Nuova Riveduta:Giobbe 411 Ecco, è vana la speranza di chi lo assale; | C.E.I.:Giobbe 411 Ecco, la tua speranza è fallita, | Nuova Diodati:Giobbe 411 Puoi tu tirar fuori il Leviathan con l'amo, o tener ferma la sua lingua con una corda? 2 Puoi tu mettergli un giunco nelle narici o forargli la mascella con un uncino? 3 Ti farà egli molte suppliche o ti rivolgerà parole dolci? 4 Farà egli un patto con te, perché tu lo prenda come servo per sempre? 5 Scherzerai tu con lui come con un uccello o lo terrai al guinzaglio per le tue fanciulle? 6 I tuoi amici faranno con lui splendidi intrattenimenti o lo spartiranno forse tra i mercanti? 7 Puoi tu coprire la sua pelle di dardi o la sua testa con arpioni? 8 Mettigli le mani addosso; ti ricorderai del combattimento e non ci riproverai. 9 Ecco, la speranza di chi l'assale è ingannevole; al solo vederlo uno è atterrito. 10 Nessuno è tanto audace da osare di provocarlo. Chi dunque è in grado di stare fermo davanti a me? 11 Chi mi ha reso per primo un servizio, perché lo debba ripagare? Qualunque cosa sotto tutti i cieli è mia. 12 Non passerò sotto silenzio le sue membra, la sua grande forza e la bellezza della sua armatura. 13 Chi può spogliarlo della sua corazza, e chi può avvicinarlo con una doppia briglia? 14 Chi può aprire le porte della sua bocca, circondata com'è dal terrore dei suoi denti? 15 Superbe sono le file dei suoi scudi, strettamente saldati come da un sigillo. 16 L'uno è così vicino all'altro che tra loro non passa neppure l'aria. 17 Sono attaccati gli uni agli altri, saldamente uniti insieme, e non possono separarsi. 18 I suoi starnuti danno guizzi di luce e i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora. 19 Dalla sua bocca escono vampate, sprizzano scintille di fuoco. 20 Dalle sue narici esce fumo, come da una pentola bollente o da un calderone. 21 Il suo alito incendia carboni e dalla sua bocca escono fiamme. 22 La forza risiede nel suo collo e davanti a lui danza il terrore. 23 Le parti flosce della sua carne sono ben compatte, sono ben salde su di lui e non si muovono. 24 Il suo cuore è duro come una pietra, duro come la parte inferiore della macina. 25 Quando si rizza, i forti hanno paura, e per il terrore restano smarriti. 26 La spada che lo raggiunge non gli fa nulla, e neppure la lancia, la freccia e il giavellotto. 27 Considera il ferro come paglia e il bronzo come legno tarlato. 28 La freccia non lo mette in fuga; le pietre della fionda per lui diventano stoppia. 29 Le mazze gli sembrano paglia, si fa beffe del vibrare della lancia. 30 Al di sotto ha punte acuminate e lascia come tracce d'erpice sul fango. 31 Fa bollire l'abisso come una caldaia e fa del mare come un vaso di unguento. 32 Si lascia dietro una scia di luce e l'abisso sembra coperto di canizie. 33 Sulla terra non c'è nulla simile a lui, che è stato fatto senza paura alcuna. 34 Guarda in faccia tutti gli esseri alteri; egli è il re su tutte le fiere più superbe». | Riveduta 2020:Giobbe 411 Ecco, vana è la speranza di chi lo assale; basta scorgerlo e si è atterrati. 2 Nessuno è tanto audace da provocarlo. E chi dunque oserà starmi di fronte? 3 Chi mi ha anticipato qualcosa perché io glielo debba restituire? Sotto tutti i cieli, ogni cosa è mia. 4 E non voglio tacere delle sue membra, della sua grande forza, della bellezza della sua armatura. 5 Chi lo ha mai spogliato della sua corazza? Chi è penetrato fra la doppia fila dei suoi denti? 6 Chi gli ha aperto i due battenti della gola? Intorno alla chiusura dei suoi denti sta il terrore. 7 Superbe sono le file dei suoi scudi, strettamente uniti come da un sigillo. 8 Uno tocca l'altro, e tra di loro non passa l'aria. 9 Sono saldati assieme, si tengono stretti, sono inseparabili. 10 I suoi starnuti danno sprazzi di luce; i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora. 11 Dalla sua bocca partono vampate, ne sprizzano fuori scintille di fuoco. 12 Dalle sue narici esce un fumo, come da una pentola che bolle o da una caldaia. 13 Il suo alito accende i carboni, e una fiamma gli esce dalla gola. 14 Nel suo collo risiede la forza, davanti a lui si fugge presi dal terrore. 15 Compatte sono in lui le parti molli della carne, gli stanno salde addosso, non si muovono. 16 Il suo cuore è duro come il sasso, duro come la macina di sotto. 17 Quando si solleva, tremano i più forti, e dalla paura sono fuori di sé. 18 Invano lo si attacca con la spada; a nulla valgono lancia, giavellotto e corazza. 19 Il ferro è per lui come paglia; il bronzo, come legno tarlato. 20 La figlia dell'arco non lo mette in fuga; le pietre della fionda si trasformano per lui in stoppia. 21 Stoppia gli sembra la mazza e ride del vibrare della lancia. 22 Il suo ventre è armato di punte acute e lascia come tracce di erpice sul fango. 23 Fa bollire l'abisso come una caldaia, del mare fa come un grande vaso da profumi. 24 Si lascia dietro una scia di luce; l'abisso sembra coperto di bianca chioma. 25 Non c'è sulla terra chi lo domi; è stato fatto per non avere paura. 26 Guarda in faccia tutto ciò che è eccelso, è re su tutte le belve più superbe”. | Riveduta:Giobbe 411 Ecco, fallace è la speranza di chi l'assale; basta scorgerlo e s'è atterrati. 2 Nessuno è tanto ardito da provocarlo. E chi dunque oserà starmi a fronte? 3 Chi mi ha anticipato alcun che perch'io glielo debba rendere? Sotto tutti i cieli, ogni cosa è mia. 4 E non vo' tacer delle sue membra, della sua gran forza, della bellezza della sua armatura. 5 Chi l'ha mai spogliato della sua corazza? Chi è penetrato fra la doppia fila dei suoi denti? 6 Chi gli ha aperti i due battenti della gola? Intorno alla chiostra de' suoi denti sta il terrore. 7 Superbe son le file de' suoi scudi, strettamente uniti come da un sigillo. 8 Uno tocca l'altro, e tra loro non passa l'aria. 9 Sono saldati assieme, si tengono stretti, sono inseparabili. 10 I suoi starnuti danno sprazzi di luce; i suoi occhi son come le palpebre dell'aurora. 11 Dalla sua bocca partono vampe, ne scappan fuori scintille di fuoco. 12 Dalle sue narici esce un fumo, come da una pignatta che bolla o da una caldaia. 13 L'alito suo accende i carboni, e una fiamma gli erompe dalla gola. 14 Nel suo collo risiede la forza, dinanzi a lui salta il terrore. 15 Compatte sono in lui le parti flosce della carne, gli stanno salde addosso, non si muovono. 16 Il suo cuore è duro come il sasso, duro come la macina di sotto. 17 Quando si rizza, tremano i più forti, e dalla paura son fuori di sé. 18 Invano lo si attacca con la spada; a nulla valgon lancia, giavellotto, corazza. 19 Il ferro è per lui come paglia; il rame, come legno tarlato. 20 La figlia dell'arco non lo mette in fuga; le pietre della fionda si mutano per lui in stoppia. 21 Stoppia gli par la mazza e si ride del fremer della lancia. 22 Il suo ventre è armato di punte acute, e lascia come tracce d'erpice sul fango. 23 Fa bollire l'abisso come una caldaia, del mare fa come un gran vaso da profumi. 24 Si lascia dietro una scia di luce; l'abisso par coperto di bianca chioma. | Ricciotti:Giobbe 411 Non c'è audace che voglia eccitarlo, perchè chi può resistere alla presenza sua? 2 Chi ha dato a me prima, onde io a lui restituisca? tutte le cose che stanno sotto al cielo, son mie! 3 Non voglio tacere circa le sue membra, e circa la forza e bellezza di sua armatura. 4 Chi ha scoperto il disopra del suo manto, e in mezzo alla sua bocca chi è penetrato? 5 Le porte del suo muso chi mai le ha aperte? attorno alle sue zanne dimora il terrore. 6 Il suo corpo è come di scudi fusi insieme, composto di squame che combaciano: 7 l'una con l'altra è congiunta, neppure un soffio passa tra loro; 8 l'una all'altra aderisce, e si tengono in guisa da non separarsi. 9 Il suo starnuto è uno splendor di fuoco, e gli occhi suoi come le ciglia dell'aurora; 10 dalla sua bocca escono faci, come fiaccole di vivo fuoco; 11 dalle sue froge vien fuori fumo, come da caldaio acceso e bollente: 12 il suo soffio accende tizzoni, ed una vampa dalla sua bocca esce. 13 Nel suo collo risiede la forza, dinanzi a lui precede la squallidezza. 14 Le membra delle sue carni sono compatte: lanciandosi contro esso fulmini, non si volgono altrove. 15 Il suo cuore è duro come pietra, e saldo come l'incudine del fucinatore. 16 Quand'esso si rizza ne temono gli angeli, e sbigottiti si discolpano. 17 La spada che lo assale non resiste, nè la lancia, nè la corazza. 18 Reputa egli come paglia di ferro, come legno putrido il bronzo. 19 Non lo mette in fuga l'arciere, in stoppa si cambiano per lui le pietre di fionda. 20 Come stoppa egli reputa la mazza, della lancia imbrandita esso si burla. 21 Sotto di lui vi sono raggi di sole, egli giace sull'orlo come fosse fango. 22 Fa bollire come caldaia il profondo mare, lo riduce come a un [vaso] d'unguento che spuma; 23 dietro a lui risplende il sentiero, si crederebbe che l'abisso sia canuto. 24 Non v'è sulla terra una forza somigliante a lui, che fu fatto per non temer nessuno; 25 ogni essere eccelso egli mira [con disprezzo], è re su tutti i figli di fierezza.» | Tintori:Giobbe 41Descrizione nel coccodrillo | Martini:Giobbe 41Spiegasi più diffusamente la malizia di Leviathan colla descrizione delle sue membra, della sua durezza, e superbia. | Diodati:Giobbe 411 Trarrai tu fuori il leviatan con l'amo, O con una fune che tu gli avrai calata sotto alla lingua? 2 Gli metterai tu un uncino al muso? Gli forerai tu le mascelle con una spina? 3 Userà egli molti preghi teco? Ti parlerà egli con lusinghe? 4 Patteggerà egli teco, Che tu lo prenda per servo in perpetuo? 5 Scherzerai tu con lui, come con un uccello? E lo legherai tu con un filo, per darlo alle tue fanciulle? 6 I compagni ne faranno essi un convito? Lo spartiranno essi fra i mercatanti? 7 Gli empirai tu la pelle di roncigli, E la testa di raffi da pescare? 8 Pongli pur la mano addosso, Tu non ricorderai mai più la guerra. 9 Ecco, la speranza di pigliarlo è fallace; Anzi l'uomo non sarà egli atterrato, solo a vederlo? 10 Non vi è alcuno così feroce, che ardisca risvegliarlo; E chi potrà presentarsi davanti a me? |
Commentario abbreviato:
Giobbe 41
Capitolo 41
A proposito del Leviatano
Versetti 1-26
La descrizione del Leviatano serve a convincere ulteriormente Giobbe della propria debolezza e dell'onnipotenza di Dio. Si discute se questo Leviatano sia una balena o un coccodrillo. Il Signore, dopo aver mostrato a Giobbe quanto fosse incapace di affrontare il Leviatano, espone la propria potenza in quella potente creatura. Se questo linguaggio descrive la forza terribile del Leviatano, quali parole possono esprimere la potenza dell'ira di Dio? Con un senso umiliante della nostra bassezza, riveriamo la Maestà divina; prendiamo e occupiamo il posto che ci spetta, abbandoniamo la nostra saggezza e diamo tutta la gloria al nostro benevolo Dio e Salvatore. Ricordando da chi proviene ogni buon dono e per quale fine è stato dato, camminiamo umilmente con il Signore.
Riferimenti incrociati:
Giobbe 41
1 Giob 3:8; Sal 74:14; 104:26; Is 27:1
3 Sal 55:21; Prov 15:1; 18:23; 25:15; Is 30:10
4 1Re 20:31-34
Ge 1:28; Sal 8:5,6
Eso 21:6; De 15:17
8 1Re 20:11; 2Re 10:4; Lu 14:31,32
9 De 28:34; 1Sa 3:11; Is 28:19; Lu 21:11
10 Ge 49:9; Nu 24:9; Sal 2:11,12; Ez 8:17,18
Giob 9:4; 40:9; Ger 12:5; 1Co 10:22
11 Giob 22:2,3; 35:7; Sal 21:3; Rom 11:35
Eso 19:5; De 10:14; 1Cron 29:11-14; Sal 24:1; 50:12; 115:16; 1Co 10:26,28
12 Ge 1:25
13 2Re 19:28; Sal 32:9; Giac 3:3
14 Giob 38:10; Ec 12:4
Sal 57:4; 58:6; Prov 30:14; Dan 7:7
19 Sal 18:8
20 Ger 1:13,14
21 Sal 18:8,12; Is 30:33; Abac 3:5
22 Giob 39:19; 40:16
Os 13:14; 1Co 15:55-57
23 Giob 41:17
29 2Cron 26:14
31 Giob 41:20
32 Ge 1:15
Giob 28:14; 38:16,30; Ge 1:2
Ge 15:15; 25:8; 42:38; Prov 16:31; 20:29
34 Giob 26:12; Eso 5:2; Sal 73:6,10; Is 28:1; Ez 29:3; Ap 12:1-3; 13:2; 20:2,3
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