Dobbiamo veramente tagliare la mano o il piede, oppure cavare l'occhio, se pecchiamo?

Marco 9:43-48

Questi versetti vanno interpretati in modo metaforico. Però, non dobbiamo pensare, ogni volta che troviamo un brano con un insegnamento difficile da mettere in pratica, che possiamo dire che non va inteso alla lettera, e così evitiamo quello che va fatto. In questo caso, ci sono dei giusti motivi perché non possiamo interpretare letteralmente il brano. La soluzione che Gesù propone al peccato non è affatto una soluzione. Il peccato viene dal cuore, e anche se perdessimo le mani, i piedi e gli occhi, riusciremmo comunque a continuare a cadere in peccato (anche se è solo in pensiero e non in azione), e così essere gettati nel fuoco eterno (Mc 7:20-23; Mt 5:21-30). La mutilazione non può mai rimuovere il peccato dal nostro corpo.

Ma anche se il brano non va interpretato in modo letterale, rimane uno dei detti più difficili di Gesù. Non dobbiamo usare il fatto che usa un linguaggio metaforico per non ubbidire a quello che dice in modo metaforico. Perché insegna comunque un impegno totale per lo sradicamento del peccato in noi, che difficilmente va praticato. Quando siamo tentati, dobbiamo anche una completa avversione al peccato che non cadiamo alla tentazione, e quando pecchiamo dobbiamo essere disgustati a quello che facciamo, e fare del tutto per non cadere di nuovo, gridando a Dio nella nostra incapacità di aiutarci. Spesso invece prendiamo il peccato alla leggera, come se non fosse tanto importante in realtà.