Siracide 291 Chi pratica la misericordia concede prestiti al prossimo, chi lo soccorre di propria mano osserva i comandamenti. 2 Da' in prestito al prossimo nel tempo del bisogno, e a tua volta restituisci al prossimo nel momento fissato. 3 Mantieni la parola e sii leale con lui, così troverai in ogni momento quanto ti occorre. 4 Molti considerano il prestito come cosa trovata e causano fastidi a coloro che li hanno aiutati. 5 Prima di ricevere, ognuno bacia le mani del creditore, parla con tono umile per ottenere gli averi dell'amico; ma alla scadenza cerca di guadagnare tempo, restituisce piagnistei e incolpa le circostanze. 6 Se riesce a pagare il creditore riceverà appena la metà, e dovrà considerarla come una cosa trovata. In caso contrario, il creditore sarà frodato dei suoi averi e avrà senza motivo un nuovo nemico; maledizioni e ingiurie gli restituirà, renderà insulti invece dell'onore dovuto. 7 Molti perciò, per tale cattiveria, rifiutan di prestare: hanno paura di perdere i beni senza ragione. 8 Tuttavia sii longanime con il misero, e non fargli attender troppo l'elemosina. 9 Per il comandamento soccorri il povero, secondo la sua necessità non rimandarlo a mani vuote. 10 Perdi pure denaro per un fratello e amico, non si arrugginisca inutilmente sotto una pietra. 11 Sfrutta le ricchezze secondo i comandi dell'Altissimo; ti saranno più utili dell'oro. 12 Rinserra l'elemosina nei tuoi scrigni ed essa ti libererà da ogni disgrazia. 13 Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante, combatterà per te di fronte al nemico. 14 L'uomo buono garantisce per il prossimo, chi ha perduto il pudore lo abbandona. 15 Non dimenticare il favore di chi si è fatto garante, poiché egli si è impegnato per te. 16 Il peccatore dilapida i beni del suo garante, l'ingrato di proposito abbandonerà chi l'ha salvato. 17 La cauzione ha rovinato molta gente onesta, li ha sballottati come onda del mare. 18 Ha mandato in esilio uomini potenti, costretti a errare fra genti straniere. 19 Un peccatore che offre premurosamente garanzia e ricerca guadagni, sarà coinvolto in processi. 20 Aiuta il tuo prossimo secondo la tua possibilità e bada a te stesso per non cadere. 21 Indispensabili alla vita sono l'acqua, il pane, il vestito e una casa che serva da riparo. 22 È meglio vivere da povero sotto un tetto di tavole, che godere di cibi sontuosi in case altrui. 23 Del poco come del molto sii contento, così non udirai il disprezzo come straniero. 24 Triste vita andare di casa in casa, non potrai aprir bocca, dove sarai come straniero. 25 Avrai ospiti, mescerai vino senza un grazie, inoltre ascolterai cose amare: 26 «Su, forestiero, apparecchia la tavola, se hai qualche cosa sotto mano, dammi da mangiare». 27 «Vattene, forestiero, cedi il posto a persona onorata; mio fratello sarà mio ospite, ho bisogno della casa». 28 Tali cose sono dure per un uomo che abbia intelligenza: i rimproveri per l'ospitalità e gli insulti di un creditore. | Siracide 29Prestiti e mallevadorie. 1 Chi pratica la misericordia, impresta al suo prossimo e chi gli dà una mano, osserva i comandamenti. 2 Presta al tuo prossimo nel tempo del suo bisogno, e a tua volta restituisci al prossimo a tempo dovuto. 3 Mantieni la parola e diportati fedelmente con lui, e in ogni tempo troverai ciò che ti occorre. 4 Per molti un imprestito è come roba trovata, e procacciali noie a chi gli ha aiutati. 5 Finché ricevono, bacian la mano di chi dà, e in promesse umilian la voce; 6 ma al momento di restituire, [ognuno] chiede tempo, e dà parole di rincrescimento e di rammarico, e incolpa i tempi. 7 E s'è in grado di restituire, ricalcitra e rende appena la metà della somma, e [il creditore] può considerar [quel poco] come tanto di trovato. 8 Se poi non è [in grado], lo defrauda del suo danaro, e quegli l'avrà come nemico, gratuitamente. 9 E con ingiurie e maledizioni lo ripagherà, e in luogo di onori e benefici gli renderà oltraggio. 10 Molti non danno in prestito non già per malvagità, ma [perchè] temono d'esser defraudati gratuitamente. 11 Tuttavia verso il tapino sii generoso d'animo, e non lo tirare in lungo nel [fargli] limosina. 12 A motivo del comandamento soccorri il povero, e per la sua indigenza non lo rimandare a mani vuote. 13 Perdi pure il danaro per il tuo fratello e amico, e non lo nasconder sotto una pietra [perchè s'arrugginisca e vada] In malora. 14 Disponi del tuo tesoro secondo i comandamenti dell'Altissimo, e ti gioverà più che l'oro. 15 Chiudi la limosina nel cuor del povero, ed essa t'impetrerà [la liberazione] da ogni male. 16 Meglio d'uno scudo potente e di [robusta] lancia, essa combatterà per te contro il tuo nemico. 17 - 18 - 19 L'uomo dabbene presta mallevadoria per il suo prossimo; e chi ha perduto il pudore, l'abbandona a se stesso. 20 La cortesia del mallevadore non la dimenticare, chè per te ha esposto se stesso; 21 è il peccatore e l'immondo che fugge il garante. 22 I beni del garante si appropria il peccatore, e l'ingrato di cuore abbandona il suo liberatore. 23 Un uomo si fa garante del suo prossimo, e questi perduto [ogni] pudore, l'abbandona! 24 La mallevadoria imprudente rovinò molti benestanti, e li travolse come un'ondata di mare. 25 Uomini facoltosi cacciò lontano [dalle proprie case], e andaron vagando tra genti straniere. 26 Il peccatore che trasgredisce il comandamento del Signore incapperà in mallevadorie disastrose, e chi cerca far molti affari, incapperà in condanne. 27 Soccorri il prossimo a seconda delle tue forze, e bada a te stesso, che tu non abbia a cadere. 28 La prima cosa per la vita dell'uomo è l'acqua e il pane e [poi] le vesti e una casa per coprir ciò ch'è vergogna. 29 Meglio il vitto del povero sotto un tetto di tavole, che i sontuosi banchetti in casa d'altri, quando non s'ha la propria. 30 Contentati del poco come del molto, e non udrai rinfacciarti d'essere un estraneo. 31 Triste cosa l'andar peregrinando di casa in casa e là dove uno è ospite, non osa muoversi liberamente, non apre bocca. 32 È ospite e darà da mangiare e da bere senz'averne un grazie, e udrà per giunta parole amare. 33 «Entra, il forestiero, e apparecchia la mensa, e se hai qualcosa alla mano, dà da mangiare [a me] e agli altri». 34 «Vattene, [o forestiero], lontano da questo splendore riservato ai miei amici; ho bisogno della casa, m'è giunto ospite un mio fratello». 35 Dure cose son queste per un uomo che ha sentimento: il rimprovero del [padroni di casa e il rimbrotto di chi ha dato in prestito. | Siracide 29Regola sui prestiti, sulle malleverie, e l'ospitalità 1 Chi è misericordioso presta al suo prossimo, e chi ha mano generosa osserva i comandamenti. 2 Presta al tuo prossimo quando ha bisogno, e restituisci al prossimo a suo tempo. 3 Mantieni la parola e agisci lealmente con lui, e troverai in ogni tempo quello che ti bisogna. 4 Molti tennero come roba trovata quella presa in prestito, e diedero molestie a chi li aveva aiutati. 5 Finché ricevono baciano le mani a chi loro dà, promettono con voce sommessa, 6 ma venuto il tempo della restituzione, chiedono tempo, dicon cose noiose, mormorano e dan la colpa al tempo. 7 Se può pagare, fa delle difficoltà; renderà appena la metà di quanto deve, e (il creditore) dovrà contarlo come danaro trovato; 8 altrimenti lo priva del suo, e acquista gratuitamente un nemico, 9 e lo paga con ingiurie e maledizioni, e invece di onore e benefizi gli rende insulti. 10 Molti non prestano, non per cattivo cuore, ma perchè temono d'essere ingiustamente frodati. 11 Non ostante, sii d'animo generoso verso il meschino, e non gli fare aspettare la tua elemosina. 12 A causa del comandamento assisti il povero, e non lo rimandare a mani vuote nel suo bisogno. 13 Perdi il danaro per amor del fratello e del tuo amico, e non lo seppellire senza profitto sotto una pietra. 14 Impiega i tuoi tesori secondo i precetti dell'Altissimo, e ciò ti gioverà più dell'oro. 15 Nascondi l'elemosina nel seno del povero, ed essa pregherà per te contro ogni male. 16 Meglio di saldo scudo e di lancia essa combatterà contro il tuo nemico. 17 . 18 . 19 L'uomo onesto si fa mallevadore pel suo prossimo, ma chi ha perduto ogni vergogna lo abbandona a se stesso. 20 Non dimenticare il benefizio del mallevadore, perchè ha esposta per te la sua vita. 21 Il peccatore e l'immondo fuggono il loro mallevadore. 22 Il peccatore s'attribuisce i beni del suo mallevadore, e l'ingrato di cuore abbandonerà chi lo ha liberato. 23 Un uomo si fa mallevadore pel suo prossimo, e quello, mancandogli di ogni riguardo, l'abbandonerà. 24 Malleverie spropositate han rovinato molti che andavan bene, e li han messi sottosopra come tempesta di mare. 25 Hanno aggirato uomini potenti, li han costretti a fuggire, ad andare raminghi fra genti straniere. 26 Il peccatore che trasgredisce il comandamento di Dio s'impegnerà in malleverie rovinose, e chi tenta di far molte cose, cadrà sotto la giustizia. 27 Aiuta il prossimo secondo il tuo potere, e veglia sopra te stesso per non cadere. 28 Il necessario alla vita umana è l'acqua, il pane, il vestito e la casa per coprire la nudità. 29 Val più il vitto del povero sotto un tetto di tavole, che splendidi banchetti fuori di casa, senza domicilio. 30 Contentati del poco come del molto, e non ti sentirai rinfacciare d'esser forestiero. 31 L'è una brutta vita quella d'andare di casa in casa: dove uno è ospite non potrà agire con libertà, nè aprir bocca. 32 Sarà ospite, darà da mangiare e da bere a gente in grata, e dopo questo sentirà amare parole: 33 «Su via, ospite, ammannisci la tavola, con quello che hai teco dài da mangiare agli altri. 34 Ritirati; c'è da fare onore ai miei amici, ho bisogno della mia casa: ricevo come ospite mio fratello». 35 Queste cose son gravi per un uomo che ha sentimento: i rimproveri del padrone di casa e le ingiurie del creditore. | Siracide 29Esorta all'opere di misericordia, e particolarmente ad imprestare, e a far limosina, della quale fa elogio. Esser grato, e fedele a chi presta mallevadoria. De' pellegrini, e degli ospiti. 1 Chi è misericordioso, da in prestito al suo prossimo, e chi è generoso di mano, osserva i comandamenti. 2 Da ad imprestito al tuo prossimo nel tempo, del suo bisogno, e tu vicendevolmente restituisci al prossimo al tempo determinato. 3 Mantien la parola, e portati fedelmente con lui, e troverai in ogni tempo quello, che ti abbisogna. 4 Molti il denaro imprestato tennero per denaro trovato, e diedero delle molestie a chi li avea ajutati. 5 Fino che abbian ricevuto, bacian le mani al datore, e fanno delle promesse con umili parole. 6 Ma quando è tempo di restituire, chieggon tempo, e dicon cose nojose, o mormorano, e danno la colpa al tempo. 7 E se è in istato di pagare, fa delle difficoltà, o renderà la metà del debito, e il creditore dovrà far conto, che è tanto di trovato, 8 Altrimenti quegli lo priva del suo, e se lo tiene per suo nemico senza ragione. 9 E lo paga di ingiurie, e di male parole, e per un onore, e un benefizi gli rende strapazzo. 10 Sono molti, che non danno in prestito non per cattivo cuore, ma temono di essere ingiustamente gabbati. 11 Contuttociò sii tu d'animo generoso verso il meschino, e non fare a lui allungare il collo in aspettando la carità. 12 A riflesso del comandamento assisti il povero, e noi rimandar colle mani vuote nel suo bisogno. 13 Perdi il denaro per amor del fratello, e dell'amico, e noi seppellire sotto una pietra a perdersi. 14 Impiega il tuo tesoro nell'adempiere i precetti dell'Altissimo, e ciò ti frutterà più, che l'oro. 15 Chiudi la limosina nel seno del povero, e questa pregherà per te contro) ogni sorta di mali. 16 Ella combatterà contro il tuo nemico assai meglio, che lo scudo, e la lancia di un campione. 17 . . 18 . . 19 L'uomo dabbene entra mallevadore al suo prossimo, ma colui, che ha perduto il rossore, abbandona il prossimo a se stesso. 20 Non ti scordare del benefizio fatto a te dal tuo mallevadore; perocché egli ha esposta per te la sua vita. 21 Il peccatore, e l'immondo fugge il suo mallevadore. 22 Il peccatore fa conto, che sian suoi propri i beni del suo mallevadore, e ingrato di cuore abbandona chi lo ha liberato. 23 Un uomo' promette pel suo prossimo, e questi perduto ogni pudore lo abbandona. 24 Le mallevadorie spropositate hanno rovinati molti, che si regolavano bene, e li hanno messi sossopra come una tempesta di mare. 25 Questa ha sconvolti uomini facoltosi, e li ha fatti fuggire, e andar vagabondi tra genti straniere. 26 Il peccatore, che trasgredisce i comandamenti del Signore si impegnerà in mallevadorie rovinose, e chi vuoi far molte cose si imbroglia in liti. 27 Solleva il prossimo secondo il tuo potere, e veglia sopra te stesso affine di non precipitarti. 28 La somma della vita umana è l'acqua, e il pane, e il vestito, e la casa per tener coperto ciò, che non dee farsi vedere. 29 Val più il vitto del povero sotto un coperto di tavole, che li splendidi banchetti in casa straniera, dove uno non ha domicilio. 30 Contentati del poco come del molto, e non avrai a sentire i rimprocci, che si fanno a' forestieri. 31 Ell'è una cattiva vita quella di andar in ospizio da una casa all'altra, e dove uno è ospite non agirà con libertà, e non aprirà bocca. 32 Uno alberga, e da da mangiare, e da bere a gente ingrata, e oltre a ciò, udirà delle male parole. 33 Su via, o ospite, ammannisci la tavola, e con quello, che hai teco, da da mangiare agli altri. 34 Cedi il luogo ai miei amici onorati, ho bisogno della mia casa: ricevo ospite un mio fratello. 35 Queste cose sono pesanti ad un uomo sensato: i rimproveri del padron di casa, e gli improperj di chi gli ha fatto imprestito. |