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Commentario:Marco 14:99. Io vi dico la verità, che per tutto il mondo, dovunque questo evangelo sarà predicato, sarà eziandio raccontato ciò che costei ha fatto, in memoria di lei. Queste parole contengono incidentalmente la predizione che il vangelo di Gesù Cristo, cioè la storia del suo soggiorno in terra, dei principali avvenimenti della sua vita quaggiù, e della salute ch'egli assicurò, morendo, ai figliuoli degli uomini, sarà certamente pubblicato per tutto il mondo. Una tale assicurazione deve incoraggiare grandemente tutti coloro che si affaticano per la diffusione della vera conoscenza di Cristo tra gli Ebrei, i Maomettani, i Pagani e i seguaci di quelle Chiese che si sono allontanate dal puro Cristianesimo; per la circolazione delle Scritture Sante, in cui è esposto mediante l'evangelo. Tre cose sono da osservarsi in questo annunzio: 1. che esso contiene un chiaro riconoscimento profetico per parte di nostro Signore della esistenza, nell'avvenire, di ricordi scritti, in cui si avesse a raccontare quell'atto, perché in niun'altra guisa è concepibile che esso potesse venire universalmente conosciuto; 2. che abbiam quì (se per verità ne avessimo bisogno) un argomento convincente contro quella opinione che suppone i tre primi Vangeli essere stati compilati da un solo documento originale; imperocché se ci fosse stato un tale documento, avrebbe dovuto contenere questa narrazione e nessuno che ne facesse uso avrebbe potuto mancare di inserire nella sua opera questo racconto, accompagnato da tale promessa, mentre Luca ha mancato d'inserirlo; 3. che la stessa considerazione è egualmente decisiva contro il supposto che Luca abbia usato o anche sol veduto i nostri presenti Vangeli di Matteo e Marco. Questo è il solo caso in cui Gesù abbia promesso gloria terrena per un servizio a lui reso. È una delle più gloriose distinzioni che fossero mai conferite a mortale, distinzione la quale, invece di andar scemando col tempo, va crescendo ogni giorno, e alla quale, come fu giustamente osservato, contribuiscono perfino i critici e gli interpreti avversarii, nell'atto stesso che muovono dubbiezze e censure. PASSI PARALLELI Marco 16:15; Matteo 26:12-13 Numeri 31:54; Salmi 112:6-9; Zaccaria 6:14 Riferimenti incrociati:Marco 14:9Dimensione testo: |