di diversi animali, la cui natura o situazione mostra in modo particolare la potenza, la saggezza e le molteplici opere di Dio. L'asino selvatico. È meglio faticare ed essere utili a qualcosa, che vagare e non essere utili a nulla. Dall'indomabilità di questa e di altre creature, possiamo capire quanto siamo inadatti a dare legge alla Provvidenza, che non può darla nemmeno al puledro di un asino selvatico. L'unicorno è una creatura forte, maestosa e orgogliosa. È in grado di servire, ma non vuole; e Dio sfida Giobbe a costringerlo. È una grande misericordia se, laddove Dio dà la forza per il servizio, dà un cuore; è ciò per cui dovremmo pregare e ragionare, cosa che i bruti non possono fare. Non sempre i doni più preziosi sono quelli che fanno bella mostra di sé. Chi non preferirebbe avere la voce dell'usignolo, piuttosto che la coda del pavone; l'occhio dell'aquila e la sua ala svettante, e l'affetto naturale della cicogna, piuttosto che le belle piume dello struzzo, che non potrà mai elevarsi al di sopra della terra, ed è privo di affetto naturale? La descrizione del cavallo da guerra aiuta a spiegare il carattere dei peccatori presuntuosi. Ognuno di loro si volta verso la sua rotta, come il cavallo si precipita nella battaglia. Quando il cuore di un uomo è pienamente predisposto a fare il male, e viene portato avanti in modo malvagio dalla violenza dei suoi appetiti e delle sue passioni, non c'è modo di fargli temere l'ira di Dio e le conseguenze fatali del peccato. I peccatori sicuri si credono al sicuro nei loro peccati come l'aquila nel suo nido in alto, nelle fessure delle rocce; ma io ti farò scendere da lì, dice il Signore, Ger 49:16. Tutti questi bei riferimenti alle opere della natura dovrebbero insegnarci una giusta visione della ricchezza della sapienza di Colui che ha fatto e sostiene tutte le cose. La mancanza di una giusta visione della sapienza di Dio, che è sempre presente in tutte le cose, ha portato Giobbe a pensare e a parlare in modo indegno della Provvidenza.
Riferimenti incrociati:
Giobbe 39
1 Giob 4:10,11; Sal 34:10; 104:21; 145:15,16
3 Sal 104:27,28; 147:9; Mat 6:26; Lu 12:24
4 1Sa 24:2; Sal 104:18
Sal 29:9; Ger 14:5
5 Ger 2:24
8 Giob 6:5; 11:12; 24:5; Ge 16:12; Sal 104:11; Is 32:14; Ger 2:24; 14:6; Dan 5:21; Os 8:9
Ge 49:14
9 De 29:23; Sal 107:34; Ger 17:6; Ez 47:11
10 Giob 39:18; 3:18; Is 31:4
Eso 5:13-16,18; Is 58:3
11 Giob 40:15,20-22; Ge 1:29,30; Sal 104:27,28; 145:15,16
12 Nu 23:22; De 33:17; Sal 22:21; 92:10
Is 1:3
13 Giob 39:5,7; 1:14; 41:5; Sal 129:3; Os 10:10,11; Mic 1:13
14 Sal 20:7; 33:16,17; 147:10; Is 30:16; 31:1-3
Ge 1:26,28; 9:2; 42:26; Sal 144:14; Prov 14:4; Is 30:6; 46:1
15 Ne 13:15; Am 2:13
Prov 3:16; Ag 2:19; Mat 3:2; 13:30
16 1Re 10:22; 2Cron 9:21
Giob 30:29; Lev 11:19; Sal 104:17; Ger 8:7; Zac 5:9
17 Giob 39:14
18 Giob 39:15
19 Lam 4:3
De 28:56,57; 1Re 3:26,27; 2Re 6:28,29; Lam 2:20; Rom 1:31
Ec 10:15; Abac 2:13
20 Giob 17:4; 35:11; De 2:30; 2Cron 32:31; Is 19:11-14; 57:17; Giac 1:17
21 Giob 39:7,22; 5:22; 41:29; 2Re 19:21
22 Eso 15:1; Sal 147:10
Sal 93:1; 104:1
Giob 39:25; Mar 3:17
24 Giudic 5:22
1Sa 17:4-10,42; Sal 19:5; Ger 9:23
Prov 21:31; Ger 8:6
27 Giob 37:20; Abac 1:8,9
Giob 9:16; 29:24; Lu 24:41
29 Lev 16:11; De 14:15
CC 2:12; Ger 8:7
30 Eso 19:4; Lev 11:13; Sal 103:5; Prov 23:5; Is 40:31; Os 8:1
Ger 49:16; Abd 1:4
31 1Sa 14:4
32 Giob 9:26
33 Ez 39:17-19; Mat 24:28; Lu 17:37
35 Giob 9:3; 33:13; Ec 6:10; Is 45:9-11; 50:8; 1Co 10:22
Is 40:14; 1Co 2:16
Giob 3:11,12,20,23; 7:12,19-21; 9:17,18,32-35; 10:3-7,14-17; 13:21-27; 14:16,17; 16:11-21; 19:6-11; 27:2; 30:21; Ez 18:2; Mat 20:11; Rom 9:19-23; 11:34-36
36 Giob 39:3
37 Giob 42:6; Ge 18:27; 32:10; 2Sa 24:10; 1Re 19:4; Esd 9:6,15; Ne 9:33; Sal 51:4,5; Is 6:5; 53:6; 64:6; Dan 9:5,7; Lu 5:8; 15:18,19; 18:13; 1Ti 1:15
Giob 9:31-35; 16:21; 23:4-7; 31:37
Giob 21:5; 29:9; Giudic 18:19; Sal 39:9; Prov 30:32; Mic 7:16; Abac 2:20; Zac 2:13
38 Giob 34:31,32; Rom 3:19
Giob 33:14; 2Re 6:10; Sal 62:11
Ger 31:18,19
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