Commentario abbreviato:Neemia 13:2215 Versetti 15-22 L'osservanza del giorno del Signore costituisce un oggetto importante per l'attenzione di coloro che vogliono promuovere la vera pietà. La religione non prospera mai se i sabati sono calpestati. Non c'è da stupirsi che ci sia stato un generale decadimento della religione e una corruzione dei costumi tra i Giudei, quando hanno abbandonato il santuario e profanato il sabato. Chi profana il sabato non considera il male che fa. Dobbiamo rispondere dei peccati che gli altri sono portati a commettere dal nostro esempio. Neemia li accusa di essere una cosa malvagia, perché lo è, derivante dal disprezzo di Dio e delle nostre stesse anime. Egli mostra che l'infrazione del sabato era uno dei peccati per i quali Dio aveva portato dei giudizi su di loro; e se non avessero preso un avvertimento, ma fossero tornati a commettere gli stessi peccati, avrebbero dovuto aspettarsi altri giudizi. Il coraggio, lo zelo e la prudenza di Neemia in questa faccenda ci insegnano a fare altrettanto; e abbiamo ragione di pensare che la cura da lui operata sia stata duratura. Egli si sentiva e si confessava un peccatore, che non poteva pretendere nulla da Dio in quanto giustizia, quando gli gridò misericordia. Riferimenti incrociati:Neemia 13:22Ne 7:64,65; 12:30; 2Re 23:4; 1Cron 15:12-14; 2Cron 29:4,5,24,27,30; Is 49:23 Dimensione testo: |