Siracide 301 Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta, per gioire di lui alla fine. 2 Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti. 3 Chi ammaestra il proprio figlio renderà geloso il nemico, mentre davanti agli amici potrà gioire. 4 Muore il padre? È come se non morisse, perché lascia un suo simile dopo di sé. 5 Durante la vita egli gioiva nel contemplarlo, in punto di morte non prova dolore. 6 Di fronte ai nemici lascia un vendicatore, per gli amici uno che sa ricompensarli. 7 Chi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite, a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto. 8 Un cavallo non domato diventa restio, un figlio lasciato a se stesso diventa sventato. 9 Coccola il figlio ed egli ti incuterà spavento, scherza con lui, ti procurerà dispiaceri. 10 Non ridere con lui per non doverti con lui rattristare, che non debba digrignare i denti alla fine. 11 Non concedergli libertà in gioventù, non prendere alla leggera i suoi difetti. 12 Piegagli il collo in gioventù e battigli le costole finché è fanciullo, perché poi intestardito non ti disobbedisca e tu ne abbia un profondo dolore. 13 Educa tuo figlio e prenditi cura di lui, così non dovrai affrontare la sua insolenza. 14 Meglio un povero di aspetto sano e forte che un ricco malato nel suo corpo. 15 Salute e vigore valgono più di tutto l'oro, un corpo robusto più di un'immensa fortuna. 16 Non c'è ricchezza migliore della salute del corpo e non c'è contentezza al di sopra della gioia del cuore. 17 Meglio la morte che una vita amara, il riposo eterno che una malattia cronica. 18 Leccornie versate su una bocca chiusa tali le offerte cibarie poste su una tomba. 19 A che serve all'idolo l'offerta di frutti? Esso non mangia né sente il profumo; così è il perseguitato dal Signore. 20 Osserva con gli occhi e sospira, come un eunuco che abbraccia una vergine e sospira. 21 Non abbandonarti alla tristezza, non tormentarti con i tuoi pensieri. 22 La gioia del cuore è vita per l'uomo, l'allegria di un uomo è lunga vita. 23 Distrai la tua anima, consola il tuo cuore, tieni lontana la malinconia. La malinconia ha rovinato molti, da essa non si ricava nulla di buono. 24 Gelosia e ira accorciano i giorni, la preoccupazione anticipa la vecchiaia. 25 Un cuore sereno è anche felice davanti ai cibi, quello che mangia egli gusta. | Siracide 30L'educazione severa de' figliuoli. 1 Chi ama il suo figliuolo, gli è sempre addosso con la sferza, perchè possa rallegrarsi della sua riuscita, e quegli non abbia a picchiare alle porte de' vicini. 2 Chi castiga il suo figliuolo, avrà a lodarsi di lui, e tra i conoscenti se ne glorierà. 3 Chi istruisce suo figlio, fa geloso il nemico, e davanti agli amici se ne glorierà. 4 Muore il padre di lui e quasi non muore; perchè dopo di sè lascia uno che gli rassomiglia. 5 Durante la sua vita lo vede e n'ha consolazione, e in morte non si rattrista, nè ha da arrossire in faccia a' nemici. 6 Lascia invero un vendicatore della sua casa contro i nemici, e uno che mostrerà riconoscenza agli amici. 7 Chi vezzeggia suo figlio, fascerà le sue piaghe, e a ogni grido [di lui] si turberan le sue viscere. 8 Un cavallo non domato diventa intrattabile, e un figliuolo abbandonato a sè, diventa un rompicollo. 9 Accarezza il figliuolo e ti farà paventare, scherza con lui e ti rattristerà. 10 Non ridere con lui, perchè tu non abbia a piangere insieme, e, da ultimo, a digrignare i denti. 11 Non gli lasciar libertà nella gioventù, e non chiuder un occhio sui suoi capricci. 12 Piega la sua cervice nella gioventù, e rompigli le costole mentr'è fanciullo; perchè non divenga caparbio e ti si ribelli, e tu n'abbia strazio di cuore. 13 Educa tuo figlio e affaticati intorno a lui, per non incappare nella sua turpitudine. Salute e allegria: fuggir le tristi cure dell'avarizia. 14 Meglio un povero sano e vigoroso di forze, che un ricco cagionevole e flagellato dal male. 15 La salute dell'anima, nella santità della giustizia, vai più d'ogni oro e argento, e il corpo robusto più d'una ricchezza immensa. 16 Non c'è ricchezza che superi quella della salute del corpo, e non c'è piacere superiore alla gioia del cuore. 17 Meglio la morte che una vita amara, e il riposo eterno che una malattia ostinata. 18 Le buone cose profuse a una bocca chiusa, son come le offerte di vivande poste sur una tomba. 19 Che giova l'oblazione a un idolo? esso invero non mangerà e non sentirà l'odore! 20 Così colui ch'è perseguitato dal Signore, e porta la pena della sua iniquità. 21 Vede con gli occhi e geme, come l'eunuco che abbraccia una vergine e sospirai 22 Non abbandonar l'anima tua alla tristezza, e non t'angustiare co' tuoi pensieri. 23 L'allegria del cuore è la vita dell'uomo, e un tesoro inesausto di santità, e l'esultanza dell'uomo è longevità. 24 Abbi pietà dell'anima tua, rendendoti accetto a Dio, e sii continente: raccogli il tuo cuore nella santità di lui, e caccia lungi da te la tristezza. 25 Molti invero ha ucciso la tristezza, e non c'è utilità in essa. 26 invidia e l'ira abbreviano i giorni, e vecchiaia anzi tempo arrecan le cure. 27 Un cuor liberale e contento bada alla tavola: i suoi pasti infatti son preparati con cura. | Siracide 30Educazione dei figlioli 1 Chi ama il suo figliolo lo castiga sovente per averne in futuro consolazione e perchè egli non abbia a picchiare alle porte dei vicini. 2 Chi istruisce il suo figliolo ne avrà lode e se ne glorierà in mezzo alla gente di sua famiglia. 3 Chi istruisce il suo figliolo muoverà ad invidia il nemico, e si glorierà di lui coi suoi amici. 4 Se suo padre muore, sarà come non fosse morto, perchè lascia dietro di sè uno simile a lui. 5 Lo vide in vita e ne ebbe consolazione, nella sua morte non ebbe tristezza, e non restò confuso dinanzi ai nemici. 6 Egli ha lasciato per i nemici un difensore della casa, e per gli amici chi saprà essere grato. 7 Chi accarezza il figlio ne dovrà fasciar le piaghe, e ad ogni grido sentirà straziarsi le viscere. 8 Il cavallo non domato diventa intrattabile, e il figlio abbandonato a se stesso diventa un rompicollo. 9 Fa' moine al figliolo e ti darà angosce, scherza con lui e ti farà triste. 10 Non ridere con lui, per non avere a piangere, per non avere da ultimo allegati i denti. 11 Non lo lasciar fare a modo suo nella gioventù, e non chiuder gli occhi davanti ai suoi capricci. 12 Fagli piegare il collo in gioventù, battigli i fianchi mentre è ancora fanciullo, in modo che non diventi caparbio e disubbidiente, con gran dolore dell'anima tua. 13 Istruisci il tuo figliolo e affaticati intorno a lui, per non cadere nella sua vergogna. La sanità e la gioia 14 Val più un povero sano e robusto, che un ricco debole e finito dalle malattie. 15 La sanità dell'anima che consiste nella santità della giustizia, vai più dell'oro e dell'argento e un corpo robusto vai più d'immense ricchezze. 16 Non c'è ricchezza maggiore della sanità del corpo, nè piacere maggiore della gioia del cuore. 17 È preferibile la morte ad una vita amara, e l'eterno riposo alla sofferenza continua. 18 Beni riposti in bocca chiusa sono come apparecchiate vivande poste in torno ad un sepolcro. 19 Che giovano le libazioni all'idolo? Non può nè mangiare, nè sentire l'odore. 20 Così avviene a chi è perseguitato dal Signore e porta la mercede della sua iniquità. 21 Vedendo cogli occhi geme, e sospira come un eunuco che abbraccia una vergine. 22 Non t'abbandonare alla tristezza, e non t'affliggere coi tuoi pensieri. 23 La giocondità del cuore è la vita dell'uomo, è un tesoro inesauribile di sanità, l'allegrezza dell'uomo dà la lunga vita. 24 Abbi pietà della tua anima, per piacere a Dio sii continente, raccogli il tuo cuore nella santità di Dio e caccia lungi da te la tristezza. 25 Perchè la tristezza ne ha fatti morir molti, e non serve a nulla. 26 L'invidia e l'ira abbreviano la vita, e i pensieri fan diventar vecchi avanti tempo. 27 Il cuore sereno e buono è in banchetti e i suoi banchetti son preparati con diligenza. | Siracide 30Educare, e correggere i figliuoli: è cosa pericolosa l'esser troppo indulgente con essi. La sanità del corpo val più che le ricchezze. Quanto sono dannose all'uomo, e dà fuggirsi la malinconia. E quanto utile la giocondità del cuore. 1 Chi ama il suo figliuolo, adopra sovente con esso la sferza, affin di averne consolazione nel fine, e perché quegli non abbia a picchiare alle porte de' vicini. 2 Chi istruisce il proprio figliuolo, ne ritrarrà onore, e di lui si glorierà colla gente di sua famiglia. 3 Chi istruisce il proprio figliuolo, muoverà ad invidia il suo nemico; e si glorierà di lui co' suoi amici. 4 Il padre di lui si morì, e quasi non morì; perocché ha lasciato dopo di se uno, che lo somiglia. 5 Egli vivendo lo, vide, e ne ebbe consolazione, e nella morte sua non si attristò, e non ebbe ad arrossire in faccia de' nemici; 6 Perocché egli ha lasciato alla casa un difensore contro i nemici, ed uno, che sarà grato verso gli amici. 7 Per amor delle anime de' figliuoli ei fascerà le loro piaghe, e ad ogni voce si scuoteran le sue viscere. 8 Un cavallo non domato diventa intrattabile, e un figliuolo abbandonato a se stesso diventa pervicace. 9 Piaggia il figliuolo, e ti darà delle angosce; scherza con lui, e ti arrecherà grandi dolori. 10 Non gli ridere in bocca, affinchè tu non abbi da ultimo a piangere, e a digrignare i denti. 11 Non lo lasciar fare a modo suo nella gioventù, e non far le viste di non vedere quel, ch'egli pensa. 12 Piega a lui il collo nella giovinezza, e battigli i fianchi mentr'egli è fanciullo, affinchè non si induri, e ti nieghi ubbidienza, io che sarà dolore all'anima tua. 13 Istruisci il tuo figliuolo, e affaticati intorno a lui per non incorrere ne' suoi disonori. 14 Val più un povero sano, e robusta di forze, che un ricco spossato, e fiaccato dalle malattie. 15 La salute dell'anima consistente nella santità della giustizia, vai più di tutto l'oro, e l'argento, e un corpo ben disposto più vale, che le immense ricchezze. 16 Non v'ha tesoro, che superi il tesoro della sanità del corpo, né piacer maggiore, che il gaudio del cuore. 17 E preferibile la morte alla vita amara, e il riposo eterno agli ostinati languori. 18 I beni riposti per uno, che ha chiusa la bocca, sono come le molte vivande disposte attorno ad un sepolcro, 19 Che giovano all'idolo le libagioni. Perocché egli non mangerà, e non sentirà, odore: 20 Così succede a chi è perseguitato dal Signore, e porta la mercede di sua iniquità: 21 Vede cogli occhi suoi, e geme com'un eunuco, che abbraccia una vergine, e da un sospiro. 22 Non lasciar l'anima tua in preda alla tristezza, e non affligger te stesso co' tuoi pensieri. 23 La giocondità del cuore è la vita dell'uomo, e tesoro inesausto di santità; e la letizia allunga i giorni dell'uomo. 24 Abbi compassione dell'anima tua per piacere a Dio, e sii continente, e riunisci il cuor tuo nella santità, e manda lungi da te la tristezza. 25 Perocché la tristezza ne ha uccisi molti, ed ella non è buona a nulla. 26 L'invidia, e l'ira abbreviano i giorni, e i sopraccapi menano la vecchiaia prima del tempo. 27 Un cuore ilare, e benigno è in banchetti, e i suoi banchetti son preparati con diligenza. |