Guida allo studio della Bibbia

Di J. W. McGarvey (1897)

Sommario

  1. Definizioni
  2. Le divisioni dell'Antico Testamento
  3. Il testo originale e la sua preservazione
  4. Sommario del Pentateuco
  5. La storia di Israele dalla morte di Mosè a quella di Davide
  6. Il regno di Salomone e la divisione del regno
  7. I due regni (1Re 1-12; 2Cronache 1-12)
  8. Il regno di Giuda continuato (2Re 18-25; 2Cronache 29-36)
  9. Altri libri profetici prima dell'esilio
  10. I libri poetici
  11. I libri dell'esilio
  12. I libri dopo l'esilio
  13. Le divisioni del Nuovo Testamento
  14. I Vangeli e gli Atti
  15. Le epistole di Paolo
  16. Le epistole cattoliche e l'Apocalisse
  17. Un breve ripasso
  18. Domande di ripasso

Appendici

  1. Prime traduzioni delle Scritture
  2. Libri apocrifi o deuterocanonici
  3. Riassunto della storia d'Israele
  4. Profeti principali dell'Antico Testamento
  5. Eventi importanti nella vita di Cristo
  6. Riassunto dei viaggi e dell'opera dell'apostolo Paolo
  7. Ordine cronologico dei libri del Nuovo Testamento

1. Definizioni

La parola Bibbia viene dalla parola greca biblos, che vuol dire libro. Usata come titolo, significa Il Libro, così chiamata per il modo in cui era usata dai credenti quando la Bibbia fu completata. Anche i titoli Antico Testamento (detto anche Vecchio Testamento) e Nuovo Testamento sono stati introdotti dopo che la Bibbia fu completata. I libri contenuti nella seconda sezione contengono un nuovo patto che Dio ha fatto con gli uomini, mentre quelli nella prima contengono il primo patto che fece. Infatti la parola per patto era tradotta testamentum, e a causa di questa parola, in un periodo in cui la Bibbia in latino era la più letta in Europa, il titolo Testamento è stato usato per le due sezioni.

Il titolo Scritture, a volte con il prefisso Sante, è un titolo che il Nuovo Testamento usa per i libri dell'Antico Testamento. In 2Pietro 3:16 è anche usato implicitamente per le epistole di Paolo, e così era usato come titolo per tutta la Bibbia. La parola significa scritti, e in questo senso primario poteva essere usata per qualsiasi scritto; ma come l'espressione Il libro era usata per un libro particolare, cioè la Bibbia, così l'espressione Le Scritture era usata per gli scritti nella Bibbia. Quando il titolo Sante è aggiunto, la Bibbia è ulteriormente differenziata dagli altri scritti.

Gli apostoli Paolo e Pietro usano il titolo "oracoli di Dio" per i libri dell'Antico Testamento, e Stefano li chiama "oracoli di vita" (Romani 3:2; Ebrei 5:12; 1Pietro 4:11; Atti 7:38). Oracoli significa affermazioni di Dio; e questi libri erano così chiamati perché contengono affermazioni di Dio tramite degli uomini ispirati. Sono chiamati oracoli di vita a causa della loro potenza, in confronto con l'impotenza degli oracoli pagani. Ma se i libri dell'Antico Testamento sono degni di questo titolo, quanto più quelli del Nuovo Testamento; di conseguenza, Papia, uno scrittore cristiano del secondo secolo, usa il termine per il Vangelo secondo Matteo, dicendo, "Matteo scrisse gli oracoli". Ciò è vero soprattutto di Matteo, perché più della metà del suo libro è composto da discorsi di Gesù. È giusto quindi parlare dell'intera Bibbia come "gli oracoli di Dio" o "gli oracoli di vita".

Domande di ripasso

Continua: 2. Le divisioni dell'Antico Testamento