Dio è plurale? Cosa vuol dire "immagine di Dio"?

Genesi 1:26-27

Quando Dio creò l'umanità, disse, "Facciamo l'uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra" (Gen 1:26). Poi nella descrizione della creazione, "Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina" (Gen 1:27). Colpisce prima di tutto che quando Dio parla di se stesso, usa la prima persona plurale ("facciamo… nostra… nostra"), ma nella descrizione l'autore usa la terza persona singolare ("creò… sua… creò"). C'è qualcosa di simile in Gen 3:22, in cui Dio disse, "Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi… Guardiamo… ". Diverse spiegazioni sono state proposte per l'utilizzo del plurale:

Alcuni hanno suggerito che è Dio che parla con gli angeli. Però sembra improbabile quando dice "nostra immagine" - l'uomo è stato creato all'immagine di Dio (come afferma Gen 1:26), non l'immagine di Dio con gli angeli.

Altri hanno suggerito che è un caso di "plurale maiestatico", quando una persona importante (come un sovrano) parla di se stesso nel plurale, un uso che risale almeno all'impero romano. Anche nel Corano, Allah parla di se stesso a volte come "noi", anche se viene sottolineata l'unicità di Dio. Però, non sappiamo se il plurale maiestatico fosse usato in generale in ebraico antico. I re d'Israele non lo usavano quando parlavano, secondo i testi che abbiamo, per cui può rimanere solo un'ipotesi.

Un altro suggerimento è che è un riferimento alla Trinità: Dio Padre parla al Figlio e allo Spirito, dicendo che tutti e tre faranno l'uomo all'immagine di tutti e tre. Secondo il Nuovo Testamento, il Figlio era coinvolto nella creazione e ha la stessa immagine del Padre (Gv 1:1; Col 1:15-16; Eb 1:2-3), ed anche lo Spirito era presente alla creazione (Gen 1:2) per cui teologicamente il suggerimento è corretto. Però non possiamo essere sicuri che il discorso di Gen 1:26 era in realtà fra i tre.

Dobbiamo anche notare che la parola ebraica usata per Dio (Elohim) è la forma plurale, mentre Eloah è la forma singolare. Similmente, altre parole al plurale erano usate a volte per riferire a Dio (o ad un dio) singolare, cioè Adonim e Baalim. Forse la forma plurale nel discorso è semplicemente per concordare grammaticalmente con Elohim, che ha la forma plurale. Però, siccome nella descrizione degli eventi i verbi e i pronomi ("disse… creò… sua" in Gen 1:26-27) hanno sempre la forma singolare, anche quando il soggetto del verbo è al plurale, la concordanza non è necessaria grammaticalmente.

Per riassumere, esiste in ebraico una forma maestosa, che è il plurale, per parlare di Dio. Quando Dio parla a se stesso, usa a volte la forma plurale, ma non è chiaro se è per continuare la forma maestosa o perché è una Trinità.

Per quanto riguardo la seconda domanda, il significato di essere l'immagine di Dio, la spiegazione migliore prende il contesto del versetto, e ritiene che la qualità di Dio che viene rispecchiata è il suo governo. Dio è sovrano su tutto, ma affida all'uomo il governo della creazione, in modo che "abbia dominio… su tutta la terra" (Gen 1:26). Altre qualità di Dio non vengono trasmesse all'uomo (per esempio onnipotenza, perfetta santità, eternità), mentre altre sono ricevute dall'uomo ma in modo limitato o imperfetto (per esempio amore, giustizia). Sicuramente l'uomo non è una copia esatta, come se Dio dovesse avere un corpo siccome noi abbiamo un corpo (Gv 4:24).