Nuova Riveduta:

Matteo 26:26

La santa Cena
=(Mr 14:22-25; Lu 22:15-20; 1Co 11:23-25)(1Co 10:16-17)
Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo».

C.E.I.:

Matteo 26:26

Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo».

Nuova Diodati:

Matteo 26:26

Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane e lo benedisse, lo ruppe e lo diede ai discepoli e disse: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo».

La Parola è Vita:

Matteo 26:26

Mentre stavano mangiando, Gesù prese del pane, lo benedì, lo spezzò, poi lo diede ai discepoli, dicendo: «Prendete e mangiate, questo è il mio corpo».

La Parola è Vita
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Riveduta:

Matteo 26:26

Or mentre mangiavano, Gesù prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe, e dandolo a' suoi discepoli, disse: Prendete, mangiate, questo è il mio corpo.

Diodati:

Matteo 26:26

Ora, mentre mangiavano, Gesù, preso il pane, e fatta la benedizione, lo ruppe, e lo diede a' discepoli, e disse: Prendete, mangiate; quest'è il mio corpo.

Commentario abbreviato:

Matteo 26:26

Versetti 26-30

Questa ordinanza della cena del Signore è per noi la cena della Pasqua, con la quale commemoriamo una liberazione molto più grande di quella di Israele dall'Egitto. Prendete, mangiate; accettate Cristo come vi viene offerto; ricevete l'espiazione, approvatela, sottomettetevi alla sua grazia e al suo governo. La carne guardata, anche se il piatto è ben guarnito, non nutre; deve essere mangiata: così deve fare la dottrina di Cristo. Questo è il mio corpo, cioè, spiritualmente, significa e rappresenta il suo corpo. Noi prendiamo parte al sole, non mettendolo nelle nostre mani, ma facendone scendere i raggi su di noi; così prendiamo parte a Cristo partecipando alla sua grazia e ai frutti benedetti della rottura del suo corpo. Il sangue di Cristo è significato e rappresentato dal vino. Egli rese grazie, per insegnarci a guardare a Dio in ogni parte dell'ordinanza. Questo calice lo diede ai discepoli con il comando: "Bevetene tutti". Il perdono dei peccati è la grande benedizione che viene conferita a tutti i veri credenti nella Cena del Signore; è il fondamento di tutte le altre benedizioni. Egli si congeda da questa comunione e assicura loro un incontro felice alla fine: "Fino a quel giorno in cui lo berrò di nuovo con voi", può essere inteso come le gioie e le glorie dello stato futuro, che i santi parteciperanno con il Signore Gesù. Quello sarà il regno di suo Padre; il vino della consolazione sarà sempre nuovo. Mentre guardiamo i segni esteriori del corpo di Cristo spezzato e del suo sangue versato per la remissione dei nostri peccati, ricordiamo che il banchetto gli è costato tanto quanto se avesse letteralmente dato la sua carne da mangiare e il suo sangue da bere.

Riferimenti incrociati:

Matteo 26:26

Mar 14:22; Lu 22:19
Lu 24:30; 1Co 11:23-25
Mar 6:41
At 2:46; 20:7; 1Co 10:16,17
Giov 6:33-35,47-58; 1Co 11:26-29
Ez 5:4,5; Lu 22:20; 1Co 10:4,16; Ga 4:24,25

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