Nuova Riveduta:

Matteo 24:15

=(Mr 13:14-31; Lu 21:20-33; 17:22-25, 31, 37)
Quando dunque vedrete l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge faccia attenzione!),

C.E.I.:

Matteo 24:15

Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda -,

Nuova Diodati:

Matteo 24:15

Il sermone profetico (seguito): La grande tribolazione
«Quando dunque avrete visto l'abominazione della desolazione, predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge intenda),

La Parola è Vita:

Matteo 24:15

Quando vedrete la cosa orribile (di cui parla il profeta Daniele) posta in un luogo santo (chi legge cerchi di capire!),

La Parola è Vita
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Riveduta:

Matteo 24:15

Quando dunque avrete veduta l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge pongavi mente),

Diodati:

Matteo 24:15

QUANDO adunque avrete veduta l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge pongavi mente);

Commentario abbreviato:

Matteo 24:15

4 Versetti 4-28

I discepoli avevano chiesto, a proposito dei tempi, quando sarebbero avvenute queste cose? Cristo non diede loro alcuna risposta; ma avevano anche chiesto: "Quale sarà il segno? A questa domanda egli risponde in modo esauriente. La profezia riguarda innanzitutto gli eventi vicini, la distruzione di Gerusalemme, la fine della Chiesa e dello Stato ebraico, la chiamata dei Gentili e l'instaurazione del regno di Cristo nel mondo; ma guarda anche al giudizio generale e, verso la fine, indica più particolarmente quest'ultimo. Ciò che Cristo disse ai suoi discepoli tendeva più a promuovere la prudenza che a soddisfare la loro curiosità; più a prepararli agli eventi che sarebbero accaduti, che a dare un'idea precisa degli eventi. Questa è quella buona comprensione dei tempi che tutti dovrebbero desiderare, da cui dedurre ciò che Israele dovrebbe fare. Il nostro Salvatore ammonisce i suoi discepoli a stare in guardia dai falsi maestri. E preannuncia guerre e grandi tumulti tra le nazioni. Dal momento in cui i Giudei rifiutarono Cristo ed egli lasciò la loro casa desolata, la spada non si allontanò mai da loro. Vedete cosa succede se si rifiuta il Vangelo. Coloro che non vogliono ascoltare i messaggeri di pace, saranno costretti ad ascoltare i messaggeri di guerra. Ma dove il cuore è fisso, fiducioso in Dio, è mantenuto in pace e non ha paura. È contro la mente di Cristo che il suo popolo abbia un cuore turbato, anche in tempi difficili. Quando abbiamo visto l'eternità di miseria che si prospetta ai rifiutatori ostinati di Cristo e del suo Vangelo, possiamo davvero dire: "I più grandi giudizi terreni non sono che l'inizio dei dolori". È confortante che alcuni resistano fino alla fine. Nostro Signore ha predetto la predicazione del Vangelo in tutto il mondo. La fine del mondo non avverrà finché il Vangelo non avrà compiuto la sua opera. Cristo ha predetto la rovina che si abbatterà sul popolo dei Giudei; e ciò che ha detto qui, sarà utile ai suoi discepoli, per la loro condotta e per il loro conforto. Se Dio apre una porta di fuga, dobbiamo fuggire, altrimenti non ci fidiamo di Dio, ma lo tentiamo. I discepoli di Cristo, nei momenti di difficoltà pubblica, devono essere molto in preghiera: ciò non è mai fuori stagione, ma in modo particolare quando siamo afflitti da ogni parte. Anche se dobbiamo accettare ciò che Dio ci manda, possiamo tuttavia pregare contro le sofferenze; ed è molto provante per un uomo buono essere sottratto da qualsiasi lavoro di necessità al servizio solenne e al culto di Dio nel giorno di sabato. Ma c'è una parola di conforto: per gli eletti questi giorni saranno più brevi di quanto pensassero i loro nemici, che avrebbero tagliato via tutti, se Dio, che si è servito di questi nemici per servire il suo scopo, non avesse posto dei limiti alla loro ira. Cristo predice la rapida diffusione del Vangelo nel mondo. Lo si vede chiaramente come un lampo. Cristo predicò il suo Vangelo apertamente. I Romani erano come un'aquila e l'insegna dei loro eserciti era un'aquila. Quando un popolo, con il suo peccato, si rende come una carcassa ripugnante, non c'è da aspettarsi altro che Dio mandi dei nemici per distruggerlo. È molto applicabile al giorno del giudizio, alla venuta del nostro Signore Gesù Cristo in quel giorno, 2Tess 2:1. Cerchiamo di rendere sicura la nostra vocazione e la nostra elezione; allora sapremo che nessun nemico o ingannatore potrà mai prevalere contro di noi.

Riferimenti incrociati:

Matteo 24:15

Mar 13:14; Lu 19:43; 21:20
Dan 9:27; 12:11
Ez 40:4; Dan 9:23,25; 10:12-14; Eb 2:1; Ap 1:3; 3:22

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