Nuova Riveduta:

Romani 9:10

Ma c'è di più! Anche a Rebecca avvenne la medesima cosa quando ebbe concepito figli da un solo uomo, da Isacco nostro padre;

C.E.I.:

Romani 9:10

E non è tutto; c'è anche Rebecca che ebbe figli da un solo uomo, Isacco nostro padre:

Nuova Diodati:

Romani 9:10

E non solo questo, ma anche Rebecca concepì da un solo uomo, Isacco nostro padre.

La Parola è Vita:

Romani 9:10

E non soltanto questo. Anni dopo, quando Isacco era già uomo e sposato, e Rebecca, sua moglie, stava per partorire due gemelli, Dio le rivelò che Esaù, il primo nato, sarebbe stato servo del suo gemello, Giacobbe. Le testuali parole furono: «Ho amato Giacobbe, ma ho odiato Esaù». Dio parlò così, prima ancora che i bambini nascessero, prima che potessero fare qualsiasi cosa, sia di bene che di male. Ciò dimostra, dunque, che Dio stava facendo ciò che aveva deciso di fare fin da principio, una decisione non determinata da come si comportarono Esaù e Giacobbe, ma dalla scelta e dalla volontà del Signore.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Romani 9:10

Non solo; ma anche a Rebecca avvenne la medesima cosa quand'ebbe concepito da uno stesso uomo, vale a dire Isacco nostro padre, due gemelli;

Diodati:

Romani 9:10

E non solo Abrahamo, ma ancora Rebecca, avendo conceputo d'un medesimo, cioè d'Isacco nostro padre, udì questo.

Commentario abbreviato:

Romani 9:10

6 Versetti 6-13

Il rifiuto dei Giudei da parte della dispensazione del Vangelo non ha infranto la promessa di Dio ai patriarchi. Le promesse e le minacce si adempiranno. La grazia non scorre nel sangue, né i benefici salvifici si trovano sempre con i privilegi esteriori della chiesa. Non solo alcuni dei discendenti di Abramo furono scelti e altri no, ma Dio agì secondo il consiglio della sua volontà. Dio aveva previsto che Esaù e Giacobbe fossero nati nel peccato, per natura figli dell'ira come gli altri. Se fossero stati lasciati a se stessi, avrebbero continuato a peccare per tutta la vita; ma per ragioni sagge e sante, che non ci sono state rese note, ha deciso di cambiare il cuore di Giacobbe e di lasciare Esaù alla sua perversità. Questo caso di Esaù e Giacobbe getta luce sulla condotta divina nei confronti della razza umana decaduta. Tutta la Scrittura mostra la differenza tra il cristiano che si professa e il vero credente. Molti privilegi esteriori sono concessi a chi non è figlio di Dio. Tuttavia, vi è un pieno incoraggiamento all'uso diligente dei mezzi di grazia che Dio ha stabilito.

Riferimenti incrociati:

Romani 9:10

Rom 5:3,11; Lu 16:26
Ge 25:21-23

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