Siracide 461 Valoroso in guerra Giosuè figlio di Nun, successore di Mosè nell'ufficio profetico; egli, secondo il significato del suo nome, fu grande per la salvezza degli eletti di Dio, compiendo la vendetta contro i nemici insorti, per assegnare il possesso a Israele. 2 Come era glorioso quando alzava le braccia e brandiva la spada contro le città! 3 Chi prima di lui era stato così saldo? Egli guidava le guerre del Signore. 4 Al suo comando non si arrestò forse il sole e un giorno divenne lungo come due? 5 Egli invocò l'Altissimo sovrano, mentre i nemici lo premevano da ogni parte; lo esaudì il Signore onnipotente scagliando chicchi di grandine di grande potenza. 6 Egli piombò sul popolo nemico e nella discesa distrusse gli avversari, perché le genti conoscessero la sua forza e che il loro avversario era il Signore. 7 Rimase infatti fedele all'Onnipotente e al tempo di Mosè compì un'azione virtuosa con Caleb, figlio di Iefunne, opponendosi all'assemblea, impedendo che il popolo peccasse e dominando le maligne mormorazioni. 8 Questi due soli si salvarono fra i seicentomila fanti, per introdurre Israele nella sua eredità, nella terra in cui scorrono latte e miele. 9 Il Signore concesse a Caleb una forza che l'assistette sino alla vecchiaia, perché raggiungesse le alture del paese, che la sua discendenza potè conservare in eredità, 10 sì che tutti gli Israeliti sapessero che è bene seguire il Signore. 11 Quanto ai Giudici, ciascuno con il suo nome, coloro il cui cuore non commise infedeltà né si allontanarono dal Signore, sia il loro ricordo in benedizione! 12 Le loro ossa rifioriscano dalle tombe e il loro nome si perpetui sui figli, poiché essi sono già glorificati. 13 Samuele, amato dal suo Signore, di cui fu profeta, istituì la monarchia e consacrò i principi del suo popolo. 14 Secondo la legge del Signore governò la comunità e il Signore volse lo sguardo benevolo su Giacobbe. 15 Per la sua fedeltà si dimostrò profeta, con le parole fu riconosciuto veggente verace. 16 Egli invocò il Signore onnipotente, quando i nemici lo premevano all'intorno, con l'offerta di un agnello da latte. 17 Il Signore tuonò dal cielo; con grande fragore fece udire la voce, 18 sterminò i capi dei nemici e tutti i principi dei Filistei. 19 Prima dell'ora del suo eterno sonno, così attestò davanti al Signore e al suo Messia: «Denari e neanche dei sandali, da alcun vivente ho accettato» e nessuno potè contraddirlo. 20 Perfino dopo la sua morte profetizzò, predicendo al re la sua fine; anche dal sepolcro levò ancora la voce per allontanare in una profezia l'iniquità dal popolo. | Siracide 46Giosuè, Caleb, i Giudici, Samuele. 1 Forte in guerra fu Gesù figliuolo di Nave, successore di Mosè tra i profeti, che fu grande conforme al suo nome, 2 grande per la salvezza degli eletti di Dio, per espugnare i nemici sollevatisi, per conquistare a Israele l'eredità. 3 Qual gloria non si procacciò egli levando la sua mano e brandendo la lancia contro le città? 4 Chi prima di lui resistette così? Perchè il Signore stesso [gli] conduceva i nemici. 5 Per mano sua non si fermò forse il sole, e un sol giorno diventò come due? 6 Invocò l'Altissimo sovrano, mentre d'ogni parte lo stringevano i nemici; e l'esaudì Iddio grande e santo, con violenta grandine di pietre. 7 Si scagliò contro il popolo nemico, e nella discesa sterminò gli avversari; 8 perchè conoscessero le genti la potenza di lui, e come non è facile combattere contro Dio. Egli seguì docilmente l'Onnipotente, 9 e [già] a' tempi di Mosè aveva dato prova di pietà, egli e Caleb figliuolo di Jefone, nel far fronte al nemico, nell'allontanare il popolo dal peccato, e sedare la trista mormorazione; 10 [perciò] essi due soli furon risparmiati sui seicentomila fanti, per essere introdotti nel retaggio [promesso], nella terra che scorre latte e miele. 11 E il Signore diede a Caleb la forza, e sino alla vecchiaia gli rimase tal forza, sì da raggiungere l'alto della regione, e la sua discendenza entrò in possesso dell'eredità. 12 Affinchè vedessero tutti i figliuoli d'Israele, ch'è bene tener dietro al Signore. 13 E i Giudici, ciascuno per nome, quelli il cui cuore non fu sedotto, nè volsero le spalle al Signore, 14 che la loro memoria sia in benedizione! Le loro ossa rifioriscan su dalla tomba, 15 e il loro nome duri eterno, perpetuandosi ne' figli la gloria di quei santi uomini. 16 Caro al Signore Dio suo, Samuele profeta del Signore; fondò il regno e mise principi a capo del suo popolo. 17 Secondo la legge del Signore governò la comunità, e il Signore fermò lo sguardo su Giacobbe. Per la sua fedeltà si dimostrò profeta, 18 e fu trovato fedele nella sua parola, perchè aveva veduto il Dio della luce. 19 E Invocò il Signore onnipotente, mentre d'ogni parte lo stringevano i nemici, con l'oblazione d'un agnello immacolato. 20 E tonò dal cielo il Signore, e con gran rimbombo fece udir la sua voce. 21 E stritolò i principi de' Tiri, e tutti i capi de' Filistei. 22 E prima di finir la sua vita e [addormentarsi nel sonno] dell'eternità, protestò dinanzi al Signore e al suo Unto, che niente danaro e neppur de' calzari non aveva preso da alcun vivente, e nessuno l'accusò. 23 E ancor dopo la sua morte profetò, e annunziò al re la fine di sua vita: e levò la sua voce di sotto terra profetando, per distruggere l'empietà del popolo. | Siracide 46Elogio di Giosuè, Caleb, dei Giudici e di Samuele 1 Forte in guerra fu Gesù figlio di Nave, successore di Mosè come profeta: egli fu grande, come dice il suo nome. 2 Egli fu più che grande nel salvare gli eletti di Dio, nell'abbattere i nemici che insorgevano, per conquistare l'eredità d'Israele. 3 Quanta gloria acquistò col tenere alta la mano e brandire la spada contro le città? 4 Così, chi gli potè resistere? Infatti il Signore stesso gli metteva nelle mani i nemici. 5 E non fu il suo zelo che fermò il sole in modo che un sol giorno divenne quasi due? 6 Invocò l'Altissimo potente mentre attaccava i nemici da ogni parte, e lo ascoltò il grande e santo Dio, il potentissimo, con sassi di grandine. 7 Egli si scagliò sulla gente nemica e nella discesa sterminò gli avversari, 8 per far conoscere alle nazioni la potenza del Signore, e che non è facile combattere contro Dio. Egli segui di dietro il Potente, 9 e al tempo di Mosè fece opera benefica, egli e Caleb figlio di Iefone, stando saldi contro i nemici, allontanando il popolo dal peccato, e sedando le maliziose mormorazioni. 10 Ed essi furono quei due che usciron salvi dal pericolo, dei seicento mila uomini a piedi, per introdurre il popolo nell'eredità, nella terra che stilla latte e miele. 11 E allo stesso Caleb il Signore diede la forza, e sino alla vecchiaia egli si mantenne robusto, in modo da salire nei luoghi elevati della regione che i suoi posteri ebbero in eredità; 12 affinchè tutti i figli d'Israele riconoscessero quanto è bene obbedire al santo Iddio. 13 E i Giudici, ciascuno col suo nome, dei quali non fu corrotto il cuore e che non si allontanarono dal Signore, 14 che sia bene detta la loro memoria, le loro ossa rifioriscano dalle loro tombe, 15 duri in eterno il loro nome e si perpetui nei loro figli la gloria di quei santi uomini. 16 Caro al Signore suo Dio fu Samuele, profeta del Signore, fondò la monarchia e unse i principi del suo popolo. 17 Secondo la legge del Signore giudicò l'Adunanza, e Dio guardò Giacobbe, e per la sua fedeltà fu riconosciuto come profeta. 18 E fu trovato fedele nelle sue parole, avendo veduto il Dio della luce. 19 E invocò il Signore onnipotente, mentre i nemici lo stringevan da ogni parte, offrendo l'agnello immacolato, 20 e il Signore tuonò dal cielo, con gran fragore fece sentir la sua voce. 21 E schiacciò i principi di Tiro, e tutti i duci dei Filistei. 22 E, avanti che terminasse la sua vita nel mondo, protestò, dinanzi al Signore ed al suo Unto, di non aver ricevuto da nessuno danaro e nemmeno calzari, e nessuno potè accusarlo. 23 Poi s'addormentò, e fece conoscere al re e gli mostrò la fine della sua vita, ed alzò la voce di sotto terra per profetizzare la distruzione dell'empietà del popolo. | Siracide 46Elogio di Giosuè, di Caleb, e de Giudici fino a Samuele. 1 Forte in guerra fu Gesù figliuolo di Nave successore di Mosè nel dono di profezia, egli fu grande come porta il suo nome. 2 Egli fu più che grande nel salvare gli eletti di Dio, nel domare i nemici, che se gli opponevano, e nel conquistare per Israele la sua eredità. 3 Quanta gloria acquistò egli in tenendo alta la mano, e vibrando la spada contro quella città! 4 Chi avanti a lui combattè in tal guisa? Imperocché il Signore stesso condusse nelle mani di lui i nemici. 5 Lo zelo di lui non fermò egli il sole, onde un sol giorno fu come due? 6 Mentre da tutte parti i nemici lo combattevano, egli invocò l'Altissimo onnipotente, e il grande, e santo Iddio lo esaudì mandando grandine furiosa di pietre. 7 Egli si scagliò impetuosamente sopra la gente nimica, e sterminò gli avversarj nella discesa, 8 Affinchè conoscesser le genti, la possanza di Dio, e come non è agevol cosa il combattere contro di lui. Egli seguitò sempre l'onnipotente; 9 Egli a tempo di Mosè insieme con Caleb figliuolo di Jephone fece una buona opera, risoluti a mostrar la faccia al nimico, trattenendo il popolo dal peccare, e sedando le maliziose mormorazioni. 10 Ed eglino faron que' due, i quali del numero di secento mila fanti usciron salvi d'ogni pericolo per condurre il popolo al possesso della terra, che scorre latte, e miele. 11 E allo stesso Caleb, il Signore diede gran valore, e anche nella vecchiaia egli fu sempre robusto, onde salì a quel luogo eminente nella terra promessa, il quale fa il retaggio della sua stirpe: 12 Affinchè tutti i figliuoli d'Israele vedessero come buona cosa ella è l'ubbidire al santo Iddio. 13 E i giudici notati ciascuno pel raro nome, il cuore de' quali non fu cattivo, perché non si allontanarono dal Signore, 14 Sia in benedizione la loro memoria, e le loro ossa di là rifioriscano, dove riposano, 15 E duri in eterno il loro nome, e passi a' loro figliuoli colla gloria di que' santi uomini. 16 Samuele caro al Signore Dio suo, profeta del Signore fondò nuovo impero, ed unse i principi del popol suo. 17 Egli giudicò la sinagoga secondo la legge del Signore, e Iddio visitò Giacobbe, ed egli per la sua fedeltà fu riconosciuto per profeta. 18 E si vide come egli era fedele nelle sue parole, e come avea veduto il Dio della luce: 19 Egli invocò il Signore onnipotente mentre i nemici lo stringevano da tutte parti, e offerse agnello immacolato. 20 E il Signore tuonò dal cielo, e tra grandi strepiti fece udir la sua voce, 21 E conquise i principi di tiro, e tutti i duci de' Filistei: 22 E prima che terminasse di vivere, e si partisse dal mondo protestò dinanzi al Signore, e dinanzi al suo Cristo, come da verun uomo non avea preso denaro, e nemmeno un paio di calzari, e nissun uomo potè accusarlo. 23 Indi si addormentò, e predisse, e notificò al re il fine della sua vita, e alzò la sua voce di sotto terra profetando la distruzione dell'empietà del popolo. |