Nuova Riveduta:

Giobbe 39

1 «Sai quando figliano le capre selvatiche?
Hai osservato quando le cerve partoriscono?
2 Conti i mesi della loro pregnanza
e sai il momento in cui devono sgravarsi?
3 Si accosciano, fanno i loro piccini,
e sono subito liberate dalle loro doglie;
4 i loro piccini si fanno forti, crescono all'aperto,
se ne vanno, e non tornano più alle madri.
5 Chi manda libero l'onagro
e chi scioglie i legami all'asino selvatico?
6 A lui ho dato per dimora il deserto
e la terra salata per abitazione.
7 Egli si beffa del frastuono della città
e non ode grida di padrone.
8 Percorre le montagne della sua pastura
e va in cerca di ogni filo di verde.
9 Il bufalo vorrà forse servirti
o passare la notte presso la tua mangiatoia?
10 Legherai il bufalo con una corda perché faccia il solco?
Erpicherà egli le valli dietro a te?
11 Ti fiderai di lui perché la sua forza è grande?
Lascerai a lui il tuo lavoro?
12 Conterai su di lui perché ti porti a casa il raccolto
e ti ammucchi il grano sull'aia?
13 Lo struzzo batte allegramente le ali;
ma le sue penne e le sue piume sono forse di cicogna?
14 No, poich'esso abbandona sulla terra le proprie uova,
le lascia scaldare sopra la sabbia.
15 Egli dimentica che un piede le potrà schiacciare,
che le bestie dei campi le potranno calpestare.
16 Tratta duramente i suoi piccini,
quasi non fossero suoi;
la sua fatica sarà vana, ma ciò non lo turba,
17 perché Dio l'ha privato di saggezza,
non gli ha impartito intelligenza.
18 Ma quando si muove e prende lo slancio,
si beffa del cavallo e di chi lo cavalca.
19 Sei tu che dai al cavallo la forza?
Che gli vesti il collo di una fremente criniera?
20 Sei tu che lo fai saltare come la locusta?
Il fiero suo nitrito incute spavento.
21 Raspa la terra nella valle ed esulta della sua forza;
si slancia incontro alle armi.
22 Disprezza la paura, non trema,
non indietreggia davanti alla spada.
23 Gli risuona addosso la faretra,
la folgorante lancia e la freccia.
24 Con fremente furia divora la terra.
Non sta più fermo quando suona la tromba.
25 Come ode lo squillo, dice: "Aha!"
E fiuta da lontano la battaglia,
la voce tonante dei capi, e il grido di guerra.
26 È la tua intelligenza che allo sparviere fa spiccare il volo
e spiegare le ali verso il sud?
27 È forse al tuo comando che l'aquila si alza in alto
e fa il suo nido nei luoghi elevati?
28 Abita nelle rocce e vi pernotta;
sta sulla punta delle rupi, sulle vette scoscese;
29 di là spia la preda
e i suoi occhi mirano lontano.
30 I suoi piccini si abbeverano di sangue,
e dove sono i corpi morti, là essa si trova».

C.E.I.:

Giobbe 39

1 Sai tu quando figliano le camozze
e assisti al parto delle cerve?
2 Conti tu i mesi della loro gravidanza
e sai tu quando devono figliare?
3 Si curvano e depongono i figli,
metton fine alle loro doglie.
4 Robusti sono i loro figli, crescono in campagna,
partono e non tornano più da esse.
5 Chi lascia libero l'asino selvatico
e chi scioglie i legami dell'ònagro,
6 al quale ho dato la steppa per casa
e per dimora la terra salmastra?
7 Del fracasso della città se ne ride
e gli urli dei guardiani non ode.
8 Gira per le montagne, sua pastura,
e va in cerca di quanto è verde.
9 Il bufalo si lascerà piegare a servirti
o a passar la notte presso la tua greppia?
10 Potrai legarlo con la corda per fare il solco
o fargli erpicare le valli dietro a te?
11 Ti fiderai di lui, perché la sua forza è grande
e a lui affiderai le tue fatiche?
12 Conterai su di lui, che torni
e raduni la tua messe sulla tua aia?
13 L'ala dello struzzo batte festante,
ma è forse penna e piuma di cicogna?
14 Abbandona infatti alla terra le uova
e sulla polvere le lascia riscaldare.
15 Dimentica che un piede può schiacciarle,
una bestia selvatica calpestarle.
16 Tratta duramente i figli, come se non fossero
suoi,
della sua inutile fatica non si affanna,
17 perché Dio gli ha negato la saggezza
e non gli ha dato in sorte discernimento.
18 Ma quando giunge il saettatore, fugge agitando le
ali:
si beffa del cavallo e del suo cavaliere.
19 Puoi tu dare la forza al cavallo
e vestire di fremiti il suo collo?
20 Lo fai tu sbuffare come un fumaiolo?
Il suo alto nitrito incute spavento.
21 Scalpita nella valle giulivo
e con impeto va incontro alle armi.
22 Sprezza la paura, non teme,
né retrocede davanti alla spada.
23 Su di lui risuona la faretra,
il luccicar della lancia e del dardo.
24 Strepitando, fremendo, divora lo spazio
e al suono della tromba più non si tiene.
25 Al primo squillo grida: «Aah!...»
e da lontano fiuta la battaglia,
gli urli dei capi, il fragor della mischia.
26 Forse per il tuo senno si alza in volo lo sparviero
e spiega le ali verso il sud?
27 O al tuo comando l'aquila s'innalza
e pone il suo nido sulle alture?
28 Abita le rocce e passa la notte
sui denti di rupe o sui picchi.
29 Di lassù spia la preda,
lontano scrutano i suoi occhi.
30 I suoi aquilotti succhiano il sangue
e dove sono cadaveri, là essa si trova.

Nuova Diodati:

Giobbe 39

1 Conosci tu il tempo in cui partoriscono le capre delle rocce o hai forse osservato il parto delle cerve? 2 Sai tu contare i mesi in cui portano a termine la loro gravidanza, o conosci tu il tempo in cui devono partorire? 3 Si accovacciano e danno alla luce i loro piccoli, mettendo così fine alle loro doglie. 4 I loro piccoli si fanno forti, crescono all'aperto, se ne vanno e non ritornano più da esse. 5 Chi lascia andar libero l'onàgro, chi ha sciolto i legami all'asino selvatico, 6 al quale ho assegnato come dimora il deserto e la terra salata per abitazione? 7 Egli disprezza il frastuono della città e non ode grida di alcun padrone. 8 Le ampie distese di montagna sono il suo pascolo, e va in cerca di tutto ciò che è verde. 9 Il bufalo è forse disposto a servirti o a passare la notte presso la tua mangiatoia? 10 Puoi forse legare il bufalo con la corda per arare nel solco, o erpicherà le valli dietro a te? 11 Ti fiderai di lui, perché la sua forza è grande, o lascerai a lui il tuo lavoro? 12 Conterai su di lui per portare a casa il tuo grano e per ammassarlo sull'aia? 13 Le ali dello struzzo sbattono festosamente, ma non sono certo le ali e le piume della cicogna. 14 Esso infatti abbandona le proprie uova per terra e le lascia riscaldare nella polvere, 15 dimenticando che un piede può schiacciarle o una bestia dei campi calpestarle. 16 Tratta duramente i suoi piccoli, come se non fossero suoi; ma la sua fatica senza alcun interesse è vana, 17 perché Dio l'ha privato di sapienza e non gli ha impartito intelligenza. 18 Ma quando si alza in piedi per scappare, si beffa del cavallo e del suo cavaliere. 19 Sei tu che hai dato al cavallo la forza e che hai rivestito il suo collo con una fremente criniera? 20 Sei tu che lo fai saltare come una locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento. 21 Scalpita nella valle rallegrandosi nella sua forza; e si slancia in mezzo alla mischia di armi. 22 Sprezza la paura e non teme, né indietreggia davanti alla spada. 23 Su di lui risuona la faretra, la folgorante lancia e il giavellotto. 24 Con ardore e impeto divora le distanze e non sta più fermo quando suona la tromba. 25 Al primo squillo di tromba dice: "Aha!", e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capitani e il grido di guerra. 26 È forse per la tua intelligenza che si alza in volo lo sparviero e spiega le sue ali verso il sud? 27 È al tuo comando che l'aquila si leva in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati? 28 Abita sulle rocce e rimane su rupi scoscese. 29 Da lassù spia la preda e i suoi occhi scrutano lontano. 30 I suoi piccoli succhiano sangue e dove sono gli uccisi, là essa si trova».

Riveduta 2020:

Giobbe 39

1 Sai tu quando figliano le capre selvatiche? Hai tu osservato quando le cerve partoriscono? 2 Conti tu i mesi della loro gravidanza e conosci il momento in cui devono partorire? 3 Si curvano, fanno i loro piccoli, e sono subito liberate delle loro doglie; 4 i loro piccoli si fanno forti, crescono all'aperto, se ne vanno e non tornano più alle madri. 5 Chi manda libero l'onagro, e chi scioglie i legami all'asino selvatico, 6 al quale ho dato per dimora il deserto e la terra salata per abitazione? 7 Egli si beffa del frastuono della città e non ode grida di padrone. 8 Percorre le montagne della sua pastura e va in cerca di ogni filo di verde. 9 Il bufalo vorrà forse servirti o passare la notte presso la tua mangiatoia? 10 Legherai tu il bufalo con una corda perché faccia il solco? erpicherà le valli dietro a te? 11 Ti fiderai di lui perché la sua forza è grande? Lascerai a lui il tuo lavoro? 12 Conterai su di lui perché ti porti a casa la raccolta e ti ammassi il grano sull'aia? 13 Lo struzzo batte allegramente le ali; ma le sue penne e le sue piume sono forse come quelle della cicogna? 14 No, poiché esso abbandona sulla terra le proprie uova e le lascia scaldare sopra la sabbia. 15 Egli dimentica che un piede le potrà schiacciare, che le bestie dei campi le potranno calpestare. 16 Tratta duramente i suoi piccini, quasi non fossero suoi; la sua fatica sarà vana, ma ciò non lo turba, 17 perché Iddio lo ha privato di saggezza, e non gli ha impartito intelligenza. 18 Ma quando si alza e prende lo slancio, si beffa del cavallo e di chi lo cavalca. 19 Sei tu che dai al cavallo il coraggio? che gli vesti il collo di una fremente criniera? 20 Sei tu che lo fai saltare come la locusta? Il suo fiero nitrito incute spavento. 21 Scava la terra nella valle ed esulta della sua forza; si lancia incontro alle armi. 22 Disprezza la paura, non trema, non indietreggia davanti alla spada. 23 Gli risuona addosso la faretra, la lancia folgorante e la freccia. 24 Con furia fremente divora la terra. Non sta più fermo quando suona la tromba. 25 Appena ode lo squillo, dice: 'Aha!', fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capi e il grido di guerra. 26 È la tua intelligenza che fa spiccare il volo allo sparviero e spiegare le ali verso il sud? 27 È forse al tuo comando che l'aquila si eleva in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati? 28 Abita nelle rocce e vi pernotta; sta sulla punta delle rupi, sulle vette scoscese; 29 di là spia la preda e i suoi occhi scrutano lontano. 30 I suoi piccoli si abbeverano di sangue, e dove sono dei corpi morti, là essa si trova”.

Riveduta:

Giobbe 39

1 Sai tu quando le capre selvagge delle rocce figliano? Hai tu osservato quando le cerve partoriscono? 2 Conti tu i mesi della lor pregnanza e sai tu il momento in cui debbono sgravarsi? 3 S'accosciano, fanno i lor piccini, e son tosto liberate delle loro doglie; 4 i lor piccini si fanno forti, crescono all'aperto, se ne vanno, e non tornan più alle madri. 5 Chi manda libero l'onàgro, e chi scioglie i legami all'asino selvatico, 6 al quale ho dato per dimora il deserto, e la terra salata per abitazione? 7 Egli si beffa del frastuono della città, e non ode grida di padrone. 8 Batte le montagne della sua pastura, e va in traccia d'ogni filo di verde. 9 Il bufalo vorrà egli servirti o passar la notte presso alla tua mangiatoia? 10 Legherai tu il bufalo con una corda perché faccia il solco? erpicherà egli le valli dietro a te? 11 Ti fiderai di lui perché la sua forza è grande? Lascerai a lui il tuo lavoro? 12 Conterai su lui perché ti porti a casa la raccolta e ti ammonti il grano sull'aia? 13 Lo struzzo batte allegramente l'ali; ma le penne e le piume di lui son esse pietose? 14 No, poich'egli abbandona sulla terra le proprie uova e le lascia scaldar sopra la sabbia. 15 Egli dimentica che un piede le potrà schiacciare, e che le bestie dei campi le potran calpestare. 16 Tratta duramente i suoi piccini, quasi non fosser suoi; la sua fatica sarà vana, ma ciò non lo turba, 17 ché Iddio l'ha privato di sapienza, e non gli ha impartito intelligenza. 18 Ma quando si leva e piglia lo slancio, si beffa del cavallo e di chi lo cavalca. 19 Sei tu che dài al cavallo il coraggio? che gli vesti il collo d'una fremente criniera? 20 Sei tu che lo fai saltar come la locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento. 21 Raspa la terra nella valle ed esulta della sua forza; si slancia incontro alle armi. 22 Della paura si ride, non trema, non indietreggia davanti alla spada. 23 Gli risuona addosso il turcasso, la folgorante lancia e il dardo. 24 Con fremente furia divora la terra. Non sta più fermo quando suona la tromba. 25 Com'ode lo squillo, dice: Aha! e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capi, e il grido di guerra. 26 È l'intelligenza tua che allo sparviere fa spiccare il volo e spiegar l'ali verso mezzogiorno? 27 È forse al tuo comando che l'aquila si leva in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati? 28 Abita nelle rocce e vi pernotta; sta sulla punta delle rupi, sulle vette scoscese; 29 di là spia la preda, e i suoi occhi miran lontano. I suoi piccini s'abbeveran di sangue, e dove son de' corpi morti, ivi ella si trova».

Ricciotti:

Giobbe 39

1 Sai forse tu il tempo in cui figliano le stambecche fra le rupi, ovvero hai tu osservato le cerve quando partoriscono? 2 Conti tu i mesi di loro gravidanza, e conosci tu il tempo del loro parto? 3 S'accosciano esse sul feto per partorire, ed emettono gemiti: 4 si separano da esse i loro nati e vanno alla pastura, s'allontanano nè ad esse ritornano. 5 Chi ha mandato libero l'onagro, e i suoi legami chi li ha sciolti? 6 Ad esso io diedi il deserto quale casa e qual sua dimora la terra di salsuggine. 7 Disprezza egli il tumulto della città, e urla di mandriano non ascolta; 8 visita torno torno i monti del suo pascolo, e ogni verde zolla egli ricerca. 9 Vorrà forse servirti il rinoceronte, ovvero starsene alla tua mangiatoia? 10 Legherai tu forse il rinoceronte col tuo giogo all'aratro, ovvero erpicherà esso le zolle delle valli dietro a te? 11 Faresti forse assegnamento sulla grande sua forza, e affideresti a lui i tuoi proventi [agricoli]? 12 Spereresti forse ch'esso [trebbiando] ti renda la tua sementa, radunandola sulla tua aia? 13 La penna dello struzzo è forse simile alle penne della cicogna e dello sparviere? 14 Quando esso abbandona le sue uova in terra, le scaldi forse tu nella polvere? 15 Esso si scorda che un piede le può calpestare, e le fiere del campo le schiacciano. 16 È crudele verso i suoi figli, come non fossero suoi, sperde le sue fatiche senza che vi sia alcuna minaccia. 17 Dio infatti l'ha privato di sapienza, nè gli ha impartito intelligenza; 18 tuttavia, quando è tempo, stende in alto le ali, si burla del cavallo e del suo cavaliere. 19 Dai forse al cavallo vigoria, o nel suo collo immetti tu il nitrito? 20 Lo fai forse saltare come una cavalletta, nella magnificenza del suo sbuffare terribile? 21 L'unghia sua scava la terra, ed esulta, con violenza scagliasi incontro agli armati; 22 disprezza esso il timore, non la cede di fronte alla spada. 23 Addosso a lui tintinna la faretra, vibrano la lancia e lo scudo. 24 Spumante e fremente divora la terra, nè si tien fermo allo squillar di tromba. 25 Udendo la tromba esclama: - Ih! Ih! - fiuta da lungi la battaglia le grida dei condottieri e il clamor dell'esercito. 26 Forse per tua bravura si veste di piume lo sparviere, ed espande l'ali sue verso il mezzogiorno? 27 Forse per tuo comando si leva in alto l'aquila, e in luoghi eccelsi pone il suo nido? 28 Sulle rupi essa abita, e dimora su scoscese rocce e inaccessibili gioghi: 29 di là essa scruta la preda, da lungi i suoi occhi esplorano. 30 I suoi piccoli lambiscono sangue, e ovunque sia un cadavere, subito essa ritrovasi.» 31 E soggiungendo il Signore, disse a Giobbe: 32 «Chi vuol contendere con Dio, s'acquieta forse così facilmente? eppur chi fa riprensioni a Dio, gli deve rispondere.» 33 Rispose allora Giobbe al Signore e disse: 34 «Ho parlato con leggerezza; che cosa potrei io rispondere? la mia mano sulla mia bocca io pongo. 35 Ho parlato una prima volta, e vorrei non aver parlato: e poi una seconda, ma non replicherò più.»

Tintori:

Giobbe 39

Continuano le interrogazioni di Dio
1 «Conosci tu il tempo in cui le capre selvatiche figliano nelle rocce, hai assistito nel parto le cerve? 2 Hai contati i mesi di lor gravidanza, e sai il tempo del loro parto? 3 S'incurvano per dare alla luce e partoriscono mandando gemiti. 4 I loro piccoli le lasciano per correre alla pastura; se ne vanno e non tornano più alle madri. 5 Chi pose l'onagro in libertà e ne sciolse i legami? 6 Io gli diedi una dimora nel deserto ed una terra salata ad abitare. 7 Egli disprezza l'affollamento della città e non sente il vociar dell'aguzzino. 8 Volge in giro gli occhi alle montagne di sua pastura e va in traccia d'ogni filo d'erba. 9 Il rinoceronte vorrà egli servirti? Se ne starà alla tua mangiatoia? 10 Lo legherai al tuo giogo per arare? Romperà dietro a te le zolle delle tue valli? 11 Ti fiderai della sua gran forza? Gli affiderai i tuoi lavori? 12 Credi tu che egli ti renda la tua semente e ti empia la tua aia? 13 La penna dello struzzo è simile alle penne della cicogna e dello sparviero. 14 Quando egli abbandona le sue ova per terra, sei forse tu che le riscaldi sulla sabbia? 15 Egli non pensa che un piede le potrà schiacciare, che la fiera le potrà calpestare. 16 Spietato contro i suoi nati, come se non fossero suoi, rende la sua fatica vana anche non costretto dal timore; 17 perché il Signore gli negò la saggezza e non gli diede giudizio. 18 Ma quando è tempo stende in alto le sue ali e si burla del cavallo e del cavaliere.

Il cavallo e l'aquila
19 Sarai tu quello che darai la forza al destriero e gli vestirai il collo di fremiti? 20 E lo farai saltare come locusta? La fierezza del suo sbuffare atterrisce. 21 Raspa la terra colla zampa, si slancia con audacia, va incontro agli armati. 22 Disprezza la paura, non cede alla spada; 23 sopra di lui risonerà il turcasso, scintillerà la lancia e lo scudo. 24 Spumante e fremente divora la terra, non gli par vero che suoni la tromba. 25 Sentito lo squillo, dice: Via! Sente da lungi l'odor della battaglia, le esortazioni dei duci e il vociar dei soldati. 26 Forse per la tua sapienza lo sparviero si veste di piume e spicca il volo verso il mezzodì? 27 Forse al tuo cenno l'aquila si leverà in alto e porrà il suo nido nei luoghi più elevati? 28 Sta sopra le rocce, pernotta fra i dirupi scoscesi e sopra vette inaccessibili. 29 Di lassù contempla la preda, e i suoi occhi vedono da lontano. 30 I suoi aquilotti lambiscono il sangue, ed essa si trova dovunque sia un cadavere».

Giobbe si umilia e confessa la sua ignoranza
31 Poi il Signore, seguitando a parlare, disse a Giobbe: 32 «Chi chiede ragione a Dio s'acquieterà così facilmente? Certo chi critica Dio deve rispondergli». 33 Allora Giobbe rispose al Signore, dicendo: 34 «Io, che ho parlato con leggerezza, che posso rispondere? Porrò la mia mano sulla mia bocca. 35 Ho detto una cosa, (oh, non l'avessi detta!) e un'altra, e non dirò più nulla».

Martini:

Giobbe 39

Dio fa vedere a Giobbe le sue maraviglie anche nelle capre salvatiche, nell'asino selvaggio, nel rinoceronte, nello struzzolo, nel cavallo, e nell'aquila, riprendendolo dell'aver voluto disputare con lui: per le quali cose commosso Giobbe confessa di avere temerariamente parlato.
1 È egli a te noto il tempo, in cui le capre salvatiche partoriscono nelle spelonche; od hai tu osservato il partorir delle cerve? 2 Hai tu contati i mesi di lor gravidanza, e segnato il tempo del loro parto? 3 Elle si incurvano, e partoriscono urlando. 4 Si separano da esse i loro parti, e vanno alla pastura: se ne vanno, né tornan più a rivederle. 5 Chi pose l'asino salvatico in libertà, e da ogni freno lo sciolse? 6 A lui io diedi per casa il deserto, e per istanza una terra infeconda. 7 Egli dispregia gli strepiti delle città, e non ode le grida di un duro padrone. 8 Volge egli in giro gli occhi alle montagne di sua pastura, e va in traccia di ogni genere di verzura. 9 Vorrà egli servire a te il rinoceronte, o starsene alla tua mangiatoia? 10 Porrai tu al tuo giogo ad arare il rinoceronte; o romperà egli dietro a te le zolle delle tue valli? 11 Ti fiderai tu della sua gran forza, e a cura di lui porrai i tuoi lavori di campagna? 12 Credi tu ch'ei ti renderà la tua semente, ed empierà la tua aia? 13 La piuma dello struzzo è simile alle penne della cicogna, e dello sparviere. 14 Quand'egli abbandona le sue uova per terra, se tu' forse, che tralla polvere le riscaldi? 15 Egli non pensa, che il piede le schiaccerà, o le fiere selvagge le pesteranno. 16 Egli è crudele verso i suoi parti, come se suoi non fossero, egli getta le sue fatiche, senza che timore alcuno il costringa. 17 Perché il Signore lo privò di saggezza, e non gli diede discernimento. 18 Ma quando è tempo egli stende in alto sue ali, o si burla del cavallo, e del cavaliere. 19 Sarai tu che darai fortezza al cavallo, o la sua gola empierai di nitriti? 20 Lo farai tu saltellare come le locuste? la maestà delle sue narici atterrisce? 21 Scalza la terra colla zampa, saltella con brio, va incontro agli armati, 22 Disprezzator di paura, nol rattiene la spada. 23 Sente sopra di se il rumor del turcasso, il vibrar delle lance, e il moto dello scudo. 24 Spumante, e fremente si mangia la terra, né aspetta che suoni la tromba. 25 Sentita ch'egli ha la tromba, dice: Bene sta. Sente da lungi l'odor di battaglia, le esortazioni de' capitani, e le strida delle milizie. 26 Forse per effetto di tua sapienza si veste lo sparviere di piume, e le ali distende verso il mezzodì? 27 Forse al tuo comando si leverà in alto l'aquila, e in luoghi eccelsi farà, suo nido? 28 Se ne sta ella sui massi, e negli scoscesi dirupi, e su' gioghi inaccessibili. 29 Di là ella contempla la preda, e i suoi occhi veggono in gran lontananza. 30 I suoi aquilotti leccano il sangue, e dovunque sia un cadavere tosto ella, si trova. 31 E il Signore soggiunse, e disse a Giobbe: 32 Colui che alterca con Dio, si acquieterà egli si facilmente? Certo che chi vuoi riprendere Dio debbe rispondergli. 33 Ma Giobbe rispose al Signore, e disse: 34 Io che ho parlato con leggerezza, che posso rispondere? mi porrò la mano alla bocca. 35 Una cosa ho detto, la quale non avess'io detta giammai; e anche un'altra, alle quali niente più aggiungerò.

Diodati:

Giobbe 39

1 Andrai tu a cacciar preda per il leone? E satollerai tu la brama de' leoncelli? 2 Quando si appiattano ne' lor ricetti, E giaccion nelle lor caverne, stando in guato. 3 Chi apparecchia al corvo il suo pasto, Quando i suoi figli gridano a Dio, E vagano per mancamento di cibo?
4 Sai tu il tempo che le camozze delle rocce figliano? Hai tu osservato quando le cerve partoriscono? 5 Annoveri tu i mesi del termine del lor portato, E sai tu il tempo che devono figliare? 6 Elle si chinano, fanno scoppiar fuori il lor feto, Si alleviano delle lor doglie. 7 I lor figli son gagliardi, crescono per le biade, Escono fuori, e non ritornano più a quelle. 8 Chi ne ha mandato libero l'asino salvatico, E chi ha sciolti i suoi legami? 9 A cui io ho ordinato il deserto per casa; E per abitazioni, i luoghi salsugginosi. 10 Egli si beffa dello strepito della città; Egli non ode gli schiamazzi del sollecitator delle opere. 11 I monti, ch'egli va spiando, sono il suo pasco; Ed egli va ricercando qualunque verdura. 12 Il liocorno ti vorrà egli servire? Si riparerà egli presso alla tua mangiatoia? 13 Legherai tu il liocorno con la sua fune, per farlo arare al solco? Erpicherà egli le valli dietro a te? 14 Ti fiderai tu in lui, perchè la sua forza è grande? E gli rimetterai tu il tuo lavoro? 15 Ti fiderai tu in lui ch'egli ti renda la ricolta della tua sementa, E ch'egli te l'accolga nella tua aia?
16 Le ale de' paoni son esse vaghe per opera tua? Od ha da te lo struzzolo le penne e la piuma? 17 Fai tu ch'egli abbandoni le sue uova in su la terra, E che le lasci scaldare in su la polvere? 18 E che dimentichi che il piè d'alcuno le schiaccerà, Ovvero che le fiere della campagna le calpesteranno? 19 Egli è spietato inverso i suoi figli, come se non fosser suoi; Indarno è la sua fatica, egli è senza tema; 20 Perciocchè Iddio l'ha privo di senno, E non l'ha fatto partecipe d'intendimento. 21 Quando egli si solleva in alto, Egli si beffa del cavallo, e di colui che lo cavalca.
22 Hai tu data la forza al cavallo? Hai tu adorna la sua gola di fremito? 23 Lo spaventerai tu come una locusta? Il suo magnifico nitrire è spaventevole. 24 Egli raspa nella valle, si rallegra della sua forza, Esce ad incontrare le armi. 25 Egli si beffa della paura, e non si spaventa, E non si volge indietro per la spada. 26 Il turcasso, e la folgorante lancia, E lo spuntone gli risuonano addosso. 27 D'impazienza e di stizza pare ch'egli voglia trangugiar la terra; E non può credere che sia il suon della tromba. 28 Come prima la tromba ha sonato, egli dice: Aha, Aha; Da lontano annasa la battaglia, Lo schiamazzo de' capitani; e le grida.
29 È per il tuo senno che lo sparviere vola? Che spiega le sue ali verso il mezzodì? 30 L'aquila si leva ella ad alto per lo tuo comandamento? E fai tu ch'ella faccia il suo nido in luoghi elevati? 31 Ella dimora e si ripara nelle rupi, Nelle punte delle rocce, ed in luoghi inaccessibili. 32 Di là ella spia il pasto, Gli occhi suoi mirano da lontano. 33 I suoi aquilini ancora sorbiscono il sangue, E dove sono corpi morti, quivi ella si ritrova.
34 Poi il Signore parlò a Giobbe, e disse: 35 Colui che litiga con l'Onnipotente lo correggerà egli? Colui che arguisce Iddio risponda a questo. 36 E Giobbe rispose al Signore, e disse: 37 Ecco, io sono avvilito; che ti risponderei io? Io metto la mia mano in su la bocca. 38 Io ho parlato una volta, ma non replicherò più; Anzi due, ma non continuerò più.

Commentario abbreviato:

Giobbe 39

Capitolo 39

Dio chiede a Giobbe informazioni su diversi animali

Versetti 1-30

Con queste domande il Signore continuava a umiliare Giobbe. In questo capitolo si parla di diversi animali, la cui natura o situazione mostra in modo particolare la potenza, la saggezza e le molteplici opere di Dio. L'asino selvatico. È meglio faticare ed essere utili a qualcosa, che vagare e non essere utili a nulla. Dall'indomabilità di questa e di altre creature, possiamo capire quanto siamo inadatti a dare legge alla Provvidenza, che non può darla nemmeno al puledro di un asino selvatico. L'unicorno è una creatura forte, maestosa e orgogliosa. È in grado di servire, ma non vuole; e Dio sfida Giobbe a costringerlo. È una grande misericordia se, laddove Dio dà la forza per il servizio, dà un cuore; è ciò per cui dovremmo pregare e ragionare, cosa che i bruti non possono fare. Non sempre i doni più preziosi sono quelli che fanno bella mostra di sé. Chi non preferirebbe avere la voce dell'usignolo, piuttosto che la coda del pavone; l'occhio dell'aquila e la sua ala svettante, e l'affetto naturale della cicogna, piuttosto che le belle piume dello struzzo, che non potrà mai elevarsi al di sopra della terra, ed è privo di affetto naturale? La descrizione del cavallo da guerra aiuta a spiegare il carattere dei peccatori presuntuosi. Ognuno di loro si volta verso la sua rotta, come il cavallo si precipita nella battaglia. Quando il cuore di un uomo è pienamente predisposto a fare il male, e viene portato avanti in modo malvagio dalla violenza dei suoi appetiti e delle sue passioni, non c'è modo di fargli temere l'ira di Dio e le conseguenze fatali del peccato. I peccatori sicuri si credono al sicuro nei loro peccati come l'aquila nel suo nido in alto, nelle fessure delle rocce; ma io ti farò scendere da lì, dice il Signore, Ger 49:16. Tutti questi bei riferimenti alle opere della natura dovrebbero insegnarci una giusta visione della ricchezza della sapienza di Colui che ha fatto e sostiene tutte le cose. La mancanza di una giusta visione della sapienza di Dio, che è sempre presente in tutte le cose, ha portato Giobbe a pensare e a parlare in modo indegno della Provvidenza.

Riferimenti incrociati:

Giobbe 39

1 Giob 4:10,11; Sal 34:10; 104:21; 145:15,16

2 Ge 49:9; Nu 23:24; 24:9

3 Sal 104:27,28; 147:9; Mat 6:26; Lu 12:24

4 1Sa 24:2; Sal 104:18
Sal 29:9; Ger 14:5

5 Ger 2:24

6 Giob 39:3

7 Giob 39:4

8 Giob 6:5; 11:12; 24:5; Ge 16:12; Sal 104:11; Is 32:14; Ger 2:24; 14:6; Dan 5:21; Os 8:9
Ge 49:14

9 De 29:23; Sal 107:34; Ger 17:6; Ez 47:11

10 Giob 39:18; 3:18; Is 31:4
Eso 5:13-16,18; Is 58:3

11 Giob 40:15,20-22; Ge 1:29,30; Sal 104:27,28; 145:15,16

12 Nu 23:22; De 33:17; Sal 22:21; 92:10
Is 1:3

13 Giob 39:5,7; 1:14; 41:5; Sal 129:3; Os 10:10,11; Mic 1:13

14 Sal 20:7; 33:16,17; 147:10; Is 30:16; 31:1-3
Ge 1:26,28; 9:2; 42:26; Sal 144:14; Prov 14:4; Is 30:6; 46:1

15 Ne 13:15; Am 2:13
Prov 3:16; Ag 2:19; Mat 3:2; 13:30

16 1Re 10:22; 2Cron 9:21
Giob 30:29; Lev 11:19; Sal 104:17; Ger 8:7; Zac 5:9

17 Giob 39:14

18 Giob 39:15

19 Lam 4:3
De 28:56,57; 1Re 3:26,27; 2Re 6:28,29; Lam 2:20; Rom 1:31
Ec 10:15; Abac 2:13

20 Giob 17:4; 35:11; De 2:30; 2Cron 32:31; Is 19:11-14; 57:17; Giac 1:17

21 Giob 39:7,22; 5:22; 41:29; 2Re 19:21

22 Eso 15:1; Sal 147:10
Sal 93:1; 104:1
Giob 39:25; Mar 3:17

23 Giob 41:20,21; Ger 8:16

24 Giudic 5:22
1Sa 17:4-10,42; Sal 19:5; Ger 9:23
Prov 21:31; Ger 8:6

25 Giob 39:16,18; 41:33

26 Giob 41:26-29

27 Giob 37:20; Abac 1:8,9
Giob 9:16; 29:24; Lu 24:41

28 Sal 70:3; Ez 26:2; 36:2

29 Lev 16:11; De 14:15
CC 2:12; Ger 8:7

30 Eso 19:4; Lev 11:13; Sal 103:5; Prov 23:5; Is 40:31; Os 8:1
Ger 49:16; Abd 1:4

31 1Sa 14:4

32 Giob 9:26

33 Ez 39:17-19; Mat 24:28; Lu 17:37

34 Giob 39:6; 38:1

35 Giob 9:3; 33:13; Ec 6:10; Is 45:9-11; 50:8; 1Co 10:22
Is 40:14; 1Co 2:16
Giob 3:11,12,20,23; 7:12,19-21; 9:17,18,32-35; 10:3-7,14-17; 13:21-27; 14:16,17; 16:11-21; 19:6-11; 27:2; 30:21; Ez 18:2; Mat 20:11; Rom 9:19-23; 11:34-36

36 Giob 39:3

37 Giob 42:6; Ge 18:27; 32:10; 2Sa 24:10; 1Re 19:4; Esd 9:6,15; Ne 9:33; Sal 51:4,5; Is 6:5; 53:6; 64:6; Dan 9:5,7; Lu 5:8; 15:18,19; 18:13; 1Ti 1:15
Giob 9:31-35; 16:21; 23:4-7; 31:37
Giob 21:5; 29:9; Giudic 18:19; Sal 39:9; Prov 30:32; Mic 7:16; Abac 2:20; Zac 2:13

38 Giob 34:31,32; Rom 3:19
Giob 33:14; 2Re 6:10; Sal 62:11
Ger 31:18,19

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