Israele

1. Il nuovo nome dato a Giacobbe (1) da Dio, che significa "colui che lotta con Dio" (Gen 32:28-29; 35:10; Os 12:3-5). Da questo punto in avanti, il nome viene usato come sinonimo di Giacobbe (Gen 35:21-22; 46:2). I suoi discendenti sono "i figli di Israele", e così (come succede spesso nella Bibbia) Israele diventa anche il termine usato per tutti i suoi discendenti - vedi (2) qui sotto.

2. Il popolo di Israele, tutti quelli che sono discendenti di Giacobbe, cioè Israele (1). Giacobbe stesso fu la prima persona a usare questo termine (Gen 48:20), anche se viene anche usato prima dagli scrittori biblici. Dal libro di Esodo in poi, è il termine tipico per il popolo (nelle forme "Israele", o "figli di Israele", "(dodici) tribù di Israele", "Israeliti", eccetera), e infatti il primo ad usare la parola Israele fuori della Bibbia è un documento egiziano di questo periodo (all'incirca il 1230 a.C.). Ha anche il nome poetico Iesurun (De 32:15; 33:5, 26; Is 44:2).

3. Dopo la divisione del regno nel 931 a.C., il popolo di Israele fu composto da due regni: il regno settentrionale di Israele (chiamato a volte anche Efraim (1) e Samaria), e il regno meridionale di Giuda (1). Il regno di Israele fu distrutto nel 721 a.C. (1Re 12:16-24; 2Re 17:1-23; Lu 4:25,27; Eb 8:8).

4. Geograficamente, il paese che gli Israeliti possedevano, cioè sinonimo della Palestina (Mt 2:20-21; 10:23; Lu 7:9).

5. In senso simbolo, il (nuovo o vero) popolo di Dio (Rom 9:6; 1Cor 10:18; Gal 6:16; Ap 7:4).

6. Padre di Sarasadai (Giudit 8:1) - forse nel senso di essere un Israelita, cioè questo Israele è uguale a Israele (1).

Ovviamente, spesso è impossibile determinare quale significato abbia la parola in un contesto particolare, perché sono tutti collegati. Per i primi tre significati tutti insieme, vedi (2Cr 30:6).

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