Guida allo studio della Bibbia

7. I due regni (1Re 1-12; 2Cronache 1-12)

Dalla divisione del regno fino alla caduta di quello delle 10 tribù, chiamato il regno di Israele o il regno settentrionale, mentre l'altro era il regno di Giuda o il regno meridionale, l'autore del libro dei Re trattò la loro storia in modo alternativo, mentre quello delle Cronache si limitò alla storia del regno di Giuda, tranne quando i due regni erano in contatto.

Dovremmo studiare questa parte della storia secondo le sottodivisioni in cui è naturalmente divisa, e dobbiamo considerare anche gli scritti dei profeti quando hanno a che fare con questa storia, perché questi scritti costituiscono una parte molto importante della storia di questo periodo, e senza di essi la narrativa in Re e Cronache potrebbe essere solo imperfettamente capita.

Questa porzione della storia si divide in tre parti distinte che considereremo separatamente. Prima di tutto, c'è un periodo di ostilità fra i due regni; secondo, un periodo di alleanza amichevole; e terzo, un secondo periodo di ostilità.

1. Il primo periodo di ostilità

Questo periodo iniziò con la divisione del regno, e terminò con un'alleanza fra i re Acab e Giosafat; durò circa 78 anni. All'inizio di questo periodo Geroboamo stabilì l'adorazione di Geova con l'immagine di vitelli d'oro a Betel e a Dan; ordinò una festa annuale a Betel; e proibì ai suoi sudditi di andare a Gerusalemme per adorare come la legge di Mosè richiedeva. L'autore del libro dei Re descrive la continuazione di questa adorazione ingiusta nei regni dei re d'Israele che seguirono, e le conseguenze malvagie di essa sono chiaramente viste in quello che succedette dopo. Entro 50 anni quattro dinastie diverse regnarono, ognuna sterminando i discendenti maschi del predecessore, ed ognuna essendo dichiarata più malvagia di quelle prima. Alla fine la degradazione arrivò ad un punto tale che all'adorazione di un vitello introdotta da Geroboamo fu aggiunta l'adorazione quasi universale di Baal. In questa crisi il più grande di tutti i profeti che non lasciarono scritti, Elia il Tisbita, apparve come un fulmine, e diede un forte colpo a questo sistema pernicioso.

Nel frattempo, il regno di Giuda progredì in modo più soddisfacente. Rimanendo attaccati al vero Dio e mantenendo l'adorazione secondo la legge, solo quattro re avevano regnato quando il settimo iniziò a regnare in Israele. Durante un'apostasia temporanea del popolo sotto Roboamo, il paese fu invaso dall'esercito egiziano, e un grande tributo fu pagato; ma un ritorno al Signore portò un ritorno alla prosperità, e Giosafat regnava in modo giusto su Giuda mentre Acab era in mezzo al regno come il più malvagio mai visto in Israele.

2. Il periodo di riconciliazione

I due regni che erano stati ostili da così tanto tempo furono riconciliati dal matrimonio di Atalia la figlia di Acab a Ioram il figlio ed erede di Giosafat. L'alleanza diede coraggio ad Acab per intraprendere un attacco militare che non aveva osato fare da solo, e che finì con la sconfitta del suo esercito e con la sua morte. L'intera storia del suo regno è piena di istruzione e di avvertimento. Giosafat fu rimproverato da un messaggero da Dio per aver aiutato quelli che erano i nemici di Dio; ma i rapporti amichevoli fra il suo regno e quello di Israele continuarono fino a quando Giuda ne mieté un frutto amaro. Atalia si rivelò un flagello per Giuda, e nella terza generazione dei discendenti di Giosafat tentò di sterminare la famiglia reale. Era quasi riuscita nel suo intento: rimase solo un bambino per perpetuare la famiglia di Davide e per rendere possibile la promessa divina, cioè che non sarebbe mai mancato un figlio che regnasse sul suo trono. Dopo la morte della malvagia Atalia, ci fu la fine dell'alleanza fra Israele e Giuda che era stata un disastro continuo per Giuda.

Mentre la storia di Giuda si svolgeva in questo modo, per Israele le cose non andarono meglio. Il figlio e successore di Acab, Acazia, regnò solo due anni. Cercò in modo debole di ravvivare l'adorazione di Baal, e commise anche il peccato fatale di mandare dei messaggeri a Baal-Zebub, il dio di Ecron, per chiedergli il risultato di un infortunio ricevuto da una caduta. Siccome morì senza figli, suo fratello Ioram gli succedette. Durante il suo regno la carriera di Elia giunse al termine. La sua fine fu segnata da un avvenimento glorioso. Dopo di Elia succedette Eliseo, la cui brillante carriera tenne vivo in parte il timore di Dio da parte del popolo. Più di una volta salvò il regno dalla conquista da parte di Ben-Adad, il potente re della Siria. La carriera di Ioram concluse con lo sterminio dell'intera stirpe di Acab per mano di Ieu.

Che i due grandi profeti, Elia e Eliseo, fossero mandati al più malvagio dei due regni, benché in un primo momento sia una sorpresa, era la cosa da aspettarsi; perché la loro missione era di condannare il peccato, e il loro vero campo di azione era dove il peccato abbondava. Impedendo l'adorazione di Baal del regno più grande, da dove proveniva, la tolsero dal regno più piccolo dove era stata diffusa.

3. Il secondo periodo di ostilità

Dopo lo sterminio della casa di Acab in Israele e la morte di Atalia in Giuda, non ci fu più cooperazione fra i due regni, ma invece ci furono guerre frequenti come prima. La dinastia di Ieu tenne il trono per più tempo che qualsiasi altra, e sotto Geroboamo II il regno diventò il più potente e il più prospero dal tempo di Salomone. Questo re, con la guida profetica del profeta Giona, conquistò il regno della Siria che da molto tempo opprimeva la sua nazione, e estese il suo dominio fino all'Eufrate, che era stato il confine settentrionale del regno di Davide. Gli eventi raccontati nel libro di Giona appartengono a questo regno.

Durante questo regno, che era lungo, i profeti Osea ed Amos pronunciarono le profezie che troviamo nei loro libri. È necessario studiarli per capire completamente le condizioni del popolo di allora, perché mentre il racconto del libro storico dei Re parla un po' degli eventi politici e militari, i due profeti parlano alle persone del loro peccato, e così facendo rivelano un'irreligiosità e un'immoralità in mezzo alla prosperità mondana che dovrebbe far inorridire il lettore, e che è comunque solo il risultato naturale delle esperienze attraverso cui le dieci tribù passarono dopo la divisione del regno. Vale la pena anche notare che i profeti predissero la caduta e la rovina del regno proprio quando era, dal punto di vista umano, meno probabile che succedesse che in qualsiasi punto della sua storia fino a quel tempo.

Dopo la caduta della dinastia di Ieu, che accadde sei mesi dopo la morte di Geroboamo II, il regno andò velocemente al destino che Osea e Amos avevano profetizzato. Una serie di cinque re furono sul trono in 32 anni, tutti tranne uno assassinati dal successore. A motivo di queste rivalità ingaggiarono tre diversi re d'Assiria per interferire nelle cose del loro regno, così quasi invitando i re di quel grande impero a venire a prendere l'intero regno in cattività. Infatti fu proprio così che successe dopo. In fine, nel nono anno dell'ultimo di questi assassini, cioè Osea, venne la fine del regno d'Israele come descritta in (2Re 17).

Mentre Israele andava verso la distruzione, Giuda, avendo ripreso un po' dagli effetti dannosi dell'alleanza con la casa di Acab, attraversò un periodo più felice, benché non senza severi rimproveri da parte dei due profeti mandati in modo particolare a Israele. Dei sei re che regnarono durante il tempo dei dieci re in Israele, due erano fedeli a Dio e alla sua legge mentre tre erano infedeli in molti modi, ma molto di meno dei re d'Israele.

L'ultimo di questi re buoni, Ezechia, era nel sesto anno del suo regno quando Israele fu portato via in cattività.

L'intero periodo dei due regni, aggiungendo la durata del diversi re, durò 354 anni, e la data dell'inizio della cattività di Israele è 721 a.C.

Domande di ripasso

Continua: 8. Il regno di Giuda continuato (2Re 18-25; 2Cronache 29-36)