C.E.I.:

Isaia 1-39

1:1 Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda.
2 Udite, cieli; ascolta, terra,
perché il Signore dice:
«Ho allevato e fatto crescere figli,
ma essi si sono ribellati contro di me.
3 Il bue conosce il proprietario
e l'asino la greppia del padrone,
ma Israele non conosce
e il mio popolo non comprende».
4 Guai, gente peccatrice,
popolo carico di iniquità!
Razza di scellerati,
figli corrotti!
Hanno abbandonato il Signore,
hanno disprezzato il Santo di Israele,
si sono voltati indietro;
5 perché volete ancora essere colpiti,
accumulando ribellioni?
La testa è tutta malata,
tutto il cuore langue.
6 Dalla pianta dei piedi alla testa
non c'è in esso una parte illesa,
ma ferite e lividure
e piaghe aperte,
che non sono state ripulite, né fasciate,
né curate con olio.
7 Il vostro paese è devastato,
le vostre città arse dal fuoco.
La vostra campagna, sotto i vostri occhi,
la divorano gli stranieri;
è una desolazione come Sòdoma distrutta.
8 È rimasta sola la figlia di Sion
come una capanna in una vigna,
come un casotto in un campo di cocomeri,
come una città assediata.
9 Se il Signore degli eserciti
non ci avesse lasciato un resto,
già saremmo come Sòdoma,
simili a Gomorra.
10 Udite la parola del Signore,
voi capi di Sòdoma;
ascoltate la dottrina del nostro Dio,
popolo di Gomorra!
11 «Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?»
dice il Signore.
«Sono sazio degli olocausti di montoni
e del grasso di giovenchi;
il sangue di tori e di agnelli e di capri
io non lo gradisco.
12 Quando venite a presentarvi a me,
chi richiede da voi
che veniate a calpestare i miei atri?
13 Smettete di presentare offerte inutili,
l'incenso è un abominio per me;
noviluni, sabati, assemblee sacre,
non posso sopportare delitto e solennità.
14 I vostri noviluni e le vostre feste
io detesto,
sono per me un peso;
sono stanco di sopportarli.
15 Quando stendete le mani,
io allontano gli occhi da voi.
Anche se moltiplicate le preghiere,
io non ascolto.
Le vostre mani grondano sangue.
16 Lavatevi, purificatevi,
togliete il male delle vostre azioni
dalla mia vista.
Cessate di fare il male,
17 imparate a fare il bene,
ricercate la giustizia,
soccorrete l'oppresso,
rendete giustizia all'orfano,
difendete la causa della vedova».
18 «Su, venite e discutiamo»
dice il Signore.
«Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana.
19 Se sarete docili e ascolterete,
mangerete i frutti della terra.
20 Ma se vi ostinate e vi ribellate,
sarete divorati dalla spada,
perché la bocca del Signore ha parlato».
21 Come mai è diventata una prostituta
la città fedele?
Era piena di rettitudine,
la giustizia vi dimorava;
ora invece è piena di assassini!
22 Il tuo argento è diventato scoria,
il tuo vino migliore è diluito con acqua.
23 I tuoi capi sono ribelli
e complici di ladri;
tutti sono bramosi di regali,
ricercano mance,
non rendono giustizia all'orfano
e la causa della vedova fino a loro non giunge.
24 Perciò, oracolo del Signore,
Dio degli eserciti,
il Potente di Israele:
«Ah, esigerò soddisfazioni dai miei avversari,
mi vendicherò dei miei nemici.
25 Stenderò la mano su di te,
purificherò nel crogiuolo le tue scorie,
eliminerò da te tutto il piombo.
26 Renderò i tuoi giudici come una volta,
i tuoi consiglieri come al principio.
Dopo, sarai chiamata città della giustizia,
città fedele».
27 Sion sarà riscattata con la giustizia,
i suoi convertiti con la rettitudine.
28 Tutti insieme finiranno in rovina ribelli e peccatori
e periranno quanti hanno abbandonato il Signore.
29 Vi vergognerete delle querce
di cui vi siete compiaciuti,
arrossirete dei giardini
che vi siete scelti,
30 poiché sarete come quercia
dalle foglie avvizzite
e come giardino senza acqua.
31 Il forte diverrà come stoppa,
la sua opera come scintilla;
bruceranno tutte e due insieme
e nessuno le spegnerà.

2:1 Ciò che Isaia, figlio di Amoz, vide riguardo a Giuda e a Gerusalemme.
2 Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà eretto sulla cima dei monti
e sarà più alto dei colli;
ad esso affluiranno tutte le genti.
3 Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci indichi le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
4 Egli sarà giudice fra le genti
e sarà arbitro fra molti popoli.
Forgeranno le loro spade in vomeri,
le loro lance in falci;
un popolo non alzerà più la spada
contro un altro popolo,
non si eserciteranno più nell'arte della guerra.
5 Casa di Giacobbe, vieni,
camminiamo nella luce del Signore.
6 Tu hai rigettato il tuo popolo,
la casa di Giacobbe,
perché rigurgitano di maghi orientali
e di indovini come i Filistei;
agli stranieri battono le mani.
7 Il suo paese è pieno di argento e di oro,
senza fine sono i suoi tesori;
il suo paese è pieno di cavalli,
senza numero sono i suoi carri.
8 Il suo paese è pieno di idoli;
adorano l'opera delle proprie mani,
ciò che hanno fatto le loro dita.
9 Perciò l'uomo sarà umiliato,
il mortale sarà abbassato;
tu non perdonare loro.
10 Entra fra le rocce,
nasconditi nella polvere,
di fronte al terrore che desta il Signore,
allo splendore della sua maestà,
quando si alzerà a scuotere la terra.
11 L'uomo abbasserà gli occhi orgogliosi,
l'alterigia umana si piegherà;
sarà esaltato il Signore, lui solo
in quel giorno.
12 Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti
contro ogni superbo e altero,
contro chiunque si innalza ad abbatterlo;
13 contro tutti i cedri del Libano alti ed elevati,
contro tutte le querce del Basan,
14 contro tutti gli alti monti,
contro tutti i colli elevati,
15 contro ogni torre eccelsa,
contro ogni muro inaccessibile,
16 contro tutte le navi di Tarsis
e contro tutte le imbarcazioni di lusso.
17 Sarà piegato l'orgoglio degli uomini,
sarà abbassata l'alterigia umana;
sarà esaltato il Signore, lui solo
in quel giorno
18 e gli idoli spariranno del tutto.
19 Rifugiatevi nelle caverne delle rocce
e negli antri sotterranei,
di fronte al terrore che desta il Signore
e allo splendore della sua maestà,
quando si alzerà a scuotere la terra.
20 In quel giorno ognuno getterà
gli idoli d'argento e gli idoli d'oro,
che si era fatto per adorarli,
ai topi e ai pipistrelli,
21 per entrare nei crepacci delle rocce
e nelle spaccature delle rupi,
di fronte al terrore che desta il Signore
e allo splendore della sua maestà,
quando si alzerà a scuotere la terra.
22 Guardatevi dunque dall'uomo,
nelle cui narici non v'è che un soffio,
perché in quale conto si può tenere?

3:1 Ecco infatti, il Signore, Dio degli eserciti,
toglie a Gerusalemme e a Giuda
ogni genere di sostegno,
ogni riserva di pane
e ogni sostentamento d'acqua,
2 il prode e il guerriero,
il giudice e il profeta,
l'indovino e l'anziano,
3 il capo di una cinquantina e il notabile,
il consigliere e il mago sapiente
e l'esperto di incantesimi.
4 Io metterò come loro capi ragazzi,
monelli li domineranno.
5 Il popolo userà violenza: l'uno contro l'altro,
individuo contro individuo;
il giovane tratterà con arroganza l'anziano,
lo spregevole, il nobile.
6 Poiché uno afferra l'altro
nella casa del padre:
«Tu hai un mantello: sii nostro capo;
prendi in mano questa rovina!».
7 Ma quegli si alzerà in quel giorno per dire:
«Non sono un medico;
nella mia casa non c'è pane
né mantello;
non mi ponete a capo del popolo!».
8 Certo, Gerusalemme va in rovina
e Giuda crolla,
perché la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore,
fino ad offendere la vista della sua maestà divina.
9 La loro parzialità verso le persone li condanna
ed essi ostentano il peccato come Sòdoma:
non lo nascondono neppure; disgraziati!
Si preparano il male da se stessi.
10 Beato il giusto, perché egli avrà bene,
mangerà il frutto delle sue opere.
11 Guai all'empio! Lo colpirà la sventura,
secondo i misfatti delle sue mani avrà la mercede.
12 Il mio popolo! Un fanciullo lo tiranneggia
e le donne lo dominano.
Popolo mio, le tue guide ti traviano,
distruggono la strada che tu percorri.
13 Il Signore appare per muovere causa,
egli si presenta per giudicare il suo popolo.
14 Il Signore inizia il giudizio
con gli anziani e i capi del suo popolo:
«Voi avete devastato la vigna;
le cose tolte ai poveri sono nelle vostre case.
15 Qual diritto avete di opprimere il mio popolo,
di pestare la faccia ai poveri?».
Oracolo del Signore, Signore degli eserciti.
16 Dice il Signore:
«Poiché si sono insuperbite le figlie di Sion
e procedono a collo teso,
ammiccando con gli occhi,
e camminano a piccoli passi
facendo tintinnare gli anelli ai piedi,
17 perciò il Signore renderà tignoso
il cranio delle figlie di Sion,
il Signore denuderà le loro tempie».
18 In quel giorno il Signore toglierà l'ornamento di fibbie, fermagli e lunette, 19 orecchini, braccialetti, veli, 20 bende, catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, amuleti, 21 anelli, pendenti al naso, 22 vesti preziose e mantelline, scialli, borsette, 23 specchi, tuniche, cappelli e vestaglie.
24 Invece di profumo ci sarà marciume,
invece di cintura una corda,
invece di ricci calvizie,
invece di vesti eleganti uno stretto sacco,
invece di bellezza bruciatura.
25 «I tuoi prodi cadranno di spada,
i tuoi guerrieri in battaglia».
26 Si alzeranno lamenti e gemiti alle tue porte
e tu, disabitata, giacerai a terra.

4:1 Sette donne afferreranno
un uomo solo, in quel giorno,
e diranno: «Ci nutriremo del nostro pane
e indosseremo le nostre vesti;
soltanto, lasciaci portare il tuo nome.
Toglici la nostra vergogna».
2 In quel giorno,
il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria
e il frutto della terra
sarà a magnificenza e ornamento
per gli scampati di Israele.
3 Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo, cioè quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme. 4 Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito l'interno di Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato con lo spirito di giustizia e con lo spirito dello sterminio, 5 allora verrà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutte le sue assemblee come una nube e come fumo di giorno, come bagliore di fuoco e fiamma di notte, perché sopra ogni cosa la gloria del Signore sarà come baldacchino. 6 Una tenda fornirà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro i temporali e contro la pioggia.

5:1 Canterò per il mio diletto
il mio cantico d'amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna
sopra un fertile colle.
2 Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato scelte viti;
vi aveva costruito in mezzo una torre
e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva,
ma essa fece uva selvatica.
3 Or dunque, abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,
siate voi giudici fra me e la mia vigna.
4 Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che io non abbia fatto?
Perché, mentre attendevo che producesse uva,
essa ha fatto uva selvatica?
5 Ora voglio farvi conoscere
ciò che sto per fare alla mia vigna:
toglierò la sua siepe
e si trasformerà in pascolo;
demolirò il suo muro di cinta
e verrà calpestata.
6 La renderò un deserto,
non sarà potata né vangata
e vi cresceranno rovi e pruni;
alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
7 Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
è la casa di Israele;
gli abitanti di Giuda
la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia
ed ecco spargimento di sangue,
attendeva rettitudine
ed ecco grida di oppressi.
8 Guai a voi, che aggiungete casa a casa
e unite campo a campo,
finché non vi sia più spazio,
e così restate soli ad abitare
nel paese.
9 Ho udito con gli orecchi il Signore degli eserciti:
«Certo, molti palazzi
diventeranno una desolazione,
grandi e belli
saranno senza abitanti».
10 Poiché dieci iugeri di vigna
produrranno solo un bat
e un comer di seme
produrrà un'efa.
11 Guai a coloro che si alzano presto al mattino
e vanno in cerca di bevande inebrianti
e si attardano alla sera
accesi in volto dal vino.
12 Ci sono cetre e arpe,
timpani e flauti
e vino per i loro banchetti;
ma non badano all'azione del Signore,
non vedono l'opera delle sue mani.
13 Perciò il mio popolo sarà deportato
senza che neppure lo sospetti.
I suoi grandi periranno di fame,
il suo popolo sarà arso dalla sete.
14 Pertanto gli inferi dilatano le fauci,
spalancano senza misura la bocca.
Vi precipitano dentro la nobiltà e il popolo,
il frastuono e la gioia della città.
15 L'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato,
gli occhi dei superbi si abbasseranno.
16 Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio
e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia.
17 Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati,
sulle rovine brucheranno i capretti.
18 Guai a coloro che si tirano addosso il castigo
con corde da buoi
e il peccato con funi da carro,
19 che dicono: «Faccia presto,
acceleri pure l'opera sua,
perché la vediamo;
si facciano più vicini e si compiano
i progetti del Santo di Israele,
perché li conosciamo».
20 Guai a coloro che chiamano
bene il male e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.
21 Guai a coloro che si credono sapienti
e si reputano intelligenti.
22 Guai a coloro che sono gagliardi nel bere vino,
valorosi nel mescere bevande inebrianti,
23 a coloro che assolvono per regali un colpevole
e privano del suo diritto l'innocente.
24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia
e una fiamma consuma la paglia,
così le loro radici diventeranno un marciume
e la loro fioritura volerà via come polvere,
perché hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti,
hanno disprezzato la parola del Santo di Israele.
25 Per questo è divampato
lo sdegno del Signore contro il suo popolo,
su di esso ha steso la sua mano per colpire;
hanno tremato i monti,
i loro cadaveri erano come lordura
in mezzo alle strade.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e la sua mano resta ancora tesa.
26 Egli alzerà un segnale a un popolo lontano
e gli farà un fischio all'estremità della terra;
ed ecco verrà veloce e leggero.
27 Nessuno fra essi è stanco o inciampa,
nessuno sonnecchia o dorme,
non si scioglie la cintura dei suoi fianchi
e non si slaccia il legaccio dei suoi sandali.
28 Le sue frecce sono acuminate,
e ben tesi tutti i suoi archi;
gli zoccoli dei suoi cavalli sono come pietre
e le ruote dei suoi carri come un turbine.
29 Il suo ruggito è come quello di una leonessa,
ruggisce come un leoncello;
freme e afferra la preda,
la pone al sicuro, nessuno gliela strappa.
30 Fremerà su di lui in quel giorno
come freme il mare;
si guarderà la terra: ecco, saranno tenebre, angoscia
e la luce sarà oscurata dalla caligine.

6:1 Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. 2 Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. 3 Proclamavano l'uno all'altro:
«Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti.
Tutta la terra è piena della sua gloria».
4 Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. 5 E dissi:
«Ohimé! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti».
6 Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare. 7 Egli mi toccò la bocca e mi disse:
«Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua iniquità
e il tuo peccato è espiato».
8 Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!». 9 Egli disse: «Va' e riferisci a questo popolo:
Ascoltate pure, ma senza comprendere,
osservate pure, ma senza conoscere.
10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi
e non veda con gli occhi
né oda con gli orecchi
né comprenda con il cuore
né si converta in modo da esser guarito».
11 Io dissi: «Fino a quando, Signore?». Egli rispose:
«Finché non siano devastate
le città, senza abitanti,
le case senza uomini
e la campagna resti deserta e desolata».
12 Il Signore scaccerà la gente
e grande sarà l'abbandono nel paese.
13 Ne rimarrà una decima parte,
ma di nuovo sarà preda della distruzione
come una quercia e come un terebinto,
di cui alla caduta resta il ceppo.
Progenie santa sarà il suo ceppo.

7:1 Nei giorni di Acaz figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, Rezìn re di Aram e Pekach figlio di Romelia, re di Israele, marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. 2 Fu dunque annunziato alla casa di Davide: «Gli Aramei si sono accampati in Efraim». Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento.
3 Il Signore disse a Isaia: «Va' incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore sulla strada del campo del lavandaio. 4 Tu gli dirai: Fa' attenzione e sta' tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezìn degli Aramei e del figlio di Romelia. 5 Poiché gli Aramei, Efraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo: 6 Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl.
7 Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà!
8 Perché capitale di Aram è Damasco
e capo di Damasco è Rezìn.
Capitale di Efraim è Samaria
e capo di Samaria il figlio di Romelia.
9 Ancora sessantacinque anni
ed Efraim cesserà di essere un popolo.
Ma se non crederete, non avrete stabilità».
10 Il Signore parlò ancora ad Acaz: 11 «Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto». 12 Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». 13 Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? 14 Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. 15 Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. 16 Poiché prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due re. 17 Il Signore manderà su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non vennero da quando Efraim si staccò da Giuda: manderà il re di Assiria».
18 Avverrà in quel giorno:
il Signore farà un fischio alle mosche
che sono all'estremità dei canali di Egitto
e alle api che si trovano in Assiria.
19 Esse verranno e si poseranno tutte
nelle valli ricche di burroni,
nelle fessure delle rocce,
su ogni cespuglio e su ogni pascolo.
20 In quel giorno il Signore raderà
con rasoio preso in affitto oltre il fiume,
cioè il re assiro,
il capo e il pelo del corpo,
anche la barba toglierà via.
21 Avverrà in quel giorno:
ognuno alleverà una giovenca e due pecore.
22 Per l'abbondanza del latte che faranno,
si mangerà la panna;
di panna e miele si ciberà
ogni superstite in mezzo a questo paese.
23 Avverrà in quel giorno:
ogni luogo, dove erano mille viti
valutate mille sicli d'argento,
sarà preda dei rovi e dei pruni.
24 Vi si entrerà armati di frecce e di arco,
perché tutta la terra sarà rovi e pruni.
25 In tutti i monti,
che erano vangati con la vanga,
non si passerà più
per paura delle spine e dei rovi.
Serviranno da pascolo per armenti
e da luogo battuto dal gregge.

8:1 Il Signore mi disse: «Prenditi una grande tavoletta e scrivici con caratteri ordinari: A Mahèr-salàl-cash-baz». 2 Io mi presi testimoni fidati, il sacerdote Uria e Zaccaria figlio di Iebarachìa. 3 Poi mi unii alla profetessa, la quale concepì e partorì un figlio. Il Signore mi disse: «Chiamalo Mahèr-salàl-cash-baz, 4 poiché, prima che il bambino sappia dire babbo e mamma, le ricchezze di Damasco e le spoglie di Samaria saranno portate davanti al re di Assiria».
5 Il Signore mi disse di nuovo:
6 «Poiché questo popolo ha rigettato
le acque di Siloe, che scorrono piano,
e trema per Rezìn e per il figlio di Romelia,
7 per questo, ecco,
il Signore gonfierà contro di loro
le acque del fiume,
impetuose e abbondanti:
cioè il re assiro con tutto il suo splendore,
irromperà in tutti i suoi canali
e strariperà da tutte le sue sponde.
8 Penetrerà in Giuda,
lo inonderà e lo attraverserà
fino a giungere al collo.
Le sue ali distese copriranno
tutta l'estensione del tuo paese, Emmanuele.
9 Sappiatelo, popoli: sarete frantumati;
ascoltate voi tutte, nazioni lontane,
cingete le armi e sarete frantumate.
10 Preparate un piano, sarà senza effetti;
fate un proclama, non si realizzerà,
perché Dio è con noi».
11 Poiché così il Signore mi disse, quando mi aveva preso per mano e mi aveva proibito di incamminarmi nella via di questo popolo:
12 «Non chiamate congiura
ciò che questo popolo chiama congiura,
non temete ciò che esso teme e non abbiate paura».
13 Il Signore degli eserciti, lui solo ritenete santo.
Egli sia l'oggetto del vostro timore, della vostra paura.
14 Egli sarà laccio e pietra d'inciampo
e scoglio che fa cadere
per le due case di Israele,
laccio e trabocchetto per chi abita in Gerusalemme.
15 Tra di loro molti inciamperanno,
cadranno e si sfracelleranno,
saranno presi e catturati.
16 Si chiuda questa testimonianza, si sigilli questa rivelazione nel cuore dei miei discepoli. 17 Io ho fiducia nel Signore, che ha nascosto il volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui. 18 Ecco, io e i figli che il Signore mi ha dato, siamo segni e presagi per Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Sion.
19 Quando vi diranno: «Interrogate gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. Forse un popolo non deve consultare i suoi dèi? Per i vivi consultare i morti?», 20 attenetevi alla rivelazione, alla testimonianza. Certo, faranno questo discorso che non offre speranza d'aurora.
21 Egli si aggirerà nel paese oppresso e affamato,
e, quando sarà affamato e preso dall'ira,
maledirà il suo re e il suo dio.
Guarderà in alto
22 e rivolgerà lo sguardo sulla terra
ed ecco angustia e tenebre
e oscurità desolante.
Ma la caligine sarà dissipata,
23 poiché non ci sarà più oscurità
dove ora è angoscia.
In passato umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano e la curva di Goim.

9:1 Il popolo che camminava nelle tenebre
vide una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
2 Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si gioisce quando si spartisce la preda.
3 Poiché il giogo che gli pesava
e la sbarra sulle sue spalle,
il bastone del suo aguzzino
tu hai spezzato come al tempo di Madian.
4 Poiché ogni calzatura di soldato nella mischia
e ogni mantello macchiato di sangue
sarà bruciato,
sarà esca del fuoco.
5 Poiché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità
ed è chiamato:
Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace;
6 grande sarà il suo dominio
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e sempre;
questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
7 Una parola mandò il Signore contro Giacobbe,
essa cadde su Israele.
8 La conoscerà tutto il popolo,
gli Efraimiti e gli abitanti di Samaria,
che dicevano nel loro orgoglio
e nell'arroganza del loro cuore:
9 «I mattoni sono caduti,
ricostruiremo in pietra;
i sicomori sono stati abbattuti,
li sostituiremo con cedri».
10 Il Signore suscitò contro questo popolo i suoi nemici,
stimolò i suoi avversari:
11 gli Aramei dall'oriente, da occidente i Filistei
che divorano Israele a grandi morsi.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
12 Il popolo non è tornato a chi lo percuoteva;
non ha ricercato il Signore degli eserciti.
13 Pertanto il Signore ha amputato a Israele capo e coda,
palma e giunco in un giorno.
14 L'anziano e i notabili sono il capo,
il profeta, maestro di menzogna, è la coda.
15 Le guide di questo popolo lo hanno fuorviato
e i guidati si sono perduti.
16 Perciò il Signore non avrà pietà dei suoi giovani,
non si impietosirà degli orfani e delle vedove,
perché tutti sono empi e perversi;
ogni bocca proferisce parole stolte.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
17 Brucia l'iniquità come fuoco
che divora rovi e pruni,
divampa nel folto della selva,
da dove si sollevano colonne di fumo.
18 Per l'ira del Signore brucia la terra
e il popolo è come un'esca per il fuoco;
nessuno ha pietà del proprio fratello.
19 Dilania a destra, ma è ancora affamato,
mangia a sinistra, ma senza saziarsi;
ognuno mangia la carne del suo vicino.
20 Manàsse contro Efraim
ed Efraim contro Manàsse,
tutti e due insieme contro Giuda.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.

10:1 Guai a coloro che fanno decreti iniqui
e scrivono in fretta sentenze oppressive,
2 per negare la giustizia ai miseri
e per frodare del diritto i poveri del mio popolo,
per fare delle vedove la loro preda
e per spogliare gli orfani.
3 Ma che farete nel giorno del castigo,
quando da lontano sopraggiungerà la rovina?
A chi ricorrerete per protezione?
Dove lascerete la vostra ricchezza?
4 Non vi resterà che piegarvi tra i prigionieri
o cadere tra i morti.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
5 Oh! Assiria, verga del mio furore,
bastone del mio sdegno.
6 Contro una nazione empia io la mando
e la comando contro un popolo con cui sono in collera
perché lo saccheggi, lo depredi
e lo calpesti come fango di strada.
7 Essa però non pensa così
e così non giudica il suo cuore,
ma vuole distruggere
e annientare non poche nazioni.
8 Anzi dice: «Forse i miei capi non sono altrettanti re?
9 Forse come Càrchemis non è anche Calne?
Come Arpad non è forse Amat?
Come Damasco non è forse Samaria?
10 Come la mia mano ha raggiunto quei regni degli idoli,
le cui statue erano più numerose
di quelle di Gerusalemme e di Samaria,
11 non posso io forse, come ho fatto
a Samaria e ai suoi idoli,
fare anche a Gerusalemme e ai suoi simulacri?».
12 Quando il Signore avrà terminato tutta l'opera sua sul monte Sion e a Gerusalemme, punirà l'operato orgoglioso della mente del re di Assiria e ciò di cui si gloria l'alterigia dei suoi occhi.
13 Poiché ha detto:
«Con la forza della mia mano ho agito
e con la mia sapienza, perché sono intelligente;
ho rimosso i confini dei popoli
e ho saccheggiato i loro tesori,
ho abbattuto come un gigante
coloro che sedevano sul trono.
14 La mia mano, come in un nido, ha scovato
la ricchezza dei popoli.
Come si raccolgono le uova abbandonate,
così ho raccolto tutta la terra;
non vi fu battito d'ala,
nessuno apriva il becco o pigolava».
15 Può forse vantarsi la scure con chi taglia per suo mezzo
o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia?
Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna
e una verga sollevare ciò che non è di legno!
16 Perciò il Signore, Dio degli eserciti,
manderà una peste contro le sue più valide milizie;
sotto ciò che è sua gloria arderà un bruciore
come bruciore di fuoco;
17 esso consumerà anima e corpo
e sarà come un malato che sta spegnendosi.
La luce di Israele diventerà un fuoco,
il suo santuario una fiamma;
essa divorerà e consumerà rovi
e pruni in un giorno,
18 la magnificenza della sua selva e del suo giardino;
19 il resto degli alberi nella selva
si conterà facilmente,
persino un ragazzo potrebbe farne il conto.
20 In quel giorno
il resto di Israele e i superstiti della casa di Giacobbe
non si appoggeranno più su chi li ha percossi,
ma si appoggeranno sul Signore,
sul Santo di Israele, con lealtà.
21 Tornerà il resto,
il resto di Giacobbe, al Dio forte.
22 Poiché anche se il tuo popolo, o Israele,
fosse come la sabbia del mare,
solo un suo resto ritornerà;
è decretato uno sterminio
che farà traboccare la giustizia,
23 poiché un decreto di rovina
eseguirà il Signore, Dio degli eserciti,
su tutta la regione.
24 Pertanto così dice il Signore, Dio degli eserciti: «Popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiria che ti percuote con la verga e alza il bastone contro di te come già l'Egitto. 25 Perché ancora un poco, ben poco, e il mio sdegno avrà fine; la mia ira li annienterà». 26 Contro di essa il Signore degli eserciti agiterà il flagello, come quando colpì Madian sulla rupe dell'Oreb; alzerà la sua verga sul mare come fece con l'Egitto.
27 In quel giorno
sarà tolto il suo fardello dalla tua spalla
e il suo giogo cesserà di pesare sul tuo collo.
Il distruttore viene da Rimmòn,
28 raggiunge Aiàt, attraversa Migròn,
in Micmàs depone il bagaglio.
29 Attraversano il passo;
in Gheba si accampano;
Rama trema,
fugge Gàbaa di Saul.
30 Grida con tutta la tua voce, Bat-Gallìm,
sta' attenta, Làisa,
rispondile, Anatòt!
31 Madmenà è in fuga,
e alla fuga si danno gli abitanti di Ghebim.
32 Oggi stesso farà sosta a Nob,
agiterà la mano verso il monte della figlia di Sion,
verso il colle di Gerusalemme.
33 Ecco il Signore, Dio degli eserciti,
che strappa i rami con fracasso;
le punte più alte sono troncate,
le cime sono abbattute.
34 È reciso con il ferro il folto della selva
e il Libano cade con la sua magnificenza.

11:1 Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
2 Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
3 Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
4 ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento;
con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
5 Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia,
cintura dei suoi fianchi la fedeltà.
6 Il lupo dimorerà insieme con l'agnello,
la pantera si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un fanciullo li guiderà.
7 La vacca e l'orsa pascoleranno insieme;
si sdraieranno insieme i loro piccoli.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
8 Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide;
il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.
9 Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la saggezza del Signore riempirà il paese
come le acque ricoprono il mare.
10 In quel giorno
la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli,
le genti la cercheranno con ansia,
la sua dimora sarà gloriosa.
11 In quel giorno il Signore stenderà di nuovo la mano
per riscattare il resto del suo popolo
superstite dall'Assiria e dall'Egitto,
da Patròs, dall'Etiopia e dall'Elam,
da Sènnaar e da Amat e dalle isole del mare.
12 Egli alzerà un vessillo per le nazioni
e raccoglierà gli espulsi di Israele;
radunerà i dispersi di Giuda
dai quattro angoli della terra.
13 Cesserà la gelosia di Efraim
e gli avversari di Giuda saranno sterminati;
Efraim non invidierà più Giuda
e Giuda non osteggerà più Efraim.
14 Voleranno verso occidente contro i Filistei,
saccheggeranno insieme le tribù dell'oriente,
stenderanno le mani su Edom e su Moab
e gli Ammoniti saranno loro sudditi.
15 Il Signore prosciugherà il golfo del mare d'Egitto
e stenderà la mano contro il fiume
con la potenza del suo soffio,
e lo dividerà in sette bracci
così che si possa attraversare con i sandali.
16 Si formerà una strada per il resto del suo popolo
che sarà superstite dall'Assiria,
come ce ne fu una per Israele
quando uscì dal paese d'Egitto.

12:1 Tu dirai in quel giorno:
«Ti ringrazio, Signore; tu eri in collera con me,
ma la tua collera si è calmata e tu mi hai consolato.
2 Ecco, Dio è la mia salvezza;
io confiderò, non temerò mai,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.
3 Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza».
4 In quel giorno direte:
«Lodate il Signore, invocate il suo nome;
manifestate tra i popoli le sue meraviglie,
proclamate che il suo nome è sublime.
5 Cantate inni al Signore, perché ha fatto opere grandi,
ciò sia noto in tutta la terra.
6 Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion,
perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele».

13:1 Oracolo su Babilonia, ricevuto in visione da Isaia figlio di Amoz.
2 Su un monte brullo issate un segnale,
alzate per essi un grido;
fate cenni con la mano perché varchino
le porte dei principi.
3 Io ho dato un ordine ai miei consacrati;
ho chiamato i miei prodi a strumento del mio sdegno,
entusiasti della mia grandezza.
4 Rumore di folla sui monti,
simile a quello di un popolo immenso.
Rumore fragoroso di regni,
di nazioni radunate.
Il Signore degli eserciti passa in rassegna
un esercito di guerra.
5 Vengono da un paese lontano,
dall'estremo orizzonte,
il Signore e gli strumenti della sua collera,
per devastare tutto il paese.
6 Urlate, perché è vicino il giorno del Signore;
esso viene come una devastazione
da parte dell'Onnipotente.
7 Perciò tutte le braccia sono fiacche,
ogni cuore d'uomo viene meno;
8 sono costernati, spasimi e dolori li prendono,
si contorcono come una partoriente;
ognuno osserva sgomento il suo vicino;
i loro volti sono volti di fiamma.
9 Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile,
con sdegno, ira e furore,
per fare della terra un deserto,
per sterminare i peccatori.
10 Poiché le stelle del cielo e la costellazione di Orione
non daranno più la loro luce;
il sole si oscurerà al suo sorgere
e la luna non diffonderà la sua luce.
11 Io punirò il mondo per il male,
gli empi per la loro iniquità;
farò cessare la superbia dei protervi
e umilierò l'orgoglio dei tiranni.
12 Renderò l'uomo più raro dell'oro
e i mortali più rari dell'oro di Ofir.
13 Allora farò tremare i cieli
e la terra si scuoterà dalle fondamenta
per lo sdegno del Signore degli eserciti,
nel giorno della sua ira ardente.
14 Allora, come una gazzella impaurita
e come un gregge che nessuno raduna,
ognuno si dirigerà verso il suo popolo,
ognuno correrà verso la sua terra.
15 Quanti saranno trovati, saranno trafitti,
quanti saranno presi, periranno di spada.
16 I loro piccoli saranno sfracellati davanti ai loro occhi;
saranno saccheggiate le loro case,
disonorate le loro mogli.
17 Ecco, io eccito contro di loro i Medi
che non pensano all'argento,
né si curano dell'oro.
18 Con i loro archi abbatteranno i giovani,
non avranno pietà dei piccoli appena nati,
i loro occhi non avranno pietà dei bambini.
19 Babilonia, perla dei regni,
splendore orgoglioso dei Caldei,
sarà come Sòdoma e Gomorra sconvolte da Dio.
20 Non sarà abitata mai più né popolata
di generazione in generazione.
L'Arabo non vi pianterà la sua tenda
né i pastori vi faranno sostare i greggi.
21 Ma vi si stabiliranno gli animali del deserto,
i gufi riempiranno le loro case,
vi faranno dimora gli struzzi,
vi danzeranno i sàtiri.
22 Ululeranno le iene nei loro palazzi,
gli sciacalli nei loro edifici lussuosi.
La sua ora si avvicina,
i suoi giorni non saranno prolungati.

14:1 Il Signore infatti avrà pietà di Giacobbe e si sceglierà ancora Israele e li ristabilirà nel loro paese. A loro si uniranno gli stranieri, che saranno incorporati nella casa di Giacobbe. 2 I popoli li accoglieranno e li ricondurranno nel loro paese e se ne impossesserà la casa di Israele nel paese del Signore come schiavi e schiave; così faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari.
3 In quel giorno il Signore ti libererà dalle tue pene e dal tuo affanno e dalla dura schiavitù con la quale eri stato asservito. 4 Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e dirai:
«Ah, come è finito l'aguzzino,
è finita l'arroganza!
5 Il Signore ha spezzato la verga degli iniqui,
il bastone dei dominatori,
6 di colui che percuoteva i popoli nel suo furore,
con colpi senza fine,
che dominava con furia le genti
con una tirannia senza respiro.
7 Riposa ora tranquilla tutta la terra
ed erompe in grida di gioia.
8 Persino i cipressi gioiscono riguardo a te
e anche i cedri del Libano:
Da quando tu sei prostrato, non salgono più
i tagliaboschi contro di noi.
9 Gli inferi di sotto si agitano per te,
per venirti incontro al tuo arrivo;
per te essi svegliano le ombre,
tutti i dominatori della terra,
e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni.
10 Tutti prendono la parola per dirti:
Anche tu sei stato abbattuto come noi,
sei diventato uguale a noi.
11 Negli inferi è precipitato il tuo fasto,
la musica delle tue arpe;
sotto di te v'è uno strato di marciume,
tua coltre sono i vermi.
12 Come mai sei caduto dal cielo,
Lucifero, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato steso a terra,
signore di popoli?
13 Eppure tu pensavi:
Salirò in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.
14 Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo.
15 E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell'abisso!
16 Quanti ti vedono ti guardano fisso,
ti osservano attentamente.
È questo l'individuo che sconvolgeva la terra,
che faceva tremare i regni,
17 che riduceva il mondo a un deserto,
che ne distruggeva le città,
che non apriva ai suoi prigionieri la prigione?
18 Tutti i re dei popoli,
tutti riposano con onore,
ognuno nella sua tomba.
19 Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro,
come un virgulto spregevole;
sei circondato da uccisi trafitti da spada,
come una carogna calpestata.
A coloro che sono scesi in una tomba di pietre
20 tu non sarai unito nella sepoltura,
perché hai rovinato il tuo paese,
hai assassinato il tuo popolo;
non sarà più nominata
la discendenza dell'iniquo.
21 Preparate il massacro dei suoi figli
a causa dell'iniquità del loro padre
e non sorgano più a conquistare la terra
e a riempire il mondo di rovine».
22 Io insorgerò contro di loro - parola del Signore degli eserciti -, sterminerò il nome di Babilonia e il resto, la prole e la stirpe - oracolo del Signore -. 23 Io la ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scoperò con la scopa della distruzione - oracolo del Signore degli eserciti -.
24 Il Signore degli eserciti ha giurato:
«In verità
come ho pensato, accadrà
e succederà come ho deciso.
25 Io spezzerò l'Assiro nella mia terra
e sui miei monti lo calpesterò.
Allora sparirà da loro il suo giogo,
il suo peso dalle loro spalle».
26 Questa è la decisione presa per tutta la terra
e questa è la mano stesa su tutte le genti.
27 Poiché il Signore degli eserciti
lo ha deciso; chi potrà renderlo vano?
La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare?
28 Nell'anno in cui morì il re Acaz fu comunicato questo oracolo:
29 «Non gioire, Filistea tutta,
perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva.
Poiché dalla radice del serpe uscirà una vipera
e il suo frutto sarà un drago alato.
30 I poveri pascoleranno sui miei prati
e i miseri vi riposeranno tranquilli;
ma farò morire di fame la tua stirpe
e ucciderò il tuo resto.
31 Urla, porta; grida, città;
trema, Filistea tutta,
perché dal settentrione si alza il fumo
e nessuno si sbanda dalle sue schiere».
32 Che si risponderà ai messaggeri delle nazioni?
«Il Signore ha fondato Sion
e in essa si rifugiano gli oppressi del suo popolo».

15:1 Oracolo su Moab.
È stata devastata di notte,
Ar-Moab è stata distrutta;
è stata devastata di notte,
Kir-Moab è stata distrutta.
2 È salita la gente di Dibon
sulle alture, per piangere;
su Nebo e su Màdaba
Moab innalza un lamento;
ogni testa è stata rasata,
ogni barba è stata tagliata.
3 Nelle sue strade si indossa il sacco,
sulle sue terrazze si fa il lamento.
Nelle sue piazze ognuno si lamenta,
si scioglie in lacrime.
4 Emettono urla Chesbòn ed Elealè,
le loro grida giungono fino a Iàas.
Per questo tremano le viscere di Moab,
freme la sua anima.
5 Il cuore di Moab geme;
i suoi fuggiaschi giungono fino a Zoar.
Ah, la salita di Luchìt salgono piangendo.
Sulla via di Coronàim
mandano grida strazianti.
6 Le acque di Nimrìm sono un deserto,
l'erba si è seccata, finita è la pastura;
non c'è più nulla di verde.
7 Per questo fanno provviste,
le loro riserve
trasportano al di là del torrente dei Salici.
8 Risuonano grida
per tutto il territorio di Moab;
fino a Eglaim giunge il suo urlo,
fino a Bir-Elim il suo urlo.
9 Le acque di Dimòn sono piene di sangue,
eppure colpirò Dimòn con altri mali;
un leone per i fuggiaschi di Moab
e per il resto del paese.

16:1 Mandate l'agnello al signore del paese,
dalla rupe verso il deserto
al monte della figlia di Sion.
2 Come un uccello fuggitivo,
come una nidiata dispersa
saranno le figlie di Moab
ai guadi dell'Arnon.
3 Dacci un consiglio,
prendi una decisione!
Rendi come la notte la tua ombra
in pieno mezzogiorno;
nascondi i dispersi,
non tradire i fuggiaschi.
4 Siano tuoi ospiti
i dispersi di Moab;
sii loro rifugio di fronte al devastatore.
Quando sarà estinto il tiranno
e finita la devastazione,
scomparso il distruttore della regione,
5 allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine,
vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide,
un giudice sollecito del diritto
e pronto alla giustizia.
6 Abbiamo udito l'orgoglio di Moab,
l'orgogliosissimo,
la sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza,
la vanità delle sue chiacchiere.
7 Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab,
si lamentano tutti;
per le focacce di uva di Kir-Carèset
gemono tutti costernati.
8 Sono squallidi i campi di Chesbòn,
languiscono le viti di Sibmà.
Signori di popoli
ne hanno spezzato i tralci
che raggiungevano Iazèr,
penetravano fin nel deserto;
i loro rami si estendevano liberamente,
giungevano al mare.
9 Per questo io piangerò con il pianto di Iazèr
sui vigneti di Sibmà.
Ti inonderò con le mie lacrime,
Chesbòn, Elealè,
perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia
è piombato il grido dei vignaioli.
10 Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti;
nelle vigne non si levano più lieti clamori,
né si grida più allegramente.
Il vino nei tini nessuno lo ammosta,
l'evviva di gioia è cessato.
11 Perciò le mie viscere fremono
per Moab come una cetra,
il mio intimo freme per Kir-Carèset.
12 Moab si mostrerà e si stancherà sulle alture,
verrà nel suo santuario per pregare,
ma senza successo.
13 Questo è il messaggio che pronunziò un tempo il Signore su Moab. 14 Ma ora il Signore dice: «In tre anni, come gli anni di un salariato, sarà deprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto, piccolo e impotente».

17:1 Oracolo su Damasco.
Ecco, Damasco sarà eliminata dal numero delle città,
diverrà un cumulo di rovine.
2 Le sue borgate saranno abbandonate per sempre;
saranno pascolo dei greggi
che vi riposeranno senza esserne scacciati.
3 A Efraim sarà tolta la cittadella,
a Damasco la sovranità.
Al resto degli Aramei toccherà la stessa sorte
della gloria degli Israeliti,
oracolo del Signore degli eserciti.
4 In quel giorno verrà ridotta la gloria di Giacobbe
e la pinguedine delle sue membra dimagrirà.
5 Avverrà come quando il mietitore
prende una manciata di steli,
e con l'altro braccio falcia le spighe,
come quando si raccolgono le spighe
nella valle dei Rèfaim,
6 Vi resteranno solo racimoli,
come alla bacchiatura degli ulivi:
due o tre bacche sulla cima dell'albero,
quattro o cinque sui rami da frutto.
Oracolo del Signore, Dio di Israele.
7 In quel giorno si volgerà l'uomo al suo creatore
e i suoi occhi guarderanno al Santo di Israele.
8 Non si volgerà agli altari, lavoro delle sue mani;
non guarderà ciò che fecero le sue dita,
i pali sacri e gli altari per l'incenso.
9 In quel giorno avverrà alle tue fortezze
come alle città abbandonate
che l'Eveo e l'Amorreo evacuarono
di fronte agli Israeliti
e sarà una desolazione.
10 Perché hai dimenticato Dio tuo salvatore
e non ti sei ricordato della Roccia, tua fortezza.
Tu pianti perciò piante amene
e innesti tralci stranieri;
11 di giorno le pianti, le vedi crescere
e al mattino vedi fiorire i tuoi semi,
ma svanirà il raccolto in un giorno di malattia
e di dolore insanabile.
12 Ah, il rumore di popoli immensi,
rumore come il mugghio dei mari,
fragore di nazioni
come lo scroscio di acque che scorrono veementi.
13 Le nazioni fanno fragore
come il fragore di molte acque,
ma il Signore le minaccia, esse fuggono lontano;
come pula sono disperse sui monti dal vento
e come mulinello di polvere dinanzi al turbine.
14 Alla sera, ecco era tutto uno spavento,
prima del mattino non è già più.
Questo è il destino dei nostri predatori
e la sorte dei nostri saccheggiatori.

18:1 Ah! paese dagli insetti ronzanti,
che ti trovi oltre i fiumi di Etiopia,
2 che mandi ambasciatori per mare,
in canotti di papiro sulle acque:
«Andate, messaggeri veloci,
verso un popolo alto e abbronzato,
verso un popolo temuto ora e sempre,
un popolo potente e vittorioso,
il cui paese è solcato da fiumi».
3 O voi tutti abitanti del mondo, che dimorate sulla terra,
appena si alzerà un segnale sui monti, guardatelo!
Appena squillerà la tromba, ascoltatela!
4 Poiché questo mi ha detto il Signore:
«Io osserverò tranquillo dalla mia dimora,
come il calore sereno alla luce del sole,
come una nube di rugiada al calore della mietitura».
5 Poiché prima della raccolta, quando la fioritura è finita
e il fiore è diventato un grappolo maturo,
egli taglierà i tralci con roncole,
strapperà e getterà via i pampini.
6 Saranno abbandonati tutti insieme
agli avvoltoi dei monti e alle bestie selvatiche;
su di essi gli avvoltoi passeranno l'estate,
su di essi tutte le bestie selvatiche passeranno l'inverno.
7 In quel tempo saranno portate offerte al Signore degli eserciti da un popolo alto e abbronzato, da un popolo temuto ora e sempre, da un popolo potente e vittorioso, il cui paese è solcato da fiumi, saranno portate nel luogo dove è invocato il nome del Signore degli eserciti, sul monte Sion.

19:1 Oracolo sull'Egitto.
Ecco, il Signore cavalca una nube leggera
ed entra in Egitto.
Crollano gli idoli d'Egitto davanti a lui
e agli Egiziani vien meno il cuore nel petto.
2 Aizzerò gli Egiziani contro gli Egiziani:
combatterà fratello contro fratello,
uomo contro uomo,
città contro città, regno contro regno.
3 Gli Egiziani perderanno il senno
e io distruggerò il loro consiglio;
per questo ricorreranno agli idoli e ai maghi,
ai negromanti e agli indovini.
4 Ma io metterò gli Egiziani
in mano a un duro padrone, un re crudele li dominerà.
Oracolo del Signore, Dio degli eserciti.
5 Si prosciugheranno le acque del mare,
il fiume si inaridirà e seccherà.
6 I suoi canali diventeranno putridi,
diminuiranno e seccheranno i torrenti dell'Egitto,
canne e giunchi ingialliranno.
7 I giunchi sulle rive e alla foce del Nilo
e tutti i seminati del Nilo
seccheranno, saranno dispersi dal vento, non saranno più.
8 I pescatori si lamenteranno, gemeranno
quanti gettano l'amo nel Nilo,
quanti stendono le reti sull'acqua saranno desolati.
9 Saranno delusi i lavoratori del lino,
le cardatrici e i tessitori impallidiranno;
10 i tessitori saranno avviliti,
tutti i salariati saranno costernati.
11 Quanto sono stolti i principi di Tanis!
I più saggi consiglieri del faraone sono uno stupido consiglio.
Come osate dire al faraone:
«Sono figlio di saggi, figlio di re antichi»?
12 Dove sono, dunque, i tuoi saggi?
Ti rivelino e manifestino
quanto ha deciso il Signore degli eserciti
a proposito dell'Egitto.
13 Stolti sono i principi di Tanis;
si ingannano i principi di Menfi.
Hanno fatto traviare l'Egitto
i capi delle sue tribù.
14 Il Signore ha mandato in mezzo a loro
uno spirito di smarrimento;
essi fanno smarrire l'Egitto in ogni impresa,
come barcolla un ubriaco nel vomito.
15 Non riuscirà all'Egitto qualunque opera faccia:
il capo o la coda, la palma o il giunco.
16 In quel giorno gli Egiziani diventeranno come femmine, tremeranno e temeranno all'agitarsi della mano che il Signore degli eserciti agiterà contro di loro. 17 Il paese di Giuda sarà il terrore degli Egiziani; quando se ne parlerà, ne avranno spavento, a causa del proposito che il Signore degli eserciti ha formulato sopra di esso.
18 In quel giorno ci saranno cinque città nell'Egitto che parleranno la lingua di Canaan e giureranno per il Signore degli eserciti; una di esse si chiamerà Città del sole. 19 In quel giorno ci sarà un altare dedicato al Signore in mezzo al paese d'Egitto e una stele in onore del Signore presso la sua frontiera: 20 sarà un segno e una testimonianza per il Signore degli eserciti nel paese d'Egitto. Quando, di fronte agli avversari, invocheranno il Signore, allora egli manderà loro un salvatore che li difenderà e li libererà. 21 Il Signore si rivelerà agli Egiziani e gli Egiziani riconosceranno in quel giorno il Signore, lo serviranno con sacrifici e offerte, faranno voti al Signore e li adempiranno. 22 Il Signore percuoterà ancora gli Egiziani ma, una volta colpiti, li risanerà. Essi faranno ritorno al Signore ed egli si placherà e li risanerà.
23 In quel giorno ci sarà una strada dall'Egitto verso l'Assiria; l'Assiro andrà in Egitto e l'Egiziano in Assiria; gli Egiziani serviranno il Signore insieme con gli Assiri. 24 In quel giorno Israele sarà il terzo con l'Egitto e l'Assiria, una benedizione in mezzo alla terra. 25 Li benedirà il Signore degli eserciti: «Benedetto sia l'Egiziano mio popolo, l'Assiro opera delle mie mani e Israele mia eredità».

20:1 Nell'anno in cui il Tartàn, mandato ad Asdòd da Sargon re di Assiria, giunse ad Asdòd, la assalì e la prese.
2 In quel tempo il Signore disse per mezzo di Isaia figlio di Amoz: «Va', sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i sandali dai piedi!». Così egli fece, andando spoglio e scalzo.
3 Il Signore poi disse: «Come il mio servo Isaia è andato spoglio e scalzo per tre anni, come segno e simbolo per l'Egitto e per l'Etiopia, 4 così il re di Assiria condurrà i prigionieri d'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi, spogli e scalzi e con le natiche scoperte, vergogna per l'Egitto. 5 Allora saranno abbattuti e confusi a causa dell'Etiopia, loro speranza, e a causa dell'Egitto, di cui si vantavano. 6 In quel giorno gli abitanti di questo lido diranno: Ecco che cosa è successo al paese al quale ci eravamo rivolti e nel quale cercavamo rifugio per essere aiutati e liberati dal re di Assiria! Ora come ci salveremo?».

21:1 Oracolo sul deserto del mare.
Come i turbini che si scatenano nel Negheb,
così egli viene dal deserto, da una terra orribile.
2 Una visione angosciosa mi fu mostrata:
il saccheggiatore che saccheggia,
il distruttore che distrugge.
Salite, o Elamiti,
assediate, o Medi!
Io faccio cessare ogni gemito.
3 Per questo i miei reni tremano,
mi hanno colto i dolori come di una partoriente;
sono troppo sconvolto per udire,
troppo sbigottito per vedere.
4 Smarrito è il mio cuore,
la costernazione mi invade;
il crepuscolo tanto desiderato
diventa il mio terrore.
5 Si prepara la tavola,
si stende la tovaglia,
si mangia, si beve.
«Alzatevi, o capi,
ungete gli scudi!».
6 Poiché così mi ha detto il Signore:
«Va', metti una sentinella
che annunzi quanto vede.
7 Se vede cavalleria,
coppie di cavalieri,
gente che cavalca asini,
gente che cavalca cammelli,
osservi attentamente,
con grande attenzione».
8 La vedetta ha gridato:
«Al posto di osservazione, Signore,
io sto sempre, tutto il giorno,
e nel mio osservatorio
sto in piedi, tutta la notte.
9 Ecco, arriva una schiera di cavalieri,
coppie di cavalieri».
Essi esclamano e dicono: «È caduta,
è caduta Babilonia!
Tutte le statue dei suoi dèi
sono a terra, in frantumi».
10 O popolo mio, calpestato,
che ho trebbiato come su un'aia,
ciò che ho udito
dal Signore degli eserciti,
Dio di Israele,
a voi ho annunziato.
11 Oracolo sull'Idumea.
Mi gridano da Seir:
«Sentinella, quanto resta della notte?
Sentinella, quanto resta della notte?».
12 La sentinella risponde:
«Viene il mattino, poi anche la notte;
se volete domandare, domandate,
convertitevi, venite!».
13 Oracolo sull'Arabia.
Nel bosco, nell'Arabia, passate la notte,
carovane di Dedan;
14 andando incontro agli assetati,
portate acqua.
Abitanti del paese di Tema,
presentatevi ai fuggiaschi con pane per loro.
15 Perché essi fuggono di fronte alle spade,
di fronte alla spada affilata,
di fronte all'arco teso,
di fronte al furore della battaglia.
16 Poiché mi ha detto il Signore: «Ancora un anno, contato alla maniera degli anni di un salariato, e scomparirà tutta la potenza gloriosa di Kedàr. 17 E il numero degli archi dei prodi di Kedàr resterà molto esiguo, perché il Signore Dio di Israele ha parlato».

22:1 Oracolo sulla valle della Visione.
Che hai tu dunque, che sei salita
tutta sulle terrazze,
2 città rumorosa e tumultuante,
città gaudente?
I tuoi caduti non sono caduti di spada
né sono morti in battaglia.
3 Tutti i tuoi capi sono fuggiti insieme,
fatti prigionieri senza un tiro d'arco;
tutti i tuoi prodi sono stati catturati insieme,
o fuggirono lontano.
4 Per questo dico: «Stornate lo sguardo da me,
che io pianga amaramente;
non cercate di consolarmi
per la desolazione della figlia del mio popolo».
5 Poiché è un giorno di panico,
di distruzione e di smarrimento,
voluto dal Signore, Dio degli eserciti.
Nella valle della Visione un diroccare di mura
e un invocare aiuto verso i monti.
6 Gli Elamiti hanno preso la faretra;
gli Aramei montano i cavalli,
Kir ha tolto il fodero allo scudo.
7 Le migliori tra le tue valli
sono piene di carri;
i cavalieri si sono disposti contro la porta.
8 Così egli toglie la protezione di Giuda.
Voi guardavate in quel giorno
alle armi del palazzo della Foresta;
9 le brecce della città di Davide
avete visto quante fossero;
avete raccolto le acque della piscina inferiore,
10 avete contato le case di Gerusalemme
e demolito le case per fortificare le mura;
11 avete costruito un serbatoio fra i due muri
per le acque della piscina vecchia;
ma voi non avete guardato a chi ha fatto queste cose,
né avete visto chi ha preparato ciò da tempo.
12 Vi invitava il Signore, Dio degli eserciti, in quel giorno
al pianto e al lamento,
a rasarvi il capo e a vestire il sacco.
13 Ecco invece si gode e si sta allegri,
si sgozzano buoi e si scannano greggi,
si mangia carne e si beve vino:
«Si mangi e si beva, perché domani moriremo!».
14 Ma il Signore degli eserciti si è rivelato ai miei orecchi:
«Certo non sarà espiato questo vostro peccato,
finché non sarete morti»,
dice il Signore, Dio degli eserciti.
15 Così dice il Signore, Dio degli eserciti:
«Rècati da questo ministro,
presso Sebnà, il maggiordomo,
16 che si taglia in alto il sepolcro
e si scava nella rupe la tomba:
Che cosa possiedi tu qui e chi hai tu qui,
che ti stai scavando qui un sepolcro?
17 Ecco, il Signore ti scaglierà giù a precipizio, o uomo,
ti afferrerà saldamente,
18 ti rotolerà ben bene a rotoli
come palla, verso un esteso paese.
Là morirai e là finiranno i tuoi carri superbi,
o ignominia del palazzo del tuo padrone!
19 Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
20 In quel giorno chiamerò il mio servo
Eliakìm, figlio di Chelkia;
21 lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua sciarpa
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
22 Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide;
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
23 Lo conficcherò come un paletto in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre.
24 A lui attaccheranno ogni gloria della casa di suo padre: discendenti e nipoti, ogni vaso anche piccolo, dalle tazze alle anfore».
25 In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - cederà il paletto conficcato in luogo solido, si spezzerà, cadrà e andrà in frantumi tutto ciò che vi era appeso, perché il Signore ha parlato.

23:1 Oracolo su Tiro.
Fate il lamento, navi di Tarsis,
perché è stato distrutto il vostro rifugio!
Mentre tornavano dal paese dei Kittim,
ne fu data loro notizia.
2 Ammutolite, abitanti della costa,
mercanti di Sidòne,
i cui agenti attraversavano
3 grandi acque.
Il frumento del Nilo, il raccolto del fiume
era la sua ricchezza; era il mercato dei popoli.
4 Vergognati, Sidòne,
perché ha parlato il mare, la fortezza marinara, dicendo:
«Io non ho avuto doglie, non ho partorito,
non ho allevato giovani,
non ho fatto crescere ragazze».
5 Appena si saprà in Egitto,
saranno addolorati per la notizia di Tiro.
6 Passate in Tarsis, fate il lamento, abitanti della costa.
7 È questa la vostra città gaudente,
le cui origini risalgono a un'antichità remota,
i cui piedi la portavano lontano
per fissarvi dimore?
8 Chi ha deciso questo
contro Tiro l'incoronata,
i cui mercanti erano principi,
i cui trafficanti erano i più nobili della terra?
9 Il Signore degli eserciti lo ha deciso
per svergognare l'orgoglio
di tutto il suo fasto,
per umiliare i più nobili sulla terra.
10 Coltiva la tua terra come il Nilo, figlia di Tarsis;
il porto non esiste più.
11 Ha steso la mano verso il mare,
ha sconvolto i regni,
il Signore ha decretato per Canaan
di abbattere le sue fortezze.
12 Egli ha detto: «Non continuerai a far baldoria,
tu duramente oppressa, vergine figlia di Sidòne.
Alzati, va' pure dai Kittim;
neppure là ci sarà pace per te».
13 Ecco il paese da lui fondato per marinai, che ne avevano innalzato le torri; ne han demoliti i palazzi: egli l'ha ridotto a un cumulo di rovine.
14 Fate il lamento, navi di Tarsis,
perché è stato distrutto il vostro rifugio.
15 In quel giorno Tiro sarà dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re. Alla fine dei settanta anni a Tiro si applicherà la canzone della prostituta:
16 «Prendi la cetra,
gira per la città, prostituta dimenticata;
suona con abilità,
moltiplica i canti,
perché qualcuno si ricordi di te».
17 Ma alla fine dei settant'anni il Signore visiterà Tiro, che ritornerà ai suoi guadagni; essa trescherà con tutti i regni del mondo sulla terra. 18 Il suo salario e il suo guadagno saranno sacri al Signore. Non sarà ammassato né custodito il suo salario, ma andrà a coloro che abitano presso il Signore, perché possano nutrirsi in abbondanza e vestirsi con decoro.

24:1 Ecco che il Signore spacca la terra,
la squarcia e ne sconvolge la superficie
e ne disperde gli abitanti.
2 Avverrà lo stesso al popolo come al sacerdote,
allo schiavo come al suo padrone,
alla schiava come alla sua padrona,
al compratore come al venditore,
al creditore come al debitore,
a chi riceve come a chi dà in prestito.
3 Sarà tutta spaccata la terra,
sarà tutta saccheggiata,
perché il Signore ha pronunziato questa parola.
4 È in lutto, languisce la terra;
è squallido, languisce il mondo,
il cielo con la terra perisce.
5 La terra è stata profanata dai suoi abitanti,
perché hanno trasgredito le leggi,
hanno disobbedito al decreto,
hanno infranto l'alleanza eterna.
6 Per questo la maledizione divora la terra,
i suoi abitanti ne scontano la pena;
per questo sono bruciati gli abitanti della terra
e sono rimasti solo pochi uomini.
7 Lugubre è il mosto, la vigna languisce,
gemono tutti.
8 È cessata la gioia dei timpani,
è finito il chiasso dei gaudenti,
è cessata la gioia della cetra.
9 Non si beve più il vino tra i canti,
la bevanda inebriante è amara per chi la beve.
10 È distrutta la città del caos,
è chiuso l'ingresso di ogni casa.
11 Per le strade si lamentano, perché non c'è vino;
ogni gioia è scomparsa,
se ne è andata la letizia dal paese.
12 Nella città è rimasta la desolazione;
la porta è stata abbattuta, fatta a pezzi.
13 Perché così accadrà nel centro della terra,
in mezzo ai popoli,
come quando si bacchiano le ulive,
come quando si racimola, finita la vendemmia.
14 Quelli alzeranno la voce, acclameranno
alla maestà del Signore.
Gridano dal mare:
«Acclamate, pertanto, popoli!
15 Voi in oriente, glorificate il Signore,
nelle isole del mare, il nome del Signore, Dio d'Israele.
16 Dagli angoli estremi della terra abbiamo udito il canto:
Gloria al giusto».
Ma io dico: «Guai a me!
Guai a me! Ohimé!».
I perfidi agiscono perfidamente,
i perfidi operano con perfidia.
17 Terrore, fossa e laccio
ti sovrastano, o abitante della terra.
18 Chi fugge al grido di terrore
cadrà nella fossa, chi risale dalla fossa
sarà preso nel laccio.
Le cateratte dall'alto si aprono
e si scuotono le fondamenta della terra.
19 A pezzi andrà la terra,
in frantumi si ridurrà la terra,
crollando crollerà la terra.
20 Certo, barcollerà la terra come un ubriaco,
vacillerà come una tenda;
peserà su di essa la sua iniquità,
cadrà e non si rialzerà.
21 In quel giorno il Signore punirà
in alto l'esercito di lassù
e qui in terra i re della terra.
22 Saranno radunati e imprigionati in una fossa,
saranno rinchiusi in un carcere
e dopo lungo tempo saranno puniti.
23 Arrossirà la luna,
impallidirà il sole,
perché il Signore degli eserciti regna
sul monte Sion e in Gerusalemme
e davanti ai suoi anziani sarà glorificato.

25:1 Signore, tu sei il mio Dio;
voglio esaltarti e lodare il tuo nome,
perché hai eseguito progetti meravigliosi,
concepiti da lungo tempo, fedeli e veri.
2 Poiché hai ridotto la città ad un mucchio di sassi,
la cittadella fortificata ad una rovina,
la fortezza dei superbi non è più città,
non si ricostruirà mai più.
3 Per questo ti glorifica un popolo forte,
la città di genti possenti ti venera.
4 Perché tu sei sostegno al misero,
sostegno al povero nella sua angoscia,
riparo dalla tempesta, ombra contro il caldo;
poiché lo sbuffare dei tiranni è come pioggia d'inverno,
5 come arsura in terra arida il clamore dei superbi.
Tu mitighi l'arsura con l'ombra d'una nube,
l'inno dei tiranni si spegne.
6 Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
7 Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre che copriva tutte le genti.
8 Eliminerà la morte per sempre;
il Signore Dio asciugherà le lacrime
su ogni volto;
la condizione disonorevole del suo popolo
farà scomparire da tutto il paese,
poiché il Signore ha parlato.
9 E si dirà in quel giorno: «Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse;
questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza.
10 Poiché la mano del Signore si poserà su questo monte».
Moab invece sarà calpestato al suolo,
come si pesta la paglia nella concimaia.
11 Là esso stenderà le mani,
come le distende il nuotatore per nuotare;
ma il Signore abbasserà la sua superbia,
nonostante l'annaspare delle sue mani.
12 L'eccelsa fortezza delle tue mura
egli abbatterà e demolirà,
la raderà al suolo.

26:1 In quel giorno si canterà questo canto nel paese di Giuda:
Abbiamo una città forte;
egli ha eretto a nostra salvezza
mura e baluardo.
2 Aprite le porte:
entri il popolo giusto che mantiene la fedeltà.
3 Il suo animo è saldo;
tu gli assicurerai la pace,
pace perché in te ha fiducia.
4 Confidate nel Signore sempre,
perché il Signore è una roccia eterna;
5 perché egli ha abbattuto
coloro che abitavano in alto;
la città eccelsa
l'ha rovesciata, rovesciata fino a terra,
l'ha rasa al suolo.
6 I piedi la calpestano,
i piedi degli oppressi, i passi dei poveri.
7 Il sentiero del giusto è diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano.
8 Sì, nella via dei tuoi giudizi,
Signore, noi speriamo in te;
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
9 La mia anima anela a te di notte,
al mattino il mio spirito ti cerca,
perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra,
giustizia imparano gli abitanti del mondo.
10 Si usi pure clemenza all'empio,
non imparerà la giustizia;
sulla terra egli distorce le cose diritte
e non guarda alla maestà del Signore.
11 Signore, sta alzata la tua mano,
ma essi non la vedono.
Vedano, arrossendo, il tuo amore geloso per il popolo;
anzi, il fuoco preparato per i tuoi nemici li divori.
12 Signore, ci concederai la pace,
poiché tu dai successo a tutte le nostre imprese.
13 Signore nostro Dio, altri padroni,
diversi da te, ci hanno dominato,
ma noi te soltanto, il tuo nome invocheremo.
14 I morti non vivranno più,
le ombre non risorgeranno;
poiché tu li hai puniti e distrutti,
hai fatto svanire ogni loro ricordo.
15 Hai fatto crescere la nazione, Signore,
hai fatto crescere la nazione, ti sei glorificato,
hai dilatato tutti i confini del paese.
16 Signore, nella tribolazione ti abbiamo cercato;
a te abbiamo gridato nella prova, che è la tua correzione.
17 Come una donna incinta che sta per partorire
si contorce e grida nei dolori,
così siamo stati noi di fronte a te, Signore.
18 Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori
quasi dovessimo partorire: era solo vento;
non abbiamo portato salvezza al paese
e non sono nati abitanti nel mondo.
19 Ma di nuovo vivranno i tuoi morti,
risorgeranno i loro cadaveri.
Si sveglieranno ed esulteranno
quelli che giacciono nella polvere,
perché la tua rugiada è rugiada luminosa,
la terra darà alla luce le ombre.
20 Va', popolo mio, entra nelle tue stanze
e chiudi la porta dietro di te.
Nasconditi per un momento
finché non sia passato lo sdegno.
21 Perché ecco, il Signore esce dalla sua dimora
per punire le offese fatte a lui dagli abitanti della terra;
la terra ributterà fuori il sangue assorbito
e più non coprirà i suoi cadaveri.

27:1 In quel giorno il Signore punirà
con la spada dura, grande e forte,
il Leviatàn serpente guizzante,
il Leviatàn serpente tortuoso
e ucciderà il drago che sta nel mare.
2 In quel giorno si dirà:
«La vigna deliziosa: cantate di lei!».
3 Io, il Signore, ne sono il guardiano,
a ogni istante la irrigo;
per timore che venga danneggiata,
io ne ho cura notte e giorno.
4 Io non sono in collera.
Vi fossero rovi e pruni, io muoverei loro guerra,
li brucerei tutti insieme.
5 O, meglio, si stringa alla mia protezione,
faccia la pace con me,
con me faccia la pace!
6 Nei giorni futuri Giacobbe metterà radici,
Israele fiorirà e germoglierà,
riempirà il mondo di frutti.
7 Il Signore lo ha forse percosso come i suoi percussori?
O lo ha ucciso come uccise i suoi uccisori?
8 Lo ha punito cacciandolo via, respingendolo,
lo ha rimosso con soffio impetuoso
come quando tira il vento d'oriente!
9 Proprio così sarà espiata l'iniquità di Giacobbe
e questo sarà tutto il frutto per la rimozione del suo peccato:
mentre egli ridurrà tutte le pietre dell'altare
come si fa delle pietre che si polverizzano per la calce,
non erigeranno più pali sacri né altari per l'incenso.
10 La fortezza è divenuta desolata,
un luogo spopolato e abbandonato come un deserto;
vi pascola il vitello, vi si sdraia e ne bruca gli arbusti.
11 I suoi rami seccandosi si spezzeranno;
le donne verranno ad accendervi il fuoco.
Certo, si tratta di un popolo privo di intelligenza;
per questo non ne avrà pietà chi lo ha creato,
né chi lo ha fatto ne avrà compassione.
12 In quel giorno,
dal corso dell'Eufrate al torrente d'Egitto,
il Signore batterà le spighe
e voi sarete raccolti uno a uno, Israeliti.
13 In quel giorno suonerà la grande tromba,
verranno gli sperduti nel paese di Assiria
e i dispersi nel paese di Egitto.
Essi si prostreranno al Signore
sul monte santo, in Gerusalemme.

28:1 Guai alla corona superba degli ubriachi di Efraim,
al fiore caduco, suo splendido ornamento,
che domina la fertile valle, o storditi dal vino!
2 Ecco, inviato dal Signore, un uomo potente e forte,
come nembo di grandine, come turbine rovinoso,
come nembo di acque torrenziali e impetuose,
getta tutto a terra con violenza.
3 Dai piedi verrà calpestata
la corona degli ubriachi di Efraim.
4 E avverrà al fiore caduco del suo splendido ornamento,
che domina la valle fertile,
come a un fico primaticcio prima dell'estate:
uno lo vede, lo coglie e lo mangia appena lo ha in mano.
5 In quel giorno sarà il Signore degli eserciti
una corona di gloria, uno splendido diadema
per il resto del suo popolo,
6 ispiratore di giustizia per chi siede in tribunale,
forza per chi respinge l'assalto alla porta.
7 Anche costoro barcollano per il vino,
vanno fuori strada per le bevande inebrianti.
Sacerdoti e profeti barcollano
per la bevanda inebriante,
affogano nel vino;
vanno fuori strada per le bevande inebrianti,
s'ingannano mentre hanno visioni,
dondolano quando fanno da giudici.
8 Tutte le tavole sono piene di fetido vomito;
non c'è un posto pulito.
9 «A chi vuole insegnare la scienza?
A chi vuole spiegare il discorso?
Ai bambini divezzati, appena staccati dal seno?
10 Sì: precetto su precetto, precetto su precetto,
norma su norma, norma su norma,
un po' qui, un po' là».
11 Con labbra balbettanti e in lingua straniera
parlerà a questo popolo
12 colui che aveva detto loro:
«Ecco il riposo! Fate riposare lo stanco.
Ecco il sollievo!». Ma non vollero udire.
13 E sarà per loro la parola del Signore:
«precetto su precetto, precetto su precetto,
norma su norma, norma su norma,
un po' qui, un po' là»,
perché camminando cadano all'indietro,
si producano fratture, siano presi e fatti prigionieri.
14 Perciò ascoltate la parola del Signore,
uomini arroganti,
signori di questo popolo
che sta in Gerusalemme:
15 «Voi dite: Abbiamo concluso
un'alleanza con la morte,
e con gli inferi
abbiamo fatto lega;
il flagello del distruttore, quando passerà,
non ci raggiungerà;
perché ci siamo fatti della menzogna un rifugio
e nella falsità ci siamo nascosti».
16 Dice il Signore Dio:
«Ecco io pongo una pietra in Sion,
una pietra scelta,
angolare, preziosa, saldamente fondata:
chi crede non vacillerà.
17 Io porrò il diritto come misura
e la giustizia come una livella.
La grandine spazzerà via il vostro rifugio fallace,
le acque travolgeranno il vostro riparo.
18 Sarà cancellata la vostra alleanza con la morte;
la vostra lega con gli inferi non reggerà.
Quando passerà il flagello del distruttore,
voi sarete la massa da lui calpestata.
19 Ogni volta che passerà,
vi prenderà,
poiché passerà ogni mattino,
giorno e notte.
E solo il terrore farà capire il discorso».
20 Troppo corto sarà il letto per distendervisi,
troppo stretta la coperta per avvolgervisi.
21 Poiché come sul monte Perasìm
si leverà il Signore;
come nella valle di Gàbaon si adirerà
per compiere l'opera, la sua opera singolare,
e per eseguire il lavoro, il suo lavoro inconsueto.
22 Ora cessate di agire con arroganza
perché non si stringano di più le vostre catene,
perché un decreto di rovina io ho udito,
da parte del Signore, Dio degli eserciti,
riguardo a tutta la terra.
23 Porgete l'orecchio e ascoltate la mia voce,
fate attenzione e sentite le mie parole.
24 Ara forse tutti i giorni l'aratore,
rompe e sarchia la terra?
25 Forse non ne spiana la superficie,
non vi semina l'anèto e non vi sparge il cumino?
E non vi pone grano e orzo
e spelta lungo i confini?
26 E la sua perizia rispetto alla regola
gliela insegna il suo Dio.
27 Certo, l'anèto non si batte con il tribbio,
né si fa girare sul cumino il rullo,
ma con una bacchetta si batte l'anèto
e con la verga il cumino.
28 Il frumento vien forse schiacciato?
Certo, non lo si pesta senza fine,
ma vi si spinge sopra il rullo
e gli zoccoli delle bestie senza schiacciarlo.
29 Anche questo proviene
dal Signore degli eserciti:
egli si mostra mirabile nel consiglio,
grande nella sapienza.

29:1 Guai ad Arièl, ad Arièl,
città dove pose il campo Davide!
Aggiungete anno ad anno,
si avvicendino i cicli festivi.
2 Io metterò alle strette Arièl,
ci saranno gemiti e lamenti.
Tu sarai per me come un vero Arièl,
3 io mi accamperò come Davide contro di te
e ti circonderò di trincee,
innalzerò contro di te un vallo.
4 Allora prostrata parlerai da terra
e dalla polvere saliranno fioche le tue parole;
sembrerà di un fantasma la tua voce dalla terra,
e dalla polvere la tua parola risuonerà come bisbiglio.
5 Sarà come polvere fine la massa dei tuoi oppressori
e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni.
Ma d'improvviso, subito,
6 dal Signore degli eserciti sarai visitata
con tuoni, rimbombi e rumore assordante,
con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore.
7 E sarà come un sogno,
come una visione notturna,
la massa di tutte le nazioni
che marciano su Arièl,
di quanti la attaccano
e delle macchine poste contro di essa.
8 Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare,
ma si sveglia con lo stomaco vuoto;
come quando un assetato sogna di bere,
ma si sveglia stanco e con la gola riarsa:
così succederà alla folla di tutte le nazioni
che marciano contro il monte Sion.
9 Stupite pure così da restare sbalorditi,
chiudete gli occhi in modo da rimanere ciechi;
ubriacatevi ma non di vino,
barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti.
10 Poiché il Signore ha versato su di voi
uno spirito di torpore,
ha chiuso i vostri occhi,
ha velato i vostri capi.
11 Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si dà a uno che sappia leggere dicendogli: «Leggilo», ma quegli risponde: «Non posso, perché è sigillato». 12 Oppure si dà il libro a chi non sa leggere dicendogli: «Leggilo», ma quegli risponde: «Non so leggere».
13 Dice il Signore: «Poiché questo popolo
si avvicina a me solo a parole
e mi onora con le labbra,
mentre il suo cuore è lontano da me
e il culto che mi rendono
è un imparaticcio di usi umani,
14 perciò, eccomi, continuerò
a operare meraviglie e prodigi con questo popolo;
perirà la sapienza dei suoi sapienti
e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti».
15 Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore
per dissimulare i loro piani,
a coloro che agiscono nelle tenebre, dicendo:
«Chi ci vede? Chi ci conosce?».
16 Quanto siete perversi! Forse che il vasaio
è stimato pari alla creta?
Un oggetto può dire del suo autore:
«Non mi ha fatto lui»?
E un vaso può dire del vasaio: «Non capisce»?
17 Certo, ancora un po'
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
18 Udranno in quel giorno i sordi le parole di un libro;
liberati dall'oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
19 Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo di Israele.
20 Perché il tiranno non sarà più, sparirà il beffardo,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
21 quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
22 Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore
che riscattò Abramo:
«D'ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
23 poiché vedendo il lavoro delle mie mani tra di loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio di Israele.
24 Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza
e i brontoloni impareranno la lezione».

30:1 Guai a voi, figli ribelli
- oracolo del Signore -
che fate progetti da me non suggeriti,
vi legate con alleanze che io non ho ispirate
così da aggiungere peccato a peccato.
2 Siete partiti per scendere in Egitto
senza consultarmi,
per mettervi sotto la protezione del faraone
e per ripararvi all'ombra dell'Egitto.
3 La protezione del faraone sarà la vostra vergogna
e il riparo all'ombra dell'Egitto la vostra confusione.
4 Quando i suoi capi saranno giunti a Tanis
e i messaggeri avranno raggiunto Canès,
5 tutti saran delusi di un popolo che non gioverà loro,
che non porterà né aiuto né vantaggio
ma solo confusione e ignominia.
6 Oracolo sulle bestie del Negheb.
In una terra di angoscia e di miseria,
adatta a leonesse e leoni ruggenti,
a vipere e draghi volanti,
essi portano le loro ricchezze sul dorso di asini,
i tesori sulla gobba di cammelli
a un popolo che non giova a nulla.
7 Vano e inutile è l'aiuto dell'Egitto;
per questo lo chiamo:
Raab l'ozioso.
8 Su, vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro,
incidilo sopra un documento,
perché resti per il futuro
in testimonianza perenne.
9 Poiché questo è un popolo ribelle, sono figli bugiardi,
figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore.
10 Essi dicono ai veggenti: «Non abbiate visioni»
e ai profeti: «Non fateci profezie sincere,
diteci cose piacevoli, profetateci illusioni!
11 Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero,
toglieteci dalla vista il Santo di Israele».
12 Pertanto dice il Santo di Israele:
«Poiché voi rigettate questo avvertimento
e confidate nella perversità e nella perfidia,
ponendole a vostro sostegno,
13 ebbene questa colpa diventerà per voi
come una breccia che minaccia di crollare,
che sporge su un alto muro,
il cui crollo avviene in un attimo, improvviso,
14 e si infrange come un vaso di creta,
frantumato senza misericordia,
così che non si trova tra i suoi frantumi
neppure un coccio
con cui si possa prendere fuoco dal braciere
o attingere acqua dalla cisterna».
15 Poiché dice il Signore Dio, il Santo di Israele:
«Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza,
nell'abbandono confidente sta la vostra forza».
Ma voi non avete voluto,
16 anzi avete detto: «No, noi fuggiremo su cavalli».
- Ebbene, fuggite! -
«Cavalcheremo su destrieri veloci».
Ebbene più veloci saranno i vostri inseguitori.
17 Mille si spaventeranno per la minaccia di uno,
per la minaccia di cinque vi darete alla fuga,
finché resti di voi qualcosa
come un palo sulla cima di un monte
e come un'asta sopra una collina.
18 Eppure il Signore aspetta per farvi grazia,
per questo sorge per aver pietà di voi,
perché un Dio giusto è il Signore;
beati coloro che sperano in lui!
19 Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta. 20 Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, 21 i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: «Questa è la strada, percorretela», caso mai andiate a destra o a sinistra. 22 Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento; i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo. «Fuori!» tu dirai loro. 23 Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. 24 I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. 25 Su ogni monte e su ogni colle elevato, scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. 26 La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse.
27 Ecco il nome del Signore venire da lontano;
ardente è la sua ira e gravoso il suo divampare;
le sue labbra traboccano sdegno,
la sua lingua è come un fuoco divorante.
28 Il suo soffio è come un torrente che straripa,
che giunge fino al collo.
Viene per vagliare i popoli con il vaglio distruttore
e per mettere alle mascelle dei popoli
una briglia che porta a rovina.
29 Voi innalzerete il vostro canto
come nella notte in cui si celebra una festa;
avrete la gioia nel cuore come chi parte al suono del flauto,
per recarsi al monte del Signore,
alla Roccia d'Israele.
30 Il Signore farà udire la sua voce maestosa
e mostrerà come colpisce il suo braccio
con ira ardente,
in mezzo a un fuoco divorante,
tra nembi, tempesta e grandine furiosa.
31 Poiché alla voce del Signore tremerà l'Assiria,
quando sarà percossa con la verga.
32 Ogni colpo del bastone punitivo,
che il Signore le farà piombare addosso,
sarà accompagnato con timpani e cetre.
Egli combatterà contro di essa con battaglie tumultuose;
33 poiché il Tofet è preparato da tempo,
esso è pronto anche per il re;
profondo e largo è il rogo,
fuoco e legna abbondano,
lo accenderà, come torrente di zolfo,
il soffio del Signore.

31:1 Guai a quanti scendono in Egitto per cercar aiuto,
e pongono la speranza nei cavalli,
confidano nei carri perché numerosi
e sulla cavalleria perché molto potente,
senza guardare al Santo di Israele
e senza cercare il Signore.
2 Eppure anch'egli è capace di mandare sciagure
e non rinnega le sue parole.
Egli si alzerà contro la razza dei malvagi
e contro l'aiuto dei malfattori.
3 L'Egiziano è un uomo e non un dio,
i suoi cavalli sono carne e non spirito.
Il Signore stenderà la sua mano:
inciamperà chi porta aiuto e cadrà chi è aiutato,
tutti insieme periranno.
4 Poiché così mi ha parlato il Signore:
«Come per la sua preda
ruggisce il leone o il leoncello,
quando gli si raduna contro
tutta la schiera dei pastori,
e non teme le loro grida
né si preoccupa del loro chiasso,
così scenderà il Signore degli eserciti
per combattere sul monte Sion e sulla sua collina.
5 Come gli uccelli proteggono i loro pulcini,
così il Signore degli eserciti proteggerà Gerusalemme;
egli la proteggerà, ed essa sarà salvata,
la risparmierà ed essa sarà liberata».
6 Ritornate, Israeliti, a colui al quale vi siete profondamente ribellati. 7 In quel giorno ognuno rigetterà i suoi idoli d'argento e i suoi idoli d'oro, lavoro delle vostre mani peccatrici.
8 Cadrà l'Assiria sotto una spada che non è di uomo;
una spada non umana la divorerà;
se essa sfugge alla spada,
i suoi giovani guerrieri saranno ridotti in schiavitù.
9 Essa abbandonerà per lo spavento la sua rocca
e i suoi capi tremeranno per un'insegna.
Oracolo del Signore che ha un fuoco in Sion
e una fornace in Gerusalemme.

32:1 Ecco, un re regnerà secondo giustizia
e i principi governeranno secondo il diritto.
2 Ognuno sarà come un riparo contro il vento
e uno schermo dall'acquazzone,
come canali d'acqua in una steppa,
come l'ombra di una grande roccia su arida terra.
3 Non si chiuderanno più gli occhi di chi vede
e gli orecchi di chi sente staranno attenti.
4 Gli animi volubili si applicheranno a comprendere
e la lingua dei balbuzienti parlerà
spedita e con chiarezza.
5 L'abietto non sarà chiamato più nobile
né l'imbroglione sarà detto gentiluomo,
6 poiché l'abietto fa discorsi abietti
e il suo cuore trama iniquità,
per commettere empietà
e affermare errori intorno al Signore,
per lasciare vuoto lo stomaco dell'affamato
e far mancare la bevanda all'assetato.
7 L'imbroglione - iniqui sono i suoi imbrogli -
macchina scelleratezze
per rovinare gli oppressi con parole menzognere,
anche quando il povero può provare il suo diritto.
8 Il nobile invece si propone cose nobili
e agisce sempre con nobiltà.
9 Donne spensierate, suvvia ascoltate la mia voce; figlie baldanzose, porgete l'orecchio alle mie parole. 10 Fra un anno e più giorni voi tremerete, o baldanzose, perché finita la vendemmia non ci sarà più raccolto. 11 Temete, o spensierate; tremate, o baldanzose, deponete le vesti, spogliatevi, cingetevi i fianchi di sacco. 12 Battetevi il petto per le campagne amene, per i fertili vigneti, 13 per la terra del mio popolo, nella quale cresceranno spine e pruni, per tutte le case in gioia, per la città gaudente; 14 poiché il palazzo sarà abbandonato, la città rumorosa sarà deserta, l'Ofel e il torrione diventeranno caverne per sempre, gioia degli asini selvatici, pascolo di mandrie.
15 Ma infine in noi sarà infuso uno spirito dall'alto;
allora il deserto diventerà un giardino
e il giardino sarà considerato una selva.
16 Nel deserto prenderà dimora il diritto
e la giustizia regnerà nel giardino.
17 Effetto della giustizia sarà la pace,
frutto del diritto una perenne sicurezza.
18 Il mio popolo abiterà in una dimora di pace,
in abitazioni tranquille,
in luoghi sicuri,
19 anche se la selva cadrà
e la città sarà sprofondata.
20 Beati voi! Seminerete in riva a tutti i ruscelli
e lascerete in libertà buoi e asini.

33:1 Guai a te, che devasti e non sei stato devastato,
che saccheggi e non sei stato saccheggiato:
sarai devastato, quando avrai finito di devastare,
ti saccheggeranno, quando avrai finito di saccheggiare.
2 Signore, pietà di noi, in te speriamo;
sii il nostro braccio ogni mattina,
nostra salvezza nel tempo dell'angoscia.
3 Al rumore della tua minaccia fuggono i popoli,
quando ti levi si disperdono le nazioni.
4 Si ammucchia la preda come si ammucchiano le cavallette,
vi si precipita sopra come vi si precipitano le locuste.
5 Eccelso è il Signore poiché dimora lassù;
egli riempie Sion di diritto e di giustizia.
6 C'è sicurezza nelle sue leggi,
ricchezze salutari sono sapienza e scienza;
il timore di Dio è il suo tesoro.
7 Ecco gli araldi gridano di fuori,
i messaggeri di pace piangono amaramente.
8 Sono deserte le strade,
non c'è chi passi per la via.
Egli ha violato l'alleanza,
ha respinto i testimoni,
non si è curato di alcuno.
9 La terra è in lutto e piena di squallore,
si scolora il Libano e intristisce;
la pianura di Saron è simile a una steppa,
brulli sono il Basan e il Carmelo.
10 «Ora mi alzerò», dice il Signore,
«ora mi innalzerò, ora mi esalterò.
11 Avete concepito fieno, partorirete paglia;
il mio soffio vi divorerà come fuoco.
12 I popoli saranno fornaci per calce,
spini tagliati da bruciare nel fuoco.
13 Sentiranno i lontani quanto ho fatto,
sapranno i vicini qual è la mia forza».
14 Hanno paura in Sion i peccatori,
lo spavento si è impadronito degli empi.
«Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante?
Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?».
15 Chi cammina nella giustizia e parla con lealtà,
chi rigetta un guadagno frutto di angherie,
scuote le mani per non accettare regali,
si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue
e chiude gli occhi per non vedere il male:
16 costui abiterà in alto,
fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio,
gli sarà dato il pane, avrà l'acqua assicurata.
17 I tuoi occhi vedranno un re nel suo splendore,
contempleranno un paese sconfinato.
18 Il tuo cuore si chiederà nei suoi terrori:
«Dov'è colui che registra?
Dov'è colui che pesa il denaro?
Dov'è colui che ispeziona le torri?».
19 Non vedrai più quel popolo straniero,
popolo dal linguaggio oscuro, incomprensibile,
dalla lingua barbara che non si capisce.
20 Guarda Sion,
la città delle nostre feste!
I tuoi occhi vedranno Gerusalemme,
dimora tranquilla, tenda che non sarà più rimossa,
i suoi paletti non saranno divelti,
nessuna delle sue cordicelle sarà strappata.
21 Poiché se là c'è un potente,
noi abbiamo il Signore,
al posto di fiumi e larghi canali;
non ci passerà nave a remi
né l'attraverserà naviglio più grosso.
22 Sono allentate le sue corde,
non tengono più l'albero diritto,
non spiegano più le vele.
Poiché il Signore è nostro giudice,
il Signore è nostro legislatore,
il Signore è nostro re;
egli ci salverà.
23 Allora anche i ciechi divideranno una preda enorme,
gli zoppi faranno un ricco bottino.
24 Nessuno degli abitanti dirà:
«Io sono malato»;
il popolo che vi dimora
è stato assolto dalle sue colpe.

34:1 Avvicinatevi, popoli, per udire,
e voi, nazioni, prestate ascolto;
ascolti la terra e quanti vi abitano,
il mondo e quanto produce!
2 Poiché il Signore è adirato contro tutti i popoli
ed è sdegnato contro tutti i loro eserciti;
li ha votati allo sterminio, li ha destinati al massacro.
3 I loro uccisi sono gettati via,
si diffonde il fetore dei loro cadaveri;
grondano i monti del loro sangue.
4 Tutta la milizia celeste si dissolve,
i cieli si arrotolano come un libro,
tutti i loro astri cadono
come cade il pampino della vite,
come le foglie avvizzite del fico.
5 Poiché nel cielo si è inebriata la spada del Signore,
ecco essa si abbatte su Edom,
su un popolo che egli ha votato allo sterminio per fare giustizia.
6 La spada del Signore è piena di sangue,
è imbrattata di grasso,
del sangue di agnelli e di capri,
delle viscere grasse dei montoni,
perché si compie un sacrificio al Signore in Bozra,
una grande ecatombe nel paese di Edom.
7 Cadono bisonti insieme con essi,
giovenchi insieme con tori.
La loro terra si imbeve di sangue,
la polvere si impingua di grasso.
8 Poiché è il giorno della vendetta del Signore,
l'anno della retribuzione per l'avversario di Sion.
9 I torrenti di quel paese si cambieranno in pece,
la sua polvere in zolfo,
la sua terra diventerà pece ardente.
10 Non si spegnerà né di giorno né di notte,
sempre salirà il suo fumo;
per tutte le generazioni resterà deserta,
mai più alcuno vi passerà.
11 Ne prenderanno possesso il pellicano e il riccio,
il gufo e il corvo vi faranno dimora.
Il Signore stenderà su di essa la corda della solitudine
e la livella del vuoto.
12 Non ci saranno più i suoi nobili,
non si proclameranno più re,
tutti i suoi capi saranno ridotti a nulla.
13 Nei suoi palazzi saliranno le spine,
ortiche e cardi sulle sue fortezze;
diventerà una tana di sciacalli,
un recinto per gli struzzi.
14 Gatti selvatici si incontreranno con iene,
i satiri si chiameranno l'un l'altro;
vi faranno sosta anche le civette
e vi troveranno tranquilla dimora.
15 Vi si anniderà il serpente saettone, vi deporrà le uova,
le farà dischiudere e raccoglierà i piccoli alla sua ombra;
vi si raduneranno anche gli sparvieri,
l'uno in cerca dell'altro;
16 nessuno si farà attendere.
Cercate nel libro del Signore e leggete:
nessuno di essi vi manca,
poiché la bocca del Signore lo ha comandato
e il suo spirito li raduna.
17 Egli ha distribuito loro la parte in sorte,
la sua mano ha diviso loro il paese con tutta esattezza,
lo possederanno per sempre,
lo abiteranno di generazione in generazione.

35:1 Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
2 Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saròn.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.
3 Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
4 Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi».
5 Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
6 Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
7 La terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua.
I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli
diventeranno canneti e giuncaie.
8 Ci sarà una strada appianata
e la chiameranno Via santa;
nessun impuro la percorrerà
e gli stolti non vi si aggireranno.
9 Non ci sarà più il leone,
nessuna bestia feroce la percorrerà,
vi cammineranno i redenti.
10 Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.

36:1 Nell'anno decimoquarto del re Ezechia, Sennàcherib re di Assiria assalì e si impadronì di tutte le fortezze di Giuda. 2 Il re di Assiria mandò poi da Lachis a Gerusalemme contro il re Ezechia il gran coppiere con un grande esercito. Egli fece sosta presso il canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio.
3 Gli andarono incontro Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista. 4 Il gran coppiere disse loro: «Riferite a Ezechia: Così dice il grande re, il re di Assiria: Che significa questa sicurezza che dimostri? 5 Pensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella guerra? Ora, in chi confidi tu, che ti ribelli contro di me? 6 Ecco, tu confidi nell'Egitto, in questo sostegno di canna spezzata che penetra la mano e la fora a chi vi si appoggia; tale è il faraone re d'Egitto per chiunque confida in lui. 7 Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non è forse lo stesso a cui Ezechia distrusse le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete solo davanti a questo altare? 8 Or bene, fa' una scommessa con il mio signore, il re di Assiria; io ti darò duemila cavalli, se puoi procurarti cavalieri per essi. 9 Come potresti far indietreggiare uno solo dei più piccoli sudditi del mio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per i carri e i cavalieri! 10 Ora, è forse contro il volere del Signore che io mi sono mosso contro questo paese per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: Muovi contro questo paese e distruggilo».
11 Eliakìm, Sebnà e Ioach risposero al gran coppiere: «Parla ai tuoi servi in aramaico, poiché noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico alla portata degli orecchi del popolo che è sulle mura». 12 Il gran coppiere replicò: «Forse sono stato mandato al tuo signore e a te dal mio signore per dire tali parole o non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, i quali presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?».
13 Il gran coppiere allora si alzò e gridò in ebraico: «Udite le parole del gran re, del re di Assiria. 14 Dice il re: Non vi inganni Ezechia, poiché egli non potrà salvarvi. 15 Ezechia non vi induca a confidare nel Signore dicendo: Certo, il Signore ci libererà; questa città non sarà messa nelle mani del re di Assiria. 16 Non date ascolto a Ezechia, poiché così dice il re di Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della propria vigna e del proprio fico e ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna, 17 finché io non venga per condurvi in un paese come il vostro, paese di frumento e di mosto, di pane e di vigne. 18 Non vi illuda Ezechia dicendovi: Il Signore ci libererà. Gli dèi delle nazioni hanno forse liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re di Assiria? 19 Dove sono gli dèi di Amat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvàim? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano? 20 Quali mai, fra tutti gli dèi di quelle regioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potrà forse il Signore liberare Gerusalemme dalla mia mano?».
21 Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perché l'ordine del re era: «Non rispondetegli».
22 Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.

37:1 Quando udì, il re Ezechia si stracciò le vesti, si ricoprì di sacco e andò nel tempio del Signore. 2 Quindi mandò Eliakìm il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e gli anziani dei sacerdoti ricoperti di sacco dal profeta Isaia figlio di Amoz, 3 perché gli dicessero: «Così dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna è questo, perché i figli sono arrivati fino al punto di nascere, ma manca la forza per partorire. 4 Spero che il Signore tuo Dio, udite le parole del gran coppiere che il re di Assiria suo signore ha mandato per insultare il Dio vivente lo voglia castigare per le parole che il Signore tuo Dio ha udito. Innalza ora una preghiera per quel resto che ancora rimane in vita».
5 Così andarono i ministri del re Ezechia da Isaia. 6 Disse loro Isaia: «Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non temere per le parole che hai udite e con le quali i ministri del re di Assiria mi hanno ingiuriato. 7 Ecco io infonderò in lui uno spirito tale che egli, appena udrà una notizia, ritornerà nel suo paese e nel suo paese io lo farò cadere di spada».
8 Ritornato il gran coppiere, trovò il re di Assiria che assaliva Libna. Egli, infatti, aveva udito che si era allontanato da Lachis.
9 Appena Sennàcherib sentì dire riguardo a Tiràka, re di Etiopia: «È uscito per muoverti guerra»; inviò di nuovo messaggeri a Ezechia per dirgli: 10 «Direte così a Ezechia, re di Giuda: Non ti illuda il tuo Dio, in cui confidi, dicendoti: Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re di Assiria; 11 ecco tu sai quanto hanno fatto i re di Assiria in tutti i paesi che hanno votato alla distruzione; soltanto tu ti salveresti? 12 Gli dèi delle nazioni che i miei padri hanno devastate hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Rezef e la gente di Eden in Telassàr? 13 Dove sono il re di Amat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Enà e di Ivvà?».
14 Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri, la lesse, quindi salì al tempio del Signore. Ezechia, spiegato lo scritto davanti al Signore, 15 lo pregò: 16 «Signore degli eserciti, Dio di Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto i cieli e la terra. 17 Porgi, Signore, l'orecchio e ascolta; apri, Signore, gli occhi e guarda; ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente. 18 È vero, Signore, i re di Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro territori; 19 hanno gettato i loro dèi nel fuoco; quelli però non erano dèi, ma solo lavoro delle mani d'uomo, legno e pietra; perciò li hanno distrutti. 20 Ma ora, Signore nostro Dio, liberaci dalla sua mano perché sappiano tutti i regni della terra che tu sei il Signore, il solo Dio».
21 Allora Isaia, figlio di Amoz mandò a dire a Ezechia: «Così dice il Signore, Dio di Israele: Ho udito quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib re di Assiria. 22 Questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui:
Ti disprezza, ti deride
la vergine figlia di Sion.
Dietro a te scuote il capo
la figlia di Gerusalemme.
23 Chi hai insultato e schernito?
Contro chi hai alzato la voce
e hai elevato, superbo, gli occhi tuoi?
Contro il Santo di Israele!
24 Per mezzo dei tuoi ministri hai insultato il Signore
e hai detto: «Con la moltitudine dei miei carri
sono salito in cima ai monti,
sugli estremi gioghi del Libano,
ne ho reciso i cedri più alti,
i suoi cipressi migliori;
sono penetrato nel suo angolo più remoto,
nella sua foresta lussureggiante.
25 Io ho scavato e bevuto
acque straniere,
ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi
tutti i torrenti dell'Egitto».
26 Non l'hai forse sentito dire?
Da tempo ho preparato questo,
dai giorni antichi io l'ho progettato;
ora lo pongo in atto.
Era deciso che tu riducessi in mucchi di rovine
le fortezze;
27 i loro abitanti impotenti
erano spaventati e confusi,
erano come l'erba dei campi,
come tenera verzura,
come l'erba dei tetti,
bruciata dal vento d'oriente.
28 Io so quando ti alzi o ti metti a sedere,
io ti conosco sia che tu esca sia che rientri.
29 Poiché tu infuri contro di me e la tua insolenza
è salita ai miei orecchi,
ti metterò il mio anello nelle narici
e il mio morso alle labbra;
ti farò tornare per la strada per cui sei venuto.
30 Questo ti serva da segno:
si mangerà quest'anno ciò che nascerà dai semi caduti,
nell'anno prossimo quanto crescerà da sé,
ma nel terzo anno seminerete e mieterete,
pianterete vigne e ne mangerete il frutto.
31 Ciò che scamperà della casa di Giuda
continuerà a mettere radici in basso
e a fruttificare in alto.
32 Poiché da Gerusalemme uscirà un resto,
dei superstiti dal monte Sion.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
33 Pertanto dice il Signore contro il re di Assiria:
Non entrerà in questa città
né vi lancerà una freccia,
non l'affronterà con gli scudi
né innalzerà contro di essa un terrapieno.
34 Ritornerà per la strada per cui è venuto;
non entrerà in questa città.
Oracolo del Signore:
35 Io proteggerò questa città e la salverò,
per riguardo a me stesso e al mio servo Davide».
36 Ora l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco erano tutti cadaveri.
37 Sennàcherib re di Assiria levò le tende e partì; tornato a Ninive, rimase colà. 38 Ora, mentre egli era prostrato in venerazione nel tempio di Nisrok suo dio, i suoi figli Adram-Mèlech e Zarèzer lo uccisero di spada, mettendosi quindi al sicuro nel paese di Ararat.
Assarhàddon suo figlio regnò al suo posto.

38:1 In quei giorni Ezechia si ammalò gravemente.
Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli parlò: «Dice il Signore: Disponi riguardo alle cose della tua casa, perché morirai e non guarirai».
2 Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore. 3 Egli disse: «Signore, ricordati che ho passato la vita dinanzi a te con fedeltà e con cuore sincero e ho compiuto ciò che era gradito ai tuoi occhi». Ezechia pianse molto.
4 Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia: 5 «Va' e riferisci a Ezechia: Dice il Signore Dio di Davide tuo padre: Ho ascoltato la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco io aggiungerò alla tua vita quindici anni. 6 Libererò te e questa città dalla mano del re di Assiria; proteggerò questa città. 7 Da parte del Signore questo ti sia come segno che egli manterrà la promessa che ti ha fatto. 8 Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l'ombra sulla meridiana, che è già scesa con il sole sull'orologio di Acaz».
E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso.
9 Cantico di Ezechia re di Giuda, quando cadde malato e guarì dalla malattia.
10 Io dicevo: «A metà della mia vita
me ne vado alle porte degli inferi;
sono privato del resto dei miei anni».
11 Dicevo: «Non vedrò più il Signore
sulla terra dei viventi,
non vedrò più nessuno
fra gli abitanti di questo mondo.
12 La mia tenda è stata divelta e gettata lontano da me,
come una tenda di pastori.
Come un tessitore hai arrotolato la mia vita,
mi recidi dall'ordito.
In un giorno e una notte mi conduci alla fine».
13 Io ho gridato fino al mattino.
Come un leone, così egli stritola
tutte le mie ossa.
14 Come una rondine io pigolo,
gemo come una colomba.
Sono stanchi i miei occhi di guardare in alto.
Signore, io sono oppresso; proteggimi.
15 Che dirò? Sto in pena
poiché è lui che mi ha fatto questo.
Il sonno si è allontanato da me
per l'amarezza dell'anima mia.
16 Signore, in te spera il mio cuore;
si ravvivi il mio spirito.
Guariscimi e rendimi la vita.
17 Ecco, la mia infermità si è cambiata in salute!
Tu hai preservato la mia vita
dalla fossa della distruzione,
perché ti sei gettato dietro le spalle
tutti i miei peccati.
18 Poiché non gli inferi ti lodano,
né la morte ti canta inni;
quanti scendono nella fossa
non sperano nella tua fedeltà.
19 Il vivente, il vivente ti rende grazie
come io oggi faccio.
Il padre farà conoscere ai figli
la tua fedeltà.
20 Il Signore si è degnato di aiutarmi;
per questo canteremo sulle cetre
tutti i giorni della nostra vita,
canteremo nel tempio del Signore.
21 Isaia disse: «Si prenda un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà». 22 Ezechia disse: «Qual è il segno per cui io entrerò nel tempio?».

39:1 In quel tempo Merodach-Bàladan figlio di Bàladan, re di Babilonia, mandò lettere e doni a Ezechia, perché aveva udito che era stato malato ed era guarito. 2 Ezechia se ne rallegrò e mostrò agli inviati la stanza del tesoro, l'argento e l'oro, gli aromi e gli unguenti preziosi, tutto il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla che Ezechia non mostrasse loro nella reggia e in tutto il regno.
3 Allora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: «Che hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?». Ezechia rispose: «Sono venuti a me da una regione lontana, da Babilonia». 4 Isaia disse ancora: «Che hanno visto nella tua reggia?». Ezechia rispose: «Hanno visto quanto si trova nella mia reggia, non c'è cosa alcuna nei miei magazzini che io non abbia mostrata loro».
5 Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del Signore degli eserciti: 6 Ecco, verranno giorni nei quali tutto ciò che si trova nella tua reggia e ciò che hanno accumulato i tuoi antenati fino a oggi sarà portato a Babilonia; non vi resterà nulla, dice il Signore. 7 Prenderanno i figli che da te saranno usciti e che tu avrai generati, per farne eunuchi nella reggia di Babilonia». 8 Ezechia disse a Isaia: «Buona è la parola del Signore, che mi hai riferita». Egli pensava: «Per lo meno vi saranno pace e sicurezza nei miei giorni».

Nuova Riveduta:

Isaia 1-39

(Gr 25:4-6; 1P 1:10-11, 15-16; Ap 15:4)
Peccati di Giuda e castigo
De 32:1-29; 2Cr 28
1:1 Visione che Isaia, figlio di Amots, ebbe riguardo a Giuda e a Gerusalemme ai giorni di Uzzia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda.
2 Udite, o cieli! E tu, terra, presta orecchio!
Poiché il SIGNORE parla:
«Ho nutrito dei figli e li ho allevati,
ma essi si sono ribellati a me.
3 Il bue conosce il suo possessore,
e l'asino la greppia del suo padrone,
ma Israele non ha conoscenza,
il mio popolo non ha discernimento».
4 Guai alla nazione peccatrice, popolo carico d'iniquità,
razza di malvagi, figli corrotti!
Hanno abbandonato il SIGNORE, hanno disprezzato il Santo d'Israele,
hanno voltato le spalle e si sono allontanati.
5 Per quale ragione colpirvi ancora?
Aggiungereste altre rivolte.
Tutto il capo è malato,
tutto il cuore è languente.
6 Dalla pianta del piede fino alla testa non c'è nulla di sano in esso:
non ci sono che ferite, contusioni, piaghe aperte,
che non sono state ripulite, né fasciate,
né lenite con olio.
7 Il vostro paese è desolato,
le vostre città sono consumate dal fuoco,
i vostri campi li divorano degli stranieri, sotto i vostri occhi;
tutto è devastato, come per un sovvertimento di barbari.
8 La figlia di Sion è rimasta
come un frascato in una vigna,
come una capanna in un campo di cocomeri,
come una città assediata.
9 Se il SIGNORE degli eserciti
non ci avesse lasciato un piccolo residuo,
saremmo come Sodoma,
somiglieremmo a Gomorra.

Sl 50:7, ecc.; Am 5:21, ecc.; Ro 14:17
10 Ascoltate la parola del SIGNORE, capi di Sodoma!
Prestate orecchio alla legge del nostro Dio, popolo di Gomorra!
11 «Che m'importa dei vostri numerosi sacrifici?», dice il SIGNORE;
«io sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate;
il sangue dei tori, degli agnelli e dei capri,
io non lo gradisco.
12 Quando venite a presentarvi davanti a me,
chi vi ha chiesto di contaminare i miei cortili?
13 Smettete di portare offerte inutili;
l'incenso io lo detesto;
e quanto ai noviluni, ai sabati, al convocare riunioni,
io non posso sopportare l'iniquità unita all'assemblea solenne.
14 L'anima mia odia i vostri noviluni e le vostre feste stabilite;
mi sono un peso che sono stanco di portare.
15 Quando stendete le mani, distolgo gli occhi da voi;
anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto;
le vostre mani sono piene di sangue.

Is 55:7; Gr 7:1-7; Ez 18:27-32
16 Lavatevi, purificatevi,
togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni;
smettete di fare il male;
17 imparate a fare il bene; cercate la giustizia,
rialzate l'oppresso,
fate giustizia all'orfano,
difendete la causa della vedova!
18 Poi venite, e discutiamo», dice il SIGNORE;
«anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come la neve;
anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana.
19 Se siete disposti a ubbidire,
mangerete i frutti migliori del paese;
20 ma se rifiutate e siete ribelli,
sarete divorati dalla spada»;
poiché la bocca del SIGNORE ha parlato.

Ez 22:1-22; Is 10:20-23
21 Come mai la città fedele è diventata una prostituta?
Era piena di rettitudine, la giustizia vi abitava,
e ora è invece un covo di assassini!
22 Il tuo argento si è cambiato in scorie,
il tuo vino è stato tagliato con acqua.
23 I tuoi prìncipi sono ribelli e compagni di ladri;
tutti amano i regali e corrono dietro alle ricompense;
non fanno giustizia all'orfano,
e la causa della vedova non giunge fino a loro.
24 Perciò il Signore, il SIGNORE degli eserciti,
il Potente d'Israele, dice:
«Guai! Io avrò soddisfazione dai miei avversari,
e mi vendicherò dei miei nemici!
25 Ti rimetterò la mano addosso,
ti purificherò delle tue scorie, come fa la potassa,
e toglierò da te ogni particella di piombo.
26 Ristabilirò i tuoi giudici com'erano anticamente,
e i tuoi consiglieri com'erano al principio.
Dopo questo, sarai chiamata la città della giustizia,
la città fedele».
27 Sion sarà salvata mediante il giudizio,
e quelli che in lei si convertiranno saranno salvati mediante la giustizia;
28 ma i ribelli e i peccatori andranno in rovina assieme,
e quelli che abbandonano il SIGNORE saranno distrutti.
29 Allora avrete vergogna dei terebinti che avete amati,
e arrossirete dei giardini che vi siete scelti.
30 Infatti sarete come un terebinto dalle foglie appassite,
e come un giardino senz'acqua.
31 L'uomo forte sarà come stoppa,
e l'opera sua come scintilla;
entrambe bruceranno assieme,
e non vi sarà chi spenga.

Gloria futura di Gerusalemme
=Mi 4:1-5; Is 11:4-10
2:1 Parola che Isaia, figlio di Amots, ebbe in visione, riguardo a Giuda e a Gerusalemme.
2 Avverrà, negli ultimi giorni,
che il monte della casa del SIGNORE
si ergerà sulla vetta dei monti,
e sarà elevato al di sopra dei colli;
e tutte le nazioni affluiranno a esso.
3 Molti popoli vi accorreranno, e diranno:
«Venite, saliamo al monte del SIGNORE,
alla casa del Dio di Giacobbe;
egli ci insegnerà le sue vie,
e noi cammineremo per i suoi sentieri».
Da Sion, infatti, uscirà la legge,
e da Gerusalemme la parola del SIGNORE.
4 Egli giudicherà tra nazione e nazione
e sarà l'arbitro fra molti popoli;
ed essi trasformeranno le loro spade in vomeri d'aratro,
e le loro lance, in falci;
una nazione non alzerà più la spada contro un'altra,
e non impareranno più la guerra.
5 Casa di Giacobbe,
venite, e camminiamo alla luce del SIGNORE!

Giudizio contro gli idolatri e gli orgogliosi
2R 17:7-20
6 Infatti tu, SIGNORE, hai abbandonato il tuo popolo,
la casa di Giacobbe,
perché sono pieni di pratiche divinatorie,
praticano le arti occulte come i Filistei,
fanno alleanza con i figli degli stranieri.
7 Il suo paese è pieno d'argento e d'oro,
e ha tesori a non finire;
il suo paese è pieno di cavalli,
e ha carri a non finire.
8 Il suo paese è pieno d'idoli:
si prostra davanti all'opera delle sue mani,
davanti a ciò che le sue dita hanno fatto.

(Is 5:15-16; 13:11; Sl 76:7-12; Lu 16:15; Ap 6:15-17)
9 Perciò l'uomo sarà umiliato; ognuno sarà abbassato.
Tu non li perdonare.
10 Entra nella roccia,
e nasconditi nella polvere
per sottrarti al terrore del SIGNORE
e allo splendore della sua maestà.
11 Lo sguardo altero dell'uomo sarà umiliato,
e l'orgoglio di ognuno sarà abbassato;
il SIGNORE solo sarà esaltato in quel giorno.
12 Infatti il SIGNORE degli eserciti ha un giorno
contro tutto ciò che è orgoglioso e altero,
e contro chiunque s'innalza, per abbassarlo;
13 contro tutti i cedri del Libano, alti, elevati,
e contro tutte le querce di Basan;
14 contro tutti i monti alti,
e contro tutti i colli elevati;
15 contro ogni torre eccelsa,
e contro ogni muro fortificato;
16 contro tutte le navi di Tarsis,
e contro tutto ciò che piace allo sguardo.
17 L'alterigia dell'uomo sarà umiliata,
e l'orgoglio di ognuno sarà abbassato;
il SIGNORE solo sarà esaltato in quel giorno.
18 Gli idoli scompariranno del tutto.
19 Gli uomini entreranno nelle caverne delle rocce
e negli antri della terra
per sottrarsi al terrore del SIGNORE e allo splendore della sua maestà,
quando egli sorgerà per far tremare la terra.
20 In quel giorno, gli uomini getteranno
ai topi e ai pipistrelli
gli idoli d'argento e d'oro,
che si erano fatti per adorarli;
21 ed entreranno nelle fessure delle rocce
e nei crepacci delle rupi
per sottrarsi al terrore del SIGNORE e allo splendore della sua maestà,
quando egli sorgerà per far tremare la terra.
22 Smettete di confidarvi nell'uomo,
nelle cui narici non c'è che un soffio;
infatti quale importanza gli si potrebbe attribuire?

Giudizio contro gli abitanti di Gerusalemme
Is 2:6-22; Sl 9:20 (2Cr 28:5-7, 19) Pr 11:11
3:1 Ecco, il Signore, il SIGNORE degli eserciti,
sta per togliere a Gerusalemme e a Giuda
ogni risorsa e ogni appoggio,
ogni risorsa di pane
e ogni risorsa d'acqua,
2 il prode e il guerriero,
il giudice e il profeta, l'indovino e l'anziano,
3 il capo di cinquantina e il notabile,
il consigliere, l'artefice esperto, e l'abile incantatore.
4 Io darò loro dei ragazzini come prìncipi,
e dei bambini domineranno su di essi.
5 Il popolo sarà oppresso,
uomo da uomo, ciascuno dal suo prossimo;
il giovane sarà arrogante con il vecchio,
l'infame contro colui che è onorato.
6 Quando uno prenderà il fratello nella sua casa paterna
e gli dirà: «Tu hai un mantello, sii nostro capo,
prendi in mano queste rovine»,
7 egli, in quel giorno, alzerà la voce, e dirà: «Io non sarò vostro medico,
nella mia casa non c'è né pane né mantello;
non fatemi capo del popolo!»

Is 5:18-19; Mi 3:1-12; Ga 6:7-9; Pr 11:21, 31; Mi 6:1-2, 9, ecc.
8 Infatti Gerusalemme vacilla
e Giuda crolla,
perché la loro lingua e le loro opere sono contro il SIGNORE,
al punto da provocare l'ira del suo sguardo maestoso.
9 L'aspetto del loro volto testimonia contro di essi,
proclamano il loro peccato, come Sodoma; non lo nascondono.
Guai a loro,
perché procurano a se stessi del male.
10 Ditelo che il giusto avrà del bene,
perché egli mangerà il frutto delle sue opere!
11 Guai all'empio! Il male ricadrà sul suo capo,
perché gli sarà reso quanto le sue mani hanno fatto.
12 Il mio popolo ha come oppressori dei bambini,
e delle donne dominano su di lui.
Popolo mio, coloro che ti guidano ti sviano,
e distruggono il sentiero per cui devi passare!
13 Il SIGNORE si presenta per discutere la causa,
e sta in piedi per giudicare i popoli.
14 Il SIGNORE entra in giudizio
con gli anziani del suo popolo e con i prìncipi di esso:
«Voi siete quelli che hanno devastato la vigna!
Le spoglie del povero sono nelle vostre case!
15 Con quale diritto opprimete il mio popolo
e pestate la faccia agli indifesi?»,
dice il Signore, il SIGNORE degli eserciti.

Is 11:1-16; 32:9-14
16 Il SIGNORE dice ancora: «Poiché le figlie di Sion sono altere,
camminano con il collo teso,
lanciando sguardi provocanti,
procedendo a piccoli passi
e facendo tintinnare gli anelli dei loro piedi,
17 il Signore farà venire la tigna sulla testa delle figlie di Sion,
il SIGNORE metterà a nudo le loro vergogne.
18 In quel giorno, il Signore toglierà via il lusso degli anelli dei piedi,
delle reti e delle mezzelune,
19 degli orecchini, dei braccialetti, dei veli,
20 dei diademi, delle catenelle dei piedi, delle cinture,
dei vasetti di profumo, degli amuleti,
21 degli anelli, dei cerchietti da naso,
22 degli abiti da festa, delle mantelline,
degli scialli, delle borse,
23 degli specchi, delle camicie finissime,
dei turbanti e delle mantiglie.
24 Invece del profumo si avrà fetore;
invece di cintura, una corda;
invece di riccioli, calvizie;
invece di ampio mantello, un sacco stretto;
un marchio di fuoco invece di bellezza.
25 I tuoi uomini cadranno di spada,
e i tuoi prodi in battaglia.
26 Le porte di Sion gemeranno e saranno in lutto;
tutta desolata, siederà per terra.

4:1 In quel giorno, sette donne afferreranno un uomo e diranno:
«Noi mangeremo il nostro pane,
ci vestiremo delle nostre vesti;
facci solo portare il tuo nome!
Togli via da noi il disonore!»

Purificazione e gloria d'Israele
Gr 23:5-6 (So 3:12-15; Is 33:20-24)
2 In quel giorno, il germoglio del SIGNORE
sarà lo splendore e la gloria
degli scampati d'Israele,
e il frutto della terra sarà il loro vanto e il loro ornamento.
3 Avverrà che i sopravvissuti di Sion e i superstiti di Gerusalemme
saranno chiamati santi:
chiunque, cioè, in Gerusalemme sarà iscritto tra i vivi,
4 una volta che il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion,
e avrà purificato Gerusalemme dal sangue che vi è stato sparso,
con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio.
5 Il SIGNORE creerà su tutta la distesa del monte Sion
e sulle sue assemblee
una nuvola di fumo per il giorno
e uno splendore di fuoco fiammeggiante per la notte;
perché su tutta la gloria vi sarà un padiglione.
6 Ci sarà un riparo per far ombra di giorno e proteggere dal caldo,
e per servir di rifugio e d'asilo durante la tempesta e la pioggia.

Israele, la vigna del Signore
(Sl 80:8-16; Gr 2:21) Mt 21:33-44
5:1 Io voglio cantare per il mio amico il cantico del mio amico per la sua vigna.
Il mio amico aveva una vigna
sopra una fertile collina.
2 La dissodò, ne tolse via le pietre, vi piantò delle viti scelte,
vi costruì in mezzo una torre,
e vi scavò uno strettoio per pigiare l'uva.
Egli si aspettava che facesse uva,
invece fece uva selvatica.
3 Ora, abitanti di Gerusalemme e voi, uomini di Giuda,
giudicate fra me e la mia vigna!
4 Che cosa si sarebbe potuto fare alla mia vigna
più di quanto ho fatto per essa?
Perché, mentre mi aspettavo che facesse uva,
ha fatto uva selvatica?
5 Ebbene, ora vi farò conoscere
ciò che sto per fare alla mia vigna:
le toglierò la siepe e vi pascoleranno le bestie;
abbatterò il suo muro di cinta e sarà calpestata.
6 Ne farò un deserto; non sarà più né potata né zappata,
vi cresceranno i rovi e le spine;
darò ordine alle nuvole
che non vi lascino cadere pioggia.
7 Infatti la vigna del SIGNORE degli eserciti è la casa d'Israele,
e gli uomini di Giuda sono la sua piantagione prediletta;
egli si aspettava rettitudine, ed ecco spargimento di sangue;
giustizia, ed ecco grida d'angoscia!

Peccati d'Israele e suoi castighi
Mi 2:1-5; Am 6; Is 3:8-15; 30:8-14
8 Guai a quelli che aggiungono casa a casa,
che uniscono campo a campo,
finché non rimanga più spazio,
e voi restiate soli ad abitare nel paese!
9 Questo mi ha detto all'orecchio il SIGNORE degli eserciti:
«In verità case numerose saranno desolate,
queste case grandi e belle saranno private d'abitanti;
10 dieci iugeri di vigna non daranno che un bato,
e un comer di seme non darà che un efa».
11 Guai a quelli che la mattina si alzano presto
per correre dietro alle bevande alcoliche
e fanno tardi la sera,
finché il vino li infiammi!
12 La cetra, il saltèro, il tamburello, il flauto e il vino
rallegrano i loro banchetti!
Ma non pongono mente a ciò che fa il SIGNORE,
e non considerano l'opera delle sue mani.
13 Perciò il mio popolo sarà deportato,
a causa della sua ignoranza;
i suoi nobili moriranno di fame,
e le sue folle saranno inaridite dalla sete.
14 Perciò il soggiorno dei morti si è aperto bramoso,
e ha spalancato oltremisura la gola;
laggiù scende lo splendore di Sion
e la sua folla chiassosa e festante.
15 L'uomo è umiliato, ognuno è abbassato,
e abbassati sono gli sguardi alteri;
16 ma il SIGNORE degli eserciti è esaltato mediante il giudizio,
e il Dio santo è santificato per la sua giustizia.
17 Gli agnelli pastureranno come nei loro pascoli
e gli stranieri divoreranno i campi deserti dei ricchi!
18 Guai a quelli che tirano l'iniquità con le corde del vizio,
e il peccato come con le corde di un cocchio,
19 e dicono: «Faccia presto, affretti l'opera sua,
che noi la vediamo!
Venga e si esegua il disegno del Santo d'Israele,
affinché noi lo conosciamo!»
20 Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!
21 Guai a quelli che si ritengono saggi
e si credono intelligenti!
22 Guai a quelli che sono prodi nel bere il vino,
e abili nel tagliare le bevande alcoliche;
23 che assolvono il malvagio per un regalo,
e privano il giusto del suo diritto!
24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia
e come la fiamma consuma l'erba secca,
così la loro radice sarà come marciume,
e il loro fiore sarà portato via come polvere,
perché hanno rifiutato la legge del SIGNORE degli eserciti,
e hanno disprezzato la parola del Santo d'Israele.
25 Per questo divampa l'ira del SIGNORE contro il suo popolo;
egli stende contro di esso la sua mano, e lo colpisce;
tremano i monti,
i cadaveri sono come spazzatura in mezzo alle vie;
con tutto ciò, la sua ira non si calma
e la sua mano rimane distesa.

Gr 5:15-17; 6:22-26
26 Egli alza un vessillo per le nazioni lontane;
fischia a un popolo, che è all'estremità della terra;
ed eccolo che arriva, pronto, leggero.
27 In esso nessuno è stanco o vacilla,
nessuno sonnecchia o dorme;
a nessuno si scioglie la cintura dei fianchi
o si rompe il legaccio dei calzari.
28 Le sue frecce sono appuntite,
tutti i suoi archi sono tesi;
gli zoccoli dei suoi cavalli paiono pietre,
le ruote dei suoi carri, un turbine.
29 Il suo ruggito è come quello di un leone;
rugge come il leoncello; rugge, afferra la preda,
la porta via al sicuro, senza che nessuno gliela strappi.
30 In quel giorno, egli muggirà contro Giuda,
come mugge il mare;
e a guardare il paese, ecco tenebre, angoscia,
e la luce che si oscura mediante le sue nuvole.

Vocazione e missione d'Isaia
(Ez 1; Da 7:9-10; Ap 4:2, ecc.) Gb 42:5-6
6:1 Nell'anno della morte del re Uzzia, vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio. 2 Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi, e con due volava. 3 L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo è il SIGNORE degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!» 4 Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu piena di fumo.
5 Allora io dissi: «Guai a me, sono perduto! Perché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, il SIGNORE degli eserciti!» 6 Ma uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, tolto con le molle dall'altare. 7 Mi toccò con esso la bocca, e disse: «Ecco, questo ti ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato».

(Mt 13:13-15; Gv 12:39-41; At 28:25-29) Ro 11:1-5
8 Poi udii la voce del Signore che diceva:
«Chi manderò? E chi andrà per noi?»
Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»
9 Ed egli disse: «Va', e di' a questo popolo:
"Ascoltate, sì, ma senza capire;
guardate, sì, ma senza discernere!"
10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi,
in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi,
non intenda con il cuore,
non si converta e non sia guarito!»
11 E io dissi: «Fino a quando, Signore?»
Egli rispose: «Finché le città siano devastate,
senza abitanti,
non vi sia più nessuno nelle case,
e il paese sia ridotto in desolazione;
12 finché il SIGNORE abbia allontanato gli uomini,
e la solitudine sia grande in mezzo al paese.
13 Se vi rimane ancora un decimo della popolazione,
esso a sua volta sarà distrutto;
ma, come al terebinto e alla quercia,
quando sono abbattuti, rimane il ceppo,
così rimarrà al popolo, come ceppo, una discendenza santa».

Guerra contro Giuda
2R 16:1-5; Is 51:12
7:1 Ai giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Uzzia, re di Giuda, Resin, re di Siria e Pecà, figlio di Remalia, re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra; ma non riuscirono a espugnarla.
2 Fu riferita alla casa di Davide questa notizia: «La Siria si è confederata con Efraim». Il cuore di Acaz e il cuore del suo popolo furono agitati, come gli alberi della foresta sono agitati dal vento.
3 Allora il SIGNORE disse a Isaia: «Va' incontro ad Acaz, tu con Sear-Iasub, tuo figlio, verso l'estremità dell'acquedotto della vasca superiore, sulla strada del campo del lavandaio e digli:
4 "Guarda di startene calmo e tranquillo, non temere e non ti si avvilisca il cuore
a causa di questi due avanzi di tizzoni fumanti,
a causa dell'ira furente di Resin e della Siria, e del figlio di Remalia.
5 Siccome la Siria, Efraim e il figlio di Remalia
meditano del male a tuo danno, essi dicono:
6 «Saliamo contro Giuda, terrorizziamolo,
apriamo una breccia
e proclamiamo re in mezzo a esso il figlio di Tabbeel».
7 Così dice il Signore, DIO:
«Questo non avrà effetto; non succederà!
8 Poiché Damasco è la capitale della Siria
e Resin è il capo di Damasco,
in sessantacinque anni
Efraim sarà fiaccato al punto che non sarà più popolo.
9 Samaria è la capitale di Efraim
e il figlio di Remalia è il capo di Samaria.
Se voi non avete fede,
certo, non potrete sussistere».

Annuncio della nascita di Emmanuele
(Mt 1:18-25; Gv 1:14) Is 8:1-4
10 Il SIGNORE parlò di nuovo ad Acaz, e gli disse: 11 «Chiedi un segno al SIGNORE, al tuo Dio! Chiedilo giù nei luoghi sottoterra o nei luoghi eccelsi!» 12 Acaz rispose: «Non chiederò nulla; non tenterò il SIGNORE». 13 Isaia disse:
«Ora ascoltate, o casa di Davide!
È forse poca cosa per voi lo stancare gli uomini,
che volete stancare anche il mio Dio?
14 Perciò il Signore stesso vi darà un segno:
Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio,
e lo chiamerà Emmanuele.
15 Egli mangerà panna e miele
finché sappia rigettare il male e scegliere il bene.
16 Ma prima che il bambino sappia rigettare il male e scegliere il bene,
il paese del quale tu temi i due re, sarà devastato.

Giudizio contro Israele
Is 8:5-8; 2R 18:13, ecc.; Os 9:7
17 «Il SIGNORE farà venire su di te,
sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre
dei giorni, come non se ne ebbero mai
dal giorno che Efraim si è separato da Giuda:
vale a dire il re d'Assiria.
18 In quel giorno il SIGNORE fischierà alle mosche
che sono all'estremità dei fiumi d'Egitto
e alle api che sono nel paese d'Assiria».
19 Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli deserte,
nelle fessure delle rocce,
su tutti i cespugli
e su tutti i pascoli.
20 In quel giorno, il Signore, con un rasoio preso a noleggio
di là dal fiume,
cioè con il re d'Assiria,
raderà la testa, i peli dei piedi
e porterà via anche la barba.
21 In quel giorno
avverrà che uno nutrirà una giovenca e due pecore,
22 ed esse daranno tale abbondanza di latte,
che egli mangerà panna;
poiché panna e miele mangerà
chiunque sarà rimasto superstite nel paese.
23 In quel giorno,
ogni terreno contenente mille viti,
del valore di mille sicli d'argento,
sarà abbandonato in balìa dei rovi e dei pruni.
24 Vi si entrerà con le frecce e con l'arco,
perché tutto il paese non sarà che rovi e pruni.
25 Tutti i colli che si dissodavano con la vanga,
non saranno più frequentati per timore dei rovi e dei pruni;
vi si lasceranno andare i buoi, e le pecore ne calpesteranno il suolo.

Rovina dei regni di Siria e d'Israele
(2R 15:29; 16:9) Is 8:18
8:1 Il SIGNORE mi disse: «Prendi una tavoletta grande e scrivici sopra in caratteri leggibili: Affrettate il saccheggio! Presto, al bottino!»
2 Mi scelsi come testimoni fedeli il sacerdote Uria e Zaccaria, figlio di Ieberechia. 3 Mi unii pure alla profetessa, e lei concepì e partorì un figlio. Allora il SIGNORE mi disse: «Chiamalo "Affrettate il saccheggio. Presto al bottino"; 4 poiché prima che il bambino sappia chiamare papà e mamma, le ricchezze di Damasco e il bottino di Samaria saranno portati davanti al re d'Assiria».

Is 36; 37; Sl 33:10-11
5 Il SIGNORE mi parlò ancora e mi disse:
6 «Siccome questo popolo ha disprezzato le acque di Siloe che scorrono placide,
e si rallegra a causa di Resin e del figlio di Remalia,
7 ecco, il Signore sta per far salire su di loro
le potenti e grandi acque del fiume,
cioè il re d'Assiria e tutta la sua gloria;
esso s'innalzerà dappertutto sopra il suo livello,
e strariperà su tutte le sue sponde.
8 Passerà sopra Giuda, inonderà, e passerà oltre;
arriverà fino al collo,
e le sue ali spiegate
copriranno tutta la larghezza del tuo paese, o Emmanuele!»
9 Mandate pure grida di guerra, o popoli; sarete frantumati!
Prestate orecchio, o voi tutti di paesi lontani!
Preparatevi pure alla lotta; sarete frantumati!
10 Fate pure dei piani, e saranno sventati!
Dite pure la parola, e rimarrà senza effetto,
perché Dio è con noi!

Is 7:1-14 (1P 2:6-8; Mt 21:42-44; Ro 9:31-33)
11 Così infatti mi ha parlato il SIGNORE, quando la sua mano mi ha afferrato,
ed egli m'ha avvertito di non camminare per la via di questo popolo, e mi ha detto:
12 «Non chiamate congiura tutto ciò che questo popolo chiama congiura;
non temete ciò che esso teme, e non vi spaventate.
13 Santificate il SIGNORE degli eserciti!
Sia lui quello per cui provate timore e paura!
14 Egli sarà un santuario,
ma anche una pietra d'intoppo,
un sasso d'inciampo per le due case d'Israele,
un laccio e una rete
per gli abitanti di Gerusalemme.
15 Molti di loro inciamperanno,
cadranno, saranno infranti,
rimarranno nel laccio e saranno presi.
16 Chiudi questa testimonianza,
sigilla questa legge tra i miei discepoli».

(De 18:9-18; Gv 5:45-47) Is 40:8; Lu 10:26
17 Io aspetto il SIGNORE
che nasconde la sua faccia alla casa di Giacobbe;
in lui ripongo la mia speranza.
18 Eccomi con i figli che il SIGNORE mi ha dati;
noi siamo dei segni e dei presagi in Israele
da parte del SIGNORE degli eserciti,
che abita sul monte Sion.
19 Se vi si dice:
«Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini,
quelli che sussurrano e bisbigliano»,
rispondete: «Un popolo non deve forse consultare il suo Dio?
Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi?
20 Alla legge! Alla testimonianza!»
Se il popolo non parla così,
non vi sarà per lui nessuna aurora!
21 Andrà peregrinando per il paese, affranto, affamato;
quando avrà fame, si irriterà,
maledirà il suo re e il suo Dio;
volgerà lo sguardo in alto,
22 lo volgerà verso terra,
ed ecco, non vedrà che difficoltà,
tenebre, oscurità piena d'angoscia;
sarà sospinto in mezzo a fitte tenebre.

Tempi messianici
Mt 4:12-17 (Mi 5:1-3; Lu 1:31-33; 2:10-11; Eb 1; Gr 23:5-6)
23 Ma le tenebre non dureranno sempre
sulla terra che è ora nell'angoscia.
Come nei tempi passati Dio coprì di obbrobrio
il paese di Zabulon e il paese di Neftali,
così nei tempi a venire coprirà di gloria
la terra vicina al mare, di là dal Giordano,
la Galilea dei Gentili.

9:1 Il popolo che camminava nelle tenebre,
vede una gran luce;
su quelli che abitavano il paese dell'ombra della morte,
la luce risplende.
2 Tu moltiplichi il popolo,
tu gli largisci una gran gioia;
esso si rallegra in tua presenza come uno si rallegra
al tempo della mietitura,
come uno esulta quando spartisce il bottino.
3 Infatti il giogo che gravava su di lui,
il bastone che gli percoteva il dorso,
la verga di chi l'opprimeva
tu li spezzi, come nel giorno di Madian.
4 Difatti ogni calzatura portata dal guerriero nella mischia,
ogni mantello sporco di sangue,
saranno dati alle fiamme,
saranno divorati dal fuoco.
5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato,
e il dominio riposerà sulle sue spalle;
sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre eterno, Principe della pace,
6 per dare incremento all'impero
e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno,
per stabilirlo fermamente e sostenerlo
mediante il diritto e la giustizia,
da ora e per sempre:
questo farà lo zelo del SIGNORE degli eserciti.

Giudizio contro Israele e Giuda
(Os 7:10-16; Am 5:18-20) Sl 56:7; Eb 12:25
7 Il Signore manda una parola a Giacobbe,
ed essa cade sopra Israele.
8 Tutto il popolo ne avrà conoscenza,
Efraim e gli abitanti di Samaria,
che nel loro orgoglio e nella superbia del loro cuore dicono:
9 «I mattoni sono caduti,
ma noi costruiremo con pietre squadrate;
i sicomori sono stati tagliati,
ma noi li sostituiremo con cedri».
10 Per questo il SIGNORE farà sorgere contro il popolo gli avversari di Resin,
ed ecciterà i suoi nemici:
11 i Siri da oriente, i Filistei da occidente;
essi divoreranno Israele a bocca spalancata.
Con tutto ciò, la sua ira non si calma
e la sua mano rimane distesa.
12 Il popolo non torna a colui che lo colpisce,
e non cerca il SIGNORE degli eserciti.
13 Perciò il SIGNORE reciderà da Israele capo e coda,
palma e giunco,
in un medesimo giorno.
14 L'anziano e il notabile sono il capo,
e il profeta che insegna la menzogna è la coda.
15 Quelli che guidano questo popolo lo sviano,
e quelli che si lasciano guidare vanno in rovina.
16 Perciò il SIGNORE non si compiacerà dei giovani del popolo,
né avrà compassione dei suoi orfani e delle sue vedove;
perché tutti quanti sono empi e perversi,
e ogni bocca proferisce follia.
Con tutto ciò, la sua ira non si calma,
e la sua mano rimane distesa.
17 Infatti la malvagità arde come il fuoco
che divora rovi e pruni;
divampa nel folto della foresta,
da cui s'innalzano vorticosamente colonne di fumo.
18 Per l'ira del SIGNORE degli eserciti il paese è in fiamme
e il popolo è in preda al fuoco;
nessuno risparmia il fratello.
19 Si saccheggia a destra, e si ha fame;
si divora a sinistra, e non si è saziati;
ognuno divora la carne del proprio braccio:
20 Manasse divora Efraim, ed Efraim Manasse;
insieme piombano su Giuda.
Con tutto ciò, la sua ira non si calma,
e la sua mano rimane distesa.

Am 5:11-12; Mi 3:1-4; Gr 5:9, 29; Gm 2:13
10:1 Guai a quelli che fanno decreti iniqui
e a quelli che mettono per iscritto sentenze ingiuste,
2 per negare giustizia ai deboli,
per spogliare del loro diritto i poveri del mio popolo,
per far delle vedove la loro preda
e degli orfani il loro bottino!
3 Che farete il giorno che Dio vi visiterà,
il giorno che la rovina giungerà da lontano?
Presso chi fuggirete in cerca di soccorso?
Dove lascerete la vostra gloria?
4 Non rimarrà loro che curvarsi tra i prigionieri
o cadere fra gli uccisi.
Con tutto ciò, la sua ira non si calma,
e la sua mano rimane distesa.

L'Assiria umiliata
(2R 18:9, ecc.; 19) Is 14:24-27; 37:7, 35-36; Na 1-3
5 «Guai all'Assiria, verga della mia ira!
Ha in mano il bastone della mia punizione.
6 Io la mando contro una nazione empia
e la dirigo contro il popolo che ha provocato la mia ira,
con l'ordine di darsi al saccheggio, di far bottino,
di calpestarlo come il fango delle strade.
7 Ma essa non la intende così;
non così la pensa in cuor suo;
essa ha in cuore di distruggere,
di sterminare nazioni in gran numero.
8 Infatti dice:
"I miei prìncipi non sono forse tanti re?
9 Forse Calno non è come Carchemis?
O Camat come Arpad?
O Samaria come Damasco?
10 Come la mia mano è giunta a colpire i regni degli idoli
dove le immagini erano più numerose che a Gerusalemme e a Samaria,
11 non posso io forse, come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli,
fare anche a Gerusalemme e alle sue statue?"»
12 Ma quando il Signore avrà compiuto tutta la sua opera
sul monte Sion e a Gerusalemme,
«io», dice il SIGNORE, «punirò il re d'Assiria per il frutto della superbia del suo cuore
e dell'arroganza dei suoi sguardi alteri.
13 Infatti egli dice: "Io l'ho fatto grazie alla forza della mia mano
e alla mia saggezza, perché sono intelligente;
ho rimosso i confini dei popoli, ho saccheggiato i loro tesori;
e, potente come sono, ho detronizzato dei re.
14 La mia mano ha trovato, come un nido, le ricchezze dei popoli;
e come uno raccoglie delle uova abbandonate,
così io ho raccolto tutta la terra;
e nessuno ha mosso l'ala
o aperto il becco o mandato un grido"».
15 La scure si vanta forse contro colui che la maneggia?
La sega si inorgoglisce forse contro colui che la muove?
Come se la verga facesse muovere colui che l'alza,
come se il bastone alzasse colui che non è di legno!
16 Perciò il Signore, Dio degli eserciti, manderà
la consunzione tra i suoi più robusti;
e sotto la sua gloria accenderà un fuoco,
come il fuoco di un incendio.
17 La luce d'Israele diventerà un fuoco,
e il suo Santo una fiamma,
che arderà e divorerà i suoi rovi e i suoi pruni
in un solo giorno.
18 La gloria della sua foresta e della sua fertile campagna
egli la consumerà, anima e corpo;
sarà come il deperimento di un uomo che langue.
19 Il resto degli alberi della sua foresta sarà così minimo
che un bambino potrebbe farne il conto.
20 In quel giorno
il residuo d'Israele e gli scampati della casa di Giacobbe
smetteranno di appoggiarsi su colui che li colpiva,
e si appoggeranno con sincerità sul SIGNORE, sul Santo d'Israele.
21 Un residuo, il residuo di Giacobbe,
tornerà al Dio potente.
22 Infatti, anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare,
un residuo soltanto ne tornerà;
uno sterminio è decretato, che farà traboccare la giustizia.
23 Poiché lo sterminio che ha decretato,
il Signore, DIO degli eserciti, lo effettuerà in mezzo a tutto il paese.
24 Così dunque dice il Signore, DIO degli eserciti:
«Popolo mio, che abiti a Sion, non temere l'Assiro
che ti batte con la verga
e alza su di te il bastone, come fece l'Egitto!
25 Ancora un breve, brevissimo tempo,
e la mia indignazione sarà finita,
la mia ira si volgerà a distruggere loro».
26 Il SIGNORE degli eserciti alzerà contro di lui la frusta,
come quando colpì Madian alla roccia di Oreb;
come alzò il suo bastone sul mare,
così l'alzerà ancora, come in Egitto.
27 In quel giorno, il suo carico ti cadrà dalle spalle,
e il suo giogo dal collo;
il giogo sarà scosso dalla tua forza rigogliosa.
28 L'Assiro marcia contro Aiat, attraversa Migron,
depone i suoi bagagli a Micmas.
29 Valicano il passo,
trascorrono la notte a Gheba;
Rama trema,
Ghibea di Saul è in fuga.
30 Grida forte a tutta voce, o figlia di Gallim!
Tendi l'orecchio, o Lais! Povera Anatot!
31 Madmenà è in fuga precipitosa,
gli abitanti di Ghebim cercano un rifugio.
32 Oggi stesso sosterà a Nob,
agitando il pugno contro il monte della figlia di Sion,
contro la collina di Gerusalemme.
33 Ecco, il Signore, DIO degli eserciti,
tronca i rami in modo tremendo;
i più alti sono tagliati,
i più superbi sono atterrati.
34 Egli abbatte con il ferro il folto della foresta,
e il Libano cade sotto i colpi del Potente.

Il Messia e il suo regno
(Is 42:1-4; Gr 23:5-6) Is 65:17-25
11:1 Poi un ramo uscirà dal tronco d'Isai,
e un rampollo spunterà dalle sue radici.
2 Lo Spirito del SIGNORE riposerà su di lui:
Spirito di saggezza e d'intelligenza,
Spirito di consiglio e di forza,
Spirito di conoscenza e di timore del SIGNORE.
3 Respirerà come profumo il timore del SIGNORE,
non giudicherà dall'apparenza,
non darà sentenze stando al sentito dire,
4 ma giudicherà i poveri con giustizia,
pronuncerà sentenze eque per gli umili del paese.
Colpirà il paese con la verga della sua bocca,
e con il soffio delle sue labbra farà morire l'empio.
5 La giustizia sarà la cintura delle sue reni,
e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi.
6 Il lupo abiterà con l'agnello,
e il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno assieme,
e un bambino li condurrà.
7 La vacca pascolerà con l'orsa,
i loro piccoli si sdraieranno assieme,
e il leone mangerà il foraggio come il bue.
8 Il lattante giocherà sul nido della vipera,
e il bambino divezzato stenderà la mano nella buca del serpente.
9 Non si farà né male né danno
su tutto il mio monte santo,
poiché la conoscenza del SIGNORE riempirà la terra,
come le acque coprono il fondo del mare.
10 In quel giorno, verso la radice d'Isai,
issata come vessillo dei popoli,
si volgeranno premurose le nazioni,
e la sua residenza sarà gloriosa.

(Ro 15:8-12; 11:25-26)(Gr 23:7-8; Za 10:8-12)
11 In quel giorno, il Signore stenderà una seconda volta la mano per riscattare il residuo del suo popolo
rimasto in Assiria e in Egitto,
a Patros e in Etiopia,
a Elam, a Scinear e a Camat,
e nelle isole del mare.
12 Egli alzerà un vessillo verso le nazioni,
raccoglierà gli esuli d'Israele,
e radunerà i dispersi di Giuda
dai quattro canti della terra.
13 La gelosia di Efraim scomparirà,
e gli avversari di Giuda saranno annientati;
Efraim non invidierà più Giuda,
e Giuda non sarà più ostile a Efraim.
14 Essi piomberanno a volo sulle spalle dei Filistei a occidente,
insieme faranno razzia tra i figli dell'oriente;
metteranno le mani addosso a Edom e a Moab,
e i figli di Ammon saranno loro sudditi.
15 Il SIGNORE metterà interamente a secco la lingua del mar d'Egitto;
agiterà minacciosamente la mano contro il fiume, e, con il suo soffio impetuoso,
lo spartirà in sette canali;
farà in modo che lo si passi con i sandali.
16 Ci sarà una strada per il residuo del suo popolo
rimasto in Assiria,
come ce ne fu una per Israele
il giorno che uscì dal paese d'Egitto.

Lode al Signore
(Is 52:8-10; Gr 31:10-14; So 3:14-15) Sl 98
12:1 In quel giorno dirai:
«Io ti lodo, SIGNORE!
Infatti, dopo esserti adirato con me,
la tua ira si è calmata, e tu mi hai consolato.
2 Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, e non avrò paura di nulla;
poiché il SIGNORE, il SIGNORE è la mia forza e il mio cantico;
egli è stato la mia salvezza».
3 Voi attingerete con gioia l'acqua
dalle fonti della salvezza,
4 e in quel giorno direte:
«Lodate il SIGNORE, invocate il suo nome,
fate conoscere le sue opere tra i popoli,
proclamate che il suo nome è eccelso!
5 Salmeggiate al SIGNORE, perché ha fatto cose grandiose;
siano esse note a tutta la terra!
6 Abitante di Sion, grida, esulta,
poiché il Santo d'Israele è grande in mezzo a te».

Profezia contro Babilonia
(Is 21:1-10; 47; Gr 50; 51)
13:1 Oracolo contro Babilonia, rivelato a Isaia, figlio di Amots.
2 Sopra un nudo monte, innalzate un vessillo,
chiamateli a gran voce,
fate segno con la mano,
ed entrino nelle porte dei prìncipi!
3 Io ho dato ordini a quelli che mi sono consacrati,
ho chiamato i miei prodi, ministri della mia ira,
quelli che esultano nella mia grandezza.
4 Si ode sui monti un rumore di gente,
come quello di un popolo immenso;
il rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate:
il SIGNORE degli eserciti passa in rivista l'esercito che va a combattere.
5 Vengono da un paese lontano,
dall'estremità dei cieli,
il SIGNORE e gli strumenti della sua ira,
per distruggere tutto il paese.
6 Urlate, poiché il giorno del SIGNORE è vicino;
esso viene come una devastazione dell'Onnipotente.
7 Perciò, tutte le mani diventano fiacche,
ogni cuor d'uomo viene meno.
8 Sono colti da spavento,
sono presi da spasimi e da doglie;
si contorcono come donna che partorisce,
si guardano l'un l'altro sbigottiti,
le loro facce sono facce di fuoco.
9 Ecco il giorno del SIGNORE giunge:
giorno crudele, d'indignazione e d'ira furente,
che farà della terra un deserto
e ne distruggerà i peccatori.
10 Poiché le stelle e le costellazioni del cielo
non faranno più brillare la loro luce;
il sole si oscurerà mentre sorge,
la luna non farà più risplendere il suo chiarore.
11 Io punirò il mondo per la sua malvagità
e gli empi per la loro iniquità;
farò cessare l'alterigia dei superbi
e abbatterò l'arroganza dei tiranni.
12 Renderò gli uomini più rari dell'oro fino,
più rari dell'oro di Ofir.
13 Perciò farò tremare i cieli,
e la terra sarà scossa dal suo luogo
per l'indignazione del SIGNORE degli eserciti,
nel giorno della sua ira furente.
14 Allora, come gazzella inseguita,
o come pecora che nessuno raccoglie,
ognuno si volgerà verso il suo popolo,
ognuno fuggirà al proprio paese.
15 Chiunque sarà trovato, sarà trafitto,
chiunque sarà preso, cadrà di spada.
16 I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi,
le loro case saranno saccheggiate, le loro mogli saranno violentate.
17 Ecco, io spingo contro di loro i Medi,
i quali non fanno alcun caso dell'argento
e non prendono alcun piacere nell'oro.
18 I loro archi atterreranno i giovani
ed essi non avranno pietà del frutto del seno:
l'occhio loro non risparmierà i bambini.
19 Babilonia, lo splendore dei regni,
la superba bellezza dei Caldei,
sarà come Sodoma e Gomorra quando Dio le distrusse.
20 Essa non sarà mai più abitata,
di epoca in epoca nessuno vi si stabilirà più;
l'Arabo non vi pianterà più la sua tenda,
né i pastori vi faranno più riposare le loro greggi;
21 ma vi riposeranno le bestie del deserto
e le sue case saranno piene di gufi;
vi faranno dimora gli struzzi,
le capre selvatiche vi balleranno.
22 Gli sciacalli ululeranno nei suoi palazzi,
i cani selvatici nelle sue ville deliziose.
Il suo tempo sta per venire,
i suoi giorni non saranno prolungati.

Gioia d'Israele dopo la sconfitta di Babilonia
Ed 1; Sl 126
14:1 Il SIGNORE infatti avrà pietà di Giacobbe,
sceglierà ancora Israele,
e li ristabilirà sul loro suolo;
lo straniero si unirà a essi
e si stringerà alla casa di Giacobbe.
2 I popoli li prenderanno e li ricondurranno al loro luogo,
e la casa d'Israele li possederà nel paese del SIGNORE
come servi e come serve;
essi terranno prigionieri quelli che li avevano fatti prigionieri
e domineranno sui loro oppressori.
3 Il giorno che il SIGNORE ti avrà dato riposo
dal tuo affanno, dalle tue agitazioni
e dalla dura schiavitù alla quale eri stato assoggettato,
tu pronuncerai questo canto sul re di Babilonia
e dirai:

Da 5 (Ez 31; 32:18, ecc.) Gr 50:17-40
4 «Come! Il tiranno è finito?
È finito il tormento?
5 Il SIGNORE ha spezzato il bastone degli empi,
lo scettro dei despoti.
6 Colui che furiosamente percoteva i popoli
con colpi senza tregua,
colui che dominava rabbiosamente sulle nazioni,
è inseguito senza misericordia.
7 Tutta la terra è in riposo, è tranquilla,
la gente manda grida di gioia.
8 Perfino i cipressi e i cedri del Libano si rallegrano a motivo di te.
"Da quando tu sei atterrato", essi dicono, "il boscaiolo non sale più contro di noi".
9 Il soggiorno dei morti, laggiù, si agita per te,
per venire a incontrarti al tuo arrivo;
esso sveglia per te le ombre, tutti i prìncipi della terra;
fa alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni.
10 Tutti prendono la parola e ti dicono:
«Anche tu dunque sei diventato debole come noi?
Anche tu sei divenuto dunque simile a noi?»
11 Il tuo fasto e il suono dei tuoi saltèri sono stati fatti scendere nel soggiorno dei morti;
sotto di te sta un letto di vermi,
e i vermi sono la tua coperta.
12 Come mai sei caduto dal cielo,
astro mattutino, figlio dell'aurora?
Come mai sei atterrato,
tu che calpestavi le nazioni?
13 Tu dicevi in cuor tuo: «Io salirò in cielo,
innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio;
mi siederò sul monte dell'assemblea,
nella parte estrema del settentrione;
14 salirò sulle sommità delle nubi,
sarò simile all'Altissimo».
15 Invece ti hanno fatto discendere nel soggiorno dei morti,
nelle profondità della fossa!
16 Coloro che ti vedono fissano in te lo sguardo,
ti esaminano attentamente,
e dicono: «È questo l'uomo che faceva tremare la terra,
che agitava i regni,
17 che riduceva il mondo in un deserto,
ne distruggeva le città,
e non rimandava mai liberi a casa i suoi prigionieri?»
18 Tutti i re delle nazioni,
tutti quanti riposano gloriosi, ciascuno nella propria casa;
19 ma tu sei stato gettato lontano dalla tua tomba
come un rampollo abominevole
coperto di uccisi trafitti con la spada,
calati sotto i sassi della fossa,
come un cadavere calpestato.
20 Tu non sarai riunito a loro nella sepoltura,
perché hai distrutto il tuo paese, hai ucciso il tuo popolo;
della razza dei malfattori non si parlerà mai più.
21 Preparate il massacro dei suoi figli,
a causa della iniquità dei loro padri!
Che non si rialzino più a conquistare la terra,
a riempire il mondo di città!
22 «Io sorgerò contro di loro»,
dice il SIGNORE degli eserciti;
«sterminerò di Babilonia il nome, i superstiti,
la razza e la discendenza», dice il SIGNORE.
23 «Ne farò dominio del porcospino, un luogo di paludi,
la spazzerò con la scopa della distruzione»,
dice il SIGNORE degli eserciti.

Profezia contro l'Assiria
Is 10:5, ecc.; 37:21, ecc.; Sl 135:5-6
24 Il SIGNORE degli eserciti l'ha giurato, dicendo:
«In verità, come io penso, così sarà;
come ho deciso, così avverrà.
25 Frantumerò l'Assiro nel mio paese,
lo calpesterò sui miei monti;
allora il suo giogo sarà tolto da essi
e il suo carico sarà tolto dalle loro spalle».
26 Questo è il piano deciso contro tutta la terra;
questa è la mano stesa contro tutte le nazioni.
27 Il SIGNORE degli eserciti ha fatto questo piano; chi potrà frustrarlo?
La sua mano è stesa; chi gliela farà ritirare?

Profezia contro i Filistei
(2Cr 28:18; 2R 18:8) Ez 25:15-17
28 L'anno della morte di Acaz fu pronunciata questa profezia:
29 Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta,
perché la verga che ti colpiva è spezzata.
Poiché dalla radice del serpente uscirà una vipera
e il suo frutto sarà un drago volante.
30 I più poveri avranno di che pascersi
e i bisognosi riposeranno al sicuro;
ma io farò morir di fame la tua radice
e quel che rimarrà di te sarà ucciso.
31 Urla, o porta! Grida, o città!
Trema, o Filistia tutta quanta!
Poiché dal nord viene un fumo
e nessuno si sbanda dalla sua schiera.
32 Che cosa si risponderà ai messaggeri di questa nazione?
«Che il SIGNORE ha fondato Sion
e che in essa gli afflitti del suo popolo trovano rifugio».

Profezia contro Moab
(Gr 48; Ez 25:8-11; Am 2:1-3)
15:1 Oracolo su Moab.
Sì, nella notte in cui è devastata,
Ar-Moab perisce!
Sì, nella notte in cui è devastata,
Chir-Moab perisce!
2 Si sale al tempio e a Dibon,
sugli alti luoghi, per piangere;
Moab urla su Nebo e su Medeba:
tutte le teste sono rase,
tutte le barbe sono tagliate.
3 Per le strade tutti indossano sacchi,
sui tetti e per le piazze
ognuno urla, piangendo a dirotto.
4 Chesbon ed Eleale gridano;
la loro voce si ode fino a Iaas;
perciò i guerrieri di Moab si lamentano,
il loro cuore trema.
5 Il mio cuore geme per Moab,
i cui fuggiaschi sono già a Soar,
a Eglat-Selisia;
perché fanno, piangendo, la salita di Luit
e mandano grida d'angoscia sulla via di Coronaim;
6 perché le acque di Nimrim sono un deserto,
l'erba è seccata, l'erba minuta è scomparsa,
non c'è più verdura;
7 perciò le ricchezze che hanno accumulate,
le provviste che hanno fatte,
essi le trasportano oltre il torrente dei salici.
8 Le grida fanno il giro dei confini di Moab,
il suo urlo rintrona fino a Eglaim,
il suo urlo rintrona fino a Beer-Elim.
9 Le acque di Dimon sono piene di sangue,
ma infliggerò a Dimon nuovi guai:
un leone contro gli scampati di Moab
e contro quel che resta del paese.

Angoscia di Moab
16:1 Mandate gli agnelli per il dominatore del paese,
mandateli da Sela, per la via del deserto,
al monte della figlia di Sion!
2 Come uccelli che fuggono, come una nidiata dispersa,
così saranno le figlie di Moab ai guadi dell'Arnon.
3 Consigliaci, fa' giustizia!
In pieno mezzogiorno, stendi su di noi l'ombra tua densa come la notte,
nascondi gli esuli,
non tradire i fuggiaschi;
4 lascia abitare presso di te gli esuli di Moab,
sii tu per loro un rifugio contro il devastatore!
L'oppressione infatti è finita, la devastazione è cessata,
gli invasori sono scomparsi dal paese.
5 Il trono è stabilito fermamente sulla clemenza
e sul trono sta seduto fedelmente, nella tenda di Davide,
un giudice amico del diritto e pronto a far giustizia.
6 Noi conosciamo l'orgoglio di Moab, l'orgogliosissima,
la sua alterigia, la sua superbia, la sua arroganza, il suo vantarsi senza fondamento!
7 Perciò gema Moab per Moab, tutti gemano!
Rimpiangete, costernati, i grappoli d'uva di Chir-Areset!
8 Poiché le campagne di Chesbon languono;
languono i vigneti di Sibma, le cui viti scelte, che inebriavano i padroni delle nazioni,
arrivavano fino a Iazer, erravano per il deserto,
e avevano propaggini che si espandevano lontano, e attraversavano il mare.
9 Piango, perciò, come piange Iazer, i vigneti di Sibma;
io vi inondo con le mie lacrime, o Chesbon, o Eleale!
Poiché sui vostri frutti d'estate e sulla vostra mietitura
si è abbattuto un grido di guerra.
10 La gioia, l'esultanza sono scomparse dalla fertile campagna;
nelle vigne non ci sono più canti, né grida di gioia;
il vendemmiatore non pigia più l'uva nei tini;
io ho fatto cessare il grido di gioia della vendemmia.
11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come un'arpa
e geme il mio cuore per Chir-Eres.
12 Quando Moab si presenterà, quando si affaticherà sull'alto luogo
ed entrerà nel suo santuario a pregare, esso nulla otterrà.
13 Questa è la parola che il SIGNORE già da lungo tempo pronunciò contro Moab.
14 Ora il SIGNORE parla e dice:
«Fra tre anni, contati come quelli di un operaio,
la gloria di Moab cadrà in disprezzo,
nonostante i suoi numerosi abitanti;
e ciò che ne resterà sarà poca, pochissima cosa, senza forza».

Profezia contro la Siria
(Am 1:3-5; Gr 49:23-27) Is 7:1-9; 8:1-4 (2R 16:9; 17:1-6) 2Cr 30:1-11, 18
17:1 Oracolo contro Damasco.
«Ecco, Damasco è tolto dal numero delle città
e non sarà più che un ammasso di rovine.
2 Le città d'Aroer sono abbandonate;
sono lasciate alle mandrie che vi si riposano,
e nessuno le spaventa.
3 Non ci sarà più fortezza in Efraim
né reame in Damasco;
del residuo di Siria avverrà ciò che è avvenuto della gloria dei figli d'Israele»,
dice il SIGNORE degli eserciti.
4 «In quel giorno, la gloria di Giacobbe sarà diminuita
e il grasso del suo corpo dimagrirà.
5 Avverrà come quando il mietitore raccoglie il grano
e con il braccio falcia le spighe;
avverrà come quando si raccolgon le spighe
nella valle di Refaim.
6 Vi rimarrà qualcosa da spigolare, come quando si scuote l'olivo,
restano due o tre olive nelle cime più alte,
quattro o cinque nei rami più carichi»,
dice il SIGNORE, Dio d'Israele.
7 In quel giorno, l'uomo volgerà lo sguardo verso il suo Creatore
e i suoi occhi guarderanno al Santo d'Israele;
8 non volgerà più lo sguardo verso gli altari,
opera delle sue mani;
non guarderà più a ciò che le sue dita hanno fatto,
agli idoli di Astarte e alle colonne solari.
9 In quel giorno, le sue fortezze saranno abbandonate,
come le foreste e le sommità dei monti furono abbandonate
all'avvicinarsi dei figli d'Israele:
sarà una desolazione.
10 Poiché hai dimenticato il Dio della tua salvezza
e non ti sei ricordato della Rocca della tua forza,
ti sei fatto piantagioni piacevoli,
e hai piantato tralci stranieri.
11 Il giorno che li piantasti li circondasti di una siepe
e ben presto facesti fiorire le tue piante,
ma la raccolta ti sfugge nel giorno dell'angoscia,
del disperato dolore.

(Is 30:27-33; 37:33-38) Sl 93:3-4
12 Oh, che rumore di popoli numerosi!
muggono, come muggono i mari.
Che tumulto di nazioni!
13 Le nazioni rumoreggiano come rumoreggiano le grandi acque.
Ma Egli le minaccia, ed esse fuggono lontano,
cacciate, come la pula dei monti dal vento,
come un turbine di polvere dall'uragano.
14 Alla sera, ecco il terrore;
prima del mattino, non sono più.
Ecco la fine di quanti ci spogliano,
ecco la sorte di chi ci saccheggia!

Il disastro degli Assiri annunciato all'Etiopia
Is 20; Sl 68:31
18:1 Oh, paese dalle ali strepitanti
oltre i fiumi dell'Etiopia,
2 che invia messaggeri per mare
in navicelle di papiro, voganti a pelo d'acqua!
Andate, veloci messaggeri, verso la nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida,
verso il popolo temuto fin nelle regioni lontane,
nazione potente che calpesta tutto,
il cui paese è solcato da fiumi!
3 Voi tutti, abitanti del mondo, voi tutti che abitate sulla terra,
quando il vessillo sarà issato sui monti, guardate!
Quando la tromba suonerà, ascoltate!
4 Poiché così mi ha detto il SIGNORE:
«Io me ne starò tranquillo e guarderò dal mio posto,
come un calore sereno alla luce del sole,
come una nube di rugiada nel calore della mietitura».
5 Ma prima della mietitura, quando la fioritura sarà passata
e il fiore sarà divenuto grappolo formato,
egli taglierà i tralci con il coltello,
taglierà e reciderà i pampini.
6 Gli Assiri saranno tutti assieme abbandonati agli uccelli rapaci dei monti
e alle bestie della terra:
gli uccelli rapaci passeranno l'estate sui loro cadaveri
e le bestie della terra vi passeranno l'inverno.
7 In quel tempo, offerte saranno portate al SIGNORE degli eserciti
dalla nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida,
dal popolo temuto fin nelle regioni lontane,
dalla nazione potente che calpesta tutto,
il cui paese è solcato da fiumi:
saranno portate al luogo dov'è il nome del SIGNORE degli eserciti,
sul monte Sion.

Profezia contro l'Egitto
Gr 46; Ez 29-32
19:1 Oracolo sull'Egitto.
Ecco, il SIGNORE cavalca una nuvola leggera ed entra in Egitto;
gli idoli d'Egitto tremano davanti a lui
e all'Egitto si scioglie il cuore nel petto.
2 «Io inciterò Egiziani contro Egiziani,
combatteranno il fratello contro il fratello, il vicino contro il vicino,
città contro città, regno contro regno.
3 Lo spirito che anima l'Egitto svanirà,
io renderò vani i suoi disegni;
quelli consulteranno gli idoli, gli incantatori,
gli evocatori di spiriti e gli indovini.
4 Io darò l'Egitto in mano di un signore duro,
un re crudele dominerà su di lui»,
dice il Signore, DIO degli eserciti.
5 Le acque verranno meno al mare,
il fiume diverrà secco, arido;
6 i ruscelli diventeranno infetti,
i canali d'Egitto scemeranno, e resteranno asciutti,
le canne e i giunchi deperiranno.
7 Le praterie lungo il Nilo e alla foce del Nilo,
tutti i seminati presso il Nilo seccheranno,
diverranno brulli, spariranno.
8 I pescatori gemeranno,
tutti quelli che gettano l'amo nel Nilo saranno in lutto;
quelli che stendono le reti sulle acque languiranno.
9 Coloro che lavorano il lino pettinato
e i tessitori di cotone saranno confusi.
10 Le colonne del paese saranno infrante,
tutti quelli che vivono di un salario saranno nella tristezza.
11 I prìncipi di Soan non sono che degli stolti;
i più saggi tra i consiglieri del faraone danno dei consigli insensati.
Come potete mai dire al faraone:
«Io sono figlio dei saggi, figlio degli antichi re?»
12 Dove sono i tuoi saggi?
Te lo annuncino essi
e lo riconoscano essi stessi ciò che il SIGNORE degli eserciti ha deciso contro l'Egitto!
13 I prìncipi di Soan sono diventati stolti,
i prìncipi di Nof s'ingannano;
hanno traviato l'Egitto, essi, la pietra angolare delle sue tribù.
14 Il SIGNORE ha messo in loro uno spirito di vertigine
ed essi fanno barcollare l'Egitto in ogni sua impresa,
come l'ubriaco, che barcolla vomitando.
15 Nulla gioverà all'Egitto
di ciò che potranno fare il capo o la coda,
la palma o il giunco.
16 In quel giorno, l'Egitto sarà come le donne:
tremerà, sarà spaventato,
vedendo la mano del SIGNORE degli eserciti che si agita,
che si agita minacciosa contro di lui.
17 Il paese di Giuda sarà il terrore dell'Egitto;
tutte le volte che gli verrà menzionato, ne sarà spaventato
a causa della decisione presa contro di lui dal SIGNORE degli eserciti.

Za 2:11-12; 8:20-23; Is 2:3; Mi 7:12
18 In quel giorno, vi saranno nel paese d'Egitto cinque città
che parleranno la lingua di Canaan
e che giureranno per il SIGNORE degli eserciti;
una di esse si chiamerà: Città del sole.
19 In quel giorno, in mezzo al paese d'Egitto,
ci sarà un altare eretto al SIGNORE;
e presso la frontiera, una colonna consacrata al SIGNORE.
20 Sarà per il SIGNORE degli eserciti un segno e una testimonianza nel paese d'Egitto;
quando essi grideranno al SIGNORE a motivo dei loro oppressori,
egli manderà loro un salvatore e un difensore a liberarli.
21 Il SIGNORE si farà conoscere all'Egitto
e gli Egiziani, in quel giorno, conosceranno il SIGNORE,
gli offriranno un culto con sacrifici e offerte,
faranno voti al SIGNORE e li adempiranno.
22 Così il SIGNORE colpirà gli Egiziani:
li colpirà e li guarirà;
essi si convertiranno al SIGNORE,
che si arrenderà alle loro suppliche e li guarirà.
23 In quel giorno, ci sarà una strada dall'Egitto in Assiria;
gli Assiri andranno in Egitto, e gli Egiziani in Assiria;
gli Egiziani serviranno il SIGNORE con gli Assiri.
24 In quel giorno, Israele sarà terzo
con l'Egitto e con l'Assiria,
e tutti e tre saranno una benedizione in mezzo alla terra.
25 Il SIGNORE degli eserciti li benedirà, dicendo:
«Benedetti siano l'Egitto, mio popolo,
l'Assiria, opera delle mie mani,
e Israele, mia eredità!»

Gli Egiziani e gli Etiopi, schiavi del re d'Assiria
Is 31:1-3; 36:4-6; 37:9
20:1 L'anno in cui Tartan, mandato da Sargon, re d'Assiria, marciò contro Asdod, la cinse d'assedio e la prese, 2 verso quel tempo, il SIGNORE parlò per mezzo d'Isaia, figlio di Amots, e gli disse: «Va', sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i calzari dai piedi». Questi fece così e camminò seminudo e scalzo.
3 Il SIGNORE disse: «Come il mio servo Isaia è andato seminudo e scalzo, segno e presagio, per tre anni, contro l'Egitto e contro l'Etiopia, 4 così il re d'Assiria condurrà via i prigionieri dall'Egitto e i deportati dall'Etiopia, giovani e vecchi, seminudi e scalzi, con le natiche scoperte, a vergogna dell'Egitto.
5 Quelli saranno costernati e confusi, a causa dell'Etiopia in cui avevano riposto la loro speranza, e a causa dell'Egitto di cui si vantavano. 6 Gli abitanti di questa costa diranno in quel giorno: «Ecco a che è ridotto il paese in cui speravamo, al quale avevamo ricorso in cerca d'aiuto, per essere liberati dal re d'Assiria! Ora noi come faremo a scampare?»

La caduta di Babilonia
Is 13; 14; Da 5
21:1 Oracolo contro il deserto marittimo.
Come gli uragani, quando si scatenano, nella regione meridionale,
egli viene dal deserto, da un paese spaventoso.
2 Una visione terribile mi è stata data:
il perfido agisce con perfidia, il devastatore devasta.
Sali, Elam! Metti l'assedio, Media!
Io faccio cessare ogni gemito.
3 Perciò i miei fianchi sono pieni di dolori;
delle doglie mi hanno còlto,
come le doglie di una partoriente;
io mi contorco, per quello che sento;
sono spaventato da ciò che vedo.
4 Il mio cuore si smarrisce,
il terrore s'impossessa di me;
la sera, alla quale anelavo, è diventata per me uno spavento.
5 Si prepara la mensa, vegliano le guardie, si mangia, si beve.
In piedi, o capi! Ungete lo scudo!
6 Poiché così mi ha parlato il Signore:
«Va', metti una sentinella;
che essa annunci quanto vedrà!
7 Vedrà carri, cavalieri a due a due,
truppa a dorso d'asini, truppa a dorso di cammelli;
osservi, osservi attentamente».
8 Poi la vedetta gridò:
«Signore, di giorno io sto sempre sulla torre di vedetta
e tutte le notti sono in piedi nel mio posto di guardia.
9 Ed ecco venire un carro con un uomo e due cavalli.
Quello gridava:
"Caduta, caduta è Babilonia!
E tutte le immagini scolpite dei suoi dèi sono frantumate al suolo"».
10 Popolo mio, che sei trebbiato come il grano della mia aia,
ciò che ho udito dal SIGNORE degli eserciti, dal Dio d'Israele,
io te l'ho annunciato!

Profezia contro Edom e l'Arabia
(Gr 49:7-22; Ad 1) Gr 49:28-33
11 Oracolo contro Duma.
Mi si grida da Seir:
«Sentinella, a che punto è la notte?
Sentinella, a che punto è la notte?»
12 La sentinella risponde:
«Viene la mattina, e viene anche la notte.
Se volete interrogare, interrogate pure;
tornate un'altra volta».
13 Oracolo contro l'Arabia.
Passerete la notte nelle foreste, in Arabia,
o carovane dei Dedaniti!
14 Venite incontro all'assetato con acqua,
o abitanti del paese di Tema;
portate pane ai fuggiaschi.
15 Poiché essi fuggono davanti alle spade,
davanti alla spada sguainata, davanti all'arco teso,
davanti al furore della battaglia.
16 Poiché così mi ha parlato il Signore:
«Fra un anno, contato come quello di un operaio,
tutta la gloria di Chedar sarà svanita;
17 ciò che resterà del numero dei valorosi arcieri di Chedar sarà poca cosa»;
poiché il SIGNORE, Dio d'Israele, l'ha detto.

Profezia contro Gerusalemme
Pr 1:30-32; La 3:64-66
22:1 Oracolo contro la Valle della Visione.
Che hai tu dunque che sei tutta quanta salita sui tetti,
2 o città piena di clamori, città di tumulti,
città piena di gaiezza?
I tuoi uccisi non sono uccisi di spada
né morti in battaglia.
3 Tutti i tuoi capi fuggono assieme,
sono fatti prigionieri senza che l'arco sia stato tirato;
tutti quelli dei tuoi che sono trovati sono fatti prigionieri,
benché fuggiti lontano.
4 Perciò dico: «Distogliete da me lo sguardo,
io voglio piangere amaramente;
non insistete a volermi consolare
del disastro della figlia del mio popolo!»
5 È infatti un giorno di tumulto, di calpestio, di perplessità,
il giorno del Signore, DIO degli eserciti,
nella Valle delle Visioni.
Si abbattono le mura,
il grido d'angoscia giunge fino ai monti.
6 Elam porta la faretra
con delle truppe sui carri, e dei cavalieri;
Chir snuda lo scudo.
7 Le tue più belle valli sono piene di carri,
i cavalieri prendono posizione davanti alle tue porte.
8 Il velo è strappato a Giuda;
in quel giorno, ecco che volgete lo sguardo all'arsenale della casa della Foresta,
9 osservate che le brecce della città di Davide sono numerose
e raccogliete le acque del serbatoio di sotto;
10 contate le case di Gerusalemme
e demolite le case per fortificare le mura;
11 fate un bacino fra le due mura
per le acque del serbatoio antico,
ma non volgete lo sguardo a colui che ha fatto queste cose
e non vedete colui che da lungo tempo le ha preparate.
12 Il Signore, DIO degli eserciti, vi chiama in questo giorno a piangere, a fare lamento,
a radervi il capo, a indossare il sacco,
13 ed ecco che tutto è gioia, tutto è festa!
Si ammazzano buoi, si scannano pecore,
si mangia carne, si beve vino.
«Mangiamo e beviamo, poiché domani morremo!»
14 Ma il SIGNORE degli eserciti me l'ha rivelato chiaramente:
«No, questa iniquità non la potrete espiare che con la vostra morte»,
dice il Signore, DIO degli eserciti.

Sl 75:4-8; Da 4:37
15 Così parla il SIGNORE, Dio degli eserciti:
«Va' a trovare questo cortigiano,
Sebna, prefetto del palazzo, e digli:
16 "Che hai tu qui, e chi hai tu qui,
che ti sei fatto scavare qui un sepolcro?
Scavarsi un sepolcro in alto!...
Lavorarsi una dimora nella roccia!...
17 Ecco, il SIGNORE ti lancerà via con braccio vigoroso,
farà di te un gomitolo,
18 ti farà rotolare, rotolare, come una palla
sopra una spaziosa pianura.
Laggiù morirai, laggiù saranno i tuoi carri superbi,
o vergogna della casa del tuo Signore!
19 Io ti scaccerò dal tuo ufficio
e tu sarai buttato giù dal tuo posto!
20 In quel giorno,
io chiamerò il mio servo Eliachim, figlio di Chilchia;
21 lo vestirò della tua tunica, gli allaccerò la tua cintura,
rimetterò la tua autorità nelle sue mani;
egli sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per la casa di Giuda.
22 Metterò sulla sua spalla la chiave della casa di Davide;
egli aprirà, e nessuno chiuderà;
egli chiuderà, e nessuno aprirà.
23 Lo pianterò come un chiodo in un luogo solido;
egli diverrà un trono di gloria per la casa di suo padre.
24 A lui sarà sospesa tutta la gloria della casa di suo padre,
i suoi rampolli nobili e ignobili,
tutti i vasi più piccoli,
dalle coppe alle bottiglie"».
25 «In quel giorno» dice il SIGNORE degli eserciti,
«il chiodo piantato in luogo solido sarà tolto,
sarà strappato, cadrà;
tutto ciò che vi era appeso sarà distrutto»,
poiché il SIGNORE l'ha detto.

Profezia contro Tiro
Gr 25:22; Ez 26-28; Am 1:9-10; Za 9:2-4
23:1 Oracolo contro Tiro.
Urlate, o navi di Tarsis!
Essa infatti è distrutta; non più case! Non c'è più nessuno che entri in essa!
Dalla terra di Chittim è giunta loro la notizia.
2 Siate pieni di stupore, o abitanti della costa,
che i mercanti di Sidone, solcando il mare, affollavano!
3 Attraverso le grandi acque, il grano del Nilo,
il raccolto del fiume, erano la sua entrata;
essa era il mercato delle nazioni.
4 Vergognati, o Sidone!
Poiché così parla il mare, la fortezza del mare:
«Io non sono stata in doglie, e non ho partorito,
non ho nutrito giovani, non ho allevato vergini».
5 Quando la notizia giungerà in Egitto,
tutti saranno addolorati a sentir le notizie di Tiro.
6 Passate a Tarsis,
urlate, o abitanti della costa!
7 È questa la vostra città sempre gaia,
la cui origine data dai giorni antichi?
I suoi piedi la portavano in terre lontane a soggiornarvi.
8 Chi mai ha decretato questo contro Tiro,
la dispensatrice di corone,
i cui mercanti erano prìncipi,
i cui negozianti erano dei nobili della terra?
9 L'ha decretato il SIGNORE degli eserciti,
per offuscare l'orgoglio di ogni splendore,
per avvilire tutti i grandi della terra.
10 Percorri liberamente il tuo paese, come fa il Nilo,
figlia di Tarsis! Non c'è più giogo!
11 Il SIGNORE ha steso la sua mano sul mare,
ha fatto tremare i regni,
ha ordinato riguardo a Canaan che siano distrutte le sue fortezze,
12 e ha detto: «Tu non continuerai più a far festa,
o figlia di Sidone, vergine disonorata!
Àlzati, passa nel paese di Chittim!
Neppure là troverai riposo».
13 Ecco il paese dei Caldei, di questo popolo che già non esisteva,
il paese che l'Assiro assegnò a questi abitatori del deserto.
Essi innalzano le loro torri d'assedio, distruggono i palazzi di Tiro,
ne fanno un monte di rovine.
14 Urlate, o navi di Tarsis,
perché la vostra fortezza è distrutta.

Gr 25:11-14 (At 21:3-6; Sl 45:12)
15 In quel giorno, Tiro cadrà nell'oblio per settant'anni,
per la durata della vita di un re.
Dopo settant'anni, avverrà di Tiro
ciò che dice la canzone della prostituta:
16 «Prendi la cetra, va' attorno per la città,
o prostituta dimenticata;
suona bene, moltiplica i canti,
perché qualcuno si ricordi di te».
17 Dopo settant'anni, il SIGNORE visiterà Tiro
ed essa tornerà ai suoi guadagni;
si prostituirà con tutti i regni del mondo
sulla faccia della terra.
18 Ma i suoi guadagni e i suoi salari impuri saranno consacrati al SIGNORE;
non saranno accumulati né riposti;
poiché i suoi guadagni andranno a quelli che stanno in presenza del SIGNORE,
perché mangino, si sazino e si vestano d'abiti sontuosi.

Il mondo giudicato
Le 26:14-33; 2R 21:12-15
24:1 Ecco, il SIGNORE vuota la terra e la rende deserta;
ne sconvolge la faccia e ne disperde gli abitanti.
2 Avverrà al sacerdote lo stesso che al popolo,
al padrone lo stesso che al suo servo,
alla padrona lo stesso che alla serva,
a chi vende lo stesso che a chi compra,
a chi presta lo stesso che a chi prende a imprestito,
al creditore lo stesso che al debitore.
3 La terra sarà del tutto vuotata, sarà del tutto abbandonata al saccheggio,
poiché il SIGNORE ha pronunciato questa parola.
4 La terra è in lutto, è spossata,
il mondo langue, è spossato,
gli altolocati fra il popolo della terra languono.
5 La terra è profanata dai suoi abitanti,
perché essi hanno trasgredito le leggi, hanno violato il comandamento,
hanno rotto il patto eterno.
6 Perciò una maledizione ha divorato la terra
e i suoi abitanti ne portano la pena;
perciò gli abitanti della terra sono consumati
e poca è la gente che ne è rimasta.
7 Il mosto è in lutto, la vigna langue,
tutti quelli che avevano la gioia nel cuore sospirano.
8 L'allegria dei tamburelli è cessata,
il chiasso della gente in festa è finito,
il suono allegro dell'arpa è cessato.
9 Non si beve più vino in mezzo ai canti,
la bevanda alcolica è amara ai bevitori.
10 La città deserta è in rovina;
ogni casa è serrata, nessuno più vi entra.
11 Per le strade si odono lamenti, perché non c'è vino;
ogni gioia è tramontata,
l'allegrezza è andata via dal paese.
12 Nella città non resta che la desolazione
e la porta sfondata cade in rovina.
13 Poiché avviene in mezzo alla terra, fra i popoli,
ciò che avviene quando si scuotono gli olivi,
quando si racimola dopo la vendemmia.

Gr 51:10, 29, 54-57
14 I superstiti alzano la voce, mandano grida di gioia,
acclamano dal mare la maestà del SIGNORE.
15 Glorificate dunque il SIGNORE nelle regioni dell'aurora,
glorificate il nome del SIGNORE, Dio d'Israele, nelle isole del mare!
16 Dall'estremità della terra udiamo cantare: «Gloria al Giusto!»
Ma io dico: Ahimè! Ahimè! Guai a me!
I perfidi agiscono perfidamente, sì, i perfidi raddoppiano di perfidia.
17 Spavento, fossa, laccio
ti sovrastano, o abitante della terra!
18 Avverrà che chi fuggirà davanti alle grida di spavento cadrà nella fossa;
chi risalirà dalla fossa resterà preso nel laccio.
Poiché si apriranno dall'alto le cateratte,
e le fondamenta della terra tremeranno.
19 La terra si schianterà tutta:
la terra si screpolerà interamente,
la terra tremerà, traballerà.
20 La terra barcollerà come un ubriaco,
vacillerà come una capanna.
Il suo peccato grava su di lei;
essa cade e non si rialzerà mai più.

Ez 38; 39; Ap 11:15, ecc.; 12:7-12
21 In quel giorno il SIGNORE punirà nei luoghi eccelsi l'esercito di lassù,
e giù sulla terra i re della terra;
22 saranno riuniti assieme, come si fa dei prigionieri nel carcere sotterraneo;
saranno rinchiusi nella prigione
e dopo molti giorni saranno puniti.
23 La luna sarà coperta di rossore
e il sole di vergogna;
poiché il SIGNORE degli eserciti regnerà
sul monte Sion e in Gerusalemme,
fulgido di gloria in presenza dei suoi anziani.

Lode al Signore
Es 15:1-13; Sl 9
25:1 SIGNORE, tu sei il mio Dio;
io ti esalterò, loderò il tuo nome,
perché hai fatto cose meravigliose;
i tuoi disegni, concepiti da tempo, sono fedeli e stabili.
2 Poiché tu hai ridotto la città in un mucchio di pietre,
la città forte in un monte di rovine;
il castello degli stranieri non è più una città,
non sarà mai più ricostruito.
3 Perciò il popolo forte ti glorifica,
le città delle nazioni possenti ti temono,
4 perché tu sei stato una fortezza per il povero,
una fortezza per l'indifeso nella sua angoscia,
un rifugio contro la tempesta,
un'ombra contro l'arsura;
poiché il soffio dei tiranni
era come una tempesta che batte la muraglia.
5 Come il calore è domato in una terra arida,
così tu hai domato il tumulto degli stranieri;
come il calore è diminuito dall'ombra d'una nuvola,
così il canto dei tiranni è stato attenuato.

Is 24:23 (Sl 22:26-29; Mt 22:1-10) Is 2:1-5; Gr 48
6 Il SIGNORE degli eserciti preparerà per tutti i popoli su questo monte
un convito di cibi succulenti,
un convito di vini vecchi,
di cibi pieni di midollo,
di vini vecchi raffinati.
7 Distruggerà su quel monte il velo che copre la faccia di tutti i popoli
e la coperta stesa su tutte le nazioni.
8 Annienterà per sempre la morte;
il Signore, Dio, asciugherà le lacrime da ogni viso,
toglierà via da tutta la terra la vergogna del suo popolo,
perché il SIGNORE ha parlato.
9 In quel giorno, si dirà:
«Ecco, questo è il nostro Dio; in lui abbiamo sperato,
ed egli ci ha salvati.
Questo è il SIGNORE in cui abbiamo sperato;
esultiamo, rallegriamoci per la sua salvezza!»
10 Infatti la mano del SIGNORE riposerà su questo monte,
mentre Moab sarà trebbiato sulla sua terra
come si pigia la paglia nel letamaio.
11 Dal letamaio egli stenderà le mani
come le stende il nuotatore per nuotare,
ma il SIGNORE farà cadere la sua superbia
con le trame che ha ordite.
12 Demolirà l'alta fortezza delle tue mura,
l'abbatterà fin nella polvere.

Cantico dei redenti
Is 60:17-18; 25:1-5; Mi 7:7-10
26:1 In quel giorno si canterà questo cantico nel paese di Giuda:
Noi abbiamo una città forte;
il SIGNORE vi pone la salvezza con mura e bastioni.
2 Aprite le porte
ed entri la nazione giusta, che si mantiene fedele.
3 A colui che è fermo nei suoi sentimenti
tu conservi la pace, la pace,
perché in te confida.
4 Confidate per sempre nel SIGNORE,
perché il SIGNORE, sì il SIGNORE, è la roccia dei secoli.
5 Egli ha umiliato quelli che stavano in alto;
egli ha abbassato la città elevata,
l'ha abbassata fino a terra,
l'ha stesa nella polvere;
6 i piedi la calpestano,
i piedi dell'oppresso; vi passano sopra i poveri.
7 La via del giusto è diritta;
tu rendi perfettamente piano il sentiero del giusto.
8 Sulla via dei tuoi giudizi, SIGNORE, noi ti abbiamo aspettato!
Al tuo nome, al tuo ricordo anela l'anima.
9 Con l'anima mia ti desidero, durante la notte;
con lo spirito che è dentro di me, ti cerco;
poiché, quando i tuoi giudizi si compiono sulla terra,
gli abitanti del mondo imparano la giustizia.
10 Se si fa grazia all'empio, egli non impara la giustizia;
agisce da perverso nel paese della rettitudine
e non considera la maestà del SIGNORE.
11 SIGNORE, la tua mano è alzata,
ma quelli non la scorgono!
Essi vedranno lo zelo che hai per il tuo popolo e saranno confusi;
il fuoco divorerà i tuoi nemici.
12 SIGNORE, tu ci darai la pace;
poiché ogni opera nostra
la compi tu per noi.
13 SIGNORE, Dio nostro, altri signori, fuori di te, hanno dominato su di noi;
ma, grazie a te solo, noi possiamo lodare il tuo nome.
14 Quelli sono morti, e non rivivranno più;
sono ombre, e non risorgeranno più;
tu li hai così puniti, li hai distrutti,
ne hai fatto perire ogni ricordo.

Gr 29:11-14; Sl 38; Ez 37:1-14
15 Tu hai aumentato la nazione, o SIGNORE!
Hai aumentato la nazione, ti sei glorificato,
hai allargato tutti i confini del paese.
16 SIGNORE, essi, nell'angoscia ti hanno cercato;
si sono effusi in umile preghiera, quando il tuo castigo li colpiva.
17 Come una donna incinta che sta per partorire
si contorce e grida durante le sue doglie,
così siamo stati noi davanti a te, o SIGNORE.
18 Abbiamo concepito, siamo stati in doglie,
e, quando abbiamo partorito, era vento;
non abbiamo portato nessuna salvezza al paese
e non sono nati degli abitanti nel mondo.
19 Rivivano i tuoi morti!
Risorgano i miei cadaveri!
Svegliatevi ed esultate, o voi che abitate nella polvere!
Poiché la tua rugiada è rugiada di luce e la terra ridarà alla vita le ombre.

Is 8:17; Sl 12:5; 94:15, 23; Gr 51:34-37
20 Va', o mio popolo, entra nelle tue camere,
chiudi le tue porte, dietro a te;
nasconditi per un istante,
finché sia passata l'indignazione.
21 Poiché, ecco, il SIGNORE esce dal suo luogo
per punire l'iniquità degli abitanti della terra;
la terra metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto
e non terrà più coperti gli uccisi.

27:1 In quel giorno, il SIGNORE punirà con la sua spada dura, grande e forte,
il leviatano, l'agile serpente,
il leviatano, il serpente tortuoso,
e ucciderà il mostro che è nel mare!

Annuncio della restaurazione d'Israele
Sl 80:8, ecc.; Gv 15:1
2 In quel giorno,
cantate la vigna dal vino vermiglio!
3 Io, il SIGNORE, ne sono il guardiano,
io la irrigo a ogni istante;
la custodisco notte e giorno,
affinché nessuno la danneggi.
4 Nessuna ira è in me.
Ah! Se dovessi combattere contro rovi e pruni,
io andrei contro di loro, e li brucerei tutti assieme!
5 A meno che non mi si prenda per rifugio,
che non si faccia la pace con me,
che non si faccia la pace con me.

Gr 30:11; Mi 5:9-13
6 In avvenire, Giacobbe metterà radice,
Israele fiorirà e germoglierà,
e copriranno di frutta la faccia del mondo.
7 Il SIGNORE ha colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivano lui?
L'ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui?
8 Tu l'hai punito con misura mandandolo lontano,
portandolo via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale.
9 In questo modo è stata espiata l'iniquità di Giacobbe,
e questo è il frutto della rimozione del suo peccato:
egli ha ridotto tutte le pietre degli altari
come pietre di calce frantumate,
in modo che gli idoli di Astarte e le colonne solari non risorgeranno più.
10 Infatti la città fortificata è una solitudine,
un pascolo abbandonato, abbandonato come il deserto;
vi pascoleranno i vitelli, vi si sdraieranno, e ne divoreranno gli arbusti.
11 Quando i rami saranno secchi, saranno rotti;
verranno le donne a bruciarli;
poiché è un popolo senza intelligenza;
perciò colui che l'ha fatto non ne avrà compassione,
colui che l'ha formato non gli farà grazia.

Os 11:10-11
12 In quel giorno
il SIGNORE scrollerà i suoi frutti,
dal corso del fiume al torrente d'Egitto;
voi sarete raccolti a uno a uno, o figli d'Israele.
13 In quel giorno suonerà una gran tromba;
quelli che erano perduti nel paese d'Assiria
e quelli che erano dispersi nel paese d'Egitto
verranno e si prostreranno davanti al SIGNORE,
sul monte santo, a Gerusalemme.

Profezia contro Efraim
2R 17:1-8
28:1 Guai alla superba corona degli ubriachi di Efraim
e al fiore che appassisce, splendido ornamento
che sta sul capo della grassa valle degli storditi dal vino!
2 Ecco venire, da parte del Signore, un uomo forte, potente,
come una tempesta di grandine, un uragano distruttore,
come una piena di grandi acque che straripano;
egli getta quella corona a terra con violenza.
3 La superba corona degli ubriachi di Efraim
sarà calpestata;
4 il fiore che appassisce, lo splendido ornamento
che sta sul capo della grassa valle
sarà come il fico primaticcio che precede l'estate;
appena uno lo scorge, l'ha in mano, e lo ingoia.

(Is 22:1-14; 30:8-17) 1P 2:6-8; Pr 1:20, ecc.
5 In quel giorno il SIGNORE degli eserciti sarà
una splendida corona, un diadema d'onore
al resto del suo popolo,
6 uno spirito di giustizia a colui che siede come giudice,
la forza di quelli che respingono il nemico fino alle sue porte.
7 Ma anche questi barcollano per il vino,
e vacillano per le bevande inebrianti;
sacerdote e profeta barcollano per le bevande inebrianti,
affogano nel vino,
vacillano per le bevande inebrianti,
barcollano mentre hanno visioni;
tentennano mentre fanno da giudici.
8 Tutte le tavole sono piene di vomito, di lordure,
non c'è più posto pulito.
9 «A chi vuol dare insegnamenti?
A chi vuole far capire la lezione?
A dei bambini appena divezzati,
staccati dalle mammelle?
10 Poiché è un continuo dar precetto dopo precetto, precetto dopo precetto,
regola dopo regola, regola dopo regola,
un poco qui, un poco là!»
11 Ebbene, sarà mediante labbra balbuzienti
e mediante una lingua straniera
che il SIGNORE parlerà a questo popolo.
12 Egli aveva detto loro: «Ecco il riposo:
lasciar riposare lo stanco;
questo è il refrigerio!»
Ma quelli non hanno voluto ascoltare.
13 La parola del SIGNORE è stata per loro
precetto dopo precetto, precetto dopo precetto,
regola dopo regola, regola dopo regola,
un poco qui, un poco là,
affinché essi andassero a cadere a rovescio, fossero fiaccati,
còlti al laccio, e presi!
14 Ascoltate dunque la parola del SIGNORE, o schernitori,
che dominate questo popolo di Gerusalemme!
15 Voi dite: «Noi abbiamo fatto alleanza con la morte,
abbiamo fatto un patto con il soggiorno dei morti;
quando l'inondante flagello passerà, non giungerà fino a noi
perché abbiamo fatto della menzogna il nostro rifugio e ci siamo messi al sicuro dietro l'inganno».
16 Perciò così parla il Signore, DIO:
«Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra,
una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido;
chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire.
17 Io metterò il diritto per livella,
e la giustizia per piombino;
la grandine spazzerà via il rifugio di menzogna,
e le acque inonderanno il vostro riparo.
18 La vostra alleanza con la morte sarà annullata,
e il vostro patto con il soggiorno dei morti non reggerà;
quando l'inondante flagello passerà,
voi sarete da esso calpestati.
19 Ogni volta che passerà, vi afferrerà;
poiché passerà mattina dopo mattina, di giorno e di notte»;
e sarà spaventevole imparare una tale lezione!
20 Poiché il letto sarà troppo corto per distendervisi,
e la coperta troppo stretta per avvolgervisi.
21 Poiché il SIGNORE sorgerà come al monte Perazim,
si adirerà come nella valle di Gabaon,
per fare la sua opera, l'opera sua singolare,
per compiere il suo lavoro, lavoro inaudito.
22 Ora non fate gli schernitori,
affinché le vostre catene non abbiano a rafforzarsi!
Poiché io ho udito, da parte del Signore, del DIO degli eserciti,
che è deciso uno sterminio completo di tutto il paese.

Ec 3:1-8; Gr 32; 19; Ro 11:33
23 Porgete orecchio, e date ascolto alla mia voce!
State attenti, e ascoltate la mia parola!
24 L'agricoltore ara sempre per seminare?
Rompe ed erpica sempre la sua terra?
25 Quando ne ha appianata la superficie,
non vi semina l'aneto, non vi sparge il comino,
non vi mette il frumento a solchi,
l'orzo nel luogo designato,
e la spelta entro i limiti ad essa assegnati?
26 Il suo Dio gli insegna la regola da seguire
e lo istruisce.
27 L'aneto non si trebbia con la trebbia,
né si fa passare sul comino la ruota del carro;
ma l'aneto si batte con il bastone,
e il comino con la verga.
28 Si trebbia il grano,
tuttavia non lo si trebbia sempre;
vi si fanno passare sopra la ruota del carro e i cavalli,
ma non si schiaccia.
29 Anche questo procede dal SIGNORE degli eserciti;
meravigliosi sono i suoi disegni, grande è la sua saggezza.

Profezia contro Gerusalemme
Is 36:1-2; 37:33-37; 41:11-12
29:1 Guai ad Ariel, ad Ariel,
città dove accampò Davide!
Aggiungete anno ad anno,
compiano le feste il loro ciclo!
2 Poi stringerò Ariel da vicino;
vi saranno lamenti e gemiti,
e mi sarà come un Ariel.
3 Io porrò il mio accampamento attorno a te come un cerchio,
io ti circonderò di fortilizi,
eleverò contro di te opere d'assedio.
4 Sarai abbassata, parlerai da terra
e la tua parola uscirà sommessamente dalla polvere;
la tua voce salirà dal suolo come quella di uno spettro
e la tua parola sorgerà dalla polvere come un bisbiglio.
5 Ma la moltitudine dei tuoi nemici diventerà come polvere minuta
e la folla di quei terribili, come pula che vola;
ciò avverrà a un tratto, in un attimo.
6 Sarai visitata dal SIGNORE degli eserciti
con tuoni, terremoti e grandi rumori,
con turbine, tempesta,
con fiamma di fuoco divorante.
7 La folla di tutte le nazioni che marciano contro Ariel,
di tutti quelli che attaccano lei e la sua cittadella
e la stringono da vicino,
sarà come un sogno, come una visione notturna.
8 Come un affamato sogna ed ecco che mangia,
poi si sveglia e ha lo stomaco vuoto;
come uno che ha sete sogna che beve,
poi si sveglia ed eccolo stanco e assetato,
così avverrà della folla di tutte le nazioni
che marciano contro il monte Sion.

(Is 6:9-12; At 28:25-27) Mr 7:6-13
9 Stupitevi pure... sarete stupiti!
Chiudete pure gli occhi... diventerete ciechi!
Costoro sono ubriachi, ma non di vino;
barcollano, ma non per bevande alcoliche.
10 È il SIGNORE che ha sparso su di voi uno spirito di torpore;
ha chiuso i vostri occhi, i profeti,
ha velato i vostri capi, i veggenti.
11 Tutte le visioni profetiche sono divenute per voi come le parole di uno scritto sigillato
che si desse a uno che sa leggere, dicendogli: «Ti prego, leggi questo!»
Egli risponderebbe: «Non posso,
perché è sigillato!»
12 Oppure come uno scritto che si desse a uno che non sa leggere, dicendogli:
«Ti prego, leggi questo!»
Egli risponderebbe: «Non so leggere».
13 Il Signore ha detto: «Poiché questo popolo si avvicina a me
con la bocca e mi onora con le labbra,
mentre il suo cuore è lontano da me
e il timore che ha di me
non è altro che un comandamento imparato dagli uomini,
14 in mezzo a questo popolo io continuerò a fare delle meraviglie,
meraviglie su meraviglie;
la saggezza dei suoi saggi perirà
e l'intelligenza dei suoi intelligenti sparirà».
15 Guai a quelli che si allontanano dal SIGNORE in luoghi profondi
per nascondere i loro disegni,
che fanno le loro opere nelle tenebre
e dicono: «Chi ci vede? Chi ci conosce?»
16 Che perversità è la vostra!
Il vasaio sarà forse considerato al pari dell'argilla
al punto che l'opera dica all'operaio:
«Egli non mi ha fatto?»
Al punto che il vaso dica del vasaio:
«Non ci capisce nulla?»

Promesse per Israele
Is 32:15-17; 2Co 3:13-16
17 Ancora un brevissimo tempo,
e il Libano sarà mutato in un frutteto,
e il frutteto sarà considerato come una foresta.
18 In quel giorno, i sordi udranno le parole del libro
e, liberati dall'oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno;
19 gli umili avranno abbondanza di gioia nel SIGNORE
e i più poveri tra gli uomini esulteranno nel Santo d'Israele;
20 poiché il violento sarà scomparso, il beffardo non sarà più,
e saranno distrutti tutti quelli che vegliano per commettere iniquità,
21 che condannano un uomo per una parola,
che tendono tranelli a chi difende le cause alla porta
e violano il diritto del giusto per un nulla.
22 Perciò così dice il SIGNORE alla casa di Giacobbe,
il SIGNORE che riscattò Abraamo:
«Giacobbe non avrà più da vergognarsi
e la sua faccia non impallidirà più.
23 Poiché quando i suoi figli vedranno in mezzo a loro l'opera delle mie mani,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe,
e temeranno grandemente il Dio d'Israele;
24 i traviati di spirito impareranno la saggezza
e i mormoratori accetteranno l'istruzione».

Annuncio del castigo di Giuda
Is 31:1-3; 20; Gr 17:5
30:1 Guai, dice il SIGNORE, ai figli ribelli
che formano dei disegni, ma senza di me,
che contraggono alleanze, ma senza il mio Spirito,
per accumulare peccato su peccato;
2 che vanno giù in Egitto senza aver consultato la mia bocca,
per rifugiarsi sotto la protezione del faraone,
e cercare riparo all'ombra dell'Egitto!
3 La protezione del faraone vi tornerà a confusione,
e il riparo all'ombra dell'Egitto, a vergogna.
4 I prìncipi di Giuda sono già a Soan
e i suoi ambasciatori sono già arrivati a Canes;
5 ma tutti saranno delusi di un popolo che a nulla giova loro,
che non reca aiuto né giovamento alcuno,
ma è la loro infamia e la loro vergogna.
6 È pronto il carico delle bestie per la regione meridionale;
attraverso un paese di pericoli e angoscia,
da cui vengono la leonessa e il leone,
la vipera e il drago volante;
essi portano le loro ricchezze sul dorso degli asinelli
e i loro tesori sulla gobba dei cammelli,
a un popolo che non gioverà loro nulla.
7 Poiché il soccorso dell'Egitto è un soffio, una vanità;
per questo io chiamo quel paese: Gran rumore per nulla.

Is 28:14-22; Gr 5:23-29; Sl 52:7; 62:9-11
8 Ora vieni e traccia queste cose in loro presenza sopra una tavola,
e scrivile in un libro,
perché rimangano per i giorni futuri,
per sempre.
9 Poiché questo è un popolo ribelle,
sono figli bugiardi,
figli che non vogliono ascoltare la legge del SIGNORE,
10 che dicono ai veggenti: «Non vedete!»
E a quelli che hanno visioni: «Non ci annunciate visioni di cose vere!
Diteci cose piacevoli,
vedete cose immaginarie!
11 Uscite fuori di strada,
abbandonate il sentiero retto,
allontanateci dagli occhi il Santo d'Israele!»
12 Perciò così dice il Santo d'Israele:
«Poiché voi disprezzate questa parola
e confidate nell'oppressione e nelle vie oblique,
e ne fate il vostro appoggio,
13 questa iniquità sarà per voi
come una breccia che minaccia rovina,
che sporge in un alto muro,
il cui crollo avviene a un tratto, in un istante,
14 e che si spezza come si spezza un vaso del vasaio
che uno frantuma senza pietà,
e tra i rottami del quale non si trova frammento
che serva a prendere fuoco dal focolare
o ad attingere acqua dalla cisterna.
15 Poiché così aveva detto il Signore, DIO, il Santo d'Israele:
«Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza;
nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza».
Ma voi non avete voluto!
16 Avete detto: «No, noi galopperemo sui nostri cavalli!»
E per questo galopperete!
E: «Cavalcheremo su veloci destrieri!»
E per questo quelli che v'inseguiranno saranno veloci!
17 Mille di voi fuggiranno alla minaccia di uno solo;
alla minaccia di cinque vi darete alla fuga,
finché rimaniate
come un palo in vetta a un monte,
come uno stendardo sopra un colle».

Promesse per l'avvenire
Is 37:21, ecc.; Sl 30:5
18 Tuttavia il SIGNORE desidera farvi grazia,
per questo sorgerà per concedervi misericordia;
poiché il SIGNORE è un Dio di giustizia.
Beati quelli che sperano in lui!
19 Sì, o popolo di Sion che abiti a Gerusalemme,
tu non piangerai più!
Egli, certo, ti farà grazia, all'udire il tuo grido;
appena ti avrà udito, ti risponderà.
20 Il Signore vi darà, sì, del pane d'angoscia
e dell'acqua d'oppressione,
ma quelli che ti insegnano non dovranno più nascondersi;
e i tuoi occhi vedranno chi ti insegna.
21 Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra,
le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà:
«Questa è la via; camminate per essa!»
22 Considererete come cose contaminate le vostre immagini scolpite,
ricoperte d'argento,
e le vostre immagini fuse, rivestite d'oro;
le getterete via come una cosa impura,
«Fuori di qui!», direte loro.
23 Egli ti darà la pioggia per la semenza con cui avrai seminato il suolo,
e il pane, che il suolo produrrà saporito e abbondante;
in quel giorno, il tuo bestiame pascolerà in vasti pascoli;
24 i buoi e gli asini che lavorano la terra
mangeranno foraggi salati,
ventilati con la pala e il ventilabro.
25 Sopra ogni alto monte e sopra ogni elevato colle
ci saranno ruscelli, acque correnti,
nel giorno del gran massacro,
quando cadranno le torri.
26 La luce della luna sarà come la luce del sole
e la luce del sole sarà sette volte più viva,
come la luce di sette giorni assieme,
nel giorno che il SIGNORE fascerà la ferita del suo popolo
e guarirà la piaga da lui fatta con le sue percosse.

Giudizio contro gli Assiri
Is 29:5-8; 2Cr 32:21-23; Sl 92:5-11
27 Ecco, il nome del SIGNORE viene da lontano;
la sua ira è ardente, grande è il suo furore;
le sue labbra sono piene d'indignazione,
la sua lingua è come un fuoco divorante;
28 il suo fiato è come un torrente che straripa, che arriva fino al collo.
Egli viene a vagliare le nazioni con il vaglio della distruzione,
e a mettere tra le mascelle dei popoli
un morso che li faccia fuorviare.
29 Allora intonerete dei canti, come la notte quando si celebra una festa;
avrete la gioia nel cuore, come colui che cammina al suono del flauto
per andare al monte del SIGNORE, alla Rocca d'Israele.
30 Il SIGNORE farà udire la sua voce maestosa
e mostrerà come colpisce con il suo braccio,
nel furore della sua ira,
tra le fiamme di un fuoco divorante,
in mezzo a una tempesta, a un diluvio di pioggia, e a una gragnuola di sassi.
31 Poiché, alla voce del SIGNORE, l'Assiro sarà costernato;
il SIGNORE lo colpirà con il suo bastone;
32 ogni passaggio del flagello destinatogli,
che il SIGNORE gli farà piombare addosso,
sarà accompagnato dal suono di tamburelli e di cetre;
il SIGNORE combatterà contro di lui a mano alzata.
33 Poiché da lungo tempo Tofet è preparato;
è pronto anche per il re;
è profondo e ampio;
sul suo rogo c'è fuoco e legna in abbondanza;
il soffio del SIGNORE, come un torrente di zolfo, sta per accenderlo.

La salvezza proviene da Dio soltanto
Is 30:1-7; 36:6, 9; Sl 20:7-8
31:1 Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di soccorso,
hanno fiducia nei cavalli,
confidano nei carri, perché sono numerosi, e nei cavalieri,
perché sono molto potenti,
ma non guardano al Santo d'Israele
e non cercano il SIGNORE!
2 Eppure, anch'egli è saggio; fa venire il male
e non revoca le sue parole; ma insorge contro la casa dei malvagi
e contro il soccorso degli artefici d'iniquità.
3 Gli Egiziani sono uomini, e non Dio;
i loro cavalli sono carne, e non spirito;
quando il SIGNORE stenderà la sua mano,
il protettore inciamperà, cadrà il protetto,
e periranno tutti assieme.

Is 30:27, ecc.; 37:26, ecc.; Pr 21:30-31
4 Poiché così mi ha detto il SIGNORE:
«Come il leone o il leoncello ruggisce sulla sua preda,
benché una folla di pastori gli sia raccolta contro,
non si spaventa alla loro voce,
né si lascia intimidire dallo strepito che fanno,
così scenderà il SIGNORE degli eserciti
a combattere sul monte Sion e sul suo colle.
5 Come gli uccelli spiegano le ali sulla loro nidiata,
così il SIGNORE degli eserciti proteggerà Gerusalemme;
la proteggerà, la libererà,
la risparmierà, la farà scampare».
6 Tornate a colui dal quale vi siete così profondamente allontanati,
o figli d'Israele!
7 Poiché, in quel giorno, ognuno getterà via i suoi idoli d'argento
e i suoi idoli d'oro,
che le vostre mani hanno fatto per peccare.
8 «Allora l'Assiro cadrà, non per una spada d'uomo;
una spada, che non è d'uomo, lo divorerà;
egli fuggirà davanti alla spada
e i suoi giovani saranno resi schiavi.
9 La sua rocca fuggirà spaventata
e i suoi prìncipi saranno atterriti davanti al vessillo»,
dice il SIGNORE che ha il suo fuoco in Sion
e la sua fornace in Gerusalemme.

Futuro regno di pace e di giustizia
2R 18:1-8; Gr 23:5-6; 2P 3:13
32:1 Ecco, un re regnerà secondo giustizia
e quanto ai prìncipi governeranno con equità.
2 Quell'uomo sarà come un riparo dal vento,
come un rifugio contro l'uragano,
come dei corsi d'acqua in luogo arido,
come l'ombra di una gran roccia in una terra riarsa.
3 Gli occhi di quelli che vedono non saranno più accecati
e gli orecchi di quelli che odono saranno attenti.
4 Il cuore degli sconsiderati capirà la saggezza,
e la lingua dei balbuzienti parlerà veloce e distinta.
5 Lo scellerato non sarà più chiamato nobile,
e l'impostore non sarà più chiamato magnanimo.
6 Poiché lo scellerato proferisce scelleratezze
e il suo cuore si dà all'iniquità
per commettere cose empie
e dir cose malvagie contro il SIGNORE;
per lasciare a bocca asciutta colui che ha fame,
e far mancare da bere a chi ha sete.
7 Le armi dell'impostore sono malvagie;
egli forma criminosi disegni
per distruggere l'indifeso con parole bugiarde,
e il bisognoso quando afferma ciò che è giusto.
8 Ma l'uomo nobile forma nobili disegni;
egli si impegna per cose nobili.

Is 3:16, ecc.; 24:1-13; 10:12-27
9 O donne spensierate,
alzatevi e ascoltate la mia voce!
O figlie troppo fiduciose,
porgete orecchio alla mia parola!
10 Fra un anno e qualche giorno,
voi tremerete, o donne troppo fiduciose,
poiché la vendemmia è passata,
e non si farà raccolta.
11 Abbiate spavento, o donne spensierate!
Tremate, o troppo fiduciose!
Spogliatevi, denudatevi,
mettetevi il cilicio ai fianchi,
12 picchiandovi il seno
a motivo dei campi una volta così belli,
e delle vigne una volta così feconde.
13 Sulla terra del mio popolo,
cresceranno pruni e rovi;
sì, su tutte le case di piacere
della gaia città.
14 Il palazzo infatti sarà abbandonato,
la città rumorosa sarà resa deserta,
la collina e la torre saranno per sempre ridotte in caverne,
in luogo di spasso per gli onagri e di pascolo per greggi,
15 finché su di noi sia sparso lo Spirito dall'alto
e il deserto divenga un frutteto,
e il frutteto sia considerato come una foresta.

Ez 34:25-30; 36:24-30
16 Allora la rettitudine abiterà nel deserto,
e la giustizia abiterà nel frutteto.
17 L'opera della giustizia sarà la pace
e l'azione della giustizia, tranquillità e sicurezza per sempre.
18 Il mio popolo abiterà in un territorio di pace,
in abitazioni sicure,
in quieti luoghi di riposo.
19 Ma la foresta cadrà sotto la grandine
e la città sarà profondamente abbassata.
20 Beati voi che seminate in riva a tutte le acque
e che lasciate andare libero il piede del bue e dell'asino!

Gerusalemme salvata
Is 10:5-19; Sl 46
33:1 Guai a te che devasti e non sei stato devastato,
che sei perfido e non t'è stata usata perfidia!
Quando avrai finito di devastare sarai devastato;
quando avrai finito di essere perfido, ti sarà usata perfidia.
2 SIGNORE, abbi pietà di noi!
Noi speriamo in te.
Sii tu il braccio del popolo ogni mattina,
la nostra salvezza in tempo di angoscia!
3 Alla tua voce tonante
fuggono i popoli;
quando tu sorgi,
si disperdono le nazioni.
4 Il vostro bottino sarà mietuto,
come miete il bruco;
altri vi si precipiterà sopra,
come si precipita la locusta.
5 Eccelso è il SIGNORE
perché abita in alto;
egli riempie Sion
di equità e di giustizia.
6 I tuoi giorni saranno resi sicuri;
la saggezza e la conoscenza sono una ricchezza di liberazione;
il timore del SIGNORE è il tesoro di Sion.
7 Ecco, i loro eroi
gridano là fuori;
i messaggeri di pace
piangono amaramente.
8 Le strade sono deserte,
nessuno passa più per le vie.
Il nemico ha rotto il patto, disprezza i testimoni,
non tiene in nessun conto gli uomini.
9 Il paese è nel lutto e langue;
il Libano si vergogna e intristisce;
Saron è come un deserto,
Basan e il Carmelo hanno perduto il fogliame.
10 «Ora sorgerò»,
dice il SIGNORE;
«ora sarò esaltato,
ora mi innalzerò.
11 Voi avete concepito pula,
e partorirete stoppia;
il vostro fiato
è un fuoco che vi divorerà».
12 I popoli saranno
come fornaci da calce,
come rovi tagliati,
che si danno alle fiamme.

Eb 10:26-27; Sl 15
13 O voi che siete lontani, udite quello che ho fatto!
Voi che siete vicini, riconoscete la mia potenza!
14 I peccatori sono presi da spavento in Sion,
un tremito si è impadronito degli empi.
«Chi di noi potrà resistere al fuoco divorante?
Chi di noi potrà resistere alle fiamme eterne?»
15 Colui che cammina per le vie della giustizia,
e parla rettamente;
colui che disprezza i guadagni estorti,
che scuote le mani per non accettare regali,
che si tura gli orecchi per non udir parlare di sangue
e chiude gli occhi per non vedere il male.
16 Egli abiterà in luoghi elevati,
le rocche fortificate saranno il suo rifugio;
il suo pane gli sarà dato,
la sua acqua gli sarà assicurata.

2Cr 32:22, ecc.; Ap 21:2-4
17 Gli occhi tuoi ammireranno il re nella sua bellezza,
contempleranno il paese, che si estende lontano.
18 Il tuo cuore mediterà sui terrori passati:
«Dov'è il contabile? Dov'è colui che pesava il denaro?
Dov'è colui che teneva il conto delle torri?»
19 Tu non lo vedrai più quel popolo feroce,
quel popolo dal linguaggio oscuro che non si comprende,
che balbetta una lingua che non si capisce.
20 Contempla Sion, la città delle nostre solennità!
I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, soggiorno tranquillo,
tenda che non sarà mai trasportata,
i cui picchetti non saranno mai divelti,
il cui cordame non sarà mai strappato.
21 Là il SIGNORE sta per noi in tutta la sua maestà,
in luogo di torrenti e di larghi fiumi,
dove non giunge nave da remi,
dove non passa potente vascello.
22 Poiché il SIGNORE è il nostro giudice,
il SIGNORE è il nostro legislatore,
il SIGNORE è il nostro re,
egli è colui che ci salva.
23 I tuoi cordami, nemico, si sono allentati,
non tengono più fermo in piedi l'albero, e non spiegano più le vele.
Allora si spartirà la preda di un ricco bottino;
gli stessi zoppi prenderanno parte al saccheggio.
24 Nessun abitante dirà: «Io sono malato».
Il popolo che abita Sion ha ottenuto il perdono della sua iniquità.

Profezia contro Edom
Is 63:1-6; Gr 49:7-22; Ez 25:12-14; Ad 1, ecc.
34:1 Accostatevi, nazioni, per ascoltare!
Voi, popoli, state attenti!
Ascolti la terra con ciò che la riempie,
il mondo con tutto ciò che produce!
2 Poiché il SIGNORE è indignato contro tutte le nazioni,
è adirato contro tutti i loro eserciti;
egli le vota allo sterminio,
le dà in balìa alla strage.
3 I loro uccisi sono gettati via,
i loro cadaveri esalano fetore
e i monti si sciolgono nel loro sangue.
4 Tutto l'esercito del cielo si dissolve;
i cieli sono arrotolati come un libro
e tutto il loro esercito cade,
come cade la foglia della vite,
come cade il fogliame morto dal fico.
5 La mia spada si è inebriata nel cielo;
ecco, essa sta per piombare su Edom,
sul popolo che ho votato allo sterminio, per farne giustizia.
6 La spada del SIGNORE è piena di sangue, è coperta di grasso,
di sangue d'agnelli e di capri,
di grasso di rognone di montoni;
poiché il SIGNORE fa un sacrificio a Bosra
e una grande strage nel paese di Edom.
7 Cadono con quelli i bufali,
i vitelli e i tori;
il loro suolo è inebriato di sangue,
la loro polvere è impregnata di grasso.
8 Poiché è il giorno della vendetta del SIGNORE,
l'anno della retribuzione per la causa di Sion.
9 I torrenti di Edom saranno mutati in pece
e la sua polvere in zolfo;
la sua terra diventerà pece ardente.
10 Non si spegnerà né notte né giorno,
il fumo ne salirà per sempre;
di età in età rimarrà deserta,
nessuno vi passerà mai più.
11 Il pellicano e il porcospino ne prenderanno possesso,
la civetta e il corvo vi abiteranno;
il SIGNORE vi stenderà la corda della desolazione,
il livello del deserto.
12 Quanto ai suoi nobili, non ce ne saranno più per proclamare un re;
tutti i suoi prìncipi saranno ridotti a nulla.
13 Nei suoi palazzi cresceranno le spine;
nelle sue fortezze, le ortiche e i cardi;
diventerà luogo di sciacalli,
un recinto per gli struzzi.
14 Le bestie del deserto vi incontreranno i cani selvatici,
le capre selvatiche vi chiameranno le compagne;
là Lilit farà la sua abitazione,
e vi troverà il suo luogo di riposo.
15 Là il serpente farà il suo nido, deporrà le sue uova,
le coverà e raccoglierà i suoi piccoli sotto di sé;
là si raccoglieranno gli avvoltoi, l'uno chiamando l'altro.
16 Cercate nel libro del SIGNORE e leggete;
nessuna di quelle bestie vi mancherà;
nessuna sarà privata della sua compagna;
poiché la sua bocca l'ha comandato
e il suo soffio li radunerà.
17 Egli stesso ha tirato a sorte per essi,
la sua mano ha diviso tra di loro con la corda il paese;
quelli ne avranno il possesso per sempre,
vi abiteranno di età in età.

Liberazione e ritorno d'Israele
(Is 41:17-20; 40:1-10)(Mt 11:2-5; Lu 4:16-22)(Is 51:9-11; Gr 31:7-14)
35:1 Il deserto e la terra arida si rallegreranno,
la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa;
2 si coprirà di fiori,
festeggerà con gioia e canti d'esultanza;
le sarà data la gloria del Libano,
la magnificenza del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del SIGNORE,
la magnificenza del nostro Dio.
3 Fortificate le mani infiacchite,
rafforzate le ginocchia vacillanti!
4 Dite a quelli che hanno il cuore smarrito:
«Siate forti, non temete!
Ecco il vostro Dio! Verrà la vendetta,
la retribuzione di Dio;
verrà egli stesso a salvarvi».
5 Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e saranno sturati gli orecchi dei sordi;
6 allora lo zoppo salterà come un cervo
e la lingua del muto canterà di gioia;
perché delle acque sgorgheranno nel deserto
e dei torrenti nei luoghi solitari;
7 il terreno riarso diventerà un lago,
e il suolo assetato si muterà in sorgenti d'acqua;
nel luogo dove dimorano gli sciacalli
vi sarà erba, canne e giunchi.
8 Là sarà una strada maestra, una via
che sarà chiamata la Via Santa;
(nessun impuro vi passerà) essa sarà per quelli soltanto;
quelli che la seguiranno, anche gli insensati, non potranno smarrirvisi.
9 In quella via non ci saranno leoni;
nessuna bestia feroce vi metterà piede
o vi apparirà;
ma vi cammineranno i redenti.
10 I riscattati dal SIGNORE torneranno,
verranno a Sion con canti di gioia;
una gioia eterna coronerà il loro capo;
otterranno gioia e letizia;
il dolore e il gemito scompariranno.

Sennacherib marcia contro Gerusalemme
= 2R 18:13-37; 2Cr 32:1-16; Is 10:1-16; Sl 94:3-5, 7
36:1 Il quattordicesimo anno del re Ezechia, Sennacherib, re d'Assiria, salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le conquistò. 2 Il re d'Assiria mandò Rabsachè, da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia con un grande esercito; e Rabsachè si fermò presso l'acquedotto dello stagno superiore, sulla strada del campo del lavandaio.
3 Allora Eliachim, figlio di Chilchia, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e Ioa, figlio d'Asaf, l'archivista, si recarono da lui.
4 Rabsachè disse loro: «Dite a Ezechia: "Così parla il gran re, il re d'Assiria: Che fiducia è questa che tu hai? 5 Io te lo dico; non sono che parole delle labbra; per la guerra ci vuol prudenza e forza; ora, in chi hai riposto la tua fiducia per ribellarti a me? 6 Ecco, tu confidi nell'Egitto, in quel sostegno di canna rotta, che penetra nella mano di chi vi si appoggia e gliela fora; così è il faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui. 7 Forse mi dirai: 'Noi confidiamo nel SIGNORE, nel nostro Dio'. Ma non è forse quello stesso di cui Ezechia ha soppresso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: 'Voi adorerete davanti a questo altare'? 8 Ora fa' una scommessa con il mio signore, il re d'Assiria: io ti darò duemila cavalli se tu puoi fornire altrettanti cavalieri da cavalcarli. 9 Come potresti tu far voltare le spalle a un ufficiale, uno dei minimi servitori del mio signore? Ma tu confidi nell'Egitto per avere carri e cavalieri. 10 Adesso sono forse salito senza il volere del SIGNORE contro questo paese per distruggerlo? Il SIGNORE mi ha detto: Sali contro questo paese e distruggilo!"»
11 Allora Eliachim, Sebna e Ioa dissero a Rabsachè: «Ti prego, parla ai tuoi servi in lingua aramaica, poiché noi la comprendiamo; non parlarci in lingua giudaica, poiché il popolo che sta sulle mura ascolta». 12 Ma Rabsachè rispose: «Il mio signore mi ha forse mandato a dire queste parole al tuo signore e a te solamente? Non mi ha forse mandato a dirle a questi uomini che stanno sulle mura e che presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?»
13 Allora Rabsachè, stando in piedi, gridò ad alta voce e disse in lingua giudaica: «Udite le parole del gran re, del re d'Assiria! 14 Così parla il re: "Non v'inganni Ezechia, poiché egli non potrà liberarvi; 15 né vi faccia Ezechia riporre la vostra fiducia nel SIGNORE, dicendo: 'Il SIGNORE ci libererà di certo; questa città non sarà data nelle mani del re d'Assiria'. 16 Non date retta a Ezechia, perché così dice il re d'Assiria: Fate la pace con me, arrendetevi a me, e ognuno di voi mangerà il frutto della sua vite e del suo fico, e berrà l'acqua della sua cisterna, 17 finché io venga e vi conduca in un paese simile al vostro: paese di grano e di vino, paese di pane e di vigne. 18 Non vi inganni Ezechia dicendovi: 'Il SIGNORE ci libererà'. Qualcuno degli dèi delle nazioni ha forse liberato il suo paese dalle mani del re d'Assiria? 19 Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim? Hanno forse liberato Samaria dalla mia mano? 20 Fra tutti gli dèi di questi paesi quali sono quelli che hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Il SIGNORE potrà forse liberare Gerusalemme dalla mia mano?"»
21 E quelli tacquero e non risposero nulla, perché il re aveva dato quest'ordine: «Non gli rispondete». 22 Eliachim, figlio di Chilchia, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e Ioa, figlio d'Asaf, l'archivista, andarono da Ezechia con le vesti stracciate, e gli riferirono le parole di Rabsachè.

Preghiera di Ezechia. Profezia d'Isaia. Liberazione di Gerusalemme
= 2R 19:1-7; 1S 2:3
37:1 Quando il re Ezechia ebbe udito questo, si stracciò le vesti, si coprì di un sacco, ed entrò nella casa del SIGNORE. 2 Mandò Eliachim, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e i più anziani sacerdoti, coperti di sacchi, dal profeta Isaia, figlio di Amots. 3 Essi gli dissero: «Così parla Ezechia: Oggi è giorno d'angoscia, di castigo e di disonore; poiché i figli stanno per uscire dal seno materno, però manca la forza per partorirli. 4 Forse il SIGNORE, il tuo Dio, ha udito le parole di Rabsachè, che il re di Assiria, suo signore, ha mandato per insultare il Dio vivente; e forse il SIGNORE, il tuo Dio, punirà le parole che ha udite. Rivolgigli dunque una preghiera in favore del resto del popolo che rimane ancora».
5 I servi del re Ezechia andarono dunque da Isaia. 6 E Isaia disse loro: «Così direte al vostro signore: "Così dice il SIGNORE: Non temere le parole che hai udite, con le quali i servi del re d'Assiria mi hanno insultato. 7 Ecco, io metterò in lui uno spirito tale che, all'udire una certa notizia, egli tornerà nel suo paese; e io lo farò morire di spada nel suo paese"».

Is 10:12, ecc. (= 2R 19:8-37; 2Cr 32:16-22) Sl 46; 75; 76; 1S 2:4, 9-10
8 Rabsachè tornò dal re d'Assiria e lo trovò che assediava Libna; poiché aveva saputo che il suo signore era partito da Lachis. 9 Il re ricevette questa notizia concernente Tiraca, re d'Etiopia: «Egli si è mosso per farti guerra». Udito questo, inviò dei messaggeri a Ezechia, con questo messaggio: 10 «Dite così a Ezechia, re di Giuda: Il tuo Dio, nel quale confidi, non t'inganni dicendo: "Gerusalemme non sarà data nelle mani del re d'Assiria". 11 Ecco, tu hai udito quello che i re d'Assiria hanno fatto a tutti i paesi, come li hanno distrutti; e tu riusciresti a scampare? 12 Gli dèi delle nazioni che i miei padri distrussero, gli dèi di Gozan, di Caran, di Resef, e dei figli di Eden che sono a Telassar, riuscirono forse a liberarle? 13 Dove sono il re di Camat, il re di Arpad, e il re della città di Sefarvaim, di Ena e d'Ivva?»
14 Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi salì alla casa del SIGNORE, e la spiegò davanti al SIGNORE. 15 Ezechia pregò il SIGNORE, dicendo: 16 «SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini! Tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. 17 SIGNORE, porgi l'orecchio e ascolta! SIGNORE, apri i tuoi occhi e guarda! Ascolta tutte le parole che Sennacherib ha mandate per insultare il Dio vivente! 18 È vero, SIGNORE; i re d'Assiria hanno devastato tutte quelle nazioni e i loro paesi, 19 e hanno dato alle fiamme i loro dèi; perché quelli non erano dèi; ma erano opera di mano d'uomo: legno e pietra; e li hanno distrutti. 20 Ma ora, SIGNORE, Dio nostro, liberaci dalle mani di Sennacherib, affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo sei il SIGNORE!»
21 Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire a Ezechia: «Così dice il SIGNORE, Dio d'Israele: Ho udito la preghiera che mi hai rivolta riguardo a Sennacherib, re d'Assiria. 22 Questa è la parola che il SIGNORE ha pronunciata contro di lui:
«La vergine, figlia di Sion,
ti disprezza e si fa beffe di te;
la figlia di Gerusalemme
scrolla il capo dietro a te.
23 Chi hai insultato e oltraggiato?
Contro chi hai alzato la voce
e levati in alto i tuoi occhi?
Contro il Santo d'Israele.
24 Per bocca dei tuoi servi tu hai insultato il Signore,
e hai detto:
"Con la moltitudine dei miei carri
io sono salito in cima alle montagne,
sui fianchi del Libano;
io abbatterò i suoi cedri più alti
e i suoi cipressi più belli;
arriverò al suo più remoto nascondiglio,
alla sua magnifica foresta.
25 Io, io ho scavato, e bevuto dell'acqua;
con la pianta dei miei piedi prosciugherò
tutti i fiumi d'Egitto".
26 Non l'hai udito? Da lungo tempo ho preparato questo;
da tempi antichi ne ho ideato il progetto;
ora ho fatto in modo che si compia:
che tu riduca città forti in monti di rovine.
27 I loro abitanti, privi di forza,
sono spaventati e confusi;
sono come l'erba dei campi, come la tenera verdura,
come l'erbetta dei tetti,
come grano riarso prima che metta la spiga.
28 Ma io so quando ti siedi, quando esci, quando entri
e quando t'infuri contro di me.
29 Poiché ti sei infuriato contro di me,
e perché la tua insolenza è salita alle mie orecchie,
io ti metterò il mio anello al naso, e il mio morso in bocca
e ti farò tornare per la via da cui sei venuto.
30 E questo, Ezechia, ti servirà di segno: quest'anno si mangerà il frutto del grano caduto; il secondo anno, quello che cresce da sé; ma il terzo anno seminerete e mieterete; pianterete vigne e ne mangerete il frutto. 31 E il resto della casa di Giuda che sarà scampato metterà ancora radici in basso, e porterà frutto in alto. 32 Poiché da Gerusalemme uscirà un residuo, e dal monte di Sion usciranno degli scampati. Lo zelo del SIGNORE degli eserciti farà questo.
33 Perciò così parla il SIGNORE riguardo al re d'Assiria:
"Egli non entrerà in questa città,
e non vi lancerà freccia;
non l'assalirà con scudi,
e non alzerà terrapieno contro di essa.
34 Egli se ne tornerà per la via da cui è venuto,
e non entrerà in questa città", dice il SIGNORE.
35 "Io proteggerò questa città per salvarla,
per amor di me stesso e per amor di Davide, mio servo"».
36 L'angelo del SIGNORE uscì e colpì, nel campo degli Assiri, centottantacinquemila uomini; e quando la gente si alzò la mattina, eccovi tanti cadaveri.
37 Allora Sennacherib, re di Assiria, tolse l'accampamento, partì e tornò a Ninive, dove rimase. 38 Mentre stava prostrato nella casa di Nisroc, suo dio, Adrammelec e Sareser, suoi figli, lo uccisero a colpi di spada, e si rifugiarono nel paese di Ararat. Ed Esaraddon, suo figlio, regnò al suo posto.

Malattia, guarigione e cantico di Ezechia
2R 20:1-11; 2Cr 32:24; 1S 2:6; Gb 5:18
38:1 In quel tempo, Ezechia si ammalò di una malattia che doveva condurlo alla morte. Il profeta Isaia, figlio di Amots, andò da lui, e gli disse: «Così parla il SIGNORE: "Da' i tuoi ordini alla tua casa, perché sei un uomo morto; non guarirai"».
2 Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro, pregò il SIGNORE dicendo: 3 «SIGNORE ricòrdati, ti prego, che io ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ed Ezechia scoppiò in un gran pianto.
4 Allora la parola del SIGNORE fu rivolta a Isaia, in questi termini: 5 «Va', e di' a Ezechia: "Così parla il SIGNORE Dio di Davide, tuo padre: 'Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni; 6 libererò te e questa città dalle mani del re d'Assiria, e proteggerò questa città. 7 E, da parte del SIGNORE, questo ti servirà di segno che il SIGNORE adempirà la parola da lui pronunciata: 8 ecco, io farò retrocedere di dieci gradini l'ombra dei gradini, che per effetto del sole, si è allungata sui dieci gradini di Acaz'"». E il sole retrocedette di dieci gradini sui gradini dov'era disceso.

Gn 2:2-10; Sl 30:1, ecc.
9 Scritto di Ezechia, re di Giuda, in occasione della sua malattia e della guarigione dal suo male.
10 Io dicevo: «Al declino dei miei giorni devo andarmene
alle porte del soggiorno dei morti;
io sono privato del resto dei miei anni!»
11 Io dicevo: «Non vedrò più il SIGNORE,
il SIGNORE, sulla terra dei viventi;
fra gli abitanti del mondo dei trapassati,
non vedrò più nessun uomo.
12 La mia abitazione è divelta e portata via lontano da me,
come una tenda di pastore.
Io ho arrotolato la mia vita, come fa il tessitore;
egli mi taglia via dalla trama;
dal giorno alla notte tu mi avrai finito.
13 Io speravo fino al mattino...
ma come un leone, egli mi spezzava tutte le ossa;
dal giorno alla notte tu mi avrai finito.
14 Io stridevo come la rondine, come la gru,
io gemevo come la colomba:
i miei occhi erano stanchi di guardare in alto.
SIGNORE, mi si fa violenza; sii tu il mio garante».
15 Che dirò? Egli mi ha parlato, ed egli l'ha fatto;
io camminerò con umiltà durante i miei anni,
ricordando l'amarezza della mia anima.
16 Signore, mediante queste cose si vive
e in tutte queste cose sta la vita del mio spirito;
guariscimi dunque, e rendimi la vita!
17 Ecco, è per la mia pace che io ho avuto grande amarezza;
ma tu, nel tuo amore, mi hai liberato dalla fossa della decomposizione,
perché ti sei gettato dietro alle spalle tutti i miei peccati.
18 Poiché non è il soggiorno dei morti che possa lodarti,
non è la morte che ti possa celebrare;
quelli che scendono nella tomba non possono più sperare nella tua fedeltà.
19 Il vivente, il vivente è quello che ti loda,
come faccio io quest'oggi;
il padre farà conoscere ai suoi figli la tua fedeltà.
20 Il SIGNORE mi salva!
Suoneremo melodie,
tutti i giorni della nostra vita,
nella casa del SIGNORE.
21 Isaia aveva detto: «Si prenda un impiastro di fichi secchi, lo si applichi sull'ulcera e il re guarirà». 22 Ezechia aveva detto: «Da quale segno riconoscerò che io salirò alla casa del SIGNORE?»

L'ambasciata babilonese
= 2R 20:12-19; 2Cr 32:25-26, 31
39:1 In quel tempo, Merodac-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che egli era stato malato ed era guarito. 2 Ezechia se ne rallegrò, e mostrò agli ambasciatori le stanze dove erano le sue cose preziose, l'argento, l'oro, gli aromi, gli oli finissimi, tutto il suo arsenale, e tutto quello che si trovava nei suoi magazzini; non vi fu cosa, nel suo palazzo e in tutti i suoi domini, che Ezechia non mostrasse loro.
3 Allora il profeta Isaia andò dal re Ezechia, e gli disse: «Che hanno detto quegli uomini? Da dove ti sono venuti?» Ezechia rispose: «Sono venuti da me da un paese lontano, da Babilonia». 4 Isaia disse: «Che hanno visto in casa tua?» Ezechia rispose: «Hanno visto tutto quello che c'è in casa mia; non c'è nulla nei miei tesori che io non abbia mostrato loro». 5 Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del SIGNORE degli eserciti: 6 "Ecco, verranno giorni in cui tutto quello che c'è in casa tua e tutto quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a oggi sarà trasportato a Babilonia; e non ne rimarrà nulla", dice il SIGNORE. 7 "Saranno presi alcuni dei tuoi figli, usciti da te e da te generati, per farne degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia"». 8 Ezechia rispose a Isaia: «La parola del SIGNORE che tu hai pronunciata, è buona». Poi aggiunse: «Perché ci sarà almeno pace e sicurezza durante la mia vita».

Nuova Diodati:

Isaia 1-39

Ribellione e peccati del popolo di Dio. Esortazioni e minacce
1:1 La visione d'Isaia, figlio di Amots, che egli ebbe riguardo a Giuda e a Gerusalemme ai giorni di Uzziah, di Jotham, di Achaz e di Ezechia, re di Giuda. 2 Udite, o cieli, e ascolta, o terra, perché l'Eterno ha parlato: «Ho allevato dei figli e li ho fatti crescere, ma essi si sono ribellati contro di me. 3 Il bue riconosce il suo proprietario e l'asino la mangiatoia del suo padrone, ma Israele non ha conoscenza e il mio popolo non ha intendimento». 4 Guai, nazione peccatrice, popolo carico di iniquità, razza di malfattori, figli che operano perversamente! Hanno abbandonato l'Eterno, hanno disprezzato il Santo d'Israele, si sono sviati e voltati indietro. 5 Perché volete essere ulteriormente colpiti? Vi ribellereste ancor di più. Tutto il capo è malato, tutto il cuore langue. 6 Dalla pianta del piede fino alla testa non vi è nulla di sano: solo ferite, lividure e piaghe aperte, che non sono state pulite né fasciate né lenite con olio. 7 Il vostro paese è desolato, le vostre città arse dal fuoco, il vostro suolo lo divorano gli stranieri sotto i vostri occhi; è una desolazione come se fosse distrutto da stranieri. 8 Così la figlia di Sion è rimasta come un capanno in una vigna, come una capanna in un campo di cocomeri, come una città assediata. 9 Se l'Eterno degli eserciti non ci avesse lasciato un piccolo residuo, saremmo come Sodoma, assomiglieremmo a Gomorra. 10 Ascoltate la parola dell'Eterno, o capi di Sodoma, prestate orecchio alla legge del nostro DIO, o popolo di Gomorra! 11 «Che m'importa la moltitudine dei vostri sacrifici, dice l'Eterno. Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate; il sangue dei tori, degli agnelli e dei capri non lo gradisco. 12 Quando venite a presentarvi davanti a me, chi ha richiesto questo da voi, che calpestiate i miei cortili? 13 Smettete di portare oblazioni inutili; l'incenso è per me un abominio; non posso sopportare i noviluni e i sabati, il convocare assemblee e l'iniquità assieme alle riunioni sacre. 14 Io odio i vostri noviluni e le vostre feste solenni; sono un peso per me, sono stanco di sopportarle. 15 Quando stendete le vostre mani, io nascondo i miei occhi da voi; anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue. 16 Lavatevi, purificatevi, togliete dalla mia presenza la malvagità delle vostre azioni, cessate di fare il male. 17 Imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova. 18 Venite quindi e discutiamo assieme, dice l'Eterno, anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. 19 Se siete disposti a ubbidire, mangerete le cose migliori del paese; 20 ma se rifiutate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada», perché la bocca dell'Eterno ha parlato. 21 Come mai la città fedele è divenuta una prostituta? Era piena di rettitudine, la giustizia vi dimorava, ma ora vi abitano gli assassini. 22 Il tuo argento è diventato scorie, il tuo vino è stato diluito con acqua. 23 I tuoi principi sono ribelli e compagni di ladri; tutti amano regali e corrono dietro alle ricompense. Non fanno giustizia all'orfano, e la causa della vedova non giunge davanti a loro.

Promessa di redenzione per Sion
24 Perciò il Signore, l'Eterno degli eserciti, il Potente d'Israele dice: «Ah, mi vendicherò dei miei avversari e farò vendetta dei miei nemici. 25 Metterò nuovamente la mia mano su di te, ti purificherò delle tue scorie come con la soda e rimuoverò tutto il tuo piombo. 26 Ristabilirò i tuoi giudici come erano all'inizio, e i tuoi consiglieri come erano al principio. Dopo questo, sarai chiamata "la città della giustizia", "la città fedele". 27 Sion sarà redenta mediante la rettitudine, e i suoi convertiti mediante la giustizia. 28 Ma i ribelli e i peccatori saranno distrutti assieme, e quelli che abbandonano l'Eterno saranno sterminati. 29 Allora avrete vergogna delle querce che avete amato e arrossirete dei giardini che avete scelto. 30 Poiché sarete come una quercia dalle foglie appassite e come un giardino senz'acqua. 31 L'uomo forte sarà come stoppia e la sua opera come una favilla; bruceranno insieme tutte e due e nessuno li spegnerà».

La grandezza del monte dell'Eterno negli ultimi giorni
2:1 Parola che Isaia, figlio di Amots, ebbe in visione riguardo a Giuda e a Gerusalemme. 2 Negli ultimi giorni avverrà che il monte della casa dell'Eterno sarà stabilito in cima ai monti e si ergerà al di sopra dei colli, e ad esso affluiranno tutte le nazioni. 3 Molti popoli verranno dicendo: «Venite, saliamo al monte dell'Eterno, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri». Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola dell'Eterno. 4 Egli farà giustizia fra le nazioni e sgriderà molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione e non insegneranno più la guerra. 5 O casa di Giacobbe, venite e camminiamo nella luce dell'Eterno!

Il giorno dell'Eterno: tempo di giudizio
6 Poiché tu, o Eterno, hai abbandonato il tuo popolo, la casa di Giacobbe, perché sono pieni di pratiche orientali, praticano la magia come i Filistei, stringono alleanze con i figli degli stranieri. 7 Il loro paese è pieno d'argento e d'oro e i loro tesori sono senza fine, il loro paese è pieno di cavalli e i loro carri sono senza fine. 8 Il loro paese è pieno di idoli; si prostrano davanti all'opera delle loro stesse mani, davanti a ciò che le loro dita hanno fatto. 9 Perciò l'uomo comune è umiliato e l'uomo eminente è abbassato, ma tu non li perdoni. 10 Entra nella roccia e nasconditi nella polvere davanti al terrore dell'Eterno e davanti allo splendore della sua maestà. 11 Lo sguardo altero dell'uomo sarà abbassato e l'orgoglio dei mortali sarà umiliato; soltanto l'Eterno sarà esaltato in quel giorno. 12 Poiché il giorno dell'Eterno degli eserciti verrà contro tutto ciò che è orgoglioso ed altero, e contro tutto ciò che si innalza, per abbassarlo, 13 contro tutti i cedri del Libano, alti ed elevati, e contro tutte le querce di Bashan, 14 contro tutti gli alti monti e contro tutti i colli elevati, 15 contro ogni torre eccelsa e contro ogni muro fortificato, 16 contro tutte le navi di Tarshish e contro tutte le cose piacevoli. 17 L'alterigia dell'uomo sarà abbassata e l'orgoglio degli uomini eminenti sarà umiliato; soltanto l'Eterno sarà esaltato in quel giorno. 18 Gli idoli saranno interamente aboliti. 19 Gli uomini entreranno nelle caverne delle rocce e negli antri della terra davanti al terrore dell'Eterno e allo splendore della sua maestà, quando si leverà per far tremare la terra. 20 In quel giorno gli uomini getteranno ai topi e ai pipistrelli i loro idoli d'argento e i loro idoli d'oro, che si erano fabbricati per adorarli, 21 per entrare nelle fenditure delle rocce e nei crepacci delle rupi davanti al terrore dell'Eterno e davanti allo splendore della sua maestà, quando si leverà per far tremare la terra. 22 Cessate di confidare nell'uomo, nelle cui narici non c'è che un soffio: quale conto si può fare di lui?

Giudizio su Gerusalemme e su Giuda
3:1 Ecco, il Signore, l'Eterno degli eserciti, sta per togliere a Gerusalemme e a Giuda ogni sostegno e appoggio, ogni sostegno di pane e ogni sostegno di acqua, 2 il prode e il guerriero, il giudice e il profeta, l'indovino e l'anziano, 3 il capo di una cinquantina e il notabile, il consigliere, l'esperto in arti magiche e l'abile incantatore. 4 Darò loro dei ragazzi come principi, e dei bambini li domineranno. 5 Il popolo sarà oppresso, l'uno dall'altro, e ognuno dal suo prossimo; il fanciullo sarà insolente verso il vecchio, lo spregevole verso l'uomo onorato. 6 Uno afferrerà il proprio fratello nella casa di suo padre e dirà: «Tu hai un mantello, sii nostro capo e prenditi cura di questa rovina». 7 Ma in quel giorno egli dichiarerà solennemente, dicendo: «Io non fascerò le vostre ferite, perché in casa mia non c'è né pane né mantello; non fatemi capo del popolo». 8 Gerusalemme infatti barcolla e Giuda cade, perché la loro lingua e le loro opere sono contro l'Eterno, per provocare ad ira lo sguardo della sua maestà. 9 La loro parzialità con le persone testimonia contro di essi; mettono in mostra il loro peccato come Sodoma e non lo nascondono. Guai a loro, perché fanno del male a se stessi. 10 Dite al giusto che avrà bene, perché mangerà il frutto delle sue opere. 11 Guai all'empio! Gli verrà addosso la sventura, perché gli sarà reso quel che le sue mani hanno fatto. 12 Gli oppressori del mio popolo sono fanciulli, e donne dominano su di lui. O mio popolo, quelli che ti guidano ti conducono fuori strada e distruggono il sentiero che tu percorri. 13 L'Eterno si presenta per accusare e prende posto per giudicare i popoli. 14 L'Eterno entra in giudizio con gli anziani del suo popolo e con i suoi principi: «Siete voi che avete divorato la vigna; le spoglie del povero si trovano nelle vostre case. 15 Quale diritto avete di calpestare il mio popolo e di pestare la faccia dei poveri?», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti. 16 L'Eterno dice ancora: «Poiché le figlie di Sion sono altezzose e procedono con il collo teso e con sguardi provocanti, camminando a piccoli passi e facendo tintinnare gli anelli ai loro piedi, 17 il Signore colpirà con la scabbia la sommità del capo delle figlie di Sion, e l'Eterno metterà a nudo le loro vergogne». 18 In quel giorno il Signore toglierà l'ornamento degli anelli alle caviglie, i cappellini e le lunette, 19 gli orecchini, i braccialetti e i veli, 20 i turbanti, le catenine ai piedi, le cinture, i vasetti di profumo e gli amuleti, 21 gli anelli, i gioielli al naso, 22 gli abiti da festa, le mantelline, gli scialli e le borsette, 23 gli specchi, le camicette, i cappucci e le vestaglie. 24 E avverrà che invece di profumo vi sarà marciume, invece della cintura una corda, invece di riccioli calvizie, invece di una veste costosa un sacco stretto, un marchio di fuoco invece di bellezza. 25 I tuoi uomini cadranno di spada, e i tuoi prodi in battaglia. 26 Le sue porte gemeranno e saranno in lutto; tutta desolata siederà per terra.

4:1 In quel giorno sette donne afferreranno un uomo e diranno: «Noi mangeremo il nostro pane e ci vestiremo delle nostre vesti; soltanto, lasciaci portare il tuo nome, per togliere la nostra vergogna».

Il germoglio dell'Eterno
2 In quel giorno il germoglio dell'Eterno sarà tutto splendore e gloria, e il frutto della terra sarà l'orgoglio e l'ornamento per gli scampati d'Israele. 3 Ed avverrà che chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo, cioè chiunque in Gerusalemme sarà iscritto tra i vivi. 4 Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà eliminato il sangue dal mezzo di Gerusalemme col soffio di giudizio e col soffio di sterminio, 5 allora l'Eterno creerà su ogni dimora del monte Sion e sulle sue assemblee una nuvola di fumo durante il giorno, e uno splendore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perché su tutta la gloria vi sarà una protezione. 6 E vi sarà una tenda per far ombra contro il caldo di giorno, e per servire di rifugio e di asilo contro la tempesta e la pioggia.

La vigna dell'Eterno
5:1 Voglio cantare per il mio diletto un cantico del mio amico circa la sua vigna. Il mio diletto aveva una vigna su una collina molto fertile. 2 La circondò con una siepe, ne tolse via le pietre, vi piantò viti di ottima qualità, vi costruì in mezzo una torre e vi scavò un torchio. Egli si aspettava che producesse uva buona, invece fece uva selvatica. 3 Or dunque, o abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, giudicate fra me e la mia vigna. 4 Che cosa si sarebbe potuto ancora fare alla mia vigna che io non vi abbia già fatto? Perché, mentre io mi aspettavo che producesse uva buona, essa ha fatto uva selvatica? 5 Ma ora vi farò sapere ciò che sto per fare alla mia vigna: rimuoverò la sua siepe e sarà interamente divorata, abbatterò il suo muro e sarà calpestata. 6 La ridurrò a un deserto: non sarà né potata né zappata, ma vi cresceranno rovi e spine; e comanderò alle nubi di non farvi cadere alcuna pioggia. 7 Or la vigna dell'Eterno degli eserciti è la casa d'Israele, e gli uomini di Giuda sono la piantagione della sua delizia. Egli si aspettava rettitudine ed ecco spargimento di sangue, giustizia ed ecco grida di angoscia.

I guai che attendono i malvagi
8 Guai a quelli che aggiungono casa a casa, che uniscono campo a campo, finché non vi sia più spazio, e così rimaniate soli ad abitare in mezzo al paese. 9 Alle mie orecchie l'Eterno degli eserciti ha giurato: «In verità molte case diventeranno una desolazione, grandi e belle case rimarranno senza abitanti». 10 Poiché dieci iugeri di vigna produrranno solo un bato, e un homer di seme produrrà solo un'efa. 11 Guai a quelli che si alzano al mattino presto per correre dietro a bevande inebrianti e si attardano fino a sera finché il vino li infiammi! 12 Nei loro banchetti vi è la cetra, l'arpa, il tamburello, il flauto e il vino, ma non prestano attenzione all'opera dell'Eterno e non considerano ciò che ha fatto con le sue mani. 13 Perciò il mio popolo va in cattività per mancanza di conoscenza, la sua nobiltà muore di fame e la sua folla sarà arsa dalla sete. 14 Perciò lo Sceol ha dilatato le sue fauci e ha aperto in modo smisurato la sua bocca, e in esso scenderanno la sua gloria, la sua folla, il suo frastuono e chi in essa festeggia. 15 L'uomo comune sarà umiliato, l'uomo importante sarà abbassato e gli occhi dei superbi saranno umiliati. 16 Ma l'Eterno degli eserciti sarà esaltato nel giudizio, e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia. 17 Allora gli agnelli pascoleranno come nei loro pascoli e gli stranieri divoreranno i campi deserti dei ricchi. 18 Guai a quelli che tirano l'iniquità con corde di falsità e il peccato come con corde da carro, 19 e dicono: «Faccia presto, realizzi l'opera sua, affinché la possiamo vedere. Si avvicini e si compia il disegno del Santo d'Israele, affinché lo possiamo conoscere». 20 Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro! 21 Guai a quelli che sono saggi ai loro occhi e intelligenti davanti a loro stessi! 22 Guai ai campioni nel bere il vino e abili nel mescolare bevande inebrianti, 23 che assolvono il malvagio per un regalo e privano il giusto del suo diritto! 24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e la fiamma consuma la paglia, così la loro radice sarà come marciume e il loro fiore sarà portato via come polvere, perché hanno rigettato la legge dell'Eterno degli eserciti e hanno disprezzato la parola del Santo d'Israele. 25 Per questo l'ira dell'Eterno si è accesa contro il suo popolo; egli ha steso la sua mano contro di lui e lo ha colpito; così i monti hanno tremato e i loro cadaveri giacciono come spazzatura in mezzo alle strade; malgrado ciò la sua ira non si è placata e la sua mano rimane distesa. 26 Egli alzerà una bandiera per le nazioni lontane e fischierà loro dalle estremità della terra, ed ecco, esse verranno velocemente e prontamente. 27 Nessuno fra esse sarà stanco o vacillerà, nessuno sonnecchierà o dormirà; la cintura dei loro lombi non si scioglierà, né si romperà il legaccio dei loro calzari. 28 Le loro frecce sono acuminate e tutti i loro archi sono tesi; gli zoccoli dei loro cavalli sembreranno pietre e le ruote dei loro carri un turbine. 29 Il loro ruggito sarà come quello di un leone; ruggiranno come leoncelli; sì, ruggiranno, afferreranno la preda e la porteranno via al sicuro e nessuno gliela strapperà. 30 In quel giorno ruggiranno contro Giuda, come rugge il mare; a guardare il paese, ecco tenebre e angoscia, e la luce sarà oscurata dalle nuvole.

La visione di Isaia e il suo mandato
6:1 Nell'anno della morte del re Uzziah, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto ed elevato, e i lembi del suo manto riempivano il tempio. 2 Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno di essi aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. 3 L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo è l'Eterno degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria». 4 Gli stipiti della porta furono scossi dalla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempì di fumo. 5 Allora io dissi: «Ahimé! Io sono perduto, perché sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; eppure i miei occhi hanno visto il Re, l'Eterno degli eserciti». 6 Allora uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, che aveva preso con le molle dall'altare. 7 Con esso mi toccò la bocca e disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, la tua iniquità è rimossa e il tuo peccato è espiato». 8 Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». Io risposi: «Eccomi, manda me!». 9 Allora egli disse: «Va' e di' a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, guardate pure, ma senza discernere! 10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo, indurisci i suoi orecchi e chiudi i suoi occhi, affinché non veda con i suoi occhi, né oda con i suoi orecchi né intenda con il suo cuore, e così si converta e sia guarito». 11 Io dissi: «Fino a quando, Signore?». Egli rispose: «Finché le città siano devastate e senza abitanti, le case siano senza alcun uomo e il paese sia devastato e desolato, 12 e finché l'Eterno abbia allontanato la gente e vi sia un grande abbandono in mezzo al paese. 13 Rimarrà ancora un decimo della popolazione, ma a sua volta sarà distrutto; come però al terebinto e alla quercia, quando sono abbattuti rimane il ceppo, così una progenie santa sarà il suo ceppo».

Guerra contro Gerusalemme
7:1 Or avvenne ai giorni di Achaz figlio di Jotham, figlio di Uzziah, re di Giuda, che Retsin re di Siria e Pekah figlio di Remaliah, re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono ad espugnarla. 2 Fu perciò riferito alla casa di Davide, dicendo: «I Siri si sono accampati in Efraim». Così il cuore di Achaz e il cuore del suo popolo tremarono, come tremano gli alberi della foresta per il vento. 3 Allora l'Eterno disse a Isaia: «Va' incontro ad Achaz, tu e tuo figlio Scear-Jashub, all'estremità del canale della piscina superiore sulla strada del campo del lavandaio, 4 e digli: Guarda di star tranquillo, non aver paura e il tuo cuore non venga meno a motivo di questi due mozziconi di tizzoni fumanti, per l'ira ardente di Retsin e della Siria, e del figlio di Remaliah. 5 Poiché la Siria, Efraim e il figlio di Remaliah hanno ideato del male contro di te, dicendo: 6 "Saliamo contro Giuda, terrorizziamolo, apriamoci una breccia nelle sue mura e stabiliamo come re nel suo mezzo il figlio di Tabeel"». 7 Così dice il Signore, l'Eterno: «Questo non avverrà, non succederà, 8 perché la capitale della Siria è Damasco e il capo di Damasco è Retsin. Fra sessantacinque anni Efraim sarà fatto a pezzi e non sarà più popolo. 9 La capitale di Efraim è Samaria e il capo di Samaria è il figlio di Remaliah. Se non credete, certamente non sarete resi stabili».

Profezia intorno alla nascita dell'Emmanuele
10 L'Eterno parlò di nuovo ad Achaz e gli disse: 11 «Chiedi per te un segno all'Eterno, il tuo DIO; chiedilo o nelle profondità o nelle altezze». 12 Ma Achaz rispose: «Io non chiederò nulla, non voglio tentare l'Eterno». 13 Allora Isaia disse: «Ascoltate ora, o casa di Davide! È forse poca cosa per voi lo stancare gli uomini, che volete stancare anche il mio DIO? 14 Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio e gli porrà nome Emmanuele. 15 Egli mangerà panna e miele fino a quando sappia rigettare il male e scegliere il bene. 16 Ma prima che il fanciullo sappia rigettare il male e scegliere il bene, il paese che temi a motivo dei suoi due re sarà abbandonato. 17 L'Eterno farà venire il re di Assiria su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre dei giorni quali non vennero da quando Efraim si separò da Giuda. 18 In quel giorno avverrà che l'Eterno fischierà alle mosche che sono all'estremità dei fiumi d'Egitto, e alle api che sono nel paese di Assiria. 19 Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli desolate, nelle fenditure delle rocce, su tutti i cespugli spinosi e su tutti i pascoli. 20 In quel giorno il Signore con un rasoio preso a nolo oltre il Fiume, cioè con il re di Assiria, raderà la testa e i peli delle gambe, e raschierà via anche la barba. 21 In quel giorno avverrà che uno manterrà una giovane vacca e due pecore, 22 e per l'abbondanza del latte che daranno, egli mangerà panna, perché panna e miele mangeranno tutti i superstiti lasciati in mezzo al paese. 23 In quel giorno ogni luogo dove ci potevano essere mille viti del valore di mille sicli d'argento diventerà preda dei rovi e dei pruni. 24 Vi si entrerà con frecce e arco, perché tutto il paese sarà rovi e pruni. 25 E su tutti i colli che erano dissodati con la zappa non si passerà più per paura dei rovi e dei pruni; saranno un luogo dove si manderanno i buoi e che sarà calpestato dalle pecore».

Profezia riguardo alla caduta della Siria e d'Israele
8:1 L'Eterno mi disse: «Prenditi una tavoletta grande e scrivici sopra con caratteri ordinari: "Maher-Shalal-Hash-Baz"». 2 Allora presi con me, come testimoni fidati per testimoniare, il sacerdote Uria e Zaccaria, figlio di Jeberekiah. 3 Mi unii pure alla profetessa, ed ella concepì e diede alla luce un figlio. Allora l'Eterno mi disse: «Chiamalo Maher-Shalal-Hash-Baz; 4 poiché prima che il bambino sappia dire: "Padre mio", o "Madre mia" le ricchezze di Damasco e il bottino di Samaria saranno portati davanti al re di Assiria». 5 L'Eterno mi parlò ancora e mi disse: 6 «Poiché questo popolo ha disprezzato le acque di Siloe che scorrono dolcemente e si rallegra a motivo di Retsin e del figlio di Remaliah, 7 perciò ecco, il Signore farà salire su di loro le acque del Fiume, possenti e copiose, cioè il re di Assiria e tutta la sua gloria; si eleverà sopra tutti i suoi canali e strariperà da tutte le sue sponde. 8 Passerà attraverso Giuda, strariperà e passerà oltre fino ad arrivare al collo, e le sue ali spiegate copriranno tutta l'estensione del tuo paese, o Emmanuele. 9 Associatevi pure tumultuosamente, o popoli, ma sarete frantumati; ascoltate, o voi tutti paesi lontani. Cingetevi pure, ma sarete frantumati; cingetevi pure, ma sarete frantumati. 10 Fate pure dei piani, ma saranno sventati. Proferite una parola, ma non si realizzerà, perché Dio è con noi». 11 Poiché così mi ha parlato l'Eterno con mano potente e mi ha avvertito di non camminare per la via di questo popolo, dicendo: 12 «Non chiamate congiura tutto ciò che questo popolo chiama congiura, non temete ciò che esso teme e non spaventatevi. 13 L'Eterno degli eserciti, lui dovete santificare. Sia lui il vostro timore, sia lui il vostro spavento». 14 Egli sarà un santuario, ma anche una pietra d'intoppo, una roccia d'inciampo per le due case d'Israele, un laccio e una trappola per gli abitanti di Gerusalemme. 15 Tra di loro molti inciamperanno, cadranno, saranno infranti, rimarranno nel laccio e saranno presi. 16 «Chiudi questa testimonianza, sigilla questa legge fra i miei discepoli». 17 Io aspetto l'Eterno, che nasconde la sua faccia alla casa di Giacobbe, e spero in lui. 18 Ecco, io e i figli che l'Eterno mi ha dato, siamo segni e presagi in Israele da parte dell'Eterno degli eserciti, che dimora sul monte Sion. 19 Se vi si dice: «Consultate i medium e i maghi, che sussurrano e bisbigliano», rispondete: «Non deve un popolo consultare il suo DIO? Deve forse rivolgersi ai morti per conto dei vivi?». 20 Attenetevi alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, è perché in esso non c'è luce. 21 Si aggirerà per il paese affranto e affamato; e quando sarà affamato si irriterà e maledirà il suo re e il suo DIO. Volgerà lo sguardo in alto, 22 poi lo volgerà verso la terra, ed ecco calamità, tenebre, oscurità piena di angoscia, e sarà sospinto nelle più fitte tenebre.

Profezia della nascita e regno del Messia
23 Ma le tenebre non dureranno sempre su colei che ora è nell'angoscia. Come nei tempi passati egli ha coperto di obbrobrio il paese di Zabulon e il paese di Neftali, così in avvenire coprirà di gloria la terra vicina al mare, oltre il Giordano, la Galilea dei gentili.

9:1 Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano nel paese dell'ombra della morte, si è levata una luce. 2 Tu hai accresciuto la nazione, hai aumentato la loro gioia; essi gioiscono davanti a te come si gioisce alla mietitura, e come si giubila quando si divide il bottino. 3 Poiché tu hai spezzato il giogo che gravava su di lui, il bastone sulle sue spalle e la verga di chi l'opprimeva, come nel giorno di Madian. 4 Poiché ogni calzatura di guerriero nella mischia e ogni mantello rotolato nel sangue, sarà destinato ad essere arso e sarà esca del fuoco. 5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato. Sulle sue spalle riposerà l'impero, e sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace. 6 Non ci sarà fine all'incremento del suo impero e pace sul trono di Davide e sul suo regno, per stabilirlo fermamente e rafforzarlo mediante il giudizio e la giustizia, ora e sempre. Questo farà lo zelo dell'Eterno degli eserciti.

L'ira dell'Eterno contro Israele
7 Il Signore manda una parola contro Giacobbe ed essa è caduta sopra Israele. 8 Tutto il popolo la conoscerà, Efraim e gli abitanti di Samaria, che nel loro orgoglio e arroganza di cuore dicono: 9 «I mattoni sono caduti, ma noi ricostruiremo con pietre squadrate; i sicomori sono stati tagliati, ma noi li sostituiremo con cedri». 10 Per questo l'Eterno susciterà contro di lui gli avversari di Retsin e spronerà i suoi nemici: 11 i Siri dall'oriente, i Filistei dall'occidente, che divoreranno Israele a bocca spalancata. Malgrado tutto ciò la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa. 12 Tuttavia il popolo non torna a colui che lo colpisce e non cerca l'Eterno degli eserciti. 13 Perciò l'Eterno reciderà da Israele capo e coda, ramo di palma e giunco in un solo giorno. 14 L'anziano e il notabile sono il capo, e il profeta che insegna la menzogna è la coda. 15 Quelli che guidano questo popolo lo fanno sviare, e quelli che sono da loro guidati sono divorati. 16 Perciò l'Eterno non si compiacerà dei suoi giovani, né avrà compassione dei suoi orfani e delle sue vedove, perché tutti sono ipocriti e perversi, e ogni bocca proferisce follia. Malgrado tutto ciò la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa. 17 Poiché la malvagità arde come un fuoco, che divora rovi e pruni e divampa nel folto della foresta, che salgono quindi in alto come una colonna di fumo. 18 Per l'ira dell'Eterno degli eserciti il paese brucia e il popolo è come esca per il fuoco; nessuno ha pietà del proprio fratello. 19 Si strappa via a destra, ma si è ancora affamati; si divora a sinistra, ma non ci si sazia; ognuno divora la carne del proprio braccio: 20 Manasse divora Efraim, ed Efraim Manasse; e insieme sono contro Giuda. Malgrado tutto ciò la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.

10:1 Guai a quelli che promulgano decreti iniqui e a quelli che continuano a redigere sentenze ingiuste, 2 per negare giustizia ai miseri, per spogliare del diritto i poveri del mio popolo, e far così delle vedove la loro preda e degli orfani il loro bottino. 3 Che farete nel giorno del castigo e della distruzione che verrà da lontano? Da chi fuggirete in cerca di aiuto e a chi lascerete la vostra ricchezza? 4 Non resterà loro che curvarsi fra i prigionieri o cadere fra gli uccisi. Malgrado tutto ciò la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.

Il giudizio di Dio sopra l'Assiria
5 Guai all'Assiria, la verga della mia ira, nelle cui mani c'è il bastone della mia indignazione! 6 Io la manderò contro una nazione empia e contro il popolo della mia ira. Le comanderò di saccheggiarlo, di depredarlo e di calpestarlo come il fango delle strade. 7 Essa però non intende così e nel suo cuore non pensa così, ma ha in cuore di distruggere e di sterminare un gran numero di nazioni. 8 Infatti dice: «I miei principi non sono tutti quanti re? 9 Non è Kalno come Karkemish? Non è Hamath come Arpad? Non è Samaria come Damasco? 10 Come la mia mano ha raggiunto i regni degli idoli le cui immagini scolpite erano più numerose di quelle di Gerusalemme e di Samaria, 11 come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, non farò pure così a Gerusalemme e ai suoi idoli?». 12 Ma avverrà che, quando il Signore avrà portato a termine tutta la sua opera sul monte Sion e a Gerusalemme, egli dirà: «Io punirò il frutto dell'alterigia del cuore del re di Assiria e la gloria dei suoi occhi alteri». 13 Infatti egli dice: «L'ho fatto con la forza della mia mano e con la mia sapienza, perché sono intelligente, ho rimosso i confini dei popoli, ho depredato i loro tesori e come uomo potente ho deposto quelli che erano sul trono. 14 La mia mano ha trovato come un nido le ricchezze dei popoli; come uno raccoglie delle uova abbandonate, così io ho raccolto la terra intera e non ci fu nessuno che abbia mosso le ali, o abbia aperto il becco e pigolato». 15 La scure si gloria forse con chi taglia con essa o si fa grande la sega con chi la maneggia? Come se la verga dovesse dirigere colui che la alza, o come se il bastone potesse alzarsi come se non fosse legno! 16 Perciò il Signore, l'Eterno degli eserciti, manderà la consunzione tra le sue schiere più valide, e al posto della sua gloria egli accenderà un fuoco, come il fuoco di un incendio. 17 Così la luce d'Israele diventerà un fuoco e il suo Santo una fiamma, che arderà e divorerà i suoi rovi e i suoi pruni in un sol giorno. 18 Egli consumerà la gloria della sua foresta e della sua fertile campagna dall'anima fino al corpo; sarà come un ammalato che viene meno. 19 Il resto degli alberi della sua foresta sarà ridotto a un numero così esiguo che persino un bambino potrebbe farne il conto.

Il residuo d'Israele
20 In quel giorno avverrà che il residuo d'Israele e gli scampati della casa di Giacobbe non si appoggeranno più su colui che li colpiva, ma si appoggeranno in verità sull'Eterno, il Santo d'Israele. 21 Un residuo, il residuo di Giacobbe, tornerà al Dio potente. 22 Poiché, anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare, solo un suo residuo tornerà; lo sterminio decretato farà traboccare la giustizia. 23 Infatti il Signore, l'Eterno degli eserciti, compirà lo sterminio decretato in mezzo a tutta la terra. 24 Perciò così dice il Signore, l'Eterno degli eserciti: «O popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiro, che ti percuote con la verga e alza il suo bastone contro di te, come fece l'Egitto. 25 Poiché ancora un breve tempo, e l'indignazione cesserà, mentre la mia ira si volgerà alla loro distruzione. 26 L'Eterno degli eserciti leverà contro di lui la sferza, come quando colpì Madian al masso di Horeb; e come distese il suo bastone sul mare, così lo alzerà ancora come fece in Egitto. 27 In quel giorno avverrà che il suo carico sarà allontanato dalle tue spalle e il suo giogo dal tuo collo; il giogo sarà distrutto dall'unzione dell'olio». 28 Egli arriva a Aiath, oltrepassa Migron, depone i suoi bagagli a Mikmash. 29 Valicano il passo, si accampano a Gheba; Ramah trema, Ghibeah di Saul è fuggita. 30 Alza la tua voce, o figlia di Gallim! Presta attenzione, o Laish! Povera Anathoth! 31 Madmenah è fuggita, gli abitanti di Ghebim cercano un rifugio. 32 Tuttavia oggi farà sosta a Nob, agitando il pugno contro il monte della figlia di Sion, la collina di Gerusalemme. 33 Ecco, il Signore, l'Eterno degli eserciti, stroncherà i rami con terribile violenza; i più alti saranno tagliati, i più altezzosi saranno abbassati. 34 Egli abbatterà con la scure il folto della foresta, e il Libano cadrà sotto i colpi del Potente.

Il regno messianico del germoglio di Isai
11:1 Poi un ramoscello uscirà dal tronco di Isai e un germoglio spunterà dalle sue radici. 2 Lo Spirito dell'Eterno riposerà su lui: spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di potenza, spirito di conoscenza e di timore dell'Eterno. 3 Il suo diletto sarà nel timore dell'Eterno, non giudicherà secondo le apparenze, non darà sentenze per sentito dire, 4 ma giudicherà i poveri con giustizia e farà decisioni eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca e col soffio delle sue labbra farà morire l'empio. 5 La giustizia sarà la cintura dei suoi lombi e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi. 6 Il lupo abiterà con l'agnello e il leopardo giacerà col capretto; il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno insieme e un bambino li guiderà. 7 La vacca pascolerà con l'orsa, i loro piccoli giaceranno insieme, e il leone si nutrirà di paglia come il bue. 8 Il lattante giocherà sulla buca dell'aspide, e il bambino divezzato metterà la sua mano nel covo della vipera. 9 Non si farà né male né distruzione su tutto il mio monte santo, poiché il paese sarà ripieno della conoscenza dell'Eterno, come le acque ricoprono il mare. 10 In quel giorno avverrà che la radice di Isai si ergerà come una bandiera per i popoli; le nazioni lo cercheranno, e il luogo del suo riposo sarà glorioso.

Il residuo d'Israele
11 In quel giorno avverrà che il Signore stenderà la sua mano una seconda volta per riscattare il residuo del suo popolo superstite dall'Assiria e dall'Egitto, da Pathros e dall'Etiopia, da Elam, da Scinar e da Hamath e dalle isole del mare. 12 Egli alzerà il vessillo per le nazioni, raccoglierà gli espulsi d'Israele e radunerà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra. 13 La gelosia di Efraim scomparirà e gli avversari di Giuda saranno annientati; Efraim non invidierà più Giuda e Giuda non sarà più ostile ad Efraim. 14 Essi piomberanno a volo sulle spalle dei Filistei verso occidente, insieme saccheggeranno i figli dell'oriente; metteranno le loro mani su Edom e su Moab, e i figli di Ammon saranno loro sudditi. 15 L'Eterno distruggerà interamente la lingua del mare d'Egitto, e con la potenza del suo soffio agiterà la sua mano sul fiume e lo colpirà dividendolo in sette canali, così da poterlo attraversare con i sandali. 16 Vi sarà una strada per il residuo del suo popolo rimasto in Assiria, come ce ne fu una per Israele il giorno che uscì dal paese d'Egitto.

Cantico di ringraziamento e di lode
12:1 In quel giorno dirai: «Io ti celebro, o Eterno. Anche se ti eri adirato con me, la tua ira si è calmata e mi hai consolato. 2 Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia e non avrò paura, perché l'Eterno, , l'Eterno è la mia forza e il mio cantico, ed è stato la mia salvezza». 3 Voi attingerete con gioia l'acqua dalle fonti della salvezza. 4 In quel giorno direte: «Celebrate l'Eterno, invocate il suo nome, fate conoscere le sue opere tra i popoli, proclamate che il suo nome è eccelso! 5 Cantate lodi all'Eterno, perché ha fatto cose grandiose; questo sia noto in tutta la terra. 6 Grida ed esulta di gioia, o abitatrice di Sion, perché grande è in mezzo a te il Santo d'Israele».

Profezia contro Babilonia
13:1 Profezia su Babilonia, data in visione a Isaia, figlio di Amots. 2 «Issate una bandiera su un alto monte, alzate la voce verso di loro, agitate la mano perché entrino nelle porte dei principi. 3 Io ho dato ordini a quelli che sono a me consacrati, ho chiamato i miei prodi per eseguire la mia ira, quelli che esultano nella mia grandezza. 4 C'è il rumore di una grande moltitudine sui monti, simile a quello di un popolo immenso; il rumore tumultuoso di regni, di nazioni radunate. L'Eterno degli eserciti passa in rassegna l'esercito per la battaglia. 5 Vengono da un paese lontano, dalla estremità dei cieli, l'Eterno e gli strumenti della sua ira, per distruggere tutta la terra. 6 Urlate, perché il giorno dell'Eterno è vicino; esso viene come una devastazione da parte dell'Onnipotente. 7 Perciò tutte le mani saranno fiacche e ogni cuor d'uomo verrà meno. 8 Saranno colti da spavento, spasimi e dolori li prenderanno, si contorceranno come una partoriente, si guarderanno l'un l'altro sbigottiti, le loro facce saranno facce di fuoco. 9 Ecco, il giorno dell'Eterno viene: giorno crudele, d'indignazione e d'ira ardente, per fare della terra un deserto e sterminare da essa i peccatori. 10 Poiché le stelle del cielo e le loro costellazioni non faranno più brillare la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà più la sua luce. 11 Io punirò il mondo per la sua malvagità e gli empi per la loro iniquità; metterò fine all'alterigia dei superbi e abbatterò l'arroganza dei tiranni. 12 Renderò l'uomo mortale più raro dell'oro fino, l'umanità più rara dell'oro di Ofir. 13 Perciò farò tremare i cieli, e la terra sarà scossa dal suo luogo a causa dell'indignazione dell'Eterno degli eserciti nel giorno della sua ira ardente. 14 Allora, come una gazzella inseguita o come un gregge che nessuno raduna, ognuno si volgerà verso il suo popolo, ognuno fuggirà al proprio paese. 15 Chiunque sarà trovato sarà trafitto, e chiunque sarà preso cadrà di spada. 16 I loro bambini saranno sfracellati davanti ai loro occhi, le loro case saranno saccheggiate e le loro mogli saranno violentate. 17 Ecco, io suscito contro di essi i Medi che non penseranno all'argento e non prenderanno alcun piacere nell'oro. 18 I loro archi atterreranno i giovani; non avranno pietà del frutto del grembo; il loro occhio non risparmierà i bambini. 19 Così Babilonia, lo splendore dei regni, la gloria dell'orgoglio dei Caldei, sarà come Sodoma e Gomorra quando DIO le sovvertì. 20 Essa non sarà mai più abitata né popolata di generazione in generazione; l'Arabo non vi pianterà più la tenda, né i pastori vi faranno sostare le greggi. 21 Ma vi riposeranno le fiere del deserto, le sue case saranno piene di gufi, vi dimoreranno gli struzzi, vi danzeranno i satiri. 22 Le iene ululeranno nelle sue case desolate, gli sciacalli nei suoi palazzi lussuosi. Il suo tempo si avvicina, i suoi giorni non saranno prolungati».

Liberazione d'Israele, che si farà beffe di Babilonia
14:1 Poiché l'Eterno avrà pietà di Giacobbe, sceglierà ancora Israele e li ristabilirà sulla loro terra; gli stranieri si uniranno a loro e si stringeranno alla casa di Giacobbe. 2 I popoli li prenderanno e li ricondurranno nel loro paese e la casa d'Israele li possederà nel paese dell'Eterno come servi e serve; faranno prigionieri quelli che li avevano fatti prigionieri e regneranno sui loro oppressori. 3 Così nel giorno in cui l'Eterno ti avrà dato riposo dal tuo affanno, dalla tua agitazione e dalla dura schiavitù alla quale eri stato asservito, 4 tu pronunzierai questa sentenza sul re di Babilonia e dirai: «Come è finito l'oppressore, l'esattrice d'oro è finita. 5 L'Eterno ha spezzato il bastone degli empi, lo scettro dei despoti. 6 Colui che nel suo furore percuoteva i popoli con colpi incessanti, colui che dominava con ira sulle nazioni è inseguito senza misericordia. 7 Tutta la terra riposa tranquilla, la gente erompe in gridi di gioia. 8 Perfino i cipressi e i cedri del Libano gioiscono per te e dicono: "Da quando sei atterrato, nessun tagliabosco è più salito contro di noi". 9 Lo Sceol di sotto è in agitazione per te, per farsi incontro al tuo arrivo; esso risveglia gli spiriti dei trapassati, tutti i principi della terra; ha fatto alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni. 10 Tutti prendono la parola per dirti: "Anche tu sei diventato debole come noi e sei divenuto simile a noi. 11 Il tuo fasto è precipitato nello Sceol assieme al suono delle tue arpe; sotto di te si stende un letto di vermi e i vermi sono la tua coperta". 12 Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni? 13 Tu dicevi in cuor tuo: "Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord; 14 salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo". 15 Invece sarai precipitato nello Sceol, nelle profondità della fossa. 16 Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente e dicono: "È questo l'uomo che faceva tremare la terra, che scuoteva i regni, 17 che ridusse il mondo come un deserto, distrusse le sue città e non lasciò mai andar liberi i suoi prigionieri?". 18 Tutti i re delle nazioni, tutti quanti riposano in gloria, ciascuno nel proprio sepolcro; 19 tu invece sei stato gettato lontano dalla tua tomba come un germoglio abominevole, come un vestito di uccisi trafitti colla spada, che scendono sui sassi della fossa, come un cadavere calpestato. 20 Tu non sarai riunito a loro nella sepoltura, perché hai distrutto il tuo paese e hai ucciso il tuo popolo; la discendenza dei malfattori non sarà più nominata. 21 Preparate il massacro dei suoi figli a causa della iniquità dei loro padri, perché non si alzino più a prendere possesso della terra e a riempire la faccia del mondo di città. 22 "Io mi leverò contro di loro", dice l'Eterno degli eserciti, "e sterminerò da Babilonia il nome e i superstiti, la progenie e la discendenza", dice l'Eterno. 23 "Ne farò il dominio del porcospino e paludi di acqua; la spazzerò con la scopa della distruzione", dice l'Eterno degli eserciti».

Profezia contro gli Assiri
24 L'Eterno degli eserciti ha giurato, dicendo: «In verità come ho pensato, così sarà, e come ho deciso, così accadrà. 25 Frantumerò l'Assiro nel mio paese e lo calpesterò sui miei monti; allora il suo giogo sarà rimosso da essi, e il suo carico sarà rimosso dalle loro spalle. 26 Questo è il piano deciso contro tutta la terra e questa è la mano stesa contro tutte le nazioni. 27 Poiché l'Eterno degli eserciti ha deciso questo e chi potrà annullarlo? La sua mano è stesa e chi potrà fargliela ritirare?».

Profezia contro i Filistei
28 Nell'anno della morte del re Achaz fu pronunciata questa profezia: 29 «Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta, perché la verga che ti colpiva è spezzata! Poiché dalla radice del serpente uscirà una vipera, e il suo frutto sarà un serpente ardente e volante. 30 I primogeniti dei poveri avranno di che cibarsi e i bisognosi riposeranno al sicuro; ma farò morire di fame la tua radice, e questo distruggerà il tuo residuo. 31 Urla, o porta, grida, o città! Struggi, o Filistia tutta quanta, perché dal nord viene un fumo, e nessuno lascia il suo posto nelle sue schiere». 32 Che si risponderà ai messaggeri di questa nazione? «Che l'Eterno ha fondato Sion e in essa gli afflitti del suo popolo trovano rifugio».

Profezia contro Moab
15:1 Profezia su Moab.
Ar-Moab è stato devastato di notte ed è stato distrutto. Sì, Kir-Moab è stato devastato di notte ed è stato distrutto. 2 È salito al tempio e a Didon, sugli alti luoghi, per piangere; Moab innalza un lamento su Nebo e su Medeba; tutte le teste sono rasate, tutte le barbe tagliate. 3 Nelle sue strade indossano sacchi, sui tetti e nelle piazze ognuno si lamenta piangendo a dirotto. 4 Heshbon ed Elealeh urlano, il loro grido si ode fino a Jahats, perciò i guerrieri di Moab mandano grida di dolore; la sua anima freme. 5 Il mio cuore geme per Moab, i cui fuggiaschi arrivano fino a Tsoar, come una giovenca di tre anni. Sì, essi fanno piangendo la salita di Luhith e mandano grida di distruzione sulla via di Horonaim; 6 perché le acque di Nimrim sono una desolazione, l'erba è seccata, l'erba tenera è scomparsa, non c'è più nulla di verde. 7 Per questo le ricchezze che hanno acquisito e quelle cose che hanno accumulato, le trasportano oltre il torrente dei salici. 8 Le grida risuonano per tutto il territorio di Moab, il suo urlo giunge fino ad Eglaim, il suo urlo giunge fino a Beer-Elim. 9 Le acque di Dimon sono piene di sangue, perché infliggerò a Dimon altri mali: un leone per gli scampati di Moab e per quelli rimasti nel paese.

16:1 «Mandate un agnello al dominatore del paese, da Sela verso il deserto, al monte della figlia di Sion. 2 Poiché avverrà che ai guadi dell'Arnon le figlie di Moab saranno come un uccello scacciato dal nido. 3 Dacci un consiglio, fa' giustizia! Rendi la tua ombra come la notte in pieno mezzodì; nascondi i dispersi, non tradire i fuggiaschi. 4 O Moab, lascia dimorare presso di te i miei dispersi, sii per loro un rifugio di fronte al devastatore. Poiché il tiranno non c'è più, la devastazione è cessata, gli oppressori sono scomparsi dal paese. 5 Allora un trono sarà reso stabile nella misericordia, e su di esso siederà nella fedeltà, nella tenda di Davide, uno che giudicherà, eserciterà il giudizio e sarà pronto a far giustizia». 6 «Noi abbiamo sentito parlare dell'orgoglio di Moab, estremamente orgoglioso, della sua alterigia, della sua superbia, della sua arroganza, del suo vantarsi senza fondamento». 7 Per questo Moab innalzerà un lamento per Moab, tutti si lamenteranno. Voi piangerete costernati per le focacce di uva di Kir-Hareseth. 8 Poiché le campagne di Heshbon languiscono, come pure le vigne di Sibmah; i padroni delle nazioni hanno distrutto le sue piante migliori che arrivavano fino a Jazer e erravano per il deserto; i suoi rami si estendevano e oltrepassavano il mare. 9 Perciò con il pianto di Jazer piangerò le vigne di Sibmah; ti inzupperò con le mie lacrime, o Heshbon, o Elealeh, perché sui tuoi frutti d'estate e sulle tue messi si è abbattuto un grido di guerra. 10 La gioia e il giubilo sono scomparsi dalla fertile campagna; nelle vigne non ci sono più canti, né grida d'allegrezza; il pigiatore non pigia più il vino nei tini; io ho fatto cessare il grido di gioia. 11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come un'arpa, e il mio interiore per Kir-Heres. 12 E avverrà che quando Moab si presenterà e si stancherà sull'alto luogo, entrerà nel suo santuario per pregare, ma non otterrà nulla. 13 Questa è la parola che l'Eterno indirizzò un tempo a Moab. 14 Ma ora l'Eterno ha parlato, dicendo: «Entro tre anni, come gli anni di un bracciante salariato, la gloria di Moab cadrà in disprezzo insieme a tutta quella grande moltitudine; e rimarrà solamente un numero molto piccolo e debole».

Profezia contro Damasco e Samaria
17:1 Profezia contro Damasco.
«Ecco, Damasco cesserà di essere una città e diventerà un cumulo di rovine. 2 Le città di Aroer saranno abbandonate; diventeranno pascolo per le greggi che vi riposeranno senza che alcuno le spaventi. 3 A Efraim sarà tolta la fortezza, a Damasco il regno; e il residuo di Siria sarà come la gloria dei figli d'Israele», dice l'Eterno degli eserciti. 4 «In quel giorno avverrà che la gloria di Giacobbe svanirà e la pinguedine del suo corpo sarà consumata. 5 Avverrà come quando il mietitore raccoglie il grano e col suo braccio taglia le spighe; avverrà come quando si raccolgono le spighe nella valle di Refaim. 6 Vi rimarranno alcuni grappoli da racimolare, come quando si bacchiano le olive: due o tre olive in cima ai rami più alti, quattro o cinque sui rami più carichi», dice l'Eterno, il DIO d'Israele. 7 In quel giorno l'uomo volgerà lo sguardo al suo Creatore e i suoi occhi guarderanno al Santo d'Israele. 8 Non si volgerà più agli altari, opera delle sue mani e non guarderà più a quel che le sue dita hanno fatto, agli Ascerim e agli altari per l'incenso. 9 In quel giorno le sue città fortificate saranno come un luogo abbandonato nella foresta o come un ramo abbandonato davanti ai figli d'Israele, e sarà una desolazione. 10 Poiché hai dimenticato il DIO della tua salvezza e non ti sei ricordato della Rocca della tua forza, perciò hai piantato piantagioni e le hai innestate con ramoscelli stranieri. 11 Il giorno che le piantasti le circondasti con una siepe; al mattino fai germogliare i tuoi semi, ma il raccolto sarà un cumulo di rovine nel giorno di malattia e dolore incurabile. 12 Ah, il tumulto di un gran numero di popoli, che rumoreggiano come il muggito dei mari e come il fragore delle nazioni, rumoreggiano come il fragore di acque potenti! 13 Le nazioni rumoreggiano come il fragore di molte acque, ma Dio le minaccia, ed esse fuggono lontano, sospinte come la pula dei monti davanti al vento, come un mulinello di polvere davanti al turbine. 14 Alla sera, ecco il terrore, e prima del mattino non c'è più nulla. Questa è la parte di quelli che ci depredano, la sorte di quelli che ci saccheggiano.

Profezia contro l'Etiopia
18:1 Guai al paese dalle ali strepitanti che si trova oltre i fiumi di Etiopia, 2 che manda ambasciatori per mare in navicelle di papiro sulle acque, dicendo: «Andate, o veloci messaggeri, verso una nazione di alta statura e dalla pelle lucida, verso un popolo temuto dai suoi inizi in poi, nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi». 3 Voi tutti, abitanti del mondo e quanti dimorate sulla terra, quando la bandiera sarà issata sui monti, guardate, e quando la tromba suonerà, ascoltate! 4 Poiché così mi ha detto l'Eterno: «Starò tranquillo e guarderò dalla mia dimora, come un calore sereno e luminoso alla luce del sole, come una nube di rugiada nel calore della mietitura». 5 Poiché prima della mietitura, quando la fioritura è finita e il fiore è diventato un grappolo in fase di maturazione, egli taglierà i ramoscelli con le roncole, e strapperà via e troncherà i tralci. 6 Essi saranno abbandonati tutti insieme agli uccelli rapaci dei monti e alle bestie della terra: gli uccelli rapaci passeranno sopra di essi l'estate e le bestie della terra passeranno sopra di essi l'inverno. 7 In quel tempo saranno portate offerte all'Eterno degli eserciti da una nazione di alta statura e dalla pelle lucida, da un popolo temuto dai suoi inizi in poi, una nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi; saranno portate al luogo in cui si trova il nome dell'Eterno degli eserciti, sul monte Sion.

Profezia contro l'Egitto
19:1 Profezia sull'Egitto.
Ecco l'Eterno che cavalca su una nuvola leggera ed entra in Egitto. Gli idoli d'Egitto barcollano davanti a lui, e il cuore degli Egiziani viene meno dentro di loro. 2 «Aizzerò Egiziani contro Egiziani, ognuno combatterà contro il proprio fratello, e ognuno contro il proprio vicino, città contro città, regno contro regno. 3 Lo spirito dell'Egitto verrà meno nel suo mezzo, e io distruggerò i suoi disegni; così essi consulteranno gli idoli e gli incantatori, i medium e i maghi. 4 Consegnerò l'Egitto nelle mani di un duro padrone, e un re crudele lo dominerà», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti. 5 Le acque del mare si prosciugheranno, il fiume inaridirà e seccherà. 6 I fiumi diventeranno nauseabondi, i canali d'Egitto si svuoteranno e si seccheranno e le canne e i giunchi inaridiranno. 7 I prati accanto al Nilo, alla foce del Nilo e tutti i campi seminati lungo il fiume seccheranno, saranno spazzati via e spariranno. 8 I pescatori gemeranno, tutti quelli che gettano l'amo nel Nilo si lamenteranno e quelli che stendono le reti sulle acque languiranno. 9 Quelli che lavorano il lino pettinato e i tessitori di cotone saranno confusi. 10 Le loro fondamenta saranno infrante e tutti i lavoratori salariati saranno contristati. 11 Certamente i principi di Tsoan sono stolti; i più saggi consiglieri del Faraone danno consigli insensati. Come potete dire al Faraone: «Io sono figlio di saggi, figlio di antichi re»? 12 Dove sono ora i tuoi saggi? Te lo dichiarino ora e riconoscano ciò che l'Eterno degli eserciti ha deciso contro l'Egitto. 13 I principi di Tsoan sono diventati stolti, i principi di Nof si ingannano; quelli che sono la pietra angolare delle sue tribù hanno fatto traviare l'Egitto. 14 L'Eterno ha mescolato nel suo mezzo uno spirito di perversione, ed essi hanno fatto fuorviare l'Egitto in ogni sua impresa, come barcolla l'ubriaco nel suo vomito. 15 E nulla potrà fare l'Egitto: il capo o la coda, la palma o il giunco. 16 In quel giorno l'Egitto sarà come le donne, e tremerà e sarà spaventato di fronte alla mano che l'Eterno degli eserciti agiterà contro di lui. 17 Il paese di Giuda sarà il terrore dell'Egitto; ogni volta che se ne farà menzione, sarà un vero spavento a motivo della decisione presa contro di lui dall'Eterno degli eserciti. 18 In quel giorno vi saranno nel paese d'Egitto cinque città che parleranno la lingua di Canaan e giureranno per l'Eterno degli eserciti; una di esse si chiamerà "la città della distruzione". 19 In quel giorno in mezzo al paese d'Egitto vi sarà un altare consacrato all'Eterno, e una stele eretta all'Eterno presso la sua frontiera. 20 Sarà un segno e una testimonianza per l'Eterno degli eserciti nel paese d'Egitto; quando essi grideranno all'Eterno a motivo dei loro oppressori, egli manderà loro un salvatore e uno potente che li libererà. 21 L'Eterno si farà conoscere all'Egitto e gli Egiziani conosceranno l'Eterno in quel giorno; gli offriranno sacrifici e oblazioni di cibo, faranno voti all'Eterno e li adempiranno. 22 L'Eterno colpirà gli Egiziani, li colpirà e li guarirà; essi ritorneranno all'Eterno, che darà ascolto alle loro preghiere e li guarirà. 23 In quel giorno vi sarà una strada dall'Egitto all'Assiria; gli Assiri andranno in Egitto e gli Egiziani in Assiria, e gli Egiziani serviranno con gli Assiri. 24 In quel giorno Israele, il terzo con l'Egitto e con l'Assiria, sarà una benedizione in mezzo alla terra. 25 L'Eterno degli eserciti li benedirà, dicendo: «Benedetto sia l'Egitto mio popolo, l'Assiria opera delle mie mani e Israele mia eredità!».

Profezia contro l'Egitto e l'Etiopia
20:1 Nell'anno in cui Tartan venne a Ashdod, mandato da Sargon, re di Assiria, egli combattè contro Ashdod e la prese. 2 In quel tempo l'Eterno parlò per mezzo di Isaia, figlio di Amots, e gli disse: «Va' e rimuovi il sacco dai tuoi lombi e togli i calzari dai tuoi piedi». Egli fece così, andando nudo e scalzo. 3 Quindi l'Eterno disse: «Come il mio servo Isaia è andato nudo e scalzo per tre anni quale segno e presagio contro l'Egitto e contro l'Etiopia, 4 così il re di Assiria condurrà via i prigionieri dell'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi, nudi e scalzi, con le natiche scoperte, a vergogna dell'Egitto. 5 Allora essi saranno spaventati e confusi, a causa dell'Etiopia, loro speranza, e a causa dell'Egitto, loro gloria. 6 In quel giorno gli abitanti di questa regione costiera diranno: «Ecco, che cosa è avvenuto a quelli nei quali riponevamo la nostra speranza e presso i quali ci eravamo rifugiati in cerca di aiuto, per essere liberati dal re di Assiria. Come scamperemo noi?».

La caduta di Babilonia
21:1 Profezia contro il deserto del mare.
Come i turbini passano velocemente, attraverso il Neghev, così un invasore viene dal deserto, da un paese spaventevole. 2 Una visione terribile mi è stata mostrata: Il perfido agisce con perfidia e il devastatore devasta. Sali, o Elam. Stringi d'assedio, o Media! Ho fatto cessare ogni suo gemito. 3 Per questo i miei lombi sono pieni di dolori; le doglie mi hanno colto, come le doglie di una donna partoriente; sono sconvolto per ciò che ho udito, sono spaventato per ciò che ho visto. 4 Il mio cuore è smarrito lo spavento mi ha preso; la notte che tanto desideravo è diventata per me uno spavento. 5 Mentre si prepara la tavola, si sta di guardia sulla torre di vedetta, si mangia e si beve. «Alzatevi, o capi e ungete gli scudi». 6 Poiché così mi ha detto il Signore: «Va', metti una sentinella, che annunzi ciò che vede». 7 Essa vide carri e coppie di cavalieri, alcuni che cavalcavano asini e altri che cavalcavano cammelli, e osservò con attenzione, con molta attenzione. 8 Poi gridò come un leone: «O Signore, di giorno io sto sempre sulla torre di vedetta, e tutte le notti sto in piedi al mio posto di guardia. 9 Ed ecco arrivare dei carri e delle coppie di cavalieri». Allora essa riprese a dire: «È caduta, è caduta Babilonia! Tutte le immagini scolpite dei suoi dèi giacciono a terra frantumate. 10 O popolo mio, che ho trebbiato e calpestato nella mia aia, ciò che ho udito dall'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, io te l'ho annunziato!».

Profezia contro Dumah
11 Profezia contro Dumah.
Mi gridano da Seir: «Sentinella, a che punto è giunta la notte? Sentinella, a che punto è giunta la notte?». 12 La sentinella risponde: «Vien la mattina, poi anche la notte. Se volete interrogare, interrogate pure; ritornate, venite».

Profezia contro l'Arabia
13 Profezia contro l'Arabia.
Passerete la notte nelle foreste dell'Arabia, o carovane dei Dedaniti. 14 Andate incontro all'assetato portando acqua, o abitanti del paese di Tema; sono venuti incontro al fuggiasco col loro pane. 15 Poiché essi fuggono davanti alle spade, davanti alla spada sguainata, davanti all'arco teso, davanti al furore della battaglia. 16 Poiché così mi ha detto il Signore: «Fra un anno, come l'anno di un bracciante salariato, tutta la gloria di Kedar scomparirà; 17 e ciò che resterà del numero degli arcieri, gli uomini valorosi dei figli di Kedar, sarà poca cosa, poiché l'Eterno, il DIO d'Israele, ha parlato».

Profezia contro Gerusalemme
22:1 Profezia contro la Valle della Visione.
Che hai tu ora, che sei salita tutta quanta sui tetti, 2 tu che sei piena di clamori, città tumultuante, città gaudente? I tuoi uccisi non sono stati uccisi di spada né sono morti in battaglia. 3 Tutti i tuoi capi sono fuggiti insieme, sono stati fatti prigionieri senza arco; tutti quelli trovati in te sono stati fatti prigionieri, benché fossero fuggiti lontano. 4 Perciò dico: «Allontanate lo sguardo da me; io piangerò amaramente. Non cercate di consolarmi per la desolazione della figlia del mio popolo». 5 Poiché è un giorno di costernazione, di distruzione e di perplessità, da parte del Signore, l'Eterno degli eserciti; nella Valle delle Visioni le mura sono abbattute e il grido di aiuto giunge fino al monte. 6 Elam ha preso la faretra con carri di uomini e cavalieri, Kir ha scoperto lo scudo. 7 Avverrà che le tue migliori valli saran piene di carri e i cavalieri prenderanno posizione davanti alle tue porte. 8 Poi egli rimosse la protezione di Giuda, e in quel giorno tu hai rivolto lo sguardo all'arsenale del palazzo della Foresta. 9 Avete pure visto quanto numerose fossero le brecce della città di Davide, e avete raccolto le acque della piscina inferiore. 10 Avete contato le case di Gerusalemme e demolito le case per fortificare le mura. 11 Avete inoltre costruito un serbatoio tra i due muri per le acque della vecchia piscina, ma non avete guardato a chi ha fatto questo, né avete preso in considerazione chi ha ideato questo da lungo tempo. 12 In quel giorno il Signore, l'Eterno degli eserciti, vi ha chiamati a piangere, a far cordoglio, a radervi il capo e a cingervi di sacco. 13 Invece ecco gioia e allegria, si ammazzano buoi e si scannano pecore, si mangia carne e si beve vino: «Mangiamo e beviamo, poiché domani moriremo!». 14 Ma l'Eterno degli eserciti ha rivelato ai miei orecchi: «Questo vostro peccato non sarà espiato, finché non sarete morti», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti.

Destituzione di Scebna, innalzamento di Eliakim
15 Così dice il Signore, l'Eterno degli eserciti: «Su, va' da questo amministratore, da Scebna, il maggiordomo, e digli: 16 "Che cosa possiedi qui e chi hai qui, che ti sei fatto scavare qui un sepolcro, come chi si scava un sepolcro in alto e si taglia una tomba nella roccia?". 17 Ecco, l'Eterno ti scaglierà via con violenza, o uomo potente, e ti afferrerà saldamente. 18 Ti farà rotolare ben bene e ti scaglierà via come una palla in un paese spazioso. Là morrai e là finiranno i tuoi carri superbi, o vituperio della casa del tuo signore. 19 Ti scaccerò dal tuo ufficio e sarai strappato giù dal tuo posto! 20 In quel giorno avverrà che chiamerò il mio servo Eliakim, figlio di Hilkiah; 21 lo vestirò con la tua tunica, lo cingerò con la tua cintura e rimetterò la tua autorità nelle sue mani; ed egli sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per la casa di Giuda. 22 Metterò sulla sua spalla la chiave della casa di Davide; così egli aprirà e nessuno potrà chiudere, chiuderà e nessuno potrà aprire. 23 Lo pianterò come un chiodo in un luogo sicuro, ed egli diventerà un trono di gloria per la casa di suo padre. 24 A lui sarà sospesa tutta la gloria della casa di suo padre, i discendenti e i rami collaterali, tutti i vasi anche piccoli, dalle coppe alle anfore di ogni specie. 25 «In quel giorno, dice l'Eterno degli eserciti, il chiodo piantato in luogo sicuro sarà tolto, sarà strappato giù e cadrà; e tutto il peso che vi era attaccato sarà distrutto, perché l'Eterno ha parlato».

Profezia contro Tiro
23:1 Profezia contro Tiro.
Gemete, o navi di Tarshish, perché Tiro è stata distrutta, e non è rimasta più né casa né porto. È giunta loro notizia dal paese di Kittim. 2 State in silenzio, o abitanti della costa, o mercanti di Sidone; quelli che solcano il mare vi hanno colmato di ricchezze. 3 Attraverso le grandi acque il grano di Scihor, il raccolto del fiume, era la sua entrata; ed essa era il mercato delle nazioni. 4 Vergognati, o Sidone, perché ha parlato il mare, la fortezza del mare, dicendo: «Io non ho avuto doglie né ho dato alla luce figli, non ho nutrito giovani ho allevato vergini». 5 Quando la notizia arriverà in Egitto, saranno addolorati per la notizia di Tiro. 6 Passate a Tarshish, gemete o abitanti della costa! 7 È questa la vostra città gaudente, la cui origine risale a giorni antichi? I suoi piedi la portavano a dimorare in terre lontane. 8 Chi mai ha deciso questo contro Tiro, la dispensatrice di corone, i cui mercanti erano principi e i cui negozianti erano gli uomini onorati della terra? 9 L'ha deciso l'Eterno degli eserciti, per offuscare l'orgoglio di ogni splendore, per abbassare tutti gli uomini onorati della terra. 10 Passa attraverso il tuo paese come il Nilo, o figlia di Tarshish, non c'è più forza. 11 L'Eterno ha steso la sua mano sul mare, ha fatto tremare i regni, ha ordinato riguardo a Canaan di distruggere le sue fortezze. 12 Egli ha detto: «Tu non continuerai più a rallegrarti, o figlia di Sidone, vergine disonorata». Alzati, passa nel paese di Kittim; neppure là troverai riposo. 13 Ecco il paese dei Caldei: questo popolo non esisteva neppure, l'Assiro lo fondò per le bestie del deserto. Essi hanno innalzato le loro torri, hanno distrutto i palazzi di Tiro e l'hanno ridotto a un cumulo di rovine. 14 Gemete, o navi di Tarshish, perché la vostra fortezza è distrutta. 15 In quel giorno avverrà che Tiro sarà dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re. Al termine dei settant'anni avverrà a Tiro come dice la canzone della prostituta: 16 «Prendi la cetra, va' attorno per la città, o prostituta dimenticata; suona con bravura, moltiplica i canti per poter essere ricordata». 17 Al termine dei settant'anni avverrà che l'Eterno visiterà Tiro, che ritornerà alla sua paga e si prostituirà con tutti i regni del mondo sulla faccia della terra. 18 Ma il guadagno del suo commercio e la sua paga saranno consacrati all'Eterno; non sarà né ammassato né messo da parte, perché il guadagno del suo commercio andrà a quelli che dimorano davanti all'Eterno, perché mangino a sazietà e vestano splendidamente.

Il grande giudizio di Dio che colpirà la terra
24:1 Ecco, l'Eterno vuota la terra e la rende deserta, ne sconvolge la faccia e ne disperde gli abitanti. 2 Avverrà lo stesso al popolo come al sacerdote, al servo come al suo padrone, alla serva come alla sua padrona, al compratore come al venditore, a chi presta come a chi prende in prestito, al creditore come al debitore. 3 La terra sarà completamente vuotata e completamente saccheggiata, perché l'Eterno ha pronunciato questa parola. 4 La terra è in lutto e languisce, il mondo deperisce e langue, gli altolocati del popolo della terra deperiscono. 5 La terra è profanata sotto i suoi abitanti, perché essi hanno trasgredito le leggi, hanno cambiato lo statuto, hanno infranto il patto eterno. 6 Perciò una maledizione ha divorato la terra e i suoi abitanti sono desolati; perciò gli abitanti della terra sono arsi e pochi sono gli uomini rimasti. 7 Il mosto è in lutto, la vite langue, tutti quelli lieti di cuore sospirano. 8 L'allegria dei tamburelli è cessata, il chiasso dei gaudenti è finito, la gioia dell'arpa è cessata. 9 Non si beve più vino con canti, la bevanda inebriante è amara per i suoi bevitori. 10 La città della confusione è distrutta; ogni casa è serrata, perché nessuno vi entri. 11 Per le strade si lamentano, perché non c'è vino, ogni gioia si è offuscata, l'allegrezza è scomparsa dalla terra. 12 Nella città non rimane che desolazione, e la porta è fatta a pezzi e distrutta. 13 Poiché in mezzo alla terra, fra i popoli, avverrà come quando si scuotono gli ulivi, come quando si racimola dopo la vendemmia. 14 Quelli alzeranno la voce, manderanno grida di gioia, per la maestà dell'Eterno acclameranno dal mare: 15 «Glorificate dunque l'Eterno nelle regioni dell'aurora, il nome dell'Eterno, il DIO d'Israele, nelle isole del mare!». 16 Dall'estremità della terra udiamo canti: «Gloria al giusto!». Ma io dico: «Guai a me! Guai a me! Ahimè! I perfidi agiscono perfidamente, sì, i perfidi agiscono con molta perfidia». 17 Terrore, fossa e laccio ti sovrastano, o abitante della terra. 18 E avverrà che chi fuggirà di fronte al grido di terrore cadrà nella fossa, e chi risalirà dalla fossa resterà preso nel laccio. Poiché dall'alto si apriranno le cateratte e le fondamenta della terra saranno scosse. 19 La terra si schianterà tutta: la terra si screpolerà interamente, la terra traballerà violentemente. 20 La terra barcollerà come un ubriaco, vacillerà come una capanna. Il suo peccato pesa su di essa, cadrà e non si rialzerà più. 21 In quel giorno avverrà che l'Eterno punirà in alto l'esercito di lassù, e giù sulla terra i re della terra; 22 saranno radunati insieme, come carcerati in una prigione sotterranea; saranno rinchiusi in un carcere e, dopo molti giorni, saranno puniti. 23 La luna sarà coperta di confusione e il sole di vergogna, perché l'Eterno degli eserciti regnerà sul monte di Sion e in Gerusalemme, e la sua gloria davanti agli anziani.

Inno di ringraziamento per le grandi benedizioni di Dio su Gerusalemme
25:1 O Eterno, tu sei il mio DIO; io ti esalterò e celebrerò il tuo nome, perché hai fatto cose meravigliose, disegni concepiti molto tempo fa e adempiuti in fedeltà e verità. 2 Poiché hai ridotto la città a un mucchio di pietre, la città fortificata a un cumulo di rovine; la cittadella degli stranieri non è più una città, non sarà mai più ricostruita. 3 Perciò il popolo forte ti glorifica, la città di nazioni potenti ti teme, 4 perché tu sei stato una fortezza per il povero, una fortezza per il misero nella sua avversità, un rifugio contro la tempesta, un'ombra contro il caldo, poiché il soffio dei tiranni è come una tempesta contro il muro. 5 Tu ridurrai il tumulto degli stranieri come il calore in un luogo arido; come il calore nell'ombra di una nuvola, così il canto dei tiranni sarà fatto tacere. 6 L'Eterno degli eserciti preparerà su questo monte a tutti i popoli un banchetto di cibi succulenti, un banchetto di vini vecchi, di cibi succulenti pieni di midollo, di vini vecchi e raffinati. 7 Distruggerà su questo monte la coltre che copriva tutti i popoli, e la coperta stesa su tutte le nazioni. 8 Distruggerà per sempre la morte; il Signore, l'Eterno asciugherà le lacrime da ogni viso, toglierà via da tutta la terra il vituperio del suo popolo, perché l'Eterno ha parlato. 9 In quel giorno si dirà: «Ecco, questo è il nostro DIO: in lui abbiamo sperato ed egli ci salverà. Questo è l'Eterno in cui abbiamo sperato; esultiamo e rallegriamoci nella sua salvezza!». 10 Poiché la mano dell'Eterno si poserà su questo monte, mentre Moab sarà calpestato sotto di lui come si calpesta la paglia su un letamaio. 11 Egli stenderà le sue mani nel suo mezzo, come le distende il nuotatore per nuotare, e abbasserà la sua superbia assieme alle macchinazioni ordite dalle sue mani. 12 La fortezza delle tue alte mura, egli la demolirà, l'abbatterà, la getterà a terra fin giù nella polvere.

Cantico dei redenti
26:1 In quel giorno si canterà questo cantico nel paese di Giuda: «Noi abbiamo una città forte; Dio vi ha posto la salvezza per mura e per bastioni. 2 Aprite le porte ed entri la nazione giusta, che mantiene la fedeltà». 3 Alla mente che riposa in te tu conservi una pace perfetta, perché confida in te. 4 Confidate nell'Eterno per sempre, perché l'Eterno, l'Eterno, è la roccia eterna. 5 Egli ha umiliato quelli che stavano in alto, ha abbassato la città elevata, l'ha abbassata fino a terra, l'ha gettata nella polvere; 6 i piedi la calpestano, i piedi stessi del povero e i passi dei meschini. 7 La via del giusto è diritta; o giusto Dio, tu appiani il sentiero del giusto. 8 Sì, nella via dei tuoi giudizi, o Eterno, noi ti abbiamo aspettato. Il desiderio della nostra anima si volge al tuo nome e al tuo ricordo. 9 Con la mia anima ti desidero di notte, sì, con lo spirito che è dentro di me ti cerco al mattino presto; poiché quando i tuoi giudizi si manifestano sulla terra, gli abitanti del mondo imparano la giustizia. 10 Se si fa grazia all'empio, egli non imparerà la giustizia; agirà perversamente nel paese della rettitudine e non potrà vedere la maestà dell'Eterno. 11 O Eterno, la tua mano è levata, ma essi non la scorgono. Essi però vedranno il tuo zelo per il tuo popolo e saranno confusi; sì, il fuoco dei tuoi nemici li divorerà. 12 O Eterno, tu stabilirai la pace per noi, perché tu compi per noi ogni nostra opera. 13 O Eterno, DIO nostro, altri signori, all'infuori di te, ci hanno dominato; ma solo per te ricordiamo il tuo nome. 14 I morti non rivivranno più; i trapassati non risorgeranno più, perciò tu li hai puniti, li hai distrutti e hai fatto sparire ogni loro ricordo. 15 Tu hai accresciuto la nazione, o Eterno, hai accresciuto la nazione, ti sei glorificato; hai esteso tutti i confini del paese. 16 O Eterno, nell'avversità si sono ricordati di te, hanno effuso una preghiera, quando il tuo castigo li colpiva. 17 Come una donna incinta che sta per partorire si contorce e grida nelle sue doglie, così siamo stati noi davanti a te, o Eterno. 18 Abbiamo concepito, abbiamo sentito le doglie, come se dovessimo partorire, ma era solo vento; non abbiamo recato alcuna salvezza al paese e gli abitanti del mondo non sono caduti. 19 I tuoi morti rivivranno, assieme al mio cadavere risorgeranno. Svegliatevi ed esultate, o voi che abitate nella polvere! Poiché la tua rugiada è come la rugiada di una luce sfavillante e la terra darà alla luce i morti. 20 Va', o popolo mio, entra nelle tue camere, chiudi le tue porte dietro a te; nasconditi per un istante, finché sia passata l'indignazione. 21 Poiché ecco, l'Eterno esce dalla sua dimora per punire l'iniquità degli abitanti della terra; la terra metterà allo scoperto il suo sangue versato e non nasconderà più i suoi uccisi.

Restaurazione d'Israele
27:1 In quel giorno l'Eterno punirà con la sua spada dura, grande e forte il Leviathan, l'agile serpente, il Leviathan, il serpente tortuoso, e ucciderà il mostro che è nel mare. 2 In quel giorno si dirà: «La vigna dal vino vermiglio, cantate di lei. 3 Io, l'Eterno, la custodisco, l'annaffio ad ogni istante, la custodisco notte e giorno, perché nessuno la danneggi. 4 Non c'è ira in me. Chi metterebbe in guerra contro di me rovi e pruni? Io muoverei contro di essi e li brucerei tutti insieme. 5 Uno dovrebbe piuttosto aggrapparsi alla mia forza per fare pace con me, sì, per fare pace con me». 6 Nei giorni a venire Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà e germoglierà, e riempiranno di frutti la superficie della terra. 7 Ha Dio colpito Israele come ha colpito quelli che colpivano lui? L'ha egli ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui? 8 Tu hai conteso con lui con misura, scacciandolo, mandandolo lontano. Egli l'ha portato via col suo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale. 9 In questo modo sarà espiata l'iniquità di Giacobbe, e questo sarà tutto il frutto della rimozione del suo peccato, quando ridurrà tutte le pietre dell'altare come pietre di calce frantumate; così gli Ascerim e gli altari per l'incenso non risorgeranno più. 10 La città fortificata sarà desolata, un luogo disabitato e abbandonato come un deserto; là vi pascolerà il vitello, vi si coricherà e ne divorerà i rami. 11 Quando i suoi rami si seccheranno, si spezzeranno e verranno le donne a bruciarli. Poiché è un popolo senza intelligenza, perciò Colui che l'ha fatto non ne avrà compassione, Colui che l'ha formato non gli farà grazia. 12 In quel giorno avverrà che l'Eterno trebbierà il grano dal corso del fiume al torrente d'Egitto, e voi sarete raccolti uno a uno, o figli d'Israele. 13 In quel giorno avverrà che suonerà la grande tromba e gli sperduti nel paese di Assiria e i dispersi nel paese d'Egitto verranno e adoreranno l'Eterno sul monte santo, in Gerusalemme.

Il giudizio su Efraim e su Giuda
28:1 Guai alla corona di superbia degli ubriachi di Efraim e al fiore appassito della sua gloriosa bellezza che sta sul capo della fertile valle di quelli sopraffatti dal vino! 2 Ecco, il Signore ha un uomo forte e potente, come una tempesta di grandine, un uragano distruttore, come un'alluvione di potenti acque inondanti; egli li getterà a terra con la sua mano. 3 La corona di superbia degli ubriachi di Efraim sarà calpestata; 4 e il fiore appassito della sua gloriosa bellezza che sta sul capo della fertile valle sarà come un fico primaticcio prima dell'estate, che uno vede; egli lo ingoia appena lo ha in mano. 5 In quel giorno l'Eterno degli eserciti sarà una corona di gloria, uno splendido diadema per il resto del suo popolo, 6 uno spirito di giustizia per colui che siede per giudicare e la forza di quelli che in battaglia respingono il nemico fino alle sue porte. 7 Ma anche questi barcollano per il vino e vacillano per le bevande inebrianti; il sacerdote e il profeta barcollano per le bevande inebrianti, barcollano come se avessero visioni, tentennano nel pronunciare giudizi. 8 Tutte le tavole sono piene di vomito e di sporcizia, non c'è più posto pulito. 9 «A chi vuole insegnare conoscenza? A chi vuole far comprendere il messaggio? A quelli appena divezzati, a quelli appena staccati dalle mammelle? 10 Poiché è un precetto su precetto, precetto su precetto, regola su regola, regola su regola, un po' qui, un po' là». 11 Sarà infatti mediante labbra balbuzienti e mediante un'altra lingua che l'Eterno parlerà a questo popolo. 12 Egli aveva loro detto: «Ecco il riposo: fate riposare lo stanco; questo è il refrigerio!». Ma essi non vollero ascoltare. 13 Così la parola dell'Eterno è stata per loro precetto su precetto, precetto su precetto, regola su regola, regola su regola, un po' qui, un po' là, perché andassero a cadere all'indietro, fossero fatti a pezzi, presi al laccio e catturati. 14 Perciò ascoltate la parola dell'Eterno, o schernitori, che dominate questo popolo che sta in Gerusalemme! 15 Voi dite: «Abbiamo concluso un patto con la morte, abbiamo fatto un'alleanza con lo Sceol; quando l'inondante flagello passerà, non giungerà fino a noi, perché abbiamo fatto della menzogna il nostro rifugio e ci siamo nascosti dietro la falsità». 16 Perciò così dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io pongo come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, una testata d'angolo preziosa, un fondamento sicuro; chi crede in essa non avrà alcuna fretta. 17 Io porrò il diritto come misura e la giustizia come piombino; la grandine spazzerà via il rifugio di menzogna e le acque sommergeranno il vostro rifugio. 18 Il vostro patto con la morte sarà annullato e la vostra alleanza con lo Sceol non reggerà; quando l'inondante flagello passerà, voi sarete da esso calpestati. 19 Ogni volta che passerà, vi afferrerà, perché passerà mattina dopo mattina, di giorno e di notte; sarà un vero terrore solo l'udirne il resoconto. 20 Il letto infatti sarà troppo corto per distendervisi, e la coperta troppo stretta per avvolgervisi. 21 Poiché l'Eterno si leverà come al monte Peratsim, si adirerà come nella valle di Gabaon, per compiere la sua opera, la sua inaudita opera, per eseguire il suo lavoro, il suo lavoro insolito. 22 Or dunque non fate gli schernitori, perché i vostri legami non abbiano a rafforzarsi. Poiché io ho udito, da parte del Signore, l'Eterno degli eserciti, che è deciso un completo sterminio di tutto il paese. 23 Porgete orecchio e ascoltate la mia voce, state attenti e ascoltate la mia parola! 24 L'agricoltore ara tutto il giorno per seminare? Continua forse a rompere e a sarchiare il suo terreno? 25 Quando ne ha appianato la superficie, non vi semina l'aneto e non vi sparge il comino, non vi mette il frumento a solchi, l'orzo nel luogo designato e il farro lungo i confini? 26 Il suo DIO gl'insegna la regola da seguire e lo ammaestra. 27 L'aneto non si trebbia con la trebbiatrice né si fa passare sul comino la ruota del carro; ma l'aneto si batte con il bastone e il comino con la verga. 28 Il frumento per il pane deve essere schiacciato; perciò non lo si pesta per sempre, ma vi si fanno passare sopra la ruota del carro e i cavalli, senza però schiacciarlo. 29 Anche questo procede dall'Eterno degli eserciti, che è meraviglioso nel suo consiglio e grande in sapienza».

Avvertimenti ad Ariel
29:1 Guai ad Ariel, ad Ariel, città dove si accampò Davide! Aggiungete anno ad anno, le feste compiano il loro ciclo. 2 Poi getterò Ariel nell'angoscia; vi sarà lamento e gemito e sarà per me come un Ariel. 3 Io mi accamperò contro di te tutt'intorno, ti circonderò con un terrapieno e innalzerò contro di te bastioni. 4 Sarai abbassata, parlerai da terra e la tua parola uscirà sommessa dalla polvere; la tua voce salirà dal suolo come quella di un medium e la tua parola bisbiglierà dalla polvere. 5 La moltitudine dei tuoi nemici sarà come polvere minuta e la folla dei potenti come pula dispersa; e ciò avverrà all'improvviso, in un attimo. 6 Tu sarai visitata dall'Eterno degli eserciti con tuoni, terremoti e grande frastuono, con turbine, tempesta e fiamma di fuoco divorante. 7 La moltitudine di tutte le nazioni che combattono contro Ariel, di tutti quelli che combattono lei e la sua fortezza e la stringono intorno sarà come un sogno, come una visione notturna. 8 Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare, ma quando si sveglia ha lo stomaco vuoto, o come quando un assetato sogna di bere, ma quando si sveglia è stanco e ha la gola riarsa; così avverrà della moltitudine di tutte le nazioni che combattono contro il monte Sion. 9 Soffermatevi e stupite. Abbandonatevi ai piaceri e poi guardatevi attorno sgomenti. Costoro sono ubriachi, ma non di vino; barcollano, ma non a motivo di bevande inebrianti. 10 L'Eterno infatti ha sparso su di voi uno spirito di torpore; ha chiuso i vostri occhi, i profeti, ha velato i vostri capi, i veggenti. 11 Ogni visione profetica è divenuta per voi come le parole di un libro sigillato che si dà a uno che sappia leggere, dicendo: «Ti prego, leggi questo!», ma egli risponde: «Non posso, perché è sigillato!». 12 Oppure come un libro che si dà a uno che non sa leggere, dicendo: «Ti prego, leggi questo!», ma egli risponde: «Non so leggere». 13 Perciò il Signore dice: «Poiché questo popolo si avvicina a me solo con la bocca e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me, e il loro timore di me è solo un comandamento insegnato da uomini, 14 perciò, ecco, io continuerò a fare meraviglie in mezzo a questo popolo, sì, meraviglie e prodigi; la sapienza dei suoi savi perirà e l'intelligenza dei suoi intelligenti scomparirà». 15 Guai a quelli che vanno in luoghi profondi per nascondere i loro disegni dall'Eterno, che fanno le loro opere nelle tenebre e dicono: «Chi ci vede? Chi ci conosce?». 16 Avete completamente capovolto le cose. È forse il vasaio considerato pari all'argilla? Può l'opera dire a chi l'ha fatta: «Non mi ha fatto lui»?, o la cosa formata dire a chi l'ha formata: «Non ha intelligenza»? 17 Ancora un brevissimo tempo e il Libano sarà mutato in un frutteto, e il frutteto sarà considerato come una foresta. 18 In quel giorno i sordi intenderanno le parole del libro e, liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno. 19 Gli umili potranno ancora gioire nell'Eterno e i poveri dell'umanità esulteranno nel Santo d'Israele. 20 Poiché il tiranno sarà scomparso, lo schernitore sarà distrutto, e saranno sterminati tutti quelli che tramano iniquità, 21 che condannano un uomo per una parola, che tendono tranelli a chi giudica alla porta, pervertono il diritto del giusto per un nulla. 22 Perciò così dice alla casa di Giacobbe l'Eterno che riscattò Abrahamo: «D'ora in poi Giacobbe non dovrà più vergognarsi e la sua faccia non impallidirà più; 23 ma quando vedrà i suoi figli, l'opera delle mie mani nel suo mezzo, essi santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il DIO d'Israele. 24 I traviati di spirito giungeranno ad avere intendimento e i mormoratori, impareranno la sana dottrina».

Severo avvertimento contro l'alleanza con l'Egitto
30:1 «Guai ai figli ribelli, dice l'Eterno, che fanno progetti che non vengono da me, che contraggono alleanze ma senza il mio Spirito, per accumulare peccato su peccato; 2 che vanno giù in Egitto senz'aver consultato la mia bocca, per rafforzarsi nella forza del Faraone e cercare rifugio all'ombra dell'Egitto! 3 Ma la forza del Faraone sarà la vostra vergogna e il rifugiarsi all'ombra dell'Egitto la vostra disgrazia. 4 Poiché i suoi principi sono andati a Tsoan e i suoi ambasciatori sono giunti a Hanes. 5 Ma si vergogneranno tutti di un popolo che non gioverà loro affatto, che non recherà alcun aiuto o vantaggio ma solo vergogna e ignominia. 6 Una profezia contro le bestie del Neghev: attraverso un paese di calamità e di angoscia, da cui vengono la leonessa e il leone, la vipera e il serpente ardente che vola, essi portano le loro ricchezze sul dorso di asinelli e i loro tesori sulla gobba di cammelli a un popolo che non gioverà loro nulla. 7 Poiché l'aiuto dell'Egitto è vano e inutile; per questo io lo chiamo: "Rahab-Hem-Scebeth". 8 Ora vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro e scrivilo in un libro, perché rimanga per i giorni a venire, per sempre, in perpetuo. 9 Poiché questo è un popolo ribelle, sono figli bugiardi, figli che non vogliono ascoltare la legge dell'Eterno, 10 che dicono ai veggenti: "Non abbiate visioni", e ai profeti: "Non profetateci cose vere, diteci cose piacevoli, profetateci cose ingannevoli. 11 Uscite fuor di strada, abbandonate il retto sentiero, allontanate dai nostri occhi il Santo d'Israele!"». 12 Perciò così dice il Santo d'Israele: «Poiché voi disprezzate questa parola e confidate nell'oppressione e nella perversità e vi appoggiate su di esse, 13 questa iniquità sarà per voi come una breccia che minaccia di cadere, una sporgenza in un alto muro, il cui crollo avviene all'improvviso, in un istante, 14 e si rompe come si rompe un vaso di terracotta, che uno frantuma senza pietà, senza poter trovare tra i suoi frammenti neppure un coccio con cui prendere fuoco dal focolare o attingere acqua dalla cisterna». 15 Poiché così dice il Signore, l'Eterno, il Santo d'Israele: «Nel tornare a me e nel riposare in me sarete salvati; nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza». Ma voi non avete voluto, 16 anzi avete detto: "No, noi fuggiremo sui nostri cavalli!". Perciò voi fuggirete. E: "Cavalcheremo su veloci destrieri!". Perciò quelli che v'inseguiranno saranno ancora più veloci. 17 Mille di voi fuggiranno alla minaccia di uno solo; alla minaccia di cinque vi darete alla fuga, finché rimarrete come un palo sulla cima di un monte, come uno stendardo sopra una collina».

Dio farà ancora grazia al suo popolo
18 Perciò l'Eterno aspetterà per farvi grazia, poi egli sarà esaltato per aver avuto compassione di voi, perché l'Eterno è un DIO di giustizia. Beati tutti quelli che sperano in lui! 19 O popolo di Sion che abiti a Gerusalemme, tu non piangerai più. Egli ti farà certamente grazia, udendo la voce del tuo grido; appena udirà, ti risponderà. 20 Anche se il Signore vi darà il pane d'angoscia e l'acqua d'oppressione, tuttavia quelli che ti ammaestrano non dovranno più nascondersi, e i tuoi occhi vedranno i tuoi maestri. 21 Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una parola che dirà: «Questa è la via; camminate in essa!». 22 Considerate come impure le vostre immagini scolpite ricoperte d'argento e le vostre immagini di metallo fuso rivestite d'oro; le getterete via come una cosa impura, «Fuori!», direte loro. 23 Allora egli concederà la pioggia per il tuo seme che avrai seminato nel terreno, e il pane che il suolo produrrà sarà saporito e abbondante; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su vasti pascoli. 24 I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno foraggi salati, ventilati con la pala e il ventilabro. 25 Su ogni alto monte e su ogni colle elevato vi saranno ruscelli e corsi d'acqua nel giorno del grande massacro, quando cadranno le torri. 26 La luce della luna sarà come la luce del sole, e la luce del sole sarà sette volte più forte, come la luce di sette giorni, nel giorno in cui l'Eterno fascerà la piaga del suo popolo e guarirà la ferita prodotta dalle sue percosse. 27 Ecco, il nome dell'Eterno viene da lontano; la sua ira è ardente e il suo carico pesante; le sue labbra sono piene d'indignazione e la sua lingua è come un fuoco divorante; 28 il suo soffio è come un torrente che straripa, che giunge fino al collo, per vagliare le nazioni con il vaglio della distruzione e per mettere nelle mascelle dei popoli una briglia che li faccia fuorviare. 29 Allora innalzerete un canto come la notte quando si celebra una festa; e avrete la gioia nel cuore, come chi cammina al suono del flauto per recarsi al monte dell'Eterno, alla Rocca d'Israele. 30 Quindi l'Eterno farà udire la sua voce maestosa e mostrerà come colpisce col suo braccio nel furore della sua ira, nella fiamma di un fuoco divorante, in mezzo a esplosioni violente, uragano e grandine di pietre. 31 Poiché l'Assiria sarà colpita da spavento alla voce dell'Eterno, che la percuoterà con la verga; 32 ed ogni colpo inferto dal bastone punitivo che l'Eterno gli farà piombare addosso, sarà accompagnato dal suono di tamburelli e di cetre. Egli combatterà contro di lei agitando la mano in modo minaccioso. 33 Tofet è preparato da molto tempo, esso è pronto anche per il re; egli lo ha fatto profondo e largo; sul suo rogo c'è del fuoco e legna in abbondanza; il soffio dell'Eterno, come un torrente di zolfo, lo accenderà.

Il vero aiuto non viene dall'Egitto, ma solo dall'Eterno
31:1 Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di aiuto e fanno affidamento sui cavalli, confidano nei carri perché sono numerosi, e nei cavalieri perché molto potenti, ma non guardano al Santo d'Israele e non cercano l'Eterno. 2 Eppure anch'egli è saggio e farà venire la calamità; egli non revocherà le sue parole, ma si leverà contro la casa dei malvagi e contro l'aiuto degli operatori d'iniquità. 3 Or gli Egiziani sono uomini e non Dio, i loro cavalli sono carne e non spirito. Quando l'Eterno stenderà la sua mano, il protettore inciamperà e il protetto cadrà, periranno tutti insieme. 4 Poiché così mi ha detto l'Eterno: «Come il leone o il leoncello rugge sulla sua preda (quando contro di lui si è riunito un gran numero di pastori e non ha paura delle loro grida né si lascia intimidire dal loro strepito), così scenderà l'Eterno degli eserciti a combattere sul monte Sion e sul suo colle. 5 Come gli uccelli si librano a volo sui loro piccoli, così l'Eterno degli eserciti proteggerà Gerusalemme; la proteggerà e la libererà, la risparmierà e la farà scampare». 6 Ritornate a colui dal quale vi siete grandemente allontanati, o figli d'Israele! 7 In quel giorno ognuno getterà via i suoi idoli d'argento e i suoi idoli d'oro, che le vostre proprie mani hanno fatto peccando per voi. 8 «Allora l'Assiria cadrà per una spada non d'uomo, e una spada non d'uomo la divorerà; e fuggirà davanti alla spada, e i suoi giovani saranno sottoposti a lavoro forzato. 9 Per la paura passerà oltre la sua roccaforte, e i suoi principi saranno atterriti a motivo della bandiera», dice l'Eterno, che ha il suo fuoco in Sion e la sua fornace in Gerusalemme.

Il futuro regno di giustizia
32:1 Ecco, un re regnerà secondo giustizia e i principi governeranno con equità. 2 Ognuno di essi sarà come un riparo dal vento e un rifugio contro l'uragano, come ruscelli d'acqua in luogo arido, come l'ombra di una grande roccia in una terra riarsa. 3 Gli occhi di quelli che vedono non saranno più offuscati e gli orecchi di quelli che odono staranno attenti. 4 Il cuore degli sconsiderati acquisterà conoscenza e la lingua dei balbuzienti parlerà speditamente e chiaramente. 5 L'uomo spregevole non sarà più chiamato nobile né il disonesto sarà detto magnanimo. 6 Poiché l'uomo spregevole proferisce cose spregevoli e il suo cuore si dà all'iniquità, per commettere empietà e dire cose irriverenti contro l'Eterno, per lasciare vuoto lo stomaco dell'affamato e far mancare la bevanda all'assetato. 7 Le armi del disonesto sono inique; egli escogita disegni malvagi per distruggere il misero con parole bugiarde, anche quando il bisognoso afferma il giusto. 8 Ma l'uomo nobile escogita nobili disegni e si prefigge cose nobili. 9 Levatevi, o donne che vivete nell'agiatezza, e ascoltate la mia voce; o figlie sconsiderate, prestate orecchio alla mia parola! 10 Fra un anno e qualche giorno voi tremerete, o donne sconsiderate, perché la vendemmia andrà male e il raccolto non si farà. 11 Fremete, o donne che vivete nell'agiatezza, tremate, o donne sconsiderate. Deponete le vostre vesti, denudatevi e cingetevi i lombi col cilicio, 12 percuotendovi il seno per i campi ameni e per le vigne fruttifere. 13 Sulla terra del mio popolo cresceranno pruni e rovi; sì, su tutte le case di gioia della città gaudente. 14 Poiché il palazzo sarà abbandonato, la città rumorosa sarà deserta, l'Ofel e la torre diventeranno per sempre caverne, gioia degli asini selvatici e pascolo dei greggi, 15 finché su di noi sia sparso lo Spirito dall'alto, il deserto divenga un frutteto e il frutteto sia considerato come una foresta. 16 Allora il diritto abiterà nel deserto e la giustizia dimorerà nel frutteto. 17 L'effetto della giustizia sarà la pace, il risultato della giustizia tranquillità e sicurezza per sempre. 18 Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni sicure e in quieti luoghi di riposo, 19 anche se cadesse grandine sulla foresta e la città fosse grandemente abbassata. 20 Beati voi che seminate in riva a tutte le acque e che lasciate andar libero il piede del bue e dell'asino.

Il giudizio di Dio sui nemici del suo popolo
33:1 Guai a te che devasti anche se non sei stato devastato, che agisci perfidamente anche se non ti è stata usata perfidia! Quando avrai finito di devastare, sarai devastato; quando avrai finito di agire perfidamente, ti sarà usata perfidia. 2 O Eterno, abbi pietà di noi che speriamo in te. Sii il nostro braccio ogni mattina e la nostra salvezza in tempo di avversità. 3 Al rumore di una moltitudine fuggono i popoli, quando ti levi le nazioni si disperdono. 4 Il vostro bottino sarà raccolto come si radunano i bruchi; come si precipitano le locuste così si precipiteranno su di esso. 5 L'Eterno è esaltato perché abita in alto; egli riempie Sion di equità e di giustizia, 6 e sarà la sicurezza dei tuoi giorni, la forza della salvezza, sapienza e conoscenza; il timore dell'Eterno sarà il suo tesoro. 7 Ecco, i loro eroi gridano di fuori, i messaggeri di pace piangono amaramente. 8 Le strade sono deserte, non c'è più alcun passante sulla strada. Egli ha rotto il patto, disprezza le città, non ha riguardo per alcun uomo. 9 Il paese è nel lutto e langue; il Libano è pieno di vergogna e svigorito; Sharon è come un deserto, Bashan e Karmel sono scossi violentemente. 10 «Ora mi leverò», dice l'Eterno, «ora sarò esaltato, ora mi innalzerò. 11 Voi avete concepito pula, partorirete stoppia; il vostro fiato sarà un fuoco che vi divorerà. 12 I popoli saranno come fornaci da calce, come rovi tagliati saranno bruciati nel fuoco. 13 O voi che siete lontani, udite ciò che ho fatto; e voi che siete vicini, riconoscete la mia potenza». 14 In Sion i peccatori sono presi da spavento, un tremore si è impadronito degli empi: «Chi di noi potrà dimorare con il fuoco divorante? Chi di noi potrà dimorare con le fiamme eterne?». 15 Colui che cammina giustamente e parla rettamente, colui che disprezza i guadagni distorti, che scuote le mani per non accettare regali, che si tura gli orecchi per non udire parlare di sangue e chiude gli occhi per non vedere il male, 16 costui dimorerà in luoghi elevati, le rocche fortificate saranno il suo rifugio; il suo pane gli sarà dato, la sua acqua gli sarà assicurata.

Il glorioso futuro di Gerusalemme
17 I tuoi occhi contempleranno il re nella sua bellezza, vedranno un paese molto lontano. 18 Il tuo cuore mediterà sui terrori passati: «Dov'è lo scriba? Dov'è colui che pesa? Dov'è colui che conta le torri?». 19 Tu non vedrai più quel popolo feroce, quel popolo dal linguaggio oscuro e incomprensibile, che balbetta una lingua che nessuno capisce. 20 Contempla Sion, la città delle nostre solennità! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, dimora tranquilla, tenda che non sarà più rimossa, i suoi piuoli non saranno più divelti e nessuna delle sue funi sarà strappata. 21 Ma là l'Eterno nel suo splendore sarà per noi un luogo di fiumi e larghi corsi d'acqua, dove non giunge alcuna nave a remi e dove non passa alcun potente naviglio. 22 Poiché l'Eterno è il nostro giudice, l'Eterno è il nostro legislatore, l'Eterno è il nostro re; egli ci salverà. 23 Le tue corde sono allentate, non tengono saldamente l'albero e non spiegano più le vele. Allora si spartirà la preda di un ricco bottino; gli zoppi stessi prenderanno parte al saccheggio. 24 Nessun abitante dirà: «Io sono malato». Il popolo che vi abita otterrà il perdono della sua iniquità.

L'ira di Dio contro le nazioni
34:1 Avvicinatevi, o nazioni, per ascoltare; o popoli, fate attenzione. Ascolti la terra e tutto ciò che è in essa, il mondo e tutto ciò che produce. 2 Poiché l'Eterno è adirato contro tutte le nazioni, è sdegnato contro tutti i loro eserciti; egli le vota allo sterminio, le abbandona al massacro. 3 I loro uccisi saranno gettati via, i loro cadaveri esaleranno fetore e i monti si scioglieranno col loro sangue. 4 Tutto l'esercito del cielo si dissolverà, i cieli si arrotoleranno come un libro, ma tutto il loro esercito cadrà, come cade la foglia dalla vite, come cade un frutto appassito dal fico.

Il giudizio di Dio contro Edom
5 Poiché la mia spada si è inebriata nel cielo, ecco essa sta per piombare su Edom, sul popolo che ho votato allo sterminio, per fare giustizia. 6 La spada dell'Eterno è piena di sangue, è satolla di grasso, del sangue di agnelli e di capri, del grasso dei reni di montoni; poiché l'Eterno fa un sacrificio a Botsrah e un grande massacro nel paese di Edom. 7 Con essi cadono bufali, torelli insieme con tori; la loro terra è imbevuta di sangue, la loro polvere è satolla di grasso. 8 Poiché è il giorno della vendetta dell'Eterno, l'anno della retribuzione per la causa di Sion. 9 I torrenti saranno mutati in pece, la sua polvere in zolfo, la sua terra diventerà pece ardente. 10 Non si spegnerà né notte né giorno, il suo fumo salirà per sempre; rimarrà deserta di generazione in generazione, nessuno più vi passerà. 11 Ne prenderanno possesso il pellicano e il porcospino e vi abiteranno la civetta e il corvo. L'Eterno stenderà su di essa la corda della desolazione, il livello del vuoto. 12 Chiameranno i nobili al regno, ma non ve ne sarà alcuno, e tutti i suoi principi saranno ridotti a nulla. 13 Nei suoi palazzi cresceranno le spine, nelle sue fortezze ortiche e cardi; diventerà una dimora di sciacalli, un recinto per gli struzzi. 14 Le bestie del deserto s'incontreranno con le bestie che ululano, i capri si chiameranno l'un l'altro; vi si stabiliranno anche le civette e vi troveranno un luogo di riposo. 15 Vi farà il suo nido il serpente-freccia, vi deporrà le uova, le farà schiudere e raccoglierà i suoi piccoli alla sua ombra; là si raduneranno anche gli avvoltoi, ciascuno col suo compagno. 16 Cercate nel libro dell'Eterno e leggete: nessuno di essi mancherà, nessuno sarà privo del suo compagno, perché la sua bocca l'ha comandato e il suo Spirito li ha radunati. 17 Egli stesso ha gettato la sorte per essi, e la sua mano lo ha diviso tra loro con la linea per misurare; lo possederanno per sempre, vi abiteranno di generazione in generazione.

Il meraviglioso futuro di Sion
35:1 Il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa; 2 fiorirà abbondantemente e gioirà con giubilo e grida d'allegrezza. Le sarà data la gloria del Libano, la magnificenza del Karmel e di Sharon. Essi vedranno la gloria dell'Eterno, la magnificenza del nostro DIO. 3 Fortificate le mani infiacchite, rendete ferme le ginocchia vacillanti! 4 Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: «Siate forti, non temete!». Ecco il vostro DIO verrà con la vendetta e la retribuzione di DIO; verrà egli stesso a salvarvi. 5 Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e saranno sturate le orecchie dei sordi; 6 allora lo zoppo salterà come un cervo e la lingua del muto griderà di gioia, perché sgorgheranno acque nel deserto e torrenti nella solitudine. 7 Il luogo arido diventerà uno stagno e la terra assetata sorgenti d'acqua; nei luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli ci sarà erba con canne e giunchi. 8 Là vi sarà una strada maestra, una via che sarà chiamata "la via santa", nessun impuro vi passerà; essa sarà soltanto per quelli che la seguono; anche gli insensati non potranno smarrirvisi. 9 Non vi sarà più il leone, né alcuna bestia feroce vi salirà o vi apparirà, ma vi cammineranno i redenti. 10 I riscattati dall'Eterno torneranno, verranno a Sion con grida di gioia e un'allegrezza eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia, e il dolore e il gemito fuggiranno.

Sennacherib invade Giuda e sfida l'Eterno
36:1 Nel quattordicesimo anno del re Ezechia, avvenne che Sennacherib, re di Assiria, salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le prese. 2 Il re di Assiria mandò Rabshakeh da Lakish a Gerusalemme al re Ezechia con un grande esercito; egli si fermò presso l'acquedotto della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio. 3 Allora Eliakim, figlio di Hilkiah, il prefetto del palazzo, Scebna il segretario, e Joah figlio di Asaf, l'archivista, si recarono da lui. 4 Rabshakeh disse loro: «Dite ad Ezechia: Così dice il gran re, il re di Assiria: Che fiducia è quella a cui ti affidi? 5 Io dico che consiglio e forza per fare la guerra non sono soltanto parole delle labbra; ora in chi poni la tua fiducia per esserti ribellato a me? 6 Ecco, tu confidi sul sostegno di questa canna rotta, che è l'Egitto, che penetra nella mano di chi vi si appoggia e la fora. Tale è appunto il Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui. 7 Se poi mi dici: "Noi confidiamo nell'Eterno, il nostro DIO", non è forse quello stesso di cui Ezechia ha rimosso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: "Voi adorerete soltanto davanti a questo altare"? 8 Ora dunque fa' una scommessa con il mio signore, il re di Assiria; io ti darò duemila cavalli, se tu sei in grado di procurare i cavalieri che li montino. 9 Come potresti far retrocedere un solo capitano fra i più piccoli servi del mio signore? Ma tu confidi nell'Egitto per avere carri e cavalieri. 10 E ora sono forse salito senza il volere dell'Eterno contro questo paese per distruggerlo? L'Eterno mi ha detto: "Sali contro questo paese e distruggilo"». 11 Allora Eliakim, Scebna e Joah dissero a Rabshakeh: «Deh, parla ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo comprendiamo, ma non parlarci in ebraico, in modo che oda il popolo che è sulle mura». 12 Ma Rabshakeh rispose: «Il mio signore mi ha forse mandato a dire queste parole al tuo signore e a te, e non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?». 13 Rabshakeh allora si alzò in piedi e gridò a gran voce in ebraico, dicendo: «Ascoltate le parole del gran re, il re di Assiria! 14 Così dice il re: Non v'inganni Ezechia, perché egli non potrà liberarvi dalle mie mani; 15 né vi faccia Ezechia riporre la vostra fiducia nell'Eterno, dicendo: "Certamente l'Eterno ci libererà; questa città non sarà data nelle mani del re di Assiria". 16 Non date ascolto ad Ezechia, perché così dice il re di Assiria: Fate pace con me e arrendetevi, e ciascuno di voi potrà mangiare i frutti della sua vite e del suo fico, e ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna, 17 finché io non venga per condurvi in un paese simile al vostro, un paese di grano e di mosto, un paese di pane e di vigne. 18 Ezechia non vi inganni, dicendo: "L'Eterno ci libererà". Ha qualcuno degli dèi delle nazioni potuto liberare il suo paese dalle mani del re di Assiria? 19 Dove sono gli dèi di Hamath e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim? Hanno forse essi liberato Samaria dalle mie mani? 20 Chi fra tutti gli dèi di questi paesi ha liberato il proprio paese dalle mie mani, perché l'Eterno possa liberare Gerusalemme dalle mie mani?». 21 Ma essi tacquero e non risposero neppure una parola, perché l'ordine del re era: «Non rispondetegli». 22 Allora Eliakim, figlio di Hilkiah, prefetto del palazzo, Scebna il segretario, e Joah figlio di Asaf, l'archivista, vennero da Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole di Rabshakeh.

Ezechia chiede aiuto a Isaia che lo assicura dell'intervento divino
37:1 Quando il re Ezechia udì questo, si stracciò le vesti, si coprì di sacco ed entrò nella casa dell'Eterno. 2 Quindi mandò Eliakim, prefetto del palazzo, Scebna, il segretario, e i più anziani dei sacerdoti coperti di sacco, dal profeta Isaia, figlio di Amots, 3 i quali gli dissero: «Così dice Ezechia: Questo giorno è un giorno di angoscia, di castigo e di vergogna, perché i figli stanno per nascere, ma non c'è forza per partorirli. 4 Forse l'Eterno, il tuo DIO, ha udito le parole di Rabshakeh, che il re di Assiria, suo signore, ha mandato a insultare il DIO vivente, e lo castigherà a motivo delle parole che l'Eterno, il tuo DIO, ha udito. Innalza dunque una preghiera per il residuo che ancora rimane». 5 Così i servi del re Ezechia si recarono da Isaia. 6 E Isaia disse loro: «Questo direte al vostro signore: Così dice l'Eterno: Non aver paura a motivo delle parole che hai udito, con le quali i servi del re di Assiria mi hanno insultato. 7 Ecco, io manderò su di lui uno spirito e, appena avrà udito una certa notizia, ritornerà nel suo paese; e nel suo paese lo farò cadere di spada». 8 Così Rabshakeh ritornò e trovò il re di Assiria che assediava Libnah, perché aveva saputo che il re era partito da Lakish. 9 Allora il re di Assiria sentì dire riguardo Tirhakah, re di Etiopia: «È uscito per muoverti guerra». Appena udì questo, egli mandò dei messaggeri ad Ezechia, dicendo: 10 «Direte così a Ezechia, re di Giuda: Non lasciare che il tuo DIO, nel quale confidi, t'inganni dicendo: "Gerusalemme non sarà data nelle mani del re di Assiria". 11 Ecco, tu hai udito ciò che i re di Assiria hanno fatto a tutti gli altri paesi, votandoli alla distruzione. Scamperesti tu soltanto? 12 Hanno forse i re delle nazioni liberato quelli che i miei padri hanno distrutto: Gozan, Haran, Retsef e i figli di Eden che erano a Telassar? 13 Dove sono il re di Hamath, il re di Arpad e il re della città di Sefarvaim, di Hena e di Ivah?». 14 Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi salì alla casa dell'Eterno e la distese davanti all'Eterno. 15 Quindi Ezechia pregò l'Eterno, dicendo: 16 «O Eterno degli eserciti, DIO d'Israele, che siedi tra i cherubini, tu sei DIO, tu solo, di tutti i regni della terra; tu hai fatto i cieli e la terra. 17 Porgi il tuo orecchio, o Eterno, e ascolta; apri i tuoi occhi, o Eterno, e vedi. Ascolta tutte le parole di Sennacherib che ha mandato a dire per insultare il DIO vivente. 18 In verità, o Eterno, i re di Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro paesi, 19 e hanno gettato nel fuoco i loro dèi, perché quelli non erano dèi, ma opera delle mani dell'uomo, legno e pietra; per questo li hanno distrutti. 20 Ma ora, o Eterno, DIO nostro, liberaci dalle sue mani, affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo sei l'Eterno».

La risposta del Signore tramite Isaia
21 Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire ad Ezechia: «Così dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Poiché tu mi hai pregato riguardo a Sennacherib, re di Assiria, 22 questa è la parola che l'Eterno ha pronunciato contro di lui: La vergine, figlia di Sion, ti disprezza e si fa beffe di te; la figlia di Gerusalemme scuote il capo dietro a te. 23 Chi hai insultato e oltraggiato? Contro chi hai alzato la voce e arrogantemente levato i tuoi occhi? Contro il Santo d'Israele. 24 Per mezzo dei tuoi servi hai insultato il Signore e hai detto: "Con la moltitudine dei miei carri sono salito in cima ai monti, nei recessi del Libano. Abbatterò i suoi cedri più alti e i suoi cipressi più belli; raggiungerò la sua altura più remota, la sua foresta più lussureggiante. 25 Ho scavato e bevuto acqua; con la pianta dei miei piedi ho disseccato tutti i fiumi d'Egitto". 26 Non hai forse udito che da lungo tempo ho preparato questo, da tempi antichi ne ho formato il disegno? Ora ho fatto accadere questo: che tu riducessi in cumuli di rovine città fortificate. 27 Perciò i loro abitanti, privi di forza, erano spaventati e confusi; erano come l'erba dei campi, come l'erbetta verde, come l'erba dei tetti, che è bruciata prima che cresca. 28 Ma io conosco la tua dimora, il tuo uscire e il tuo entrare e anche il tuo infuriarti contro di me. 29 Poiché ti sei infuriato contro di me e la tua insolenza è giunta ai miei orecchi, ti metterò il mio anello alle narici, il mio morso in bocca e ti farò ritornare per la strada per la quale sei venuto. 30 E questo sarà il segno per te: quest'anno mangerete ciò che cresce spontaneamente, il secondo anno ciò che nasce dallo stesso; ma il terzo anno seminerete e mieterete, pianterete vigne e ne mangerete il frutto. 31 E il residuo della casa di Giuda che sarà scampato continuerà a mettere radici in basso e a fare frutto in alto. 32 Poiché da Gerusalemme uscirà un residuo e dal monte di Sion quelli che sono scampati. Lo zelo dell'Eterno degli eserciti farà questo». 33 Perciò così dice l'Eterno contro il re di Assiria: «Egli non entrerà in questa città né vi lancerà alcuna freccia, non le verrà davanti con scudi né costruirà contro di essa alcun terrapieno. 34 Egli ritornerà per la stessa strada da cui è venuto e non entrerà in questa città», dice l'Eterno. 35 «Poiché io proteggerò questa città per salvarla, per amore di me stesso e per amore di Davide, mio servo». 36 Quindi l'angelo dell'Eterno uscì e colpì nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini; e quando la gente si alzò al mattino, ecco erano tutti cadaveri. 37 Allora Sennacherib, re di Assiria, levò le tende, partì e fece ritorno a casa e rimase a Ninive. 38 E avvenne che, mentre egli stava adorando nel tempio del suo dio Nisrok, i suoi figli Adrammalek e Sharetser lo uccisero a colpi di spada; poi si rifugiarono nel paese di Ararat. Al suo posto regnò suo figlio Esarhaddon.

Malattia e miracolosa guarigione di Ezechia
38:1 In quel tempo Ezechia si ammalò mortalmente. Il profeta Isaia, figlio di Amots, si recò da lui e gli disse: «Così parla l'Eterno: Metti in ordine la tua casa, perché morirai e non guarirai». 2 Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò l'Eterno: 3 «Ti supplico, o Eterno, ricordati come ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Poi Ezechia diede in un gran pianto. 4 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Isaia, dicendo: 5 «Va' e di' a Ezechia: Così dice l'Eterno, il DIO di Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni; 6 libererò te e questa città dalle mani del re di Assiria e proteggerò questa città. 7 Questo è per te il segno da parte dell'Eterno, che l'Eterno adempirà la parola che ha detto: 8 ecco, io farò retrocedere di dieci gradini l'ombra che per effetto del sole si è allungata sui gradini di Achaz». E il sole retrocesse di dieci gradini sui gradini dai quali era disceso.

Cantico di Ezechia
9 Scritto di Ezechia, re di Giuda, quando cadde ammalato e guarì dalla sua malattia. 10 Io dicevo: «Al culmine dei miei giorni me ne andrò alle porte dello Sceol; sono privato del resto dei miei anni». 11 Dicevo: «Non vedrò più l'Eterno, , l'Eterno, sulla terra dei viventi; fra gli abitanti del mondo dei trapassati non vedrò più alcun uomo. 12 La mia dimora terrena è divelta e portata via lontano da me, come una tenda di pastori. Ho arrotolato la mia vita come un tessitore. Egli mi recide dalla trama; dal giorno alla notte porrai termine alla mia vita. 13 Ho calmato me stesso fino al mattino; come un leone, così egli spezza tutte le mie ossa; dal giorno alla notte porrai termine alla mia vita. 14 Stridevo come una gru o una rondine, gemevo come una colomba; i miei occhi erano stanchi di guardare in alto. O Eterno, sono oppresso; sii tu il mio garante. 15 Che dirò? Egli mi ha parlato ed egli stesso ha fatto questo. Io camminerò lentamente durante tutti i miei anni, nell'amarezza della mia anima. 16 O Signore, mediante queste cose si vive, e in tutte queste cose sta la vita del mio spirito; perciò guariscimi e rendimi la vita! 17 Ecco, è per la mia pace che ho provato grande amarezza; ma nel tuo amore hai liberato la mia anima dalla fossa della corruzione, perché hai gettato dietro le tue spalle tutti i miei peccati. 18 Poiché lo Sceol non può lodarti, la morte non può celebrarti; quelli che scendono nella fossa non possono più sperare nella tua fedeltà. 19 Il vivente, il vivente è quello che ti loda, come faccio io quest'oggi; il padre farà conoscere ai figli la tua fedeltà. 20 L'Eterno mi salverà; e noi canteremo i miei cantici con gli strumenti a corda, tutti i giorni della nostra vita nella casa dell'Eterno». 21 Or Isaia aveva detto: «Si prenda un impiastro di fichi, lo si applichi sull'ulcera ed egli guarirà». 22 Ezechia aveva detto: «Qual è il segno per cui salirò alla casa dell'Eterno?».

L'ambasciata del re di Babilonia e il peccato di Ezechia
39:1 In quel tempo Merodak-Baladan figlio di Baladan, re di Babilonia, inviò lettere e un dono a Ezechia, perché aveva udito che era stato ammalato ed era guarito. 2 Ezechia se ne rallegrò e mostrò agli inviati la casa dei suoi tesori, l'argento, l'oro, gli aromi, l'unguento prezioso, tutto il suo arsenale e tutto ciò che si trovava nei suoi tesori; non ci fu nulla del suo palazzo e in tutto il suo regno che Ezechia non mostrasse loro. 3 Allora il profeta Isaia venne dal re Ezechia e gli disse: «Che cosa hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?». Ezechia rispose: «Sono venuti a me da un paese lontano, da Babilonia». 4 Isaia domandò ancora: «Che cosa hanno visto nel tuo palazzo?». Ezechia rispose: «Hanno visto tutto ciò che si trova nel mio palazzo; non c'è nulla nei miei tesori che non abbia mostrato loro». 5 Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola dell'Eterno degli eserciti: 6 Ecco, verranno giorni in cui tutto ciò che si trova nel tuo palazzo e ciò che i tuoi padri hanno accumulato fino a oggi sarà trasportato a Babilonia; non vi resterà nulla, dice l'Eterno. 7 Prenderanno inoltre i figli che saranno usciti da te e che tu avrai generato, e ne faranno degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia». 8 Ezechia disse quindi a Isaia: «La parola dell'Eterno che hai pronunciata è buona». Poi aggiunse: «Vi sarà almeno pace e sicurezza durante la mia vita».

Riveduta 2020:

Isaia 1-39

PROFEZIE RELATIVE AI REGNI DI GIUDA E DI EFRAIM
(capitoli 1-12)
Descrizione dei peccati e delle sofferenze del popolo. Esortazioni e minacce
1:1 La visione che Isaia, figlio di Amots, ebbe riguardo a Giuda e a Gerusalemme ai giorni di Uzzia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda.
2 Udite, o cieli! e tu, terra, presta orecchio! poiché l'Eterno parla: “Ho nutrito dei figli e li ho allevati, ma essi si sono ribellati a me. 3 Il bue conosce il suo proprietario e l'asino la mangiatoia del suo padrone; ma Israele non ha conoscenza, il mio popolo non ha discernimento”.
4 Guai a te nazione peccatrice, popolo carico d'iniquità, razza di malvagi, figli corrotti! Hanno abbandonato l'Eterno, hanno disprezzato il Santo d'Israele, hanno voltato le spalle e si sono allontanati. 5 Perché colpirvi ancora? Aggiungereste altre rivolte. Tutto il capo è malato, tutto il cuore è languente. 6 Dalla pianta del piede fino alla testa non c'è nulla di sano in esso: non ci sono che ferite, contusioni, piaghe aperte, che non sono state ripulite, né fasciate, né lenite con olio. 7 Il vostro paese è desolato, le vostre città sono consumate dal fuoco, i vostri campi li divorano degli stranieri, sotto i vostri occhi; tutto è devastato, come per un sovvertimento di barbari. 8 La figlia di Sion è rimasta come un riparo di frasche in una vigna, come una capanna in un campo di cocomeri, come una città assediata. 9 Se l'Eterno degli eserciti non ci avesse lasciato un piccolo residuo, saremmo come Sodoma, somiglieremmo a Gomorra.
10 Ascoltate la parola dell'Eterno, capi di Sodoma! Prestate orecchio alla legge del nostro Dio, o popolo di Gomorra! 11 “Che m'importa dei vostri numerosi sacrifici?” dice l'Eterno; “io sono sazio di olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate; il sangue dei torelli, degli agnelli e dei capri, io non lo gradisco. 12 Quando venite a presentarvi davanti a me, chi vi ha chiesto di calpestare i miei cortili? 13 Smettete di portare oblazioni inutili; l'incenso è un abominio per me; e quanto ai noviluni, ai sabati, al convocare riunioni, io non posso sopportare l'iniquità unita all'assemblea solenne. 14 I vostri noviluni e le vostre feste stabilite, l'anima mia le odia, sono per me un peso che sono stanco di portare. 15 Quando stendete le mani, io distolgo gli occhi da voi; anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue. 16 Lavatevi, purificatevi, togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni; smettete di fare il male; 17 imparate a fare il bene, cercate la giustizia, rialzate l'oppresso, fate giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova!”.
18 “Poi venite, e discutiamo assieme”, dice l'Eterno, “anche se i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come la porpora, diventeranno come la lana. 19 Se siete disposti a ubbidire, mangerete i prodotti migliori del paese; 20 ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada”, poiché la bocca dell'Eterno ha parlato.
21 Come mai la città fedele è diventata una prostituta? Era piena di rettitudine, vi abitava la giustizia e ora è un covo di assassini! 22 Il tuo argento si è cambiato in scorie, il tuo vino è stato tagliato con acqua. 23 I tuoi prìncipi sono ribelli e compagni di ladri; tutti amano i regali e corrono dietro alle ricompense; non fanno ragione all'orfano e la causa della vedova non giunge davanti a loro.
24 Perciò il Signore, l'Eterno degli eserciti, il Potente d'Israele, dice: “Ah, io avrò soddisfazione dai miei avversari, e mi vendicherò dei miei nemici! 25 Ti rimetterò la mano addosso, ti purificherò delle tue scorie come fa la potassa, e toglierò da te ogni particella di piombo. 26 Ristabilirò i tuoi giudici come erano anticamente e i tuoi consiglieri come erano al principio. Dopo questo, sarai chiamata la città della giustizia, la città fedele”. 27 Sion sarà salvata mediante la rettitudine, e quelli che in lei si convertiranno saranno redenti mediante la giustizia; 28 ma i ribelli e i peccatori saranno fiaccati insieme e quelli che abbandonano l'Eterno saranno distrutti. 29 Allora avrete vergogna dei terebinti che avete amato e arrossirete dei giardini che vi siete scelti. 30 Perché sarete come un terebinto dalle foglie appassite, come un giardino senza acqua. 31 L'uomo forte sarà come stoppa e la sua opera come una scintilla: entrambe bruceranno assieme e non vi sarà chi spenga.

Gloria futura del vero Israele. Giudizi e promesse divine
2:1 Parola che Isaia, figlio di Amots, ebbe in visione riguardo a Giuda e a Gerusalemme.
2 Avverrà, negli ultimi giorni, che il monte della casa dell'Eterno si ergerà sulla vetta dei monti e sarà elevato al di sopra dei colli; e tutte le nazioni affluiranno a esso. 3 Molti popoli vi accorreranno, e diranno: “Venite, saliamo al monte dell'Eterno, alla casa dell'Iddio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri”. Poiché da Sion uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola dell'Eterno. 4 Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l'arbitro fra molti popoli; essi, con le loro spade, costruiranno vomeri di aratro e, con le loro lance, falci; una nazione non alzerà più la spada contro un'altra e non impareranno più la guerra.
5 Casa di Giacobbe, venite, e camminiamo alla luce dell'Eterno! 6 Infatti tu, o Eterno, hai abbandonato il tuo popolo, la casa di Giacobbe, perché sono pieni di pratiche divinatorie; praticano le arti occulte come i Filistei e fanno alleanza con i figli degli stranieri. 7 Il suo paese è pieno d'argento e d'oro e ha tesori senza fine; il suo paese è pieno di cavalli e ha carri senza fine. 8 Il suo paese è pieno di idoli: si prostrano davanti all'opera delle sue mani, davanti a ciò che le sue dita hanno fatto. 9 Perciò l'uomo comune è umiliato, i grandi sono abbassati e tu non li perdoni. 10 Entra nella roccia, nasconditi nella polvere per sottrarti al terrore dell'Eterno e allo splendore della sua maestà. 11 Lo sguardo altero dell'uomo comune sarà abbassato e l'orgoglio dei grandi sarà umiliato; l'Eterno solo sarà esaltato in quel giorno.
12 Poiché l'Eterno degli eserciti ha un giorno contro tutto ciò che è orgoglioso e altero, e contro chiunque si innalza, per abbassarlo; 13 contro tutti i cedri del Libano, alti, elevati, e contro tutte le querce di Basan; 14 contro tutti i monti alti, e contro tutti i colli elevati; 15 contro ogni torre eccelsa, e contro ogni muro fortificato; 16 contro tutte le navi di Tarsis e contro tutto ciò che piace allo sguardo. 17 La superbia dell'uomo comune sarà abbassata, e l'orgoglio dei grandi sarà umiliato; l'Eterno solo sarà esaltato in quel giorno.
18 Gli idoli scompariranno del tutto. 19 Gli uomini entreranno nelle caverne delle rocce e negli antri della terra per sottrarsi al terrore dell'Eterno e allo splendore della sua maestà, quando egli sorgerà per far tremare la terra. 20 In quel giorno gli uomini getteranno ai topi e ai pipistrelli gli idoli d'argento e gli idoli d'oro, che si erano fatti per adorarli; 21 ed entreranno nelle fessure delle rocce e nei crepacci delle rupi per sottrarsi al terrore dell'Eterno e allo splendore della sua maestà, quando egli sorgerà per far tremare la terra.
22 Smettete di confidarvi nell'uomo, nelle cui narici non c'è che un soffio; poiché in quale conto si può tenere?

3:1 Ecco, il Signore, l'Eterno degli eserciti, sta per togliere a Gerusalemme e a Giuda ogni risorsa e ogni appoggio, ogni risorsa di pane e ogni risorsa di acqua, 2 il prode e il guerriero, il giudice e il profeta, l'indovino e l'anziano, 3 il capo di cinquantina e il notabile, il consigliere, l'artefice esperto e l'abile incantatore. 4 Io darò loro dei ragazzi come prìncipi, e dei bambini domineranno su di essi. 5 Il popolo sarà oppresso, uomo da uomo, ciascuno dal suo prossimo; il giovane tratterà con arroganza il vecchio, l'infame contro colui che è onorato. 6 Quando uno prenderà il fratello nella sua casa paterna e gli dirà: “Tu hai un mantello, sii nostro capo, prendi in mano queste rovine”, 7 egli, in quel giorno, alzerà la voce, dicendo: “Io non sarò vostro medico, e nella mia casa non c'è né pane né mantello; non fatemi capo del popolo!”. 8 Poiché Gerusalemme vacilla e Giuda crolla, perché la loro lingua e le loro opere sono contro l'Eterno, al punto da provocare l'ira del suo sguardo maestoso.
9 L'aspetto del loro volto testimonia contro di loro, pubblicano il loro peccato, come Sodoma, e non lo nascondono. Guai all'anima loro! perché fanno del male a sé stessi. 10 Ditelo che il giusto avrà del bene, perché egli mangerà il frutto delle sue opere! 11 Guai all'empio! il male lo colpirà, perché gli sarà reso quello che le sue mani hanno fatto. 12 Il mio popolo ha per oppressori dei bambini, e lo dominano delle donne. O popolo mio, quelli che ti guidano ti sviano e distruggono il sentiero per cui devi passare! 13 L'Eterno si presenta per discutere la causa, e sta in piedi per giudicare i popoli. 14 L'Eterno entra in giudizio con gli anziani del suo popolo e con i suoi prìncipi: “Voi siete quelli che avete devastato la vigna! Le spoglie del povero sono nelle vostre case! 15 Con quale diritto voi opprimete il mio popolo e pestate la faccia dei poveri?”, dice il Signore, l'Eterno degli eserciti.
16 L'Eterno dice ancora: “Poiché le figlie di Sion sono altere, camminano con il collo teso, lanciando sguardi provocanti, camminando a piccoli passi e facendo tintinnare gli anelli dei loro piedi, 17 il Signore colpirà con la tigna il capo alle figlie di Sion, e l'Eterno metterà a nudo le loro vergogne”. 18 In quel giorno, il Signore toglierà via il lusso degli anelli dei piedi, delle reti e delle mezzelune; 19 gli orecchini, i braccialetti e i veli; 20 i diademi, le catenelle dei piedi, le cinture, i vasetti di profumo e gli amuleti; 21 gli anelli, i cerchietti da naso; 22 gli abiti da festa, le mantelline, gli scialli e le borse; 23 gli specchi, le camicie finissime, le tiare e le mantiglie. 24 Invece del profumo si avrà marciume; invece della cintura, una corda; invece di riccioli, calvizie; invece di un ampio mantello, un sacco stretto; un marchio di fuoco invece di bellezza. 25 I tuoi uomini cadranno di spada, e i tuoi prodi in battaglia. 26 Le porte di Sion gemeranno e saranno in lutto; tutta desolata, siederà per terra'.

4:1 In quel giorno, sette donne afferreranno un uomo e diranno: “Noi mangeremo il nostro pane, ci vestiremo delle nostre vesti; facci soltanto portare il tuo nome! togli via da noi la vergogna!”.
2 In quel giorno, il germoglio dell'Eterno sarà lo splendore e la gloria degli scampati d'Israele, e il frutto della terra sarà il loro orgoglio e il loro ornamento. 3 E avverrà che i sopravvissuti di Sion e i superstiti di Gerusalemme saranno chiamati santi: chiunque, cioè, in Gerusalemme, sarà iscritto tra i vivi, 4 una volta che il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion, e avrà purificato Gerusalemme dal sangue che è in mezzo a lei, con il soffio di giustizia e con il soffio dello sterminio. 5 L'Eterno creerà su tutta la distesa del monte Sion e sulle sue assemblee una nuvola di fumo durante il giorno, e uno splendore di fuoco fiammeggiante durante la notte; poiché, su tutta questa gloria ci sarà un padiglione. 6 Ci sarà una tenda per fare ombra di giorno e proteggere dal caldo, e per servire di rifugio e di asilo durante la tempesta e la pioggia.

La vigna dell'Eterno
5:1 Io voglio cantare per il mio diletto il cantico del mio amico per la sua vigna. Il mio diletto aveva una vigna sopra una fertile collina. 2 La dissodò, tolse via le pietre, vi piantò delle viti scelte, vi fabbricò in mezzo una torre e vi scavò uno strettoio. Egli si aspettava che facesse dell'uva, invece fece uva selvatica.
3 Ora dunque, o abitanti di Gerusalemme, e voi, uomini di Giuda, giudicate voi fra me e la mia vigna! 4 Che cosa si sarebbe potuto fare alla mia vigna più di ciò che io ho fatto per essa? Perché, mentre io mi aspettavo che facesse uva, ha fatto uva selvatica?
5 Perciò, ora io vi farò conoscere quello che sto per fare alla mia vigna: le toglierò la siepe e vi pascoleranno le bestie; abbatterò il suo muro di cinta e sarà calpestata. 6 Ne farò un deserto; non sarà più né potata né zappata, vi cresceranno i rovi e le spine e darò ordine alle nuvole che su di essa non lascino cadere pioggia.
7 Infatti la vigna dell'Eterno degli eserciti è la casa d'Israele e gli uomini di Giuda sono la sua piantagione prediletta; egli si era aspettato rettitudine, ed ecco spargimento di sangue; giustizia, ed ecco grida di angoscia!
8 Guai a quelli che aggiungono casa a casa, che uniscono campo a campo, finché non rimanga più spazio, e voi restiate soli ad abitare nel paese! 9 Questo mi ha detto all'orecchio l'Eterno degli eserciti: “In verità queste case numerose saranno desolate, queste case grandi e belle saranno private di abitanti; 10 dieci iugeri di vigna non daranno che un bato, e un omer di seme non darà che un efa”.
11 Guai a quelli che la mattina si alzano presto per correre dietro alle bevande alcoliche, e fanno tardi la sera, finché il vino li infiammi! 12 Nei loro banchetti ci sono la cetra, il saltèro, il tamburello, il flauto e il vino! ma non prestano attenzione a quello che fa l'Eterno e non considerano l'opera delle sue mani. 13 Perciò il mio popolo sarà deportato per mancanza di conoscenza, la sua nobiltà muore di fame e le sue folle sono inaridite dalla sete. 14 Perciò il soggiorno dei morti si è aperto desideroso e ha spalancato oltremisura la gola; laggiù scende lo splendore di Sion, la sua folla, il suo chiasso e chi festeggia in mezzo a essa. 15 L'uomo comune è umiliato, i grandi sono abbassati, e sono abbassati gli sguardi alteri; 16 ma l'Eterno degli eserciti è esaltato mediante il giudizio e l'Iddio santo è santificato per la sua giustizia. 17 Gli agnelli pastureranno come nei loro pascoli e gli stranieri divoreranno i campi deserti dei ricchi!
18 Guai a quelli che tirano l'iniquità con le corde del vizio, il peccato come con le corde di un cocchio 19 e dicono: “Faccia presto, affretti la sua opera, affinché la vediamo! Venga e si esegua il disegno del Santo d'Israele, affinché noi lo conosciamo!”.
20 Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!
21 Guai a quelli che si reputano saggi e si credono intelligenti!
22 Guai a quelli che sono prodi nel bere il vino, e valorosi nel mescolare le bevande alcoliche; 23 che assolvono il malvagio per un regalo, e privano il giusto del suo diritto! 24 Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e come la fiamma consuma l'erba secca, così la loro radice sarà come marciume, e il loro fiore sarà portato via come polvere, perché hanno rifiutato la legge dell'Eterno degli eserciti e hanno disprezzato la parola del Santo d'Israele.
25 Per questo divampa l'ira dell'Eterno contro il suo popolo; egli stende contro di esso la sua mano e lo colpisce; tremano i monti e i cadaveri sono come spazzatura in mezzo alle vie; malgrado tutto, la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.
26 Egli alza un vessillo per le nazioni lontane; fischia a un popolo, che è all'estremità della terra, ed eccolo che arriva, pronto, leggero. 27 In esso nessuno è stanco o vacilla, nessuno sonnecchia o dorme; a nessuno si scioglie la cintura dei fianchi o si rompe il legaccio dei calzari. 28 Le sue frecce sono acute, tutti i suoi archi sono tesi; gli zoccoli dei suoi cavalli sembrano pietre, le ruote dei suoi carri un turbine. 29 Il suo ruggito è come quello di un leone; rugge come i leoncelli; rugge, afferra la preda, la porta via al sicuro, senza che nessuno gliela strappi. 30 In quel giorno, egli muggirà contro Giuda, come mugge il mare e, a guardare il paese, ecco tenebre, angoscia e la luce che si oscura nel suo cielo.

Consacrazione di Isaia al ministerio profetico
6:1 Nell'anno della morte del re Uzzia io vidi il Signore seduto sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo mantello riempivano il tempio. 2 Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. 3 L'uno gridava all'altro e diceva: “Santo, santo, santo è l'Eterno degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!”. 4 Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu piena di fumo.
5 Allora io dissi: “Ahimè, sono perduto! Poiché io sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e i miei occhi hanno visto il Re, l'Eterno degli eserciti!”. 6 Ma uno dei serafini volò verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, che aveva tolto con le molle dall'altare. 7 Mi toccò con esso la bocca, e disse: “Ecco, questo ti ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e il tuo peccato è espiato”. 8 Poi udii la voce del Signore che diceva: “Chi manderò? E chi andrà per noi?”. Allora io risposi: “Eccomi, manda me!”.
9 Ed egli disse: “Va', e di' a questo popolo: 'Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere!'. 10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non comprenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!”.
11 E io dissi: “Fino a quando, Signore?”. Ed egli rispose: “Finché le città siano devastate e senza abitanti e non vi sia più nessuno nelle case e il paese sia ridotto in desolazione; 12 finché l'Eterno abbia allontanato gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese. 13 E se vi rimane ancora un decimo della popolazione, esso a sua volta sarà distrutto; ma, come al terebinto e alla quercia, quando sono abbattuti, rimane il ceppo, così rimarrà al popolo, come ceppo, una discendenza santa”.

Profezia contro Israele e la Siria. Minacce contro Giuda
7:1 Ai giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Uzzia, re di Giuda, Resin, re di Siria, e Peca, figlio di Remalia, re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra; ma non riuscirono a espugnarla. 2 Fu riferita alla casa di Davide questa notizia: “La Siria si è alleata con Efraim”. Il cuore di Acaz e il cuore del suo popolo furono agitati, come gli alberi della foresta sono agitati dal vento. 3 Allora l'Eterno disse a Isaia: “Va' incontro ad Acaz, tu con Sear-Iasub, tuo figlio, verso l'estremità dell'acquedotto della vasca superiore, sulla strada del campo del lavandaio, e digli: 4 'Guarda di startene calmo e tranquillo, non temere e non ti si avvilisca il cuore a causa di questi due avanzi di tizzoni fumanti, a causa dell'ira ardente di Resin, della Siria e del figlio di Remalia. 5 Siccome la Siria, Efraim e il figlio di Remalia meditano del male a tuo danno, dicendo: 6 Saliamo contro Giuda, terrorizziamolo, apriamo una breccia e proclamiamo re in mezzo a esso il figlio di Tabbeel', 7 così dice il Signore, l'Eterno: 'Questo non avrà effetto; non succederà; 8 poiché Damasco è la capitale della Siria e Resin è il capo di Damasco. Fra sessantacinque anni Efraim sarà fiaccato al punto che non sarà più popolo. 9 Samaria è la capitale di Efraim, e il figlio di Remalia è il capo di Samaria. Se voi non avete fede, certo, non potrete sussistere'”.
10 L'Eterno parlò di nuovo ad Acaz, e gli disse: 11 “Chiedi un segno all'Eterno, al tuo Dio! chiedilo giù nei luoghi sottoterra o nei luoghi eccelsi!”. 12 Acaz rispose: “Io non chiederò nulla; non tenterò l'Eterno”. 13 E Isaia disse: “Ora ascoltate, o casa di Davide! È forse poca cosa per voi stancare gli uomini, che volete stancare anche il mio Dio? 14 Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele. 15 Egli mangerà panna e miele finché sappia rigettare il male e scegliere il bene. 16 Ma prima che il fanciullo sappia rigettare il male e scegliere il bene, il paese del quale tu temi i due re, sarà devastato. 17 L'Eterno farà venire su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre dei giorni, come non se ne ebbero mai dal giorno che Efraim si è separato da Giuda: vale a dire il re di Assiria. 18 E in quel giorno l'Eterno fischierà alle mosche che sono all'estremità dei fiumi d'Egitto, e alle api che sono nel paese di Assiria. 19 Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli deserte, nelle fessure delle rocce, su tutti i cespugli e su tutti i pascoli. 20 In quel giorno, il Signore, con un rasoio preso a noleggio di là dal fiume, cioè con il re di Assiria, raderà la testa, i peli delle gambe e porterà via anche la barba. 21 In quel giorno avverrà che uno nutrirà una giovenca e due pecore, 22 ed esse daranno tale abbondanza di latte, che egli mangerà della panna; poiché mangerà panna e miele chiunque sarà rimasto superstite nel paese. 23 In quel giorno, ogni terreno contenente mille viti del valore di mille sicli d'argento, sarà abbandonato in balìa dei rovi e dei pruni. 24 Vi si entrerà con le frecce e con l'arco, perché tutto il paese non sarà che rovi e pruni. 25 E tutti i colli che si dissodavano con la vanga non saranno più frequentati per timore dei rovi e dei pruni; vi si lasceranno andare i buoi, e le pecore ne calpesteranno il suolo”.

Rovina dei regni di Siria e d'Israele. Tempi messianici
8:1 L'Eterno mi disse: “Prenditi una tavoletta grande e scrivici sopra con caratteri leggibili: 'Affrettate il saccheggio! Presto, al bottino!'”. 2 E presi con me per testimoniare, dei testimoni fidati: il sacerdote Uria e Zaccaria, figlio di Ieberechia. 3 Mi unii pure alla profetessa, lei concepì e partorì un figlio. Allora l'Eterno mi disse: “Chiamalo 'Maer-Salal-As-Baz'; 4 poiché prima che il bambino sappia dire papà e mamma, le ricchezze di Damasco e il bottino di Samaria saranno portati davanti al re di Assiria”. 5 E l'Eterno mi parlò ancora e mi disse: 6 “Siccome questo popolo ha disprezzato le acque di Siloe che scorrono lentamente e si rallegra a causa di Resin e del figlio di Remalia, 7 ecco, il Signore sta per far salire su di loro le potenti e grandi acque del fiume, cioè il re di Assiria e tutta la sua gloria; esso si innalzerà dappertutto sopra il suo livello, e strariperà su tutte le sue sponde. 8 Passerà sopra Giuda, inonderà, e passerà oltre; arriverà fino al collo, e le sue ali spiegate copriranno tutta la larghezza del tuo paese, o Emmanuele!”.
9 Mandate pure grida di guerra, o popoli; sarete frantumati! prestate orecchio, o voi tutti paesi lontani! Preparatevi pure alla lotta; sarete frantumati! 10 Fate pure dei piani, e saranno sventati! Dite pure la parola, e rimarrà senza effetto, perché Dio è con noi!
11 Poiché così mi ha parlato l'Eterno, quando la sua mano mi ha afferrato, ed egli mi ha avvertito di non camminare per la via di questo popolo, dicendo: 12 “Non chiamate congiura tutto ciò che questo popolo chiama congiura; non temete ciò che esso teme e non vi spaventate! 13 L'Eterno degli eserciti, lui solo santificate! Sia lui quello di cui avete timore e paura! 14 Egli sarà un santuario, ma anche una pietra di intoppo, un sasso di inciampo per le due case d'Israele, un laccio e una rete per gli abitanti di Gerusalemme. 15 Molti tra loro inciamperanno, cadranno, saranno infranti, rimarranno nel laccio, e saranno presi.
16 Chiudi questa testimonianza, sigilla questa legge fra i miei discepoli”.
17 Io aspetto l'Eterno che nasconde il suo volto alla casa di Giacobbe; in lui ripongo la mia speranza. 18 Ecco me e i figli che l'Eterno mi ha dato; noi siamo dei segni e dei presagi in Israele da parte dell'Eterno degli eserciti, che abita sul monte di Sion. 19 Se vi si dice: “Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano”, rispondete: “Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi? 20 Alla legge! alla testimonianza!”. Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora! 21 Si aggirerà per il paese, affranto, affamato; quando avrà fame, si irriterà, maledirà il suo re e il suo Dio. Volgerà lo sguardo in alto, 22 lo volgerà verso la terra, ed ecco, non vedrà che distretta, tenebre, oscurità piena di angoscia, e sarà sospinto in fitte tenebre.
23 Ma le tenebre non dureranno sempre sulla terra che ora è nell'angoscia. Come nei tempi passati Dio coprì di obbrobrio il paese di Zabulon e il paese di Neftali, così nei tempi futuri coprirà di gloria la terra vicina al mare, di là dal Giordano, la Galilea dei Gentili.

9:1 Il popolo che camminava nelle tenebre, vede una gran luce; su quelli che abitavano il paese dell'ombra della morte, la luce risplende. 2 Tu moltiplichi il popolo, tu gli doni una grande gioia; esso si rallegra davanti a te come uno si rallegra al tempo della mietitura, come uno gioisce quando si divide il bottino. 3 Poiché il giogo che gravava su di lui, il bastone che gli percuoteva il dorso, la verga di chi lo opprimeva tu li spezzi, come nel giorno di Madian. 4 Poiché ogni calzatura portata dal guerriero nella mischia, ogni mantello sporco di sangue, saranno dati alle fiamme, saranno divorati dal fuoco. 5 Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e l'impero riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, 6 per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora e per sempre: questo farà lo zelo dell'Eterno degli eserciti.

Minacce contro il regno d'Israele
7 Il Signore manda una parola a Giacobbe, ed essa cade sopra Israele. 8 Tutto il popolo ne avrà conoscenza, Efraim e gli abitanti di Samaria, che nel loro orgoglio e nella superbia del loro cuore dicono: 9 “I mattoni sono caduti, ma noi costruiremo con pietre squadrate; i sicomori sono stati tagliati, ma noi li sostituiremo con dei cedri”. 10 Per questo l'Eterno farà sorgere contro il popolo gli avversari di Resin, ed ecciterà i suoi nemici: 11 i Siri da oriente, i Filistei da occidente; ed essi divoreranno Israele a bocca spalancata. Nonostante tutto, la sua ira non si calma e la sua mano rimane stesa.
12 Ma il popolo non torna a colui che lo colpisce e non cerca l'Eterno degli eserciti. 13 Perciò l'Eterno reciderà da Israele capo e coda, palma e giunco, in uno stesso giorno. 14 L'anziano e il notabile sono il capo, e il profeta che insegna la menzogna è la coda. 15 Quelli che guidano questo popolo lo sviano, e quelli che si lasciano guidare vanno in perdizione. 16 Perciò l'Eterno non si compiacerà dei giovani del popolo, né avrà compassione dei suoi orfani e delle sue vedove; poiché tutti quanti sono empi e perversi, e ogni bocca proferisce follia. Nonostante tutto, la sua ira non si calma e la sua mano rimane stesa.
17 Infatti la malvagità arde come il fuoco che divora rovi e pruni, divampa nel folto della foresta da cui si elevano vorticosamente colonne di fumo. 18 Per l'ira dell'Eterno degli eserciti il paese è in fiamme, e il popolo è in preda al fuoco; nessuno risparmia il fratello. 19 Si saccheggia a destra, e si ha fame; si divora a sinistra, e non si è saziati; ognuno divora la carne del proprio braccio: 20 Manasse divora Efraim, ed Efraim Manasse; insieme piombano su Giuda. Nonostante tutto, la sua ira non si calma e la sua mano rimane stesa.

10:1 Guai a quelli che fanno decreti iniqui e a quelli che mettono per iscritto sentenze ingiuste, 2 per negare giustizia ai miseri, per spogliare del loro diritto i poveri del mio popolo, per fare delle vedove la loro preda e degli orfani il loro bottino! 3 Che farete il giorno che Dio vi visiterà, nel giorno che la rovina verrà da lontano? Da chi fuggirete in cerca di soccorso? dove lascerete la vostra ricchezza? 4 Non rimarrà loro che curvarsi fra i prigionieri o cadere fra gli uccisi. Nonostante tutto, la sua ira non si calma e la sua mano rimane stesa.

L'Assiria umiliata
5 “Guai all'Assiria, verga della mia ira! Ha in mano il bastone della mia indignazione. 6 Io la mando contro una nazione empia e la dirigo contro il popolo che ha provocato la mia ira, con l'ordine di darsi al saccheggio, di fare bottino, di calpestarlo come il fango delle strade. 7 Ma essa non la intende così; non la pensa così in cuor suo; essa ha in cuore di distruggere, di sterminare un gran numero di nazioni. 8 Poiché dice: 'I miei prìncipi non sono forse tanti re? 9 Non è forse Calno come Carchemis? O Camat come Arpad? O Samaria come Damasco? 10 Come la mia mano è giunta a colpire i regni degli idoli dove le immagini erano più numerose che a Gerusalemme e a Samaria, 11 come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, non farò io così a Gerusalemme e alle sue statue?'”.
12 Ma quando il Signore avrà compiuto tutta la sua opera sul monte Sion e a Gerusalemme, “Io”, dice l'Eterno, “punirò il re di Assiria per il frutto della superbia del suo cuore e dell'arroganza dei suoi sguardi alteri”. 13 Infatti egli dice: “Io l'ho fatto per la forza della mia mano e per la mia sapienza, perché sono intelligente; ho rimosso i confini dei popoli, ho predato i loro tesori; e, potente come sono, ho detronizzato dei re, 14 la mia mano ha trovato, come un nido, le ricchezze dei popoli; e come uno raccoglie delle uova abbandonate, così ho io raccolto tutta la terra; e nessuno ha mosso l'ala o aperto il becco o mandato un grido”.
15 La scure si vanta forse contro colui che la maneggia? La sega si esalta forse contro colui che la muove? Come se la verga facesse muovere colui che la alza, come se il bastone alzasse colui che non è di legno! 16 Perciò il Signore, l'Eterno degli eserciti, manderà la consunzione tra i suoi più robusti; e sotto la sua gloria accenderà un fuoco, come il fuoco di un incendio.
17 La luce d'Israele diventerà un fuoco, e il suo Santo una fiamma, che arderà e divorerà i suoi rovi e i suoi pruni in un solo giorno. 18 La gloria della sua foresta e della sua fertile campagna egli la consumerà, anima e corpo; sarà come il deperimento di un uomo che langue. 19 Il resto degli alberi della sua foresta sarà così minimo che un bambino potrebbe farne il conto.
20 In quel giorno, il residuo d'Israele e gli scampati della casa di Giacobbe cesseranno di appoggiarsi su colui che li colpiva, e si appoggeranno con sincerità sull'Eterno, sul Santo d'Israele. 21 Un residuo, il residuo di Giacobbe, tornerà all'Iddio potente. 22 Infatti, anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare, un residuo soltanto ne tornerà; è decretato uno sterminio, che farà traboccare la giustizia. 23 Poiché lo sterminio che ha decretato il Signore, l'Eterno degli eserciti, lo effettuerà in mezzo a tutta la terra.
24 Così dunque dice il Signore, l'Eterno degli eserciti: “O popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiro, benché ti batta con la verga e alzi su te il bastone, come fece l'Egitto! 25 Ancora un breve, brevissimo tempo, e la mia indignazione sarà finita, e la mia ira si volgerà alla loro distruzione”. 26 L'Eterno degli eserciti alzerà contro di lui la frusta, come quando colpì Madian, alla roccia di Oreb; come alzò il suo bastone sul mare, così lo alzerà ancora, come in Egitto. 27 E, in quel giorno, il suo carico ti cadrà dalle spalle e il suo giogo dal collo; il giogo sarà scosso dalla tua forza rigogliosa.
28 L'Assiro marcia contro Aiat, attraversa Migron, depone i suoi bagagli a Micmas. 29 Attraversano il passo, passano la notte a Gheba; Rama trema, Ghibea di Saul è in fuga. 30 Grida forte con tutta la voce, o figlia di Gallim! Tendi l'orecchio, o Lais! Povera Anatot! 31 Madmenà è in fuga precipitosa, gli abitanti di Ghebim cercano un rifugio. 32 Oggi stesso sosterà a Nob, agitando il pugno contro il monte della figlia di Sion, contro la collina di Gerusalemme.
33 Ecco, il Signore, l'Eterno degli eserciti, stronca i rami in modo tremendo; i più alti sono tagliati, i più superbi sono atterrati. 34 Egli abbatte con il ferro il folto della foresta, e il Libano cade sotto i colpi del Potente.

Tempi Messianici
11:1 Poi un ramo uscirà dal tronco di Isai, e un rampollo spunterà dalle sue radici. 2 Lo Spirito dell'Eterno riposerà su di lui: Spirito di sapienza e di intelligenza, Spirito di consiglio e di forza, Spirito di conoscenza e di timore dell'Eterno. 3 Respirerà come profumo il timore dell'Eterno, non giudicherà dall'apparenza, non darà sentenze stando al sentito dire, 4 ma giudicherà i poveri con giustizia, prenderà decisioni eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca, e con il soffio delle sue labbra farà morire l'empio. 5 La giustizia sarà la cintura delle sue reni, e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi.
6 Il lupo abiterà con l'agnello, e il leopardo giacerà con il capretto; il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno assieme, e un bambino li condurrà. 7 La vacca pascolerà con l'orsa, i loro piccoli giaceranno assieme, e il leone mangerà la paglia come il bue. 8 Il lattante giocherà sul nido dell'aspide, e il bambino stenderà la mano nel covo della vipera. 9 Non si farà né male né danno su tutto il mio monte santo, poiché la terra sarà piena della conoscenza dell'Eterno, come le acque coprono il fondo del mare.
10 In quel giorno, verso la radice di Isai, issata come bandiera dei popoli, si volgeranno premurose le nazioni, e il luogo del suo riposo sarà glorioso.
11 In quel giorno, il Signore stenderà una seconda volta la mano per riscattare il residuo del suo popolo rimasto in Assiria e in Egitto, a Patros e in Etiopia, a Elam, a Scinear e a Camat, e nelle isole del mare. 12 Egli alzerà una bandiera verso le nazioni, raccoglierà gli esuli d'Israele e radunerà i dispersi di Giuda dai quattro canti della terra. 13 La gelosia di Efraim scomparirà, e gli avversari di Giuda saranno annientati; Efraim non invidierà più Giuda, e Giuda non sarà più ostile a Efraim.
14 Essi piomberanno a volo sulle spalle dei Filistei a occidente, insieme saccheggeranno i figli dell'oriente; metteranno le mani addosso a Edom e a Moab, e i figli di Ammon saranno loro sudditi. 15 L'Eterno metterà interamente a secco la lingua del mar d'Egitto; agiterà minacciosamente la mano sul fiume e, con il suo soffio impetuoso, lo dividerà in sette canali; farà in modo che lo si attraversi con i sandali. 16 Ci sarà una strada per il residuo del suo popolo rimasto in Assiria, come ce ne fu una per Israele il giorno che uscì dal paese d'Egitto.

12:1 In quel giorno, dirai: “Io ti celebro, o Eterno! Poiché, dopo esserti adirato con me, la tua ira si è calmata e tu mi hai consolato. 2 Ecco, Iddio è la mia salvezza; io avrò fiducia, e non avrò paura di nulla; poiché l'Eterno, l'Eterno è la mia forza e il mio cantico; egli è stato la mia salvezza”. 3 Voi attingerete con gioia l'acqua dalle fonti della salvezza 4 e in quel giorno direte: “Celebrate l'Eterno, invocate il suo nome, fate conoscere le sue opere tra i popoli, proclamate che il suo nome è eccelso! 5 Salmeggiate all'Eterno, perché ha fatto cose grandiose: siano esse note a tutta la terra! 6 Grida di gioia, esulta, abitante di Sion! poiché il Santo d'Israele è grande in mezzo a te”.

PROFEZIE RELATIVE ALLE NAZIONI PAGANE
(capitoli 13-27)
Rovina di Babilonia e liberazione d'Israele
13:1 Profezia contro Babilonia, rivelata a Isaia, figlio di Amots.
2 Sopra un nudo monte, issate una bandiera, chiamateli a gran voce, fate segno con la mano ed entrino nelle porte dei prìncipi! 3 Io ho dato ordini a quelli che mi sono consacrati, ho chiamato i miei prodi, ministri della mia ira, quelli che esultano nella mia grandezza. 4 Si ode sui monti un rumore di gente, come quello di un popolo immenso; il rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate: l'Eterno degli eserciti passa in rivista l'esercito che va a combattere.
5 Vengono da un paese lontano, dall'estremità dei cieli, l'Eterno e gli strumenti della sua ira, per distruggere tutto il paese. 6 Urlate, poiché il giorno dell'Eterno è vicino; esso viene come una devastazione dell'Onnipotente. 7 Perciò, tutte le mani diventano fiacche, e ogni cuore d'uomo viene meno. 8 Sono colti da spavento, sono presi da spasimi e da dolori; si contorcono come donna che partorisce, si guardano l'uno con l'altro sbigottiti, le loro facce sono facce di fuoco.
9 Ecco, il giorno dell'Eterno giunge: giorno crudele, di indignazione e di ira ardente, che farà della terra un deserto e ne distruggerà i peccatori. 10 Poiché le stelle e le costellazioni del cielo non faranno più brillare la loro luce; il sole si oscurerà mentre sorge, e la luna non farà più risplendere il suo chiarore. 11 Io punirò il mondo per la sua malvagità e gli empi per la loro iniquità; farò cessare l'alterigia dei superbi e abbatterò l'arroganza dei tiranni. 12 Renderò gli uomini più rari dell'oro fino, più rari dell'oro di Ofir.
13 Perciò farò tremare i cieli, e la terra sarà scossa dal suo luogo per l'indignazione dell'Eterno degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente. 14 Allora, come una gazzella inseguita o come una pecora che nessuno raccoglie, ognuno si volgerà verso il suo popolo, ognuno fuggirà al proprio paese. 15 Chiunque sarà trovato sarà trafitto, chiunque sarà preso cadrà di spada. 16 I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi, le loro case saranno saccheggiate, le loro mogli saranno violentate.
17 Ecco, io suscito contro di loro i Medi, i quali non fanno nessun caso all'argento e non prendono nessun piacere nell'oro. 18 I loro archi atterreranno i giovani ed essi non avranno pietà del frutto del grembo: il loro occhio non risparmierà i bambini. 19 Babilonia, lo splendore dei regni, la superba bellezza dei Caldei, sarà come Sodoma e Gomorra quando Dio le sconvolse.
20 Essa non sarà mai più abitata, di generazione in generazione nessuno vi si stabilirà più; l'Arabo non vi pianterà più la sua tenda, né i pastori vi faranno più riposare le loro greggi, 21 ma vi riposeranno le bestie del deserto e le sue case saranno piene di gufi; vi faranno la loro dimora gli struzzi, vi danzeranno le capre selvatiche. 22 Le iene ululeranno nei suoi palazzi, gli sciacalli nelle sue ville deliziose. Il suo tempo sta per venire, i suoi giorni non saranno prolungati.

14:1 L'Eterno infatti avrà pietà di Giacobbe, sceglierà ancora Israele e li ristabilirà sul loro suolo; lo straniero si unirà a essi e si stringerà alla casa di Giacobbe. 2 I popoli li prenderanno e li ricondurranno al loro luogo, la casa d'Israele li possederà nel paese dell'Eterno come servi e come serve; essi terranno prigionieri quelli che li avevano fatti prigionieri e domineranno sui loro oppressori. 3 Il giorno che l'Eterno ti avrà dato riposo dal tuo affanno, dalle tue agitazioni e dalla dura schiavitù alla quale eri stato assoggettato, tu pronuncerai questo canto sul re di Babilonia e dirai:
4 “Come! l'oppressore ha finito? la furia insolente è finita? 5 L'Eterno ha spezzato il bastone degli empi, lo scettro dei despoti. 6 Colui che furiosamente percuoteva i popoli con colpi senza tregua, colui che dominava rabbiosamente sulle nazioni, è inseguito senza misericordia. 7 Tutta la terra è in riposo, è tranquilla, la gente manda grida di gioia. 8 Perfino i cipressi e i cedri del Libano si rallegrano a causa tua. 'Da quando tu sei atterrato', essi dicono, 'il boscaiolo non sale più contro di noi'.
9 Il soggiorno dei morti, laggiù, si agita per te, per venire a incontrarti al tuo arrivo; esso sveglia per te le ombre, tutti i prìncipi della terra; fa alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni. 10 Tutti prendono la parola e ti dicono: 'Anche tu dunque sei diventato debole come noi? anche tu sei dunque divenuto simile a noi?'. 11 Il tuo fasto e il suono dei tuoi saltèri sono stati fatti scendere nel soggiorno dei morti; sotto di te sta un letto di vermi, e i vermi sono la tua coperta.
12 Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell'aurora? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni? 13 Nel tuo cuore dicevi: 'Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; io mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; 14 salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all'Altissimo'. 15 Invece ti hanno fatto scendere nel soggiorno dei morti, nelle profondità della fossa!
16 Quelli che ti vedono fissano su di te lo sguardo, ti considerano attentamente, e dicono: 'È questo l'uomo che faceva tremare la terra, che agitava i regni, 17 che riduceva il mondo in un deserto, ne distruggeva le città, e non rimandava mai liberi a casa i suoi prigionieri?'.
18 Tutti i re delle nazioni, tutti quanti riposano in gloria ciascuno nella propria casa; 19 ma tu sei stato gettato lontano dalla tua tomba come un rampollo abominevole coperto di uccisi trafitti con la spada, calati sotto i sassi della fossa, come un cadavere calpestato. 20 Tu non sarai riunito a loro nella sepoltura perché hai distrutto il tuo paese, hai ucciso il tuo popolo; della razza dei malfattori non si parlerà mai più. 21 Preparate il massacro dei suoi figli, a causa dell'iniquità dei loro padri! Che non si rialzino più a conquistare la terra, a riempire il mondo di città!
22 Io sorgerò contro di loro”, dice l'Eterno degli eserciti, “sterminerò di Babilonia il nome, i superstiti, la razza e la discendenza”, dice l'Eterno. 23 “Ne farò il dominio del porcospino, un luogo di paludi, la spazzerò con la scopa della distruzione”, dice l'Eterno degli eserciti.

Profezia contro gli Assiri
24 L'Eterno degli eserciti lo ha giurato, dicendo: “In verità, come io penso, così sarà; come ho deciso, così avverrà. 25 Frantumerò l'Assiro nel mio paese, lo calpesterò sui miei monti; allora il suo giogo sarà tolto da essi, e il suo carico sarà tolto dalle loro spalle”. 26 Questo è il piano deciso contro tutta la terra; questa è la mano stesa contro tutte le nazioni. 27 L'Eterno degli eserciti ha fatto questo piano; chi lo renderà vano? La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare?

Profezia contro i Filistei
28 L'anno della morte di Acaz fu pronunciato questa profezia:
29 “Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta, perché la verga che ti colpiva è spezzata! poiché dalla radice del serpente uscirà una vipera, e il suo frutto sarà un drago volante. 30 I più poveri avranno di che nutrirsi, e i bisognosi riposeranno al sicuro; ma io farò morire di fame la tua radice e quello che rimarrà di te sarà ucciso. 31 Urla, o porta! grida, o città! Trema, o Filistia tutta quanta! Poiché dal nord viene un fumo, e nessuno si sbanda dalla sua schiera”. 32 E che cosa si risponderà ai messaggeri di questa nazione? “Che l'Eterno ha fondato Sion e che in essa gli afflitti del suo popolo trovano rifugio”.

Profezia contro Moab
15:1 Profezia su Moab.
Sì, nella notte in cui è devastata, Ar-Moab perisce! Sì, nella notte in cui è devastata, Chir-Moab perisce! 2 Si sale al tempio e a Dibon, sugli alti luoghi, per piangere; Moab urla su Nebo e su Medeba: tutte le teste sono rasate, tutte le barbe tagliate. 3 Per le strade tutti indossano sacchi, sui tetti e per le piazze ognuno urla, piangendo a dirotto. 4 Chesbon ed Eleale gridano; la loro voce si ode fino a Iaas; perciò i guerrieri di Moab si lamentano, la loro anima trema. 5 Il mio cuore geme per Moab, i cui fuggiaschi sono già a Soar, a Eglat-Selisia; perché fanno, piangendo, la salita di Luit e mandano grida di angoscia sulla via di Coronaim; 6 perché le acque di Nimrim sono una desolazione, l'erba è seccata, l'erba minuta è scomparsa, non c'è più verdura; 7 perciò le ricchezze che hanno accumulato, le provviste che hanno tenuto accumulate, essi le trasportano oltre il torrente dei salici. 8 Le grida fanno il giro dei confini di Moab, il suo urlo rintrona fino a Eglaim, il suo urlo rintrona fino a Beer-Elim. 9 Le acque di Dimon sono piene di sangue; infliggerò a Dimon dei nuovi guai: un leone contro gli scampati di Moab e contro quello che resta del paese.

16:1 Mandate l'agnello al signore del paese, da Sela, per la via del deserto, al monte della figlia di Sion! 2 Come uccelli che fuggono, come una nidiata dispersa, così saranno le figlie di Moab ai guadi dell'Arnon. 3 Consigliaci, fa' giustizia! In pieno mezzogiorno, stendi su di noi la tua ombra densa come la notte, nascondi gli esuli, non tradire i fuggiaschi; 4 lascia abitare presso di te gli esuli di Moab, sii tu per loro un rifugio contro il devastatore! Poiché l'oppressione è finita, la devastazione è cessata, gli invasori sono scomparsi dal paese, 5 il trono è stabilito fermamente sulla clemenza, e sul trono sta seduto fedelmente, nella tenda di Davide, un giudice amico del diritto e pronto a fare giustizia.
6 Noi conosciamo l'orgoglio di Moab, l'orgogliosissima, la sua alterigia, la sua superbia, la sua arroganza, il suo vantarsi senza fondamento! 7 Perciò gema Moab per Moab, tutti gemano! Rimpiangete, costernati, i grappoli di uva di Chir-Areset! 8 Poiché le campagne di Chesbon languono; languono i vigneti di Sibma, le cui viti scelte, che inebriavano i padroni delle nazioni, arrivavano fino a Iazer, erravano per il deserto e avevano propaggini che si estendevano lontano e passavano il mare. 9 Piango, perciò, come piange Iazer, i vigneti di Sibma; io vi inondo delle mie lacrime, o Chesbon, o Eleale! poiché sui vostri frutti d'estate e sulla vostra mietitura si è abbattuto un grido di guerra. 10 La gioia, l'esultanza, sono scomparse dalla fertile campagna; e nelle vigne non ci sono più canti, né grida di gioia; il vendemmiatore non pigia più l'uva nei tini; io ho fatto cessare il grido di gioia della vendemmia. 11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come un'arpa, e il mio cuore geme per Chir-Eres. 12 Quando Moab si presenterà, quando si affaticherà sull'alto luogo ed entrerà nel suo santuario a pregare, non otterrà nulla.
13 Questa è la parola che l'Eterno già da lungo tempo pronunciò contro Moab. 14 E ora l'Eterno parla e dice: “Fra tre anni, contati come quelli di un operaio, la gloria di Moab cadrà in disprezzo, nonostante i suoi numerosi abitanti; e ciò che ne resterà sarà poca, pochissima cosa, senza forza”.

Profezia contro Damasco ed Efraim
17:1 Profezia contro Damasco.
“Ecco, Damasco è tolto dal numero delle città e non sarà più che un ammasso di rovine. 2 Le città di Aroer sono abbandonate; sono lasciate alle mandrie che vi si riposano, e nessuno le spaventa. 3 Non vi sarà più fortezza in Efraim né reame in Damasco; e del residuo della Siria avverrà ciò che è avvenuto della gloria dei figli d'Israele”, dice l'Eterno degli eserciti.
4 “In quel giorno, la gloria di Giacobbe sarà diminuita, e il grasso del suo corpo dimagrirà. 5 Avverrà come quando il mietitore raccoglie il grano e con il braccio falcia le spighe; avverrà come quando si raccolgono le spighe nella valle di Refaim. 6 Vi rimarrà qualcosa da spigolare, come quando si scuote l'ulivo restano due o tre olive nelle cime più alte, quattro o cinque nei rami più carichi”, dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele.
7 In quel giorno l'uomo volgerà lo sguardo verso il suo Creatore, e i suoi occhi guarderanno al Santo d'Israele; 8 e non volgerà più lo sguardo verso gli altari, opera delle sue mani; e non guarderà più a quello che le sue dita hanno fatto, agli idoli di Astarte e alle colonne solari. 9 In quel giorno, le sue città forti saranno abbandonate, come furono abbandonate le foreste e le vette dei monti all'avvicinarsi dei figli d'Israele: sarà una desolazione.
10 Perché hai dimenticato l'Iddio della tua salvezza e non ti sei ricordato della Rocca della tua forza, ti sei fatto delle piantagioni piacevoli e hai piantato dei tralci stranieri. 11 Il giorno che li piantasti li circondasti di una siepe e ben presto facesti fiorire le tue piante: ma la raccolta ti sfugge nel giorno dell'angoscia, del disperato dolore.

L'esercito assiro distrutto
12 Oh, che rumore di popoli numerosi! muggiscono, come muggiscono i mari. 13 Che tumulto di nazioni! le nazioni rumoreggiano come rumoreggiano le grandi acque. Ma egli le minaccia, ed esse fuggono lontano, scacciate, come la pula dei monti dal vento, come un turbine di polvere dall'uragano. 14 Alla sera, ecco il terrore; prima del mattino, non sono più. Ecco la parte di quelli che ci spogliano, ecco la sorte di chi ci saccheggia!

Il disastro degli Assiri annunciato all'Etiopia
18:1 O paese dalle ali strepitanti oltre i fiumi d'Etiopia, 2 che invia messaggeri per mare in navicelle di papiro, remanti a pelo d'acqua! Andate, o veloci messaggeri, verso la nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida, verso il popolo temuto fin nelle regioni lontane, nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi! 3 Voi tutti, abitanti del mondo, voi tutti che abitate sulla terra, quando la bandiera sarà issata sui monti, guardate! Quando la tromba suonerà, ascoltate!
4 Poiché così mi ha detto l'Eterno: “Io me ne starò tranquillo e guarderò dalla mia dimora, come un calore sereno alla luce del sole, come una nube di rugiada nel calore della mietitura”. 5 Ma prima della mietitura, quando la fioritura sarà passata e il fiore sarà diventato grappolo formato, egli taglierà i tralci con delle roncole, taglierà e reciderà i pampini. 6 Gli Assiri saranno abbandonati, tutti assieme, agli uccelli rapaci dei monti e alle bestie della terra: gli uccelli rapaci passeranno l'estate sui loro cadaveri e le bestie della terra vi passeranno l'inverno.
7 In quel tempo, saranno portate delle offerte all'Eterno degli eserciti dalla nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida, dal popolo temuto fin nelle regioni lontane, dalla nazione potente che calpesta tutto, il cui paese è solcato da fiumi: saranno portate al luogo dov'è il nome dell'Eterno degli eserciti, sul monte Sion.

Profezia contro l'Egitto
19:1 Profezia sull'Egitto.
Ecco l'Eterno che cavalca una nuvola leggera ed entra in Egitto; gli idoli d'Egitto tremano davanti a lui, e all'Egitto si scioglie il cuore nel petto. 2 “Io inciterò Egiziani contro Egiziani, combatteranno il fratello contro il fratello, il vicino contro il vicino, città contro città, regno contro regno. 3 Lo spirito che anima l'Egitto svanirà, io renderò vani i suoi disegni; quelli consulteranno gli idoli, gli incantatori, gli evocatori di spiriti e gli indovini. 4 Io darò l'Egitto nelle mani di un signore duro e un re crudele dominerà su di lui”, dice il Signore, l'Eterno degli eserciti.
5 Le acque del mare si prosciugheranno, il fiume diventerà secco e arido; 6 i ruscelli diventeranno infetti, i canali d'Egitto scemeranno e resteranno asciutti, le canne e i giunchi deperiranno. 7 Le praterie sul Nilo, lungo le rive del Nilo, tutti i seminati presso il fiume seccheranno, diventeranno spogli, spariranno. 8 I pescatori gemeranno, tutti quelli che gettano l'amo nel Nilo saranno in lutto e quelli che stendono le reti sulle acque languiranno. 9 Coloro che lavorano il lino pettinato e i tessitori di cotone saranno confusi. 10 Le colonne del paese saranno infrante, tutti quelli che vivono di un salario saranno nella tristezza.
11 I prìncipi di Soan non sono che degli stolti; i più saggi tra i consiglieri del Faraone danno consigli insensati. Come potete mai dire al Faraone: “Io sono figlio dei saggi, figlio degli antichi re?”. 12 Dove sono i tuoi saggi? Te lo annuncino essi e lo riconoscano essi stessi quello che l'Eterno degli eserciti ha deciso contro l'Egitto! 13 I prìncipi di Soan sono diventati stolti, i prìncipi di Nof si ingannano; hanno traviato l'Egitto, essi, la pietra angolare delle sue tribù. 14 L'Eterno ha messo in loro uno spirito di vertigine; fanno barcollare l'Egitto in ogni sua impresa, come l'ubriaco che barcolla vomitando. 15 Non gioverà nulla all'Egitto di quello che potranno fare il capo o la coda, la palma o il giunco.
16 In quel giorno, l'Egitto sarà come le donne: tremerà, sarà spaventato, vedendo la mano dell'Eterno degli eserciti che si agita, che si agita minacciosa contro di lui. 17 Il paese di Giuda sarà il terrore dell'Egitto; tutte le volte che gli verrà menzionato, l'Egitto sarà spaventato a causa della decisione presa contro di lui dall'Eterno degli eserciti.
18 In quel giorno, vi saranno nel paese d'Egitto cinque città che parleranno la lingua di Canaan e che giureranno per l'Eterno degli eserciti; una di esse si chiamerà “Città del sole”.
19 In quel giorno, in mezzo al paese d'Egitto, ci sarà un altare eretto all'Eterno e, presso la frontiera, una colonna consacrata all'Eterno. 20 Sarà per l'Eterno degli eserciti un segno e una testimonianza nel paese d'Egitto; quando essi grideranno all'Eterno a causa dei loro oppressori, egli manderà loro un salvatore e un difensore a liberarli. 21 L'Eterno si farà conoscere all'Egitto e gli Egiziani, in quel giorno, conosceranno l'Eterno, gli offriranno un culto con sacrifici e offerte, faranno voti all'Eterno e li adempiranno. 22 L'Eterno colpirà gli Egiziani: li colpirà e li guarirà ed essi si convertiranno all'Eterno, che si arrenderà alle loro suppliche e li guarirà.
23 In quel giorno, ci sarà una strada dall'Egitto all'Assiria; gli Assiri andranno in Egitto, e gli Egiziani in Assiria; gli Egiziani serviranno l'Eterno con gli Assiri. 24 In quel giorno, Israele sarà terzo con l'Egitto e con l'Assiria, e tutti e tre saranno una benedizione in mezzo alla terra. 25 L'Eterno degli eserciti li benedirà, dicendo: “Benedetti siano l'Egitto, mio popolo, l'Assiria, opera delle mie mani, e Israele, mia eredità!”.

Gli Egiziani e gli Etiopi, schiavi del re di Assiria
20:1 L'anno che Tartan, mandato da Sargon, re di Assiria, mosse contro Asdod, la cinse d'assedio e la prese, 2 in quel tempo, l'Eterno parlò per mezzo di Isaia, figlio di Amots, e gli disse: “Va', sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i calzari dai piedi”. Questi fece così, e camminò seminudo e scalzo. 3 E l'Eterno disse: “Come il mio servo Isaia va seminudo e scalzo, segno e presagio, per tre anni, contro l'Egitto e contro l'Etiopia, 4 così il re di Assiria condurrà via i prigionieri dall'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi, seminudi e scalzi, con le natiche scoperte, a vergogna dell'Egitto. 5 Quelli saranno costernati e confusi, a causa dell'Etiopia in cui avevano riposto la loro speranza, e a causa dell'Egitto di cui si vantavano. 6 Gli abitanti di questa costa diranno in quel giorno: 'Ecco a cosa è ridotto il paese in cui speravamo, a cui ci eravamo rivolti in cerca di aiuto, per essere liberati dal re di Assiria! Come faremo a scampare?'”.

La caduta di Babilonia
21:1 Profezia contro il deserto marittimo.
Come gli uragani, quando si scatenano, nella regione meridionale, egli viene dal deserto, da un paese spaventoso. 2 Una visione terribile mi è stata data: il perfido agisce con perfidia, il devastatore devasta. Sali, o Elam! Metti l'assedio, o Media! Io faccio cessare ogni gemito. 3 Perciò i miei fianchi sono pieni di dolori; delle doglie mi hanno colto, come le doglie di una donna partoriente; io mi contorco, per quello che sento; sono spaventato da ciò che vedo. 4 Il mio cuore si smarrisce, il terrore s'impossessa di me; la sera, alla quale anelavo, è diventata per me uno spavento. 5 Si prepara la mensa, vegliano le guardie, si mangia, si beve. In piedi, o capi! ungete lo scudo!
6 Poiché così mi ha parlato il Signore: “Va', metti una sentinella; che essa annunci quanto vedrà!”. 7 Vide dei carri, dei cavalieri a due a due, delle truppe che cavalcavano asini, delle truppe che cavalcavano cammelli; e quella osservava, osservava attentamente. 8 Poi gridò come un leone: “O Signore, di giorno io sto sempre sulla torre di vedetta, e tutte le notti sono in piedi al mio posto di guardia. 9 Ed ecco venire dei carri, dei cavalieri a due a due”. Ed essa riprese a dire: “Caduta, caduta è Babilonia! e tutte le immagini scolpite dei suoi dèi giacciono frantumate al suolo”. 10 Popolo mio, che sei trebbiato come il grano della mia aia, ciò che ho udito dall'Eterno degli eserciti, dall'Iddio d'Israele, io te l'ho annunciato!

Profezia contro Duma
11 Profezia contro Duma.
Mi si grida da Seir: “Sentinella, a che punto è la notte? Sentinella, a che punto è la notte?”. 12 La sentinella risponde: “Viene la mattina, e viene anche la notte. Se volete interrogare, interrogate pure; tornate un'altra volta”.

Profezia contro l'Arabia
13 Profezia contro l'Arabia.
Passerete la notte nelle foreste, in Arabia, o carovane dei Dedaniti! 14 Venite incontro all'assetato con dell'acqua, o abitanti del paese di Tema; portate del pane ai fuggiaschi. 15 Poiché essi fuggono davanti alle spade, davanti alla spada sguainata, davanti all'arco teso, davanti al furore della battaglia.
16 Poiché così mi ha parlato il Signore: “Fra un anno, contato come quello di un operaio, tutta la gloria di Chedar sarà venuta meno; 17 e ciò che resterà del numero dei valorosi arcieri di Chedar sarà poca cosa; poiché l'Eterno, l'Iddio d'Israele, lo ha detto”.

Gerusalemme stretta dal nemico
22:1 Profezia contro la Valle della Visione.
Che hai tu dunque che sei tutta quanta salita sui tetti, 2 o città piena di clamori, città di tumulti, città gaudente? I tuoi uccisi non sono uccisi di spada né morti in battaglia. 3 Tutti i tuoi capi fuggono assieme, sono fatti prigionieri senza che l'arco sia stato tirato; tutti quelli dei tuoi che sono trovati sono fatti prigionieri, benché fuggiti lontano. 4 Perciò dico: “Distogliete da me lo sguardo, io voglio piangere amaramente; non insistete a volermi consolare del disastro della figlia del mio popolo!”. 5 Poiché è un giorno di tumulto, di calpestio, di perplessità, il giorno del Signore, dell'Eterno degli eserciti, nella Valle della Visione. Si abbattono le mura, il grido di angoscia giunge fino ai monti. 6 Elam porta la faretra con delle truppe sui carri, e dei cavalieri; Chir sfodera lo scudo. 7 Le tue più belle valli sono piene di carri e i cavalieri prendono posizione davanti alle tue porte. 8 Il velo è strappato a Giuda; in quel giorno, ecco che volgete lo sguardo all'arsenale del palazzo della Foresta; 9 osservate come sono numerose le brecce della città di Davide e raccogliete le acque del serbatoio di sotto; 10 contate le case di Gerusalemme e demolite le case per fortificare le mura; 11 fate un bacino fra le due mura per le acque del serbatoio antico, ma non volgete lo sguardo a colui che ha fatto queste cose e non vedete colui che da lungo tempo le ha preparate. 12 Il Signore, l'Eterno degli eserciti, in questo giorno vi chiama a piangere, a fare lamento, a radervi il capo, a indossare il sacco, 13 ed ecco che tutto è gioia, tutto è festa! Si ammazzano buoi, si sgozzano pecore, si mangia carne, si beve vino. “Mangiamo e beviamo poiché domani moriremo!”. 14 Ma l'Eterno degli eserciti me lo ha rivelato chiaramente: “No, questa iniquità non la potrete espiare che con la vostra morte”, dice il Signore, l'Iddio degli eserciti.

Annuncio della destituzione di Scebna
15 Così parla il Signore, l'Eterno degli eserciti: “Va' a trovare questo cortigiano, Scebna, prefetto del palazzo, e digli: 16 'Che cosa hai tu qui, e chi hai tu qui, che ti sei fatto scavare qui un sepolcro? Scavarsi un sepolcro in alto!... Lavorarsi una dimora nella roccia!... 17 Ecco, l'Eterno ti lancerà via con braccio vigoroso, farà di te un gomitolo, 18 ti farà rotolare, rotolare, come una palla sopra una pianura spaziosa. Là morirai, là finiranno i tuoi carri superbi, o vergogna della casa del tuo Signore! 19 Io ti scaccerò dal tuo ufficio e sarai buttato giù dal tuo posto!
20 In quel giorno, io chiamerò il mio servo Eliachim, figlio di Chilchia; 21 lo vestirò della tua tunica, lo cingerò con la tua cintura, rimetterò la tua autorità nelle sue mani; egli sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per la casa di Giuda. 22 Metterò sulla sua spalla la chiave della casa di Davide: egli aprirà e nessuno chiuderà; egli chiuderà e nessuno aprirà. 23 Lo pianterò come un chiodo in un luogo solido e diventerà un trono di gloria per la casa di suo padre. 24 A lui sarà sospesa tutta la gloria della casa di suo padre, i suoi rampolli nobili e ignobili, tutti i vasi più piccoli, dalle coppe alle bottiglie'”.
25 “In quel giorno”, dice l'Eterno degli eserciti, “il chiodo piantato in luogo solido sarà tolto, sarà strappato, cadrà; e tutto ciò che vi era appeso sarà distrutto”, poiché l'Eterno lo ha detto.

Profezia contro Tiro
23:1 Profezia contro Tiro.
Urlate, o navi di Tarsis! Essa infatti è distrutta; non ci sono più case! non c'è più nessuno che entri in essa! Dalla terra di Chittim è giunta loro la notizia. 2 Siate stupefatti, o abitanti della costa, che i mercanti di Sidone, passando il mare, affollavano! 3 Attraverso le grandi acque, il grano del Nilo, il raccolto del fiume, erano la sua entrata; essa era il mercato delle nazioni. 4 Vergognati, o Sidone! Poiché così parla il mare, la fortezza del mare: “Io non sono stata in doglie e non ho partorito, non ho nutrito dei giovani, non ho allevato delle vergini”. 5 Quando la notizia giungerà in Egitto, tutti saranno addolorati a sentire le notizie di Tiro.
6 Passate a Tarsis, urlate, o abitanti della costa! 7 È questa la vostra città sempre gaia, la cui origine risale ai giorni antichi? I suoi piedi la portavano in terre lontane a soggiornarvi. 8 Chi mai ha decretato questo contro Tiro, la dispensatrice di corone, i cui mercanti erano prìncipi, i cui negozianti erano dei nobili della terra? 9 Lo ha decretato l'Eterno degli eserciti, per offuscare l'orgoglio di ogni splendore, per avvilire tutti i grandi della terra. 10 Percorri liberamente il tuo paese, come fa il Nilo, figlia di Tarsis! Non c'è più giogo! 11 L'Eterno ha steso la sua mano sul mare, ha fatto tremare i regni, ha ordinato riguardo a Canaan che siano distrutte le sue fortezze 12 e ha detto: “Tu non continuerai più a rallegrarti, o figlia di Sidone, vergine disonorata!”. Alzati, passa nel paese di Chittim! Neppure lì troverai riposo. 13 Ecco il paese dei Caldei, di questo popolo che già non esisteva, il paese che l'Assiro assegnò a questi abitanti del deserto. Essi innalzano le loro torri di assedio, distruggono i palazzi di Tiro, ne fanno un monte di rovine. 14 Urlate, o navi di Tarsis, perché la vostra fortezza è distrutta.
15 In quel giorno, Tiro cadrà nell'oblio per settant'anni, per la durata della vita di un re. Dopo settant'anni, avverrà di Tiro ciò che dice la canzone della prostituta: 16 “Prendi la cetra, va' attorno per la città, o prostituta dimenticata; suona bene, moltiplica i canti, perché qualcuno si ricordi di te”. 17 E dopo settant'anni, l'Eterno visiterà Tiro, ed essa tornerà ai suoi guadagni, si prostituirà con tutti i regni del mondo sulla faccia della terra. 18 Ma i suoi guadagni e i suoi salari impuri saranno consacrati all'Eterno; non saranno accumulati, né riposti, poiché i suoi guadagni andranno a quelli che stanno alla presenza dell'Eterno, perché mangino, si sazino, e si vestano di abiti sontuosi.

Il mondo giudicato. Israele restaurato
24:1 Ecco, l'Eterno svuota la terra e la rende deserta; ne sconvolge la faccia e ne disperde gli abitanti. 2 Al sacerdote avverrà lo stesso che al popolo, al padrone lo stesso che al suo servo, alla padrona lo stesso che alla serva, a chi vende lo stesso che a chi compra, a chi presta lo stesso che a chi prende in prestito, al creditore lo stesso che al debitore. 3 La terra sarà del tutto svuotata, sarà del tutto abbandonata al saccheggio, poiché l'Eterno ha pronunciato questa parola.
4 La terra è in lutto, è spossata, il mondo langue, è spossato, gli altolocati fra il popolo della terra languono. 5 La terra è profanata dai suoi abitanti, perché essi hanno trasgredito le leggi, hanno violato il comandamento, hanno infranto il patto eterno. 6 Perciò una maledizione ha divorato la terra e i suoi abitanti ne portano la pena; gli abitanti della terra sono consumati e poca è la gente che ne è rimasta. 7 Il mosto è in lutto, la vigna langue, tutti quelli che avevano la gioia nel cuore sospirano. 8 L'allegria dei tamburelli è cessata, il chiasso dei festanti è finito, il suono allegro dell'arpa è cessato. 9 Non si beve più vino in mezzo ai canti, la bevanda alcolica è amara per i bevitori. 10 La città deserta è in rovina; ogni casa è serrata, non vi entra più nessuno. 11 Per le strade si odono lamenti, perché non c'è vino; ogni gioia è tramontata, l'allegrezza è scomparsa dalla terra. 12 Nella città non resta che la desolazione e la porta sfondata cade in rovina. 13 Poiché avviene in mezzo alla terra, fra i popoli, quello che avviene quando si scuotono gli ulivi, quando si racimola dopo la vendemmia.
14 I superstiti alzano la voce, mandano grida di gioia, acclamano dal mare la maestà dell'Eterno: 15 “Glorificate dunque l'Eterno nelle regioni dell'aurora, glorificate il nome dell'Eterno, l'Iddio d'Israele, nelle isole del mare!”. 16 Dall'estremità della terra udiamo cantare: “Gloria al giusto!”. Ma io dico: “Ahimè! Ahimè! Guai a me!”. I perfidi agiscono perfidamente, sì, i perfidi raddoppiano la perfidia. 17 Spavento, fossa, laccio ti sovrastano, o abitante della terra! 18 E avverrà che chi fuggirà davanti alle grida di spavento cadrà nella fossa; chi risalirà dalla fossa resterà preso nel laccio. Poiché si apriranno dall'alto le cateratte, e le fondamenta della terra tremeranno. 19 La terra si schianterà tutta; la terra si screpolerà interamente, la terra tremerà, traballerà. 20 La terra barcollerà come un ubriaco, vacillerà come una capanna. Il suo peccato grava su lei; essa cade e non si rialzerà mai più.
21 In quel giorno, l'Eterno punirà nei luoghi eccelsi l'esercito di lassù e, giù sulla terra, i re della terra; 22 saranno riuniti assieme, come si fa con i prigionieri nel carcere sottoterra; saranno rinchiusi nella prigione, e dopo molti giorni saranno puniti. 23 La luna sarà coperta di rossore e il sole di vergogna; poiché l'Eterno degli eserciti regnerà sul monte Sion e in Gerusalemme, splendente di gloria alla presenza dei suoi anziani.

Lode all'Eterno. Gerusalemme benedetta
25:1 O Eterno, tu sei il mio Dio; io ti esalterò, celebrerò il tuo nome, perché hai fatto cose meravigliose; i tuoi disegni, concepiti da tempo, sono fedeli e stabili. 2 Poiché tu hai ridotto la città in un mucchio di pietre, la città forte in un monte di rovine; il castello degli stranieri non è più una città, non sarà mai più ricostruito. 3 Perciò il popolo forte ti glorifica, le città delle nazioni potenti ti temono, 4 poiché tu sei stato una fortezza per il povero, una fortezza per il misero nella sua avversità, un rifugio contro la tempesta, un'ombra contro l'arsura; poiché il soffio dei tiranni era come una tempesta che batte la muraglia. 5 Come il calore è domato in una terra arida, così tu hai domato il tumulto degli stranieri; come il calore è ridotto dall'ombra di una nuvola, così il canto dei tiranni è stato abbassato.
6 L'Eterno degli eserciti preparerà per tutti i popoli su questo monte un banchetto di cibi succulenti, un banchetto di vini vecchi, di cibi succulenti, pieni di midollo, di vini vecchi raffinati. 7 Distruggerà su quel monte il velo che copre la faccia di tutti i popoli, e la coperta stesa su tutte le nazioni. 8 Annienterà per sempre la morte; il Signore, l'Eterno, asciugherà le lacrime da ogni viso, toglierà via da tutta la terra la vergogna del suo popolo, perché l'Eterno ha parlato.
9 In quel giorno, si dirà: “Ecco, questo è il nostro Dio: in lui abbiamo sperato, ed egli ci ha salvati. Questo è l'Eterno in cui abbiamo sperato; esultiamo, rallegriamoci per la sua salvezza!”. 10 Poiché la mano dell'Eterno riposerà su questo monte, mentre Moab sarà trebbiato sulla sua terra come si pigia la paglia nel letamaio. 11 Dal letamaio egli stenderà le mani come le stende il nuotatore per nuotare, ma l'Eterno farà cadere la sua superbia insieme alle trame che ha ordito. 12 Demolirà l'alta fortezza delle tue mura, la abbatterà, la atterrerà fino alla polvere.

Cantico dei redenti
26:1 In quel giorno, si canterà questo cantico nel paese di Giuda: “Noi abbiamo una città forte; l'Eterno vi pone la salvezza con mura e bastioni. 2 Aprite le porte ed entri la nazione giusta, che si mantiene fedele”. 3 A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida. 4 Confidate per sempre nell'Eterno, poiché l'Eterno, sì l'Eterno, è la roccia dei secoli. 5 Egli ha umiliato quelli che stavano in alto; egli ha abbassato la città elevata, l'ha abbassata fino a terra, l'ha stesa nella polvere; 6 i piedi la calpestano, i piedi dell'oppresso, vi passano sopra i poveri.
7 La via del giusto è diritta; tu rendi perfettamente piano il sentiero del giusto. 8 Sulla via dei tuoi giudizi, o Eterno, noi ti abbiamo aspettato! Al tuo nome, al tuo ricordo anela la nostra anima. 9 Con la mia anima ti desidero durante la notte; con lo spirito che è dentro di me ti cerco; poiché, quando i tuoi giudizi si compiono sulla terra, gli abitanti del mondo imparano la giustizia. 10 Se si fa grazia all'empio, egli non impara la giustizia; agisce da perverso nel paese della rettitudine e non considera la maestà dell'Eterno.
11 O Eterno, la tua mano è alzata, ma quelli non la scorgono! Essi vedranno lo zelo che hai per il tuo popolo e saranno confusi; il fuoco divorerà i tuoi nemici. 12 O Eterno, tu ci darai la pace, poiché ogni nostra opera tu la compi per noi. 13 O Eterno, Dio nostro, altri signori, fuori di te, hanno dominato su di noi; ma, grazie a te solo, noi possiamo celebrare il tuo nome. 14 Quelli sono morti e non rivivranno più; sono ombre e non risorgeranno più; tu li hai così puniti, li hai distrutti, ne hai fatto perire ogni ricordo.
15 Tu hai aumentato la nazione, o Eterno! hai aumentato la nazione, ti sei glorificato, hai allargato tutti i confini del paese. 16 O Eterno, essi nell'avversità ti hanno cercato; si sono effusi in umile preghiera quando il tuo castigo li colpiva. 17 Come una donna incinta che sta per partorire si contorce e grida durante le sue doglie, così siamo stati noi davanti a te, o Eterno. 18 Abbiamo concepito, siamo stati in doglie e, quando abbiamo partorito, era vento; non abbiamo portato nessuna salvezza al paese, e non sono nati degli abitanti del mondo. 19 Rivivano i tuoi morti! risorgano i miei cadaveri! Svegliatevi e gioite, o voi che abitate nella polvere! Poiché la tua rugiada è come la rugiada dell'aurora e la terra ridarà vita ai morti.
20 Va', o popolo mio, entra nelle tue camere, chiudi le tue porte dietro di te; nasconditi per un istante, finché sia passata l'indignazione. 21 Poiché, ecco, l'Eterno esce dalla sua dimora per punire l'iniquità degli abitanti della terra; e la terra metterà allo scoperto il sangue che ha bevuto e non terrà più coperti gli uccisi.

Annuncio della restaurazione d'Israele
27:1 In quel giorno, l'Eterno punirà con la sua spada dura, grande e forte, il leviatano, l'agile serpente, il leviatano, il serpente tortuoso e ucciderà il mostro che è nel mare!
2 In quel giorno cantate la vigna dal vino vermiglio! 3 Io, l'Eterno, ne sono il guardiano, io la irrigo ogni istante; la custodisco notte e giorno, affinché nessuno la danneggi. 4 Nessuna ira è in me. Ah! se dovessi combattere contro rovi e pruni, io mi muoverei contro di loro e li brucerei tutti assieme! 5 A meno che non mi si prenda per rifugio, che non si faccia la pace con me, che non si faccia la pace con me.
6 In futuro, Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà e germoglierà, e copriranno di frutta la faccia della terra. 7 L'Eterno ha forse colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivano lui? Lo ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui? 8 Tu lo hai punito con misura, mandandolo lontano, portandolo via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale. 9 In questo modo è stata espiata l'iniquità di Giacobbe, e questo è il frutto della rimozione del suo peccato: egli ha ridotto tutte le pietre degli altari come pietre di calce frantumate, in modo che gli idoli di Astarte e le colonne solari non risorgeranno più.
10 La città fortificata è una solitudine, una casa disabitata, abbandonata come il deserto; vi pascoleranno i vitelli, vi giaceranno e ne divoreranno gli arbusti. 11 Quando i rami saranno secchi, saranno spezzati e verranno le donne a bruciarli; poiché è un popolo senza intelligenza, perciò colui che lo ha fatto non ne avrà compassione. Colui che lo ha formato non gli farà grazia.
12 In quel giorno, l'Eterno scuoterà i suoi frutti, dal corso del fiume al torrente d'Egitto; voi sarete raccolti a uno a uno, o figli d'Israele.
13 E in quel giorno suonerà una grande tromba; e quelli che erano perduti nel paese di Assiria e quelli che erano dispersi nel paese d'Egitto verranno e si prostreranno davanti all'Eterno, sul monte santo, a Gerusalemme.

Il giudizio di Samaria e di Gerusalemme
28:1 Guai alla superba corona degli ubriachi di Efraim e al fiore che appassisce, splendido ornamento che sta sul capo della grassa valle degli storditi dal vino! 2 Ecco venire, da parte del Signore, un uomo forte, potente, come una tempesta di grandine, un uragano distruttore, come una piena di grandi acque che straripano; egli getta quella corona a terra con violenza. 3 La superba corona degli ubriachi di Efraim sarà calpestata; 4 il fiore che appassisce, lo splendido ornamento che sta sul capo della grassa valle, sarà come un fico primaticcio prima dell'estate: appena uno lo vede, lo prende in mano e lo divora.
5 In quel giorno, l'Eterno degli eserciti sarà una splendida corona, un diadema di onore per il resto del suo popolo, 6 uno spirito di giustizia per colui che siede come giudice, la forza di quelli che respingono il nemico fino alle sue porte. 7 Ma anche questi barcollano per il vino e vacillano per le bevande inebrianti; il sacerdote e il profeta barcollano per le bevande inebrianti; affogano nel vino, vacillano per le bevande inebrianti, hanno errato nella visione e tentennano mentre rendono giustizia. 8 Tutte le tavole sono piene di vomito, di lordure, non c'è più un posto pulito.
9 “A chi vuole dare insegnamenti? A chi vuole fare capire la lezione? A dei bambini appena svezzati, staccati dal seno? 10 Poiché è un continuo dare precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco là!”. 11 Ebbene, sarà mediante labbra balbuzienti e mediante una lingua straniera che l'Eterno parlerà a questo popolo. 12 Egli aveva detto loro: “Ecco il riposo: lasciare riposare lo stanco; questo è il refrigerio!”. Ma quelli non hanno voluto ascoltare.
13 La parola dell'Eterno è stata per loro precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco là, affinché essi andassero a cadere a rovescio, fossero fiaccati, colti al laccio, e presi!
14 Ascoltate dunque la parola dell'Eterno, o schernitori, che dominate questo popolo di Gerusalemme! 15 Voi dite: “Noi abbiamo fatto alleanza con la morte, abbiamo stabilito un patto con il soggiorno dei morti; quando l'inondante flagello passerà, non giungerà fino a noi, perché abbiamo fatto della menzogna il nostro rifugio e ci siamo messi al sicuro dietro la frode”. 16 Perciò così parla il Signore, l'Eterno: “Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido; chi confiderà in essa non avrà fretta di fuggire. 17 Io prenderò il diritto come livella e la giustizia come piombino; la grandine spazzerà via il rifugio di menzogna e le acque inonderanno il vostro riparo. 18 La vostra alleanza con la morte sarà annullata, e il vostro patto con il soggiorno dei morti non reggerà; quando l'inondante flagello passerà voi sarete calpestati da esso. 19 Ogni volta che passerà, vi afferrerà: poiché passerà mattina dopo mattina, di giorno e di notte; sarà spaventoso imparare una tale lezione! 20 Poiché il letto sarà troppo corto per sdraiarsi e la coperta troppo stretta per avvolgersi. 21 Poiché l'Eterno sorgerà come al monte Perazim, si adirerà come nella valle di Gabaon, per fare la sua opera, la sua opera singolare, per compiere il suo lavoro, lavoro inaudito”. 22 Ora dunque, non fate gli schernitori, affinché le vostre catene non debbano fortificarsi! Poiché io ho udito, da parte del Signore, dell'Eterno degli eserciti, che è deciso uno sterminio completo di tutto il paese.
23 Porgete orecchio, e date ascolto alla mia voce! State attenti, e ascoltate la mia parola! 24 L'agricoltore ara sempre per seminare? Rompe ed erpica sempre la sua terra? 25 Quando ne ha appianata la superficie, non vi semina l'aneto, non vi sparge il comino, non vi mette il frumento a solchi, l'orzo nel luogo designato e il farro entro i limiti a esso assegnati? 26 Il suo Dio gli insegna la regola da seguire e lo ammaestra. 27 L'aneto non si trebbia con la trebbia, né si fa passare sul comino la ruota del carro; ma l'aneto si batte con il bastone e il comino con la verga. 28 Il grano si trebbia; tuttavia, non lo si trebbia sempre; vi si fanno passare sopra la ruota del carro e i cavalli, ma non si schiaccia. 29 Anche questo procede dall'Eterno degli eserciti; egli si mostra mirabile nei suoi disegni, grande nella sua sapienza.

Profezia contro Gerusalemme
29:1 Guai ad Ariel, ad Ariel, città dove si accampò Davide! Aggiungete anno ad anno, compiano le feste il loro ciclo! 2 Poi stringerò Ariel da vicino; ci saranno lamenti e gemiti, e lei sarà per me come un Ariel. 3 Io porrò il mio campo intorno a te come un cerchio, io ti circonderò di fortificazioni, eleverò contro di te opere di assedio. 4 Sarai abbassata, parlerai da terra, e la tua parola uscirà sommessamente dalla polvere; la tua voce salirà dal suolo come quella di uno spettro e la tua parola sorgerà dalla polvere come un bisbiglio. 5 Ma la moltitudine dei tuoi nemici diventerà come polvere minuta, e la folla di quei terribili come pula che vola; e ciò avverrà a un tratto, in un attimo. 6 Sarai visitata dall'Eterno degli eserciti con tuoni, terremoti e grandi rumori, con turbine, tempesta, con fiamma di fuoco divorante. 7 La folla di tutte le nazioni che marciano contro Ariel, di tutti quelli che attaccano lei e la sua cittadella e la stringono da vicino, sarà come un sogno, come una visione notturna. 8 Avverrà come un affamato che sogna di mangiare, poi si sveglia e ha lo stomaco vuoto, o come uno che ha sete e sogna di bere, poi si sveglia ed eccolo stanco e assetato, così sarà della folla per tutte le nazioni che marciano contro il monte Sion.
9 Stupitevi pure... sarete stupiti! Chiudete pure gli occhi... diventerete ciechi! Costoro sono ubriachi, ma non di vino; barcollano, ma non per le bevande alcoliche. 10 È l'Eterno che ha sparso su di voi uno spirito di torpore; ha chiuso i vostri occhi, i profeti, ha velato i vostri capi, i veggenti. 11 Tutte le visioni profetiche sono diventate per voi come le parole di uno scritto sigillato che si desse a uno che sa leggere, dicendogli: “Ti prego, leggi questo!”, egli risponderebbe: “Non posso perché è sigillato!”. 12 Oppure come uno scritto che si desse a uno che non sa leggere, dicendogli: “Ti prego leggi questo!”, egli risponderebbe: “Non so leggere”.
13 Il Signore ha detto: “Poiché questo popolo si avvicina a me con la bocca e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e il timore che ha di me non è altro che un comandamento imparato dagli uomini, 14 ecco che io continuerò a fare tra questo popolo delle meraviglie, meraviglie su meraviglie; la saggezza dei suoi saggi svanirà e l'intelligenza dei suoi intelligenti si nasconderà”.
15 Guai a quelli che si ritirano lontano dall'Eterno in luoghi profondi per nascondere i loro disegni, che fanno le loro opere nelle tenebre e dicono: “Chi ci vede? chi ci conosce?”. 16 Che perversità è la vostra! Il vasaio sarà considerato al pari dell'argilla al punto che l'opera dica dell'operaio: “Egli non mi ha fatto?”. Al punto che il vaso dica del vasaio: “Non ci capisce nulla?”. 17 Ancora un brevissimo tempo e il Libano sarà trasformato in un frutteto, e il frutteto sarà considerato come una foresta. 18 In quel giorno i sordi udranno le parole del libro e, liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno; 19 gli umili avranno abbondanza di gioia nell'Eterno e i più poveri fra gli uomini esulteranno nel Santo d'Israele. 20 Poiché il violento sarà scomparso, il beffardo non ci sarà più e saranno distrutti tutti quelli che vegliano per commettere iniquità, 21 che condannano un uomo per una parola, che tendono tranelli a chi difende le cause alla porta, e violano il diritto del giusto per un nulla.
22 Perciò così dice l'Eterno alla casa di Giacobbe, l'Eterno che riscattò Abraamo: “Giacobbe non avrà più da vergognarsi e il suo volto non impallidirà più. 23 Poiché quando i suoi figli vedranno in mezzo a loro l'opera delle mie mani, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno grandemente l'Iddio d'Israele; 24 i traviati di spirito impareranno la saggezza e i mormoratori accetteranno l'istruzione”.

Minacce rivolte agli uomini di Giuda
30:1 “Guai ai figli ribelli”, dice l'Eterno, “che formano dei disegni, ma senza di me, che contraggono alleanze, ma senza il mio Spirito, per accumulare peccato su peccato; 2 che vanno giù in Egitto senza aver consultato la mia bocca, per rifugiarsi sotto la protezione del Faraone e cercare riparo all'ombra dell'Egitto! 3 Ma la protezione del Faraone vi tornerà a confusione, e il riparo all'ombra dell'Egitto a vergogna. 4 I prìncipi di Giuda sono già a Soan, e i suoi ambasciatori sono già arrivati ad Anes; 5 ma tutti saranno delusi di un popolo che non giova loro nulla, che non porta né aiuto né vantaggio, ma è la loro infamia e la loro vergogna. 6 È pronto il carico delle bestie per il mezzogiorno; attraverso un paese di avversità e di angoscia, da cui vengono la leonessa e il leone, la vipera e il drago volante, essi portano le loro ricchezze sul dorso degli asinelli e i loro tesori sulla gobba dei cammelli, a un popolo che non gioverà loro nulla. 7 Poiché il soccorso dell'Egitto è un soffio, una vanità; per questo io chiamo quel paese: 'Gran rumore per nulla'. 8 Ora vieni e traccia queste cose in loro presenza sopra una tavola, e scrivile in un libro, perché rimangano per i giorni futuri, per sempre, in eterno. 9 Poiché questo è un popolo ribelle, sono dei figli bugiardi, dei figli che non vogliono ascoltare la legge dell'Eterno, 10 che dicono ai veggenti: 'Non vedete!' e a quelli che hanno delle visioni: 'Non ci annunciate visioni di cose vere! Diteci delle cose piacevoli, profetizzateci delle illusioni! 11 Uscite fuori di strada, abbandonate il sentiero retto, toglieteci davanti agli occhi il Santo d'Israele!'”. 12 Perciò così dice il Santo d'Israele: “Poiché voi disprezzate questa parola e confidate nell'oppressione e nelle vie oblique, e ne fate il vostro appoggio, 13 questa iniquità sarà per voi come una breccia che minaccia rovina, che sporge su un alto muro, il cui crollo avviene a un tratto, in un istante, 14 e che si spezza come si spezza un vaso del vasaio che uno frantuma senza pietà, e tra i rottami del quale non si trova frammento che serva a prendere del fuoco dal focolare o ad attingere dell'acqua dalla cisterna”.
15 Poiché così aveva detto il Signore, l'Eterno, il Santo d'Israele: “Nel tornare a me e nello stare in riposo sarà la vostra salvezza; nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza”. Ma voi non lo avete voluto! 16 Avete detto: “No, noi galopperemo sui nostri cavalli!”. E per questo galopperete! E: “Cavalcheremo su veloci destrieri!”. E per questo quelli che vi inseguiranno saranno veloci! 17 Mille di voi fuggiranno alla minaccia di uno solo; alla minaccia di cinque vi darete alla fuga, finché rimaniate come un palo in cima a un monte, come uno stendardo sopra un colle. 18 Perciò l'Eterno aspetterà per farvi grazia, poi sorgerà per avere compassione di voi; poiché l'Eterno è un Dio di giustizia. Beati tutti quelli che sperano in lui!
19 Popolo di Sion che abiti a Gerusalemme, tu non piangerai più! Egli, certo, ti farà grazia, all'udire il tuo grido; appena ti avrà udito, ti risponderà. 20 Il Signore vi darà, sì del pane di angoscia e dell'acqua di oppressione, ma quelli che ti ammaestrano non dovranno più nascondersi; e i tuoi occhi vedranno chi ti ammaestra; 21 e quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà: “Questa è la via; camminate per essa!”. 22 Considererete come cose contaminate le vostre immagini scolpite, ricoperte di argento, e le vostre immagini fuse rivestite d'oro; le getterete via come una cosa impura, “Fuori di qui!”, direte loro. 23 Egli ti darà la pioggia per la semenza con cui avrai seminato il suolo, e il pane, che il suolo produrrà saporito e abbondante; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà in vasti pascoli; 24 i buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno foraggi salati, ventilati con la pala e il ventilabro. 25 Sopra ogni alto monte e sopra ogni colle elevato vi saranno ruscelli, acque correnti, nel giorno del grande massacro, quando cadranno le torri. 26 La luce della luna sarà come la luce del sole, e la luce del sole sarà sette volte più viva, come la luce di sette giorni assieme, nel giorno che l'Eterno fascerà la ferita del suo popolo e guarirà la piaga da lui fatta con le sue percosse.
27 Ecco, il nome dell'Eterno viene da lontano; la sua ira è ardente, grande è il suo furore; le sue labbra sono piene di indignazione, la sua lingua è come un fuoco divorante; 28 il suo fiato è come un torrente che straripa, che arriva fino al collo. Egli viene a vagliare le nazioni con il vaglio della distruzione e a mettere, tra le mascelle dei popoli, un morso che li faccia fuorviare. 29 Allora intonerete dei canti, come la notte quando si celebra una festa; e avrete la gioia nel cuore, come chi cammina al suono del flauto per andare al monte dell'Eterno, alla Rocca d'Israele. 30 L'Eterno farà udire la sua voce maestosa e mostrerà come colpisce con il suo braccio nel furore della sua ira, tra le fiamme di un fuoco divorante, in mezzo alla tempesta, a un diluvio di pioggia e a una grandine di pietre. 31 Poiché, alla voce dell'Eterno, l'Assiro sarà costernato; l'Eterno lo colpirà con il suo bastone; 32 e ogni passaggio del flagello destinatogli, che l'Eterno gli farà piombare addosso, sarà accompagnato dal suono di tamburelli e di cetre; l'Eterno combatterà contro di lui con braccio minaccioso. 33 Poiché da lungo tempo Tofet è preparato, è pronto anche per il re; è profondo e ampio; sul suo rogo c'è del fuoco e legna in abbondanza; il soffio dell'Eterno, come un torrente di zolfo, sta per accenderlo.

Altra maledizione contro l'alleanza con l'Egitto. Soltanto Dio può liberare il Suo popolo
31:1 Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di soccorso e hanno fiducia nei cavalli, che confidano nei carri perché sono numerosi, e nei cavalieri perché molto potenti, ma non guardano al Santo d'Israele e non cercano l'Eterno! 2 Eppure, anch'egli è saggio; fa venire il male e non revoca le sue parole, ma insorge contro la casa dei malvagi e contro il soccorso degli artefici di iniquità. 3 Gli Egiziani sono uomini, e non Dio; i loro cavalli sono carne e non spirito; quando l'Eterno stenderà la sua mano il protettore inciamperà, cadrà il protetto e periranno tutti assieme.
4 Poiché così mi ha detto l'Eterno: “Come il leone o il leoncello ruggisce sulla sua preda e, benché una folla di pastori gli sia raccolta contro, non si spaventa alla loro voce, né si lascia intimidire dallo strepito che fanno, così scenderà l'Eterno degli eserciti a combattere sul monte Sion e sul suo colle. 5 Come gli uccelli spiegano le ali sulla loro nidiata, così l'Eterno degli eserciti proteggerà Gerusalemme; la proteggerà, la libererà, la risparmierà, la farà scampare”. 6 Tornate a colui dal quale vi siete così profondamente allontanati, o figli d'Israele! 7 Poiché, in quel giorno, ognuno getterà via i suoi idoli d'argento e i suoi idoli d'oro, che le vostre mani hanno fatto per peccare. 8 “Allora l'Assiro cadrà per una spada non di uomo, e una spada, che non è di uomo, lo divorerà; egli fuggirà davanti alla spada e i suoi giovani saranno ridotti in schiavitù. 9 La sua rocca fuggirà spaventata e i suoi prìncipi saranno atterriti davanti alla bandiera”, dice l'Eterno che ha il suo fuoco in Sion e la sua fornace in Gerusalemme.

Promessa di tempi felici sotto il regno della giustizia
32:1 Ecco, un re regnerà secondo giustizia e i prìncipi governeranno con equità. 2 Un uomo sarà come un riparo dal vento, come un rifugio contro l'uragano, come dei corsi di acqua in luogo arido, come l'ombra di una grande roccia in una terra che langue. 3 Gli occhi di quelli che vedono non saranno più accecati e gli orecchi di quelli che odono staranno attenti. 4 Il cuore degli sconsiderati capirà la saggezza, e la lingua dei balbuzienti parlerà spedita e distinta. 5 Lo scellerato non sarà più chiamato nobile e l'impostore non sarà più chiamato magnanimo. 6 Poiché lo scellerato proferisce scelleratezze e il suo cuore si dà all'iniquità per commettere cose empie e dire cose malvagie contro l'Eterno; per lasciare vuoto lo stomaco di chi ha fame e far mancare la bevanda a chi ha sete. 7 Le armi dell'impostore sono malvagie; egli forma disegni criminosi per distruggere il misero con parole bugiarde e il bisognoso quando afferma il giusto. 8 Ma l'uomo nobile forma nobili disegni, e si impegna per cose nobili.
9 O donne spensierate, alzatevi, e ascoltate la mia voce! O figlie troppo fiduciose, porgete orecchio alla mia parola! 10 Fra un anno e qualche giorno voi tremerete, o donne troppo fiduciose, poiché la vendemmia è passata, e non si farà raccolta. 11 Abbiate spavento, o donne spensierate! tremate, o troppo fiduciose! Spogliatevi, denudatevi, mettetevi il cilicio ai fianchi, 12 picchiandovi il seno a causa dei campi una volta così belli, e delle vigne una volta così feconde. 13 Sulla terra del mio popolo cresceranno pruni e rovi; sì, su tutte le case di piacere della città gaia. 14 Poiché il palazzo sarà abbandonato, la città rumorosa sarà resa deserta, la collina e la torre saranno per sempre ridotte in caverne, in luogo di spasso per gli onagri e di pascolo per le greggi, 15 finché su di noi sia sparso lo Spirito dall'alto e il deserto divenga un frutteto, e il frutteto sia considerato come una foresta. 16 Allora la rettitudine abiterà nel deserto e la giustizia avrà la sua dimora nel frutteto. 17 Il frutto della giustizia sarà la pace e l'effetto della giustizia, tranquillità e sicurezza per sempre. 18 Il mio popolo abiterà in un soggiorno di pace, in dimore sicure, in quieti luoghi di riposo. 19 Ma la foresta cadrà sotto la grandine, e la città sarà profondamente abbassata. 20 Beati voi che seminate in riva a tutte le acque e che lasciate andare libero il piede del bue e dell'asino!

L'Assiro confuso: Gerusalemme salvata
33:1 Guai a te che devasti e non sei stato devastato! che sei perfido, e non ti è stata usata perfidia! Quando avrai finito di devastare sarai devastato; quando avrai finito di essere perfido, ti sarà usata perfidia.
2 O Eterno, abbi pietà di noi! Noi speriamo in te. Sii tu il braccio del popolo ogni mattina, la nostra salvezza in tempo di avversità! 3 Alla tua voce tonante fuggono i popoli, quando tu sorgi si disperdono le nazioni. 4 Il vostro bottino sarà mietuto come miete il bruco; altri vi si precipiteranno sopra come si precipita la locusta. 5 L'Eterno è esaltato perché abita in alto; egli riempie Sion di equità e di giustizia. 6 I tuoi giorni saranno resi sicuri; la saggezza e la conoscenza sono una ricchezza di liberazione, il timore dell'Eterno è il tesoro di Sion.
7 Ecco, i loro eroi gridano là fuori, i messaggeri di pace piangono amaramente. 8 Le strade sono deserte, nessuno passa più per le vie. Il nemico ha rotto il patto, disprezza le città, non tiene in nessun conto gli uomini. 9 Il paese è nel lutto e langue; il Libano si vergogna e intristisce; Saron è come un deserto, Basan e il Carmelo hanno perso il fogliame. 10 “Ora sorgerò”, dice l'Eterno; “ora sarò esaltato, ora mi innalzerò. 11 Voi avete concepito pula, e partorirete stoppia; il vostro fiato è un fuoco che vi divorerà”. 12 I popoli saranno come fornaci da calce, come rovi tagliati, che si danno alle fiamme.
13 “O voi che siete lontani, udite quello che ho fatto! e voi che siete vicini, riconoscete la mia potenza!”. 14 I peccatori sono presi da spavento in Sion, un tremito si è impadronito degli empi: “Chi di noi potrà resistere al fuoco divorante? Chi di noi potrà resistere alle fiamme eterne?”. 15 Colui che cammina per le vie della giustizia e parla rettamente; colui che disprezza i guadagni estorti, che scuote le mani per non accettare regali, che si tappa gli orecchi per non udire parlare di sangue, e chiude gli occhi per non vedere il male. 16 Egli abiterà in luoghi elevati, le rocche fortificate saranno il suo rifugio; gli sarà dato il suo pane, gli sarà assicurata la sua acqua.
17 I tuoi occhi ammireranno il re nella sua bellezza, contempleranno il paese che si estende lontano. 18 Il tuo cuore mediterà sui terrori passati: “Dov'è il contabile? Dov'è colui che pesava il denaro? Dov'è colui che teneva il conto delle torri?”. 19 Tu non lo vedrai più quel popolo feroce, quel popolo dal linguaggio oscuro che non si comprende, che balbetta una lingua che non si capisce. 20 Contempla Sion, la città delle nostre solennità! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, soggiorno tranquillo, tenda che non sarà mai trasportata, i cui picchetti non saranno mai divelti, il cui cordame non sarà mai strappato. 21 Là l'Eterno sta per noi in tutta la sua maestà, in luogo di torrenti e di larghi fiumi, dove non giunge nave da remi, dove non passa potente vascello. 22 Poiché l'Eterno è il nostro giudice, l'Eterno è il nostro legislatore, l'Eterno è il nostro re, egli è colui che ci salva. 23 I tuoi cordami, o nemico, si sono allentati, non tengono più l'albero fermo in piedi e non spiegano più le vele. Allora si dividerà la preda di un ricco bottino; gli stessi zoppi prenderanno parte al saccheggio. 24 Nessun abitante dirà: “Io sono malato”. Il popolo che abita Sion ha ottenuto il perdono della sua iniquità.

Il giudizio delle nazioni. Rovina di Edom
34:1 Accostatevi nazioni, per ascoltare! e voi, popoli, state attenti! Ascolti la terra con ciò che la riempie, e il mondo con tutto ciò che produce! 2 Poiché l'Eterno è indignato contro tutte le nazioni, è adirato contro tutti i loro eserciti; egli le vota allo sterminio, le dà in balìa alla strage. 3 I loro uccisi sono gettati via, i loro cadaveri emanano fetore e i monti si sciolgono nel loro sangue. 4 Tutto l'esercito del cielo si dissolve; i cieli sono arrotolati come un libro e tutto il loro esercito cade, come cade la foglia dalla vite, come cade il fogliame morto dal fico.
5 La mia spada si è inebriata nel cielo; ecco, essa sta per piombare su Edom, sul popolo che ho votato allo sterminio, per farne giustizia. 6 La spada dell'Eterno è piena di sangue, è coperta di grasso, di sangue di agnelli e di capri, di grasso di rognone di montoni; poiché l'Eterno fa un sacrificio a Bosra e un grande massacro nel paese di Edom. 7 Cadono con quelli i bufali, i giovenchi e i tori; il loro suolo è inebriato di sangue, la loro polvere è impregnata di grasso. 8 Poiché è il giorno della vendetta dell'Eterno, l'anno della retribuzione per la causa di Sion.
9 I torrenti di Edom saranno cambiati in pece e la sua polvere in zolfo; la sua terra diventerà pece ardente. 10 Non si spegnerà né notte né giorno, il fumo salirà per sempre; di generazione in generazione rimarrà deserta, nessuno vi passerà mai più. 11 Il pellicano e il porcospino ne prenderanno possesso, la civetta e il corvo vi abiteranno; l'Eterno vi stenderà la corda della desolazione, il livello del deserto. 12 Quanto ai suoi nobili, non ce ne saranno più per proclamare un re, e tutti i suoi prìncipi saranno ridotti a nulla. 13 Nei suoi palazzi cresceranno le spine; nelle sue fortezze, le ortiche e i cardi; diventerà una dimora di sciacalli, un recinto per gli struzzi. 14 Le bestie del deserto vi si incontreranno con i cani selvatici, le capre selvatiche vi chiameranno le compagne; là lo spettro notturno farà la sua abitazione e vi troverà il suo luogo di riposo. 15 Là il serpente farà il suo nido, deporrà le sue uova, le coverà, e raccoglierà i suoi piccoli sotto di sé; là si raccoglieranno gli avvoltoi, l'uno chiamando l'altro.
16 Cercate nel libro dell'Eterno e leggete; nessuna di quelle bestie vi mancherà; nessuna sarà privata della sua compagna; poiché la sua bocca lo ha comandato e il suo soffio li radunerà.
17 Egli stesso ha tirato a sorte per conto loro, e la sua mano ha diviso tra loro con la corda il paese; quelli ne avranno il possesso per sempre, vi abiteranno di generazione in generazione.

Liberazione e ritorno d'Israele
35:1 Il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa; 2 si coprirà di fiori e festeggerà con gioia e canti di esultanza; le sarà data la gloria del Libano, la magnificenza del Carmelo e di Saron. Essi vedranno la gloria dell'Eterno, la magnificenza del nostro Dio. 3 Fortificate le mani infiacchite, rafforzate le ginocchia vacillanti! 4 Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: “Siate forti, non temete!”. Ecco il vostro Dio! Verrà la vendetta, la retribuzione di Dio! Verrà egli stesso a salvarvi.
5 Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e saranno sturati gli orecchi dei sordi; 6 allora lo zoppo salterà come un cervo e la lingua del muto canterà di gioia; perché delle acque sgorgheranno nel deserto e dei torrenti nella solitudine; 7 il terreno arido diventerà un lago e il suolo assetato un luogo di sorgenti d'acqua; nel riparo che accoglieva gli sciacalli ci sarà erba, canne e giunchi.
8 Là sarà una strada maestra, una via che sarà chiamata “la Via Santa”; nessun impuro vi passerà; essa sarà per quelli soltanto; quelli che la seguiranno, anche gli insensati, non potranno smarrirvisi. 9 In quella via non ci saranno leoni; nessuna bestia feroce vi metterà piede o vi apparirà; ma vi cammineranno i redenti; 10 i riscattati dall'Eterno torneranno, verranno a Sion con canti di gioia; una gioia eterna coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia, il dolore e il gemito fuggiranno.

Sennacherib marcia contro Gerusalemme. Minacce di Rabsaché
36:1 Nel quattordicesimo anno del re Ezechia, avvenne che Sennacherib, re di Assiria, salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le prese. 2 Il re di Assiria mandò Rabsaché da Lachis a Gerusalemme al re Ezechia con un grande esercito; e Rabsaché si fermò presso l'acquedotto dello stagno superiore, sulla strada del campo del lavandaio. 3 Allora Eliachim, figlio di Chilchia, prefetto del palazzo, Scebna, il segretario, e Ioa, figlio di Asaf, l'archivista, si recarono da lui. 4 Rabsaché disse loro: “Dite a Ezechia: 'Così parla il grande re, il re di Assiria: Che fiducia è questa che tu hai? 5 Io te lo dico, non sono che parole delle labbra; per la guerra ci vuole prudenza e forza; ora, in chi hai riposto la tua fiducia per ribellarti a me? 6 Ecco, tu confidi nell'Egitto, in quel sostegno di canna rotta, che entra nella mano di chi vi si appoggia e la fora; così è Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui. 7 E se mi dici: - Noi confidiamo nell'Eterno, nel nostro Dio -, non è forse quello stesso di cui Ezechia ha soppresso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: - Vi prostrerete davanti a questo altare qui? - 8 Ora dunque fa' una scommessa con il mio signore, il re di Assiria: io ti darò duemila cavalli, se tu puoi fornire tanti cavalieri per cavalcarli. 9 Come potresti tu far voltare le spalle a un solo capitano fra i minimi servi del mio signore? Ma tu confidi nell'Egitto per avere dei carri e dei cavalieri. 10 D'altronde è forse senza il volere dell'Eterno che io sono salito contro questo paese per distruggerlo? È stato l'Eterno che mi ha detto: Sali contro questo paese e distruggilo!'”. 11 Allora Eliachim, Scebna e Ioa dissero a Rabsaché: “Ti prego, parla ai tuoi servi in lingua aramaica, poiché noi la comprendiamo; e non ci parlare in lingua giudaica, poiché il popolo che sta sulle mura ascolta”. 12 Ma Rabsaché rispose: “Il mio signore mi ha forse mandato a dire queste parole al tuo signore e a te? Non mi ha forse mandato a dirle a questi uomini che stanno sulle mura, e che presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?”. 13 Poi Rabsaché si alzò in piedi e gridò ad alta voce in lingua giudaica: “Ascoltate le parole del grande re, del re di Assiria! 14 Così parla il re: 'Ezechia non vi inganni, perché egli non vi potrà liberare; 15 né vi faccia Ezechia riporre la vostra fiducia nell'Eterno, dicendo: L'Eterno ci libererà di certo; questa città non sarà data nelle mani del re di Assiria. 16 Non date retta a Ezechia, perché così dice il re di Assiria: Fate la pace con me, arrendetevi, e ciascuno di voi mangerà della sua vite e del suo fico, e berrà dell'acqua della sua cisterna, 17 finché io non venga e vi conduca in un paese simile al vostro: paese di grano e di vino, paese di pane e di vigne. 18 Guardate che Ezechia non vi seduca, dicendo: L'Eterno ci libererà. Ha qualcuno degli dèi delle nazioni potuto liberare il suo paese dalle mani del re di Assiria? 19 Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim? Hanno essi forse liberato Samaria dalle mie mani? 20 Fra tutti gli dèi di quei paesi, quali sono quelli che abbiano liberato il loro paese dalle mie mani? E l'Eterno dovrebbe liberare Gerusalemme dalle mie mani?'”. 21 E quelli tacquero e non risposero nulla, perché il re aveva dato questo ordine: “Non gli rispondete”. 22 Ed Eliachim, figlio di Chilchia, prefetto del palazzo, Scebna, il segretario, e Ioa, figlio di Asaf, l'archivista, vennero da Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole di Rabsaché.

Preghiera di Ezechia. Profezia di Isaia. Liberazione di Gerusalemme
37:1 Quando il re Ezechia ebbe udito questo si stracciò le vesti, si coprì di un sacco ed entrò nella casa dell'Eterno. 2 Mandò Eliachim, prefetto del palazzo, Scebna, il segretario, e i più anziani dei sacerdoti, coperti di sacchi, dal profeta Isaia, figlio di Amots, i quali gli dissero: 3 “Così parla Ezechia: 'Questo giorno è giorno di angoscia, di castigo e di vergogna; poiché i figli sono giunti al punto di uscire dal grembo materno, ma manca la forza per partorirli. 4 Forse, l'Eterno, il tuo Dio, ha udito le parole di Rabsaché, che il re di Assiria, suo signore, ha mandato a oltraggiare l'Iddio vivente; e forse l'Eterno, il tuo Dio, punirà le parole che ha udito. Fa' dunque salire a Dio una preghiera per il resto del popolo che sussiste ancora'”. 5 I servi del re Ezechia si recarono dunque da Isaia. 6 E Isaia disse loro: “Dite al vostro signore: 'Così parla l'Eterno: Non temere per le parole che hai udito, con le quali i servi del re di Assiria mi hanno oltraggiato. 7 Ecco, io stesso metterò in lui un tale spirito che, all'udire una certa notizia, egli tornerà nel suo paese; e io lo farò cadere di spada nel suo paese'”. 8 Rabsaché ritornò e trovò il re di Assiria che assediava Libna; poiché aveva saputo che il suo signore era partito da Lachis. 9 Allora il re di Assiria ricevette questa notizia, concernente Tiraca, re d'Etiopia: “Egli si è messo in marcia per farti guerra”. Appena ebbe udito questo, inviò dei messaggeri a Ezechia, con questo messaggio: 10 “Dite così a Ezechia, re di Giuda: 'Il tuo Dio, nel quale confidi, non ti inganni dicendo: Gerusalemme non sarà data nelle mani del re di Assiria. 11 Ecco, tu hai udito quello che i re di Assiria hanno fatto a tutti gli altri paesi, votandoli allo sterminio; e tu scamperesti? 12 Gli dèi delle nazioni che i miei padri distrussero, gli dèi di Gozan, di Caran, di Resef, e dei figli di Eden che sono a Telassar, riuscirono forse a liberarle? 13 Dove sono il re di Camat, il re di Arpad, il re della città di Sefarvaim e quelli di Ena e di Ivva?'”. 14 Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi salì alla casa dell'Eterno e la spiegò davanti all'Eterno. 15 Ed Ezechia pregò l'Eterno, dicendo: 16 “O Eterno degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini! Tu solo sei l'Iddio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. 17 O Eterno, inclina il tuo orecchio, e ascolta! O Eterno, apri i tuoi occhi, e vedi! Ascolta tutte le parole che Sennacherib ha mandato a dire per oltraggiare l'Iddio vivente! 18 È vero, o Eterno; i re di Assiria hanno devastato tutte quelle nazioni e le loro terre, 19 e hanno dato alle fiamme i loro dèi; perché quelli non erano dèi; ma erano opera di mano d'uomo, legno e pietra, e li hanno distrutti. 20 Ma ora, o Eterno, o Dio nostro, liberaci dalle mani di Sennacherib, affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo sei l'Eterno!”. 21 Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire a Ezechia: “Così dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: 'La preghiera che tu mi hai rivolto riguardo a Sennacherib, re di Assiria, io l'ho udita; 22 e questa è la parola che l'Eterno ha pronunciata contro di lui:
La vergine, figlia di Sion, ti disprezza e si fa beffe di te; la figlia di Gerusalemme scuote la testa dietro a te. 23 Chi hai insultato e oltraggiato? Contro chi hai alzato la voce e alzato in alto gli occhi? Contro il Santo d'Israele. 24 Per mezzo dei tuoi servi tu hai insultato il Signore, e hai detto: 'Con la moltitudine dei miei carri io sono salito in vetta ai monti, nei recessi del Libano; io taglierò i suoi cedri più alti, i suoi cipressi più belli; io giungerò alla sua cima più alta, alla sua foresta più magnifica. 25 Io ho scavato e bevuto dell'acqua; con la pianta dei miei piedi prosciugherò tutti i fiumi d'Egitto'. 26 Non hai tu udito? Già da lungo tempo io ho preparato queste cose, da tempi antichi ne ho formato il disegno. Ora le faccio accadere e tu sei là per ridurre le città forti in monti di rovine. 27 I loro abitanti, ridotti all'impotenza, sono smarriti e confusi; sono come l'erba dei campi, come la tenera verdura, come l'erba dei tetti, come grano riarso prima che metta la spiga. 28 Ma io so quando ti siedi, quando esci, quando entri e quando ti infuri contro di me. 29 Poiché ti sei infuriato contro di me e, poiché la tua insolenza è giunta ai miei orecchi, io ti metterò il mio anello al naso, il mio morso in bocca e ti farò tornare per la via da dove sei venuto'.
30 Questo, o Ezechia, sarà per te il segno: quest'anno si mangerà il frutto del grano caduto; il secondo anno, quello che cresce da sé; ma il terzo anno seminerete e mieterete, pianterete vigne e ne mangerete il frutto. 31 E il resto della casa di Giuda che sarà scampato metterà ancora radici in basso, e porterà frutto in alto. 32 Poiché da Gerusalemme uscirà un residuo, e dal monte di Sion usciranno degli scampati. Lo zelo dell'Eterno degli eserciti farà questo. 33 Perciò così parla l'Eterno riguardo al re di Assiria: 'Egli non entrerà in questa città e non vi lancerà dentro alcuna freccia; non verrà davanti a essa con scudi e non eleverà trincee contro di lei. 34 Egli se ne tornerà per la via da dove è venuto e non entrerà in questa città', dice l'Eterno. 35 'Poiché io proteggerò questa città per salvarla, per amore di me stesso e per amore di Davide, mio servo'”. 36 L'angelo dell'Eterno uscì e colpì, nell'accampamento degli Assiri, centottantacinquemila uomini; quando la gente si alzò la mattina, ecco che erano tanti cadaveri. 37 Allora Sennacherib, re di Assiria, tolse l'accampamento, partì e tornò a Ninive, dove rimase. 38 E avvenne che, mentre egli era prostrato nella casa di Nisroc, suo dio, Adrammelec e Sareser, suoi figli, lo uccisero a colpi di spada, e si rifugiarono nel paese di Ararat. Ed Esaraddon, suo figlio, regnò al suo posto.

Malattia, guarigione e cantico di Ezechia
38:1 In quel tempo Ezechia si ammalò mortalmente; il profeta Isaia, figlio di Amots, andò da lui e gli disse: “Così parla l'Eterno: 'Da' i tuoi ordini alla tua casa, perché sei un uomo morto, e non vivrai più'”. 2 Allora Ezechia voltò la faccia verso la parete e fece all'Eterno questa preghiera: 3 “O Eterno, ricordati, ti prego, che io ho camminato alla tua presenza con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi!”. Ed Ezechia scoppiò in un gran pianto. 4 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Isaia, in questi termini: 5 “Va' e di' a Ezechia: 'Così parla l'Eterno, l'Iddio di Davide, tuo padre: Io ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni; 6 libererò te e questa città dalle mani del re di Assiria e proteggerò questa città. 7 E, da parte dell'Eterno, questo sarà per te il segno che l'Eterno adempirà la parola che ha pronunciato: 8 ecco, io farò retrocedere di dieci gradini l'ombra dei gradini che, per effetto del sole, si è allungata sui gradini di Acaz'”. E il sole retrocesse di dieci gradini sui gradini dove era disceso.
9 Scritto di Ezechia, re di Giuda, in occasione della sua malattia e della guarigione dal suo male.
10 “Io dicevo: 'Al culmine dei miei giorni devo andarmene alle porte del soggiorno dei morti; io sono privato del resto dei miei anni!'. 11 Io dicevo: 'Non vedrò più l'Eterno, l'Eterno, sulla terra dei viventi; fra gli abitanti del mondo dei trapassati, non vedrò più nessun uomo. 12 La mia dimora è divelta e portata via lontano da me, come una tenda di pastore. Io ho arrotolato la mia vita, come fa il tessitore; egli mi taglia via dalla trama; dal giorno alla notte tu mi avrai finito. 13 Io speravo fino al mattino... ma come un leone, egli mi spezzava tutte le ossa; dal giorno alla notte tu mi avrai finito. 14 Io stridevo come la rondine, come la gru, io gemevo come la colomba: i miei occhi erano stanchi di guardare in alto. O Eterno, mi si fa violenza; sii tu il mio garante'.
15 Che dirò? Egli mi ha parlato, ed egli lo ha fatto; io camminerò con umiltà durante tutti i miei anni, ricordando l'amarezza della mia anima. 16 Signore, mediante queste cose si vive e in tutte queste cose sta la vita del mio spirito; guariscimi, dunque, e rendimi la vita. 17 Ecco, è per la mia pace che io ho avuto grande amarezza; ma tu, nel tuo amore, hai liberato la mia anima dalla fossa della corruzione, perché ti sei gettato dietro alle spalle tutti i miei peccati.
18 Poiché non è il soggiorno dei morti che possa lodarti, non è la morte che ti possa celebrare; quelli che scendono nella fossa non possono più sperare nella tua fedeltà. 19 Il vivente, il vivente è colui che ti loda, come faccio io quest'oggi; il padre farà conoscere ai suoi figli la tua fedeltà. 20 Io ho l'Eterno che mi salva! e noi canteremo cantici al suono degli strumenti a corda, tutti i giorni della nostra vita, nella casa dell'Eterno”.
21 Isaia aveva detto: “Si prenda una quantità di fichi, se ne faccia un impiastro, e lo si applichi sull'ulcera ed egli guarirà”. 22 Ezechia aveva detto: “A quale segno riconoscerò che io salirò alla casa dell'Eterno?”.

L'ambasciata babilonese
39:1 In quel tempo Merodac-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e un dono a Ezechia, perché aveva udito che egli era stato malato ed era guarito. 2 Ezechia se ne rallegrò e mostrò ai messaggeri la casa dove teneva i suoi oggetti di valore, l'argento, l'oro, gli aromi, gli oli preziosi, tutto il suo arsenale e tutto quello che si trovava nei suoi tesori; non ci fu nulla, nella sua casa e in tutto il suo regno, che Ezechia non mostrasse loro. 3 Allora il profeta Isaia andò dal re Ezechia, e gli disse: “Che hanno detto quegli uomini? Da dove ti sono venuti?”, Ezechia rispose: “Sono venuti a me da un paese lontano, da Babilonia”. 4 E Isaia gli disse: “Che hanno visto in casa tua?”, Ezechia rispose: “Hanno visto tutto quello che è in casa mia; non c'è nulla nei miei tesori che io non abbia mostrato loro”. 5 Allora Isaia disse a Ezechia: “Ascolta la parola dell'Eterno degli eserciti: 6 'Ecco, verranno dei giorni in cui tutto quello che è in casa tua e quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a questo giorno sarà trasportato a Babilonia; e non ne rimarrà nulla', dice l'Eterno, 7 'e vi saranno dei tuoi figli usciti da te e da te generati, che saranno presi e diventeranno degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia'”. 8 Ed Ezechia disse a Isaia: “La parola dell'Eterno che tu hai pronunciato, è buona”. Poi aggiunse: “Perché ci sarà almeno pace e sicurezza durante la mia vita”.

Dimensione testo:


Nuovo brano:

Brano da visualizzare: 

Bibbia(Da https://www.laparola.net/)