Nuova Riveduta:

Giudici 8

Altre vittorie di Gedeone sui Madianiti
Gc 12:1-6; Pr 15:1
1 Gli uomini di Efraim dissero a Gedeone: «Perché ci hai trattati in questo modo? Perché non ci hai chiamati quando sei andato a combattere contro Madian?» Ebbero con lui una disputa violenta. 2 Egli rispose loro: «Che ho fatto io in confronto a voi? La racimolatura di Efraim non vale forse più della vendemmia di Abiezer? 3 Dio vi ha messo in mano i prìncipi di Madian, Oreb e Zeeb; che dunque ho potuto fare in confronto a voi?» Quando egli ebbe loro detto quella parola, la loro ira contro di lui si calmò.

1S 25 (Is 9:3; Sl 83:11-12) Gc 5:23
4 Gedeone arrivò al Giordano, lo passò con i suoi trecento uomini, i quali, benché stanchi, continuavano a inseguire il nemico, 5 e disse a quelli di Succot: «Date, vi prego, dei pani alla gente che mi segue, perché è stanca, e io sto inseguendo Zeba e Salmunna, re di Madian». 6 Ma i capi di Succot risposero: «Zeba e Salmunna sono forse già nelle tue mani? Perché dovremmo dare del pane al tuo esercito?» 7 Gedeone disse: «Ebbene! Quando il SIGNORE avrà messo nelle mie mani Zeba e Salmunna, io vi lacererò le carni con delle spine del deserto e con dei rovi». 8 Di là salì a Penuel e fece la stessa richiesta a quelli di Penuel, ma essi gli risposero come avevano fatto quelli di Succot. 9 Egli disse anche a quelli di Penuel: «Quando tornerò in pace, abbatterò questa torre».
10 Zeba e Salmunna erano a Carcor con il loro esercito di circa quindicimila uomini, che era tutto quello che rimaneva dell'intero esercito dei popoli dell'oriente, poiché centoventimila uomini armati di spada erano stati uccisi. 11 Gedeone salì per la via dei nomadi, a oriente di Noba e di Iogbea, e sconfisse l'esercito, che si credeva sicuro. 12 Zeba e Salmunna si diedero alla fuga; ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zeba e Salmunna, e sbaragliò tutto l'esercito.
13 Poi Gedeone, figlio di Ioas, tornò dalla battaglia, per la salita di Cheres; 14 prese un giovane di Succot, e lo interrogò; e quello gli diede per iscritto i nomi dei capi e degli anziani di Succot, che erano settantasette. 15 Poi Gedeone andò da quelli di Succot e disse: «Ecco Zeba e Salmunna, a proposito dei quali mi insultaste dicendo "Zeba e Salmunna sono forse già nelle tue mani? Perché dovremmo dare del pane alla tua gente esausta?"» 16 Poi prese gli anziani della città, e con delle spine del deserto e con dei rovi castigò gli uomini di Succot. 17 Abbatté la torre di Penuel e uccise la gente della città.
18 Poi disse a Zeba e a Salmunna: «Com'erano gli uomini che avete ucciso sul Tabor?» Quelli risposero: «Erano come te; ognuno di essi aveva l'aspetto di un figlio di re». 19 Ed egli riprese: «Erano miei fratelli, figli di mia madre; com'è vero che il SIGNORE vive, se aveste risparmiato la loro vita, io non vi ucciderei!» 20 Poi disse a Ieter, suo primogenito: «Àlzati, uccidili!» Ma il giovane non estrasse la spada, perché aveva paura, essendo ancora un ragazzo. 21 Zeba e Salmunna dissero: «Àlzati tu stesso e dacci il colpo mortale; poiché qual è l'uomo tale è la sua forza». Gedeone si alzò, uccise Zeba e Salmunna, e prese le mezzelune che i loro cammelli portavano al collo.

Gedeone giudice d'Israele
1S 8 (Gc 6:24; De 12:8-14; 1R 15:14) Ez 7:20
22 Allora gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: «Regna su di noi, tu, tuo figlio, e il figlio di tuo figlio, poiché ci hai salvati dalla mano di Madian». 23 Ma Gedeone rispose loro: «Io non regnerò su di voi, né mio figlio regnerà su di voi; il SIGNORE è colui che regnerà su di voi!»
24 Poi Gedeone disse loro: «Una cosa voglio chiedervi: che ciascuno di voi mi dia gli anelli del suo bottino». - I nemici avevano degli anelli d'oro perché erano Ismaeliti. - 25 Quelli risposero: «Li daremo volentieri». E stesero un mantello, sul quale ciascuno gettò gli anelli del suo bottino. 26 Il peso degli anelli d'oro, che egli aveva chiesto, fu di millesettecento sicli d'oro, oltre alle mezzelune, ai pendenti e alle vesti di porpora che i re di Madian avevano addosso, e oltre ai collari che i loro cammelli avevano al collo. 27 Gedeone ne fece un efod, che pose in Ofra, sua città, e tutto Israele si prostituì al seguito di quello; ed esso diventò un'insidia per Gedeone e per la sua casa.
28 Così Madian fu umiliato davanti ai figli d'Israele e non alzò più il capo; e il paese ebbe pace per quarant'anni, durante la vita di Gedeone.
29 Ierubbaal, figlio di Ioas, tornò ad abitare a casa sua. 30 Gedeone ebbe settanta figli, che gli nacquero dalle sue molte mogli. 31 La sua concubina, che stava a Sichem, gli partorì anche lei un figlio, al quale pose nome Abimelec. 32 Poi Gedeone, figlio di Ioas, morì molto vecchio e fu sepolto nella tomba di Ioas suo padre, a Ofra degli Abiezeriti.

Abimelec re di Sichem
(Gc 2:19; 2Cr 24:17-18) Gc 8:22-23; 2R 11:1-3; Pr 18:19
33 Dopo la morte di Gedeone, i figli d'Israele ricominciarono a prostituirsi agl'idoli di Baal e presero Baal-Berit come loro dio. 34 I figli d'Israele non si ricordarono del SIGNORE, del loro Dio, che li aveva liberati dalle mani di tutti i nemici che li circondavano; 35 e non dimostrarono nessuna gratitudine alla casa di Ierubbaal, ossia di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.

C.E.I.:

Giudici 8

1 Ma gli uomini di Efraim gli dissero: «Che azione ci hai fatto, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?». Litigarono con lui violentemente. 2 Egli rispose loro: «Che ho fatto io in confronto a voi? La racimolatura di Efraim non vale più della vendemmia di Abiezer? 3 Dio vi ha messo nelle mani i capi di Madian, Oreb e Zeeb; che dunque ho potuto fare io in confronto a voi?». A tali parole, la loro ira contro di lui si calmò.
4 Gedeone arrivò al Giordano e lo attraversò. Ma egli e i suoi trecento uomini erano stanchi e affamati. 5 Disse a quelli di Succot: «Date focacce di pane alla gente che mi segue, perché è stanca e io sto inseguendo Zebach e Zalmunna, re di Madian». 6 Ma i capi di Succot risposero: «Tieni forse già nelle tue mani i polsi di Zebach e di Zalmunna, perché dobbiamo dare il pane al tuo esercito?». 7 Gedeone disse: «Ebbene, quando il Signore mi avrà messo nelle mani Zebach e Zalmunna, vi strazierò le carni con le spine del deserto e con i cardi». 8 Di là salì a Penuel e parlò agli uomini di Penuel nello stesso modo; essi gli risposero come avevano fatto quelli di Succot. 9 Egli disse anche agli uomini di Penuel: «Quando tornerò in pace, abbatterò questa torre».
10 Zebach e Zalmunna erano a Karkor con il loro accampamento di circa quindicimila uomini, quanti erano rimasti dell'intero esercito dei figli dell'oriente; centoventimila uomini armati di spada erano caduti. 11 Gedeone salì per la via dei nomadi a oriente di Nobach e di Iogbea e mise in rotta l'esercito che si credeva sicuro. 12 Zebach e Zalmunna si diedero alla fuga, ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zebach e Zalmunna, e sbaragliò tutto l'esercito.
13 Poi Gedeone, figlio di Ioas, tornò dalla battaglia per la salita di Cheres. 14 Catturò un giovane della gente di Succot e lo interrogò; quegli gli mise per iscritto i nomi dei capi e degli anziani di Succot: settantasette uomini. 15 Poi venne alla gente di Succot e disse: «Ecco Zebach e Zalmunna, a proposito dei quali mi avete insultato dicendo: Hai tu forse già nelle mani i polsi di Zebach e Zalmunna perché dobbiamo dare il pane alla tua gente stanca?». 16 Prese gli anziani della città e con le spine del deserto e con i cardi castigò gli uomini di Succot. 17 Demolì la torre di Penuel e uccise gli uomini della città. 18 Poi disse a Zebach e a Zalmunna: «Come erano gli uomini che avete uccisi al Tabor?». Quelli risposero: «Erano come te; ognuno di loro aveva l'aspetto di un figlio di re». 19 Egli riprese: «Erano miei fratelli, figli di mia madre; per la vita del Signore, se aveste risparmiato loro la vita, io non vi ucciderei!». 20 Poi disse a Ieter, suo primogenito: «Su, uccidili!». Ma il giovane non estrasse la spada, perché aveva paura, poiché era ancora giovane. 21 Zebach e Zalmunna dissero: «Suvvia, colpisci tu stesso, poiché qual è l'uomo, tale è la sua forza». Gedeone si alzò e uccise Zebach e Zalmunna e prese le lunette che i loro cammelli portavano al collo.
22 Allora gli Israeliti dissero a Gedeone: «Regna su di noi tu e i tuoi discendenti, poiché ci hai liberati dalla mano di Madian». 23 Ma Gedeone rispose loro: «Io non regnerò su di voi né mio figlio regnerà; il Signore regnerà su di voi». 24 Poi Gedeone disse loro: «Una cosa voglio chiedervi: ognuno di voi mi dia un pendente del suo bottino». I nemici avevano pendenti d'oro, perché erano Ismaeliti. 25 Risposero: «Li daremo volentieri». Egli stese allora il mantello e ognuno vi gettò un pendente del suo bottino. 26 Il peso dei pendenti d'oro, che egli aveva chiesti, fu di millesettecento sicli d'oro, oltre le lunette, le catenelle e le vesti di porpora, che i re di Madian avevano addosso, e oltre le collane che i loro cammelli avevano al collo. 27 Gedeone ne fece un efod che pose in Ofra sua città; tutto Israele vi si prostrò davanti in quel luogo e ciò divenne una causa di rovina per Gedeone e per la sua casa. 28 Così Madian fu umiliato davanti agli Israeliti e non alzò più il capo; il paese rimase in pace per quarant'anni, durante la vita di Gedeone. 29 Ierub-Baal, figlio di Ioas, tornò a dimorare a casa sua. 30 Gedeone ebbe settanta figli che gli erano nati dalle molte mogli. 31 Anche la sua concubina che stava a Sichem gli partorì un figlio, che chiamò Abimèlech. 32 Poi Gedeone, figlio di Ioas, morì in buona vecchiaia e fu sepolto nella tomba di Ioas suo padre a Ofra degli Abiezeriti.
33 Dopo la morte di Gedeone gli Israeliti tornarono a prostituirsi a Baal e presero Baal-Berit come loro dio. 34 Gli Israeliti non si ricordarono del Signore loro Dio che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici all'intorno 35 e non dimostrarono gratitudine alla casa di Ierub-Baal, cioè di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.

Nuova Diodati:

Giudici 8

Gedeone sbaraglia i re di Madian, Zebah e Tsalmunna
1 Gli uomini di Efraim dissero a Gedeone: «Perché ti sei comportato in questo modo con noi, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?». Ed ebbero con lui un'aspra contesa. 2 Egli rispose loro: «Che ho fatto io a vostro confronto? La racimolatura di Efraim non vale forse di più della vendemmia di Abiezer? 3 DIO vi ha dato nelle mani i principi di Madian, Oreb e Zeeb; che cosa ho potuto fare io a vostro confronto?». Quando disse questo, la loro ira contro di lui si calmò. 4 Gedeone arrivò quindi al Giordano e lo passò con i trecento uomini che erano con lui; benché stanchi, essi continuavano a inseguire il nemico. 5 Disse a quelli di Sukkoth: «Date, vi prego, dei pani alla gente che mi segue, perché è stanca, e io sto inseguendo Zebah e Tsalmunna, re di Madian». 6 Ma i capi di Sukkoth risposero: «Sono forse Zebah e Tsalmunna già nelle tue mani, perché dobbiamo dare del pane al tuo esercito?». 7 Allora Gedeone disse: «Per questo, quando l'Eterno mi avrà dato nelle mani Zebah e Tsalmunna, lacererò il vostro corpo con le spine del deserto e con i rovi». 8 Di là salì a Penuel e parlò a quei di Penuel nello stesso modo; gli uomini di Penuel gli risposero come avevano fatto gli uomini di Sukkoth. 9 Così egli parlò anche agli uomini di Penuel, dicendo: «Quando tornerò in pace, abbatterò questa torre». 10 Or Zebah e Tsalmunna erano a Karkor col loro esercito di circa quindicimila uomini, tutto ciò che rimaneva dell'intero esercito dei figli dell'est, poiché centoventimila uomini che brandivano la spada erano stati uccisi. 11 Gedeone salì per la via di quelli che abitavano in tende, a est di Nobah e di Jogbehah, e sconfisse l'esercito che si credeva al sicuro. 12 E Zebah e Tsalmunna si diedero alla fuga; ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zebah e Tsalmunna, e sbaragliò l'intero esercito. 13 Poi Gedeone, figlio di Joash, tornò alla battaglia per la salita di Heres. 14 Catturò un giovane della gente di Sukkoth e lo interrogò, ed egli gli mise per scritto i nomi dei capi e degli anziani di Sukkoth, settantasette uomini. 15 Poi venne dagli uomini di Sukkoth e disse: «Ecco Zebah e Tsalmunna, a proposito dei quali mi avete deriso dicendo: "Sono forse Zebah e Tsalmunna già nelle tue mani, perché dobbiamo dare del pane alla tua gente stanca?"». 16 Prese quindi gli anziani della città e con le spine del deserto e con i rovi diede una lezione agli uomini di Sukkoth. 17 Abbatté pure la torre di Penuel e uccise gli uomini della città. 18 Poi disse a Zebah e a Tsalmunna: «Come erano gli uomini che avete ucciso al Tabor?». Essi risposero: «Erano come te; ognuno di loro aveva l'aspetto di un figlio di re». 19 Egli riprese: «Erano miei fratelli, figli di mia madre; come è vero che l'Eterno vive, se aveste risparmiato la loro vita, io non vi ucciderei!». 20 Poi disse a Jether, suo primogenito: «Levati e uccidili!». Ma il giovane non estrasse la spada, perché aveva paura, poiché era ancora giovane. 21 Allora Zebah e Tsalmunna dissero: «Levati tu stesso e dacci addosso, poiché qual è l'uomo tale è la sua forza». Così Gedeone si levò e uccise Zebah e Tsalmunna, e prese le mezzelune che i loro cammelli portavano al collo. 22 Allora gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: «Regna su di noi tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, perché ci hai liberati dalla mano di Madian». 23 Ma Gedeone rispose loro: «Io non regnerò su di voi, e neppure mio figlio regnerà su di voi, l'Eterno regnerà su di voi!». 24 Poi Gedeone disse loro: «Voglio però chiedervi una cosa: ciascuno di voi mi dia gli orecchini del suo bottino». Essi avevano degli orecchini d'oro perché erano Ismaeliti. 25 Essi risposero: «Noi li daremo volentieri». Così stesero un mantello e ciascuno vi gettò gli orecchini del suo bottino. 26 Il peso degli orecchini d'oro che egli aveva chiesto fu di millesettecento sicli d'oro, oltre le mezzelune, i pendenti e le vesti di porpora che i re di Madian indossavano, e oltre i collari che i loro cammelli avevano al collo. 27 Poi Gedeone ne fece un efod, che pose in Ofrah, sua città; tutto Israele vi andò a prostituirsi con esso, e diventò un laccio per Gedeone e per la sua casa.

Quarant'anni di pace e morte di Gedeone
28 Così Madian fu umiliato davanti ai figli d'Israele e non alzò più il capo; e il paese ebbe riposo per quarant'anni, durante la vita di Gedeone. 29 Poi Jerubbaal, figlio di Joash, tornò a dimorare a casa sua. 30 Or Gedeone ebbe settanta figli che uscirono dai suoi lombi, perché ebbe molte mogli. 31 La sua concubina, che stava a Sichem, gli partorì anch'ella un figlio, a cui pose nome Abimelek. 32 Poi Gedeone, figlio di Joash, morì in buona vecchiaia e fu sepolto nella tomba di Joash suo padre, a Ofrah degli Abiezeriti. 33 Dopo la morte di Gedeone i figli d'Israele ricominciarono a prostituirsi ai Baal, e presero Baal-Berith come loro dio. 34 I figli d'Israele non si ricordarono dell'Eterno, il loro DIO, che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici tutt'intorno, 35 e non dimostrarono alcuna gratitudine alla casa di Jerubbaal (cioè di Gedeone) per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.

Riveduta 2020:

Giudici 8

Altre vittorie di Gedeone sui Madianiti. Morte di Gedeone
1 Gli uomini di Efraim dissero a Gedeone: “Che azione è questa che tu ci hai fatto, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?”. Ed ebbero con lui una disputa violenta. 2 Ed egli rispose loro: “Che ho fatto io in confronto a voi? la racimolatura di Efraim non vale forse più della vendemmia di Abiezer? 3 Iddio vi ha dato nelle mani i prìncipi di Madian, Oreb e Zeeb! che dunque ho potuto fare in confronto a voi?”. Quando egli ebbe detto loro quelle parole, la loro ira contro di lui si calmò. 4 E Gedeone arrivò al Giordano, e lo passò con i trecento uomini che erano con lui; i quali, benché stanchi, continuavano a inseguire il nemico. 5 E disse a quelli di Succot: “Date, vi prego, dei pani alla gente che mi segue, perché è stanca, e io sto inseguendo Zeba e Salmunna, re di Madian”. 6 Ma i capi di Succot risposero: “Tieni tu forse già nelle tue mani i polsi di Zeba e di Salmunna, che dobbiamo dare del pane al tuo esercito?”. 7 E Gedeone disse: “Ebbene! quando l'Eterno mi avrà dato nelle mani Zeba e Salmunna, io vi lacererò le carni con delle spine del deserto e con dei rovi”. 8 Di là salì a Penuel, e parlò a quelli di Penuel nello stesso modo; ed essi gli risposero come avevano fatto quelli di Succot. 9 Ed egli disse anche a quelli di Penuel: “Quando tornerò in pace, abbatterò questa torre”. 10 Ora Zeba e Salmunna erano a Carcor con il loro esercito di circa quindicimila uomini, che era tutto quello che rimaneva dell'intero esercito dei figli dell'oriente, poiché centoventimila uomini che portavano la spada erano stati uccisi. 11 Gedeone salì per la via dei nomadi a oriente di Noba e di Iogbea, e sconfisse l'esercito che si credeva al sicuro. 12 E Zeba e Salmunna si diedero alla fuga; ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zeba e Salmunna, e sbaragliò tutto l'esercito. 13 Poi Gedeone, figlio di Ioas, tornò dalla battaglia, per la salita di Cheres. 14 Mise le mani sopra un giovane della gente di Succot, e lo interrogò; ed egli gli diede per iscritto i nomi dei capi e degli anziani di Succot, che erano settantasette uomini. 15 Poi andò dalla gente di Succot, e disse: “Ecco Zeba e Salmunna, a proposito dei quali mi insultaste dicendo: 'Hai tu forse già nelle mani i polsi di Zeba e di Salmunna, che noi dobbiamo dare del pane alla tua gente stanca?'”. 16 E prese gli anziani della città, e con delle spine del deserto e con dei rovi castigò gli uomini di Succot. 17 E abbatté la torre di Penuel e uccise la gente della città. 18 Poi disse a Zeba e a Salmunna: “Come erano gli uomini che avete ucciso al Tabor?”. Quelli risposero: “Erano come te; ognuno di essi aveva l'aspetto di un figlio di re”. 19 Ed egli riprese: “Erano miei fratelli, figli di mia madre; come è vero che l'Eterno vive, se aveste risparmiato loro la vita, io non vi ucciderei!”. 20 Poi disse a Ieter, suo primogenito: “Alzati, uccidili!”. Ma il giovane non estrasse la spada, perché aveva paura, essendo ancora un ragazzo. 21 E Zeba e Salmunna dissero: “Alzati tu stesso e dacci il colpo mortale; poiché qual è l'uomo tale è la sua forza”. E Gedeone si alzò e uccise Zeba e Salmunna, e prese le mezzelune che i loro cammelli portavano al collo. 22 Allora gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: “Regna su di noi tu e tuo figlio e il figlio di tuo figlio, poiché ci hai salvati dalla mano di Madian”. 23 Ma Gedeone rispose loro: “Io non regnerò su di voi, né mio figlio regnerà su di voi; l'Eterno è colui che regnerà su di voi!”. 24 Poi Gedeone disse loro: “Una cosa voglio chiedervi: che ciascuno di voi mi dia gli anelli del suo bottino” (i nemici avevano degli anelli d'oro perché erano Ismaeliti). 25 Quelli risposero: “Li daremo volentieri”. E stesero un mantello, sul quale ciascuno gettò gli anelli del suo bottino. 26 Il peso degli anelli d'oro che egli aveva chiesto fu di millesettecento sicli d'oro, oltre le mezzelune, i pendenti e le vesti di porpora che i re di Madian avevano addosso, e oltre i collari che i loro cammelli avevano al collo. 27 E Gedeone ne fece un efod, che pose a Ofra, sua città; tutto Israele vi andò a prostituirsi, ed esso diventò un'insidia per Gedeone e per la sua casa. 28 Così Madian fu umiliato davanti ai figli d'Israele e non alzò più il capo; e il paese ebbe pace per quarant'anni, durante la vita di Gedeone. 29 Ierubbaal figlio di Ioas, tornò ad abitare a casa sua. 30 Ora Gedeone ebbe settanta figli, che gli nacquero dalle molte mogli che ebbe. 31 E la sua concubina, che stava a Sichem, gli partorì anche lei un figlio che chiamò Abimelec. 32 Poi Gedeone, figlio di Ioas, morì in buona vecchiaia e fu sepolto nella tomba di Ioas suo padre, a Ofra degli Abiezeriti. 33 Dopo che Gedeone fu morto, i figli d'Israele ricominciarono a prostituirsi agli idoli di Baal, e presero Baal-Berit come loro dio. 34 I figli d'Israele non si ricordarono dell'Eterno, del loro Dio, che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici che li circondavano; 35 e non dimostrarono nessuna gratitudine alla casa di Ierubbaal, ossia di Gedeone, per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele.

Riveduta:

Giudici 8

Altre vittorie di Gedeone sui Madianiti. Morte di Gedeone
1 Gli uomini di Efraim dissero a Gedeone: 'Che azione è questa che tu ci hai fatto, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?' Ed ebbero con lui una disputa violenta. 2 Ed egli rispose loro: 'Che ho fatto io al paragon di voi? la racimolatura d'Efraim non vale essa più della vendemmia d'Abiezer? 3 Iddio v'ha dato nelle mani i principi di Madian, Oreb e Zeeb! che dunque ho potuto far io al paragon di voi?' Quand'egli ebbe lor detto quella parola, la loro ira contro di lui si calmò. 4 E Gedeone arrivò al Giordano, e lo passò con i trecento uomini ch'erano con lui; i quali, benché stanchi, continuavano a inseguire il nemico. 5 E disse a quelli di Succoth: 'Date, vi prego, dei pani alla gente che mi segue, perché è stanca, ed io sto inseguendo Zebah e Tsalmunna, re di Madian'. 6 Ma i capi di Succoth risposero: 'Tieni tu forse già nelle tue mani i polsi di Zebah e di Tsalmunna, che abbiamo a dar del pane al tuo esercito?' 7 E Gedeone disse: 'Ebbene! quando l'Eterno mi avrà dato nelle mani Zebah e Tsalmunna, io vi lacererò le carni con delle spine del deserto e con de' triboli'. 8 Di là salì a Penuel, e parlò a quei di Penuel nello stesso modo; ed essi gli risposero come avean fatto quei di Succoth. 9 Ed egli disse anche a quei di Penuel: 'Quando tornerò in pace, abbatterò questa torre'. 10 Or Zebah e Tsalmunna erano a Karkor col loro esercito di circa quindicimila uomini, ch'era tutto quel che rimaneva dell'intero esercito dei figli dell'oriente, poiché centoventimila uomini che portavano spada erano stati uccisi. 11 Gedeone salì per la via di quelli che abitano sotto tende a oriente di Nobah e di Iogbeha, e sconfisse l'esercito che si credeva sicuro. 12 E Zebah e Tsalmunna si diedero alla fuga; ma egli li inseguì, prese i due re di Madian, Zebah e Tsalmunna, e sbaragliò tutto l'esercito. 13 Poi Gedeone, figliuolo di Joas, tornò dalla battaglia, per la salita di Heres. 14 Mise le mani sopra un giovane della gente di Succoth, e lo interrogò; ed ei gli diè per iscritto i nomi dei capi e degli anziani di Succoth, ch'erano settantasette uomini. 15 Poi venne alla gente di Succoth, e disse: 'Ecco Zebah e Tsalmunna, a proposito de' quali m'insultaste dicendo: Hai tu forse già nelle mani i polsi di Zebah e di Tsalmunna, che noi abbiamo da dar del pane alla tua gente stanca?' 16 E prese gli anziani della città, e con delle spine del deserto e con de' triboli castigò gli uomini di Succoth. 17 E abbatté la torre di Penuel e uccise la gente della città. 18 Poi disse a Zebah e a Tsalmunna: 'Com'erano gli uomini che avete uccisi al Tabor?' Quelli risposero: 'Eran come te; ognun d'essi avea l'aspetto d'un figlio di re'. 19 Ed egli riprese: 'Eran miei fratelli, figliuoli di mia madre; com'è vero che l'Eterno vive, se aveste risparmiato loro la vita, io non vi ucciderei!' 20 Poi disse a Iether, suo primogenito: 'Lèvati, uccidili!' Ma il giovane non tirò la spada, perché avea paura, essendo ancora un giovinetto. 21 E Zebah e Tsalmunna dissero: 'Lèvati tu stesso e dacci il colpo mortale; poiché qual è l'uomo tal è la sua forza'. E Gedeone si levò e uccise Zebah e Tsalmunna, e prese le mezzelune che i loro cammelli portavano al collo. 22 Allora gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: 'Regna su noi tu e il tuo figliuolo e il figliuolo del tuo figliuolo, giacché ci hai salvati dalla mano di Madian'. 23 Ma Gedeone rispose loro: 'Io non regnerò su voi, né il mio figliuolo regnerà su voi; l'Eterno è quegli che regnerà su voi!' 24 Poi Gedeone disse loro: 'Una cosa voglio chiedervi: che ciascun di voi mi dia gli anelli del suo bottino'. (I nemici aveano degli anelli d'oro perché erano Ismaeliti). 25 Quelli risposero: 'Li daremo volentieri'. E stesero un mantello, sul quale ciascuno gettò gli anelli del suo bottino. 26 Il peso degli anelli d'oro ch'egli avea chiesto fu di millesettecento sicli d'oro, oltre le mezzelune, i pendenti e le vesti di porpora che i re di Madian aveano addosso, e oltre i collari che i loro cammelli aveano al collo. 27 E Gedeone ne fece un efod, che pose in Ofra, sua città; tutto Israele v'andò a prostituirsi, ed esso diventò un'insidia per Gedeone e per la sua casa. 28 Così Madian fu umiliato davanti ai figliuoli d'Israele, e non alzò più il capo; e il paese ebbe requie per quarant'anni, durante la vita di Gedeone. 29 Ierubbaal figliuolo di Joas, tornò a dimorare a casa sua. 30 Or Gedeone ebbe settanta figliuoli, che gli nacquero dalle molte mogli che ebbe. 31 E la sua concubina, che stava a Sichem, gli partorì anch'ella un figliuolo, al quale pose nome Abimelec. 32 Poi Gedeone, figliuolo di Joas, morì in buona vecchiaia, e fu sepolto nella tomba di Joas suo padre, a Ofra degli Abiezeriti. 33 Dopo che Gedeone fu morto, i figliuoli d'Israele ricominciarono a prostituirsi agl'idoli di Baal, e presero Baal-Berith come loro dio. 34 I figliuoli d'Israele non si ricordarono dell'Eterno, del loro Dio, che li avea liberati dalle mani di tutti i loro nemici d'ogn'intorno; 35 e non dimostrarono alcuna gratitudine alla casa di Ierubbaal, ossia di Gedeone, per tutto il bene ch'egli avea fatto a Israele.

Ricciotti:

Giudici 8

1 Gli uomini di Efraim gli dissero: «Cosa hai inteso fare col non chiamarci quando movesti a combattere contro Madian?», e mettendosi a litigare violentemente, quasi gli usavano violenza. 2 Egli rispose loro: «Che cosa potea fare di simile a quello che voi avete fatto? Non vale di più un grappolo di Efraim, che le vendemmie di Abiezer? 3 Il Signore ha dato nelle vostre mani i principi di Madian, Oreb e Zeb. Che cosa potea io fare di simile a quello che voi avete fatto?». Avendo ciò detto, si acquietò il loro animo, che s'era sdegnato contro di lui.

Rifiuto di Soccot e Fanuel
4 Giunto Gedeone al Giordano, lo passò coi trecento uomini che eran con lui e che per la stanchezza non potevano inseguire i fuggiaschi. 5 Disse allora a quei di Soccot: «Date, ve ne prego, del pane alla gente che è con me poichè sono assai stanchi, e così potremo inseguire Zebee e Salmana re di Madian». 6 Ma i capi di Soccot risposero: «Tieni tu forse già nelle tue mani le palme delle mani di Zebee e di Salmana, e perciò domandi che diamo pane al tuo esercito?». 7 Al che egli soggiunse: «Ebbene, quando il Signore darà Zebee e Salmana nelle mie mani io strazierò le vostre carni colle spine e coi triboli del deserto». 8 E salendo quindi a Fanuel parlò allo stesso modo agli uomini di quella località; ed avendogli essi risposto alla stessa guisa di quei di Soccot, 9 egli disse: «Quando me ne ritornerò vittorioso in pace, io distruggerò questa torre». 10 Zebee e Salmana se ne stavano riposando con tutto il loro esercito. Erano rimasti quindicimila uomini di tutte le schiere dei popoli orientali, perchè erano stati uccisi centoventimila combattenti, che portavano la spada. 11 Ascendendo Gedeone per la stessa via di quelli che abitavano nelle tende, ad oriente di Nobe e di Iegbaa, assalì l'esercito nemico, che si credeva sicuro e non sospettava sinistro alcuno. 12 Fuggirono Zebee e Salmana, ma Gedeone li inseguì e li prese, gettando lo scompiglio in tutto il loro esercito.

Castigo di Soccot e Fanuel
13 Nel ritornarsene dalla guerra prima del levar del sole, 14 prese un fanciullo degli uomini di Soccot e, richiestolo del nome dei principi e dei seniori della città, prese nota di settantasette uomini. 15 Venne a Soccot e disse a quegli abitanti: «Ecco Zebee e Salmana a proposito dei quali voi mi avete insultato, col dire: - Tieni tu forse già nelle tue mani le mani di Zebee e di Salmana e perciò domandi che diamo del pane agli uomini che sono stanchi e vengono meno? -». 16 Presi adunque gli anziani della città, li flagellò con le spine del deserto e coi triboli e sterminò gli uomini di Soccot. 17 Abbattè pure la torre di Fanuel e uccise gli abitanti della città. 18 Disse quindi a Zebee e a Salmana: «Com'erano gli uomini che voi avete uccisi sul Tabor?». E avendo essi risposto: «Somigliavano a te e uno di loro pareva quasi un figlio di re», 19 egli soggiunse: «Erano miei fratelli, figli di mia madre. Viva il Signore se voi li aveste risparmiati, ora non vi ucciderei». 20 Poi voltosi a Ieter, suo primogenito disse: «Levati e uccidili». Ma non avendo egli estratto la spada, perchè essendo ancora un giovinetto aveva paura, 21 Zebee e Salmana dissero: «Levati su tu stesso e avventati sopra di noi, poichè la forza dell'uomo è in proporzione dell'età». Gedeone si levò, uccise Zebee e Salmana e prese gli ornamenti e le borchie, con cui si suole adornare il collo dei cammelli dei re.

Gedeone rifiuta la dignità regia
22 Tutti gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: «Domina sopra di noi tu, il figliuolo tuo e il figlio del figliuol tuo, poichè ci hai liberati dalle mani di Madian». 23 Al che egli rispose: «Io non dominerò sopra di voi, nè dominerà sopra di voi il mio figliuolo: ma dominerà sopra di voi il Signore». 24 Poi soggiunse: «Domando una sol cosa da voi: datemi tutti gli orecchini che sono nel vostro bottino». Gli Ismaeliti infatti erano soliti portare orecchini d'oro. 25 Ed essi risposero: «Te li daremo assai volentieri». E avendo steso sul suolo un mantello, vi gettarono tutti gli orecchini della preda. 26 Il peso degli orecchini ch'egli aveva chiesto fu di millesettecento sicli d'oro, senza contare gli ornamenti, i monili e la veste di porpora, di cui faceano uso i re di Madian, e senza contare le collane d'oro dei cammelli. 27 Gedeone fece con quell'oro un Efod e lo pose nella sua città di Efra e tutto Israele prevaricò a causa di esso, che divenne una rovina per Gedeone e per tutta la sua casa.

Morte di Gedeone
28 Madian fu umiliato innanzi ai figliuoli d'Israele, nè potè più oltre alzare il suo collo; e il paese riposò per i quarant'anni durante i quali governò Gedeone. 29 Andò pertanto Jerobaal figlio di Joas ad abitare nella sua casa, 30 ed ebbe settanta figli, tutti da lui procreati avendo avuto molte mogli. 31 Da una concubina che avea in Sichem ebbe un figlio di nome Abimelec. 32 Morì Gedeone figlio di Joas in età molto avanzata e venne sepolto nella tomba di Joas suo padre, in Efra della famiglia di Ezri. 33 Dopo la morte di Gedeone i figli di Israele prevaricarono e fornicarono coi Baalim. Fecero alleanza con Baal, affinchè fosse il loro dio 34 e non si ricordarono più del Signore Iddio che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici circostanti, 35 e non usarono neppure misericordia alla casa di Jerobaal ossia di Gedeone, in vista di tutto il bene che egli aveva fatto in Israele.

Tintori:

Giudici 8

I nemici inseguiti oltre il Giordano
1 Gli uomini di Efraim dissero a Gedeone: «Che hai inteso di fare col non invitarci andando a combattere contro Madian?» E contesero aspramente con lui, quasi fino alla violenza. 2 Ma egli rispose loro: «E che ho potuto fare io di simile a quello che voi avete fatto? Non vai forse più un grappolo d'Efraim, che le vendemmie di Abiezer? 3 Il Signore vi ha dato nelle mani i principi di Madian, Oreb e Zeb: ed io che ho potuto fare di simile a quello che voi avete fatto?» Dette queste parole, si calmò lo spirito da cui erano animati contro di lui. 4 Or Gedeone, giunto al Giordano, lo passò con i trecento uomini che erano con lui; ma per la stanchezza non potevano inseguire i fuggiaschi. 5 Allora egli disse alla gente di Soccot: «Date, vi prego, del pane agli uomini che son con me, chè sono molto stanchi, affinchè possiamo inseguire Zebee e Salmana, re di Madian». 6 Ma i principi di Soccot risposero: «Hai forse già in mano i pugni di Zebee e di Salmana per domandarci dei viveri pel tuo esercito?». 7 Gedeone rispose loro: «Ebbene, quando il Signore avrà dato nelle mie mani Zebee e Salmana, io vi farò lacerar le carni colle spine e coi triboli del deserto». 8 Poi di là salito a Fanuel, parlò nella stessa guisa agli uomini di quel luogo, i quali gli risposero come quelli di Soccot. 9 E a loro disse: «Quando in pace tornerò dalla vittoria, distruggerò questa torre». 10 Intanto Zebee e Salmana prendevano riposo con tutta la loro gente, coi quindici mila rimasti di tutte le schiere dei popoli d'oriente; gli altri centoventimila combattenti che menavan la spada, eran già stati fatti a pezzi. 11 Or Gedeone, salendo per la via di coloro che abitavano sotto le tende, dalla parte orientale di Nobe e di Iegbaa, percosse il campo dei nemici che se ne stavano sicuri e senza alcun sospetto. 12 Zebee e Salmana fuggirono; ma Gedeone li inseguì e li prese dopo avere messo in scompiglio tutto il loro esercito. 13 Tornando dalla battaglia prima del levar del sole, Gedeone, 14 preso un fanciullo della gente di Soccot, gli domandò i nomi dei principi e dei seniori di Soccot, e prese nota di settantasette persone. 15 Andato poi a Soccot, disse loro: «Eccovi Zebee e Salmana, riguardo ai quali mi scherniste col dire: I pugni di Zebee e di Salmana son già nelle tue mani, da domandarci dei viveri per la tua gente stanca e sfinita?» 16 Presi poi i seniori della città e quegli uomini di Soccot, con spine del deserto e triboli li fece lacerare e sbranare. 17 Abbattè pure la torre di Fanuel, dopo avere uccisi gli abitanti della città. 18 E disse a Zebee e a Salmana: «Come erano quegli uomini che voi uccideste sul Tabor?» Risposero: «Somigliavano a te, e uno di essi pareva figlio di re». 19 Gedeone disse loro: «Erano miei fratelli, figli di mia madre. Viva il Signore; se voi aveste lasciato loro la vita, io non vi ucciderei». 20 E disse a Ieter suo primogenito: «Levati e uccidili». Ma egli non trasse fuori la spada, perchè aveva paura, essendo ancor giovane. 21 Allora Zebee e Salmana dissero: «Levati su tu stesso e ammazzaci, chè la forza è proporzionata all'età». Gedeone si levò e uccise Zebee e Salmana, e prese gli ornamenti e le borchie con cui suole essere ornato il collo dei cammelli reali.

Gedeone ricusa la dignità regia
22 Or tutti gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: «Sii tu il nostro signore, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, giacché ci hai liberati dalla mano di Madian». 23 E Gedeone: «Non io sarò il vostro signore, nè lo sarà il mio figlio; ma soltanto il Signore comanderà a voi».

Gli ultimi anni di Gedeone
24 Gedeone disse loro: «Io vi chiedo soltanto che mi diate gli orecchini che avete predati». Gli Ismaeliti solevano portare orecchini d'oro. 25 Ed essi risposero: «Te li daremo molto volentieri». E steso per terra un mantello, vi gettarono sopra gli orecchini predati. 26 Il peso degli orecchini richiesti fu di mille settecento sicli d'oro, senza gli ornamenti, i monili, le vesti di porpora, che solevano usare i re di Madian, e senza i collari d'oro dei cammelli. 27 Gedeone ne fece un Efod, e lo pose nella sua città di Efra. E tutto Israele peccò a causa di questo Efod, che divenne una rovina per Gedeone e per tutta la sua casa. 28 Essendo stati così umiliati dinanzi ai figli d'Israele, i Madianiti non poteron più alzare la testa, e il paese ebbe riposo per quarant'anni nei quali governò Gedeone. 29 Ierobaal figlio di Gioas se ne tornò ad abitare in casa sua. 30 Egli ebbe settanta figli nati da lui e dalle molte mogli che aveva. 31 La sua concubina che aveva in Sichem gli partorì un figlio chiamato Abimelec. 32 E Gedeone figlio di Gioas morì in prospera vecchiaia, e fu sepolto nel sepolcro di Gioas suo padre, in Efra della famiglia di Ezri.

Israele ingrato a Dio e a Gedeone
33 Ma dopo la morte di Gedeone i figli d'Israele traviarono e fornicarono con Baal. Fecero alleanza con Baal, lo scelsero come loro dio, 34 senza ricordarsi del Signore Dio loro, che li aveva liberati dalle mani di tutti i nemici d'ogni intorno. 35 Essi non ebbero gratitudine alcuna verso la famiglia di Ierobaal, o Gedeone, in proporzione del grande bene che egli aveva fatto a Israele.

Martini:

Giudici 8

La tribù di Ephraim fa risentimento contro di Gedeone, perche credesi disprezzata; ed egli con buone parole la acquieta. Vince Zebee, e Salmana, e stermina gli uomini di Soccoth, e di Phanuel; e degli orecchini, e di altri donativi del popolo ne fa un Ephod, che fu la rovina di sua famiglia, e d'Israele. Dopo aver governato quarant' anni, e aver avuto dalle sue mogli settanta figliuoli, e uno, cioè Abimelech, da una concubina, egli se ne muore, e Israele torna all'idolatria.
1 Ma quelli di Ephraim dissero a lui: Che è quello che ti se' messo in testa di fare non invitandoci, mentre andavi a combattere contro Madian? E altercavano aspramente e quasi gli andavano alla vita. 2 Ed ei rispose loro: Ma che poteva far io di eguale a quel che voi avete fatto? Non vale egli più un grappolo di Ephraim che le vendemmie di Abiezer? 3 Il Signore ha dati a voi nelle mani i principi di Madian, Oreb e Zeb: che poteva far io di eguale a quel che voi avete fatto? È parlato ch'egli ebbe in tal guisa, si calmò il loro spirito, che era inviperito contro di lui. 4 E Gedeone arrivato che fu al Giordano, lo passò co' trecento uomini che eran con lui, i quali non potevano inseguire i fuggitivi per la stanchezza. 5 Ed egli disse a quelli di Soccoth: Date, vi prego, del pane alla gente che è con me, perchè sono molto rifiniti: affinchè possiamo dar dietro a Zebee, e Salmana regi di Madian. 6 Risposero i principi di Soccoth: Hai tu forse messe le manette a Zebee, e Salmana, che domandi del pane pel tuo esercito? 7 Disse egli loro: Quando adunque il Signore avrà dato nelle mie mani Zebee e Salmana, io lacererò le vostre carni colle spine, e co' triboli del deserto. 8 E partitosi da quel luogo giunse a Phanuel: e parlò nella stessa guisa agli uomini di quel luogo. E quelli risposero a lui, come avean risposto quelli di Soccoth. 9 Ond'ei disse loro: Tornato ch'io sia in pace, e vincitore, distruggerò questa torre. 10 Ma Zebee e Salmana prendevan riposo con tutta la loro gente. Imperocché eran rimasi quindici mila uomini di tutte le schiere de' popoli di oriente, essendo stati uccisi cento venti mila soldati che portavano spada. 11 E Gedeone presa la strada per andar verso di quelli che abitano sotto le tende dalla parte orientale di Nobe, e di Jegbaa, attaccò il campo de' nemici, i quali si tenevan sicuri, e nulla sospettavano di avverso. 12 E Zebee e Salmana si diedero alla fuga: ma Gedeone tenne lor dietro, e li prese, avendo messo in iscompiglio tutto il loro esercito. 13 E tornato dalla battaglia prima del levar del sole 14 Prese un fanciullo di quelli di Soccoth: e gli domandò i nomi de' principi, e de' seniori di Soccoth, e prese nota di settanta sette persone. 15 Ed entrò in Soccoth, e disse loro: Eccovi Zebee e Salmana, per conto de' quali voi mi scherniste dicendo: Hai tu forse messe già le manette a Zebee e Salmana; e per questo domandi che noi diamo del pane alla tua gente stanca, e rifinita? 16 Prese adunque i seniori della città, e con ispine e triboli del deserto lacerò, e fece in brani que' cittadini di Soccoth. 17 E atterrò similmente la torre di Phanuel, uccisi gli abitanti della città. 18 E disse a Zebee e Salmana: Come eran fatti quegli uomini che voi uccideste sul Thabor? Risposer quelli: Ei ti somigliavano, e uno di essi sembrava quasi un figliuolo di re. 19 Ed egli rispose loro: Erano miei fratelli, figliuoli di mia madre. Viva il Signore, se voi aveste salvato ad essi la vita, io non vi farei morire. 20 E disse a Jether suo primogenito: Va, uccidili. Ma egli non tirò la spada; perchè avea paura, essendo ancora fanciullo. 21 E Zebee e Salmana dissero: Su via, tu stesso dacci il colpo: perocché la forza dell'uomo è proporzionata all'età. E Gedeone si avanzò, e uccise Zebee e Salmana, e prese i loro ornamenti, e le lunette, che soglion mettersi per fregio al collo de' cammelli reali. 22 Or tutti gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: Sii tu il signore nostro, e il tuo figliuolo, e il figliuolo del tuo figliuolo, avendoci tu liberato dal potere di Madian. 23 Egli rispose loro: Io non sarò signor vostro, nè lo sarà il mio figliuolo, ma il Signore comanderà a voi. 24 E disse loro: Una sola cosa domando da voi; datemi gli orecchini che avete predati imperocché gl'Ismaeliti solevan portare orecchini d'oro. 25 Ed essi risposero: Arcivolentieri te li daremo. E steso per terra un pallio, vi gettaron sopra gli orecchini predati. 26 E il peso degli orecchini che Gedeone avea domandato, fu di mille settecento sicli di oro senza gli ornamenti, e le collane, e le vesti di porpora, delle quali solevano far uso i re di Madian, e senza le lunette d'oro de' cammelli. 27 E Gedeone ne fece un Ephod, e lo depositò nella sua città di Ephra. E peccò tutto Israele a causa di questo Ephod, il quale fu la rovina di Gedeone, e di tutta la sua famiglia. 28 Ma i Madianiti furono umiliati dinanzi a' figliuoli d'Israele, e non poterono più alzare la testa: ma fu pace nel paese pe' quarant'anni, nei quali governò Gedeone. 29 Se ne andò adunque Jerobaal figliuolo di Gioas ad abitare nella sua casa: 30 Ed ebbe settanta figliuoli usciti dal suo fianco; perocché ebbe più mogli. 31 E una concubina, che egli avea in Sichem, gli partorì un figliuolo per nome Abimelech, 32 E morì Gedeone figliuolo di Gioas in prospera vecchiaia, e fu sepolto nella sepoltura di Gioas suo padre in Ephra, la quale apparteneva alla famiglia di Ezri. 33 Ma dopo la morte di Gedeone i figliuoli d'Israele si ribellaron (da Dio), e fornicarono con Baal. E fecero alleanza con Baal, perch'ei fosse loro dio. 34 Nè si ricordarono del Signore Dio loro, il quale gli avea liberati dalle mani di tutti i nemici che aveano all'intorno. 35 Nè ebber pietà della famiglia di Jerobaal, (cioè) Gedeone, in ricompensa di tutti i benefizii che egli avea fatti ad Israele.

Diodati:

Giudici 8

1 E GLI uomini di Efraim gli dissero: Che cosa è questo che tu ci hai fatto, di non averci chiamati, quando tu sei andato a combattere contro a Madian? E contesero aspramente con lui. 2 Ma egli disse loro: Che ho io ora fatto al par di voi? il raspollar d'Efraim non vale egli meglio che la vendemmia d'Abiezer? 3 Iddio vi ha dati i Capi de' Madianiti, Oreb, e Zeeb, nelle mani; e che ho io potuto fare al par di voi? Allora, dopo ch'ebbe loro così parlato, il lor cruccio contro a lui si acquetò.
4 Or Gedeone arrivò al Giordano, e, passandolo con que' trecent'uomini ch'erano con lui, i quali stanchi come erano, pur perseguitavano i Madianiti, 5 disse a que' di Succot: Deh! date alcuni pezzi di pane alla gente che è al mio seguito; perciocchè sono stanchi, e io perseguito Zeba, e Salmunna, re di Madian. 6 Ma i principali di Succot risposero: Hai tu già in mano le palme di Zeba e di Salmunna, che noi diamo del pane al tuo esercito? 7 E Gedeone rispose: Perciò, quando il Signore mi avrà dato nelle mani Zeba e Salmunna, io vi sminuzzerò le carni con delle spine del deserto, e con triboli. 8 Poi di là egli salì in Penuel, e parlò a que' di Penuel nella medesima maniera; ed essi gli risposero come que' di Succot aveano risposto. 9 Ed egli disse parimente a que' di Penuel: Quando io ritornerò in pace, io disfarò questa torre. 10 Or Zeba e Salmunna, erano in Carcor, co' lor campi d'intorno a quindicimila uomini, ch'erano tutti quelli ch'erano rimasti di tutto il campo degli Orientali; e i morti erano cenventimila uomini, che potevano trar la spada. 11 E Gedeone salì traendo al paese di coloro che abitano in padiglioni, dal lato orientale di Noba, e di Iogbea; e percosse il campo, il qual se ne stava in sicurtà. 12 E Zeba, e Salmunna, fuggirono; ma egli li perseguitò, e prese i due re di Madian, Zeba, e Salmunna, e mise in rotta tutto il campo. 13 Poi Gedeone, figliuolo di Ioas, se ne ritornò dalla battaglia, dalla salita di Heres. 14 E prese un fanciullo della gente di Succot, e lo domandò; ed egli gli descrisse i principali e gli Anziani di Succot, ch'erano settantasette uomini. 15 Poi Gedeone venne agli uomini di Succot, e disse: Ecco Zeba, e Salmunna, de' quali per ischerno voi mi diceste: Hai tu già nelle mani le palme di Zeba, e di Salmunna, che noi diamo del pane alla tua gente stanca? 16 Ed egli prese gli Anziani della città, e delle spine del deserto, e de' triboli, e con essi castigò quegli uomini di Succot. 17 Disfece ancora la torre di Penuel, e uccise gli uomini della città.
18 Poi disse a Zeba, ed a Salmunna: Come erano quegli uomini che voi uccideste in Tabor? Ed essi risposero: Come tu appunto; ciascuno di essi pareva nel sembiante un figliuolo di re. 19 Ed egli disse loro: Essi erano miei fratelli, figliuoli di mia madre; come il Signore vive, se voi aveste loro salvata la vita, io non vi ucciderei. 20 Poi disse a Ieter, suo primogenito: Levati, uccidili. Ma il fanciullo non trasse fuori la sua spada; perciocchè avea paura; conciossiachè egli fosse ancor giovanetto. 21 E Zeba, e Salmunna, dissero: Levati su tu, e avventati sopra noi; perciocchè quale è l'uomo tale è la sua forza. Gedeone adunque si levò, e uccise Zeba, e Salmunna, e prese le borchie che i lor cammelli aveano al collo.
22 E gl'Israeliti dissero a Gedeone: Signoreggia sopra noi, tu, e il tuo figliuolo, e il figliuolo del tuo figliuolo; conciossiachè tu ci abbi salvati dalla mano de' Madianiti. 23 Ma Gedeone disse loro: Nè io, nè il mio figliuolo, signoreggeremo sopra voi; il Signore signoreggerà sopra voi. 24 Poi Gedeone disse loro: Io vi farò una richiesta, che ciascun di voi mi dia il monile ch'egli ha predato; perciocchè coloro aveano de' monili d'oro, perchè erano Ismaeliti. 25 Ed essi dissero: Noi del tutto te li daremo. Steso adunque un ammanto, ciascuno vi gittò il monile ch'egli aveva predato. 26 E il peso dei monili d'oro, che Gedeone avea chiesti, fu di mille settecento sicli d'oro; oltre alle borchie, e alle collane, e a' vestimenti di porpora, che i re di Madian aveano indosso; e oltre a' collari che i cammelli loro aveano al collo. 27 E Gedeone fece di quell'oro un Efod, e lo pose in Ofra, sua città; e tutto Israele fornicò quivi dietro ad esso; e ciò fu in laccio a Gedeone e alla sua casa. 28 Così Madian fu depresso davanti a' figliuoli d'Israele, e non alzò più il capo; e il paese ebbe riposo per quarant'anni, a' dì di Gedeone.
29 E Ierubbaal, figliuolo di Ioas, se ne andò, e dimorò in casa sua. 30 Or Gedeone ebbe settanta figliuoli, ch'erano usciti della sua anca; conciossiachè egli avesse molte mogli. 31 E la sua concubina, ch'era in Sichem, gli partorì anch'essa un figliuolo, al quale egli pose nome Abimelec. 32 Poi Gedeone, figliuolo di Ioas, morì in buona vecchiezza, e fu seppellito nella sepoltura di Ioas, suo padre, in Ofra degli Abiezeriti. 33 E, dopo che Gedeone fu morto, i figliuoli d'Israele tornarono a fornicare dietro a' Baali, e si costituirono Baal-berit per dio. 34 E non si ricordarono del Signore Iddio loro, il quale li avea riscossi dalle mani di tutti i lor nemici d'ogn'intorno; 35 e non usarono benignità inverso la casa di Ierubbaal, cioè, di Gedeone, secondo tutto il bene ch'egli avea operato inverso Israele.

Commentario abbreviato:

Giudici 8

1 Capitolo 8

Gedeone pacifica gli Efraimiti Giudici 8:1-3

Succot e Penuel si rifiutano di aiutare Gedeone Giudici 8:4-12

Succot e Penuel punite Giudici 8:13-17

Gedeone vendica i suoi fratelli Giudici 8:18-21

Gedeone rifiuta il governo, ma gli viene data l'occasione per l'idolatria Giudici 8:22-28

Morte di Gedeone, ingratitudine di Israele Giudici 8:29-35

Versetti 1-3

Coloro che non vogliono tentare o azzardare nulla per la causa di Dio, saranno i più pronti a censurare e a litigare con coloro che hanno uno spirito più zelante e intraprendente. E coloro che sono più restii a compiere servizi difficili, saranno i più arrabbiati per non averne il merito. Gedeone è qui un grande esempio di abnegazione e ci mostra che l'invidia è meglio eliminata dall'umiltà. Gli Efraimiti avevano dato sfogo alla loro passione con una libertà di parola molto sbagliata, segno certo di una causa debole: la ragione si esaurisce quando il rimprovero vola alto.

4 Versetti 4-12

Gli uomini di Gedeone erano svenuti, eppure perseguivano; affaticati da ciò che avevano fatto, ma desiderosi di fare di più contro i loro nemici. È spesso il caso del vero cristiano, che sviene e tuttavia persegue. Il mondo conosce poco la lotta perseverante e vittoriosa che il vero credente conduce con il suo cuore peccatore. Ma egli si affida a quella forza divina, nella fede della quale ha iniziato il suo conflitto, e con l'apporto della quale solo può portarlo a termine in trionfo.

13 Versetti 13-17

I servitori attivi del Signore incontrano un'opposizione più pericolosa da parte dei falsi professanti che da parte dei nemici palesi; ma non devono preoccuparsi del comportamento di coloro che sono israeliti di nome, ma madianiti di cuore. Devono perseguire i nemici delle loro anime e della causa di Dio, anche se sono pronti a svenire a causa dei conflitti interiori e delle difficoltà esteriori. E saranno in grado di perseverare. Quanto meno gli uomini aiutano e quanto più cercano di ostacolare, tanto più il Signore li aiuterà. Poiché l'avvertimento di Gedeone è stato ignorato, la punizione è stata giusta. Molti vengono istruiti con i rovi e le spine dell'afflizione, che non imparerebbero altrimenti.

18 Versetti 18-21

Bisogna fare i conti con i re di Madian. Poiché si confessarono colpevoli di omicidio, Gedeone agì come vendicatore del sangue, essendo il parente più prossimo delle persone uccise. Poco pensavano di sentirne parlare tanto tempo dopo; ma l'omicidio raramente rimane impunito in questa vita. I peccati a lungo dimenticati dall'uomo, devono essere resi noti a Dio. Quale misera consolazione nella morte dalla speranza di soffrire meno dolore e di morire con meno disgrazia di altri! Eppure molti sono più ansiosi per questi motivi che per il giudizio futuro e per ciò che seguirà.

22 Versetti 22-28

Gedeone rifiutò il governo che il popolo gli offriva. Nessun uomo buono può compiacersi di un onore fatto a se stesso, che appartiene solo a Dio. Gedeone pensò di conservare il ricordo di questa vittoria con un efod, fatto con il bottino più pregiato. Ma probabilmente questo efod aveva, come di consueto, un teraphim annesso, e Gedeone lo intendeva come un oracolo da consultare. Molti sono indotti a sbagliare strada da un passo falso di un uomo buono. Per Gedeone stesso divenne un'insidia e fu la rovina della famiglia. Quanto presto gli ornamenti che alimentano la bramosia degli occhi, che formano l'orgoglio della vita e che tendono alle indulgenze della carne, porteranno la vergogna su coloro che ne sono ghiotti!

29 Versetti 29-35

Appena morto Gedeone, che aveva mantenuto il popolo al culto del Dio d'Israele, essi non ebbero più alcun freno; allora andarono dietro a Baalim e non mostrarono alcuna gentilezza verso la famiglia di Gedeone. Non c'è da stupirsi se chi dimentica il proprio Dio, dimentica anche i propri amici. Tuttavia, consapevoli della nostra ingratitudine nei confronti del Signore e osservando quella dell'umanità in generale, dovremmo imparare a pazientare per qualsiasi ritorno scortese che incontreremo per i nostri poveri servigi e decidere, sull'esempio divino, di non essere vinti dal male, ma di vincere il male con il bene.

Riferimenti incrociati:

Giudici 8

1 Giudic 12:1-6; 2Sa 19:41; Giob 5:2; Ec 4:4; Giac 4:5,6

2 1Co 13:4-7; Ga 5:14,15; Fili 2:2,3; Giac 1:19,20; 3:13-18
Giudic 6:11,34

3 Giudic 7:24,25; Sal 44:3; 115:1; 118:14-16; Giov 4:37; Rom 12:3,6; 15:18,19; Fili 2:3
Prov 15:1; 16:32; 25:11,15

4 1Sa 14:28,29,31,32; 30:10; 2Co 4:8,9,16; Ga 6:9; Eb 12:1-4

5 Ge 33:17; Sal 60:6
Ge 14:18; De 23:4; 1Sa 25:18; 2Sa 17:28,29; 3G 1:6-8

6 Giudic 5:23; Ge 25:13; 37:25,28; 1Sa 25:10,11; 1Re 20:11; 2Re 14:9; Prov 18:23; Fili 2:21

7 Giudic 8:16

8 Ge 32:30,31; 1Re 12:25

9 1Re 22:27,28
Giudic 8:17

10 Giudic 7:12
Giudic 7:22; 20:2,15,17,25,35,46; 2Re 3:26; 2Cron 13:17; 28:6,8; Is 37:36

11 Nu 32:35,42
Giudic 18:27; 1Sa 15:32; 30:16; 1Te 5:3

12 Gios 10:16-18,22-25; Giob 12:16-21; 34:19; Sal 83:11; Am 2:14; Ap 6:15,16; 19:19-21

14 Giudic 1:24,25; 1Sa 30:11-15

15 Giudic 8:6,7

16 Giudic 8:7; Prov 10:13; 19:29; Esd 2:6
Mic 7:4

17 Giudic 8:9; 1Re 12:25

18 Giudic 4:6; Sal 89:12
Sal 12:2; Giuda 1:16

20 Gios 10:24; 1Sa 15:33; Sal 149:9

21 Giudic 9:54; 1Sa 31:3,5; Ap 9:6
Sal 83:1
Is 3:18

22 Giudic 9:8-15; 1Sa 8:5; 12:12; Giov 6:15

23 Giudic 2:18; 10:18; 11:9-11; Lu 22:24-27; 2Co 1:24; 1P 5:3
1Sa 8:6,7; 10:19; 12:12; Is 33:22; 63:19

24 Ge 24:22,53; Eso 12:35; 32:3; 1P 3:3-5
Ge 16:10,11; 25:13; 37:25,28; 1Sa 25:11; 1Re 20:11

26 Est 8:15; Ger 10:9; Ez 27:7; Lu 16:19; Giov 19:2,5; Ap 17:4; 18:12,16
Giudic 8:21

27 Giudic 17:5; 18:14,17; Eso 28:6-12; 1Sa 23:9,10; Is 8:20
Giudic 8:32; 6:11,24; De 12:5
Eso 23:33; Sal 73:27; 106:39; Os 2:2; 4:12-14
Giudic 8:33; De 7:16

28 Sal 83:9-12; Is 9:4; 10:26
Giudic 3:11,30; 5:31

29 Giudic 6:32; 1Sa 12:11
Ne 5:14,15

30 Giudic 9:2,5; 10:4; 12:9,14; Ge 46:26; Eso 1:5; 2Re 10:1
Ge 2:24; 7:7; De 17:17; 2Sa 3:2-5; 5:13-16; 1Re 11:3; Mal 2:15; Mat 19:5-8; Ef 5:31-33

31 Giudic 9:1-5; Ge 16:15; 22:24
Giudic 9:18; Ge 20:2

32 Ge 15:15; 25:8; Gios 24:29,30; Giob 5:26; 42:17
Giudic 8:27; 6:24

33 Giudic 2:7-10,17,19; Gios 24:31; 2Re 12:2; 2Cron 24:17,18
Giudic 8:27; 2:17; Eso 34:15,16; Ger 3:9
Giudic 9:4,46

34 Sal 78:11,42; 106:18,21; Ec 12:1; Ger 2:32

35 Giudic 9:5,16-19; Ec 9:14,15

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia


     

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia


      


     

Ricerca avanzata

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Indirizzo di questa pagina:
https://www.laparola.net/testo.php?riferimento=Giudici8&versioni[]=Nuova+Riveduta&versioni[]=C.E.I.&versioni[]=Nuova+Diodati&versioni[]=Riveduta+2020&versioni[]=Riveduta&versioni[]=Ricciotti&versioni[]=Tintori&versioni[]=Martini&versioni[]=Diodati&versioni[]=Commentario&versioni[]=Riferimenti+incrociati

Indirizzo del testo continuo:
https://www.laparola.net/app/?w1=bible&t1=local%3Anr&v1=JG8_1&w2=bible&t2=local%3Acei1974&v2=JG8_1&w3=bible&t3=local%3And&v3=JG8_1&w4=bible&t4=local%3Ar2&v4=JG8_1&w5=bible&t5=local%3Aluzzi&v5=JG8_1&w6=bible&t6=local%3Aricciotti&v6=JG8_1&w7=bible&t7=local%3Atintori&v7=JG8_1&w8=bible&t8=local%3Amartini&v8=JG8_1&w9=bible&t9=local%3Adio&v9=JG8_1&w10=commentary&t10=local%3Acommabbrmh&v10=JG8_1&w11=commentary&t11=local%3Arifinc&v11=JG8_1