Nuova Riveduta:

Neemia 13:15

Gr 17:19-27; Mi 3:8
In quei giorni osservai in Giuda alcune persone intente a pigiare l'uva in giorno di sabato, altre a portare, caricandolo sugli asini, grano e anche vino, uva, fichi, e ogni sorta di cose, che facevano giungere a Gerusalemme in giorno di sabato. Io li rimproverai a motivo del giorno in cui vendevano le loro derrate.

C.E.I.:

Neemia 13:15

In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano nei tini in giorno di sabato, altri che trasportavano i covoni e li caricavano sugli asini, e anche vino, uva, fichi e ogni sorta di carichi, che introducevano a Gerusalemme in giorno di sabato; io protestai a causa del giorno in cui vendevano le derrate.

Nuova Diodati:

Neemia 13:15

In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano l'uva in giorno di sabato e portavano sacchi di grano, caricandoli sugli asini, assieme a vino, uva, fichi e ogni sorta di fardelli che facevano venire a Gerusalemme in giorno di sabato; e io li rimproverai a motivo del giorno in cui vendevano i generi alimentari.

La Parola è Vita:

Neemia 13:15

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Neemia 13:15

In que' giorni osservai in Giuda di quelli che calcavano l'uva negli strettoi in giorno di sabato, altri che portavano, caricandolo sugli asini, del grano od anche del vino, dell'uva, dei fichi, e ogni sorta di cose, che facean venire a Gerusalemme in giorno di sabato; e io li rimproverai a motivo del giorno in cui vendevano le loro derrate.

Diodati:

Neemia 13:15

In que' giorni io vidi de' Giudei che calcavano ne' torcoli in giorno di sabato, ed altri che portavano de' fasci di biade, e le aveano caricate sopra asini, ed anche vino, uve, e fichi, e qualunque altra soma; e portavano quelle cose in Gerusalemme in giorno di sabato. Ed io protestai loro nel giorno che si vendevano le vittuaglie, che non dovessero più farlo.

Commentario abbreviato:

Neemia 13:15

Versetti 15-22

L'osservanza del giorno del Signore costituisce un oggetto importante per l'attenzione di coloro che vogliono promuovere la vera pietà. La religione non prospera mai se i sabati sono calpestati. Non c'è da stupirsi che ci sia stato un generale decadimento della religione e una corruzione dei costumi tra i Giudei, quando hanno abbandonato il santuario e profanato il sabato. Chi profana il sabato non considera il male che fa. Dobbiamo rispondere dei peccati che gli altri sono portati a commettere dal nostro esempio. Neemia li accusa di essere una cosa malvagia, perché lo è, derivante dal disprezzo di Dio e delle nostre stesse anime. Egli mostra che l'infrazione del sabato era uno dei peccati per i quali Dio aveva portato dei giudizi su di loro; e se non avessero preso un avvertimento, ma fossero tornati a commettere gli stessi peccati, avrebbero dovuto aspettarsi altri giudizi. Il coraggio, lo zelo e la prudenza di Neemia in questa faccenda ci insegnano a fare altrettanto; e abbiamo ragione di pensare che la cura da lui operata sia stata duratura. Egli si sentiva e si confessava un peccatore, che non poteva pretendere nulla da Dio in quanto giustizia, quando gli gridò misericordia.

Riferimenti incrociati:

Neemia 13:15

Eso 20:8-11; 34:21; 35:2; Is 58:13; Ez 20:13
Ne 10:31; Nu 15:32-36; Ger 17:21,22,24,27
Ne 13:21; 9:29; De 8:19; 2Cron 24:19; Sal 50:7; Ger 42:19; Mic 6:3; At 2:40; 20:21; Ga 5:3; Ef 4:17; 1Te 4:6; Ap 22:18,19

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