Nuova Riveduta:

Giudici 4

Debora e Barac liberano Israele dai Cananei
1S 12:9-11; Gc 5:1-23
1 Morto Eud, i figli d'Israele continuarono a fare ciò che è male agli occhi del SIGNORE. 2 Il SIGNORE li diede nelle mani di Iabin, re di Canaan, che regnava ad Asor. Il capo del suo esercito era Sisera, che abitava ad Aroset-Goim.
3 I figli d'Israele gridarono al SIGNORE, perché Iabin aveva novecento carri di ferro e già da vent'anni opprimeva con violenza i figli d'Israele.
4 In quel tempo era giudice d'Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidot. 5 Lei sedeva sotto la palma di Debora, fra Rama e Betel, nella regione montuosa di Efraim, e i figli d'Israele salivano da lei per le controversie giudiziarie. 6 Debora mandò a chiamare Barac, figlio di Abinoam, da Cades di Neftali, e gli disse: «Il SIGNORE, Dio d'Israele, non ti ha forse dato quest'ordine: "Va', raduna sul monte Tabor e prendi con te diecimila uomini dei figli di Neftali e dei figli di Zabulon. 7 Io attirerò verso di te, al torrente Chison, Sisera, capo dell'esercito di Iabin, con i suoi carri e la sua numerosa gente, e lo darò nelle tue mani"?» 8 Barac le rispose: «Se vieni con me, andrò; ma se non vieni con me, non andrò». 9 Debora disse: «Certamente, verrò con te; però, la via per cui cammini non ti porterà onori; perché il SIGNORE darà Sisera in mano a una donna». E Debora si alzò e andò con Barac a Cades.
10 Barac convocò Zabulon e Neftali a Cades; diecimila uomini si misero al suo seguito e Debora salì con lui.
11 Ora Eber, il Cheneo, si era separato dai Chenei, discendenti di Obab, suocero di Mosè, e aveva piantato le sue tende fino al querceto di Saannaim, che è vicino a Cades.
12 Fu riferito a Sisera che Barac, figlio di Abinoam, era salito sul monte Tabor. 13 Sisera adunò tutti i suoi carri, novecento carri di ferro, e tutta la gente che era con lui, da Aroset-Goim fino al torrente Chison.
14 Allora Debora disse a Barac: «Àlzati, poiché questo è il giorno in cui il SIGNORE ha dato Sisera nelle tue mani. Il SIGNORE non va forse davanti a te?» Allora Barac scese dal monte Tabor, seguito da diecimila uomini. 15 Il SIGNORE mise in rotta, davanti a Barac, Sisera con tutti i suoi carri e con tutto il suo esercito, che fu passato a fil di spada; e Sisera, sceso dal carro, si diede alla fuga a piedi. 16 Ma Barac inseguì i carri e l'esercito fino ad Aroset-Goim; e tutto l'esercito di Sisera cadde sotto i colpi della spada e non scampò neppure un uomo.

Gc 5:24-31; 3:16-22
17 Sisera fuggì a piedi verso la tenda di Iael, moglie di Eber, il Cheneo, perché vi era pace fra Iabin, re di Asor, e la casa di Eber, il Cheneo. 18 Iael uscì incontro a Sisera e gli disse: «Entra, mio signore, entra da me; non temere». Egli entrò da lei nella sua tenda e lei lo coprì con una coperta. 19 Egli le disse: «Ti prego, dammi un po' d'acqua da bere perché ho sete». Quella, aperto l'otre del latte, gli diede da bere e lo coprì. 20 Egli le disse: «Stattene all'ingresso della tenda; forse qualcuno verrà a interrogarti e ti chiederà: "C'è qualcuno qui dentro?" Tu risponderai di no». 21 Allora Iael, moglie di Eber, prese un piuolo della tenda e un martello, andò pian piano da lui e gli piantò il piuolo nella tempia tanto che esso penetrò in terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; e morì. 22 Mentre Barac inseguiva Sisera, Iael uscì a incontrarlo e gli disse: «Vieni, e ti mostrerò l'uomo che cerchi». Egli entrò da lei; ecco, Sisera era steso morto, con il piuolo nella tempia.
23 Quel giorno Dio umiliò Iabin, re di Canaan, davanti ai figli d'Israele. 24 La mano dei figli d'Israele si fece sempre più pesante su Iabin, re di Canaan, finché l'ebbero annientato.

C.E.I.:

Giudici 4

1 Eud era morto e gli Israeliti tornarono a fare ciò che è male agli occhi del Signore. 2 Il Signore li mise nelle mani di Iabin re di Canaan, che regnava in Cazor. Il capo del suo esercito era Sisara che abitava a Aroset-Goim. 3 Gli Israeliti gridarono al Signore, perché Iabin aveva novecento carri di ferro e già da venti anni opprimeva duramente gli Israeliti.
4 In quel tempo era giudice d'Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidot. 5 Essa sedeva sotto la palma di Debora, tra Rama e Betel, sulle montagne di Efraim, e gli Israeliti venivano a lei per le vertenze giudiziarie. 6 Essa mandò a chiamare Barak, figlio di Abinoam, da Kades di Nèftali, e gli disse: «Il Signore, Dio d'Israele, ti dà quest'ordine: Va', marcia sul monte Tabor e prendi con te diecimila figli di Nèftali e figli di Zàbulon. 7 Io attirerò verso di te al torrente Kison Sisara, capo dell'esercito di Iabin, con i suoi carri e la sua numerosa gente, e lo metterò nelle tue mani». 8 Barak le rispose: «Se vieni anche tu con me, andrò; ma se non vieni, non andrò». 9 Rispose: «Bene, verrò con te; però non sarà tua la gloria sulla via per cui cammini; ma il Signore metterà Sisara nelle mani di una donna». Debora si alzò e andò con Barak a Kades. 10 Barak convocò Zàbulon e Nèftali a Kades; diecimila uomini si misero al suo seguito e Debora andò con lui.
11 Ora Eber, il Kenita, si era separato dai Keniti, discendenti di Obab, suocero di Mosè, e aveva piantato le tende alla Quercia di Saannaim che è presso Kades.
12 Fu riferito a Sisara che Barak, figlio di Abinoam, era salito sul monte Tabor. 13 Allora Sisara radunò tutti i suoi carri, novecento carri di ferro, e tutta la gente che era con lui da Aroset-Goim fino al torrente Kison.
14 Debora disse a Barak: «Alzati, perché questo è il giorno in cui il Signore ha messo Sisara nelle tue mani. Il Signore non esce forse in campo davanti a te?». Allora Barak scese dal monte Tabor, seguito da diecimila uomini. 15 Il Signore sconfisse, davanti a Barak, Sisara con tutti i suoi carri e con tutto il suo esercito; Sisara scese dal carro e fuggì a piedi. 16 Barak inseguì i carri e l'esercito fino ad Aroset-Goim; tutto l'esercito di Sisara cadde a fil di spada e non ne scampò neppure uno.
17 Intanto Sisara era fuggito a piedi verso la tenda di Giaele, moglie di Eber il Kenita, perché vi era pace fra Iabin, re di Cazor, e la casa di Eber il Kenita. 18 Giaele uscì incontro a Sisara e gli disse: «Fermati, mio signore, fermati da me: non temere». Egli entrò da lei nella sua tenda ed essa lo nascose con una coperta. 19 Egli le disse: «Dammi un po' d'acqua da bere perché ho sete». Essa aprì l'otre del latte, gli diede da bere e poi lo ricoprì. 20 Egli le disse: «Sta' all'ingresso della tenda; se viene qualcuno a interrogarti dicendo: C'è qui un uomo?, dirai: Nessuno». 21 Ma Giaele, moglie di Eber, prese un picchetto della tenda, prese in mano il martello, venne pian piano a lui e gli conficcò il picchetto nella tempia, fino a farlo penetrare in terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; così morì. 22 Ed ecco Barak inseguiva Sisara; Giaele gli uscì incontro e gli disse: «Vieni e ti mostrerò l'uomo che cerchi». Egli entrò da lei ed ecco Sisara era steso morto con il picchetto nella tempia.
23 Così Dio umiliò quel giorno Iabin, re di Canaan, davanti agli Israeliti. 24 La mano degli Israeliti si fece sempre più pesante su Iabin, re di Canaan, finché ebbero sterminato Iabin re di Canaan.

Nuova Diodati:

Giudici 4

Debora e Barak liberano dai Cananei
1 Morto Ehud, i figli d'Israele ritornarono a fare ciò che è male agli occhi dell'Eterno. 2 E l'Eterno li diede nelle mani di Jabin, re di Canaan, che regnava a Hatsor. Il capo del suo esercito era Sisera, che abitava a Harosceth delle nazioni. 3 E i figli d'Israele gridarono all'Eterno, perché Jabin aveva novecento carri di ferro, e già da venti anni opprimeva duramente i figli d'Israele. 4 In quel tempo era giudice d'Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidoth. 5 Essa era solita sedere sotto la palma di Debora, fra Ramah e Bethel, nella regione montuosa di Efraim, e i figli d'Israele venivano da lei per farsi rendere giustizia. 6 Or ella mandò a chiamare Barak, figlio di Abinoam, da Kedesh di Neftali, e gli disse: «Non ti ha l'Eterno, il DIO d'Israele, comandato: "Va', marcia sul monte Tabor e prendi con te diecimila uomini dei figli di Neftali e dei figli di Zabulon. 7 Io attirerò verso di te al torrente Kishon, Sisera, capo dell'esercito di Jabin, con i suoi carri e le sue truppe numerose, e lo darò nelle tue mani"?». 8 Barak le rispose: «Se vieni con me, andrò; ma se non vieni con me, non andrò». 9 Ella disse: «Certamente verrò con te; tuttavia nel viaggio che stai intraprendendo non conseguirai per te gloria alcuna, perché l'Eterno consegnerà Sisera nelle mani di una donna». Poi Debora si levò e andò con Barak a Kedesh. 10 Barak convocò Zabulon e Neftali a Kedesh; si mosse alla testa di diecimila uomini, e Debora salì con lui. 11 Or Heber, il Keneo, si era separato dai Kenei, discendenti di Hobab, suocero di Mosè, e aveva piantato le sue tende alla quercia di Tsaannaim, che è presso Kedesh. 12 Fu riferito a Sisera che Barak, figlio di Abinoam, era salito sul monte Tabor. 13 Così Sisera adunò tutti i suoi carri, novecento carri di ferro, e tutta la gente che era con lui, da Harosceth delle nazioni fino al torrente Kishon. 14 Allora Debora disse a Barak: «Levati, perché questo è il giorno in cui l'Eterno ha dato Sisera nelle tue mani. Non è forse l'Eterno uscito davanti a te?». Così Barak scese dal monte Tabor, seguito da diecimila uomini. 15 L'Eterno sconfisse Sisera, tutti i suoi carri e tutto il suo esercito, che fu passato a fil di spada davanti a Barak; Sisera però scese dal carro e fuggì a piedi. 16 Ma Barak inseguì i carri e l'esercito fino ad Harosceth delle nazioni; e tutto l'esercito di Sisera cadde sotto i colpi della spada; non ne scampò neppure uno. 17 Nel frattempo Sisera era fuggito a piedi verso la tenda di Jael, moglie di Heber, il Keneo, perché vi era pace fra Jabin, re di Hatsor, e la casa di Heber il Keneo. 18 Jael uscì allora incontro a Sisera e gli disse: «Entra, signor mio, entra da me; non temere». Così egli entrò da lei nella tenda, ed essa lo coprì con una coperta. 19 Poi egli le disse: «Deh, dammi un po' di acqua da bere, perché ho sete». Così essa aperse l'otre del latte e gli diede da bere; quindi lo coprì. 20 Egli le disse: «Sta' all'ingresso della tenda; e se qualcuno viene a interrogarti dicendo: "C'è qualcuno qui?", tu dirai: "Non c'è nessuno"». 21 Allora Jael, moglie di Heber, prese un piolo della tenda e prese in mano un martello, si avvicinò a lui pian piano e gli piantò nella tempia il piolo, che penetrò in terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; e così morì. 22 Or ecco, come Barak inseguiva Sisera, Jael uscì ad incontrarlo e gli disse: «Vieni e ti mostrerò l'uomo che cerchi». Egli entrò da lei nella tenda, ed ecco Sisera giaceva morto col piolo nelle tempie. 23 Così in quel giorno DIO umiliò Jabin, re di Canaan, davanti ai figli d'Israele. 24 La mano dei figli d'Israele si fece sempre più pesante su Jabin, re di Canaan, finché giunsero a distruggere interamente Jabin, re di Canaan.

Riveduta 2020:

Giudici 4

Debora profetessa e giudice d'Israele
1 Morto Eud, i figli d'Israele continuarono a fare ciò che è male agli occhi dell'Eterno. 2 E l'Eterno li diede nelle mani di Iabin, re di Canaan, che regnava ad Asor. Il capo del suo esercito era Sisera che abitava ad Aroset-Goim. 3 E i figli d'Israele gridarono all'Eterno, perché Iabin aveva novecento carri di ferro, e già da vent'anni opprimeva con violenza i figli d'Israele. 4 Ora in quel tempo era giudice d'Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidot. 5 Lei sedeva sotto la palma di Debora, fra Rama e Betel, nella regione montuosa di Efraim, e i figli d'Israele salivano da lei per farsi rendere giustizia. 6 Ora lei mandò a chiamare Barac, figlio di Abinoam, da Cades di Neftali, e gli disse: “L'Eterno, l'Iddio d'Israele, non ti ha forse dato quest'ordine: 'Va', marcia sul monte Tabor e prendi con te diecimila uomini dei figli di Neftali e dei figli di Zabulon. 7 E io attirerò verso te, al torrente Chison, Sisera, capo dell'esercito di Iabin, con i suoi carri e la sua numerosa gente, e io lo darò nelle tue mani'”. 8 Barac le rispose: “Se vieni con me andrò; ma se non vieni con me, non andrò”. 9 E lei disse: “Certamente, verrò con te; soltanto, la via per cui cammini non ti porterà onori; poiché l'Eterno darà Sisera nelle mani di una donna”. E Debora si alzò e andò con Barac a Cades. 10 E Barac convocò Zabulon e Neftali a Cades; diecimila uomini si misero al suo seguito, e Debora salì con lui. 11 Ora Eber, il Cheneo, si era separato dai Chenei, discendenti di Obab, suocero di Mosè, e aveva piantato le sue tende fino al querceto di Saannaim, che è presso Cades. 12 Fu riferito a Sisera che Barac, figlio di Abinoam, era salito sul monte Tabor. 13 E Sisera radunò tutti i suoi carri, novecento carri di ferro, e tutta la gente che era con sé, da Aroset-Goim fino al torrente Chison. 14 E Debora disse a Barac: “Alzati, perché questo è il giorno in cui l'Eterno ha dato Sisera nelle tue mani. L'Eterno non va forse davanti a te?”. Allora Barac scese dal monte Tabor, seguito da diecimila uomini. 15 E l'Eterno mise in rotta, davanti a Barac, Sisera con tutti i suoi carri e con tutto il suo esercito, che fu passato a fil di spada; e Sisera, sceso dal carro, si diede alla fuga a piedi. 16 Ma Barac inseguì i carri e l'esercito fino ad Aroset-Goim; e tutto l'esercito di Sisera cadde sotto i colpi della spada, e non scampò un uomo. 17 Sisera fuggì a piedi verso la tenda di Iael, moglie di Eber, il Cheneo, perché c'era pace fra Iabin, re di Asor, e la casa di Eber il Cheneo. 18 E Iael uscì incontro a Sisera e gli disse: “Entra, signor mio, entra da me: non temere”. Ed egli entrò da lei nella sua tenda, e lei lo coprì con una coperta. 19 Ed egli le disse: “Ti prego, dammi un po' d'acqua da bere perché ho sete”. E quella, aperto l'otre del latte, gli diede da bere, e lo coprì. 20 Ed egli le disse: “Stattene all'ingresso della tenda; e se qualcuno viene a interrogarti dicendo: 'C'è qualcuno qui dentro?', di' di no”. 21 Allora Iael, moglie di Eber, prese un picchetto della tenda e un martello, venne pian piano da lui, e gli piantò il picchetto nella tempia tanto che penetrò a terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; e morì. 22 Ed ecco che, mentre Barac inseguiva Sisera, Iael uscì a incontrarlo, e gli disse: “Vieni, e ti mostrerò l'uomo che cerchi”. Ed egli entrò da lei; ed ecco, Sisera era steso morto, con il picchetto nella tempia. 23 Così Dio umiliò quel giorno Iabin, re di Canaan, davanti ai figli d'Israele. 24 E la mano dei figli d'Israele si fece sempre più pesante su Iabin, re di Canaan, finché ebbero sterminato Iabin, re di Canaan.

Riveduta:

Giudici 4

Debora profetessa e giudice d'Israele
1 Morto che fu Ehud, i figliuoli d'Israele continuarono a fare ciò ch'è male agli occhi dell'Eterno. 2 E l'Eterno li diede nelle mani di Iabin, re di Canaan, che regnava a Hatsor. Il capo del suo esercito era Sisera che abitava a Harosceth-Goim. 3 E i figliuoli d'Israele gridarono all'Eterno, perché Iabin avea novecento carri di ferro, e già da venti anni opprimeva con violenza i figliuoli d'Israele. 4 Or in quel tempo era giudice d'Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidoth. 5 Essa sedeva sotto la palma di Debora, fra Rama e Bethel, nella contrada montuosa di Efraim, e i figliuoli d'Israele salivano a lei per farsi rendere giustizia. 6 Or ella mandò a chiamare Barak, figliuolo di Abinoam, da Kades di Neftali, e gli disse: 'L'Eterno, l'Iddio d'Israele, non t'ha egli dato quest'ordine: Va', raduna sul monte Tabor e prendi teco diecimila uomini de' figliuoli di Neftali e de' figliuoli di Zabulon. 7 E io attirerò verso te, al torrente Kison, Sisera, capo dell'esercito di Iabin, coi suoi carri e la sua numerosa gente, e io lo darò nelle tue mani'. 8 Barak le rispose: 'Se vieni meco andrò; ma se non vieni meco, non andrò'. 9 Ed ella disse: 'Certamente, verrò con te; soltanto, la via per cui ti metti non ridonderà ad onor tuo; poiché l'Eterno darà Sisera in man d'una donna'. E Debora si levò e andò con Barak a Kades. 10 E Barak convocò Zabulon e Neftali a Kades; diecimila uomini si misero al suo seguito, e Debora salì con lui. 11 Or Heber, il Keneo, s'era separato dai Kenei, discendenti di Hobab, suocero di Mosè, e avea piantate le sue tende fino al querceto di Tsaannaim, ch'è presso a Kades. 12 Fu riferito a Sisera che Barak, figliuolo di Abinoam, era salito sul monte Tabor. 13 E Sisera adunò tutti i suoi carri, novecento carri di ferro, e tutta la gente ch'era seco, da Harosceth-Goim fino al torrente Kison. 14 E Debora disse a Barak: 'Lévati, perché questo è il giorno in cui l'Eterno ha dato Sisera nelle tue mani. L'Eterno non va egli dinanzi a te?' Allora Barak scese dal monte Tabor, seguito da diecimila uomini. 15 E l'Eterno mise in rotta, davanti a Barak, Sisera con tutti i suoi carri e con tutto il suo esercito, che fu passato a fil di spada; e Sisera, sceso dal carro, si diè alla fuga a piedi. 16 Ma Barak inseguì i carri e l'esercito fino a Harosceth-Goim; e tutto l'esercito di Sisera cadde sotto i colpi della spada, e non ne scampò un uomo. 17 Sisera fuggì a piedi verso la tenda di Jael, moglie di Heber, il Keneo, perché v'era pace fra Iabin, re di Hatsor, e la casa di Heber il Keneo. 18 E Jael uscì incontro a Sisera e gli disse: 'Entra, signor mio, entra da me: non temere'. Ed egli entrò da lei nella sua tenda, ed essa lo coprì con una coperta. 19 Ed egli le disse: 'Deh, dammi un po' d'acqua da bere perché ho sete'. E quella, aperto l'otre del latte, gli diè da bere, e lo coprì. 20 Ed egli le disse: 'Stattene all'ingresso della tenda; e se qualcuno viene a interrogarti dicendo: C'è qualcuno qui dentro? di' di no'. 21 Allora Jael, moglie di Heber, prese un piuolo della tenda; e, dato di piglio al martello, venne pian piano a lui, e gli piantò il piuolo nella tempia sì ch'esso penetrò in terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; e morì. 22 Ed ecco che, come Barak inseguiva Sisera, Jael uscì ad incontrarlo, e gli disse: 'Vieni, e ti mostrerò l'uomo che cerchi'. Ed egli entrò da lei; ed ecco, Sisera era steso morto, col piuolo nella tempia. 23 Così Dio umiliò quel giorno Iabin, re di Canaan, dinanzi ai figliuoli d'Israele. 24 E la mano de' figliuoli d'Israele s'andò sempre più aggravando su Iabin, re di Canaan, finché ebbero sterminato Iabin, re di Canaan.

Ricciotti:

Giudici 4

Vittoria di Debora e Barac
1 Dopo la morte di Aod i figli d'Israele tornarono a fare il male al cospetto del Signore, 2 e questi li diede in balìa di Jabin re di Canaan, il quale regnò in Asor ed ebbe come condottiero dell'esercito uno chiamato Sisara. Costui abitava in Aroset delle genti. 3 I figli d'Israele invocarono allora il Signore, poichè quegli avea novecento carri falcati e da venti anni li teneva in grande oppressione. 4 Eravi allora Debora, profetessa, moglie di Lapidot, la quale in quel tempo giudicava il popolo. 5 Essa sedeva sotto una palma tra Rama e Betel sul monte di Efraim e ad essa ricorrevano i figli di Israele in ogni loro causa. 6 Essa mandò a chiamare Barac figlio di Abinoem di Cedes di Neftali e gli disse: «Il Signore Iddio d'Israele ti comanda d'andare e di condurre l'esercito sul monte Tabor, prendendo teco diecimila combattenti dei figli di Neftali e dei figli di Zabulon. 7 Io poi condurrò a te, al torrente Cison, Sisara capitano dell'esercito di Iabin e i suoi carri e tutta la moltitudine e li darò nelle tue mani». 8 Barac le rispose: «Andrò se tu verrai con me; ma se tu non volessi venire, non mi moverò». 9 Al che essa disse: «Verrò senza dubbio con te, ma per questa volta la vittoria non sarà attribuita a te, poichè Sisara sarà dato in mano ad una donna». Sorse pertanto Debora e andò in Cedes con Barac, 10 il quale, convocati Zabulon e Neftali, ascese insieme ai diecimila combattenti avendo Debora con sè. 11 Aber il Cineo erasi staccato da tempo dagli altri Cinei suoi fratelli figli di Obab cognato di Mosè e aveva piantato le tende fino nella valle, chiamata Sennim presso Cedes. 12 Sisara, informato che Barac figlio di Abinoem era salito sul monte Tabor, 13 raccolse novecento carri falcati e tutto l'esercito di Aroset delle genti presso il torrente Cison. 14 Debora allora disse a Barac: «Sorgi, poichè è il giorno in cui Dio ti darà nelle mani Sisara; ecco, egli stesso sarà la tua guida». Discese pertanto Barac dal monte Tabor con i diecimila combattenti 15 ed il Signore gettò tale spavento sopra Sisara, i suoi carri e tutto l'esercito di lui, mettendoli a fil di spada al cospetto di Barac, che Sisara sceso dal carro se ne fuggì a piedi 16 e Barac si diede a inseguire i carri dei fuggiaschi e tutto l'esercito fino ad Aroset delle genti e tutta quella moltitudine di nemici cadde e fu massacrata. 17 Sisara fuggendo giunse alla tenda di Jael moglie di Aber il Cineo, giacchè Iabin re di Azor e Aber Cineo erano tra loro in pace. 18 Uscì pertanto Jael incontro a Sisara e gli disse: «Entra in casa mia, o mio signore: entra, non temere». Entrato egli nella tenda di lei e ricoperto da essa con un ampio mantello, 19 le disse: «Dammi, di grazia, un po' d'acqua, chè muoio di sete». Ed essa, aperto un otre di latte, gliene diede da bere e poi lo ricoprì. 20 Sisara allora le disse: «Stattene innanzi all'entrata della tenda e se qualcuno verrà a interrogarti, dicendo: - C'è forse qui qualcuno? -, rispondigli che non v'è anima viva». 21 Allora Jael moglie di Aber prese un piuolo della tenda ed un martello ed entrata silenziosamente, gli pose sopra la tempia il chiodo e con un colpo di martello glielo conficcò nel cervello e lo inchiodò a terra, cosicchè egli associando il sonno alla morte venne meno e morì. 22 Giungeva in quel momento Barac che inseguiva Sisara e uscitagli incontro Jael gli disse: «Vieni e ti mostrerò l'uomo che cerchi». Ed essendo egli entrato vide Sisara steso morto e il piuolo infisso nella tempia di lui. 23 In quel giorno Iddio umiliò Jabin re di Canaan innanzi ai figli d'Israele, 24 i quali crescevano di giorno in giorno e con mano forte opprimevano Jabin re di Canaan, finchè lo sterminarono.

Tintori:

Giudici 4

Debora e Barac
1 I figli d'Israele fecero di nuovo del male nel cospetto del Signore, dopo la morte di Aod. 2 E il Signore li diede nelle mani di Iabin, re cananeo che regnava in Asor, ed aveva a capo del suo esercito uno chiamato Sisara, che abitava in Aroset delle genti. 3 I figli d'Israele gridarono al Signore, perchè Iabin aveva novecento carri falcati e li opprimeva con violenza già da vent'anni. 4 Colei che giudicava il popolo in quel tempo era la profetessa Debora, moglie di Lapidot. 5 Essa stava seduta sotto una palma, che da lei prendeva il nome, tra Rama e Betel, sul monte Efraim, e i figli d'Israele salivano a lei per tutti i giudizi. 6 Or Debora mandò a chiamare Barac figlio di Abinoem, da Cedes di Neftali, e gli disse: «Il Signore Dio d'Israele te lo comanda, va a condurre l'esercito sul monte Tabor, prendendo teco dieci mila combattenti dei figli di Neftali e dei figli di Zabulon. 7 Io poi condurrò a te, nella valle del torrente Cison, Sisara capo dell'esercito di Iabin, i suoi carri e tutta la sua gente, e te li darò nelle mani». 8 E Barac le disse: «Se tu vieni con me, andrò; ma non altrimenti». 9 Debora rispose: «Ebbene, io verrò con te; ma allora non sarà attribuita a te la vittoria, perchè Sisara sarà dato nelle mani di una donna». E Debora si alzò e andò con Barac in Cedes. 10 Barac, chiamati a sè Zabulon e Neftali, salì con dieci mila uomini, accompagnato da Debora. 11 Or Aber Cineo si era da qualche tempo diviso dagli altri Cinei suoi fratelli, figli di Obab parente di Mosè, ed aveva tese le sue tende fino alla valle detta di Sennim, nei dintorni di Cedes. 12 Sisara, appena seppe che Barac figlio di Abinoem era salito sul monte Tabor, 13 adunò i novecento carri falcati e tutto l'esercito da Aroset delle genti al torrente Cison. 14 Allora Debora disse a Barac: «Alzati: ecco il giorno in cui il Signore dà Sisara nelle tue mani, ecco il Signore stesso è tua guida!» E Barac scese dal Tabor con i dieci mila combattenti, 15 Il Signore, gettando lo spavento sopra Sisara, sopra i suoi carri e tutta la sua gente, li fe' passare a fil di spada davanti a Barac, in modo che Sisara, balzato giù dal carro, se ne fuggì a piedi. 16 Barac inseguì i carri che fuggivano e l'esercito fino ad Aroset delle genti e tutta la turba dei nemici perì fino allo sterminio.

Sisara è ucciso da Giaele
17 Or Sisara, fuggendo, arrivò alla tenda di Giaele moglie di Aber Cineo, essendovi pace tra Iabin re di Asor e la casa di Aber Cineo. 18 Giaele, uscita incontro a Sisara, gli disse: «Entra da me, signor mio, entra, non temere». Ed egli entrò nella tenda di lei, ove, dopo essere da lei ricoperto con un mantello, 19 e disse: «Dammi per piacere un po' d'acqua, perchè muoio dalla sete». Allora Giaele, aperto l'otre del latte, gli diede da bere e lo ricoperse. 20 Sisara le disse: «Sta innanzi alla porta della tenda, e se venisse qualcuno a interrogarti e a dire: Vi è forse qualcuno qui? rispondi: Non c'è nessuno». 21 Poi Giaele, moglie di Aber, preso il chiodo della tenda e un martello, entrata di nascosto e in silenzio, applicò il chiodo sulla tempia del capo di Sisara e con un colpo di martello lo conficcò nel cervello fino a terra. Sisara, passando dal sonno alla morte' venne meno e morì. 22 Or come arrivò Barac che lo inseguiva, Giaele, uscitagli incontro, gli disse: «Vieni, e ti farò vedere l'uomo che cerchi». Entrato che fu da lei, vide Sisara che giaceva morto col chiodo fitto nella tempia. 23 In quel giorno Dio umiliò Iabin re di Canaan dinanzi ai figli d'Israele, 24 i quali, divenendo ogni giorno più potenti, appesantirono la mano sopra Iabin re di Canaan fino a distruggerlo completamente.

Martini:

Giudici 4

Debora la Profetessa, e Barac combattono felicemente contro Sisaro generale dell'esercito del re Jabin. Sisara fuggitivo è ucciso da Jahel moglie di Haber Cineo.
1 Ma i figliuoli d'Israele ricominciarono a far il male nel cospetto del Signore, morto che fu Aod, 2 E il Signore li diede in potere di Jabin re di Canaan, il quale regnò in Asor: ed ebbe per condottiere del suo esercito uno chiamato Sisara, ed egli abitava in Haroseth delle nazioni. 3 E i figliuoli d'Israele alzaron le grida al Signore: perocché Jabin avea novecento cocchi armati di falci, e gli avea vessati fuor di modo per venti anni. 4 Ma eravi una profetessa, Debora moglie di Lapidoth, la quale in quel tempo reggeva il popolo. 5 Ella stava a sedere sotto una palma, la quale prese il nome da lei, tra Rama, e Bethel sul monte Ephraim: e andavano a lei i figliuoli d'Israele per tutte le loro liti. 6 Ed ella mandò a chiamare Barac figliuolo di Abinoem di Cedes di Nephthali, e gli disse: Il Signore Dio d'Israele ti comanda, va, e conduci l'esercito sul monte Thabor, e prendi teco dieci mila combattenti della tribù di Nephthali, e di quella di Zabulon: 7 E io condurrò a te in un luogo del torrente Cison Sisara condottiero dell'esercito di Jabin, e i suoi cocchi, e tutta sua gente, e li darò in tuo potere. 8 Ma Barac le disse: Se tu vieni con meco, io anderò; se non vieni meco, io non mi muovo. 9 Ed ella rispose a lui: E bene, io verrò teco, ma per questa volta non sarà attribuita a te la vittoria; perocché Sisara sarà dato nelle mani di una donna. Allora Debora si alzò, e andò con Barac in Cedes. 10 Ed egli, chiamati a se quelli di Zabulon e di Nephthali, si mosse con dieci mila combattenti, avendo Debora in sua compagnia. 11 Or Haber Cineo si era discostato dagli altri Cinei suoi fratelli figliuoli di Hobab, parente di Mosè: e avea spiegate le sue tende fino alla valle detta di Sennim, ed era vicino a Cedes. 12 E Sisara ebbe avviso, come Barac figliuolo di Abinoem era andato al monte Thabor: 13 E adunò novecento cocchi armati di falci, e si mosse con tutto l'esercito di Haroseth delle nazioni verso il torrente Cison. 14 E Debora disse a Barac: Levati su; perocché questo è il giorno, in cui il Signore ha dato nelle tue mani Sisara: ecco che egli è tua scorta. Scese adunque Barac dal monte Thabor, e con lui i dieci mila combattenti. 15 E il Signore gettò spavento sopra Sisara, e i suoi cocchi, e sopra tutta la sua gente, che fu messa a fil di spada al primo apparire di Barac; talmente che Sisara saltato giù dal cocchio fuggissi a piedi: 16 E Barac inseguì i cocchi che fuggivano, e le schiere fino ad Haroseth delle nazioni: e tutta la turba de' nemici perì dal primo fino all'ultimo. 17 Sisara poi fuggendo arrivò alla tenda di Jahel moglie di Haber Cineo. Imperocché eravi pace tra Jabin re di Azor, e la casa di Haber Cineo. 18 Uscì adunque Jahel incontro a Sisara, e gli disse: Entra in casa mia, Signore: entra, non temere. Ed egli entrò nella tenda di lei, ed ella lo ricoperse con un mantello. 19 Ed ei le disse: Dammi di grazia un po' di acqua, perchè ho gran sete. Ed ella aperse un otre di latte, e diegli da bere, e lo coperse con un mantello. 20 E Sisara le disse: Sta dinanzi alla porta della tenda; e venendo alcuno che domandi, e dica: Vi ha egli qua alcuno? Risponderai: Non ci è nissuno. 21 Prese adunque Jahel moglie di Haber un chiodo della tenda, e con esso prese anche un martello: e andò tacita, e cheta, e applicò il chiodo sulla tempia del capo di lui, e datogli un colpo di martello lo spinse nel cervello, e conficcò Sisara sulla terra, ed egli passando dal sonno alla morte perì. 22 Quand'ecco che arriva Barac, che dava dietro a Sisara: e Jahel andatagli incontro gli disse: Vieni, e farotti vedere colui che tu cerchi. Ed entrato che fu dentro, vide Sisara giacente, e morto, e il chiodo fitto nella sua tempia. 23 Il Signore così umiliò in quel giorno Jabin re di Canaan dinanzi a' figliuoli d'Israele: 24 I quali prendevan vigore ogni dì più, e con mano forte premevano Jabin re di Canaan, fino a tanto che l'ebbero distrutto.

Diodati:

Giudici 4

1 ORA, dopo che fu morto Ehud, i figliuoli d'Israele seguitarono a far ciò che dispiace al Signore. 2 Laonde il Signore li vendè nelle mani di Iabin, re di Canaan, che regnava in Hasor; il Capo del cui esercito era Sisera; ed egli abitava in Haroset de' Gentili. 3 E i figliuoli d'Israele gridarono al Signore; perciocchè Iabin avea novecento carri di ferro; e avea già vent'anni oppressato Israele con violenza.
4 Or in quel tempo Debora, donna profetessa, moglie di Lappidot, giudicava Israele. 5 Ed essa dimorava sotto la Palma di Debora, fra Rama e Betel, nel monte di Efraim; e i figliuoli d'Israele salivano a lei a giudicio. 6 Or essa mandò a chiamare, da Chedes di Neftali, Barac, figliuolo di Abinoam; e gli disse: Non t'ha il Signore Iddio d'Israele comandato: Va', fa' massa di gente nel monte di Tabor, e prendi teco diecimila uomini de' figliuoli di Neftali, e de' figliuoli di Zabulon? 7 E io accoglierò contro a te, al torrente di Chison, Sisera, Capo dell'esercito di Iabin, insieme co' suoi carri, e con la massa della sua gente; e io te lo darò nelle mani. 8 E Barac le disse: Se tu vai meco, io andrò; ma, se tu non vai meco, io non andrò. 9 Ed ella disse: Del tutto io andrò teco; ma pur tu non avrai onore nell'impresa che tu fai, quando il Signore avrà venduto Sisera nelle mani di una donna. E Debora si mosse e andò con Barac in Chedes.
10 E Barac adunò a grida Zabulon, e Neftali, in Chedes; e salì, e menò seco diecimila uomini. E Debora salì con lui. 11 (Or Heber Cheneo, partitosi da' Chenei, ch'erano de' discendenti di Hobab, suocero di Mosè, avea tesi i suoi padiglioni fino al querceto di Saanaim, ch'è vicin di Chedes.) 12 Allora fu rapportato a Sisera, che Barac, figliuolo di Abinoam, era salito al monte di Tabor. 13 Ed egli adunò tutti i suoi carri, ch'erano in numero di novecento carri di ferro, e tutta la gente che era seco, da Haroset de' Gentili fino al torrente di Chison. 14 E Debora disse a Barac: Moviti; perciocchè questo è il giorno, nel quale il Signore ha messo Sisera nelle tue mani; il Signore non è egli uscito davanti a te? Allora Barac scese giù dal monte di Tabor, avendo dietro a sè diecimila uomini. 15 E il Signore mise in rotta Sisera, e tutti i carri, e tutto il campo, mettendolo a fil di spada, davanti a Barac. E Sisera scese giù dal carro, e se ne fuggì a piè. 16 E Barac perseguitò i carri, e il campo, fino in Haroset de' Gentili; e tutto il campo di Sisera fu messo a fil di spada, e non ne scampò pur un uomo.
17 E Sisera se ne fuggì a piè verso il padiglione di Iael, moglie di Heber Cheneo; perciocchè v'era pace fra Iabin, re di Hasor, e la casa di Heber Cheneo. 18 E Iael uscì fuori incontro a Sisera; e gli disse: Riduciti, signor mio, riduciti appresso di me; non temere. Egli adunque si ridusse appresso di lei nel padiglione; ed ella lo coprì con una schiavina. 19 Ed egli le disse: Deh! dammi a bere un poco d'acqua; perciocchè io ho sete. Ed ella, aperto un baril di latte, gli diè a bere, poi lo ricoperse. 20 Ed egli le disse: Stattene all'entrata del padiglione; e se alcuno viene, e ti domanda: Evvi alcuno qua entro? di' di no. 21 Ma Iael, moglie di Heber, prese un piuolo del padiglione; e, messosi un martello in mano, venne a Sisera pianamente, e gli cacciò il piuolo nella tempia, sì ch'esso si ficcò in terra. Or Sisera era profondamente addormentato e stanco. E così egli morì. 22 Ed ecco Barac, che perseguitava Sisera; e Iael gli uscì incontro, e gli disse: Vieni, e io ti mostrerò l'uomo che tu cerchi. Ed egli entrò da lei; ed ecco, Sisera giaceva morto col piuolo nella tempia. 23 Così Iddio abbattè in quel giorno Iabin, re di Canaan, davanti a' figliuoli di Israele. 24 E la mano de' figliuoli d'Israele si andò del continuo aggravando sopra Iabin, re di Canaan, finchè l'ebbero distrutto.

Commentario abbreviato:

Giudici 4

1 Capitolo 4

Israele si ribella nuovamente e viene oppresso da Iabin Giudici 4:1-3

Debora concerta la loro liberazione con Barac Giudici 4:4-9

Sisera sconfitto Giudici 4:10-16

Sisera messo a morte da Iael Giudici 4:17-24

Versetti 1-3

Il paese ebbe un riposo di ottant'anni, che avrebbe dovuto confermarli nella loro religione; invece li rese sicuri e li indusse ad assecondare le loro passioni. Così la prosperità degli stolti li distrugge. Iabin e il suo generale Sisera oppressero pesantemente Israele. Questo nemico era più vicino dei precedenti. Israele gridò al Signore quando l'angoscia li spinse a rivolgersi a lui e non videro altra via di salvezza. Coloro che ignorano Dio nella prosperità, si troveranno nella necessità di cercarlo nelle difficoltà.

4 Versetti 4-9

Debora era una profetessa, istruita nella conoscenza divina per ispirazione dello Spirito di Dio. Giudicava Israele come bocca di Dio, correggendo gli abusi e rimediando alle lamentele. Per ordine di Dio, ordinò a Barac di radunare un esercito e di affrontare le forze di Iabin. Barac insistette molto sulla sua presenza. Debora promise di andare con lui. Non lo avrebbe mandato dove non sarebbe andata lei stessa. Coloro che in nome di Dio chiamano gli altri al loro dovere, devono essere pronti ad assisterli. Barac dà più importanza alla soddisfazione del suo spirito e al buon esito della sua impresa che al semplice onore.

10 Versetti 10-16

La fiducia di Sisera era soprattutto nei suoi carri. Ma se abbiamo motivo di sperare che Dio ci precede, possiamo andare avanti con coraggio e allegria. Non ti sgomentare per le difficoltà che incontri nel resistere a Satana, nel servire Dio o nel soffrire per lui, perché il Signore non ti precede? Seguilo dunque pienamente. Barac scese, anche se in pianura i carri di ferro avrebbero avuto un vantaggio contro di lui: lasciò il monte in dipendenza dalla potenza divina, perché solo nel Signore è la salvezza del suo popolo, Ger 3:23. Non fu ingannato nella sua fiducia. Quando Dio ci precede nei nostri conflitti spirituali, dobbiamo metterci in gioco; e quando, per sua grazia, ci concede qualche successo contro i nemici della nostra anima, dobbiamo migliorarlo con la vigilanza e la determinazione.

17 Versetti 17-24

I carri di Sisera erano stati il suo orgoglio e la sua sicurezza. Così sono delusi coloro che si appoggiano alla creatura; come una canna spezzata, essa non solo si spezza sotto di loro, ma li trafigge con molti dolori. L'idolo può diventare presto un peso, Isa 46:1; ciò di cui eravamo malati, Dio può farci ammalare. È probabile che Iael avesse davvero intenzione di essere gentile con Sisera, ma per un impulso divino fu poi indotta a considerarlo un deciso nemico del Signore e del suo popolo e a distruggerlo. Tutti i nostri legami con i nemici di Dio devono essere interrotti, se vogliamo che il Signore sia il nostro Dio e il suo popolo il nostro popolo. Colui che pensava di aver distrutto Israele con i suoi molti carri di ferro, viene a sua volta distrutto con un solo chiodo di ferro. Così le cose deboli del mondo confondono i potenti. Gli Israeliti avrebbero evitato molti guai se avessero distrutto prima i Cananei, come Dio aveva ordinato e permesso loro; ma è meglio essere saggi tardi, e acquistare saggezza con l'esperienza, che non essere mai saggi.

Riferimenti incrociati:

Giudici 4

1 Giudic 2:11,19,20; 3:7,12; 6:1; 10:6; Lev 26:23-25; Ne 9:23-30; Sal 106:43-45; Ger 5:3

2 Giudic 2:14,15; 10:7; Is 50:1; Mat 18:25
Gios 11:1,10,11; 19:36
1Sa 12:9; Sal 83:9
Giudic 4:13,16

3 Giudic 3:9,15; 10:16; 1Sa 7:8; Sal 50:15; 78:34; Ger 2:27,28
Giudic 1:19; Gios 17:16
Giudic 5:8; De 28:29,33,47,48; Sal 106:42

4 Eso 15:20; 2Re 22:14; Ne 6:14; Gioe 2:28,29; Mic 6:4; Lu 2:36; At 21:9; 1Co 11:5; Ga 3:28

5 Ge 35:8
Gios 16:2; 18:22,25; 1Sa 1:1,19; 6:16,17; 25:1; Ger 31:15
Eso 18:13,16,19,26; De 17:8-12; 2Sa 15:2-6

6 Giudic 5:1; Eb 11:32
Gios 19:32,37; 21:32
Gios 1:9; Sal 7:6; Is 13:2-5; At 13:47
Giudic 8:18; 1Sa 10:3; Sal 89:12; Ger 46:18; Os 5:1
Giudic 4:10; 5:14-18

7 Eso 14:4; Gios 11:20; Ez 38:10-16; Gioe 3:11-14
Giudic 5:21; 1Re 18:40; Sal 83:9,10
Giudic 4:14; Eso 21:13; Gios 8:7; 10:8; 11:6; 1Sa 24:10,18

8 Eso 4:10-14; Mat 14:30,31

9 1Sa 2:30; 2Cron 26:18
Giudic 2:14
Giudic 4:17-22; 5:24-27; 9:54; 2Sa 20:21,22

10 Giudic 4:6; 5:18
Giudic 5:15; Eso 11:8; 1Sa 25:27; 1Re 20:11

11 Giudic 1:16; Nu 10:29; 24:21
Eso 2:18; 3:1; 18:1
Gios 19:33,37
Giudic 4:6; Gios 19:37

12 Giudic 4:6; Gios 19:12,34; Sal 89:12; Ger 46:18

13 Giudic 4:2,3,7

14 Giudic 19:28; Ge 19:14; 44:4; Gios 7:13; 1Sa 9:26
De 9:3; 2Sa 5:24; Sal 68:7,8; Is 52:12; Mic 2:13

15 Giudic 5:20,21; Gios 10:10; 2Re 7:6; 2Cron 13:15-17; Sal 83:9,10; Eb 11:32

16 Lev 26:7,8; Gios 10:19,20; 11:8; Sal 104:35; Rom 2:12; Giac 2:13
Is 43:17

17 Giob 12:19-21; 18:7-12; 40:11,12; Sal 37:35,36; 107:40; Prov 29:23; Am 5:19,20
Giudic 5:6,24
Sal 69:22; Is 57:21

18 2Re 6:19

19 Giudic 5:25,26; Ge 24:43; 1Re 17:10; Is 41:17; Giov 4:7

20 Gios 2:3-5; 2Sa 17:20

21 Giudic 3:21,31; 5:26; 15:15; 1Sa 17:43,49,50; 1Co 1:19,27
Sal 3:7
Giudic 5:27

22 2Sa 17:3,10-15

23 1Cron 22:18; Ne 9:24; Sal 18:39,47; 47:3; 81:14; 1Co 15:28; Eb 11:33

24 1Sa 3:12

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