Nuova Riveduta:

Romani 9:25

Così egli dice appunto in Osea: «Io chiamerò "mio popolo" quello che non era mio popolo e "amata" quella che non era amata»;

C.E.I.:

Romani 9:25

Esattamente come dice Osea:
Chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo
e mia diletta quella che non era la diletta.

Nuova Diodati:

Romani 9:25

Come ancora egli dice in Osea: «Io chiamerò il mio popolo quello che non è mio popolo, e amata quella che non è amata.

La Parola è Vita:

Romani 9:25

Vi ricordate che cosa è scritto nel libro del profeta Osea?
Il Signore dice che troverà altri figli per sé, figli che non appartengono alla sua famiglia ebraica,
e che li amerà, anche se nessun altro li aveva amati prima.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Romani 9:25

Così Egli dice anche in Osea: Io chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo, e 'amata' quella che non era amata;

Diodati:

Romani 9:25

Siccome ancora egli dice in Osea: Io chiamerò Mio popolo, quel che non è mio popolo; ed Amata, quella che non è amata.

Commentario abbreviato:

Romani 9:25

Versetti 25-29

Il rigetto dei Giudei e l'accoglienza dei Gentili sono stati predetti nell'Antico Testamento. Per chiarire una verità, è molto utile osservare come la Scrittura si sia adempiuta in essa. È una meraviglia della potenza e della misericordia divina che ci siano dei salvati, perché anche quelli che erano rimasti come seme, se Dio li avesse trattati secondo i loro peccati, sarebbero periti con gli altri. Questa grande verità ci insegna la Scrittura. Anche tra il gran numero di cristiani professanti c'è da temere che solo un residuo si salvi.

Riferimenti incrociati:

Romani 9:25

Os 1:1,2
Os 2:23; 1P 2:10
Rom 1:7; Ez 16:8; Giov 16:27

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