Qual è la posizione della Bibbia sull'omosessualità?

Levitico 18:22

Cominciamo dalla legge di Mosè, dove le pratiche omosessuali sono condannati (Lev 18:22; 20:13). Nota che sono gli atti condannati che sono condannati, non "essere omosessuali" o "avere tendenze omosessuali". Non è sbagliato trovare attraente qualcuno dello stesso sesso, come non è sbagliato trovare qualcuno dell'altro sesso attraente. Però, portare questa attrazione al sesso è sbagliato, sia verso una donna sia verso un uomo (se non è il proprio coniuge). Siamo sempre tentati, anche sessualmente, che può essere verso uomini, donne, o tutti e due, ma la tentazione non è peccato. È cadere nella tentazione che è sbagliato. Probabilmente possiamo anche estendere il principio di Mt 5:27-28, che desiderare (nel senso di desiderare fare sesso) una persona, uomo o donna, è commettere adulterio nel cuore e quindi proibito. Però il problema qui non è il sesso della persona desiderata, ma il desiderio stesso.

Alcuni ragionano che Gesù Cristo ha adempiuto la legge di Mosè, e quindi non vale più per il cristiano, come le leggi sugli animali impuri oppure la necessità di fare un parapetto intorno ad una terrazza (Dt 22:8). C'è un po' di verità in questa affermazione: non possiamo semplicemente prendere una legge dall'Antico Testamento e dichiarare che vale per sempre. Per una spiegazione dei ragionamenti necessari, vedi la domanda generale, "Qual è il ruolo della legge dell'Antico Testamento per il Cristiano oggi?". Per esempio, alcuni dicono che c'era la legge contro gli atti omosessuali per motivi particolari associati con la situazione di Israele a quel tempo, per esempio la fertilità o l'idolatria, e quindi non varrebbe più. Però, queste affermazioni non corrispondono a quello che l'Antico Testamento dice:

a) Alcuni dicono che siccome l'infertilità era considerata una maledizione e che la benedizione per Abraamo era di avere tanti figli (Gen 15:5), la legge contro gli atti omosessuali era piuttosto contro il rifiuto di avere figli. Però, questo collegamento non è fatto nella Bibbia; anzi, l'omosessualità viene chiamata una contaminazione anche per gli altri popoli e non solo per Israele (Lev 18:24).

b) Altri dicono che l'omosessualità era collegata con l'idolatria e che era condannata per questo motivo; l'omosessualità senza l'idolatria adesso non sarebbe sbagliata. In questo caso, il collegamento esiste davvero nella Bibbia (Dt 23:17; 1R 18:22-24 - le prostitute lavoravano spesso nei templi pagani). Però, rimangono due cose separate, e gli atti omosessuali sono condannati anche senza menzionare l'idolatria (Lev 18:22). Possiamo solo due che sono due peccati che a volte furono commesse insieme.

Dobbiamo invece considerare l'insegnamento del Nuovo Testamento, che ribadisce quello che troviamo nella legge di Mosè. Per Gesù, il matrimonio era fra l'uomo e la donna, perché Dio ha creato l'umanità in quel modo, e l'unione di una coppia succede nel matrimonio (Mt 19:4-6). Paolo condannò gli atti omosessuali chiamandoli "atti infami" (Rom 1:26-27; vedi anche 1Cor 6:9; 1Tim 1:10; Giuda 7). Nota che la "fornicazione" include qualsiasi atto sessuale proibito, inclusa l'omosessualità, per cui tutte le esortazioni contro la fornicazione includono anche l'omosessualità.

Ci sono molti, non solo quelli con desideri omosessuali, che per vari motivi non possono o non vogliono sposarsi. Paolo (per esempio in 1Cor 7) e Gesù dicono che l'unica alternativa è il celibato, non come punizione, ma come un modo per vivere la propria chiamata divina per il regno dei cieli (Mt 19:12) e per il Signore (1Cor 7:32-34). Poi Dio gli dà la grazia e la forza per vivere in modo santo, perdonandoci quando falliamo