Lettura del giorno

Questa pagina dà quattro brani - uno dai libri storici, uno dagli scritti, uno dai profeti e uno dal Nuovo Testamento. Fanno parte di uno schema per leggere tutta la Bibbia in un anno. Puoi anche ricevere un messaggio di posta elettronica ogni giorno con la lettura del giorno, oppure inserire la lettura del giorno nel tuo sito.

Lettura dell'8/5

Numeri 32

Il paese di Galaad concesso alle tribù di Gad e di Ruben
Ge 13:10-12 (Gs 1:12-18; 22:1, ecc.)(Ro 12:10; 14:19; Fl 2:4)
1 I figli di Ruben e i figli di Gad avevano del bestiame in grandissimo numero; e quando videro che il paese di Iazer e il paese di Galaad erano luoghi da bestiame, 2 i figli di Gad e i figli di Ruben vennero a parlare a Mosè, al sacerdote Eleazar e ai prìncipi della comunità, e dissero: 3 «Atarot, Dibon, Iazer, Nimra, Chesbon, Eleale, Sebam, Nebo e Beon, 4 terre che il SIGNORE ha colpito davanti alla comunità d'Israele, sono terre da bestiame, e i tuoi servi hanno del bestiame». 5 Dissero ancora: «Se abbiamo trovato grazia agli occhi tuoi, sia concesso ai tuoi servi di possedere questo paese. Non ci far passare il Giordano».
6 Ma Mosè rispose ai figli di Gad e ai figli di Ruben: «I vostri fratelli andranno dunque a combattere, e voi ve ne starete qui? 7 Perché volete scoraggiare i figli d'Israele dal passare nel paese che il SIGNORE ha loro dato? 8 Così fecero i vostri padri, quando li mandai da Cades-Barnea per esplorare il paese. 9 Salirono fino alla valle d'Escol; e, dopo aver esplorato il paese, scoraggiarono i figli d'Israele dall'entrare nel paese che il SIGNORE aveva dato loro. 10 L'ira del SIGNORE si accese in quel giorno, ed egli giurò: 11 "Gli uomini che sono saliti dall'Egitto, dall'età di vent'anni in su, non vedranno mai il paese che promisi con giuramento ad Abraamo, a Isacco e a Giacobbe, perché non mi hanno seguito fedelmente, 12 salvo Caleb, figlio di Gefunne, il Chenizeo, e Giosuè, figlio di Nun, che hanno seguito il SIGNORE fedelmente". 13 L'ira del SIGNORE si accese contro Israele; ed egli lo fece andare vagando per il deserto durante quarant'anni, finché tutta la generazione che aveva fatto ciò che è male agli occhi del SIGNORE fu consumata. 14 Ed ecco che voi prendete il posto dei vostri padri, razza di uomini peccatori, per rendere l'ira del SIGNORE ancora più ardente contro Israele. 15 Perché se voi vi sviate da lui, egli continuerà a lasciare Israele nel deserto e voi farete perire tutto questo popolo».
16 Ma quelli si avvicinarono a Mosè e gli dissero: «Noi costruiremo qui dei recinti per il nostro bestiame e delle città per i nostri figli; 17 ma, quanto a noi, ci terremo pronti, in armi, per marciare alla testa dei figli d'Israele, finché li abbiamo condotti al luogo loro destinato; intanto, i nostri figli abiteranno nelle città fortificate a causa degli abitanti del paese. 18 Non torneremo alle nostre case finché ciascuno dei figli d'Israele non abbia preso possesso della sua eredità; 19 e non possederemo nulla con loro di là dal Giordano e più oltre, poiché la nostra eredità ci è toccata da questa parte del Giordano, a oriente».
20 E Mosè disse loro: «Se fate questo, se vi armate per andare a combattere davanti al SIGNORE, 21 se le vostre truppe passeranno il Giordano davanti al SIGNORE finché egli abbia cacciato i suoi nemici dalla sua presenza, 22 e se tornate solo quando il paese vi sarà sottomesso davanti al SIGNORE, voi non sarete colpevoli di fronte al SIGNORE e di fronte a Israele, e questo paese sarà vostra proprietà davanti al SIGNORE. 23 Ma se non fate così, voi avrete peccato contro il SIGNORE; e sappiate che il vostro peccato vi ritroverà. 24 Costruite dunque delle città per i vostri figli e dei recinti per le vostre greggi, ma fate quello che avete promesso».
25 E i figli di Gad e i figli di Ruben dissero a Mosè: «I tuoi servi faranno quello che il mio signore comanda. 26 I nostri bambini, le nostre mogli, le nostre greggi e tutto il nostro bestiame rimarranno qui nella città di Galaad; 27 ma i tuoi servi, tutti quanti armati per la guerra, andranno a combattere davanti al SIGNORE, come dice il mio signore».
28 Allora Mosè diede per loro degli ordini al sacerdote Eleazar, a Giosuè figlio di Nun e ai capi famiglia delle tribù dei figli d'Israele. 29 Mosè disse loro: «Se i figli di Gad e i figli di Ruben passano con voi il Giordano tutti armati per combattere davanti al SIGNORE e se il paese sarà sottomesso davanti a voi, darete loro come proprietà il paese di Galaad. 30 Ma se non passano armati con voi, avranno la loro proprietà tra di voi nel paese di Canaan».
31 I figli di Gad e i figli di Ruben risposero dicendo: «Faremo come il SIGNORE ha detto ai tuoi servi. 32 Passeremo in armi, davanti al SIGNORE, nel paese di Canaan; ma il possesso della nostra eredità resti, per noi, di qua dal Giordano».

(De 3:8-17; Gs 13:8-32)
33 Mosè dunque diede ai figli di Gad, ai figli di Ruben e alla metà della tribù di Manasse, figlio di Giuseppe, il regno di Sicon, re degli Amorei, e il regno di Og, re di Basan: il paese, le sue città e i territori delle città del paese all'intorno.
34 I figli di Gad costruirono Dibon, Atarot, Aroer, 35 Atrot-Sofan, Iazer, Iogbea, 36 Bet-Nimra e Bet-Aran, città fortificate, e fecero dei recinti per le greggi.
37 I figli di Ruben costruirono Chesbon, Eleale, Chiriataim, 38 Nebo e Baal-Meon, i cui nomi furono mutati, e Sibma. Essi diedero il nome alle città che costruirono.
39 I figli di Machir, figlio di Manasse, andarono nel paese di Galaad, lo presero e ne cacciarono gli Amorei che vi stavano. 40 Mosè dunque diede Galaad a Machir, figlio di Manasse, che vi si stabilì. 41 Iair, figlio di Manasse, andò anche lui e prese i borghi, che chiamò Borghi di Iair. 42 Noba andò e prese Chenat con i suoi villaggi, e la chiamò Noba, secondo il proprio nome.

Salmi 60

Preghiera dopo la sconfitta
2S 8:1-14 (Sl 44; = 108:6, ecc.)
1 Al direttore del coro. Su «il giglio della testimonianza». Inno di Davide, da insegnare; quando egli mosse guerra ai Siri di Mesopotamia e ai Siri di Soba, e Ioab tornò, e sconfisse dodicimila Idumei nella valle del Sale.
O Dio, tu ci hai respinti, ci hai dispersi,
ti sei sdegnato; ristabiliscici ora!
2 Hai fatto tremare la terra, l'hai spaccata;
risana le sue fratture, perché sta per crollare.
3 Hai fatto vedere al tuo popolo cose spiacevoli;
ci hai dato da bere un vino che stordisce.
4 Ma ora, tu hai dato a quelli che ti temono una bandiera,
perché si alzino in favor della verità. [Pausa]
5 Salvaci con la tua destra e rispondici
perché quelli che ami siano liberati.
6 Dio ha parlato dal suo santuario:
«Io trionferò,
spartirò Sichem e misurerò la valle di Succot.
7 Mio è Galaad, mio è Manasse,
Efraim è l'elmo del mio capo, Giuda è il mio scettro.
8 Moab è il catino in cui mi lavo;
sopra Edom getterò il mio sandalo;
o Filistia, fammi acclamazioni!»
9 Chi mi condurrà nella città forte?
Chi mi condurrà fino a Edom?
10 Non sarai forse tu, o Dio, che ci hai respinti
e non esci più, o Dio, con i nostri eserciti?
11 Dacci aiuto per superare le difficoltà,
poiché vano è il soccorso dell'uomo.
12 Con Dio noi faremo prodigi,
egli schiaccerà i nostri nemici.

Geremia 19

Il vaso infranto e la rovina di Gerusalemme
Gr 7:28-34; Ez 5
1 Così ha detto il SIGNORE: «Va', compra una brocca di terracotta da un vasaio e prendi con te alcuni degli anziani del popolo e degli anziani dei sacerdoti; 2 rècati nella valle del figlio d'Innom, che è all'ingresso della porta dei Vasai, e là proclama le parole che io ti dirò.
3 Dirai così: "Ascoltate la parola del SIGNORE, o re di Giuda, e abitanti di Gerusalemme!
Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele:
Ecco, io faccio venire sopra questo luogo una calamità
che farà intronare gli orecchi di chi ne sentirà parlare;
4 infatti mi hanno abbandonato, hanno profanato questo luogo
e vi hanno offerto profumi ad altri dèi,
che né essi, né i loro padri, né i re di Giuda hanno conosciuto,
e hanno riempito questo luogo di sangue d'innocenti;
5 hanno costruito alti luoghi a Baal
per bruciare nel fuoco i loro figli in olocausto a Baal;
cosa che io non avevo comandata, di cui non avevo parlato mai,
e che non mi era mai venuta in cuore.
6 Perciò, ecco, i giorni vengono, dice il SIGNORE,
in cui questo luogo non sarà più chiamato Tofet, né la valle del figlio d'Innom, ma: Valle del Massacro.
7 Io renderò vani i disegni di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo,
farò in modo che costoro cadano per la spada davanti ai loro nemici
e per mano di quelli che cercano la loro vita;
darò i loro cadaveri in pasto
agli uccelli del cielo e alle bestie della terra.
8 Farò di questa città una desolazione, un oggetto di scherno;
chiunque passerà presso di lei
rimarrà stupito e si metterà a fischiare per tutte le sue piaghe.
9 Farò loro mangiare la carne dei propri figli e la carne delle proprie figlie;
mangeranno la carne degli uni e degli altri,
durante l'assedio e l'angoscia
in cui li stringeranno i loro nemici
e quelli che cercano la loro vita".
10 Poi tu spezzerai la brocca in presenza di quegli uomini che saranno venuti con te, e dirai loro:
11 "Così parla il SIGNORE degli eserciti:
Così spezzerò questo popolo e questa città,
come si spezza un vaso di vasaio,
che non si può più riparare;
si seppelliranno i morti a Tofet, per mancanza di luogo da sepoltura.
12 Così, dice il SIGNORE, farò a questo luogo e ai suoi abitanti:
renderò questa città simile a Tofet.
13 Le case di Gerusalemme, e le case dei re di Giuda,
saranno come il luogo di Tofet, immonde;
tutte quelle case sui cui tetti essi hanno offerto profumi a tutto l'esercito del cielo,
e fatto libazioni ad altri dèi"».

Geremia in prigione
Gr 29:24-32
14 Geremia tornò da Tofet, dove il SIGNORE l'aveva mandato a profetizzare, si fermò nel cortile della casa del SIGNORE e disse a tutto il popolo: 15 «Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "Ecco, io faccio venire sopra questa città e sopra tutte le città, che da lei dipendono, tutte le calamità che ho annunciate contro di lei, perché hanno irrigidito il collo, per non dare ascolto alle mie parole"».

Romani 4

La giustificazione attraverso la fede: esempio di Abraamo e di Davide
(Ge 15:5-6; 17:9, ecc.) Ga 3:6-9, 29; Sl 32
1 Che diremo dunque che il nostro antenato Abraamo abbia ottenuto secondo la carne? 2 Poiché se Abraamo fosse stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che vantarsi; ma non davanti a Dio; 3 infatti, che dice la Scrittura? «Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia». 4 Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; 5 mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia.
6 Così pure Davide proclama la beatitudine dell'uomo al quale Dio mette in conto la giustizia senza opere, dicendo:
7 «Beati quelli le cui iniquità sono perdonate
e i cui peccati sono coperti.
8 Beato l'uomo al quale il Signore non addebita affatto il peccato».
9 Questa beatitudine è soltanto per i circoncisi o anche per gl'incirconcisi? Infatti diciamo che la fede fu messa in conto ad Abraamo come giustizia. 10 In quale circostanza dunque gli fu messa in conto? Quando era circonciso, o quando era incirconciso? Non quando era circonciso, ma quando era incirconciso; 11 poi ricevette il segno della circoncisione, quale sigillo della giustizia ottenuta per la fede che aveva quando era incirconciso, affinché fosse padre di tutti gl'incirconcisi che credono, in modo che anche a loro fosse messa in conto la giustizia; 12 e fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo sono circoncisi, ma seguono anche le orme della fede del nostro padre Abraamo quando era ancora incirconciso.

Ga 3:8-18, 26-29; Eb 11:8-19
13 Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abraamo o alla sua discendenza in base alla legge, ma in base alla giustizia che viene dalla fede. 14 Perché, se diventano eredi quelli che si fondano sulla legge, la fede è resa vana e la promessa è annullata; 15 poiché la legge produce ira; ma dove non c'è legge, non c'è neppure trasgressione. 16 Perciò l'eredità è per fede, affinché sia per grazia; in modo che la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che è sotto la legge, ma anche per quella che discende dalla fede di Abraamo. Egli è padre di noi tutti 17 (com'è scritto: «Io ti ho costituito padre di molte nazioni») davanti a colui nel quale credette, Dio, che fa rivivere i morti e chiama all'esistenza le cose che non sono. 18 Egli, sperando contro speranza, credette, per diventare padre di molte nazioni, secondo quello che gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». 19 Senza venir meno nella fede, egli vide che il suo corpo era svigorito (aveva quasi cent'anni) e che Sara non era più in grado di essere madre; 20 però, davanti alla promessa di Dio non vacillò per incredulità, ma fu fortificato nella fede e diede gloria a Dio, 21 pienamente convinto che quanto egli ha promesso, è anche in grado di compierlo. 22 Perciò gli fu messo in conto come giustizia.
23 Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia, 24 ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore, 25 il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.

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