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Commentario:Giovanni 8:5352 52. Laonde i Giudei gli dissero: Ora conosciamo che tu hai il demonio. Abrahamo ed i profeti son morti; e tu dici: Se alcuno guarda la mia parola, egli non gusterà giammai in eterno la morte. 53. Sei tu maggiore del padre nostro Abrahamo, il quale è morto? I profeti ancora son morti; che fai te stesso? Gli avversari di Cristo, fraintendendo, intenzionalmente o no, le ultime sue parole, pretesero che egli avesse parlato della propria morte corporea, e ne ricavarono una confermazione trionfante della primiera loro asserzione, che cioè egli era fuor di senno, per effetto di una possessione demoniaca. Ragionavano nel modo seguente: "Abrahamo, il padre del popolo, quegli che osservò, più fedelmente di chiunque la parola di Dio, è morto; i profeti, i quali nei tempi addietro recarono al popolo la parola di Dio, son morti essi pure; ciononostante non ti periti di dire che chiunque osserva la tua parola, non andrà mai soggetto alla morte! Sei tu più grande di Abrahamo? maggiore dei profeti? Puoi tu concedere un privilegio del quale essi non hanno goduto? Pretendi forse a prerogative che ti farebbero superiore ad essi? Chi dunque ti vanti di essere?" Se ad "Abrahamo" si sostituisce "Giacobbe", la questione di Giovanni 8:53 è esattamente la medesima che quella fatta a Gesù dalla donna di Sichem, allorquando essa sosteneva gli onori ereditari dei Sichemiti Giovanni 4:12. PASSI PARALLELI Giovanni 8:58; 4:12; 10:29-30; 12:34; Isaia 9:6; Matteo 12:6,41-42; Romani 9:5; Ebrei 3:2-3 Ebrei 7:1-7 Giovanni 5:18; 10:33; 19:7 Riferimenti incrociati:Giovanni 8:53Giov 8:58; 4:12; 10:29,30; 12:34; Is 9:6; Mat 12:6,41,42; Rom 9:5; Eb 3:2,3; 7:1-7 Dimensione testo: |