Levitico 10

1 Capitolo 10

Il peccato e la morte di Nadab e Abiu Lev 10:1-2

Ad Aronne e ai suoi figli è impedito di compiangere Nadab e Abiu Lev 10:3-7

Il vino è proibito ai sacerdoti durante il servizio del tabernacolo Lev 10:8-11

Del cibo delle cose sante Lev 10:12-20

Versetti 1-2

Oltre a Mosè e ad Aronne, nessun altro era tenuto in onore in Israele di Nadab e Abiu. Si ritiene che essi siano stati gonfiati dall'orgoglio e dal vino. Mentre il popolo era prostrato davanti al Signore adorando la sua presenza e la sua gloria, essi si misero nel tabernacolo a bruciare insieme, invece di uno, incenso e nel momento sbagliato con fuoco non preso dall'altare. Se fosse stato fatto per ignoranza, sarebbe stato loro permesso di portare un sacrificio per la colpa. Ma colui che agisce con presunzione e in disprezzo della maestà e della giustizia di Dio sarà reciso. Il salario del peccato è la morte. Ed essi morirono a causa del loro peccato. Il peccato e la punizione di questi sacerdoti mostrano l'imperfezione di quel sacerdozio e che la loro posizione non li ha potuto proteggere dal fuoco della collera di Dio, cosa che non avviene col sacerdozio di Cristo.

3 Versetti 3-7

Le migliori consolazioni nell'afflizione sono provvedute dalla parola di Dio. Che cosa era quello di cui Dio parlò? Sebbene il cuore di Aronne fosse stato riempito di angoscia e di spavento, tuttavia con sottomissione silenziosa egli riconobbe la giustizia di quella punizione. Quando Dio ci corregge dai nostri peccati è nostro dovere accettare la punizione e dire: "Che Dio sia benedetto, che faccia ciò che a Lui appare buono". Ogni volta che adoriamo Dio, veniamo a Lui come sacerdoti spirituali. Questo deve renderci molto seri nell'adorazione. E così dobbiamo fare tutti noi quando veniamo a Dio per servirlo, affinché gli altri credano che il Dio con cui abbiamo a che fare, è un Dio santo. Egli farà vendetta di coloro che profanano il suo santo Nome.

8 Versetti 8-11

"Non bere vino o bevanda alcolica". Durante il loro servizio era proibito ai sacerdoti farlo. È bene che i ministri del vangelo non siano dediti al vino, 1Timoteo 3:3. Vale a dire: "Che periscano, piuttosto che essere ubriachi". Il pericolo della morte, a cui siamo continuamente esposti, dovrebbe tenerci in uno stato generale di sobrietà.

12 Versetti 12-20

Le afflizioni dovrebbero farci affrettare al nostro dovere, piuttosto che rifuggirne da esso. Ma la nostra incapacità a compiere il dovere, quando essa è innocente e non peccaminosa, riceverà benevolenza: Dio avrà clemenza e non pretenderà il sacrificio. Gioiamo per l'avvertimento solenne che questa storia ci dà ad intendere. I credenti che vengono a Dio con zelo senza conoscenza, con le passioni carnali e terrene, in atteggiamento di superficialità sono credenti "intellettuali", invece che "spirituali". In questo caso essi praticano il loro culto come se accendessero l'incenso con una fiamma che non è mai venuta giù dal cielo e che lo Spirito di Dio non ha mai inviato all'interno dei loro cuori.

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