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Commentario:Giovanni 11:4343. E detto questo, gridò con gran voce: Lazzaro, vieni fuori. Il verbo "gridò con gran voce", si usava generalmente di una moltitudine, anziché di un individuo. Un'altra sola volta Matteo 27:50, lo troviamo noi detto di Gesù, quando cioè ci vien riferito l'ultimo e trionfante suo grido in sulla croce, che fu probabilmente la parola: "Ogni cosa è compiuta", confr. Giovanni 19:31. Fu quello un grido che doveva riempire la terra ed echeggiare nei cortili celesti. Le parole di questo versetto, pronunziate esse pure ad altissima voce, furono senza dubbio lo strumento diretto del miracolo. Gesù aveva già annunziato che il suono della sua voce quella voce che creò tutte le cose al principio, e le farà tutte tornare nel nulla alla fine sarà udito al giorno del giudicio da tutti quelli che giacciono nella tomba: "L'ora viene, che tutti coloro che son nei monumenti udiranno la sua voce" Giovanni 5:28-29, ed ora egli dà un esempio di quanto quella sua voce compierà in quel giorno. Paolo così descrive ai Tessalonicesi la venuta di Cristo: "il Signore stesso, con acclamazioni di conforto, con voce di arcangelo, e con tromba di Dio, discenderà dal cielo" 1Tessalonicesi 4:16. Qual sublime contrasto fra quella "gran voce", che chiama i cieli e la terra a testimonio di quanto il Signore ha operato, e "gli spiriti di Pitone e gl'indovini, i quali bisbigliano e mormorano", di cui ci parla Isaia 8:19! PASSI PARALLELI 1Re 17:21-22; 2Re 4:33-36; Marco 4:41; Luca 7:14-15; Atti 3:6,12; 9:34,40 Riferimenti incrociati:Giovanni 11:431Re 17:21,22; 2Re 4:33-36; Mar 4:41; Lu 7:14,15; At 3:6,12; 9:34,40 Dimensione testo: |