Zaccaria 11

Mali, onde saranno oppressi i Giudei negli ultimi tempi. Distruzione tempio. Il pastore d'Israele spezza le due verghe. Tre pastori morti in un mese. Mercede dei trenta denari d'argento gettati a un vasaio. Gregge dato in potere d'uno stolto pastore.
1 Apri o Libano, le tue porte, e il fuoco si divori i tuoi cedri. 2 Gettate urla, o abeti, perchè i cedri sono caduti, perchè le altissime piante sono state atterrate: gettate urla o quercie di Basan, perché la forte selva è stata recisa. 3 Rimbombano le strida dei pastori, perchè la loro grandezza è distrutta: rimbombano i ruggiti de' lioni, perchè la superbia del Giordano è devastata. 4 Queste cose dice il Signore Dio mio: Pasci queste pecore da macello. 5 Le quali coloro, che le guidavano, le mettevano a morte senza averne pietà e le vendevano, dicendo: Benedetto il Signore, noi ci siamo arricchiti. E que' loro pastori non ne avevano compassione. 6 Or io non perdonerò ornai più agli abitanti di questa terra, dice il Signore: ecco che io abbandonerò questi uomini in potere l'uno dell'altro, e in potere del loro re, e sarà desolato il loro paese, ed io non li trarrò dalle mani di coloro. 7 E per questo io, o poveri del gregge, pascerò queste pecore da macello. Ed io mi presi due verghe, l'una delle quali chiamai la Speciosa, l'altra la chiamai la Funicella: e pascolai la greggia. 8 E recisi tre pastori in un mese, e si restrinse riguardo ad essi l'anima mia, perchè anche l'anima loro variò riguardo a me. 9 E io dissi: Io non sarò vostro pastore: quello, che muore, si muoia: quel, che è sbranato, sia sbranato; e quelli, che restano, si divorino ciascheduno la carne del loro vicino. 10 E presi la mia verga chiamata la Speciosa, e la ruppi, per rompere il patto fermato da me con tutti i popoli. 11 E fu rotto in quel giorno, e i poveri del gregge, che mi ascoltano, han conosciuto, che questa è parola del Signore. 12 Ma io dissi a coloro: Se vi par giusto, datemi la mia mercede; e se no, non ne fate altro. Ed ei mi pesarono per mia mercede trenta monete d'argento. 13 E il Signore mi disse: Getta a quello statuario questa bella somma, a cui mi han prezzolato. Ed io presi le trenta monete d'argento, e le gettai nella casa del Signore, perchè si dessero allo statuario. 14 E ruppi l'altra mia verga chiamata la Funicella, affin di rompere la fratellanza tra Giuda, e Israele. 15 E il Signore disse a me: Prenditi ancora i segnali di un pastore insensato. 16 Perocché io già farò uscir fuora sulla terra un pastore, che non visiterà le pecore abbandonate, non cercherà le disperse, non sanerà le ammalate, e a quelle, che stanno in piedi, non darà nutrimento, e si mangerà delle grasse la carne, e romperà ad esse gli stinchi. 17 O pastore, ed o idolo, che lasci il gregge in abbandono! La spada lo colpirà nel braccio, e nel suo destro occhio: il suo braccio inaridirà, e si seccherà, e il suo destro occhio ottenebratosi si oscurerà.

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia


     

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia


      


     

Ricerca avanzata

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Indirizzo di questa pagina:
https://www.laparola.net/testo.php?riferimento=Zaccaria11&versioni[]=Martini

Indirizzo del testo continuo:
https://www.laparola.net/app/?w1=bible&t1=local%3Amartini&v1=ZC11_1