In quale senso questo versetto è una profezia della nascita di Gesù?

Isaia 7:14

In un momento di crisi per il regno di Giuda, Dio offrì un segno al re Acaz: una giovane o vergine (vedi la spiegazione qui sotto) avrebbe concepito e partorito un figlio chiamato Emmanuele, e prima che il bambino sapesse scegliere il bene invece del male, i paesi di Siria e Israele (che minacciavano Giuda) sarebbero stati abbandonati. La seconda parte del segno fu adempiuta dalla conquista di Israele da parte di Assiria nel 722 a.C., per cui presumibilmente il figlio nacque alcuni anni prima, e il segno fu dato un po' di tempo prima. (Acaz regnò dal 732 al 716 a.C.)

Ma come spesso nell'Antico Testamento, era una profezia con un doppio adempimento. Dio agì in un certo modo nella storia di Israele, che era un tipo o modello di come avrebbe agito in Gesù. In Isaia, la profezia era della salvezza della Giuda entro alcuni anni della nascita (non necessariamente miracolosa) di un figlio da una certa ragazza, che era una vergine al tempo della profezia ma non al momento del concepimento. (Alcuni pensano che il figlio sia quello di Is 8:1-4.) Ma nell'intenzione di Dio, questo adempimento della profezia era un modello di un secondo adempimento secoli dopo, quando un figlio nato da una vergine (che concepì pur rimanendo vergine) avrebbe portato la salvezza non solo ai Giudei ma a tutti. Il figlio non sarebbe chiamato Emmanuele ma sarebbe stato Emmanuele, cioè "Dio con noi". Così Mt 1:22-23 vede l'adempimento della profezia nella nascita di Gesù.

Rimane una questione sulla parola tradotta "giovane" o "vergine" in Is 7:14. La parola ebraica è òìí, 'lm, di cui il significato è "giovane", e che è meno precisa della parola áúåìä, btwlh, che vuol dire "vergine", cioè una giovane che non ha avuto rapporti sessuali (per esempio Rebecca in Gen 24:16). Però le giovani erano quasi sempre non sposate e vergini, e quando la parola 'lm appare nell'Antico Testamento, non si riferisce mai ad una giovane non vergine né sposata, ma ad una che è ancora vergine, per esempio in Gen 24:43 dove Rebecca la btwlh è chiamata una 'lm. Quindi l'utilizzo della parola 'lm è che si riferisce ad una vergine, anche se il suo significato è meno preciso dell'altra parola. Vedi anche CC 6:8, che parla di regine, concubine e 'lm, ma le ragazze chiamate 'lm probabilmente erano per forza vergini, altrimenti sarebbero state chiamate concubine. Est 2:3,14 ha la stessa distinzione fra concubine e vergini, qui chiamate btwlh, che indica che 'lm e btwlh avevano lo stesso significato. Questo significato è confermato dalla Septuaginta, la traduzione greca dell'AT, che tradusse la parola ebraica 'lm con la parola παρθένος (parthenos), cioè "vergine".