Nuova Riveduta:

Giudici 11

Iefte, giudice d'Israele
Gc 10:17-18; Eb 11:32-33
1 Iefte, il Galaadita, era un uomo forte e valoroso, figlio di una prostituta, e aveva Galaad per padre. 2 La moglie di Galaad gli aveva dato dei figli; e quando essi furono grandi, scacciarono Iefte e gli dissero: «Tu non avrai eredità in casa di nostro padre, perché sei figlio di un'altra donna». 3 Iefte se ne fuggì lontano dai suoi fratelli e si stabilì nel paese di Tob. Degli avventurieri si raccolsero intorno a Iefte e facevano delle incursioni con lui.
4 Qualche tempo dopo avvenne che i figli di Ammon mossero guerra a Israele. 5 Mentre i figli di Ammon erano in guerra contro Israele, gli anziani di Galaad andarono a cercare Iefte nel paese di Tob. 6 Dissero a Iefte: «Vieni, sii nostro capitano e combatteremo contro i figli di Ammon». 7 Ma Iefte rispose agli anziani di Galaad: «Non mi avete odiato e scacciato dalla casa di mio padre? Perché venite da me ora che siete nell'angoscia?» 8 Gli anziani di Galaad dissero a Iefte: «Appunto per questo ora torniamo da te, perché tu venga con noi a combattere contro i figli di Ammon e tu sia capo di noi tutti che abitiamo in Galaad». 9 Iefte rispose agli anziani di Galaad: «Se mi fate ritornare da voi per combattere contro i figli di Ammon e il SIGNORE li dà in mio potere, io sarò vostro capo». 10 Gli anziani di Galaad dissero a Iefte: «Il SIGNORE sia testimone e giudice se non facciamo quello che hai detto». 11 Iefte dunque andò con gli anziani di Galaad; il popolo lo nominò suo capo e condottiero e Iefte ripeté davanti al SIGNORE, a Mispa, tutte le parole che aveva dette prima.

Nu 21:21-32; De 2:17-37
12 Poi Iefte inviò dei messaggeri al re degli Ammoniti per dirgli: «Perché vieni contro di me per fare guerra al mio paese?» 13 Il re degli Ammoniti rispose ai messaggeri di Iefte: «Mi sono mosso perché, quando Israele salì dall'Egitto, s'impadronì del mio paese, dall'Arnon fino allo Iabboc e al Giordano. Rendimelo amichevolmente».
14 Iefte inviò di nuovo dei messaggeri al re degli Ammoniti per dirgli: 15 «Così dice Iefte: Israele non si impadronì del paese di Moab, né del paese degli Ammoniti; 16 ma, quando Israele salì dall'Egitto e attraversò il deserto fino al mar Rosso e giunse a Cades, 17 inviò dei messaggeri al re di Edom per dirgli: "Ti prego, lasciami passare per il tuo paese"; ma il re di Edom non acconsentì. Ne mandò anche al re di Moab, il quale pure rifiutò; e Israele rimase a Cades. 18 Poi camminò per il deserto, fece il giro del paese di Edom e del paese di Moab, giunse a oriente del paese di Moab e si accampò di là dall'Arnon, senza entrare nel territorio di Moab; perché l'Arnon segna il confine di Moab. 19 Israele inviò dei messaggeri a Sicon, re degli Amorei, re di Chesbon e gli mandò a dire: "Ti preghiamo, lasciaci passare attraverso il tuo paese, per arrivare al nostro". 20 Ma Sicon non si fidò d'Israele e non gli permise di passare per il suo territorio; anzi Sicon radunò tutta la sua gente, si accampò a Iaas e combatté contro Israele. 21 Il SIGNORE, il Dio d'Israele, diede Sicon e tutta la sua gente nelle mani d'Israele, che li sconfisse; così Israele conquistò tutto il paese degli Amorei, che abitavano quella regione; 22 conquistò tutto il territorio degli Amorei, dall'Arnon allo Iabboc e dal deserto al Giordano. 23 Ora che il SIGNORE, il Dio d'Israele, ha scacciato gli Amorei davanti a Israele, che è il suo popolo, dovresti tu possedere il loro paese? 24 Non possiedi tu quello che Chemos, il tuo dio, ti ha fatto possedere? Così anche noi possederemo il paese di quelli che il SIGNORE ha scacciato davanti a noi. 25 Sei tu forse migliore di Balac, figlio di Sippor, re di Moab? Litigò egli con Israele? Gli fece guerra? 26 Sono trecento anni che Israele abita a Chesbon e nelle città del suo territorio, ad Aroer e nelle città del suo territorio e in tutte le città lungo l'Arnon; perché non gliele avete tolte durante questo tempo? 27 Io non ti ho offeso. Tu agisci male verso di me, movendomi guerra. Il SIGNORE, il giudice, giudichi oggi tra i figli d'Israele e i figli di Ammon!»
28 Ma il re degli Ammoniti non diede ascolto alle parole che Iefte gli aveva mandato a dire.

Disfatta degli Ammoniti; la figlia di Iefte
1S 12:10-11 (Nu 30:3; Ec 5:1-5) 1S 14:24-45
29 Allora lo Spirito del SIGNORE venne su Iefte, che attraversò Galaad e Manasse, passò a Mispa di Galaad e da Mispa di Galaad mosse contro i figli di Ammon. 30 Iefte fece un voto al SIGNORE e disse: «Se tu mi dai nelle mani i figli di Ammon, 31 chiunque uscirà dalla porta di casa mia per venirmi incontro, quando tornerò vincitore sugli Ammoniti, sarà del SIGNORE e io l'offrirò in olocausto».
32 Iefte marciò contro i figli di Ammon per fare loro guerra e il SIGNORE glieli diede nelle mani. 33 Egli li sconfisse da Aroer fino a Minnit, devastando venti città, e fino ad Abel-Cheramin; fu una grandissima sconfitta per i figli di Ammon che furono umiliati davanti ai figli d'Israele.
34 Iefte tornò a Mispa, a casa sua; ed ecco uscirgli incontro sua figlia, con timpani e danze. Era l'unica sua figlia; non aveva altri figli né altre figlie. 35 Come la vide, si stracciò le vesti e disse: «Ah, figlia mia! tu mi riempi d'angoscia! tu sei fra quelli che mi fanno soffrire! Io ho fatto una promessa al SIGNORE e non posso revocarla». 36 Lei gli disse: «Padre mio, se hai dato la tua parola al SIGNORE, trattami secondo la tua promessa, poiché il SIGNORE ti ha permesso di vendicarti dei figli di Ammon, tuoi nemici». 37 Poi disse a suo padre: «Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, affinché vada su e giù per i monti a piangere la mia verginità con le mie compagne». 38 Egli le rispose: «Va'!» e la lasciò andare per due mesi. Lei se ne andò con le sue compagne e pianse sui monti la sua verginità. 39 Alla fine dei due mesi, tornò da suo padre; ed egli fece di lei quello che aveva promesso. Lei non aveva conosciuto uomo. Di qui venne in Israele l'usanza 40 che le figlie d'Israele vadano tutti gli anni a celebrare la figlia di Iefte, il Galaadita, per quattro giorni.

C.E.I.:

Giudici 11

1 Ora Iefte, il Galaadita, era uomo forte e valoroso, figlio di una prostituta; lo aveva generato Gàlaad. 2 Poi la moglie di Gàlaad gli partorì figli e, quando i figli della moglie furono adulti, cacciarono Iefte e gli dissero: «Tu non avrai eredità nella casa di nostro padre, perché sei figlio di un'altra donna». 3 Iefte fuggì lontano dai suoi fratelli e si stabilì nel paese di Tob. Attorno a Iefte si raccolsero alcuni sfaccendati e facevano scorrerie con lui. 4 Qualche tempo dopo gli Ammoniti mossero guerra a Israele. 5 Quando gli Ammoniti iniziarono la guerra contro Israele, gli anziani di Gàlaad andarono a prendere Iefte nel paese di Tob. 6 Dissero a Iefte: «Vieni, sii nostro condottiero e combatteremo contro gli Ammoniti». 7 Ma Iefte rispose agli anziani di Gàlaad: «Non siete forse voi quelli che mi avete odiato e scacciato dalla casa di mio padre? Perché venite da me ora che siete in difficoltà?». 8 Gli anziani di Gàlaad dissero a Iefte: «Proprio per questo ora ci rivolgiamo a te: verrai con noi, combatterai contro gli Ammoniti e sarai il capo di noi tutti abitanti di Gàlaad». 9 Iefte rispose agli anziani di Gàlaad: «Se mi riconducete per combattere contro gli Ammoniti e il Signore li mette in mio potere, io sarò vostro capo». 10 Gli anziani di Gàlaad dissero a Iefte: «Il Signore sia testimone tra di noi, se non faremo come hai detto». 11 Iefte dunque andò con gli anziani di Gàlaad; il popolo lo costituì suo capo e condottiero e Iefte ripetè le sue parole davanti al Signore in Mizpa.
12 Poi Iefte inviò messaggeri al re degli Ammoniti per dirgli: «Che c'è tra me e te, perché tu venga contro di me a muover guerra al mio paese?». 13 Il re degli Ammoniti rispose ai messaggeri di Iefte: «Perché, quando Israele uscì dall'Egitto, si impadronì del mio territorio, dall'Arnon fino allo Iabbok e al Giordano; restituiscilo spontaneamente». 14 Iefte inviò di nuovo messaggeri al re degli Ammoniti per dirgli: 15 «Dice Iefte: Israele non si impadronì del paese di Moab, né del paese degli Ammoniti; 16 ma, quando Israele uscì dall'Egitto e attraversò il deserto fino al Mare Rosso e giunse a Kades, 17 mandò messaggeri al re di Edom per dirgli: Lasciami passare per il tuo paese, ma il re di Edom non acconsentì. Mandò anche al re di Moab, nemmeno lui volle e Israele rimase a Kades. 18 Poi camminò per il deserto, fece il giro del paese di Edom e del paese di Moab, giunse a oriente del paese di Moab e si accampò oltre l'Arnon senza entrare nei territori di Moab; perché l'Arnon segna il confine di Moab. 19 Allora Israele mandò messaggeri a Sicon, re degli Amorrei, re di Chesbon, e gli disse: Lasciaci passare dal tuo paese, per arrivare al nostro. 20 Ma Sicon non si fidò che Israele passasse per i suoi confini; anzi radunò tutta la sua gente, si accampò a Iaaz e combattè contro Israele. 21 Il Signore, Dio d'Israele, mise Sicon e tutta la sua gente nelle mani d'Israele, che li sconfisse; così Israele conquistò tutto il paese degli Amorrei che abitavano quel territorio; 22 conquistò tutti i territori degli Amorrei, dall'Arnon allo Iabbok e dal deserto al Giordano. 23 Ora il Signore, Dio d'Israele, ha scacciato gli Amorrei davanti a Israele suo popolo e tu vorresti possedere il loro paese? 24 Non possiedi tu quello che Camos tuo dio ti ha fatto possedere? Così anche noi possiederemo il paese di quelli che il Signore ha scacciati davanti a noi. 25 Sei tu forse più di Balak, figlio di Zippor, re di Moab? Mosse forse querela ad Israele o gli fece guerra? 26 Da trecento anni Israele abita a Chesbon e nelle sue dipendenze, ad Aroer e nelle sue dipendenze e in tutte le città lungo l'Arnon; perché non gliele avete tolte durante questo tempo? 27 Io non ti ho fatto torto e tu agisci male verso di me, muovendomi guerra; il Signore giudice giudichi oggi tra gli Israeliti e gli Ammoniti!». 28 Ma il re degli Ammoniti non ascoltò le parole che Iefte gli aveva mandato a dire.
29 Allora lo spirito del Signore venne su Iefte ed egli attraversò Gàlaad e Manàsse, passò a Mizpa di Gàlaad e da Mizpa di Gàlaad raggiunse gli Ammoniti. 30 Iefte fece voto al Signore e disse: «Se tu mi metti nelle mani gli Ammoniti, 31 la persona che uscirà per prima dalle porte di casa mia per venirmi incontro, quando tornerò vittorioso dagli Ammoniti, sarà per il Signore e io l'offrirò in olocausto». 32 Quindi Iefte raggiunse gli Ammoniti per combatterli e il Signore glieli mise nelle mani. 33 Egli li sconfisse da Aroer fin verso Minnit, prendendo loro venti città, e fino ad Abel-Cheramin. Così gli Ammoniti furono umiliati davanti agli Israeliti. 34 Poi Iefte tornò a Mizpa, verso casa sua; ed ecco uscirgli incontro la figlia, con timpani e danze. Era l'unica figlia: non aveva altri figli, né altre figlie. 35 Appena la vide, si stracciò le vesti e disse: «Figlia mia, tu mi hai rovinato! Anche tu sei con quelli che mi hanno reso infelice! Io ho dato la mia parola al Signore e non posso ritirarmi». 36 Essa gli disse: «Padre mio, se hai dato parola al Signore, fa' di me secondo quanto è uscito dalla tua bocca, perché il Signore ti ha concesso vendetta sugli Ammoniti, tuoi nemici». 37 Poi disse al padre: «Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, perché io vada errando per i monti a piangere la mia verginità con le mie compagne». 38 Egli le rispose: «Va'!», e la lasciò andare per due mesi. Essa se ne andò con le compagne e pianse sui monti la sua verginità. 39 Alla fine dei due mesi tornò dal padre ed egli fece di lei quello che aveva promesso con voto. Essa non aveva conosciuto uomo; di qui venne in Israele questa usanza: 40 ogni anno le fanciulle d'Israele vanno a piangere la figlia di Iefte il Galaadita, per quattro giorni.

Nuova Diodati:

Giudici 11

Jefte sconfigge gli Ammoniti
1 Or Jefte, il Galaadita, era un uomo forte e valoroso, figlio di una prostituta, ed era stato generato da Galaad. 2 La moglie di Galaad gli partorì altri figli; quando i figli di sua moglie divennero adulti, scacciarono Jefte e gli dissero: «Tu non avrai eredità in casa di nostro padre, perché sei figlio di un'altra donna». 3 Jefte allora fuggì lontano dai suoi fratelli e si stabilì nel paese di Tob. Attorno a Jefte si raccolsero degli uomini di nessun valore, che facevano con lui incursioni. 4 Qualche tempo dopo i figli di Ammon mossero guerra a Israele. 5 Quando i figli di Ammon iniziarono a far guerra contro Israele, gli anziani di Galaad andarono a cercare Jefte nel paese di Tob; 6 e dissero a Jefte: «Vieni e sii nostro capitano, per combattere contro i figli di Ammon». 7 Ma Jefte rispose agli anziani di Galaad: «Non mi avete voi odiato e scacciato dalla casa di mio padre? Perché venite da me ora che siete nell'avversità?». 8 Gli anziani di Galaad dissero a Jefte: «È proprio per questo che siamo tornati ora da te, affinché tu venga con noi a combattere contro i figli di Ammon, e sii nostro capo su tutti gli abitanti di Galaad». 9 Allora Jefte rispose agli anziani di Galaad: «Se mi riconducete da voi per combattere contro i figli di Ammon, e l'Eterno li dà in mio potere, io sarò vostro capo». 10 Gli anziani di Galaad dissero a Jefte: «L'Eterno sia testimone fra noi, se non facciamo come hai detto». 11 Jefte quindi andò con gli anziani di Galaad e il popolo lo costituì suo capo e condottiero; e Jefte ripetè davanti all'Eterno a Mitspah tutte le parole da lui dette prima. 12 Poi Jefte inviò messaggeri al re dei figli di Ammon per dirgli: «Che c'è fra me e te, perché tu venga contro di me a far guerra nel mio paese?». 13 Il re dei figli di Ammon rispose ai messaggeri di Jefte: «Perché, quando Israele salì dall'Egitto, si impadronì del mio paese, dall'Arnon fino allo Jabbok e al Giordano. Ora dunque restituisci queste terre amichevolmente». 14 Jefte inviò di nuovo messaggeri al re dei figli di Ammon per dirgli: 15 «Così dice Jefte: Israele non si impadronì del paese di Moab, né del paese dei figli di Ammon; 16 quando però Israele salì dall'Egitto e attraversò il deserto fino al mar Rosso e giunse a Kadesh, 17 inviò messaggeri al re di Edom per dirgli: "Ti prego lasciami passare per il tuo paese"; ma il re di Edom non acconsentì. Mandò pure messaggeri al re di Moab, ma anch'egli rifiutò. Così Israele rimase a Kadesh. 18 Camminando poi per il deserto, girò attorno al paese di Edom e al paese di Moab e giunse a oriente del paese di Moab; e si accampò di là dall'Arnon, senza entrare nel territorio di Moab, perché l'Arnon segna il confine di Moab. 19 Israele quindi inviò messaggeri a Sihon, re degli Amorei, re di Heshbon, e gli disse: "Ti preghiamo, lasciaci passare attraverso il tuo paese per arrivare al nostro". 20 Ma Sihon non si fidò a lasciar passare Israele per il suo territorio; anzi Sihon radunò tutta la sua gente, si accampò a Jahats e combattè contro Israele. 21 Ma l'Eterno, il DIO d'Israele, diede Sihon e tutta la sua gente nelle mani d'Israele, che li sconfisse; così Israele conquistò tutto il paese degli Amorei, che abitavano quella regione; 22 conquistò tutto il territorio degli Amorei, dall'Arnon allo Jabbok e dal deserto al Giordano. 23 E ora che l'Eterno, il DIO d'Israele, ha scacciato gli Amorei davanti al suo popolo d'Israele, vorresti possedere il loro paese? 24 Non possiedi tu quello che Kemosh, il tuo dio, ti ha dato di possedere? Così anche noi possederemo il paese di quelli che l'Eterno ha scacciato davanti a noi. 25 Sei tu forse da più di Balak, figlio di Tsippor, re di Moab? Contese egli forse con Israele, o gli fece guerra? 26 Sono trecento anni che Israele abita ad Heshbon e nei suoi villaggi limitrofi, ad Aroer e nei suoi villaggi limitrofi e in tutte le città sulle sponde dell'Arnon; perché non gliele avete tolte durante questo tempo? 27 Perciò io non ti ho fatto alcun torto, e tu agisci male verso di me, muovendomi guerra. L'Eterno, il giudice, faccia oggi giustizia tra i figli d'Israele e i figli di Ammon!». 28 Ma il re dei figli di Ammon non diede ascolto alle parole che Jefte gli aveva mandato a dire.

L'infausto voto di Jefte
29 Allora lo Spirito dell'Eterno venne su Jefte, ed egli attraversò Galaad e Manasse, passò a Mitspah di Galaad, e da Mitspah di Galaad mosse contro i figli di Ammon. 30 Jefte fece un voto all'Eterno e disse: «Se tu mi dai nelle mani i figli di Ammon, 31 ciò che uscirà dalle porte di casa mia per venirmi incontro quando tornerò vittorioso dai figli di Ammon, apparterrà all'Eterno, e io l'offrirò in olocausto». 32 Così Jefte marciò contro i figli di Ammon per far loro guerra, e l'Eterno glieli diede nelle mani. 33 Egli li sconfisse facendone una grande strage, da Aroer fino verso Minnith (prendendo loro venti città) e fino ad Abel-Keramim. Così i figli di Ammon furono umiliati davanti ai figli d'Israele. 34 Poi Jefte ritornò a casa sua, a Mitspah; ed ecco uscirgli incontro sua figlia con tamburelli e danze. Essa era l'unica figlia, perché egli non aveva altri figli o figlie. 35 Come la vide, si stracciò le vesti e disse: «Ah, figlia mia, tu mi rendi grandemente infelice, tu mi porti sventura! Io ho dato la mia parola all'Eterno e non posso tirarmi indietro». 36 Ella gli disse: «Padre mio, se hai dato la tua parola all'Eterno, fa' di me secondo ciò che è uscito dalla tua bocca, perché l'Eterno ti ha vendicato dei tuoi nemici, i figli di Ammon». 37 Poi disse a suo padre: «Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, affinché possa andare in giro per i monti a piangere la mia verginità con le mie compagne». 38 Egli le rispose: «Va'!». E la lasciò andare per due mesi. Così ella se ne andò con le sue compagne e pianse sui monti la sua verginità. 39 Alla fine dei due mesi ella tornò da suo padre; ed egli fece di lei secondo il voto che aveva fatto. Ella non aveva conosciuto uomo. Così divenne usanza in Israele 40 che le figlie d'Israele vanno tutti gli anni a piangere la figlia di Jefte, il Galaadita, per quattro giorni.

Riveduta 2020:

Giudici 11

Iefte, giudice e capo d'Israele. Disfatta degli Ammoniti. Il voto di Iefte
1 Ora Iefte, il Galaadita, era un uomo forte e valoroso, figlio di una prostituta, e aveva per padre Galaad. 2 La moglie di Galaad gli aveva dato dei figli; e quando questi figli della moglie furono grandi, scacciarono Iefte e gli dissero: “Tu non avrai eredità in casa di nostro padre, perché sei figlio di un'altra donna”. 3 E Iefte se ne fuggì lontano dai suoi fratelli e si stabilì nel paese di Tob. Attorno a Iefte si raccolsero degli uomini da nulla, e facevano delle incursioni con lui. 4 Qualche tempo dopo avvenne che i figli di Ammon mossero guerra a Israele. 5 E mentre i figli di Ammon muovevano guerra a Israele, gli anziani di Galaad andarono a cercare Iefte nel paese di Tob. 6 E dissero a Iefte: “Vieni, sii nostro capitano, e combatteremo contro i figli di Ammon”. 7 Ma Iefte rispose agli anziani di Galaad: “Non mi avete odiato e scacciato dalla casa di mio padre? Perché venite da me ora che siete nell'angoscia?”. 8 E gli anziani di Galaad dissero a Iefte: “Appunto per questo torniamo ora da te, perché tu venga con noi e combatta contro i figli di Ammon, e tu sia capo di tutti noi, abitanti di Galaad”. 9 Iefte rispose agli anziani di Galaad: “Se mi riconducete da voi per combattere contro i figli di Ammon, e l'Eterno li dà in mio potere, io sarò vostro capo”. 10 E gli anziani di Galaad dissero a Iefte: “L'Eterno sia testimone tra noi, e ci punisca se non facciamo quello che hai detto”. 11 Iefte dunque andò con gli anziani di Galaad; il popolo lo costituì suo capo e condottiero, e Iefte ripeté davanti all'Eterno, a Mispa, tutte le parole che aveva detto prima. 12 Poi Iefte inviò dei messaggeri al re dei figli di Ammon per dirgli: “Che questione c'è fra me e te che tu venga contro di me per fare guerra al mio paese?”. 13 E il re dei figli di Ammon rispose ai messaggeri di Iefte: “Mi sono mosso perché, quando Israele salì dall'Egitto, si impadronì del mio paese, dall'Arnon fino allo Iabboc e al Giordano; restituiscimelo amichevolmente”. 14 Iefte inviò di nuovo dei messaggeri al re dei figli di Ammon per dirgli: 15 “Così dice Iefte: 'Israele non si impadronì del paese di Moab, né del paese dei figli di Ammon; 16 ma, quando Israele salì dall'Egitto e attraversò il deserto fino al Mar Rosso e giunse a Cades, 17 inviò dei messaggeri al re di Edom per dirgli: ti prego, lasciami passare per il tuo paese; ma il re di Edom non acconsentì. Ne mandò anche al re di Moab, il quale pure rifiutò; e Israele rimase a Cades. 18 Poi camminò per il deserto, fece il giro del paese di Edom e del paese di Moab, giunse a oriente del paese di Moab, e si accampò di là dall'Arnon, senza entrare nel territorio di Moab; perché l'Arnon segna il confine di Moab. 19 E Israele inviò dei messaggeri a Sicon, re degli Amorei, re di Chesbon, e gli fece dire: ti preghiamo, lasciaci passare dal tuo paese, per arrivare al nostro. 20 Ma Sicon non si fidò d'Israele e non gli permise di passare per il suo territorio; anzi Sicon radunò tutta la sua gente, si accampò a Iaas, e combatté contro Israele. 21 E l'Eterno, l'Iddio d'Israele, diede Sicon e tutta la sua gente nelle mani d'Israele, che li sconfisse; così Israele conquistò tutto il paese degli Amorei, che abitavano quella regione; 22 conquistò tutto il territorio degli Amorei, dall'Arnon allo Iabboc e dal deserto al Giordano. 23 E ora che l'Eterno, l'Iddio d'Israele, ha scacciato gli Amorei davanti a Israele, che è il suo popolo, dovresti tu possedere il loro paese? 24 Non possiedi tu quello che Chemos, il tuo dio, ti ha fatto possedere? Così anche noi possederemo il paese di quelli che l'Eterno ha scacciati davanti a noi. 25 Sei tu forse più di Balac, figlio di Sippor, re di Moab? Litigò egli con Israele, o gli fece guerra? 26 Sono trecento anni che Israele abita a Chesbon e nelle città del suo territorio, ad Aroer e nelle città del suo territorio, e in tutte le città lungo l'Arnon; perché non gliele avete tolte durante questo tempo? 27 E io non ti ho offeso, e tu agisci male verso di me, facendomi guerra. L'Eterno, il giudice, giudichi oggi tra i figli d'Israele e i figli di Ammon!'”. 28 Ma il re dei figli di Ammon non diede ascolto alle parole che Iefte gli aveva fatto dire. 29 Allora lo Spirito dell'Eterno venne su Iefte, che attraversò Galaad e Manasse, passò a Mispa di Galaad, e da Mispa di Galaad si mosse contro i figli di Ammon. 30 E Iefte fece un voto all'Eterno, e disse: “Se tu mi dai nelle mani i figli di Ammon, 31 chiunque uscirà dalle porte di casa mia per venirmi incontro quando tornerò vittorioso dai figli di Ammon, sarà dell'Eterno, e io l'offrirò in olocausto”. 32 E Iefte marciò contro i figli di Ammon per fargli guerra, e l'Eterno glieli diede nelle mani. 33 Ed egli inflisse loro una grandissima sconfitta, da Aroer fin verso Minnit, prendendo loro venti città, e fino ad Abel-Cheramim. Così i figli di Ammon furono umiliati davanti ai figli d'Israele. 34 Ora Iefte se ne tornò a Mispa, a casa sua; ed ecco uscirgli incontro sua figlia, con timpani e danze. Era l'unica sua figlia: non aveva altri figli né altre figlie. 35 E, quando la vide, si stracciò le vesti, e disse: “Ah, figlia mia! tu mi riempi di angoscia; tu sei fra quelli che mi fanno soffrire! poiché io ho dato parola all'Eterno e non mi posso tirare indietro”. 36 Lei gli disse: “Padre mio, se hai dato parola all'Eterno, fa' di me secondo quello che hai pronunciato, poiché l'Eterno ti ha concesso di fare vendetta dei figli di Ammon, tuoi nemici”. 37 Poi disse a suo padre: “Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, affinché io vada e scenda per i monti a piangere la mia verginità con le mie compagne”. 38 Egli le rispose: “Va'!” e la lasciò andare per due mesi. E lei se ne andò con le sue compagne e pianse sui monti la sua verginità. 39 Alla fine dei due mesi, lei tornò da suo padre; ed egli fece di lei quello che aveva promesso con voto. Lei non aveva conosciuto uomo. Di qui venne in Israele 40 l'usanza che le figlie d'Israele vanno tutti gli anni a celebrare la figlia di Iefte, il Galaadita, per quattro giorni.

Riveduta:

Giudici 11

Jefte, giudice e capo d'Israele. Disfatta degli Ammoniti. Il voto di Jefte
1 Or Jefte, il Galaadita, era un uomo forte e valoroso, figliuolo di una meretrice, e avea Galaad per padre. 2 La moglie di Galaad gli avea dato de' figliuoli; e quando questi figliuoli della moglie furono grandi, cacciarono Jefte e gli dissero: 'Tu non avrai eredità in casa di nostro padre, perché sei figliuolo d'un'altra donna'. 3 E Jefte se ne fuggì lungi dai suoi fratelli e si stabilì nel paese di Tob. Degli uomini da nulla si raccolsero attorno a Jefte, e facevano delle incursioni con lui. 4 Qualche tempo dopo avvenne che i figliuoli di Ammon mossero guerra a Israele. 5 E come i figliuoli di Ammon movean guerra a Israele, gli anziani di Galaad andarono a cercare Jefte nel paese di Tob. 6 E dissero a Jefte: 'Vieni, sii nostro capitano, e combatteremo contro i figliuoli di Ammon'. 7 Ma Jefte rispose agli anziani di Galaad: 'Non m'avete voi odiato e cacciato dalla casa di mio padre? Perché venite da me ora che siete nell'angustia?' 8 E gli anziani di Galaad dissero a Jefte: 'Appunto per questo torniamo ora da te, onde tu venga con noi e combatta contro i figliuoli di Ammon, e tu sia capo di noi tutti abitanti di Galaad'. 9 Jefte rispose agli anziani di Galaad: 'Se mi riconducete da voi per combattere contro i figliuoli di Ammon, e l'Eterno li dà in mio potere, io sarò vostro capo'. 10 E gli anziani di Galaad dissero a Jefte: 'L'Eterno sia testimone tra noi, e ci punisca se non facciamo quello che hai detto'. 11 Jefte dunque andò con gli anziani di Galaad; il popolo lo costituì suo capo e condottiero, e Jefte ripeté davanti all'Eterno, a Mitspa, tutte le parole che avea detto prima. 12 Poi Jefte inviò de' messi al re de' figliuoli di Ammon per dirgli: 'Che questione c'è fra me e te che tu venga contro di me per far guerra al mio paese?' 13 E il re de' figliuoli di Ammon rispose ai messi di Jefte: 'Mi son mosso perché, quando Israele salì dall'Egitto, s'impadronì del mio paese, dall'Arnon fino allo Jabbok e al Giordano; rendimelo all'amichevole'. 14 Jefte inviò di nuovo de' messi al re de' figliuoli di Ammon per dirgli: 15 'Così dice Jefte: Israele non s'impadronì del paese di Moab, né del paese de' figliuoli di Ammon; 16 ma, quando Israele salì dall'Egitto e attraversò il deserto fino al mar Rosso e giunse a Kades, 17 inviò de' messi al re di Edom per dirgli: - Ti prego, lasciami passare per il tuo paese; - ma il re di Edom non acconsentì. Mandò anche al re di Moab, il quale pure rifiutò; e Israele rimase a Kades. 18 Poi camminò per il deserto, fece il giro del paese di Edom e del paese di Moab, giunse a oriente del paese di Moab, e si accampò di là dall'Arnon, senza entrare nel territorio di Moab; perché l'Arnon segna il confine di Moab. 19 E Israele inviò dei messi a Sihon, re degli Amorei, re di Heshbon, e gli fe' dire: - Ti preghiamo, lasciaci passare dal tuo paese, per arrivare al nostro. - 20 Ma Sihon non si fidò d'Israele per permettergli di passare per il suo territorio; anzi Sihon radunò tutta la sua gente, s'accampò a Jahats, e combatté contro Israele. 21 E l'Eterno, l'Iddio d'Israele, diede Sihon e tutta la sua gente nelle mani d'Israele, che li sconfisse; così Israele conquistò tutto il paese degli Amorei, che abitavano quella contrada; 22 conquistò tutto il territorio degli Amorei, dall'Arnon allo Jabbok e dal deserto al Giordano. 23 E ora che l'Eterno, l'Iddio d'Israele, ha cacciato gli Amorei d'innanzi a Israele, ch'è il suo popolo, dovresti tu possedere il loro paese? 24 Non possiedi tu quello che Kemosh, il tuo dio, t'ha fatto possedere? Così anche noi possederemo il paese di quelli che l'Eterno ha cacciati d'innanzi a noi. 25 Sei tu forse da più di Balak, figliuolo di Tsippor, re di Moab? Mosse egli querela ad Israele, o gli fece egli guerra? 26 Son trecent'anni che Israele abita ad Heshbon e nelle città del suo territorio, ad Aroer e nelle città del suo territorio, e in tutte le città lungo l'Arnon; perché non gliele avete tolte durante questo tempo? 27 E io non t'ho offeso, e tu agisci male verso di me, movendomi guerra. L'Eterno, il giudice, giudichi oggi tra i figliuoli d'Israele e i figliuoli di Ammon!' 28 Ma il re de' figliuoli di Ammon non diede ascolto alle parole che Jefte gli avea fatto dire. 29 Allora lo spirito dell'Eterno venne su Jefte, che attraversò Galaad e Manasse, passò a Mitspa di Galaad, e da Mitspa di Galaad mosse contro i figliuoli di Ammon. 30 E Jefte fece un voto all'Eterno, e disse: 'Se tu mi dai nelle mani i figliuoli di Ammon, 31 la persona che uscirà dalle porte di casa mia per venirmi incontro quando tornerò vittorioso dai figliuoli di Ammon, sarà dell'Eterno, e io l'offrirò in olocausto'. 32 E Jefte marciò contro i figliuoli di Ammon per far loro guerra, e l'Eterno glieli diede nelle mani. 33 Ed egli inflisse loro una grandissima sconfitta, da Aroer fin verso Minnith, prendendo loro venti città, e fino ad Abel-Keramim. Così i figliuoli di Ammon furono umiliati dinanzi ai figliuoli d'Israele. 34 Or Jefte se ne tornò a Mitspa, a casa sua; ed ecco uscirgli incontro la sua figliuola, con timpani e danze. Era l'unica sua figlia: non aveva altri figliuoli né altre figliuole. 35 E, come la vide, si stracciò le vesti, e disse: 'Ah, figlia mia! tu mi accasci, tu mi accasci; tu sei fra quelli che mi conturbano! poiché io ho dato parola all'Eterno, e non posso ritrarmene'. 36 Ella gli disse: 'Padre mio, se hai dato parola all'Eterno, fa' di me secondo quel che hai proferito, giacché l'Eterno t'ha dato di far vendetta de' figliuoli di Ammon, tuoi nemici'. 37 Poi disse a suo padre: 'Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, ond'io vada e scenda per i monti a piangere la mia verginità con le mie compagne'. 38 Egli le rispose: 'Va'!' e la lasciò andare per due mesi. Ed ella se ne andò con le sue compagne, e pianse sui monti la sua verginità. 39 Alla fine dei due mesi, ella tornò da suo padre; ed egli fece di lei quello che aveva promesso con voto. Ella non avea conosciuto uomo. Di qui venne in Israele 40 l'usanza che le figliuole d'Israele vanno tutti gli anni a celebrar la figliuola di Jefte, il Galaadita, per quattro giorni.

Ricciotti:

Giudici 11

Jefte
1 In quel tempo viveva Jefte Galaadita, uomo di gran forza e guerriero, figlio di una meretrice e generato da Galaad. 2 Galaad aveva avuto una moglie dalla quale ebbe vari figliuoli. Costoro, cresciuti che furono, cacciarono Jefte, dicendo: «Tu non potrai essere erede nella casa del nostro padre, essendo nato da una madre diversa». 3 Perciò egli se ne fuggì e li evitò, andando ad abitare nella terra di Tob e si riunirono attorno a lui dei miserabili e dei ladri, che lo seguivano come loro duce. 4 In quei giorni i figli di Ammon combattevano contro Israele 5 e poichè essi lo stringevano da vicino, i maggiorenti di Galaad andarono per prendere in loro soccorso Jefte della terra di Tob 6 e gli dissero: «Vieni e sii nostro capo, e combatti contro i figli di Ammon»; 7 e avendo egli risposto: «Non siete voi quelli che mi avete avuto in odio e mi scacciaste dalla casa del padre mio, ed ora ricorrete a me costretti dalla necessità?». 8 I principi di Galaad dissero a Jefte: «Appunto per questo noi siamo venuti ora da te, affinchè tu venga con noi e combatta contro i figli di Ammon e sii condottiero di tutti coloro che abitano in Galaad». 9 Jefte soggiunse: «Se siete venuti veramente a me perchè io combatta per voi contro i figli di Ammon, qualora il Signore me li dia nelle mani, sarò io davvero vostro principe?». 10 Ed essi risposero: «Il Signore che ascolta queste parole sia nostro garante e testimonio che manterremo le nostre promesse». 11 Andò pertanto Jefte cogli anziani di Galaad e il popolo lo costituì suo capo e Jefte ripetè innanzi al Signore in Masfa tutte le sue parole. 12 Mandò quindi dei messi al re dei figli di Ammon perchè in suo nome gli dicessero: «Che vi ha tra me e te da venirmi incontro per devastare il mio territorio?». 13 E avendo egli risposto a loro: «Quando Israele salì dall'Egitto s'impadronì del mio paese dai confini dell'Arnon fino al Jaboc e al Giordano; ora dunque rendimelo con le buone». 14 Jefte mandò di nuovo de' messi, comandando loro di dire al re di Ammon: 15 «Questo dice Jefte: - Israele non tolse la terra di Moab nè la terra dei figliuoli di Ammon, 16 ma quando salì dall'Egitto, camminò pel deserto fino al Mar Rosso e giunse a Cades. 17 Inviò poi dei messi al re di Edom dicendogli: "Permettimi di passare attraverso al tuo territorio"; ma Edom non volle accondiscendere alle sue preghiere. Mandò anche [dei messi] al re di Moab, il quale pure si rifiutò di concedere il transito. Rimase allora in Cades 18 e aggirò di fianco la terra di Edom e la terra di Moab, venendo nella regione orientale del territorio di Moab e accampandosi al di là dell'Arnon senza penetrare entro i confini dei Moabiti. L'Arnon infatti serve di confine alla terra di Moab. 19 Israele mandò altresì dei messi a Seon re degli Amorrei, il quale abitava in Esebon e gli disse: "Permettimi di passare attraverso il tuo territorio per arrivare al fiume". 20 Ma anch'egli sprezzò le parole d'Israele, e si rifiutò di lasciarlo passare entro i suoi confini; anzi, radunata una moltitudine innumerevole, mosse contro di lui in Iasa per opporgli forte resistenza. 21 Ma il Signore lo abbandonò nelle mani di Israele insieme al suo esercito che fu sbaragliato. Così Israele possedette tutto il territorio degli Amorrei, che abitavano quella regione, 22 e tutti i loro confini dall'Arnon fino al Jaboc e dal deserto fino al Giordano. 23 Adunque il Signore Dio d'Israele debellò gli Amorrei quando gli Israeliti, il popolo di Dio, dovettero combattere contro di lui. Ed ora tu ne vuoi possedere il territorio? 24 Non ti son forse dovute a pieno diritto quelle terre che appartengono al tuo dio Camos? Ebbene anche i territori conquistati dal Signore Dio nostro come vincitore diventeranno nostro possedimento; 25 a meno che io non debba considerarti più forte di Balac, figlio di Sefor, re di Moab, oppure sii in grado di mostrarmi che egli si querelò contro Israele e combattè contro di lui 26 quando questi abitò in Esebon e in tutti i suoi villaggi, come pure in Aroer e in tutte le sue ville e le sue città fino al Giordano per lo spazio di trecent'anni. Perchè in un lasso di tempo così grande non hai fatto nessun tentativo per reclamarle? 27 Non io pertanto compio un'ingiustizia verso di te, ma tu agisci male verso di me, dichiarando a me una guerra non giusta. Il Signore, da giusto arbitro, decida oggi tra Israele e i figli di Ammon-». 28 Il re dei figli di Ammon non si lasciò persuadere dalle parole, che Jefte gli aveva fatto dire per mezzo dei suoi messi.

Voto di Jefte
29 Jefte allora, investito dallo spirito del Signore, si diede a percorrere Galaad, Manasse, Masfa di Galaad e poi andando alla volta dei figli di Ammon 30 fece al Signore un voto di questa natura: «Se mi darai nelle mani i figli di Ammon, 31 il primo che uscirà e mi verrà incontro alle porte della mia casa, allorquando io ritornerò vincitore dei figli di Ammon, l'offrirò in olocausto al Signore». 32 Andato Jefte contro i figli di Ammon per combatterli, il Signore glieli diede nelle mani. 33 Ed egli inflisse loro una grandissima sconfitta da Aroer fino a Mennit, e fino ad Abel, che è piantata di vigne, [prendendo loro] venti città, e così i figli di Ammon furono umiliati dinanzi ai figli d'Israele. 34 Ritornatosene poi Jefte in Masfa verso la sua casa, gli mosse incontro con cembali e danze l'unica figlia, giacchè egli non avea altri figliuoli. 35 Al vederla si stracciò le vesti e disse: «Ahimè, figlia mia, tu mi hai ingannato e ti sei ingannata anche tu: ho parlato al Signore e non mi è possibile mancar di parola!». 36 Essa gli rispose: «Padre mio, se tu hai parlato col Signore fa' tutto ciò che hai promesso, poichè egli ti ha concesso di vendicarti de' tuoi nemici e di averne vittoria». 37 Poi disse al padre: «Concedimi questa sola cosa di cui ti prego: lasciami andar vagando per due mesi sui monti a piangere colle mie compagne la mia verginità». 38 Le rispose: «Va' pure», e la lasciò [andare] per due mesi. Andatesene colle sue amiche e compagne, piangeva fra le montagne la sua verginità 39 e passati i due mesi tornò da suo padre, il quale fece sopra di lei, che non avea ancora conosciuto uomo, quanto avea promesso. Da quel tempo invalse in Israele e venne poi perpetuandosi il costume 40 di riunirsi ogni anno le figlie d'Israele a piangere per quattro giorni la figlia di Jefte Galaadita.

Tintori:

Giudici 11

Iefte eletto giudice
1 Viveva in quel tempo Iefte Galaadita, uomo valorosissimo e guerriero, nato da una donna di mala vita e da Galaad. 2 Or avendo avuto Galaad una moglie che gli aveva dato molti figli, questi, cresciuti in età, cacciarono Iefte dicendogli: «Tu non puoi essere erede nella casa di nostro padre, perchè sei nato da un'altra madre». 3 Ed egli, fuggito per star da loro lontano, abitò nella terra di Tob. Presso di lui si radunarono degli uomini miserabili e predoni che lo seguivano come loro capo. 4 Or siccome in quei giorni i figli d'Ammon combattevano contro Israele 5 e gli stavano addosso gli anziani di Galaad andarono nella terra di Tob a prendere Iefte in loro aiuto, 6 e gli dissero: «Vieni ad esser nostro capo e a combattere contro i figli d'Ammon». 7 Ma egli rispose loro: «Non siete quelli che mi hanno odiato e scacciato dalla casa di mio padre, voi che ora venite da me costretti dal bisogno?» 8 E i principi di Galaad a lui: «Ma ora siam venuti da te, affinchè tu venga con noi a combattere contro i figli d'Ammon e ad essere capo di tutti coloro che abitano in Galaad». 9 E Iefte disse loro; «Voi è vero, siete venuti da me, affinchè io per voi combatta contro i figli d'Ammon, ma dato che il Signore li dia nelle mie mani, sarò il vostro capo?» 10 Gli risposero: «Il Signore, che ascolta queste cose, egli stesso è mediatore e testimone che noi adempiremo le nostre promesse». 11 Allora Iefte andò coi principi di Galaad, e tutto il popolo lo creò suo capo. Ripetute tutte queste parole dinanzi al Signore in Masfa, 12 Iefte mandò al re dei figli d'Ammon ambasciatori che gli dissero da parte sua: «Che vi è fra me e te che mi sei venuto contro a devastare il mio paese?» 13 Il re rispose loro: «Perchè Israele quando salì dall'Egitto, prese il mio territorio dai confini dell'Arnon fino al Iaboc e al Giordano. Or dunque rendimelo in pace». 14 Iefte mandò di nuovo gli stessi ambasciatori coll'incarico di dire al re di Ammon: 15 «Queste cose dice Iefte: Israele non prese la terra di Moab, nè la terra dei figli d'Ammon; 16 perchè, quando uscì dall'Egitto, camminò pel deserto fino al Mar Rosso, e, giunto a Cades, 17 mandò ambasciatori al re di Edom, dicendo: Lasciami passare per la tua terra. Ma egli non volle accondiscendere a queste preghiere. Mandò pure ambasciatori al re di Moab, che rifiutò sdegnosamente il passaggio. Per questo Israele dimorò in Cades, 18 e poi, girando attorno alla terra di Edom e a quella di Moab, arrivò ad oriente della terra di Moab, e pose il campo di là dell'Arnon, senza volere entrare nel territorio di Moab, di cui l'Arnon è il confine, 19 Israele poi mandò ambasciatori a Sehon, re degli Amorrei, che abitava in Esebon e gli fece dire: Lasciami passare pel tuo paese fino al fiume. 20 Ma anche lui, disprezzando le parole d'Israele, non lo lasciò passare pel suo territorio, anzi, radunata innumerevole moltitudine, si mosse contro di lui a Iasa e gli resistè tenacemente. 21 Ma il Signore diede lui e tutto il suo esercito nelle mani d'Israele, che lo sconfisse e conquistò tutta la terra dell'Amorreo che abitava in quella regione, 22 e tutti i suoi confini: dall'Arnon al Iaboc; dal deserto al Giordano. 23 Fu dunque il Signore Dio d'Israele colui che abbattè gli Amorrei contro dei quali combattè Israele suo popolo; e tu vuoi ora posseder la loro terra? 24 Ciò che possiede il tuo dio Camos non ti appartiene forse legittimamente? Così ciò che il Signore nostro Dio ottenne colla vittoria apparterrà a noi; 25 a meno che tu non sia qualche cosa di più di Balac, figlio di Sefor, re di Moab, o tu possa dimostrar che egli mosse querela contro Israele e lo attaccò, 26 quando Israele abitò in Esebon e nei suoi borghi, in Aroer e nei suoi borghi, e in tutte le città presso il Giordano, per trecento anni. Perchè in tanto tempo non tentaste alcun reclamo? 27 Non son dunque io che ti fo torto, ma sei tu che agisci male contro di me, intimandomi una guerra ingiusta. Il Signore, arbitro di questo giorno, giudichi lui tra Israele e i figli di Ammon». 28 Ma il re dei figli d'Ammon non volle accondiscendere alle parole che Iefte gli aveva mandato a dire per mezzo degli ambasciatori.

Voto e vittoria di Iefte
29 Lo spirito del Signore fu sopra Iefte, che, percorso Galaad, Manasse e anche Masfa di Galaad, di là si avanzò contro i figli d'Ammon. 30 Egli fece un voto al Signore dicendo: «Se darai nelle mie mani i figli d'Ammon, 31 il primo che uscirà dalle porte di casa mia e mi verrà incontro quando tornerò in pace dai figli d'Ammon, chiunque sia, l'offrirò in olocausto al Signore». 32 Avanzatosi poi contro i figli d'Ammon, per combattere contro di loro, il Signore li diede nelle sue mani. 33 Egli li percosse da Aroer sino a Menni, venti città, e fino ad Abel che è tra le vigne: diede loro una grande sconfitta, e così i figli di Ammon furono umiliati dai figli d'Israele. 34 Or mentre Iefte ritornava a casa sua in Masfa, ecco l'unica sua figlia (non aveva altri figli) venirgli incontro con timpani e danze. 35 Appena l'ebbe veduta, esclamò, stracciandosi le vesti: «Ah! mia figlia, tu mi hai ingannato e ti sei ingannata, perchè io ho aperto la mia bocca al Signore e non potrò fare altrimenti». 36 La figlia rispose: «Padre mio, se tu hai aperta la tua bocca al Signore, fammi quanto hai promesso, giacché la vendetta e la vittoria dei tuoi nemici ti è stata accordata». 37 Poi aggiunse: «Mi sia accordata soltanto questa grazia: permetti che per due mesi io vada girando pei monti, a piangere la mia verginità colle mie compagne!» 38 E il padre le rispose: «Va pure». E la lasciò andare per due mesi. Ed essa, partita colle sue compagne e amiche, andò a piangere la sua verginità su per i monti. 39 Passati poi due mesi, se ne tornò al padre suo, che le fece secondo il voto da lui emesso. Essa non aveva conosciuto uomo. Di qui venne in Israele quest'usanza ancora conservata: 40 ogni anno le figlie d'Israele si radunano a piangere per quattro giorni la figlia di Iefte Galaadita.

Martini:

Giudici 11

E fatto giudice Jephte, il quale acceso da spirito divino primieramente espone sue ragioni al re degli Ammoniti; e di poi avendoli vinti per ragione di un voto fatto temerariamente a Dio, sacrifica l'unica sua figliuola.
1 Era in quel tempo Jephte di Galaad uomo valorosissimo nel mestiero dell'armi, figliuolo di Galaad, e di una donna meretrice. 2 Or Galaad avea moglie, e da lei ebbe de' figliuoli, i quali cresciuti in età cacciarono Jephte dicendo: Tu non puoi esser erede nella casa del padre nostro, perchè se' nato di un'altra donna. 3 Ed egli fuggendo, e nascondendosi a loro, abitò nella terra di Tob: e si adunarono presso di lui degli uomini miserabili che viveano di preda, e lo seguitavano come loro principe. 4 In que' giorni combattevano i figliuoli di Ammon contro Israele. 5 E avendolo quelli ridotto in grandi strettezze, andarono i seniori di Galaad a prendere dalla terra di Tob Jephte per loro soccorso, 6 E dissero a lui: Vieni, e sii nostro principe, e combatti contro i figliuoli di Ammon. 7 Ma egli rispose loro: Non siete voi quegli che mi odiate, e mi avete scacciato dalla casa del padre mio? E adesso stretti dalla necessità ricorrete a me. 8 E i principi di Galaad dissero a Jephte: Per questo appunto siamo ora venuti da te; affinchè tu venga con noi, e combatta contro i figliuoli di Ammon, e sii condottiero di tutti quelli che abitano in Galaad. 9 Ma Jephte rispose loro: Se veramente siete venuti a trovarmi, affinchè io combatta per voi contro i figliuoli di Ammon, quando egli avvenga che il Signore li dia in mio potere, sarò il vostro principe? 10 E quelli risposero a lui: Il Signore che ascolta queste cose, egli è mezzano, e testimone, come noi adempiremo le nostre promesse. 11 Andò adunque Jephte co' principi di Galaad, e tutto il popolo lo creò suo principe. E parlò Jephte di tutte le cose sue dinanzi al Signore in Maspha. 12 E mandò ambasciadori al re de' figliuoli di Ammon, i quali a suo nome dicessero: Che hai da fare con me tu, che ti se' mosso contro di me e dai il guasto al mio paese? 13 Ma quegli rispose loro: Israele occupò il mio paese in venendo dall'Egitto da' confini di Arnon sino a Jaboc, e al Giordano: ora adunque rendilo a me colle buone. 14 Jephte pe' medesimi uomini diede risposta, e comandò loro di dire al re di Ammon: 15 Queste cose dice Jephte: Israele non si prese la terra di Moab, nè la terra de' figliuoli di Ammon; 16 Ma allorché uscirono dall'Egitto, camminarono pel deserto fino al mar Rosso, e giunti a Cades, 17 Mandarono ambasciadori al re di Edom, dicendo: Permettici di passare per la tua terra. Ma egli non volle esaudire queste preghiere. Mandarono anche al re di Moab, il quale negò anch'egli con disprezzo di concedere il transito; ond'essi si fermaron in Cades. 18 E costeggiò la terra di Edom, e la terra di Moab, e arrivò verso la parte orientale della terra di Moab, e pose il campo di là da Arnon, e non volle mettere il piede dentro i confini di Moab; perocché Arnon è il confine della terra di Moab. 19 Mandò adunque Israele ambasciadori a Sehon re degli Amorrhei che abitava in Hesebon, i quali gli dissero: Permettici di passare pel tuo paese sino al fiume. 20 Ma egli pure disprezzando le parole d'Israele non gli permise di passare dentro i suoi confini, ma, radunata una immensa moltitudine, si mosse contro di lui fino a Jasa, e si opponeva a lui con gran forza. 21 Ma il Signore diede lui, e tutto il suo esercito in potere d'Israele, il quale lo sconfisse, e divenne padrone di tutta la terra degli Amorrhei che abitavano in quella regione, 22 E di tutto quello che era compreso dentro i loro confini dall'Arnon sino a Jaboc, e dalla solitudine sino al Giordano. 23 Avendo adunque il Signore Dio cacciati gli Amorrhei per mezzo d'Israele suo popolo che fece guerra contro di essi, tu vuoi adesso esser padrone della lor terra? 24 Non è egli vero che è di tua ragione tutto quello che appartiene al tuo dio Chamos? Sarà adunque di nostra proprietà tutto quello che il Signore Dio nostro acquistò colla vittoria: 25 Se pure tu forse non sei qualche cosa di più che Balac figliuolo di Sephor re di Moab; ovvero hai da far vedere che questi abbia mosso querela ad Israele, e abbia impugnate le armi contro di lui, 26 Per tutto il tempo che questi ha abitato in Hesebon, e ne' suoi villaggi, e in Aroer, e ne' suoi villaggi, e in tutte quante le città vicine al Giordano, cioè per trecento anni. Per qual ragione in si lungo spazio di tempo nulla tentaste, e nulla aveste da ripetere? 27 Non fo adunque io torto a te, ma tu male ti porti contro di me, intimandomi una guerra non giusta. Giudichi il Signore arbitro in questo dì tra Israele, e i figliuoli di Ammon. 28 Ma il re de' figliuoli di Ammon non volle restar appagato delle parole di Jephte riferite a lui dagli ambasciadori. 29 Entrò adunque in Jephte io spirito del Signore, ed egli andò in giro per tutto il paese di Galaad, e di Manasse, e di Maspha di Galaad, e di là si avanzò verso i figliuoli di Ammon. 30 E fece voto al Signore, e disse: Se tu darai in mio potere i figliuoli di Ammon, 31 Il primo, chiunque egli sia, che uscirà dalle porte di casa mia, e verrà incontro a me nel ritornar che farò vincitore de' figliuoli di Ammon, l'offerirò in olocausto al Signore. 32 E Jephte andò contro i figliuoli di Ammon per combatterli: e il Signore li diede nelle sue mani. 33 Ed espugnò venti città da Aroer sino a Mennith, e sino ad Abel che è circondata di vigne, sconfitta grande oltre modo colla quale furono abbattuti i figliuoli di Ammon da' figliuoli d'Israele. 34 Ma nel ritornar che faceva Jephte a casa sua in Maspha, gli andò incontro la sua unica figlia (imperocché non avea egli altri figliuoli) menando carole al suono di timpani. 35 E com'ei l'ebbe veduta, stracciò le sue vesti, e disse: Ahi, figliuola mia! Tu mi hai ingannato, e ti se' ingannata anche tu: perocché io ho data parola al Signore, e non potrò fare altra cosa. 36 Rispose ella a lui: Padre mio, se tu hai data parola al Signore, fa di me quello che hai promesso, essendo stato a te conceduto di far vendetta dei tuoi nemici, e di vincerli. 37 E disse di poi al padre: Questo solo concedimi, di che ti prego. Lasciami andar per due mesi girando attorno pe' monti colle mie compagne a piangere la mia verginità. 38 Ed ei rispose: Va pure. E lasciolla andare per due mesi: ed ella partì colle sue compagne, e amiche, e piangeva su' monti la sua verginità. 39 E finiti i due mesi se ne tornò al padre, ed egli fece di lei quel che avea promesso con voto, ed ella non conobbe uomo. E quindi venne in Israele il costume, e si è conservata questa consuetudine, 40 Che una volta l'anno si radunino insieme le fanciulle d'Israele a piangere la figliuola di Jephte di Galaad per quattro giorni.

Diodati:

Giudici 11

1 OR Iefte Galaadita era un valente uomo, ed era figliuolo d'una meretrice; e Galaad l'avea generato. 2 E la moglie di Galaad gli avea partoriti de' figliuoli; e quando i figliuoli della moglie furono grandi, cacciarono Iefte, e gli dissero: Tu non avrai eredità nella casa di nostro padre; perciocchè tu sei figliuolo d'una donna straniera. 3 E Iefte se ne fuggì d'innanzi a' suoi fratelli, e dimorò nel paese di Tob; e presso a lui si adunarono degli uomini da nulla, e uscivano fuori con lui.
4 E, dopo alquanto tempo, avvenne che i figliuoli di Ammon fecero guerra ad Israele. 5 E, mentre i figliuoli di Ammon facevano guerra ad Israele, gli Anziani di Galaad andarono a prender Iefte nel paese di Tob. 6 E dissero a Iefte: Vieni, e sii nostro capitano; acciocchè noi combattiamo contro a' figliuoli di Ammon. 7 Ma Iefte disse agli Anziani di Galaad: Non mi avete voi odiato, e cacciato della casa di mio padre? perchè dunque venite a me, ora che voi siete distretti? 8 E gli Anziani di Galaad dissero a Iefte: Perciò siamo noi ora ritornati a te, acciocchè tu venga con noi, e combatta contro a' figliuoli di Ammon; e che tu sii capo di tutti gli abitanti di Galaad. 9 E Iefte disse agli Anziani di Galaad: Se voi mi riconducete per combattere contro a' figliuoli di Ammon, e il Signore li mette in mio potere, sarò io vostro capo? 10 E gli Anziani di Galaad dissero a Iefte: Il Signore attenda a quello che diciamo fra noi, se non facciamo secondo che tu hai detto. 11 Iefte adunque andò con gli Anziani di Galaad; e il popolo lo costituì capo e condottiere sopra sè; e Iefte pronunziò davanti al Signore, in Mispa, tutte le parole ch'egli avea prima dette.
12 Poi Iefte mandò ambasciatori al re de' figliuoli di Ammon, a dirgli: Che v'è egli fra me e te, che tu sei venuto contro a me, per far guerra nel mio paese? 13 E il re de' figliuoli di Ammon disse agli ambasciatori di Iefte: Io son venuto, perciocchè, quando Israele salì fuor di Egitto, prese il mio paese, dall'Arnon fino a Iabboc, e infino al Giordano; ora dunque rendimi quelle contrade amichevolmente. 14 E Iefte mandò di nuovo ambasciatori al re de' figliuoli di Ammon, 15 a dirgli: Così dice Iefte: Israele non prese il paese di Moab, nè il paese de' figliuoli di Ammon. 16 Anzi, dopo che Israele fu salito fuor di Egitto, e fu camminato per lo deserto fino al mar rosso, e fu giunto a Cades, 17 mandò ambasciatori al re di Edom, a dirgli: Deh! lascia che io passi per lo tuo paese; ma il re di Edom nol consentì; mandò eziandio al re di Moab, e anch'egli non volle. Laonde, dopo che Israele fu dimorato in Cades, 18 camminò per lo deserto, e circuì il paese di Edom, e il paese di Moab, e giunse al lato orientale del paese di Moab, e si accampò di là dall'Arnon, e non entrò dentro a' confini di Moab, consiossiachè l'Arnon sia il confine di Moab. 19 E Israele mandò ambasciatori a Sihon, re degli Amorrei, re di Hesbon, a dirgli: Deh! lascia che noi passiamo per lo tuo paese, finchè siamo giunti al nostro luogo. 20 Ma Sihon non si fidò d'Israele, ch'egli passasse per li suoi confini; anzi adunò tutta la sua gente, e con essa si accampò in Iaas, e combattè con Israele. 21 E il Signore Iddio d'Israele diede Sihon, e tutta la sua gente, nelle mani degl'Israeliti, i quali li percossero, e conquistarono tutto il paese degli Amorrei, che abitavano in quel paese. 22 Conquistarono eziandio tutti i confini degli Amorrei, dall'Arnon fino a Iabboc, e dal deserto fino al Giordano. 23 Ora dunque, avendo il Signore Iddio d'Israele cacciati gli Amorrei d'innanzi ad Israele, suo popolo, possederesti tu il lor paese? 24 Non possederesti tu ciò che Chemos, tuo dio, ti avrebbe dato a possedere? noi altresì possederemo il paese di tutti quelli che il Signore Iddio nostro avrà cacciati d'innanzi a noi. 25 Ed ora vali tu in alcun modo meglio che Balac, figliuolo di Sippor, re di Moab? contese egli con Israele, o fecegli guerra? 26 Essendo Israele dimorato in Hesbon, e nelle terre del suo territorio, e in Aroer, e nelle terre del suo territorio, e in tutte le città che sono lungo l'Arnon, lo spazio di trecent'anni, perchè non le avete voi riscosse in quel tempo? 27 E anche io non t'ho offeso; e tu procedi malvagiamente inverso me, guerreggiando contro a me. Il Signore, che è il Giudice, giudichi oggi fra i figliuoli d'Israele e i figliuoli di Ammon. 28 Ma il re de' figliuoli di Ammon non attese alle parole, che Iefte gli avea mandato a dire.
29 E lo Spirito del Signore fu sopra Iefte, ed egli traversò Galaad e Manasse, e passò in Mispe di Galaad, e di Mispe di Galaad passò a' figliuoli di Ammon. 30 E Iefte votò un voto al Signore, e disse: Se pur tu mi dài i figliuoli di Ammon nelle mani; 31 quando io ritornerò in pace da' figliuoli di Ammon, ciò che uscirà dell'uscio di casa mia sarà del Signore, e io l'offerirò in olocausto. 32 Iefte adunque passò a' figliuoli di Ammon, per combatter con loro; e il Signore li diede nelle mani di esso. 33 Ed egli li percosse d'una grandissima sconfitta, da Aroer fino a Minnit, venti città; e fino alla pianura delle vigne. E così i figliuoli di Ammon furono abbassati dinanzi ai figliuoli d'Israele. 34 Ora, come Iefte ritornava a casa sua in Mispe, ecco, la sua figliuola gli uscì incontro con tamburi, e con flauti; or ella era unica e sola, ed egli non avea altri proceduto da lui, nè figliuolo, nè figliuola. 35 E, come egli la vide, stracciò i suoi vestimenti, e disse: Ahi! figliuola mia; tu mi hai affatto abbattuto, e sei di quelli che mi conturbano; conciossiachè io abbia aperta la mia bocca al Signore, e non possa ritrarmene. 36 Ed ella gli disse: Padre mio, se pur tu hai aperta la bocca al Signore, fammi come t'è uscito di bocca; poichè il Signore ha fatte le tue vendette sopra i figliuoli di Ammon, tuoi nemici. 37 Poi disse a suo padre: Facciamisi questo: Lasciami per due mesi, acciocchè io vada su e giù per li monti, e pianga la mia verginità, con le mie compagne. 38 Ed egli le disse: Va'. Così la lasciò andare per due mesi. Ed ella andò con le sue compagne, e pianse la sua verginità su per li monti. 39 E, al termine di due mesi, ella ritornò a suo padre, ed egli le fece secondo il voto ch'egli avea votato. Or ella non avea conosciuto uomo. E di qui nacque l'usanza in Israele, 40 che le figliuole d'Israele andavano ogni anno a far lamento della figliuola di Iefte Galaadita, quattro giorni dell'anno.

Commentario abbreviato:

Giudici 11

1 Capitolo 11

Iefte e i Galaaditi Giudici 11:1-11

Tenta di fare la pace Giudici 11:12-28

Il voto di Iefte. Sconfigge gli Ammoniti Giudici 11:29-40

Versetti 1-11

Gli uomini non devono essere biasimati per la loro discendenza, purché con i loro meriti personali allontanino ogni rimprovero. Dio aveva perdonato Israele, quindi Iefte perdonerà. Non parla con fiducia del suo successo, sapendo che Dio potrebbe giustamente far prevalere gli Ammoniti per punire ulteriormente Israele. Né parla con alcuna fiducia in se stesso. Se riesce, è il Signore che consegna gli Ammoniti nelle sue mani; in questo modo ricorda ai suoi connazionali di guardare a Dio come datore di vittoria. La stessa domanda che qui viene posta a coloro che desiderano la salvezza da parte di Cristo. Se egli vi salva, sarete disposti a farvi governare da lui? Non vi salverà ad altre condizioni. Se vi renderà felici, vi renderà santi? Se sarà il vostro aiutante, sarà il vostro capo? Iefte, per ottenere un po' di onore mondano, era disposto a esporre la sua vita: dobbiamo scoraggiarci nella nostra guerra cristiana per le difficoltà che possiamo incontrare, quando Cristo ha promesso una corona di vita a chi vince?

12 Versetti 12-28

Un esempio dell'onore e del rispetto che dobbiamo a Dio, in quanto nostro Dio, è quello di impiegare giustamente ciò che ci dà da possedere. Riceverlo da lui, usarlo per lui e separarsene quando lo richiede. L'intero messaggio dimostra che Iefte conosceva bene i libri di Mosè. La sua argomentazione era chiara e la sua richiesta ragionevole. Coloro che possiedono una fede più coraggiosa saranno i più disposti alla pace e i più pronti a fare progressi per ottenerla; ma la rapacità e l'ambizione spesso ammantano i loro progetti con un pretesto di equità e rendono vani i tentativi di pace.

29 Versetti 29-40

Dal voto di Iefte si possono trarre diversi insegnamenti importanti. 1. Possono esserci residui di sfiducia e di dubbio, anche nel cuore di veri e grandi credenti. 2. I nostri voti a Dio non devono essere un acquisto del favore che desideriamo, ma per esprimergli gratitudine. 3. Dobbiamo essere molto prudenti nel fare voti, per evitare di ingarbugliarci. 4. Ciò che abbiamo giurato solennemente a Dio, dobbiamo eseguirlo, se è possibile e lecito, anche se è difficile e doloroso per noi. 5. È bene che i figli si sottomettano con obbedienza e gioia ai loro genitori nel Signore. È difficile dire cosa fece Iefte in adempimento del suo voto; ma si pensa che non offrì la figlia in olocausto. Un tale sacrificio sarebbe stato un abominio per il Signore; si suppone che ella fosse obbligata a rimanere nubile e separata dalla sua famiglia. Per quanto riguarda questo e altri passaggi della storia sacra, sui quali i dotti sono divisi e in dubbio, non c'è bisogno di preoccuparsi; ciò che è necessario per la nostra salvezza, grazie a Dio, è abbastanza chiaro. Se il lettore ricorda la promessa di Cristo sull'insegnamento dello Spirito Santo e si pone sotto questo Maestro celeste, lo Spirito Santo guiderà alla verità in ogni passaggio, per quanto è necessario capire.

Riferimenti incrociati:

Giudici 11

1 Eb 11:32
Giudic 6:12; 2Re 5:1

2 Ge 12:10; De 23:2; Ga 4:30
Prov 2:16; 5:3,20; 6:24-26

3 Giudic 9:4; 1Sa 22:2; 27:2; 30:22-24; Giob 30:1-10; At 17:5

5 Giudic 10:9,17,18
1Sa 10:27; 11:6,7,12; Sal 118:22,23; At 7:35-39; 1Co 1:27-29

7 Ge 26:27; 37:27; 45:4,5; Prov 17:17; Is 60:14; At 7:9-14; Ap 3:9

8 Eso 8:8,28; 9:28; 10:17; 1Re 13:6; Lu 17:3,4
Giudic 10:18

9 Nu 32:20-29

10 Ge 21:23; 31:50; 1Sa 12:5; Ger 29:23; 42:5; Rom 1:9; 2Co 11:31
Ge 16:5; 31:53; De 1:16; 1Sa 24:12
Eso 20:7; Zac 5:4; Mal 3:5

11 Giudic 11:8
1Sa 23:9-12; 1Re 3:7-9; 2Co 3:5; Giac 1:5,17
Giudic 10:17; 20:1; 1Sa 10:17; 11:15
Gios 15:38

12 Nu 20:14; 21:21; De 2:26; 20:10,11; Prov 25:8,9; Mat 18:15,16
2Re 14:8-12

13 Nu 21:24-26; Prov 19:5,9
Ge 32:22; De 2:37; 3:16

14 Sal 120:7; Rom 12:18; Eb 12:14; 1P 3:11

15 Nu 21:13-15,27-30; De 2:9,19; 2Cron 20:10; At 24:12,13

16 Nu 14:25; De 1:40; Gios 5:6
Ge 14:7; Nu 13:26; 20:1; De 1:46

17 Nu 20:14-21; De 2:4-8,29
De 2:9
Nu 20:1,16

18 Nu 20:22; 21:10-13; 33:37-44; De 2:1-8
Nu 21:4-9
Nu 21:11
Nu 21:13; 22:36

19 Nu 21:21-35; De 2:26-34; 3:1-17; Gios 13:8-12

20 Nu 21:23; De 2:32
Ne 9:22; Sal 135:10-12; 136:17-21
Nu 21:24,25; De 2:33,34
Gios 13:15-32

22 De 2:36

24 Nu 21:29; 1Re 11:7; Ger 48:7,46
De 9:4,5; 18:12; Gios 3:10; Sal 44:2; 78:55; Mic 4:5

25 Nu 22:2-21; De 23:3,4; Gios 24:9,10; Mic 6:5

26 Nu 21:25-30; De 2:24; 3:2,6; Gios 12:2,5; 13:10
De 2:36
Giudic 3:11,30; 5:31; 8:28; 9:22; 10:2,3,8; Gios 11:18; 23:1

27 Ge 18:25; 1Sa 2:10; Giob 9:15; 23:7; Sal 7:11; 50:6; 75:7; 82:8; 94:2; 98:9; Ec 11:9; 12:14; Giov 5:22,23; Rom 14:10-12; 2Co 5:10; 2Ti 4:8; Eb 12:23
Ge 16:5; 31:53; 1Sa 24:12,15; Sal 7:8,9; 2Co 11:11

28 2Re 14:11; Prov 16:18

29 Giudic 3:10; 6:34; 13:25; Nu 11:25; 1Sa 10:10; 16:13-15; 1Cron 12:18
Giudic 10:17

30 Ge 28:20; Nu 30:2-16; 1Sa 1:11; Ec 5:1,2,4,5

31 Lev 27:2,3,28,29; 1Sa 1:11,28; 2:18; 14:24,44; Sal 66:13,14
Lev 27:11,12; De 23:18; Sal 66:13; Is 66:3

32 Giudic 1:4; 2:18; 3:10

33 De 2:36
Ez 27:17

34 Giudic 11:11; 10:17
Giudic 5:1-31; Eso 15:20; 1Sa 18:6,7; Sal 68:25; 148:11,12; 150:4; Ger 31:4,13
Zac 12:10; Lu 7:12; 8:42; 9:38

35 Ge 37:29,30,34,35; 42:36-38; 2Sa 13:30,31; 18:33; Giob 1:20
Lev 27:28,29; Nu 30:2-5; Sal 15:4; Ec 5:2-6
Giudic 21:1-7; 1Sa 14:44,45; Mat 14:7-9; At 23:14

36 Giudic 16:28-30; 2Sa 18:19,31; 19:30; At 20:24; 21:13; Rom 16:4; Fili 2:30

37 1Sa 1:6; Lu 1:25

39 Giudic 11:31; Lev 27:28,29; De 12:31; Is 66:3
1Sa 1:11,22,24,28; 2:18

40 Giudic 5:11
1Re 9:25

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