Esodo 15

1 Capitolo 15

Il canto di Mosè per la liberazione d'Israele Es 15:1-21

Le lacrime amare a Mara, Gli Israeliti raggiungono Elim Es 15:22-27

Versetti 1-21

Questo cantico è il più antico che conosciamo. È un cantico santo, in onore di Dio, per esaltare il suo nome e celebrare le sue lodi e Lui solo e non per esaltare l'uomo. "Santo è il Signore" è presente in ogni parte di esso. Può essere considerato come il canto tipico e profetico della distruzione finale dei nemici della chiesa. Beato è il popolo il cui Dio è il Signore. Essi dovranno faticare, affrontare tentazioni, sopportare afflizioni fino a diventare deboli, ma la sua grazia sarà la loro forza. Essi si troveranno spesso nei dispiaceri ma in Lui troveranno conforto; Egli è il loro canto e anche se il peccato, la morte e l'inferno li minaccia, Egli però è e sarà la loro salvezza. Il Signore è un Dio potente e guai a quelli che contendono contro il loro Creatore! Egli è un Dio di perfezione incomparabile; egli è glorioso in santità; la sua santità è la sua gloria. La sua santità appare nell'odio del peccato e nella sua collera contro i peccatori ostinati. Ciò si è visto nella liberazione d'Israele e nella sua fedeltà alla Promessa. Egli è terribile tra le lodi e ciò che è motivo di lode per i servi di Dio è tremendamente terribile per i suoi nemici. Egli compie prodigi, cambia il corso comune della natura, meraviglioso per coloro che godono le sue benedizioni, noi che siamo così immeritevoli da non avere alcuna speranza di esserne degni. Dio fece prodigi di potenza e prodigi di grazia e in entrambi Dio doveva essere adorato umilmente.

22 Versetti 22-27

Nel deserto di Sur gli Israeliti non avevano acqua. A Mara essi ebbero acqua, ma era talmente amara da non poterne bere. Dio può rendere amaro quello da cui speriamo dolcezza e in questo modo fa spesso nel deserto di questo mondo, in modo che le nostre speranza disilluse dalle creature possono condurci al Creatore, nel cui favore può esserci il conforto vero. Per questa prova il popolo si irritò e litigò con Mosè. Gli ipocriti possono mostrare alti sentimenti e apparire sinceri nelle pratiche religiose, ma nell'ora della tentazione cadono. Anche i credenti veri, durante le prove dure, saranno tentati di lasciar perdere, diffideranno e mormoreranno. Ma in ogni prova noi dovremmo gettare la nostra attenzione sul Signore e effondere i nostri cuori davanti a Lui. Comprenderemo allora che una volontà arrendevole, una coscienza pacifica e il conforti dello Spirito Santo renderanno la prova amara più tollerabile e veramente meno gravosa. Mosè fece quello che il popolo aveva trascurato di fare, egli pianse al Signore. E Dio l'ascoltò amorevolmente. Egli diresse Mosè verso un legno che doveva gettare nelle acque e immediatamente, esse furono rese dolci. Alcune vedono in questo bastone un esempio della croce di Cristo, che addolcisce le acque amare dell'afflizione per tutti i fedeli e permette loro di rallegrarsi nelle tribolazioni. Ma un Israelita ribelle non è tanto meglio di un egiziano ribelle. La minaccia è solo implicita mentre la promessa è chiara. Dio è il grande medico. Se siamo mantenuti in buona salute, è a Lui che si deve; se siamo guariti, è Lui che lo permette . Egli è la nostra vita e la durata dei nostri giorni. Non dimentichiamo che saremo al riparo dalla distruzione e salvati dai nostri nemici se saremo i servi del Signore. A Elim essi ebbero buona acqua e a sufficienza. Sebbene Dio ordini, per un certo tempo, alla sua gente di accamparsi presso le acque amare di Mara, non sarà sempre così. Non veniamo meno perciò nelle tribolazioni.

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata