Commentario abbreviato:Giosuè 8:1Capitolo 8 Dio incoraggia Giosuè Gios 8:1-2 La presa di Ai Gios 8:3-22 La distruzione di Ai e del suo re Gios 8:23-29 La legge letta su Ebal e Gherizim Gios 8:30-35 Versetti 1-2 Quando avremo eliminato fedelmente il peccato, quella cosa maledetta che ci separa da Dio, allora, e non prima di allora, potremo cercare di avere notizie da Dio per il nostro conforto; e il fatto che Dio ci diriga su come andare avanti nel nostro lavoro e nella nostra guerra cristiana è una buona prova della sua riconciliazione con noi. Dio incoraggiò Giosuè a procedere. Ad Ai il bottino non doveva essere distrutto come a Gerico, quindi non c'era pericolo che il popolo commettesse una simile violazione. Acan, che aveva preso il bottino proibito, perse quello, la vita e tutto il resto; ma il resto del popolo, che si tenne lontano dalla cosa maledetta, fu rapidamente ricompensato per la sua obbedienza. Il modo per avere il conforto di ciò che Dio ci concede è quello di evitare ciò che ci proibisce. Nessuno perderà con l'abnegazione. Riferimenti incrociati:Giosuè 8:1Gios 1:9; 7:6,7,9; De 1:21; 7:18; 31:8; Sal 27:1; 46:11; Is 12:2; 41:10-16; 43:2; Ger 46:27; Mat 8:26 Dimensione testo: |