Giudici 20Guerra contro la tribù di Beniamino Gc 19:15-30; Gs 22:11, ecc.; Le 18:20, 24-30 1 Allora tutti i figli d'Israele uscirono, da Dan fino a Beer-Sceba e al paese di Galaad, e la comunità si raccolse come un solo uomo davanti al SIGNORE, a Mispa. 2 I capi di tutto il popolo e tutte le tribù d'Israele si presentarono all'assemblea del popolo di Dio, in numero di quattrocentomila fanti, capaci di usare la spada. 3 I figli di Beniamino udirono che i figli d'Israele erano saliti a Mispa. I figli d'Israele dissero: «Parlate! Com'è stato commesso questo delitto?» 4 Allora il Levita, il marito della donna che era stata uccisa, rispose: «Io ero giunto con la mia concubina a Ghibea di Beniamino per passarvi la notte. 5 Ma gli abitanti di Ghibea insorsero contro di me e circondarono di notte la casa dove stavo; avevano l'intenzione di uccidermi; violentarono la mia concubina e lei morì. 6 Io presi la mia concubina, la feci a pezzi, che mandai per tutto il territorio della eredità d'Israele, perché costoro hanno commesso un delitto e una infamia in Israele. 7 Eccovi qui tutti, o figli d'Israele; dite qui il vostro parere e che cosa consigliate di fare». 8 Tutto il popolo si alzò come un sol uomo, e disse: «Nessuno di noi tornerà alla sua tenda, nessuno di noi rientrerà in casa sua. 9 Ecco ora quel che faremo a Ghibea: l'assaliremo, tireremo a sorte chi deve cominciare. 10 Prenderemo in tutte le tribù d'Israele dieci uomini su cento, cento su mille e mille su diecimila, i quali andranno a cercare dei viveri per il popolo, affinché, al loro ritorno, Ghibea di Beniamino sia trattata secondo tutta l'infamia che ha commessa in Israele». 11 Così tutti gli uomini d'Israele si radunarono contro quella città, uniti come fossero un solo uomo. 12 Le tribù d'Israele mandarono degli uomini in tutte le famiglie di Beniamino a dire: «Che delitto è questo che è stato commesso in mezzo a voi? 13 Consegnateci dunque quegli uomini, quegli scellerati di Ghibea, perché li mettiamo a morte e togliamo il male da Israele». Ma i figli di Beniamino non vollero dare ascolto alla voce dei loro fratelli, i figli d'Israele. 14 I figli di Beniamino uscirono dalle loro città e si radunarono a Ghibea per andare a combattere contro i figli d'Israele. 15 Il censimento che in quel giorno si fece dei figli di Beniamino usciti dalle città fu di ventiseimila uomini capaci di usare la spada, senza contare gli abitanti di Ghibea, che erano settecento uomini scelti. 16 Fra tutta questa gente c'erano settecento uomini scelti, che erano mancini. Tutti costoro potevano lanciare una pietra con la fionda a un capello, senza fallire il colpo. 17 Si fece pure il censimento degli uomini d'Israele, non compresi quelli di Beniamino; ed erano in numero di quattrocentomila uomini capaci di usare la spada, tutta gente di guerra. 18 I figli d'Israele si mossero, salirono a Betel e consultarono Dio, dicendo: «Chi di noi salirà per primo a combattere contro i figli di Beniamino?» Il SIGNORE rispose: «Giuda salirà per primo». De 13:12-18; Gs 8:1-29 19 L'indomani mattina, i figli d'Israele si misero in marcia e si accamparono presso Ghibea. 20 Gli uomini di Israele uscirono per combattere contro Beniamino e si disposero in ordine di battaglia contro di loro, presso Ghibea. 21 Allora i figli di Beniamino uscirono da Ghibea e in quel giorno stesero al suolo, morti, ventiduemila uomini d'Israele. 22 Il popolo, gli uomini d'Israele, ripresero animo, si disposero di nuovo in ordine di battaglia, nel luogo dove si erano disposti il primo giorno. 23 I figli d'Israele salirono e piansero davanti al SIGNORE fino alla sera; e consultarono il SIGNORE, dicendo: «Devo continuare a combattere contro i figli di Beniamino, mio fratello?» Il SIGNORE rispose: «Salite contro di loro». 24 I figli d'Israele attaccarono i figli di Beniamino il giorno appresso. 25 I Beniaminiti una seconda volta uscirono da Ghibea contro di loro e stesero al suolo, morti, altri diciottomila uomini dei figli d'Israele, tutti capaci di usare la spada. 26 Allora tutti i figli d'Israele e tutto il popolo salirono a Betel, piansero e rimasero là davanti al SIGNORE e digiunarono quel giorno fino alla sera e offrirono olocausti e sacrifici di riconoscenza davanti al SIGNORE. 27 I figli d'Israele consultarono il SIGNORE, - l'arca del patto di Dio, in quel tempo, era là 28 e Fineas, figlio d'Eleazar, figlio d'Aaronne, ne faceva allora il servizio, - e dissero: «Devo continuare ancora a combattere contro i figli di Beniamino mio fratello, o devo cessare?» Il SIGNORE rispose: «Salite, poiché domani ve li darò nelle mani». 29 Così Israele tese un'imboscata intorno a Ghibea. 30 I figli d'Israele salirono per la terza volta contro i figli di Beniamino e si disposero in ordine di battaglia presso Ghibea come le altre volte. 31 I figli di Beniamino, usciti per affrontare il popolo, si lasciarono attirare lontano dalla città e cominciarono a colpire e a uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d'Israele, per le strade, delle quali una sale a Betel e l'altra a Ghibea per la campagna; ne uccisero circa trenta. 32 Allora i figli di Beniamino dissero: «Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta!» Ma i figli d'Israele dissero: «Fuggiamo e attiriamoli lontano dalla città sulle strade maestre!» 33 Tutti gli uomini d'Israele abbandonarono la loro posizione e si disposero in ordine di battaglia a Baal-Tamar, mentre l'imboscata d'Israele si slanciò fuori dal luogo dove si trovava, da Maare-Ghibea. 34 Diecimila uomini scelti in tutto Israele giunsero davanti a Ghibea. Il combattimento fu aspro e i Beniaminiti non si accorgevano del disastro che stava per colpirli. 35 Il SIGNORE sconfisse Beniamino davanti a Israele; e i figli d'Israele uccisero quel giorno venticinquemilacento uomini di Beniamino, tutti capaci di usare la spada. 36 I figli di Beniamino si accorsero di essere sconfitti; infatti gli Israeliti avevano ceduto terreno a Beniamino, perché confidavano nell'imboscata che avevano tesa contro Ghibea. 37 Quelli dell'imboscata si gettarono prontamente su Ghibea; avanzarono e passarono a fil di spada l'intera città. 38 C'era un segnale convenuto fra gli uomini d'Israele e quelli dell'imboscata: questi dovevano far salire dalla città un segnale di fumo. 39 Gli uomini d'Israele avevano dunque voltato le spalle nel combattimento; e quelli di Beniamino avevano cominciato a colpire e uccidere circa trenta uomini d'Israele. Essi dicevano: «Certo, li abbiamo sconfitti come nella prima battaglia!» 40 Ma quando il segnale, la colonna di fumo, cominciò ad alzarsi dalla città, quelli di Beniamino si voltarono indietro, ed ecco che da tutta la città salivano le fiamme verso il cielo. 41 Allora gli uomini d'Israele si voltarono e quelli di Beniamino furono spaventati, vedendo il disastro che piombava loro addosso. 42 Essi voltarono le spalle davanti agli uomini d'Israele, e presero la via del deserto; ma gli assalitori si misero alle loro calcagna e uccidevano sul posto quelli che uscivano dalla città. 43 Circondarono i Beniaminiti, li inseguirono, furono loro addosso dovunque si fermavano, fino di fronte a Ghibea dal lato dove nasce il sole. 44 Caddero, dei Beniaminiti, diciottomila uomini, tutta gente di valore. 45 I Beniaminiti voltarono le spalle e fuggirono verso il deserto, in direzione del masso di Rimmon, e gl'Israeliti ne uccisero per le strade cinquemila, poi continuarono l'inseguimento fino a Ghideom e ne colpirono altri duemila. 46 Così, il numero totale dei Beniaminiti che caddero quel giorno fu di venticinquemila, tutta gente di valore, capace di usare la spada. 47 Seicento uomini, che avevano voltato le spalle ed erano fuggiti verso il deserto in direzione del masso di Rimmon, vi rimasero quattro mesi. 48 Poi gl'Israeliti tornarono contro i figli di Beniamino, li passarono a fil di spada, dagli abitanti delle città al bestiame, a tutto quello che si trovava; e diedero alle fiamme tutte le città che trovarono. | Giudici 201 Allora tutti gli Israeliti uscirono, da Dan fino a Bersabea e al paese di Gàlaad, e il popolo si radunò come un sol uomo dinanzi al Signore, a Mizpa. 2 I capi di tutto il popolo e tutte le tribù d'Israele si presentarono all'assemblea del popolo di Dio, in numero di quattrocentomila fanti, che maneggiavano la spada. 3 I figli di Beniamino vennero a sapere che gli Israeliti erano venuti a Mizpa. Gli Israeliti dissero: «Parlate! Com'è avvenuta questa scelleratezza?». 4 Allora il levita, il marito della donna che era stata uccisa, rispose: «Io ero giunto con la mia concubina a Gàbaa di Beniamino per passarvi la notte. 5 Ma gli abitanti di Gàbaa insorsero contro di me e circondarono di notte la casa dove stavo; volevano uccidere me; quanto alla mia concubina le usarono violenza fino al punto che ne morì. 6 Io presi la mia concubina, la feci a pezzi e li mandai per tutto il territorio della nazione d'Israele, perché costoro hanno commesso un delitto e un'infamia in Israele. 7 Eccovi qui tutti, Israeliti; consultatevi e decidete qui stesso». 8 Tutto il popolo si alzò insieme gridando: «Nessuno di noi tornerà alla tenda, nessuno di noi rientrerà a casa. 9 Ora ecco quanto faremo a Gàbaa: tireremo a sorte 10 e prenderemo in tutte le tribù d'Israele dieci uomini su cento, cento su mille e mille su diecimila, i quali andranno a cercare viveri per il popolo, per quelli che andranno a punire Gàbaa di Beniamino, come merita l'infamia che ha commessa in Israele». 11 Così tutti gli Israeliti si radunarono contro quella città, uniti come un sol uomo. 12 Le tribù d'Israele mandarono uomini in tutta la tribù di Beniamino a dire: «Quale delitto è stato commesso in mezzo a voi? 13 Dunque consegnateci quegli uomini iniqui di Gàbaa, perché li uccidiamo e cancelliamo il male da Israele». Ma i figli di Beniamino non vollero ascoltare la voce dei loro fratelli, gli Israeliti. 14 I figli di Beniamino uscirono dalle loro città e si radunarono a Gàbaa per combattere contro gli Israeliti. 15 Si passarono in rassegna i figli di Beniamino usciti dalle città: formavano un totale di ventiseimila uomini che maneggiavano la spada, senza contare gli abitanti di Gàbaa. 16 Fra tutta questa gente c'erano settecento uomini scelti, che erano ambidestri. Tutti costoro erano capaci di colpire con la fionda un capello, senza fallire il colpo. 17 Si fece pure la rassegna degli Israeliti, non compresi quelli di Beniamino, ed erano quattrocentomila uomini in grado di maneggiare la spada, tutti guerrieri. 18 Gli Israeliti si mossero, vennero a Betel e consultarono Dio, dicendo: «Chi di noi andrà per primo a combattere contro i figli di Beniamino?». Il Signore rispose: «Giuda andrà per primo». 19 Il mattino dopo, gli Israeliti si mossero e si accamparono presso Gàbaa. 20 Gli Israeliti uscirono per combattere contro Beniamino e si disposero in ordine di battaglia contro di loro, presso Gàbaa. 21 Allora i figli di Beniamino uscirono e in quel giorno sterminarono ventiduemila Israeliti, 22 ma il popolo, gli Israeliti, si rinfrancarono e tornarono a schierarsi in battaglia dove si erano schierati il primo giorno. 23 Gli Israeliti andarono a piangere davanti al Signore fino alla sera e consultarono il Signore, dicendo: «Devo continuare a combattere contro Beniamino mio fratello?». Il Signore rispose: «Andate contro di loro». 24 Gli Israeliti vennero a battaglia con i figli di Beniamino una seconda volta. 25 I Beniaminiti una seconda volta uscirono da Gàbaa contro di loro e sterminarono altri diciottomila uomini degli Israeliti, tutti atti a maneggiar la spada. 26 Allora tutti gli Israeliti e tutto il popolo andarono a Betel, piansero e rimasero davanti al Signore e digiunarono quel giorno fino alla sera e offrirono olocausti e sacrifici di comunione davanti al Signore. 27 Gli Israeliti consultarono il Signore - l'arca dell'alleanza di Dio in quel tempo era là 28 e Pincas, figlio di Eleazaro, figlio di Aronne, prestava servizio davanti a essa in quel tempo - e dissero: «Devo continuare ancora a uscire in battaglia contro Beniamino mio fratello o devo cessare?». Il Signore rispose: «Andate, perché domani ve li metterò nelle mani». 29 Israele tese quindi un agguato intorno a Gàbaa. 30 Gli Israeliti andarono il terzo giorno contro i figli di Beniamino e si disposero a battaglia presso Gàbaa come le altre volte. 31 I figli di Beniamino fecero una sortita contro il popolo, si lasciarono attirare lontano dalla città e cominciarono a colpire e ad uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d'Israele, lungo le strade che portano a Betel e a Gàbaon, in aperta campagna: ne uccisero circa trenta. 32 Già i figli di Beniamino pensavano: «Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta». Ma gli Israeliti dissero: «Fuggiamo e attiriamoli dalla città sulle strade!». 33 Tutti gli Israeliti abbandonarono la loro posizione e si disposero a battaglia a Baal-Tamar, mentre quelli di Israele che erano in agguato sbucavano dal luogo dove si trovavano, a occidente di Gàbaa. 34 Diecimila uomini scelti in tutto Israele giunsero davanti a Gàbaa. Il combattimento fu aspro: quelli non si accorgevano del disastro che stava per colpirli. 35 Il Signore sconfisse Beniamino davanti ad Israele; gli Israeliti uccisero in quel giorno venticinquemila e cento uomini di Beniamino, tutti atti a maneggiare la spada. 36 I figli di Beniamino si accorsero d'essere sconfitti. Gli Israeliti avevano ceduto terreno a Beniamino, perché confidavano nell'agguato che avevano teso presso Gàbaa. 37 Quelli che stavano in agguato infatti si gettarono d'improvviso contro Gàbaa e, fattavi irruzione, passarono a fil di spada l'intera città. 38 C'era un segnale convenuto fra gli Israeliti e quelli dell'imboscata: questi dovevano fare salire dalla città una colonna di fumo. 39 Gli Israeliti avevano dunque voltato le spalle nel combattimento e gli uomini di Beniamino avevano cominciato a colpire e uccidere circa trenta uomini d'Israele. Essi dicevano: «Ormai essi sono sconfitti davanti a noi, come nella prima battaglia!». 40 Ma quando il segnale, la colonna di fumo, cominciò ad alzarsi dalla città, quelli di Beniamino si voltarono indietro ed ecco tutta la città saliva in fiamme verso il cielo. 41 Allora gli Israeliti tornarono indietro e gli uomini di Beniamino furono presi dal terrore, vedendo il disastro piombare loro addosso. 42 Voltarono le spalle davanti agli Israeliti e presero la via del deserto; ma i combattenti li incalzavano e quelli che venivano dalla città piombavano in mezzo a loro massacrandoli. 43 Circondarono i Beniaminiti, li inseguirono senza tregua, li incalzarono fino di fronte a Gàbaa dal lato di oriente. 44 Caddero dei Beniaminiti diciottomila uomini, tutti valorosi. 45 I superstiti voltarono le spalle e fuggirono verso il deserto, in direzione della roccia di Rimmon e gli Israeliti ne rastrellarono per le strade cinquemila, li incalzarono fino a Ghideom e ne colpirono altri duemila. 46 Così il numero totale dei Beniaminiti, che caddero quel giorno, fu di venticinquemila, atti a maneggiare la spada, tutta gente di valore. 47 Seicento uomini, che avevano voltato le spalle ed erano fuggiti verso il deserto, raggiunsero la roccia di Rimmon, rimasero alla roccia di Rimmon quattro mesi. 48 Intanto gli Israeliti tornarono contro i figli di Beniamino, passarono a fil di spada nella città uomini e bestiame e quanto trovarono, e diedero alle fiamme anche tutte le città che incontrarono. | Giudici 20Israele fa guerra alla tribù di Beniamino 1 Allora tutti i figli d'Israele si mossero, da Dan fino a Beer-Sceba e al paese di Galaad, e l'assemblea si raccolse come un sol uomo davanti all'Eterno a Mitspah. 2 I capi di tutto il popolo di tutte le tribù d'Israele si presentarono nell'assemblea del popolo di DIO, in numero di quattrocentomila fanti, abili a maneggiar la spada. 3 (E i figli di Beniamino udirono che i figli d'Israele erano saliti a Mitspah). Allora i figli d'Israele dissero: «Diteci; com'è stato commesso questo delitto?». 4 Allora il Levita, il marito della donna che era stata uccisa, rispose: «Io ero entrato con la mia concubina a Ghibeah di Beniamino per passarvi la notte. 5 Ma gli abitanti di Ghibeah si levarono contro di me e attorniarono di notte la casa dove mi trovavo, con l'intenzione di uccidermi; ma invece essi violentarono la mia concubina, ed ella morì. 6 Così io presi la mia concubina, la tagliai a pezzi, che mandai per tutto il territorio della eredità d'Israele, perché costoro hanno commesso un delitto e una infamia in Israele. 7 Ecco tutti voi ora, o figli d'Israele; date qui il vostro parere e il vostro consiglio». 8 Allora tutto il popolo si levò come un sol uomo, dicendo: «Nessuno di noi tornerà alla sua tenda, nessuno di noi rientrerà in casa sua. 9 E ora, ecco ciò che faremo a Ghibeah: andremo contro di essa tirando a sorte, 10 e prenderemo in tutte le tribù d'Israele dieci uomini su cento, cento su mille e mille su diecimila, i quali andranno a cercare viveri per il popolo, affinché andando contro Ghibeah di Beniamino la possano ripagare secondo tutta l'infamia che ha commesso in Israele». 11 Così tutti gli uomini d'Israele si radunarono contro quella città, uniti come un sol uomo. 12 Le tribù d'Israele mandarono quindi uomini per tutta la tribù di Beniamino a dire: «Che delitto è questo che è stato commesso fra voi? 13 Or dunque consegnateci quegli uomini, quegli scellerati che sono in Ghibeah, perché li mettiamo a morte e togliamo il male da Israele». Ma i figli di Beniamino non vollero dare ascolto alla voce dei loro fratelli, i figli d'Israele. 14 Anzi i figli di Beniamino si radunarono dalle loro città a Ghibeah per andare a combattere contro i figli d'Israele. 15 Quel giorno i figli di Beniamino chiamati a raccolta dalle loro città erano in numero di ventiseimila uomini abili a maneggiar la spada, senza contare gli abitanti di Ghibeah, che ammontavano a settecento uomini scelti. 16 Fra tutta questa gente c'erano settecento uomini scelti, che erano mancini. Tutti costoro erano capaci di lanciare un sasso con la fionda ad un capello, senza fallire il colpo. 17 Ora gli uomini d'Israele chiamati a raccolta, non compresi quelli di Beniamino, erano in numero di quattrocentomila uomini abili a maneggiare la spada, tutta gente di guerra. 18 Così i figli d'Israele si mossero, salirono a Bethel e consultarono DIO, dicendo: «Chi di noi salirà per primo a combattere contro i figli di Beniamino?». L'Eterno rispose: «Giuda salirà per primo». 19 Il mattino dopo i figli d'Israele si mossero e si accamparono contro Ghibeah. 20 Gli uomini d'Israele uscirono così per combattere contro Beniamino e si disposero in ordine di battaglia contro di loro presso Ghibeah. 21 Allora i figli di Beniamino uscirono da Ghibeah e in quel giorno stesero morti al suolo ventiduemila uomini d'Israele. 22 Ma il popolo, gli uomini d'Israele, ripresero coraggio e si disposero di nuovo in ordine di battaglia nello stesso luogo dove si erano schierati il primo giorno. 23 Allora i figli d'Israele salirono e piansero davanti all'Eterno fino alla sera, e consultarono l'Eterno, dicendo: «Devo continuare a combattere contro i figli di Beniamino mio fratello?». L'Eterno rispose: «Salite contro di loro». 24 I figli d'Israele vennero a battaglia con i figli di Beniamino una seconda volta. 25 I Beniaminiti uscirono una seconda volta da Ghibeah contro di loro e stesero morti al suolo altri diciottomila uomini dei figli d'Israele, tutti abili a maneggiar la spada. 26 Allora tutti i figli d'Israele, cioè tutto il popolo, salirono a Bethel e piansero; rimasero là davanti all'Eterno e digiunarono quel giorno fino a sera, e offrirono olocausti e sacrifici di ringraziamento davanti all'Eterno. 27 Poi i figli d'Israele consultarono l'Eterno (l'arca del patto di DIO in quel tempo era là, 28 e Finehas, figlio di Eleazar, figlio di Aaronne, prestava servizio in quel tempo davanti ad essa) e dissero: «Devo continuare ancora a uscire a combattere contro i figli di Beniamino mio fratello, o devo smettere?». L'Eterno rispose: «Salite, poiché domani li darò nelle vostre mani». 29 Così Israele tese un'imboscata tutt'intorno a Ghibeah. 30 I figli d'Israele salirono per la terza volta contro i figli di Beniamino e si disposero in ordine di battaglia presso Ghibeah come le altre volte. 31 I figli di Beniamino uscirono contro il popolo e si lasciarono attirare lontano dalla città; e cominciarono a colpire e ad uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d'Israele per le strade, (delle quali una sale a Bethel e l'altra a Ghibeah) per la campagna; uccisero circa trenta uomini. 32 Così i figli di Beniamino dissero: «Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta!». Ma i figli d'Israele dissero: «Fuggiamo e attiriamoli lontano dalla città sulle strade maestre!». 33 Allora tutti gli uomini d'Israele si mossero dalla loro posizione e si disposero in ordine di battaglia a Baal-Thamar; intanto gli uomini d'Israele in agguato sbucarono dai loro nascondigli, posti nella pianura di Ghibeah. 34 Diecimila uomini scelti in tutto Israele avanzarono contro Ghibeah. Il combattimento fu aspro, ma i Beniaminiti non si accorgevano del disastro che stava per colpirli. 35 Così l'Eterno sconfisse Beniamino davanti ad Israele; e i figli d'Israele uccisero quel giorno venticinquemilacento uomini di Beniamino, tutti abili a maneggiar la spada. 36 Così i figli di Beniamino si accorsero di essere sconfitti. Gli Israeliti avevano ceduto terreno a Beniamino, perché confidavano negli uomini che avevano posto in agguato presso Ghibeah. 37 Gli uomini in agguato si gettarono prontamente su Ghibeah; essi avanzarono e passarono a fil di spada l'intera città. 38 C'era un segnale convenuto fra gli uomini d'Israele e quelli in agguato: questi dovevano far salire dalla città una grande colonna di fumo. 39 Gli uomini d'Israele avevano dunque voltato le spalle nel combattimento; e quei di Beniamino avevano cominciato a colpire e uccidere circa trenta uomini d'Israele. Essi infatti dicevano: «Certamente essi sono interamente sconfitti davanti a noi come nella prima battaglia!». 40 Ma quando il segnale della colonna di fumo cominciò ad alzarsi dalla città, quei di Beniamino si volsero indietro, ed ecco che tutta la città saliva in fiamme verso il cielo. 41 Allora gli uomini d'Israele si voltarono, e gli uomini di Beniamino furono presi da gran spavento, vedendo il disastro che li aveva colpiti. 42 Perciò si diedero alla fuga davanti agli uomini d'Israele in direzione del deserto, ma non poterono sottrarsi alla battaglia; e quelli che uscivano dalla città piombarono nel loro mezzo e li massacrarono. 43 Circondarono i Beniaminiti, li inseguirono senza tregua e li incalzarono fino di fronte a Ghibeah dal lato est. 44 Caddero dei Beniaminiti diciottomila uomini, tutti uomini di valore. 45 I superstiti voltarono le spalle e fuggirono verso il deserto, in direzione del masso di Rimmon; ed essi ne racimolarono per le strade cinquemila, li incalzarono fino a Ghidom e ne uccisero altri duemila. 46 Così il numero totale dei Beniaminiti che caddero quel giorno fu di venticinquemila, abili a maneggiare la spada, tutti uomini di valore. 47 Seicento uomini, che avevano voltato le spalle ed erano fuggiti verso il deserto in direzione del masso di Rimmon, rimasero al masso di Rimmon quattro mesi. 48 Poi gl'Israeliti tornarono contro i figli di Beniamino e passarono a fil di spada l'intera città, compreso il bestiame e tutto ciò che trovavano; e diedero alle fiamme tutte le città che trovavano. | Giudici 20Guerra contro la tribù di Beniamino 1 Allora tutti i figli d'Israele uscirono, da Dan fino a Beer-Sceba e al paese di Galaad, e la comunità si raccolse come un sol uomo davanti all'Eterno, a Mispa. 2 I capi di tutto il popolo e tutte le tribù d'Israele si presentarono nell'assemblea del popolo di Dio, in numero di quattrocentomila fanti, abili a maneggiare la spada. 3 E i figli di Beniamino udirono che i figli d'Israele erano saliti a Mispa. I figli d'Israele dissero: “Parlate! Com'è stato commesso questo delitto?”. 4 Allora il Levita, il marito della donna che era stata uccisa, rispose: “Io ero giunto con la mia concubina a Ghibea di Beniamino per passarvi la notte. 5 Ma gli abitanti di Ghibea insorsero contro di me e di notte circondarono la casa dove stavo; avevano intenzione di uccidermi; violentarono la mia concubina e lei morì. 6 Io presi la mia concubina, la feci in pezzi, che mandai per tutto il territorio della eredità d'Israele, perché costoro hanno commesso un delitto e una infamia in Israele. 7 Eccovi qui tutti, o figli d'Israele; dite qui il vostro parere e che consigliate di fare”. 8 Tutto il popolo si alzò come un sol uomo, dicendo: “Nessuno di noi tornerà alla sua tenda, nessuno di noi rientrerà in casa sua. 9 E ora ecco quello che faremo a Ghibea: l'assaliremo, tireremo a sorte chi deve cominciare. 10 Prenderemo in tutte le tribù d'Israele dieci uomini su cento, cento su mille e mille su diecimila, i quali andranno a cercare dei viveri per il popolo, affinché, al loro ritorno, Ghibea di Beniamino sia trattata secondo tutta l'infamia che ha commesso in Israele”. 11 Così tutti gli uomini d'Israele si radunarono contro quella città, uniti come fossero un sol uomo. 12 E le tribù d'Israele mandarono degli uomini in tutte le famiglie di Beniamino a dire: “Che delitto è questo che è stato commesso fra voi? 13 Ora dunque consegnateci quegli uomini, quegli scellerati di Ghibea, perché li mettiamo a morte e togliamo via il male da Israele”. Ma i figli di Beniamino non vollero dare ascolto alla voce dei loro fratelli, i figli d'Israele. 14 E i figli di Beniamino uscirono dalle loro città e si radunarono a Ghibea per andare a combattere contro i figli d'Israele. 15 Il censimento che si fece in quel giorno dei figli di Beniamino usciti dalle città fu di ventiseimila uomini abili a maneggiare la spada, senza contare gli abitanti di Ghibea, che ammontavano al numero di settecento uomini scelti. 16 Fra tutta questa gente vi erano settecento uomini scelti, che erano mancini. Tutti costoro potevano lanciare una pietra con la fionda a un capello, senza fallire il colpo. 17 Si fece pure il censimento degli uomini d'Israele, non compresi quelli di Beniamino; ed erano in numero di quattrocentomila uomini abili a maneggiare la spada, tutta gente di guerra. 18 E i figli d'Israele si mossero, salirono a Betel e consultarono Iddio, dicendo: “Chi di noi salirà per primo a combattere contro i figli di Beniamino?”. L'Eterno rispose: “Giuda salirà per primo”. 19 E l'indomani mattina, i figli d'Israele si misero in marcia e si accamparono presso Ghibea. 20 E gli uomini d'Israele uscirono per combattere contro Beniamino, e si disposero in ordine di battaglia contro di loro, presso Ghibea. 21 Allora i figli di Beniamino avanzarono da Ghibea, e in quel giorno stesero morti al suolo ventiduemila uomini d'Israele. 22 Il popolo, gli uomini d'Israele, ripresero animo, si disposero di nuovo in ordine di battaglia, nel luogo dove si erano disposti il primo giorno. 23 E i figli d'Israele salirono e piansero davanti all'Eterno fino alla sera; consultarono l'Eterno, dicendo: “Devo continuare a combattere contro i figli di Beniamino mio fratello?”. L'Eterno rispose: “Salite contro di loro”. 24 I figli d'Israele andarono in battaglia con i figli di Beniamino una seconda volta. 25 E i Beniaminiti una seconda volta uscirono da Ghibea contro di loro, e stesero morti al suolo altri diciottomila uomini dei figli d'Israele, tutti abili a maneggiare la spada. 26 Allora tutti i figli d'Israele e tutto il popolo salirono a Betel, e piansero, e rimasero là davanti all'Eterno, e digiunarono quel giorno fino alla sera, e offrirono olocausti e sacrifici di ringraziamento davanti all'Eterno. 27 E i figli d'Israele consultarono l'Eterno - l'arca del patto di Dio, in quel tempo, era là, 28 e Fineas, figlio di Eleazar, figlio di Aaronne, ne faceva allora il servizio - e dissero: “Devo continuare ancora a combattere contro i figli di Beniamino mio fratello, o devo cessare?”. E l'Eterno rispose: “Salite, poiché domani ve li darò nelle mani”. 29 E Israele tese un'imboscata intorno a Ghibea. 30 I figli d'Israele salirono per la terza volta contro i figli di Beniamino e si disposero in ordine di battaglia presso Ghibea come le altre volte. 31 E i figli di Beniamino, essendo usciti contro il popolo, si lasciarono attirare lontano dalla città e cominciarono a colpire e a uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d'Israele, per le strade, delle quali una sale a Betel, e l'altra a Ghibea per la campagna: ne uccisero circa trenta. 32 Allora i figli di Beniamino dissero: “Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta!”. Ma i figli d'Israele dissero: “Fuggiamo e attiriamoli lontano dalla città sulle strade maestre!”. 33 E tutti gli uomini d'Israele abbandonarono la loro posizione e si disposero in ordine di battaglia a Baal-Tamar, e l'imboscata d'Israele si slanciò fuori dal luogo dove si trovava, da Maare-Ghibea. 34 Diecimila uomini scelti in tutto Israele giunsero davanti a Ghibea. Il combattimento fu aspro, e i Beniaminiti non si accorgevano del disastro che stava per colpirli. 35 E l'Eterno sconfisse Beniamino davanti a Israele; e i figli d'Israele uccisero quel giorno venticinquemila e cento uomini di Beniamino, tutti abili a maneggiare la spada. 36 I figli di Beniamino videro che gli Israeliti erano battuti. Questi, infatti, avevano ceduto terreno a Beniamino, perché confidavano nell'imboscata che avevano posto presso Ghibea. 37 Quelli dell'imboscata si gettarono prontamente su Ghibea; e, avanzati, passarono a fil di spada l'intera città. 38 Ora c'era un segnale convenuto fra gli uomini d'Israele e quelli dell'imboscata: questi dovevano far salire dalla città una colonna di fumo. 39 Gli uomini d'Israele avevano dunque voltato le spalle nel combattimento; e quelli di Beniamino avevano cominciato a colpire e uccidere circa trenta uomini d'Israele. Essi dicevano: “Per certo, eccoli sconfitti davanti a noi come nella prima battaglia!”. 40 Ma quando il segnale, la colonna di fumo, cominciò ad alzarsi dalla città, quelli di Beniamino si voltarono indietro, ed ecco che da tutta la città salivano delle fiamme verso il cielo. 41 Allora gli uomini d'Israele si voltarono, e quelli di Beniamino furono spaventati, vedendo il disastro che piombava addosso a loro. 42 E voltarono le spalle davanti agli uomini d'Israele, e presero la via del deserto; ma gli assalitori si misero alle loro calcagna, e stendevano morti sul posto quelli che uscivano dalle città. 43 Circondarono i Beniaminiti, li inseguirono, furono loro addosso dovunque si fermavano, fino di fronte a Ghibea dal lato dove sorge il sole. 44 Caddero, dei Beniaminiti, diciottomila uomini, tutta gente di valore. 45 I Beniaminiti voltarono le spalle e fuggirono verso il deserto, in direzione del masso di Rimmon; e gli Israeliti ne uccisero per le strade cinquemila, li incalzarono fino a Ghideom, e ne colpirono altri duemila. 46 Così, il numero totale dei Beniaminiti che caddero quel giorno fu di venticinquemila, abili a maneggiare la spada, tutta gente di valore. 47 Seicento uomini, che avevano voltato le spalle ed erano fuggiti verso il deserto in direzione del masso di Rimmon, rimasero al masso di Rimmon per quattro mesi. 48 Poi gli Israeliti tornarono contro i figli di Beniamino, li sconfissero passandoli a fil di spada, dagli abitanti delle città al bestiame, a tutto quello che gli capitava; e diedero alle fiamme tutte le città che trovarono. | Giudici 20Guerra contro la tribù di Beniamino 1 Allora tutti i figliuoli d'Israele uscirono, da Dan fino a Beer-Sceba e al paese di Galaad, e la raunanza si raccolse come un sol uomo dinanzi all'Eterno, a Mitspa. 2 I capi di tutto il popolo, e tutte le tribù d'Israele si presentarono nella raunanza del popolo di Dio, in numero di quattrocentomila fanti, atti a trar la spada. 3 E i figliuoli di Beniamino udirono che i figliuoli d'Israele eran saliti a Mitspa. I figliuoli d'Israele dissero: 'Parlate! Com'è stato commesso questo delitto?' 4 Allora il Levita, il marito della donna ch'era stata uccisa, rispose: 'Io ero giunto con la mia concubina a Ghibea di Beniamino per passarvi la notte. 5 Ma gli abitanti di Ghibea si levarono contro di me e attorniarono di notte la casa dove stavo; aveano l'intenzione d'uccidermi; violentarono la mia concubina, ed ella morì. 6 Io presi la mia concubina, la feci in pezzi, che mandai per tutto il territorio della eredità d'Israele, perché costoro han commesso un delitto e una infamia in Israele. 7 Eccovi qui tutti, o figliuoli d'Israele; dite qui il vostro parere, e che consigliate di fare'. 8 Tutto il popolo si levò come un sol uomo, dicendo: 'Nessun di noi tornerà alla sua tenda, nessun di noi rientrerà in casa sua. 9 E ora ecco quel che faremo a Ghibea: l'assaliremo, traendo a sorte chi deve cominciare. 10 Prenderemo in tutte le tribù d'Israele dieci uomini su cento, cento su mille e mille su diecimila, i quali andranno a cercar dei viveri per il popolo, affinché, al loro ritorno, Ghibea di Beniamino sia trattata secondo tutta l'infamia che ha commessa in Israele'. 11 Così tutti gli uomini d'Israele si radunarono contro quella città, uniti come fossero un sol uomo. 12 E le tribù d'Israele mandarono degli uomini in tutte le famiglie di Beniamino a dire: 'Che delitto è questo ch'è stato commesso fra voi? 13 Or dunque consegnateci quegli uomini, quegli scellerati di Ghibea, perché li mettiamo a morte, e togliam via il male da Israele'. Ma i figliuoli di Beniamino non vollero dare ascolto alla voce dei loro fratelli, i figliuoli d'Israele. 14 E i figliuoli di Beniamino uscirono dalle loro città, e si radunarono a Ghibea per andare a combattere contro i figliuoli d'Israele. 15 Il censimento che in quel giorno si fece dei figliuoli di Beniamino usciti dalle città, fu di ventiseimila uomini atti a trar la spada, senza contare gli abitanti di Ghibea, che ascendevano al numero di settecento uomini scelti. 16 Fra tutta questa gente c'erano settecento uomini scelti, ch'erano mancini. Tutti costoro poteano lanciare una pietra con la fionda ad un capello, senza fallire il colpo. 17 Si fece pure il censimento degli uomini d'Israele, non compresi quelli di Beniamino; ed erano in numero di quattrocentomila uomini atti a trar la spada, tutta gente di guerra. 18 E i figliuoli d'Israele si mossero, salirono a Bethel e consultarono Iddio, dicendo: 'Chi di noi salirà il primo a combattere contro i figliuoli di Beniamino?' L'Eterno rispose: 'Giuda salirà il primo'. 19 E l'indomani mattina, i figliuoli d'Israele si misero in marcia e si accamparono presso Ghibea. 20 E gli uomini d'Israele uscirono per combattere contro Beniamino, e si disposero in ordine di battaglia contro di loro, presso Ghibea. 21 Allora i figliuoli di Beniamino s'avanzarono da Ghibea, e in quel giorno stesero morti al suolo ventiduemila uomini d'Israele. 22 Il popolo, gli uomini d'Israele, ripresero animo, si disposero di nuovo in ordine di battaglia, nel luogo ove s'eran disposti il primo giorno. 23 E i figliuoli d'Israele salirono e piansero davanti all'Eterno fino alla sera; consultarono l'Eterno, dicendo: 'Debbo io seguitare a combattere contro i figliuoli di Beniamino mio fratello?' L'Eterno rispose: 'Salite contro di loro'. 24 I figliuoli d'Israele vennero a battaglia coi figliuoli di Beniamino una seconda volta. 25 E i Beniaminiti una seconda volta usciron da Ghibea contro di loro, e stesero morti al suolo altri diciottomila uomini dei figliuoli d'Israele, tutti atti a trar la spada. 26 Allora tutti i figliuoli d'Israele e tutto il popolo salirono a Bethel, e piansero, e rimasero quivi davanti all'Eterno, e digiunarono quel dì fino alla sera, e offriron olocausti e sacrifizi di azioni di grazie davanti all'Eterno. 27 E i figliuoli d'Israele consultarono l'Eterno - l'arca del patto di Dio, in quel tempo, era quivi, 28 e Fineas, figliuolo d'Eleazar, figliuolo d'Aaronne, ne faceva allora il servizio - e dissero: 'Debbo io seguitare ancora a combattere contro i figliuoli di Beniamino mio fratello, o debbo cessare?' E l'Eterno rispose: 'Salite, poiché domani ve li darò nelle mani'. 29 E Israele pose un'imboscata tutt'intorno a Ghibea. 30 I figliuoli d'Israele salirono per la terza volta contro i figliuoli di Beniamino, e si disposero in ordine di battaglia presso Ghibea come le altre volte. 31 E i figliuoli di Beniamino, avendo fatto una sortita contro il popolo, si lasciarono attirare lungi dalla città, e cominciarono a colpire e ad uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d'Israele, per le strade, delle quali una sale a Bethel, e l'altra a Ghibea per la campagna: ne uccisero circa trenta. 32 Allora i figliuoli di Beniamino dissero: 'Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta!' Ma i figliuoli d'Israele dissero: 'Fuggiamo, e attiriamoli lungi dalla città sulle strade maestre!' 33 E tutti gli uomini d'Israele abbandonarono la loro posizione e si disposero in ordine di battaglia a Baal-Thamar, e l'imboscata d'Israele si slanciò fuori dal luogo ove si trovava, da Maareh-Ghibea. 34 Diecimila uomini scelti in tutto Israele giunsero davanti a Ghibea. Il combattimento fu aspro, e i Beniaminiti non si avvedevano del disastro che stava per colpirli. 35 E l'Eterno sconfisse Beniamino davanti ad Israele; e i figliuoli d'Israele uccisero quel giorno venticinquemila e cento uomini di Beniamino, tutti atti a trar la spada. 36 I figliuoli di Beniamino videro che gl'Israeliti eran battuti. Questi, infatti, avean ceduto terreno a Beniamino, perché confidavano nella imboscata che avean posta presso Ghibea. 37 Quelli dell'imboscata si gettaron prontamente su Ghibea; e, avanzatisi, passarono a fil di spada l'intera città. 38 Or v'era un segnale convenuto fra gli uomini d'Israele e quelli dell'imboscata: questi dovean far salire dalla città una gran fumata. 39 Gli uomini d'Israele aveano dunque voltate le spalle nel combattimento; e que' di Beniamino avean cominciato a colpire e uccidere circa trenta uomini d'Israele. Essi dicevano: 'Per certo, eccoli sconfitti davanti a noi come nella prima battaglia!' 40 Ma quando il segnale, la colonna di fumo, cominciò ad alzarsi dalla città, que' di Beniamino si volsero indietro, ed ecco che tutta la città saliva in fiamme verso il cielo. 41 Allora gli uomini d'Israele fecero fronte indietro, e que' di Beniamino furono spaventati, vedendo il disastro che piombava loro addosso. 42 E voltaron le spalle davanti agli uomini d'Israele, e presero la via del deserto; ma gli assalitori si misero alle loro calcagna, e stendevano morti sul posto quelli che uscivano dalle città. 43 Circondarono i Beniaminiti, l'inseguirono, furon loro sopra dovunque si fermavano, fin dirimpetto a Ghibea dal lato del sol levante. 44 Caddero, de' Beniaminiti, diciottomila uomini, tutta gente di valore. 45 I Beniaminiti voltaron le spalle e fuggiron verso il deserto, in direzione del masso di Rimmon; e gl'Israeliti ne mieterono per le strade cinquemila, li inseguirono da presso fino a Ghideom, e ne colpirono altri duemila. 46 Così, il numero totale de' Beniaminiti che caddero quel giorno fu di venticinquemila, atti a trar la spada, tutta gente di valore. 47 Seicento uomini, che avean voltato le spalle ed eran fuggiti verso il deserto in direzione del masso di Rimmon, rimasero al masso di Rimmon quattro mesi. 48 Poi gl'Israeliti tornarono contro i figliuoli di Beniamino, li sconfissero mettendoli a fil di spada, dagli abitanti delle città al bestiame, a tutto quel che capitava loro; e dettero alle fiamme tutte le città che trovarono. | Giudici 20Guerra contro Beniamino 1 Uscirono quindi tutti i figli d'Israele e da Dan fino a Bersabee e dalla terra di Galaad si raccolsero insieme, come un solo uomo, e vennero al Signore in Masfa. 2 Tutti i capi del popolo e tutte le tribù d'Israele si raccolsero in quell'assemblea del popolo di Dio. Erano quattrocentomila fanti in assetto di guerra. 3 E i figli di Beniamino non ignorarono che i figli d'Israele eran saliti a Masfa. Interrogato il levita, marito della donna uccisa, come fosse stato perpetrato un tanto delitto, 4 rispose: «Ero giunto in Gabaa di Beniamino con la moglie mia e mi ero fermato colà, 5 quando la notte gli uomini di quella città circondarono la casa, dove mi trovavo, volendo uccidere me, e in preda a un incredibile furore di libidine, violentarono la moglie mia, che finalmente morì. 6 Io la presi, la feci a pezzi e ne mandai le parti in tutti i confini dei vostri possedimenti, perchè giammai era stato commesso in Israele un tale delitto e una così grande infamia. 7 Voi siete qui tutti, o figli d'Israele; decretate ciò che dovete fare». 8 E tutto il popolo, balzato in piedi, ad una voce rispose: «Non ritorneremo alle nostre tende nè alcuno porrà piede in casa sua; 9 ma contro Gabaa questo faremo tutti insieme. 10 Si eleggano dieci uomini su cento fra tutte le tribù d'Israele, e cento su mille, e mille su diecimila per portare le vettovaglie all'esercito e poter così combattere contro Gabaa di Beniamino e infliggere la meritata vendetta di un tanto delitto». 11 Così tutti i figli d'Israele si raccolsero contro quella città, quasi fossero un solo uomo e non avessero che un solo pensiero e una sola decisione. 12 Mandarono quindi messaggeri a tutte le tribù di Beniamino per chiedere: «Come mai è stato tra voi commesso un tale delitto? 13 Dateci gli uomini di Gabaa che perpetrarono quell'infamia e colla loro morte sia tolto da Israele il male commesso». Ma essi non vollero ascoltare l'imposizione dei loro fratelli, figli d'Israele; 14 anzi da tutte le città che appartenevano al loro territorio convennero uomini in Gabaa per portare a questi aiuto e combatter contro tutto il popolo d'Israele. 15 E si trovò che venticinquemila furono i figli di Beniamino abili a maneggiare la spada, oltre gli abitanti di Gabaa 16 che avevano settecento uomini valorosissimi, capaci di combattere colla sinistra e colla destra e così valenti nel gettare colle fionde le pietre verso la mira, che potevano colpire anche un capello senza che la pietra fosse sviata da una parte o dall'altra. 17 Quanto agli uomini d'Israele, ad esclusione dei figli di Beniamino, si trovò essere quattrocentomila quelli che sapevano maneggiare la spada e che erano pronti a combattere. 18 Levatisi, vennero alla casa di Dio, vale a dire a Silo, e consultarono Iddio, dicendo: «Chi sarà nell'esercito nostro il capo della battaglia contro i figli di Beniamino?». E il Signore rispose: «Sia Giuda il vostro capo». 19 Tosto i figli d'Israele si levarono di buon mattino e si accamparono presso Gabaa, 20 e di là avanzandosi per combattere contro [i figli di] Beniamino, cominciarono ad espugnare la città. 21 Ma usciti i figli di Beniamino da Gabaa uccisero in quel giorno ventiduemila uomini dei figli d'Israele. 22 Di nuovo i figli d'Israele, confidando nella loro forza e nel numero, si schierarono nello stesso luogo dove prima aveano combattuto; 23 portandosi però prima a piangere dinanzi al Signore fino a notte, e lo consultarono, dicendo: «Debbo continuar a combattere contro i figli di Beniamino, miei fratelli o no?». Al che egli rispose: «Salite contro di loro e date battaglia». 24 Mentre i figli d'Israele il giorno seguente movevano per combattere contro i figli di Beniamino, 25 questi irruppero fuori dalle porte di Gabaa e movendo ad essi incontro operarono una tale strage da stendere al suolo diciottomila di quei combattenti. 26 Vennero perciò tutti i figli d'Israele alla casa di Dio e, postisi a sedere, piansero al cospetto del Signore; poi in quel giorno digiunarono fino a sera e offerti sacrifici e vittime pacifiche al Signore, 27 lo interrogarono intorno alla sorte ad essi riservata. In quel tempo l'arca dell'alleanza di Dio era colà 28 e Finees figlio di Eleazaro figlio di Aronne presiedeva al tabernacolo. Consultarono quindi il Signore e chiesero: «Dobbiamo un'altra volta muovere alla pugna contro i figli di Beniamino, nostri fratelli, o astenercene?». E il Signore rispose ad essi: «Salite, poichè domani li darò in vostra balìa». 29 E i figli d'Israele posero agguati intorno alla città di Gabaa e 30 per la terza volta come per la prima e per la seconda misero in campo l'esercito contro Beniamino. 31 Ma anche i figli di Beniamino irruppero audacemente fuori dalla città e inseguirono a lungo gli avversari postisi in fuga cosicchè ne ferirono come il primo e il secondo giorno e fecero a pezzi quelli che prendevano la fuga per le due strade, conducenti una a Betel e l'altra a Gabaa e ne abbatterono circa trenta 32 pensando che come al solito fossero sconfitti. Ma quelli che avevano simulato la fuga eransi proposti di allontanarli dalla città e di condurli, simulando la fuga, sui sentieri sopra indicati. 33 Allora tutti i figli di Israele, levatisi dal posto dove si trovavano, si spinsero in ordine di battaglia verso il luogo chiamato Baaltamar, e quelli che erano in agguato intorno alla città cominciarono a poco a poco a scoprirsi 34 e a procedere verso la porta occidentale di essa. Frattanto altri diecimila uomini, scelti da tutto Israele, provocarono gli abitanti della città a combattere e la battaglia si fece asprissima contro i figli di Beniamino, i quali non si rendevano conto che da ogni parte li aspettava la morte. 35 Il Signore li sconfisse al cospetto dei figli di Israele, i quali ne uccisero in quel giorno venticinquemila e cento uomini tutti guerrieri e atti a maneggiare la spada. 36 Allora i figli di Beniamino, vistisi soccombenti, cominciarono a fuggire e i figli di Israele a veder ciò facilitarono la fuga, perchè venissero agli agguati preparati accanto alla città. 37 Usciti allora dai nascondigli, mentre Beniamino volgeva le spalle, entrarono nella città, e la passarono a fil di spada. 38 I figli d'Israele avevano dato a quei che erano posti in agguato il segnale, che presa la città, vi dessero fuoco per dimostrare col fumo che sarebbe salito in alto che la città era presa. 39 Al veder ciò, i figli d'Israele impegnati nel combattere i Beniamiti (i quali credevano che essi fuggissero e perciò li inseguivano con più forza, dopo aver ucciso trenta uomini del loro esercito), 40 al vedere dunque la colonna di fumo salire dalla città (anche Beniamino guardando indietro s'accòrse che la città era presa e le fiamme salivano in alto), 41 quelli che prima aveano simulato la fuga si voltarono indietro e resistettero validamente. Visto ciò, i figli di Beniamino si volsero in fuga 42 e presero la via del deserto, avendo sempre alle spalle i loro avversari. Ma anche quelli che avevano dato fuoco alla città vennero loro incontro 43 e così d'ambedue le parti vennero battuti dai nemici e morirono senza aver scampo. Caddero e furono abbattuti dalla parte orientale della città di Gabaa. 44 Quelli che rimasero uccisi in questo stesso luogo furono diciottomila uomini, tutti valorosissimi combattenti. 45 Al vedere ciò i pochi di Beniamino che erano rimasti se ne fuggirono nella solitudine, e vennero alla roccia chiamata Remmon. Anche durante la fuga vennero uccisi altri cinquemila uomini sbandati ed erranti in diverse direzioni; e poichè volevano spingersi oltre furono inseguiti e ne rimasero uccisi altri duemila. 46 Così avvenne che, in tutto, quei di Beniamino rimasti caduti nei diversi luoghi furono venticinquemila combattenti e uomini di grande valore. 47 Di tutti i figli di Beniamino rimasero pertanto seicento uomini soli, i quali, avendo potuto sfuggire e raggiungere il deserto, rimasero alla roccia di Remmon per quattro mesi; 48 mentre i figli di Israele ritornati indietro, uccisero tutto ciò che era restato nella città, dagli uomini fino agli animali e tutte le città e i villaggi di Beniamino furono preda del fuoco divoratore. | Giudici 20Guerra d'Israele contro la tribù di Beniamino 1 Allora tutti i figli d'Israele, da Dan fino a Bersabee e dalla terra di Galaad, si raccolsero come un sol uomo, davanti al Signore in Masfa. 2 E tutti i capi del popolo, e tutte le tribù d'Israele che si presentarono unite all'assemblea del popolo di Dio erano quattrocento mila combattenti a piedi. 3 Or i figli di Beniamino seppero che i figli d'Israele eran saliti in Masfa. Il levita, marito della donna uccisa, interrogato in qual modo fosse stata commessa sì grande scelleraggine, 4 rispose: «Arrivato a Gabaa di Beniamino colla mia moglie, vi albergai; 5 gli uomini di quella città circondarono di notte la casa in cui mi trovava, coll'intenzione d'ammazzarmi; essi straziarono con inaudito furore di libidine la mia moglie, che ne è morta. 6 Allora la presi, la feci in pezzi, e ne mandai le parti in tutti i territori da voi posseduti, perchè tanto misfatto, sì grave scelleraggine non vi fu mai in Israele. 7 Or voi tutti, o figli d'Israele qui presenti, decidete il da farsi». 8 Tutto il popolo, alzatosi, com'un sol uomo rispose: «Non torneremo alle nostre tende, nessuno rientrerà in casa sua! 9 Ecco quanto dobbiamo fare tutti insieme contro Gabaa: 10 di tutte le tribù d'Israele si scelgano dieci uomini su cento, cento su mille, mille su dieci mila; essi portino viveri all'esercito, affinchè noi possiamo combattere contro Gabaa di Beniamino e darle quel che si merita per la sua scelleraggine». 11 Tutto Israele adunque si adunò com'un sol uomo, collo stesso animo e colla stessa risoluzione, contro quella città. 12 E mandarono ambasciatori a tutta la tribù di Beniamino, a dire: «Perchè mai tanta scelleratezza in voi? 13 Consegnateci gli uomini di Gabaa, che hanno commesso questo misfatto, perchè siano messi a morte e sia tolto il male da Israele». Ma quelli di Beniamino non diedero ascolto all'ordine dei loro fratelli, figli d'Israele; 14 anzi da tutte le città del loro territorio si radunarono a Gabaa per soccorrerla e per combattere contro tutto il popolo d'Israele. 15 Tra quelli di Beniamino furon contati venticinque mila atti a trar la spada, oltre gli abitanti di Gabaa, 16 che eran settecento uomini fortissimi, e combattevano colla sinistra come colla destra, e colla fionda scagliavano sassi con tanta abilità, da colpire un capello, senza sgarrarne una. 17 Dei figli d'Israele, tolti quelli di Beniamino, furon contati quattrocento mila uomini atti a trarre la spada e pronti a combattere. 18 Questi, messisi in cammino, andarono alla casa di Dio (cioè Silo) e consultarono Dio, e dissero: «Chi deve essere nel nostro esercito il capo della battaglia contro i figli di Beniamino?» Il Signore rispose loro: «Giuda sia il vostro capo». 19 E subito i figli d'Israele, alzatisi di gran mattino, andarono a porre il campo vicino a Gabaa. 20 Si mossero poi dal loro posto per dar battaglia ai figli di Beniamino e assalire la città; 21 ma i figli di Beniamino, usciti da Gabaa, uccisero in quel giorno ventidue mila uomini dei figli d'Israele. 22 E i figli d'Israele, fidando nella loro forza e nel loro numero, si ordinarono di nuovo a battaglia nello stesso luogo, dove avevano combattuto prima; 23 ma avanti salirono a piangere dinanzi al Signore sino a notte, e lo consultarono e dissero: «Dobbiamo seguitare a combattere contro i figli di Beniamino nostri fratelli o no?» Il Signore rispose: «Salite pure contro di loro, e date battaglia». 24 Ma il giorno dopo, essendo i figli d'Israele andati a combattere contro i figli di Beniamino, 25 questi irruppero fuori dalle porte di Gabaa, saltaron loro addosso e ne fecero tanta strage da stenderne al suolo diciotto mila atti a trar la spada. 26 Allora i figli d'Israele andarono alla casa di Dio, e si posero seduti a piangere davanti al Signore e digiunarono fino alla sera di quel giorno, ed offersero olocausti e vittime pacifiche, 27 consultarono Dio sul loro stato. Era lì in quel tempo l'arca dell'alleanza del Signore, 28 e Finees, figlio di Eleazaro figlio di Aronne, presiedeva alla casa. Consultarono adunque il Signore, e dissero: «Dobbiamo tornare a combattere i figli di Beniamino, nostri fratelli, o stare in riposo?» Il Signore disse loro: «Salite: domani li darò nelle vostre mani». 29 Allora i figli d'Israele posero imboscate intorno alla città di Gabaa, 30 e per la terza volta, come per la prima e per la seconda, fecero avanzare il loro esercito contro Beniamino. 31 I figli di Beniamino irruppero con audacia fuori della città ed inseguirono per lungo tratto gli avversari che fuggivano, per ferirli come nel primo e nel secondo giorno, per farli a pezzi quando fuggissero per le due strade, di cui una sale a Betel e l'altra a Gabaa. Ne stesero al suolo circa trenta, 32 e credevano di tagliarli a pezzi secondo il solito. Invece i figli d'Israele, con astuzia, fingevan di fuggire per tirarli lontano dalla città e condurli, fuggendo, alle dette strade. 33 Tutti i figli d'Israele si mossero adunque dai loro posti, e si ordinarono a battaglia nel luogo chiamato Baaltamar, mentre le imboscate che erano attorno alla città cominciavano a poco a poco a farsi vedere, 34 e ad avanzarsi dal lato occidentale della città, ed altri dieci mila uomini scelti da tutto Israele, provocavano a battaglia gli abitanti della città. Così divenne più accanita la battaglia contro i figli di Beniamino, che non compresero come da ogni parte li attendesse la morte. 35 Il Signore li sconfisse dinanzi ai figli d'Israele che in quel giorno ne uccisero venticinque mila cento uomini, tutti guerrieri atti a trar la spada. 36 I figli di Beniamino, vedutisi inferiori, si diedero alla fuga. Veduto ciò, i figli d'Israele diedero loro agio di fuggire, affinchè giungessero alle imboscate messe vicino alla città. 37 Or quelli delle imboscate, usciti improvvisamente dai loro nascondigli, e tagliati a pezzi i figli di Beniamino che fuggivano, entrarono nella città e la misero a fil di spada. 38 A quelli posti nelle imboscate i figli d'Israele avevan detto di segnalare che avevan preso la città col mettervi il fuoco, affinchè dall'innalzarsi del fumo intendessero che la città era stata presa. 39 I figli d'Israele che seguitavano a combattere contro i figli di Beniamino, i quali, poiché credevano che se ne fuggissero, l'inseguivano con più lena, dopo aver fatto a pezzi trenta uomini del loro esercito, 40 vista la colonna del fumo alzarsi dalla città, intesero, ed anche quelli di Beniamino, avendo, voltandosi indietro, veduto alzarsi in alto le fiamme, s'accorsero della presa della città. 41 Allora gli Israeliti che avevan finito di fuggire, voltata la faccia, resistettero con gran forza, ed i figli di Beniamino, veduta la cosa, si diedero alla fuga 42 per la via del deserto. Ma anche là furono inseguiti dai nemici, e di più quelli che avevano incendiato la città si fecero loro incontro. 43 Così, trucidati da ambedue le parti dai nemici, perivano senza avere scampo, e caddero stesi al suolo ad oriente di Gabaa. 44 Quelli che rimasero uccisi in quello stesso luogo furono diciotto mila uomini, tutti combattenti di sommo valore. 45 Veduto ciò, quelli che eran rimasti di Beniamino fuggirono nel deserto, verso la rupe chiamata Remmon. Ma anche in questa fuga, errando qua e là in diverse direzioni, ne furono uccisi cinque mila, e, seguitando ad essere inseguiti, ne furono uccisi altri due mila. 46 Così tutti i caduti di Beniamino, in diversi luoghi, furon venticinque mila combattenti espertissimi nella guerra, 47 e non rimasero di tutta la gente di Beniamino che seicento uomini, i quali poterono salvarsi fuggendo nel deserto; e stettero quattro mesi alla rupe di Remmon. 48 I figli d'Israele, tornati indietro, passarono a fil di spada tutto ciò che restava nella città, dagli uomini fino alle bestie; e tutte le città ed i villaggi di Beniamino furono preda del fuoco divoratore. | Giudici 20Combattendo per vendicare tale scelleraggine tutte le altre tribù contro Beniamin, restano al di sotto per una, e per due volte: ma alla terza venute alle mani per ordine del Signore, sterminano del tutto quella tribù, toltine secento uomini, che fuggirono nella solitudine. 1 Andarono adunque tutti i figliuoli d'Israele, e si radunarono insieme con un sol cuore dinanzi al Signore in Maspha, da Dan sino a Bersabee, e dalla terra di Galaad. 2 E tutti i capi de' popoli, e tutte le tribù d'Israele intervennero all'adunanza del popol di Dio in numero di quattrocento mila pedoni atti alla guerra. 3 (E non ignorarono quelli di Beniamin che si erano congregati i figliuoli d'Israele in Maspha). E fu interrogato il Levita marito della donna uccisa, in qual modo fosse stata eseguita così grande scelleraggine. 4 Egli rispose: Io era arrivato a Gabaa di Beniamin colla mia moglie, e ivi albergai. 5 Quand'ecco che uomini di quella città circondarono di notte tempo la casa, dov'io mi trovava, volendo uccidermi: e questi avendo straziata con inaudito furore di libidine la mia moglie ella se ne morì. 6 E io la presi, e la feci in pezzi, e ne mandai i brani in tutti i luoghi del vostro dominio: conciossiachè indegnità così grande, e orrore simile non è mai avvenuto in Israele. 7 Siete tutti raunati, o figliuoli d'Israele: risolvete quello che abbiate a fare. 8 E tutto il popolo stando in piedi rispose, come se fosse stato un sol uomo: Noi non torneremo alle nostre tende, e nissuno rientrerà in sua casa; 9 Ma faremo così tutti d'accordo contro Gabaa: 10 Si scelgano da tutte le tribù d'Israele dieci uomini di ogni centinajo, e cento d'ogni migliajo, e mille di dieci mila, i quali forniscano l'esercito di vettovaglia, affinchè noi possiamo far guerra a Gabaa di Beniamin, e farle pagar il fio della sua scelleraggine. 11 E si collegò tutto Israele contro quella città, come fosse un sol uomo collo stesso animo, e colla stessa risoluzione. 12 E spedirono ambasciatori a tutta la tribù di Beniamin che dissero: Perchè mai si è trovata in voi tanta scelleratezza? 13 Rimetteteci gli uomini di Gabaa che hanno commessa così grande indegnità, affinchè sieno messi a morte, e tolgasi il male da Israele. Ma quelli non vollero ascoltar l'ambasciata de' loro fratelli, i figliuoli d'Israele: 14 Ma da tutte le città della loro tribù si radunarono a Gabaa per soccorrerla, e combattere contro tutto il popolo d'Israele. 15 E si contarono venticinque mila beniamiti atti alle armi, oltre gli abitanti di Gabaa; 16 I quali erano in numero di settecento uomini fortissimi, che maneggiavan le armi colla sinistra, come colla destra, e colla fionda scagliavano sassi con tal destrezza, che avrebbon colpito in un capello, senza che la pietra scagliata torcesse in altra parte. 17 E della nazione d'Israele, tolti i figliuoli di Beniamin, si contarono quattrocento mila uomini atti alle armi, e pronti a combattere. 18 E si mossero, e andarono alla casa di Dio, cioè a Silo: e consultarono Dio, e dissero: Chi sarà nel nostro esercito il capitano a combattere contro i figliuoli di Beniamin? Rispose loro il Signore: Giuda sia il vostro capitano. 19 E immediatamente i figliuoli d'Israele alzatisi di gran mattino andarono a porre il campo nelle vicinanze di Gabaa: 20 E indi avanzandosi per dar battaglia a' figliuoli di Beniamin cominciarono ad assalire la città. 21 Ma i figliuoli di Beniamin usciti di Gabaa uccisero in quel dì ventidue mila uomini de' figliuoli d'Israele. 22 E di nuovo i figliuoli d'Israele affidati al valore, e al numero loro, ordinaron l'esercito nel luogo stesso, in cui prima aveano combattuto: 23 Prima però di muoversi andarono a piangere dinanzi al Signore sino alla notte, e lo consultarono, e dissero: Debbo io tornare a combattere contro i miei fratelli figliuoli di Beniamin, o no? Ed egli rispose loro: Movetevi contro di loro, e attaccate la mischia. 24 Ed essendo andati il dì seguente i figliuoli d'Israele a combattere contro i figliuoli di Beniamin, 25 I figliuoli di Beniamin si scagliarono fuori delle porte di Gabaa; e investitili ne fecero tanta strage che ne stesero al suolo diciotto mila combattenti. 26 Per la qual cosa tutti i figliuoli d'Israele si portarono alla casa di Dio, e assisi piangevano dinanzi al Signore, e digiunarono quel dì sino alla sera e gli offerirono olocausti, e ostie pacifiche, 27 E lo consultarone sopra lo stato loro. Ivi era in quel tempo l'arca del testamento del Signore. 28 E Phinees figliuolo di Eleazaro figliuolo di Aronne presiedeva alla casa (di Dio). Consultarono adunque il Signore, e dissero: Dobbiamo noi di nuovo andare a combattere contro i nostri fratelli, i figliuoli di Beniamin, o stare in riposo? Disse loro il Signore: Andate: perocché domane io li darò in vostro potere. 29 E i figliuoli d'Israele posero un'imboscata intorno alla città di Gabaa: 30 E questa terza volta ordinaron l'esercito contro a Beniamin come la prima, e la seconda. 31 Ma i figliuoli di Beniamin nella stessa guisa si scagliarono arditamente fuori della città, e inseguirono per lungo tratto gli avversarii loro che fuggivano, talmente che ne ferirono, come nella prima, e nella seconda giornata, e tagliarono a pezzi quelli che scappavano per le due strade delle quali una va a Bethel, e l'altra conduce a Gabaa, e stesero al suolo circa trenta uomini: 32 Perocché credevano che cedessero secondo il solito. Ma eglino artifiziosamente fingendo di fuggire, ebbero mira di trarli lungi dalla città, e con simulata fuga condurgli a quelle strade che abbiamo dette. 33 E allora alzatisi tutti i figliuoli d'Israele da' loro posti, si ordinarono in battaglia nel luogo chiamato Baal-Thamar. E quelli parimente ch'erano nell'imboscata attorno alla città, cominciarono appoco, appoco a farsi vedere, 34 E ad avanzarsi dalla parte settentrionale della città. E oltre a questo altri dieci mila uomini scelti da tutto Israele provocarono a battaglia gli abitanti della città. E divenne più atroce il conflitto contro i figliuoli di Beniamin: ed essi non compresero, come era preparata per essi da ogni parte la morte. 35 E il Signore li flagellò dinanzi a' figliuoli d'Israele, i quali ne ammazzarono in quel giorno venticinque mila, e cento uomini, tutti valorosi, e buoni pel mestiero delle armi. 36 Or i figliuoli di Beniamin veggendosi perdenti, cominciarono a fuggire. La qual cosa avendo osservata i figliuoli d'Israele, fecero ad essi luogo, perchè fuggissero, affinchè incappassero nelle imboscate che aveano messe presso della città: 37 E quelli della imboscata essendo repentinamente saltati fuora da' lor nascondigli, i Beniamiti fuggendo da loro che li mettevano a fil di spada, entrarono nella città, e vi fecer macello. 38 Or i figliuoli d'Israele erano convenuti con quelli posti da loro in imboscata di questo segnale, che quando avesser presa la città, vi mettessero il fuoco, per fare intendere mediante il fumo che si leverebbe in alto, come la città era stata presa. 39 Or questo segnale l'osservarono i figliuoli d'Israele che tuttor combattevano (perocché i figliuoli di Beniamin credendo che si fuggissero, gli incalzavano fortemente avendo uccisi della loro gente trenta uomini). 40 Or veggendo quelli la colonna di fumo che si alzava dalla città: e parimente i Beniamiti volgendosi indietro, veggendosi presa la città, e che si alzavano in alto le fiamme, 41 Allora quelli che avean finto di fuggire, volgendo faccia resistevano con maggior forza. Lo che vedendo i figliuoli di Beniamin si diedero alla fuga; 42 E cominciarono a pigliar la via del deserto: ma i loro nemici gl'inseguirono anche in quella parte: e di più furono investiti di fronte da quelli che aveano incendiata la città. 43 E così avvenne che dall'una e dall'altra parte erano trucidati da' nemici, e perivano senza avere scampo. E furono sterminati, e stesi al suolo dalla parte orientale di Gabaa. 44 E quelli che rimasero uccisi in quello stesso luogo furon diciotto mila uomini combattenti, tutti di sommo valore. 45 Lo che avendo veduto gli avanzi di Beniamin fuggirono nel deserto, e andavano verso il masso chiamato Remmon: e sparsi com'erano, e fuggendo chi qua, di là, ne furon morti altri cinque mila. E inseguendogli ancor più innanzi ne uccisero altri due mila. 46 Per la qual cosa tutti quelli che in diversi luoghi perirono de' Beniamiti furono venti cinque mila combattenti, espertissimi nel mestiere dell'armi. 47 Rimasero adunque di tutta la gente di Beniamin secento uomini che poterono salvarsi, e fuggirsi nel deserto; e si fermaron per quattro mesi sul masso di Remmon. 48 Ma i figliuoli d'Israele tornati indietro trucidarono tutti gli avanzi della città dagli uomini fino alle bestie e tutte le città, e i villaggi di Beniamin furono preda del fuoco divoratore. | Giudici 201 ALLORA tutti i figliuoli d'Israele uscirono fuori, e la raunanza si adunò, come se non fosse stata che un uomo solo, da Dan fino a Beerseba, e dal paese di Galaad appresso al Signore, in Mispa. 2 E i capi di tutto il popolo, di tutte le tribù d'Israele, comparvero nella raunanza del popolo di Dio, in numero di quattrocentomila uomini a piè, che potevano trar la spada. 3 E i figliuoli di Beniamino udirono che i figliuoli di Israele erano saliti in Mispa. E i figliuoli d'Israele dissero: Dicasi come questo male è stato commesso. 4 E quell'uomo Levita, marito della donna ch'era stata ammazzata, rispose, e disse: Io giunsi in Ghibea, che è di Beniamino, con la mia concubina, per albergarvi la notte. 5 E gli abitanti di Ghibea si levarono, e intorniarono la casa di notte contro a me, avendo intenzione d'ammazzarmi; poi straziarono la mia concubina, tanto ch'ella ne morì. 6 Ed io presi la mia concubina, e la tagliai a pezzi, e la mandai per tutte le contrade dell'eredità d'Israele; conciossiachè quella gente abbia commessa una scelleratezza, e una villania in Israele. 7 Eccovi tutti, figliuoli d'Israele; mettete qui il fatto in deliberazione, e tenetene consiglio. 8 E tutto il popolo si levò, come se non fosse stato che un uomo solo, dicendo: Noi non ce ne andremo ciascuno alla sua stanza, nè ci ritrarremo ciascuno in casa sua. 9 Ma ora, ecco quel che faremo a Ghibea: noi trarremo la sorte contro ad essa. 10 E prenderemo di cent'uomini d'ogni tribù d'Israele dieci, e di mille cento, e di diecimila mille; per far provvisione di vittuaglia per lo popolo, acciocchè vada, e faccia a Ghibea di Beniamino, secondo tutta la villania che ha commessa in Israele. 11 Così tutti gli uomini d'Israele furono adunati contro a quella città, congiunti come se non fossero stati che un uomo solo. 12 E le tribù d'Israele mandarono degli uomini per tutte le comunità di Beniamino, a dire: Che male è questo ch'è stato commesso fra voi? 13 Ora dunque, dateci quegli uomini scellerati che sono in Ghibea, e noi li faremo morire, e torremo via il male d'Israele. Ma i figliuoli di Beniamino non vollero attendere alla voce de' figliuoli d'Israele, lor fratelli. 14 Anzi i figliuoli di Beniamino si adunarono dall'altre città, in Ghibea, per uscire in battaglia contro a' figliuoli d'Israele. 15 E in quel dì furono annoverati i figliuoli di Beniamino dell'altre città, in numero di ventiseimila uomini, che potevano trar la spada; senza gli abitanti di Ghibea, che furono annoverati, in numero di settecent'uomini scelti. 16 Di tutta questa gente, v'erano settecento uomini scelti ch'erano mancini; tutti costoro tiravano pietre con la frombola ad un capello, senza fallire. 17 E que' d'Israele furono annoverati senza Beniamino, in numero di quattrocentomila uomini, che potevano trar la spada; tutti costoro erano uomini di guerra. 18 Poi i figliuoli d'Israele si levarono, e salirono alla Casa di Dio, e domandarono Iddio, e dissero: Chi di noi salirà il primo in battaglia contro a' figliuoli di Beniamino? E il Signore disse: Giuda sia il primo. 19 I figliuoli d'Israele adunque si levarono la mattina, e posero campo sopra Ghibea. 20 E gl'Israeliti uscirono in battaglia contro a que' di Beniamino; e ordinarono la battaglia contro a loro presso a Ghibea. 21 Allora i figliuoli di Beniamino uscirono di Ghibea, e in quel dì tagliarono a pezzi, e misero per terra ventiduemila uomini degl'Israeliti. 22 Ma pure il popolo, cioè, que' d'Israele, prese animo, e ordinò di nuovo la battaglia nel luogo dove l'avea ordinata il primo giorno. 23 Perciocchè i figliuoli d'Israele erano saliti, e aveano pianto davanti al Signore infino alla sera, e aveano domandato il Signore, dicendo: Debbo io di nuovo venire a battaglia co' figliuoli di Beniamino, mio fratello? E il Signore avea risposto: Salite contro a loro. 24 I figliuoli d'Israele adunque vennero a battaglia contro a' figliuoli di Beniamino, il secondo giorno. 25 E que' di Beniamino uscirono loro incontro di Ghibea, il secondo giorno; e tagliarono a pezzi, e misero per terra ancora diciottomila uomini, i quali tutti potevano trar la spada. 26 Allora tutti i figliuoli d'Israele, e tutto il popolo, salirono, e vennero alla Casa del Signore, e piansero, e stettero quivi davanti al Signore, e digiunarono quel dì fino alla sera; e offersero olocausti e sacrificii da render grazie, davanti al Signore. 27 E i figliuoli d'Israele domandarono il Signore (or in que' dì l'Arca del patto di Dio era quivi; 28 e Finees, figliuolo d'Eleazaro, figliuolo di Aaronne, in que' dì si presentava davanti al Signore), dicendo: Uscirò io ancora di nuovo in battaglia contro a' figliuoli di Beniamino, mio fratello; o me ne rimarrò io? E il Signore disse: Salite; perciocchè domani io ve li darò nelle mani. 29 E Israele pose degli agguati a Ghibea d'ogni intorno. 30 E i figliuoli d'Israele nel terzo giorno salirono contro a' figliuoli di Beniamino, e ordinarono la battaglia presso a Ghibea, come le altre volte. 31 E i figliuoli di Beniamino uscirono incontro al popolo, e furono tratti fuor della città; e cominciarono, come l'altre volte, a uccidere alcuni del popolo, in su le strade, delle quali l'una sale in Betel, e l'altra sale in Ghibea, nella campagna; che furono intorno a trent'uomini d'Israele. 32 E i figliuoli di Beniamino dissero: Essi sono sconfitti davanti a noi, come per addietro. Ma i figliuoli d'Israele dicevano: Fuggiamo, e tiriamoli fuori della città alle grandi strade. 33 Tutti gl'Israeliti adunque si levarono dal luogo loro, e ordinarono la battaglia in Baal-tamar; e gli agguati d'Israele uscirono del luogo loro, dalla costa di Ghibea. 34 E, nel maggior calore della battaglia, diecimila uomini, scelti di tutto Israele, vennero a dirittura contro a Ghibea; e que' della città non si avvidero che quel male veniva loro addosso. 35 E il Signore sconfisse Beniamino davanti ad Israele; e in quel giorno i figliuoli d'Israele tagliarono a pezzi venticinquemila e cent'uomini di Beniamino, i quali tutti potevano trar la spada. 36 E i figliuoli di Beniamino videro ch'erano sconfitti. Gl'Israeliti adunque diedero luogo a que' di Beniamino; perciocchè si confidavano in su gli agguati che aveano posti contro a Ghibea. 37 E gli agguati corsero prestamente sopra Ghibea; ed essendo tratti là, percossero la città, mettendola a fil di spada. 38 Ora, fra la gente d'Israele e gli agguati, v'era un punto preso, cioè: quando accenderebbero un gran fuoco, con fumo. 39 Così, dopo che la gente d'Israele ebbe voltate le spalle nella battaglia e che que' di Beniamino ebbero cominciato a uccidere della gente d'Israele intorno a trent'uomini (perciocchè dicevano: Per certo essi son del tutto sconfitti davanti a noi, come nella precedente battaglia); 40 quando l'incendio cominciò a salir dalla città, in una colonna di fumo, que' di Beniamino si rivoltarono, ed ecco, l'incendio della città saliva al cielo. 41 E gl'Israeliti voltarono faccia; e i Beniaminiti furono spaventati; perchè vedevano che il male era loro sopraggiunto. 42 E voltarono le spalle davanti agl'Israeliti, traendo verso la via dal deserto; ma la battaglia li perseguiva da presso; e anche quelli che uscivano della città li ammazzavano, avendoli rinchiusi nel mezzo di loro. 43 Gl'Israeliti adunque intorniarono i Beniaminiti, e li perseguitarono, e li calpestarono a loro agio, fin dirincontro a Ghibea, dal sol levante. 44 E caddero morti de' Beniaminiti diciottomila uomini, tutti uomini di valore. 45 Or i Beniaminiti, voltate le spalle, fuggirono verso il deserto, alla rupe di Rimmon; ma gl'Israeliti ne raspollarono per le grandi strade cinquemila uomini; poi, perseguitandoli da presso fino a Ghideom, ne percossero ancora duemila. 46 Così tutti quelli che in quel giorno caddero morti de' Beniaminiti, furono venticinquemila uomini, che potevano trar la spada, tutti uomini di valore. 47 E seicent'uomini voltarono le spalle, e se ne fuggirono verso il deserto, alla rupe di Rimmon, ove stettero quattro mesi. 48 Poi gl'Israeliti ritornarono a' figliuoli di Beniamino, e li percossero, e li misero a fil di spada, così le persone ch'erano nella città, come le bestie, e tutto ciò che si ritrovò; misero eziandio a fuoco e fiamma tutte le città che si ritrovarono. |