1Cronache 291 Capitolo 29 Davide induce i principi e il popolo ad offrire volontariamente 1Cr 29:1-9 Il suo ringraziamento e la sua preghiera 1Cr 29:10-19 Salomone in trono 1Cr 29:20-25 Il regno e la morte di Davide 1Cr 29:26-30 Versetti 1-9 Ciò che si fa nelle opere di pietà e di carità deve essere fatto di buon grado, non per costrizione, perché Dio ama chi dona con gioia. Davide ha dato il buon esempio. Questo Davide lo offrì, non per costrizione o per ostentazione, ma perché aveva posto il suo affetto alla casa di Dio e pensava di non poter mai fare abbastanza per promuovere quella buona opera. Coloro che vogliono attirare gli altri verso il bene, devono essere loro stessi a guidare la strada. 10 Versetti 10-19 Non possiamo farci un'idea precisa della magnificenza del tempio e degli edifici che lo circondavano, per i quali erano impiegate tali quantità di oro e argento. Ma le imperscrutabili ricchezze di Cristo superano lo splendore del tempio, infinitamente più di quanto superino la più meschina casetta della terra. Invece di vantarsi di queste grandi oblazioni, Davide rese solennemente grazie al Signore. Tutto quello che avevano dato per il tempio del Signore era suo; se avessero tentato di conservarlo, la morte li avrebbe presto allontanati da esso. L'unico uso che potevano farne a loro reale vantaggio era quello di consacrarlo al servizio di Colui che lo aveva donato. 20 Versetti 20-25 Questa grande assemblea si unisce a Davide nell'adorazione di Dio. Chiunque sia la bocca della comunità, solo chi si unisce a lui ne trae beneficio, non chinando il capo, ma sollevando l'anima. Salomone sedeva sul trono del Signore. Il regno di Salomone è un esempio del regno del Messia, il cui trono è il trono del Signore. 26 Versetti 26-30 Leggendo il secondo libro di Samuele, difficilmente ci saremmo aspettati di vedere Davide apparire così illustre nella sua scena finale. Ma il suo pentimento era stato notevole quanto il suo peccato; e la sua condotta durante le afflizioni e verso la fine della sua vita sembra aver avuto un buon effetto sui suoi sudditi. Benedetto sia Dio, anche il più grande dei peccatori può sperare in una partenza gloriosa, quando è portato a pentirsi e a rifugiarsi nel sangue espiatorio del Salvatore. Notiamo la differenza tra lo spirito e il carattere dell'uomo secondo il cuore di Dio, vivente e morente, e quelli dei professori senza valore, che non gli assomigliano in nulla se non nei loro peccati, e che cercano malvagiamente di scusare i loro crimini con i suoi peccati. Vigiliamo e preghiamo, per evitare di essere vinti dalla tentazione e di essere travolti dal peccato, a disonore di Dio e a ferita della nostra coscienza. Quando sentiamo di aver offeso, seguiamo l'esempio di Davide di pentimento e di pazienza, aspettando una gloriosa risurrezione, attraverso il nostro Signore Gesù Cristo. Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: Indirizzo del testo continuo: |