C.E.I.:

Luca 22-23

22:1 Si avvicinava la festa degli Azzimi, chiamata Pasqua, 2 e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano come toglierlo di mezzo, poiché temevano il popolo. 3 Allora satana entrò in Giuda, detto Iscariota, che era nel numero dei Dodici. 4 Ed egli andò a discutere con i sommi sacerdoti e i capi delle guardie sul modo di consegnarlo nelle loro mani. 5 Essi si rallegrarono e si accordarono di dargli del denaro. 6 Egli fu d'accordo e cercava l'occasione propizia per consegnarlo loro di nascosto dalla folla.
7 Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva immolare la vittima di Pasqua. 8 Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare». 9 Gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?». 10 Ed egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà 11 e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov'è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli? 12 Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate». 13 Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua.
14 Quando fu l'ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, 15 e disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, 16 poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio». 17 E preso un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e distribuitelo tra voi, 18 poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio».
19 Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi».
21 «Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. 22 Il Figlio dell'uomo se ne va, secondo quanto è stabilito; ma guai a quell'uomo dal quale è tradito!». 23 Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi di essi avrebbe fatto ciò.
24 Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. 25 Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. 26 Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. 27 Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
28 Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; 29 e io preparo per voi un regno, come il Padre l'ha preparato per me, 30 perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.
31 Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; 32 ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli». 33 E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte». 34 Gli rispose: «Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima che tu per tre volte avrai negato di conoscermi».
35 Poi disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». 36 Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. 37 Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine». 38 Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli rispose «Basta!».
39 Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. 40 Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». 41 Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: 42 «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». 43 Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. 44 In preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. 45 Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. 46 E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».
47 Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. 48 Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?». 49 Allora quelli che eran con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». 50 E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro. 51 Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate, basta così!». E toccandogli l'orecchio, lo guarì. 52 Poi Gesù disse a coloro che gli eran venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante? 53 Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l'impero delle tenebre».
54 Dopo averlo preso, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. 55 Siccome avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno, anche Pietro si sedette in mezzo a loro. 56 Vedutolo seduto presso la fiamma, una serva fissandolo disse: «Anche questi era con lui». 57 Ma egli negò dicendo: «Donna, non lo conosco!». 58 Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di loro!». Ma Pietro rispose: «No, non lo sono!». 59 Passata circa un'ora, un altro insisteva: «In verità, anche questo era con lui; è anche lui un Galileo». 60 Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. 61 Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». 62 E, uscito, pianse amaramente.
63 Frattanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo schernivano e lo percuotevano, 64 lo bendavano e gli dicevano: «Indovina: chi ti ha colpito?». 65 E molti altri insulti dicevano contro di lui.
66 Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: 67 «Se tu sei il Cristo, diccelo». Gesù rispose: «Anche se ve lo dico, non mi crederete; 68 se vi interrogo, non mi risponderete. 69 Ma da questo momento starà il Figlio dell'uomo seduto alla destra della potenza di Dio». 70 Allora tutti esclamarono: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Lo dite voi stessi: io lo sono». 71 Risposero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L'abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».

23:1 Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato 2 e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che sobillava il nostro popolo, impediva di dare tributi a Cesare e affermava di essere il Cristo re». 3 Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». 4 Pilato disse ai sommi sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo». 5 Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui».
6 Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo 7 e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.
8 Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. 9 Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. 10 C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza. 11 Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato. 12 In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici; prima infatti c'era stata inimicizia tra loro.
13 Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, 14 disse: «Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo; ecco, l'ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in lui nessuna colpa di quelle di cui lo accusate; 15 e neanche Erode, infatti ce l'ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. 16 Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò». 17  18 Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A morte costui! Dacci libero Barabba!». 19 Questi era stato messo in carcere per una sommossa scoppiata in città e per omicidio.
20 Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. 21 Ma essi urlavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». 22 Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò». 23 Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso; e le loro grida crescevano. 24 Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. 25 Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.
26 Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. 27 Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. 28 Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. 29 Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate le sterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato.
30 Allora cominceranno a dire ai monti:
Cadete su di noi!
e ai colli:
Copriteci
!
31 Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».
32 Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati.
33 Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. 34 Gesù diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».
Dopo essersi poi divise le sue vesti, le tirarono a sorte.
35 Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto». 36 Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: 37 «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38 C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
39 Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!». 40 Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? 41 Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». 42 E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». 43 Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
44 Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. 45 Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. 46 Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò.
47 Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: «Veramente quest'uomo era giusto». 48 Anche tutte le folle che erano accorse a questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornavano percuotendosi il petto. 49 Tutti i suoi conoscenti assistevano da lontano e così le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, osservando questi avvenimenti.
50 C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. 51 Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. 52 Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53 Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto. 54 Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato. 55 Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, 56 poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento.

Nuova Riveduta:

Luca 22-23

La passione, 22-23
Giuda decide di tradire Gesù

=(Mt 26:1-16; Mr 14:1-11)
22:1 La festa degli Azzimi, detta la Pasqua, si avvicinava; 2 e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di farlo morire, ma temevano il popolo.
3 Satana entrò in Giuda, chiamato Iscariota, che era nel numero dei dodici. 4 Egli andò a conferire con i capi dei sacerdoti e i capitani sul modo di consegnarlo nelle loro mani. 5 Essi si rallegrarono e pattuirono di dargli del denaro. 6 Egli fu d'accordo e cercava l'occasione buona per consegnare loro Gesù di nascosto alla folla.

L'ultima Pasqua. La cena del Signore
=(Mt 26:17-20; Mr 14:12-17) Es 12; Gv 13:1-17
7 Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva sacrificare la Pasqua. 8 Gesù mandò Pietro e Giovanni, dicendo: «Andate a prepararci la cena pasquale, affinché la mangiamo». 9 Essi gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?» 10 Ed egli rispose loro: «Quando sarete entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua; seguitelo nella casa dove egli entrerà. 11 E dite al padrone di casa: "Il Maestro ti manda a dire: 'Dov'è la stanza nella quale mangerò la Pasqua con i miei discepoli?'" 12 Ed egli vi mostrerà, al piano di sopra, una grande sala ammobiliata; qui apparecchiate». 13 Essi andarono e trovarono com'egli aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
14 Quando giunse l'ora, egli si mise a tavola, e gli apostoli con lui. 15 Egli disse loro: «Ho vivamente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi, prima di soffrire; 16 poiché io vi dico che non la mangerò più, finché sia compiuta nel regno di Dio». 17 E, preso un calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e distribuitelo fra di voi; 18 perché io vi dico che ormai non berrò più del frutto della vigna, finché sia venuto il regno di Dio».

=(Mt 26:26-29; Mr 14:22-25; 1Co 11:23-29)
19 Poi prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi.

Gesù rivela che sarà tradito
=(Mt 26:21-25; Mr 14:18-21; Gv 13:18-30)
21 «Del resto, ecco, la mano di colui che mi tradisce è con me sulla tavola. 22 Perché il Figlio dell'uomo, certo, se ne va, come è stabilito; ma guai a quell'uomo per mezzo del quale egli è tradito!» 23 Ed essi cominciarono a domandarsi gli uni gli altri chi mai, tra di loro, sarebbe stato a fare questo.

Chi sia il più grande
Mt 20:20-28; Gv 13:2-17 (Mt 18:1-4; Mr 10:35-45)
24 Fra di loro nacque anche una contesa: chi di essi fosse considerato il più grande. 25 Ma egli disse loro: «I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori. 26 Ma per voi non dev'essere così; anzi il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve. 27 Perché, chi è più grande, colui che è a tavola oppure colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve. 28 Or voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; 29 e io dispongo che vi sia dato un regno, come il Padre mio ha disposto che fosse dato a me, 30 affinché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno, e sediate su troni per giudicare le dodici tribù d'Israele.

Gesù predice il rinnegamento di Pietro
=(Gv 13:31-38; Mt 26:30-35; Mr 14:29-31)
31 «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; 32 ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli». 33 Pietro gli disse: «Signore, sono pronto ad andare con te in prigione e alla morte». 34 E Gesù: «Pietro, io ti dico che oggi il gallo non canterà, prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi».
35 Poi disse loro: «Quando vi mandai senza borsa, senza sacca da viaggio e senza calzari, vi è forse mancato qualcosa?» Essi risposero: «Niente». Ed egli disse loro: 36 «Ma ora, chi ha una borsa, la prenda; così pure una sacca; e chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. 37 Perché io vi dico che in me dev'essere adempiuto ciò che è scritto: "Egli è stato contato tra i malfattori". Infatti, le cose che si riferiscono a me, stanno per compiersi». 38 Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade!» Ma egli disse loro: «Basta!»

Agonia di Gesù nel giardino del Getsemani
=(Mt 26:36-46; Mr 14:32-42; Gv 18:1-2) cfr. Eb 5:7-8
39 Poi, uscito, andò, come al solito, al monte degli Ulivi; e anche i discepoli lo seguirono.
40 Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate di non entrare in tentazione». 41 Egli si staccò da loro circa un tiro di sasso e postosi in ginocchio pregava, dicendo: 42 «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta».
43 Allora gli apparve un angelo dal cielo per rafforzarlo. 44 Ed essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra. 45 E, dopo aver pregato, si alzò, andò dai discepoli e li trovò addormentati per la tristezza, 46 e disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, affinché non entriate in tentazione».

Tradimento di Giuda
=(Mt 26:47-56; Mr 14:43-50; Gv 18:3-12)
47 Mentre parlava ancora, ecco una folla; e colui che si chiamava Giuda, uno dei dodici, la precedeva, e si avvicinò a Gesù per baciarlo. 48 Ma Gesù gli disse: «Giuda, tradisci il Figlio dell'uomo con un bacio?»
49 Quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per succedere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?» 50 E uno di loro percosse il servo del sommo sacerdote, e gli recise l'orecchio destro. 51 Ma Gesù intervenne e disse: «Lasciate, basta!» E, toccato l'orecchio di quell'uomo, lo guarì.
52 Gesù disse ai capi dei sacerdoti, ai capitani del tempio e agli anziani che erano venuti contro di lui: «Siete usciti con spade e bastoni, come contro un brigante! 53 Mentre ero ogni giorno con voi nel tempio, non mi avete mai messo le mani addosso; ma questa è l'ora vostra, questa è la potenza delle tenebre».

Arresto di Gesù; il Signore rinnegato tre volte da Pietro
=(Mt 26:57-58, 69-75; Mr 14:53-54, 66-72; Gv 18:12-18, 25-27)
54 Dopo averlo arrestato, lo portarono via e lo condussero nella casa del sommo sacerdote; e Pietro seguiva da lontano.
55 Essi accesero un fuoco in mezzo al cortile, sedendovi intorno. Pietro si sedette in mezzo a loro. 56 Una serva, vedendo Pietro seduto presso il fuoco, lo guardò fisso e disse: «Anche costui era con Gesù». 57 Ma egli negò, dicendo: «Donna, non lo conosco». 58 E poco dopo, un altro lo vide e disse: «Anche tu sei di quelli». Ma Pietro rispose: «No, uomo, non lo sono». 59 Trascorsa circa un'ora, un altro insisteva, dicendo: «Certo, anche questi era con lui, poiché è Galileo». 60 Ma Pietro disse: «Uomo, io non so quello che dici». E subito, mentre parlava ancora, il gallo cantò. 61 E il Signore, voltatosi, guardò Pietro; e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detta: «Oggi, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». 62 E, andato fuori, pianse amaramente.

Gesù flagellato e percosso
Gv 18:19-24 (Mt 26:67-68; 27:1; Mr 14:65; 15:1)
63 Gli uomini che tenevano Gesù lo schernivano percotendolo; 64 poi lo bendarono e gli domandavano: «Indovina, profeta! Chi ti ha percosso?» 65 E dicevano molte altre cose contro di lui, bestemmiando.
66 Appena fu giorno, gli anziani del popolo, i capi dei sacerdoti e gli scribi si riunirono, e lo condussero nel loro sinedrio, dicendo: 67 «Se tu sei il Cristo, diccelo». Ma egli disse loro: «Anche se ve lo dicessi, non credereste; 68 e se io vi facessi delle domande, non rispondereste. 69 Ma da ora in avanti il Figlio dell'uomo sarà seduto alla destra della potenza di Dio». 70 E tutti dissero: «Sei tu, dunque, il Figlio di Dio?» Ed egli rispose loro: «Voi stessi dite che io lo sono». 71 E quelli dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Lo abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».

Gesù davanti a Pilato
=(Mt 27:2, 11-14; Mr 15:2-5; Gv 18:28-38)
23:1 Poi tutta l'assemblea si alzò e lo condussero da Pilato.
2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Abbiamo trovato quest'uomo che sovvertiva la nostra nazione, istigava a non pagare i tributi a Cesare e diceva di essere lui il Cristo re». 3 Pilato lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?» E Gesù gli rispose: «Tu lo dici».
4 Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo nessuna colpa in quest'uomo». 5 Ma essi insistevano, dicendo: «Egli sobilla il popolo insegnando per tutta la Giudea; ha cominciato dalla Galilea ed è giunto fin qui».

Pilato manda Gesù da Erode
Sl 2:1-3; At 4:25-28
6 Quando Pilato udì questo, domandò se quell'uomo fosse Galileo. 7 Saputo che egli era della giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode, che si trovava anch'egli a Gerusalemme in quei giorni.
8 Quando vide Gesù, Erode se ne rallegrò molto, perché da lungo tempo desiderava vederlo, avendo sentito parlare di lui; e sperava di vedergli fare qualche miracolo. 9 Gli rivolse molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. 10 Or i capi dei sacerdoti e gli scribi stavano là, accusandolo con veemenza. 11 Erode, con i suoi soldati, dopo averlo vilipeso e schernito, lo vestì di un manto splendido, e lo rimandò da Pilato. 12 In quel giorno, Erode e Pilato divennero amici; prima infatti erano stati nemici.

Gesù o Barabba?
=(Mt 27:15-30; Mr 15:6-19; Gv 18:38-19:16)
13 Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, i magistrati e il popolo, disse loro: 14 «Avete fatto comparire davanti a me quest'uomo come sovversivo; ed ecco, dopo averlo esaminato in presenza vostra, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui l'accusate; 15 e neppure Erode, poiché egli l'ha rimandato da noi; ecco egli non ha fatto nulla che sia degno di morte. 16 Perciò, dopo averlo castigato lo libererò».
17 [Ora egli aveva l'obbligo di liberare loro un carcerato in occasione della festa;] 18 ma essi gridarono tutti insieme: «Fa' morire costui e liberaci Barabba!» 19 Barabba era stato messo in prigione a motivo di una sommossa avvenuta in città e di un omicidio. 20 E Pilato parlò loro di nuovo perché desiderava liberare Gesù; 21 ma essi gridavano: «Crocifiggilo, crocifiggilo!» 22 Per la terza volta egli disse loro: «Ma che male ha fatto? Io non ho trovato nulla in lui, che meriti la morte. Perciò, dopo averlo castigato, lo libererò». 23 Ma essi insistevano a gran voce, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida finirono per avere il sopravvento. 24 Pilato decise che fosse fatto quello che domandavano: 25 liberò colui che era stato messo in prigione per sommossa e omicidio, e che essi avevano richiesto; ma abbandonò Gesù alla loro volontà.

In cammino verso il Golgota
=(Mt 27:31-38; Mr 15:20-28; Gv 19:16-24) Ga 3:13
26 Mentre lo portavano via, presero un certo Simone, di Cirene, che veniva dalla campagna, e gli misero addosso la croce perché la portasse dietro a Gesù.
27 Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che facevano cordoglio e lamento per lui. 28 Ma Gesù, voltatosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli. 29 Perché, ecco, i giorni vengono nei quali si dirà: "Beate le sterili, i grembi che non hanno partorito e le mammelle che non hanno allattato". 30 Allora cominceranno a dire ai monti: "Cadeteci addosso"; e ai colli: "Copriteci". 31 Perché se fanno questo al legno verde, che cosa sarà fatto al secco?»
32 Ora, altri due, malfattori, erano condotti per essere messi a morte insieme a lui.

La crocifissione di Gesù
=(Mt 27:39-44; Mr 15:29-32; Gv 19:25-27) Sl 22:6-18
33 Quando furono giunti al luogo detto «il Teschio», vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.
34 Gesù diceva: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno». Poi divisero le sue vesti, tirandole a sorte.
35 Il popolo stava a guardare. E anche i magistrati si beffavano di lui, dicendo: «Ha salvato altri, salvi se stesso, se è il Cristo, l'Eletto di Dio!» 36 Pure i soldati lo schernivano, accostandosi, presentandogli dell'aceto e dicendo: 37 «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso!»
38 Vi era anche questa iscrizione sopra il suo capo: QUESTO È IL RE DEI GIUDEI.
39 Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!» 40 Ma l'altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? 41 Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma questi non ha fatto nulla di male». 42 E diceva: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!» 43 Ed egli gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in paradiso».

Morte di Gesù
=(Mt 27:47-56; Mr 15:33-41; Gv 19:28-37) Is 53:5-12; Gv 1:29; Ro 5:6-8; 1P 2:24; Ap 1:5
44 Era circa l'ora sesta, e si fecero tenebre su tutto il paese fino all'ora nona; 45 il sole si oscurò. La cortina del tempio si squarciò nel mezzo.
46 Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio». Detto questo, spirò.
47 Il centurione, veduto ciò che era accaduto, glorificava Dio dicendo: «Veramente, quest'uomo era giusto».
48 E tutta la folla che assisteva a questo spettacolo, vedute le cose che erano accadute, se ne tornava battendosi il petto. 49 Ma tutti i suoi conoscenti e le donne che lo avevano accompagnato dalla Galilea stavano a guardare queste cose da lontano.

Il seppellimento di Gesù
=(Mt 27:57-61; Mr 15:42-47; Gv 19:38-42)
50 C'era un uomo, di nome Giuseppe, che era membro del Consiglio, uomo giusto e buono, 51 il quale non aveva acconsentito alla deliberazione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatea, città della Giudea, e aspettava il regno di Dio. 52 Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53 E, trattolo giù dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo mise in una tomba scavata nella roccia, dove nessuno era ancora stato deposto. 54 Era il giorno della Preparazione, e stava per cominciare il sabato.
55 Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea, seguito Giuseppe, guardarono la tomba, e come vi era stato deposto il corpo di Gesù. 56 Poi, tornarono indietro e prepararono aromi e profumi. Durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento.

Nuova Diodati:

Luca 22-23

22:1 Si avvicinava intanto la festa degli Azzimi, detta Pasqua. 2 Ed i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano come farlo morire, poiché temevano il popolo. 3 Or Satana entrò in Giuda, soprannominato Iscariota, che era nel numero dei dodici. 4 Così egli andò ad accordarsi con i capi dei sacerdoti e con i magistrati sul come tradirlo. 5 Ed essi se ne rallegrarono e convennero di dargli del denaro. 6 Ed egli acconsentì, e cercava l'opportunità di consegnarlo nelle loro mani di nascosto dalla folla.

La cena pasquale
7 Or venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva sacrificare la Pasqua. 8 E Gesù mandò Pietro e Giovanni, dicendo: «Andate e preparate la Pasqua per noi, affinché la possiamo mangiare». 9 Ed essi gli dissero: «Dove vuoi che la prepariamo?». 10 Allora egli disse loro: «Ecco, quando entrerete in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d'acqua; seguitelo nella casa dove entrerà. 11 Dite quindi al padrone di casa: "Il Maestro ti manda a dire: Dov'è la sala, nella quale posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?". 12 Allora egli vi mostrerà una grande sala arredata; là preparerete la Pasqua». 13 Andati dunque, essi trovarono come aveva loro detto e prepararono la Pasqua. 14 E, quando giunse l'ora, egli si mise a tavola, e i dodici apostoli con lui. 15 Allora egli disse loro: «Ho grandemente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi prima di soffrire, 16 poiché io vi dico che non ne mangerò più finché abbia il suo compimento nel regno di Dio». 17 Poi prese il calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e dividetelo fra di voi, 18 perché io vi dico che non berrò più del frutto della vigna, finché il regno di Dio sia venuto». 19 Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». 20 Così pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è sparso per voi. 21 Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è sulla tavola con me. 22 Certamente il Figlio dell'uomo se ne va, come è stabilito, ma guai a quell'uomo per mezzo del quale è tradito!». 23 Allora essi cominciarono a domandarsi l'un l'altro, chi di loro avrebbe fatto questo.

Il maggiore sia come il minore
24 E tra di loro sorse anche una contesa, intorno a chi di loro doveva essere considerato il maggiore. 25 Ma Gesù disse loro: «I re delle nazioni le signoreggiano, e coloro che esercitano autorità su di esse sono chiamati benefattori. 26 Ma con voi non sia così; anzi il più grande fra di voi sia come il minore e chi governa come colui che serve. 27 Chi è infatti più grande chi siede a tavola, o colui che serve? Non è forse colui che siede a tavola? Eppure io sono in mezzo a voi come colui che serve. 28 Or voi siete quelli che siete rimasti con me nelle mie prove. 29 Ed io vi assegno il regno, come il Padre mio lo ha assegnato a me, 30 affinché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno e sediate su troni per giudicare le dodici tribù d'Israele».

Pietro avvisato
31 Il Signore disse ancora: «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano. 32 Ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai ritornato, conferma i tuoi fratelli». 33 Ma egli disse: «Signore, io sono pronto ad andare con te tanto in prigione che alla morte». 34 Ma Gesù disse: «Pietro, io ti dico che oggi il gallo non canterà, prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi».

Le due spade
35 Poi disse loro: «Quando vi mandai senza borsa, senza sacca e senza sandali, vi è forse mancata qualche cosa?». Ed essi dissero: «Nessuna». 36 Disse loro dunque: «Ma ora chi ha una borsa la prenda con sé, e così pure una sacca; e chi non ha la spada venda la sua veste e ne compri una. 37 Poiché io vi dico che ciò che è scritto deve ancora essere adempiuto in me: "Ed egli è stato annoverato fra i malfattori". Le cose infatti che sono scritte di me hanno il loro compimento». 38 Allora essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli disse loro: «Basta!».

Gesù nel Getsemani
39 Poi, uscito, andò come al solito al monte degli Ulivi, e anche i suoi discepoli lo seguirono. 40 Giunto sul posto, disse loro: «Pregate per non entrare in tentazione». 41 E si allontanò da loro, circa un tiro di sasso e, postosi in ginocchio, pregava, 42 dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volontà, ma la tua». 43 Allora gli apparve un angelo dal cielo per dargli forza. 44 Ed egli, essendo in agonia, pregava ancor più intensamente; e il suo sudore divenne simile a grumi di sangue che cadevano a terra. 45 Alzatosi poi dalla preghiera, venne dai suoi discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza, 46 e disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate per non entrare in tentazione».

Arresto di Gesù
47 Mentre egli parlava ancora, ecco una turba; or colui che si chiamava Giuda, uno dei dodici, li precedeva e si accostò a Gesù per baciarlo. 48 E Gesù gli disse: «Giuda, tradisci il Figlio dell'uomo con un bacio?». 49 Allora quelli attorno a Gesù, vedendo ciò che stava per accadere, gli dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». 50 E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio destro. 51 Ma Gesù, rispondendo, disse: «Lasciate, basta così». E, toccato l'orecchio di quell'uomo, lo guarì. 52 Poi Gesù disse ai capi dei sacerdoti, ai capitani del tempio e agli anziani che erano venuti contro di lui: «Siete usciti contro di me con spade e bastoni come contro un brigante? 53 Mentre ogni giorno io ero con voi nel tempio, voi non metteste mai le mani su di me; ma questa è la vostra ora e la potestà delle tenebre».

Gesù rinnegato da Pietro
54 Dopo averlo catturato, lo portarono via e lo condussero nella casa del sommo sacerdote. E Pietro seguiva da lontano. 55 Quando essi accesero un fuoco in mezzo al cortile e si posero a sedere attorno, Pietro si sedette in mezzo a loro. 56 Una serva lo vide seduto presso il fuoco, lo guardò attentamente e disse: «Anche costui era con lui». 57 Ma egli lo negò, dicendo: «Donna, non lo conosco». 58 Poco dopo lo vide un altro e disse: «Anche tu sei di quelli». Ma Pietro disse: «O uomo, non lo sono». 59 Passata circa un'ora, un altro affermava con insistenza, dicendo: «In verità anche costui era con lui, perché è Galileo». 60 Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E subito, mentre ancora parlava, il gallo cantò. 61 E il Signore, voltatosi, guardò Pietro. E Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». 62 Allora Pietro uscì fuori e pianse amaramente.

Gesù davanti al sinedrio
63 Intanto gli uomini che tenevano Gesù lo schernivano, percuotendolo. 64 E, dopo averlo bendato, lo percuotevano in faccia e gli domandavano, dicendo: «Indovina, chi è colui che ti ha percosso?». 65 E, bestemmiando, dicevano molte altre cose contro di lui. 66 Appena fu giorno si riunirono gli anziani del popolo, i capi dei sacerdoti e gli scribi e lo condussero nel loro sinedrio, dicendo: 67 «Se tu sei il Cristo, diccelo». Ma egli disse loro: «Anche se ve lo dicessi, non credereste. 68 Se poi vi interrogassi, non mi rispondereste né mi lascereste andare. 69 Ma da ora in poi il Figlio dell'uomo sederà alla destra della potenza di Dio». 70 Allora tutti dissero: «Sei tu dunque il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Voi dite giustamente, perché io lo sono». 71 Essi allora dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Dal momento che noi stessi l'abbiamo udito dalla sua propria bocca».

Gesù davanti a Pilato ed Erode
23:1 Allora tutta l'assemblea si alzò e lo condusse da Pilato. 2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Noi abbiamo sorpreso costui che sovvertiva la nazione e proibiva di dare i tributi a Cesare, affermando di essere un re, il Cristo». 3 Allora Pilato lo interrogò, dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». E Gesù gli rispose e disse: «Tu lo dici». 4 Pilato quindi disse ai capi dei sacerdoti e alle turbe: «Io non trovo nessuna colpa in quest'uomo». 5 Ma quelli insistevano, dicendo: «Egli solleva il popolo insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fin qua». 6 Allora Pilato, avendo udito nominare la Galilea, domandò se quell'uomo fosse Galileo. 7 E, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode, che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme. 8 Quando Erode vide Gesù, se ne rallegrò grandemente; da molto tempo infatti desiderava vederlo, perché aveva sentito dire molte cose di lui e sperava di vederlo compiere qualche miracolo. 9 Egli gli rivolse molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. 10 Intanto i capi dei sacerdoti e gli scribi stavano accusandolo con veemenza. 11 Allora Erode, con i suoi soldati, dopo averlo oltraggiato e schernito, lo rivestì di una veste splendida e lo rimandò da Pilato. 12 In quel giorno Erode e Pilato divennero amici, mentre prima erano stati nemici. 13 Allora Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, i magistrati e il popolo, 14 disse loro: «Voi mi avete portato quest'uomo, come uno che perverte il popolo; ed ecco, dopo averlo esaminato alla vostra presenza, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui lo accusate, 15 e neppure Erode, perché lo ha rimandato a noi; in realtà egli non ha fatto nulla che meriti la morte. 16 Perciò, dopo averlo fatto flagellare, lo rilascerò». 17 Ora, in occasione della festa di Pasqua, il governatore doveva liberare qualcuno. 18 Ma essi tutti insieme gridarono, dicendo: «A morte costui, e liberaci Barabba». 19 Questi era stato incarcerato per una sedizione fatta in città e per omicidio. 20 Perciò Pilato, desiderando liberare Gesù, parlò loro di nuovo. 21 Ma essi gridavano, dicendo: «Crocifiggilo, crocifiggilo». 22 Per la terza volta, egli disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Io non ho trovato in lui alcuna colpa che meriti la morte. Perciò, dopo averlo fatto flagellare, lo rilascerò». 23 Ma quelli insistevano con grandi grida, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida e quelle dei capi dei sacerdoti finirono per prevalere. 24 Pilato allora decise che fosse fatto ciò che chiedevano. 25 E rilasciò loro colui che era stato incarcerato per sedizione e per omicidio e che essi avevano richiesto; e consegnò Gesù alla loro volontà.

Gesù sulla via del Golgota
26 Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dai campi, e gli misero addosso la croce, perché la portasse dietro a Gesù. 27 Or lo seguiva una grande folla di popolo e di donne, che facevano cordoglio e lamenti su di lui. 28 Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli. 29 Perché ecco, verranno i giorni in cui si dirà: "Beate le sterili e beati i grembi che non hanno partorito e le mammelle che non hanno allattato!". 30 Allora cominceranno a dire ai monti: "Cadeteci addosso"; e alle colline: "Copriteci"! 31 Perché, se tali cose si fanno al legno verde, che cosa sarà fatto al legno secco?». 32 Or venivano condotti con lui anche due malfattori per essere messi a morte.

La crocifissione
33 E quando giunsero al luogo, detto del Teschio, là crocifissero lui e i malfattori, l'uno a destra e l'altro a sinistra. 34 E Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Poi, spartite le sue vesti, le tirarono a sorte. 35 E il popolo stava a guardare; ed anche i magistrati col popolo lo beffavano, dicendo: «Egli ha salvati gli altri, salvi se stesso se veramente egli è il Cristo, l'eletto di Dio». 36 Anche i soldati lo schernivano, accostandosi e presentandogli dell'aceto, 37 e dicendo: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38 Sopra il suo capo, inoltre vi era una scritta, in caratteri greci, latini ed ebraici: "COSTUI È IL RE DEI GIUDEI". 39 Or uno dei malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: «Se tu sei il Cristo, salva te stesso e noi». 40 Ma l'altro, rispondendo, lo sgridava dicendo: «Non hai neppure timore di Dio, trovandoti sotto la medesima condanna? 41 Noi in realtà siamo giustamente condannati, perché riceviamo la dovuta pena dei nostri misfatti, ma costui non ha commesso alcun male». 42 Poi disse a Gesù: «Signore, ricordati di me quando verrai nel tuo regno». 43 Allora Gesù gli disse: «In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso». 44 Era circa l'ora sesta, e si fece buio su tutto il paese fino all'ora nona. 45 Il sole si oscurò e la cortina del tempio si squarciò in mezzo. 46 E Gesù, gridando con gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito». E detto questo, rese lo spirito. 47 Allora il centurione, visto quanto era accaduto, glorificò Dio, dicendo: «Veramente quest'uomo era giusto». 48 E tutta la folla che si era radunata per osservare ciò che accadeva, alla vista di questo, se ne tornò a casa battendosi il petto.

Il seppellimento
49 Ma tutti i suoi conoscenti e le donne che l'avevano seguito dalla Galilea se ne stavano a distanza, osservando queste cose. 50 Or vi era un uomo di nome Giuseppe, che era membro del sinedrio, uomo giusto e buono, 51 il quale non aveva acconsentito alla deliberazione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatea, città dei Giudei, e aspettava anch'egli il regno di Dio. 52 Costui si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53 E, dopo averlo tirato giù dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, dove nessuno era ancora stato sepolto. 54 Era il giorno della Preparazione, e il sabato stava per cominciare. 55 Le donne, che erano venute con Gesù dalla Galilea seguendolo da vicino, osservarono il sepolcro e come vi era stato deposto il corpo di Gesù; 56 poi esse tornarono a casa e prepararono gli aromi e gli unguenti; e durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento.

Riveduta 2020:

Luca 22-23

Congiura contro Gesù
(Matteo 26:1-5; Marco 14:1, 2; Giovanni 11:47-54)
22:1 La festa degli Azzimi, detta la Pasqua, si avvicinava 2 e i capi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di farlo morire, perché temevano il popolo.
3 Satana entrò in Giuda, chiamato Iscariota, che era del numero dei dodici. 4 Egli andò a conferire con i capi sacerdoti e i capitani su come lo avrebbe dato loro nelle mani. 5 Essi se ne rallegrarono e pattuirono di dargli del denaro. 6 Egli fu d'accordo e cercava l'opportunità di farlo di nascosto alla folla.

L'ultima Pasqua
(Matteo 26:17-25; Marco 14:12-21; cfr. Giovanni 13:1-17)
7 Venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva sacrificare la Pasqua. 8 Gesù mandò Pietro e Giovanni, dicendo: “Andate a prepararci la Pasqua, affinché la mangiamo”. 9 Essi gli dissero: “Dove vuoi che la prepariamo?”. 10 Ed egli disse loro: “Ecco, quando sarete entrati nella città, vi verrà incontro un uomo che porterà una brocca d'acqua; seguitelo nella casa dove egli entrerà. 11 E dite al padrone di casa: 'Il Maestro ti manda a dire: dov'è la stanza nella quale mangerò la Pasqua con i miei discepoli?'. 12 Ed egli vi mostrerà di sopra una grande sala ammobiliata; lì apparecchiate”. 13 Ed essi andarono, trovarono come egli aveva detto loro e prepararono la Pasqua.

La cena del Signore
(Matteo 26:26-29; Marco 14:22-25; cfr. Giovanni 13:18-30)
14 E, quando giunse l'ora, egli si mise a tavola, e gli apostoli con lui. 15 Egli disse loro: “Ho grandemente desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima che io soffra, 16 poiché io vi dico che non la mangerò più finché sia compiuta nel regno di Dio”. 17 E, preso un calice, rese grazie e disse: “Prendete questo e distribuitelo fra voi, 18 perché io vi dico che ormai non berrò più del frutto della vigna, finché sia venuto il regno di Dio”.
19 Poi, avendo preso del pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Questo è il mio corpo, il quale è dato per voi: fate questo in memoria di me”. 20 Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice, dicendo: “Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, il quale è sparso per voi”.
21 “Del resto, ecco, la mano di colui che mi tradisce è con me a tavola. 22 Perché il Figlio dell'uomo, certo, se ne va, come è stabilito, ma guai a quell'uomo dal quale è tradito!”. 23 Ed essi cominciarono a domandarsi gli uni gli altri chi sarebbe mai stato, tra di loro, a fare questo.

Chi sia il più grande
(Matteo 20:20-28; Marco 10:42-45)
24 Nacque poi anche una contesa fra loro per sapere chi di loro fosse reputato il più grande. 25 Ma egli disse loro: “I re delle nazioni le signoreggiano e quelli che hanno autorità su di esse sono chiamati benefattori. 26 Ma tra voi non deve essere così; anzi, il maggiore fra voi sia come il minore, e chi governa come colui che serve. 27 Poiché chi è maggiore, colui che è a tavola oppure colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve. 28 Ora voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove 29 e io dispongo che vi sia dato un regno, come il Padre mio ha disposto che fosse dato a me, 30 affinché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno e sediate su troni per giudicare le dodici tribù d'Israele”.

Gesù avverte Pietro del suo rinnegamento
(Matteo 26:30-35; Marco 14:26-31; Giovanni 13:36-38)
31 “Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano, 32 ma io ho pregato per te affinché la tua fede non venga meno; tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli”. 33 Ma egli gli disse: “Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte”. 34 E Gesù: “Pietro, io ti dico che oggi il gallo non canterà, prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi”.
35 Poi disse loro: “Quando vi mandai senza borsa, senza sacca da viaggio e senza calzari, vi è mai mancato niente?”. Ed essi risposero: “Niente”. Ed egli disse loro: 36 “Ma ora, chi ha una borsa la prenda; così pure una sacca e chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. 37 Poiché io vi dico che ciò che è scritto deve essere adempiuto in me: 'Ed egli è stato annoverato tra i malfattori'. Infatti, le cose che si riferiscono a me stanno per compiersi”. 38 Ed essi dissero: “Signore, ecco qui due spade!”. Ma egli disse loro: “Basta!”.

Gesù nel giardino del Getsemani
(Matteo 26:36-46; Marco 14:32-42)
39 Poi, essendo uscito, andò come suo solito al monte degli Ulivi e anche i discepoli lo seguirono.
40 Giunto sul luogo, disse loro: “Pregate di non entrare in tentazione”. 41 Egli si separò da loro circa un tiro di sasso e postosi in ginocchio pregava, dicendo: 42 “Padre, se tu vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta”.
43 Un angelo gli apparve dal cielo per rafforzarlo. 44 Ed essendo in agonia, egli pregava ancora più intensamente e il suo sudore divenne come grosse gocce di sangue che cadevano a terra. 45 E, dopo aver pregato, si alzò, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza 46 e disse loro: “Perché dormite? Alzatevi e pregate, affinché non entriate in tentazione”.

Tradimento di Giuda e arresto di Gesù
(Matteo 26:47-56; Marco 14:43-52; Giovanni 18:1-11)
47 Mentre parlava ancora, ecco una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei dodici, la precedeva e si accostò a Gesù per baciarlo. 48 Ma Gesù gli disse: “Giuda, tu tradisci il Figlio dell'uomo con un bacio?”.
49 Quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per succedere, dissero: “Signore, dobbiamo colpire con la spada?”. 50 E uno di loro percosse il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio destro. 51 Ma Gesù rivolse loro la parola e disse: “Lasciate, basta!”. E toccato l'orecchio di quello, lo guarì.
52 Gesù disse ai capi sacerdoti, ai capitani del tempio e agli anziani che erano venuti contro di lui: “Voi siete usciti con spade e bastoni, come contro a un ladrone; 53 mentre ero ogni giorno con voi nel tempio, non mi avete mai messo le mani addosso, ma questa è la vostra ora e la potenza delle tenebre”.
54 Dopo averlo arrestato, lo portarono via e lo condussero dentro la casa del sommo sacerdote; Pietro seguiva da lontano.

Gesù rinnegato da Pietro
(Matteo 26:57, 58, 69-75; Marco 14:53, 54, 66-72; Giovanni 18:15-27)
55 Essi accesero un fuoco in mezzo al cortile e vi si misero a sedere intorno; Pietro si sedette in mezzo a loro. 56 Una serva, vedutolo sedere presso il fuoco e avendolo guardato fisso, disse: “Anche costui era con lui”. 57 Ma egli negò, dicendo: “Donna, io non lo conosco”. 58 Poco dopo, un altro lo vide e disse: “Anche tu sei di quelli”. Ma Pietro rispose: “O uomo, non lo sono”. 59 Trascorsa circa un'ora, un altro affermava lo stesso, dicendo: “Certo, anche costui era con lui, poiché è Galileo”. 60 Ma Pietro disse: “O uomo, io non so quello che dici”. E subito, mentre parlava ancora, il gallo cantò. 61 E il Signore, voltatosi, guardò Pietro e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: “Prima che il gallo canti oggi, tu mi rinnegherai tre volte”. 62 E uscito fuori pianse amaramente.

Gesù davanti al Sinedrio
(Matteo 26:57-68; Marco 14:53-65)
63 Gli uomini che tenevano Gesù lo schernivano, percuotendolo, 64 e, avendolo bendato, gli domandavano: “Indovina, profeta, chi ti ha percosso?”. 65 E, bestemmiando, dicevano molte altre cose contro di lui.
66 Appena fu giorno, gli anziani del popolo, i capi sacerdoti e gli scribi si radunarono e lo condussero nel loro Sinedrio, dicendo: 67 “Se tu sei il Cristo, diccelo”. Ma egli disse loro: “Se ve lo dicessi, non credereste 68 e, se io vi facessi delle domande, non rispondereste. 69 Ma da ora in avanti il Figlio dell'uomo sarà seduto alla destra della potenza di Dio”. 70 E tutti dissero: “Sei tu dunque il Figlio di Dio?”. Ed egli rispose loro: “Voi lo dite, poiché io lo sono”. 71 E quelli dissero: “Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Noi stessi lo abbiamo udito dalla sua bocca”.

Gesù davanti a Pilato
(Matteo 27:2, 11-14; Marco 15:2-5; Giovanni 18:28-38)
23:1 Poi tutta l'assemblea si alzò e lo condussero da Pilato.
2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: “Abbiamo trovato costui che sovvertiva la nostra nazione, vietava di pagare i tributi a Cesare e diceva di essere lui il Cristo re”. 3 Pilato lo interrogò, dicendo: “Sei tu il re dei Giudei?”. Ed egli, rispondendo, gli disse: “Tu lo dici”.
4 Allora Pilato disse ai capi sacerdoti e alla folla: “Io non trovo nessuna colpa in quest'uomo”. 5 Ma essi insistevano, dicendo: “Egli solleva il popolo insegnando per tutta la Giudea; ha cominciato dalla Galilea ed è giunto fin qui”.

Gesù davanti a Erode
6 Quando Pilato udì questo, domandò se quell'uomo fosse Galileo. 7 E, saputo che egli era della giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode, perché anche lui era a Gerusalemme in quei giorni.
8 Erode, come vide Gesù, se ne rallegrò grandemente, perché da lungo tempo desiderava vederlo, avendo sentito parlare di lui, e sperava di vedergli fare qualche miracolo. 9 Gli rivolse molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla. 10 Ora i capi sacerdoti e gli scribi stavano là, accusandolo con veemenza. 11 Erode, con i suoi soldati, dopo averlo insultato e schernito, lo vestì di un manto splendido e lo rimandò a Pilato. 12 In quel giorno, Erode e Pilato divennero amici, prima infatti erano stati nemici.

La folla sceglie Barabba
(Matteo 27:15-30; Marco 15:6-19; Giovanni 18:38-19:16)
13 Pilato, riuniti i capi sacerdoti, i magistrati e il popolo, disse loro: 14 “Voi mi avete fatto comparire davanti quest'uomo come sovvertitore del popolo ed ecco, dopo averlo esaminato in vostra presenza, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui lo accusate 15 e neppure Erode, poiché egli l'ha rimandato a noi; ed ecco, egli non ha fatto nulla che sia degno di morte. 16 Io dunque, dopo averlo castigato, lo libererò”.
17 [Ora egli era in obbligo di liberare loro un carcerato in occasione della festa.] 18 Ma essi gridarono tutti insieme: “Fa' morire costui e liberaci Barabba!”. 19 Barabba era stato messo in prigione a motivo di una insurrezione avvenuta in città e di un omicidio. 20 Pilato parlò loro di nuovo, desiderando liberare Gesù, 21 ma essi gridavano: “Crocifiggilo, crocifiggilo!”. 22 Per la terza volta egli disse loro: “Ma che male ha fatto? Io non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Io dunque, dopo averlo castigato, lo libererò”. 23 Ma essi insistevano con gran grida, chiedendo che fosse crocifisso e le loro grida finirono con avere il sopravvento. 24 Allora Pilato sentenziò che fosse fatto quello che domandavano. 25 Liberò colui che era stato messo in prigione per insurrezione e omicidio e che essi avevano richiesto, ma abbandonò Gesù alla loro volontà.

Verso il Golgota
(Matteo 27:31-38; Marco 15:20-28; Giovanni 19:16-24)
26 Mentre lo portavano via, presero un certo Simone, Cireneo, che veniva dalla campagna, e gli misero addosso la croce perché la portasse dietro a Gesù.
27 Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che facevano cordoglio e lamento per lui. 28 Ma Gesù, voltatosi verso di loro, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli. 29 Perché, ecco, vengono i giorni nei quali si dirà: 'Beate le sterili, i grembi che non hanno partorito e i seni che non hanno allattato'. 30 Allora inizieranno a dire ai monti: 'Cadeteci addosso'; e ai colli: 'Copriteci'. 31 Poiché, se fanno queste cose al legno verde, che cosa sarà fatto al secco?”.
32 Ora altri due, malfattori, erano condotti con lui per essere messi a morte.

La crocifissione di Gesù
(Matteo 27:39-44; Marco 15:29-32; Giovanni 19:25-27)
33 Quando furono giunti al luogo detto “il Teschio”, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra.
34 Gesù diceva: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. Poi, dividendo le sue vesti, le trassero a sorte.
35 Il popolo stava a guardare. E anche i magistrati si beffavano di lui, dicendo: “Ha salvato altri, salvi sé stesso, se è il Cristo, l'Eletto di Dio!”. 36 E pure i soldati lo schernivano, accostandosi, presentandogli dell'aceto e dicendo: 37 “Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso!”. 38 Vi era anche questa iscrizione sopra il suo capo: “Questo è il Re dei Giudei”.
39 Uno dei malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: “Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!”. 40 Ma l'altro, rispondendo, lo sgridava e diceva: “Non hai nemmeno timore di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? 41 Per noi è giusto, perché riceviamo la giusta pena per le nostre azioni, ma costui non ha fatto nulla di male”. 42 E diceva: “Gesù, ricordati di me quando verrai nel tuo regno!”. 43 E Gesù gli disse: “Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso”.

La morte di Gesù
(Matteo 27:47-56; Marco 15:33-41; Giovanni 19:28-37)
44 Era circa l'ora sesta e si fecero tenebre per tutto il paese, fino all'ora nona, essendosi oscurato il sole. 45 La cortina del tempio si squarciò nel mezzo.
46 E Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito”. E, detto questo, spirò.
47 Il centurione, visto ciò che era accaduto, glorificava Dio, dicendo: “Veramente quest'uomo era giusto”.
48 E tutta la folla che assisteva a questo spettacolo, viste le cose che erano accadute, se ne tornava battendosi il petto. 49 Ma tutti i suoi conoscenti e le donne che lo avevano accompagnato dalla Galilea, stavano a guardare queste cose da lontano.

Il seppellimento di Gesù
(Matteo 27:57-61; Marco 15:42-47; Giovanni 19:38-42)
50 Ed ecco un uomo di nome Giuseppe, membro del Consiglio, uomo buono e giusto, 51 il quale non aveva consentito alla deliberazione e all'operato degli altri; egli era di Arimatea, città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. 52 Si recò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. 53 E, calatolo giù dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo pose in una tomba scavata nella roccia, dove nessuno era ancora stato deposto. 54 Era il giorno della Preparazione e stava per cominciare il sabato.
55 Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea, avendo seguito Giuseppe, guardarono la tomba e come vi era stato deposto il corpo di Gesù. 56 Poi, tornate indietro, prepararono aromi e oli profumati. Durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento.

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