Nuova Riveduta:

Salmi 22:1

Le sofferenze e la gloria del Salvatore
Sl 69; Is 53 (Mt 27; Lu 23; Gv 19)
Al direttore del coro. Su «Cerva dell'aurora». Salmo di Davide.
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito!

C.E.I.:

Salmi 22:1

Salmo. Di Davide.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;

Nuova Diodati:

Salmi 22:1

Le sofferenze del Messia a cui fa seguito il suo trionfo
[Al maestro del coro. Sul motivo: "La cerva dell'aurora". Salmo di Davide.] Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché sei così lontano e non vieni a liberarmi, dando ascolto alle parole del mio gemito?

La Parola è Vita:

Salmi 22:1

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Salmi 22:1

Per il Capo de' musici. Su 'Cerva dell'aurora'. Salmo di Davide.
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Perché te ne stai lontano, senza soccorrermi,
senza dare ascolto alle parole del mio gemito?

Diodati:

Salmi 22:1

<<Salmo di Davide, dato al Capo de' Musici, sopra Aielet-hassahar.>>
DIO mio, Dio mio, perchè mi hai lasciato? Perchè stai lontano dalla mia salute, e dalle parole del mio ruggire?

Commentario abbreviato:

Salmi 22:1

Capitolo 22

Lamentele di scoraggiamento Sal 22:1-10

Con la preghiera di liberazione Sal 22:11-21

Lodi per le misericordie e la redenzione Sal 22:22-31

Versetti 1-10

Lo Spirito di Cristo, che era nei profeti, testimonia in questo salmo, in modo chiaro e completo, le sofferenze di Cristo e la gloria che doveva seguire. Abbiamo una dolorosa denuncia del ritiro di Dio. Questo può essere applicato a qualsiasi figlio di Dio, schiacciato, sopraffatto dal dolore e dal terrore. Le diserzioni spirituali sono le afflizioni più dure per i santi; ma anche il loro lamento per questi pesi è un segno di vita spirituale e di sensi spirituali esercitati. Gridare: "Dio mio, perché sono malato, perché sono povero?" sa di scontentezza e di mondanità. Ma "Perché mi hai abbandonato?" è il linguaggio di un cuore che lega la sua felicità al favore di Dio. Questo deve essere applicato a Cristo. Con le prime parole di questo lamento, egli ha riversato la sua anima davanti a Dio quando era sulla croce (Mt 27:46). Essendo veramente uomo, Cristo provava una naturale riluttanza a passare attraverso dolori così grandi, eppure il suo zelo e il suo amore prevalsero. Cristo dichiarò la santità di Dio, suo Padre celeste, nelle sue sofferenze più acute; anzi, dichiarò che esse ne erano una prova, per la quale sarebbe stato continuamente lodato dal suo Israele, più che per tutte le altre liberazioni ricevute. Mai nessuno che abbia sperato in te si è vergognato della sua speranza; mai nessuno che ti abbia cercato ti ha cercato invano". Si tratta di una denuncia del disprezzo e del biasimo degli uomini. Il Salvatore parla qui dello stato di abiezione in cui era ridotto. La storia delle sofferenze di Cristo e della sua nascita spiega questa profezia.

Riferimenti incrociati:

Salmi 22:1

Sal 18:46; 46:10; 57:5,11; 72:18,19; 113:5; 1Cron 29:11; Giob 9:19; Mat 6:10,13; Ap 11:17
Sal 58:10,11; Ap 15:3,4; 16:5-7; 18:20; 19:1-6

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