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Commentario:Romani 10:16Ma non tutti hanno ubbidito alla Buona Novella. Per quanto il messaggio degli araldi apostolici fosse tale da farli accogliere dovunque «come angeli di Dio», pure non tutti hanno ricevuto il buon annunzio della salvezza in Cristo con quell'ubbidienza di fede che si conveniva ad un invito divino Romani 1:5; 6:17; 10:3; Atti 6:7; 2Tessalonicesi 1:8; 3:14. Qui sta la ragione per cui sono esclusi dalla salvazione. Sebbene, l'espressione sia generica, e quindi applicabile a tutti coloro che hanno udito l'Evangelo, pure l'Apostolo, nel contesto, ha in mente particolarmente l'accoglienza fatta al Vangelo dai Giudei, la cui incredulità era annunziata da Isaia nel passo messianico Isaia 53. Il profeta, qual rappresentante dei messaggeri di Geova, è costretto a versare nel cuore di Dio il suo lamento per lo scarso numero di coloro che han ricevuto il messaggio divino con fede. Perchè Isaia dice: "Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?" Sono ben pochi, di fronte alla massa incredula. Riferimenti incrociati:Romani 10:16Rom 3:3; 11:17; Giov 10:26; At 28:24; Eb 4:2; 1P 2:8 Dimensione testo: |