Esodo 28

1 Capitolo 28

Aronne e i suoi figli scelti per l'ufficio di sacerdote, le loro vesti Es 28:1-5

L'efod Es 28:6-14

Il pettorale, l'Urim e il Tummim Es 28:15-30

Il manto dell'efod, il diadema di santità Es 28:31-39

I paramenti per i figli di Aronne Es 28:40-43

Versetti 1-5

Fin qui i capi delle famiglie erano sacerdoti e offrivano sacrifici ma ora questo compito fu limitato alla sola famiglia di Aronne e così avvenne fino alla rivelazione del Vangelo. I paramenti sacri non solo distinguevano i sacerdoti dal popolo, ma erano emblemi di quella condotta santa che sarebbe dovuta essere la gloria, la bellezza e il segno dei ministri della religione, senza le quali il loro servizio avrebbe ricevuto solo disprezzo. Essi erano esempio pure della gloria della maestà Divina e della bellezza della completa santità, che hanno reso Gesù Cristo il grande Sommo Sacerdote. Ma il nostro ornamento con il Vangelo non deve essere di oro e di cose preziose ma di paramenti di salvezza, l'unico manto di giustizia.

6 Versetti 6-14

Quest'efod riccamente ornato era il paramento esterno solo dell'alto sacerdote e l'efod di lino chiaro veniva portato dai sacerdoti inferiori. Era una cappa corta senza maniche, legata vicino al corpo con una cintura. Le spalline erano abbottonate con pietre preziose con alcune montature d'oro su ogni spalla, sulle quali erano incisi i nomi dei figli d'Israele. Cristo, il nostro Sommo Sacerdote, presenta così il suo popolo davanti al Signore per un memoriale. Come la tunica di Cristo non aveva alcuna cucitura, ma era tessuta in un unico pezzo, così era pure l'efod. Le campane d'oro su questo efod, per la loro preziosità e il loro suono piacevole, ben rappresentano la buona professione che i santi fanno e i frutti che essi portano.

15 Versetti 15-30

L'ornamento principale dell'alto sacerdote era il pettorale, un ricco pezzo di tessuto lavorato in modo particolare. Il nome di ogni tribù era intagliato su una pietra preziosa e fissata nel pettorale per indicare quanto, agli occhi di Dio, valgono i credenti e sono da custodire. Quanto più piccola e povera era la tribù, così era la pietra preziosa nel pettorale del sommo sacerdote: tutti i santi così sono cari a Cristo, per quanto gli uomini li ritengano degni di stima. L'alto sacerdote portava i nomi delle tribù, sia sulle spalle che sul petto e questo ci ricorda la potenza e l'amore con cui il nostro Signore Gesù intercede per quelli che sono suoi. Egli non solo li porta nelle sue braccia con forza onnipotente, ma li porta nel suo petto con tenero affetto. Che conforto è questo per noi ogni volta che ci rivolgiamo a Dio! L'Urim e il Tummim, per mezzo dei quali la volontà di Dio veniva resa chiara nei casi dubbiosi, erano messi in questa corazza. Urim e Thummim indicano luce e integrità. Ci sono molte congetture su cosa fossero: sembra che l'opinione più probabile sia che esse fossero le dodici pietre preziose del pettorale del sommo sacerdote. Ora, Cristo è il nostro Oracolo. Per mezzo di lui Dio, ai nostri tempi, ha manifestato se stesso e la sua mente a noi, Eb 1:1-2; Giov 1:18. Egli è la vera Luce, il Testimone fedele, la Verità stessa e da lui noi riceviamo lo Spirito di Verità che ci conduce in tutta la verità.

31 Versetti 31-39

Il manto dell'efod era situato sotto l'efod e cadeva fino alle ginocchia, senza maniche. Aronne doveva officiare con tali paramenti. Dobbiamo servire il Signore col santo timore, come coloro che sanno che meritano di morire. Un diadema d'oro era fissata sulla fronte di Aronne, con inciso "Santo al Signore". Ad Aronne veniva così ricordato che Dio è santo e che i suoi sacerdoti devono essere santi, dedicati al Signore. Questo deve apparire sulla loro fronte, chiara testimonianza della loro relazione con Dio. Deve essere inciso come le incisioni di un orafo, profondo e durevole; non scritto in modo da non essere lavato via, ma solido e durevole: tale deve la nostra santità per il Signore. Cristo è il nostro Sommo Sacerdote e per mezzo di Lui i peccati ci sono perdonati non sono lasciati a nostro carico. Noi stessi e il nostro agire è gradito a Dio per l'opera di Cristo e non altrimenti.

40 Versetti 40-43

I paramenti del sacerdote sono esempio della rettitudine di Cristo. Se non ci troviamo davanti a Dio con essa, noi ci presenteremo con la nostra ingiustizia e moriremo. Benedetto sia colui, perciò, che veglia e custodisce le sue vesti, Apocalisse 16:15. E benedetto sia Dio poiché abbiamo un Sommo Sacerdote, scelto da Dio per la sua opera e messo in grado di svolgere il suo alto ufficio per mezzo della gloria della sua maestà Divina e per la bellezza della sua santità perfetta. Felici noi, se avendo conosciuto la vera legge spirituale, comprendiamo l'opera di un tale Sommo Sacerdote e che non possiamo andare davanti all'Iddio santo ed essere accettati, se non per mezzo di Lui. Non c'è luce, saggezza, perfezione, se non da lui; nessuna gloria, nessuna bellezza, se non nell'essere simile a Lui. Riceviamo incoraggiamento dalla potenza, dall'amore e dalla compassione del nostro Sommo Sacerdote per avanzare con audacia al trono di grazia, dove possiamo ottenere clemenza e trovare grazia nel tempo della necessità.

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