Giobbe 9Giobbe riconosce il peccato dell'uomo (Sl 130:3; Ro 3:19-20)(Sl 147:5; Da 4:34-35, 37) Gb 33:8-13 1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 «Sì, certo, io so che è così; come potrebbe il mortale essere giusto davanti a Dio? 3 Se all'uomo piacesse disputare con Dio, non potrebbe rispondergli su un punto fra mille. 4 Dio è saggio, è grande in potenza; chi gli ha tenuto fronte e se n'è trovato bene? 5 Egli trasporta le montagne senza che se ne accorgano, nel suo furore le sconvolge. 6 Egli scuote la terra dalle sue fondamenta, e le sue colonne tremano. 7 Comanda al sole, ed esso non sorge; mette un sigillo sulle stelle. 8 Da solo spiega i cieli, cammina sulle più alte onde del mare. 9 È il creatore dell'Orsa, d'Orione, delle Pleiadi, e delle misteriose regioni del cielo australe. 10 Egli fa cose grandi e imperscrutabili, meraviglie innumerevoli. 11 Ecco, egli mi passa vicino, e io non lo vedo; mi scivola accanto e non me n'accorgo. 12 Ecco, afferra la preda, e chi si opporrà? Chi oserà dirgli: "Che fai?" 13 Dio non ritira la sua collera; sotto di lui si curvano i campioni della superbia. 14 Io, come farei a rispondergli, a scegliere le mie parole per discutere con lui? 15 Avessi anche ragione, non gli replicherei, ma implorerei misericordia al mio giudice. 16 Se io lo invocassi ed egli mi rispondesse, non per questo crederei che avesse dato ascolto alla mia voce; 17 egli mi piomba addosso dal seno della tempesta, moltiplica senza motivo le mie piaghe, 18 non mi lascia riprender fiato, e mi sazia d'amarezza. 19 Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; se di diritto, egli dice: "Chi mi convocherà?" 20 Se io fossi senza colpa, la mia bocca mi condannerebbe; se fossi innocente, mi dichiarerebbe colpevole. Giobbe accusa Dio (Ec 9:1-3; 8:14) Sl 73:13-15; Gb 10 21 «Sono innocente? Sì, lo sono! Di me non mi preme, io disprezzo la mia vita! 22 Per me è la stessa cosa! Perciò dico: "Egli distrugge ugualmente l'integro e il malvagio". 23 Se un flagello, a un tratto, semina la morte, egli ride dello sgomento degli innocenti. 24 La terra è data in balìa dei malvagi; egli vela gli occhi ai giudici di essa; se non è lui, chi è dunque? 25 I miei giorni se ne vanno più veloci di un corriere; fuggono via senz'aver visto il bene; 26 passano rapidi come navicelle di giunchi, come l'aquila che piomba sulla preda. 27 Io dico: "Voglio dimenticare il mio lamento, abbandonare questa faccia triste, e stare allegro". 28 Ma mi spavento per tutti i miei dolori. Sono certo che non mi considererai innocente. 29 Io sarò condannato; perché dunque affaticarmi invano? 30 Anche se mi lavassi con la neve e mi pulissi le mani con il sapone, 31 tu mi tufferesti nel fango di una fossa, le mie vesti mi avrebbero in orrore. 32 Dio non è un uomo come me, perché io gli risponda e perché possiamo comparire in giudizio assieme. 33 Non c'è fra noi un arbitro, che posi la mano su tutti e due! 34 Dio allontani da me la sua verga; smetta di spaventarmi con il suo terrore; 35 allora io parlerò senza temerlo, perché sento di non essere quel colpevole che sembro». | Giobbe 91 Giobbe rispose dicendo: 2 In verità io so che è così: e come può un uomo aver ragione innanzi a Dio? 3 Se uno volesse disputare con lui, non gli risponderebbe una volta su mille. 4 Saggio di mente, potente per la forza, chi s'è opposto a lui ed è rimasto salvo? 5 Sposta le montagne e non lo sanno, egli nella sua ira le sconvolge. 6 Scuote la terra dal suo posto e le sue colonne tremano. 7 Comanda al sole ed esso non sorge e alle stelle pone il suo sigillo. 8 Egli da solo stende i cieli e cammina sulle onde del mare. 9 Crea l'Orsa e l'Orione, le Pleiadi e i penetrali del cielo australe. 10 Fa cose tanto grandi da non potersi indagare, meraviglie da non potersi contare. 11 Ecco, mi passa vicino e non lo vedo, se ne va e di lui non m'accorgo. 12 Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire? Chi gli può dire: «Che fai?». 13 Dio non ritira la sua collera: sotto di lui sono fiaccati i sostenitori di Raab. 14 Tanto meno io potrei rispondergli, trovare parole da dirgli! 15 Se avessi anche ragione, non risponderei, al mio giudice dovrei domandare pietà. 16 Se io lo invocassi e mi rispondesse, non crederei che voglia ascoltare la mia voce. 17 Egli con una tempesta mi schiaccia, moltiplica le mie piaghe senza ragione, 18 non mi lascia riprendere il fiato, anzi mi sazia di amarezze. 19 Se si tratta di forza, è lui che dà il vigore; se di giustizia, chi potrà citarlo? 20 Se avessi ragione, il mio parlare mi condannerebbe; se fossi innocente, egli proverebbe che io sono reo. 21 Sono innocente? Non lo so neppure io, detesto la mia vita! 22 Per questo io dico: «È la stessa cosa»: egli fa perire l'innocente e il reo! 23 Se un flagello uccide all'improvviso, della sciagura degli innocenti egli ride. 24 La terra è lasciata in balìa del malfattore: egli vela il volto dei suoi giudici; se non lui, chi dunque sarà? 25 I miei giorni passano più veloci d'un corriere, fuggono senza godere alcun bene, 26 volano come barche di giunchi, come aquila che piomba sulla preda. 27 Se dico: «Voglio dimenticare il mio gemito, cambiare il mio volto ed essere lieto», 28 mi spavento per tutti i miei dolori; so bene che non mi dichiarerai innocente. 29 Se sono colpevole, perché affaticarmi invano? 30 Anche se mi lavassi con la neve e pulissi con la soda le mie mani, 31 allora tu mi tufferesti in un pantano e in orrore mi avrebbero le mie vesti. 32 Poiché non è uomo come me, che io possa rispondergli: «Presentiamoci alla pari in giudizio». 33 Non c'è fra noi due un arbitro che ponga la mano su noi due. 34 Allontani da me la sua verga sì che non mi spaventi il suo terrore: 35 allora io potrò parlare senza temerlo, perché così non sono in me stesso. | Giobbe 9Seconda risposta di Giobbe: è inutile discutere con Dio 1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 «Sì, io so che è così, ma come può un uomo essere giusto davanti a Dio? 3 Se uno volesse disputare con lui, non potrebbe rispondergli una volta su mille. 4 Dio è saggio di cuore e potente per la forza; chi mai si è indurito contro di lui e ha prosperato? 5 Egli sposta le montagne senza che se ne avvedano, quando nella sua ira le sconvolge. 6 Egli scuote la terra dal suo posto, e le sue colonne tremano. 7 Comanda al sole, ed esso non sorge, e mette un sigillo alle stelle. 8 Da solo dispiega i cieli e cammina sulle alte onde del mare. 9 Ha fatto l'Orsa e l'Orione, le Pleiadi e le regioni del sud. 10 Egli fa cose grandi e imperscrutabili, sì, meraviglie senza numero 11 Ecco, mi passa vicino e non lo vedo, passa oltre e non me ne accorgo. 12 Ecco, afferra la preda, e chi gliela può riprendere? Chi può dirgli: "Che cosa fai?". 13 Dio non ritira la sua collera; sotto di lui si curvano gli aiutanti di Rahab. 14 Come dunque potrei io rispondergli e scegliere le mie parole per discutere con lui? 15 Anche se avessi ragione, non potrei rispondergli, ma chiederei grazia al mio giudice. 16 Se io lo invocassi ed egli mi rispondesse, non potrei ancora credere che ha ascoltato la mia voce, 17 lui, che mi colpisce con la tempesta, e moltiplica le mie ferite senza motivo. 18 Non mi lascia riprendere fiato, anzi mi sazia di amarezze. 19 Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; se di giudizio, chi mi fisserà un giorno per comparire? 20 Anche se fossi giusto, il mio stesso parlare mi condannerebbe; anche se fossi integro, egli proverebbe che sono perverso. 21 Sono integro, ma non ho alcuna stima di me stesso e disprezzo la mia vita. 22 È la stessa cosa; perciò dico: "Egli distrugge l'integro e il malvagio". 23 Se un flagello semina improvvisamente la morte, egli ride della sofferenza degli innocenti. 24 La terra è data in balìa dei malvagi; egli vela gli occhi ai giudici di essa; se non è lui, chi potrebbe dunque essere? 25 Ora i miei giorni passano più veloci di un corridore, fuggono via senza vedere alcun bene. 26 Passano rapidi come navi di giunchi, come l'aquila che piomba sulla preda. 27 Se dico: "Voglio dimenticare il mio lamento, deporre il mio aspetto triste e mostrarmi contento", 28 mi spavento per tutti i miei dolori; so bene che non mi riterrai innocente. 29 Se sono già stato condannato, perché affaticarmi invano? 30 Anche se mi lavassi con la neve e pulissi le mie mani con la soda, 31 tu mi getteresti nel fango di una fossa, le mie stesse vesti mi avrebbero in orrore. 32 Egli infatti non è un uomo come me, a cui possa rispondere e che possiamo comparire in giudizio assieme. 33 Non c'è alcun arbitro fra noi, che ponga la mano su tutti e due. 34 Allontani da me la sua verga, e il suo terrore non mi spaventi. 35 Allora potrò parlare senza temerlo, perché non sono così con me stesso». | Giobbe 9Seconda replica di Giobbe 1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 “Sì, certo, io so che è così; e come potrebbe il mortale essere giusto davanti a Dio? 3 Se all'uomo piacesse disputare con Dio, non potrebbe rispondergli su un punto fra mille. 4 Dio è saggio di cuore, è grande in potenza; chi gli ha tenuto fronte e se n'è trovato bene? 5 Egli trasporta le montagne senza che se ne accorgano, nel suo furore le sconvolge. 6 Egli scuote la terra dalle sue fondamenta, e le sue colonne tremano. 7 Comanda al sole, ed esso non sorge; mette un sigillo sulle stelle. 8 Da solo spiega i cieli, e cammina sulle più alte onde del mare. 9 È il creatore dell'Orsa, di Orione, delle Pleiadi, e delle misteriose regioni del cielo australe. 10 Egli fa cose grandi e imperscrutabili, meraviglie innumerevoli. 11 Ecco, egli mi passa vicino, e io non lo vedo; mi scivola accanto e non me ne accorgo. 12 Ecco afferra la preda, e chi si opporrà? Chi oserà dirgli: 'Che fai?'. 13 Iddio non ritira la sua collera; sotto di lui si curvano i campioni della superbia. 14 E io, come farei a rispondergli, a scegliere le mie parole per discutere con lui? 15 Avessi anche ragione, non gli replicherei, ma chiederei misericordia al mio giudice. 16 Se io lo invocassi ed egli mi rispondesse, non per questo crederei che avesse dato ascolto alla mia voce; 17 egli mi piomba addosso dal seno della tempesta, moltiplica senza motivo le mie piaghe, 18 non mi lascia riprendere fiato, e mi sazia di amarezza. 19 Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; se di diritto, egli dice: 'Chi mi fisserà un giorno per comparire?'. 20 Anche se fossi giusto, la mia stessa bocca mi condannerebbe; anche se fossi innocente, mi dichiarerebbe colpevole. 21 Innocente! Sì, lo sono! di me non mi interessa, io disprezzo la mia vita! 22 Per me è la stessa cosa! perciò dico: 'Egli distrugge ugualmente l'innocente e il colpevole'. 23 Se un flagello, a un tratto, semina la morte, egli ride dello spavento degli innocenti. 24 La terra è data in balìa dei malvagi; egli vela gli occhi ai giudici di essa; se non è lui, chi è dunque? 25 E i miei giorni se ne vanno più veloci di un corriere; fuggono via senza avere visto il bene; 26 passano rapidi come navi di giunchi, come l'aquila che piomba sulla preda. 27 Se dico: 'Voglio dimenticare il mio lamento, abbandonare questa aria triste e rasserenarmi', 28 ma sono spaventato per tutti i miei dolori, so che non mi considererai innocente. 29 Io sarò condannato; perché dunque affaticarmi invano? 30 Anche se mi lavassi con la neve e mi pulissi le mani con il sapone, 31 tu mi immergeresti nel fango di una fossa, le mie stesse vesti mi avrebbero in orrore. 32 Dio non è un uomo come me, perché io gli risponda e che possiamo comparire in giudizio assieme. 33 Non c'è fra noi un arbitro che posi la mano su tutti e due! 34 Iddio allontani da me la sua verga; smetta di spaventarmi con il suo terrore; 35 allora io parlerò senza temerlo, poiché sento di non essere quel colpevole che sembro. | Giobbe 9Seconda replica di Giobbe 1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 «Sì, certo, io so ch'egli è così; e come sarebbe il mortale giusto davanti a Dio? 3 Se all'uomo piacesse di piatir con Dio, non potrebbe rispondergli sovra un punto fra mille. 4 Dio è savio di cuore, è grande in potenza; chi gli ha tenuto fronte e se n'è trovato bene? 5 Egli trasporta le montagne senza che se ne avvedano, nel suo furore le sconvolge. 6 Egli scuote la terra dalle sue basi, e le sue colonne tremano. 7 Comanda al sole, ed esso non si leva; mette un sigillo sulle stelle. 8 Da solo spiega i cieli, e cammina sulle più alte onde del mare. 9 È il creatore dell'Orsa, d'Orione, delle Pleiadi, e delle misteriose regioni del cielo australe. 10 Egli fa cose grandi e imperscrutabili, maraviglie senza numero. 11 Ecco, ei mi passa vicino, ed io nol veggo; mi scivola daccanto e non me n'accorgo. 12 Ecco afferra la preda, e chi si opporrà? Chi oserà dirgli: 'Che fai?' 13 Iddio non ritira la sua collera; sotto di lui si curvano i campioni della superbia. 14 E io, come farei a rispondergli, a sceglier le mie parole per discuter con lui? 15 Avessi anche ragione, non gli replicherei, ma chiederei mercé al mio giudice. 16 S'io lo invocassi ed egli mi rispondesse, non però crederei che avesse dato ascolto alla mia voce; 17 egli che mi piomba addosso dal seno della tempesta, che moltiplica senza motivo le mie piaghe, 18 che non mi lascia riprender fiato, e mi sazia d'amarezza. 19 Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; se di diritto, ei dice: 'Chi mi fisserà un giorno per comparire'? 20 Fossi pur giusto, la mia bocca stessa mi condannerebbe; fossi pure integro, essa mi farebbe dichiarar perverso. 21 Integro! Sì, lo sono! di me non mi preme, io disprezzo la vita! 22 Per me è tutt'uno! perciò dico: 'Egli distrugge ugualmente l'integro ed il malvagio. 23 Se un flagello, a un tratto, semina la morte, egli ride dello sgomento degli innocenti. 24 La terra è data in balìa dei malvagi; ei vela gli occhi ai giudici di essa; se non è lui, chi è dunque'? 25 E i miei giorni se ne vanno più veloci d'un corriere; fuggono via senz'aver visto il bene; 26 passan rapidi come navicelle di giunchi, come l'aquila che piomba sulla preda. 27 Se dico: 'Voglio dimenticare il mio lamento, deporre quest'aria triste e rasserenarmi', 28 sono spaventato di tutti i miei dolori, so che non mi terrai per innocente. 29 Io sarò condannato; perché dunque affaticarmi invano? 30 Quand'anche mi lavassi con la neve e mi nettassi le mani col sapone, 31 tu mi tufferesti nel fango d'una fossa, le mie vesti stesse m'avrebbero in orrore. 32 Dio non è un uomo come me, perch'io gli risponda e che possiam comparire in giudizio assieme. 33 Non c'è fra noi un arbitro, che posi la mano su tutti e due! 34 Ritiri Iddio d'addosso a me la sua verga; cessi dallo spaventarmi il suo terrore; 35 allora io parlerò senza temerlo, giacché sento di non essere quel colpevole che sembro. | Giobbe 9Prima risposta di Giobbe a Baldad. 1 Ma Giobbe rispose e disse: 2 «Veramente io so che è così, e che l'uomo non può giustificarsi in confronto con Dio; 3 se egli volesse contender con lui, non potrebbe rispondergli una volta su mille. 4 Sapiente di cuore e gagliardo di forza, chi mai resistè contro lui e rimase tranquillo? 5 Sposta egli i monti e non se n'avvedono, e li sconvolge nel furore suo: 6 fa traballar la terra dal suo sito, e le colonne di lei ne sono scosse: 7 dà un comando al sole ed esso non spunta, e tien racchiuse le stelle quasi sotto un suggello: 8 i cieli egli stende da solo, incede sopra i flutti del mare: 9 egli ha creato Arturo ed Orione le Pleiadi e le Costellazioni dell'Austro: 10 opera egli cose grandi ed incomprensibili, cose mirabili che non hanno numero. 11 Se egli a me viene, io non lo scorgo, se s'allontana, io non me ne avvedo; 12 se di repente interroga, chi potrà rispondergli, ovver chi potrà dirgli: - Perchè fai così? - 13 Dio, alla cui ira nessuno può resistere, e sotto cui si curvano coloro che sostengono l'orbe, 14 a costui, che grandezza ho io perchè possa rispondergli, e pronunciar le mie parole avanti a lui? 15 Al quale, ancor che io avessi qualche ragione, non risponderei, ma come a mio giudice chiederei pietà. 16 E pur se mi rispondesse quand'io lo chiamassi [a giudizio], non avrei fiducia che ascolterebbe la mia voce: 17 egli invero nella procella mi sfracellerebbe, moltiplicherebbe le mie ferite pur senza ragione. 18 Egli non concede al mio spirito di riposarsi, e mi riempie d'amarezze. 19 Se si tratta di vigoria, - egli è il fortissimo, se dell'equità di giudizio - nessuno ardirà testimoniare per me. 20 Se mi vorrò giustificare, la mia stessa bocca mi condannerà, se mostrarmi innocente, mi convincerà perverso. 21 Quand'anche io sia perfetto, ciò stesso l'anima mia l'ignorerà, e avrò a disdegno la mia vita. 22 Questo solo è ciò ch'io ho detto: Sia l'innocente che l'empio è Lui che li distrugge. 23 Se egli flagella, dia la morte all'istante, e delle pene degli innocenti non s'allieti. 24 La terra è consegnata in mano al malvagio, il volto dei giudici d'essa egli benda; se non è Lui [che fa ciò], chi è dunque? 25 E i miei dì furon veloci più che un corriere, fuggiron via e non videro il bene; 26 trascorsero oltre come vascelli di canna, come l'aquila che piomba sulla preda! 27 Se io esclamo: - Non voglio parlar più così! -mi stravolge il viso e mi strazia il dolore. 28 Io temevo di tutte le mie azioni, sapendo che tu non perdoni a chi manca; 29 chè se pur in tal modo io risulto empio, perchè dovrei travagliarmi senza vantaggio? 30 Se io mi lavassi con acqua di neve, e le mie mani risplendessero per mondezza, 31 nella lordura tu m'intingeresti, sì che m'avessero a schifo i miei stessi abiti. 32 Egli invero non è un uomo al pari di me, perchè io gli risponda, nè è tale che in giudizio come me possa ascoltarsi; 33 non c'è chi possa far da arbitro fra me e lui, e stender la mano su ambedue. 34 Ritiri egli da sopra a me il suo flagello, e il suo timore non mi sbigottisca: 35 [a tal condizione] parlerei, senza temerlo, poichè intimorito io non posso rispondere. | Giobbe 9Giobbe afferma che Dio è giusto, ma non tribola solo i cattivi 1 Giobbe rispose, dicendo: 2 «Lo so bene che l'è così, e anche che l'uomo, messo a confronto con Dio, non può aver ragione. 3 Se volesse contendere con lui, non potrebbe rispondergli una volta su mille. 4 Egli è saggio di cuore, è ricco di potenza, e chi ebbe pace dopo avergli resistito? 5 Egli trasporta le montagne, nel suo furore le rovescia, senza che se ne avvedano; 6 Scuote la terra dal suo posto, e ne tremano le colonne. 7 Comanda al sole ed ei non sorge, e chiude le stelle come sotto sigillo. 8 Egli solo stende i cieli, e cammina sui flutti del mare. 9 Ha creato l'Orsa, Orione, le Pleiadi e i recessi del cielo australe. 10 Fa cose grandi e in comprensibili, e maraviglie senza numero. 11 Se mi vien vicino, non lo vedo; se parte, non me ne accorgo. 12 Se all'improvviso interroga, chi gli potrà rispondere? Chi può dirgli: Perchè fai così? 13 Dio! Nessuno può resistere alla sua ira; sotto di lui si curvano quelli che portano il mondo. 14 E chi son io, da rispondergli? Con quali mie parole potrei discutere con lui? 15 Anche se avessi qualche ragione, non oserei replicare; ma implorerei la clemenza del mio giudice. 16 Ed anche se esaudisse le mie suppliche, non crederei che Egli abbia avuto riguardo alla mia voce. 17 Chè Egli mi potrebbe schiacciare in un turbine, e moltiplicare le mie piaghe anche senza ragione. 18 Non lascerebbe riposare il mio spirito, mi sazierebbe di amarezze. 19 Se si ricorre alla forza, Egli è potentissimo; se alla giustizia, nessuno ardirà testimoniare in mio favore. 20 Se vorrò giustificarmi, la mia stessa bocca mi condannerà; se dimostrerò di essere innocente, Egli mi proverebbe reo. 21 Anche se fossi giusto, non lo saprebbe l'anima mia, e mi sarà di tedio la vita. 22 Questo solo io dico: Egli fa perire l'innocente e il reo. 23 Or se Egli flagella, uccida subito, e non rida delle pene degli innocenti. 24 La terra è in mano dell'empio. Egli mette una benda agli occhi dei suoi giudici. E chi è se non lui? 25 I miei giorni passarono più veloci d'un corriere, son fuggiti senza vedere la felicità; 26 Son passati come navi che portan frutta, come aquila che piomba sulla preda. 27 Anche se dico: Non parlerò più così, si altera la mia faccia tra gli strazi del dolore, 28 Torno a temere per ogni mia azione, sapendo che non la risparmi al peccatore. 29 E se anche così son reo, a che affaticarmi invano? 30 Quand'anche mi lavassi con acqua di neve e splendessero per la gran mondezza le mie mani, 31 tu mi tingeresti di sozzura e le mie vesti m'avrebbero in orrore. 32 Infatti non avrò da rispondere a un uomo come me che possa con me e al par di me andar al giudizio: 33 non c'è chi possa riprendere l'uno e l'altro e metter la sua mano su tutti e due. 34 Ritiri Egli da me la sua verga, cessi di spaventarmi il suo terrore, 35 e allora gli parlerò senza averne paura; ma col timore non posso rispondere». | Giobbe 9Giobbe confessa, che Dio è giusto in tutte le cose, e che l'uomo non può convincere Dio di ingiustizia: l'uomo (dice Giobbe) paragonato con Dio non può giustificarsi: si dimostra la gran possanza, e sapienza di Dio, onde nissuno può resistere a lui, e riconvenirlo: ma Dio affligge l'empio, e l'innocente. Giobbe difende ancora la sua innocenza contro gli amici, rammemorando le sue afflizioni. 1 Giobbe rispose, e disse: 2 Veramente io so, che così va la bisogna, e che l'uomo paragonato con Dio non ha più giustizia. 3 Se ci vorrà venire a contesa con lui non potrà rendergli conto d'una cosa ogni mille. 4 Egli il saggio di mente, il forte in possanza; chi mai a lui contradisse, e potè aver pace? 5 Egli trasporta le montagne, ed elle non se v'avveggono quand'ei nel suo furore le spiana. 6 Egli dal suo sito scuote la terra, e le sue fondamenta sono sommosse. 7 Egli comanda al sole, e non nasce, e le stelle tiene egli chiuse come sotto sigillo. 8 Egli solo distese i cicli, e cammina sui flutti del mare. 9 Egli creò e Arturo, e Orione, e le Hiadi, e le ascose parti del mezzodì. 10 Egli fa cose grandi, e incomprensibili, e miracolose, che non possono numerarsi. 11 S'ei viene a me io noi veggo, e s'egli si parte io non me n'accorgo. 12 Se egli repentinamente vuoi far disamina, chi rispondere a lui potrà? ovvero chi potrà dirgli: Perché fai così? 13 Egli è Dio, e all'ira di lui nessun può resistere, e sotto di lui si incurvano quei, che reggono il mondo. 14 Son io qualche cosa di grande, che possa rispondere a lui, e stare a tu per tu con lui? 15 Io che sebbene avessi qualche ragione non risponderò, ma implorerò la clemenza del mio Giudice. 16 E quando esaudisse egli le mie suppliche, non crederò che egli abbia avuto riguardo alle mie voci. 17 Perocché egli mi ruoterà in un turbine, e moltiplicherà le mie piaghe anche senza cagione. 18 Ei non lascia riposo alcuno al mio spirito, e mi inebria di amarezze. 19 Se si ricorre alla possanza, egli è potentissimo, se all'equità nel giudicare, nissuno ardisce di rendere testimonianza in favor mio. 20 Se io vorrò giustificarmi, mi condannerà la mia propria bocca, se io mi dimostrerò innocente egli mi convincerà di reato. 21 Quand'anche io fossi perfetto, questo stesso sarà ignoto all'anima mia, e mi sarà noiosa la vita. 22 Questa sola cosa ho detto io: Egli consuma e l'innocente, e l'iniquo. 23 Se egli flagella, uccida a un tratto, e non rida delle pene degli innocenti. 24 La terra è data in balìa dell'empio, il quale mette una benda agli occhi de' giudici di essa. E se egli noi fa, chi è adunque, che lo faccia? 25 I giorni miei sono stati più veloci di uom corridore; sono fuggiti, e nulla hanno veduto di bene. 26 Sono passati di fuga come nave carica di pomi, come aquila, che vola alla preda. 27 Allorché io dico: Non parlerò più così; si altera la mia faccia, e mi strazia il dolore. 28 Io temeva di tutte le mie azioni, sapendo, che non mi avresti perdonato se io peccava. 29 Ma se anche così facendo io son empio, perché mi son io travagliato inutilmente? 30 Quand'io fossi lavato con acqua di neve, e le mani mie luccicassero per mondezza, 31 Nulladimeno mi immergerai nella lordura, e avranno di me orrore le stesse: mie vesti. 32 Perocché non avrò io a difendermi da un uomo simile a me, né da uno, che possa essere com'io convenuto in giudizio. 33 Non v'ha chi possa entrar dì mezzo tra l'uno, e l'altro ad essere arbitro tra noi due. 34 Ritiri egli da me la sua verga, e non mi agghiadi co' suoi terrori. 35 Parlerò, e nol temerò; perocché nel timore non poss'io dar risposta. | Giobbe 91 E GIOBBE rispose e disse: 2 Veramente io so ch'egli è così; E come si giustificherebbe l'uomo appo Iddio? 3 Se Iddio vuol litigar con lui, Egli non gli potrà rispondere d'infra mille articoli ad un solo. 4 Egli è savio di cuore, e potente di forza; Chi si è mai indurato contro a lui, ed è prosperato? 5 Contro a lui, che spianta i monti, Senza che si possa sapere come egli li abbia rivolti sottosopra nella sua ira; 6 Che crolla la terra, e la smuove dal luogo suo; E da cui le colonne di essa sono scosse; 7 Che parla al sole, ed esso non si leva; Che tiene suggellate le stelle; 8 Che distende tutto solo i cieli, E calca le sommità del mare; 9 Che ha fatto i segni del Carro, dell'Orione, delle Gallinelle, E quelli che sono in fondo all'Austro; 10 Che fa cose tanto grandi, che non si possono investigare; E tante cose maravigliose che non si possono annoverare. 11 Ecco, egli passerà davanti a me, ed io nol vedrò; Ripasserà, ed io non lo scorgerò. 12 Ecco, egli rapirà, e chi gli farà far restituzione? Chi gli dirà: Che fai? 13 Iddio non raffrena l'ira sua; Sotto lui sono atterrati i bravi campioni. 14 Quanto meno gli risponderei io, Ed userei parole scelte contro a lui? 15 Io, che quantunque fossi giusto, non risponderei, Anzi chiederei grazia al mio Giudice. 16 Se io grido, ed egli mi risponde, Pur non potrò credere ch'egli abbia ascoltata la mia voce; 17 Conciossiachè egli mi abbia conquiso con un turbo, E mi abbia date di molte battiture senza cagione. 18 Egli non mi permette pur di respirare; Perciocchè egli mi sazia di amaritudini. 19 Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; Se di giudicio, chi mi citerà? 20 Benchè io sia giusto, la mia bocca mi condannerà; Quantunque io sia intiero, ella mi dichiarerà perverso. 21 Benchè io sia intiero, io non riconoscerò me stesso; Io avrò a sdegno la vita mia. 22 Egli è tutt'uno; perciò ho detto: Egli distrugge ugualmente l'uomo intiero e l'empio. 23 Se è un flagello, egli uccide in un momento; Ma egli si beffa della prova degl'innocenti. 24 La terra è data in mano all'empio, Il qual copre la faccia de' giudici di essa. Ora, se Iddio non fa questo, chi è egli dunque? 25 Ma i miei giorni sono stati più leggieri che un corriero; Son fuggiti via, non hanno goduto il bene; 26 Son trascorsi come saette, Come un'aquila che vola frettolosa al pasto. 27 Se io dico: Io dimenticherò il mio lamento, Io lascerò il mio cruccio, e mi rinforzerò; 28 Io sono spaventato di tutti i miei tormenti, Io so che tu non mi reputerai innocente. 29 Io sarò reo; Perchè adunque mi affaticherei in vano? 30 Quando io mi fossi lavato con acque di neve, E nettatomi le mani col sapone; 31 Allora pure tu mi tufferesti in una fossa, E i miei vestimenti mi avrebbero in abbominio. 32 Perciocchè egli non è un uomo, come son io, perchè io gli risponda, E perchè noi veniamo insieme a giudicio. 33 Ei non v'è niuno che possa dar sentenza fra noi, Che possa metter la mano sopra amendue noi. 34 Ma rimuova egli pur la sua verga d'addosso a me, E non mi conturbi il suo spavento. 35 Allora io parlerò, e non avrò paura di lui; Perciocchè in questo stato io non sono in me stesso. |