La creazione dell'uomo 2

Genesi 2:18

Scritto da giudrago.

11/8/2010

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Ma perché Dio doveva tutelare la creatura sulla terra? Perché, tutti gli angeli chÂ’erano passati dalla parte di Lucifero dovranno essere guidati alla presenza di Dio, per essere giudicati. Infatti, nella Apocalisse, non parla più degli angeli ribelli ma, solo satana, il falso profeta e la bestia, saranno buttati nello stagno eterno. (Apocalisse 20:10 E il diavolo che le aveva sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli). Andiamo al verso Genesi 2:18 Poi Dio, il SIGNORE disse: «Non è bene che lÂ’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui» Come mai Dio dice: “….non era buono che lÂ’uomo stesse da solo”? Poteva lÂ’uomo stare da solo, per il fatto che la donna non fu posta nel Giardino con lui? Poteva, forse lÂ’uomo riprodursi? No. Perché egli fu preso dalla terra nelle condizioni che procreava con la donna, che Dio creò da principio. Ma, allora, come possiamo intendere questa situazione. LÂ’uomo si era lamentato con Dio che la donna della prima creazione non fu leale a lui, ed i rapporti tra il popolo erano selvaggi, a tal proposito; (Genesi 2:23 LÂ’uomo disse: «Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dallÂ’uomo»).
Al verso Genesi 2:21 Allora Dio il SIGNORE fece cadere un profondo sonno sullÂ’uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto dÂ’essa. Il verso incomincia con“ Allora, Sembra che Dio risponda alla interrogazione dellÂ’uomo, nei riguardi della donna primieramente creata, ed interviene questa volta sullo stesso corpo dellÂ’uomo. Come Gesù impasto la terra per guaire il cieco, per rettificare la materia, Dio operò con le sue stesse mani, come fa il medico, tagliando la carne dellÂ’uomo, estrasse una costola, e poi la chiuse e con la costola creò la donna.
Adesso sì che lÂ’uomo potette esclamare “Finalmente” questa è osso del mio osso e carne della mia carne. Genesi 2:24 Perciò lÂ’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà con sua moglie, e saranno una stessa carne. Questa conclusione è la conseguenza dellÂ’unità di corpo, perché il frutto nato dallÂ’unico corpo (la donna) si unirebbe con un altro (uomo) per formare un unico corpo, come le cellule, mentre nella prima creazione non esisteva questa proprietà. Ora, Introducendo nella materia, (nellÂ’uomo), la componente della fedeltà, la creazione acquista, (condizione necessaria), avanzamento al compito progettato di adorarlo ed avere il favore di Dio, e condizione sufficiente, per lÂ’uomo potere guidare gli angeli ribelli alla presenza di Dio per il perdono.
Perché gli angeli ribelli? Per almeno due ragioni: la prima, perché gli angeli creati da Dio non hanno bisogno (secondo quanto apprendiamo dalle Scritture), un intervento dellÂ’uomo, anche se egli diventa degno dei cieli, lÂ’altra, avendo lÂ’uomo, (secondo i piani di Dio non investigabili), conosciuto il bene e il male, egli sarebbe idoneo a guidare gli angeli. Consideriamo ora il verso: Genesi 3:1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il SIGNORE aveva fatti. Esso, disse alla donna: «Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?»
EÂ’ raffigurato il serpente, come lÂ’animale più intelligente di tutti gli altri animali, ma come si presentava agli occhi di Eva? EÂ’ impossibile saperlo? Certamente non strisciava, se leggiamo il verso: Genesi 3:14 Allora Â…Â… striscerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. Da questa sentenza, possiamo immaginare, che oltre ad avere avuto la facoltà di parlare, il serpente, aveva pure la facoltà di camminare, ed era lì, con tutti gli altri animali o parte di loro, che girovagavano, nel Giardino.
Il serpente non era sullÂ’albero che strisciava, come comunemente è rappresentato, ma egli camminava. Lucifero, (che da ora lo chiameremo, satana, con riferimento di quanto è stato detto prima), si incarnò nel serpente, come le legioni si incarnarono nei porci,(nei vangeli).
Così il serpente(satana) avvicinatosi ad Eva, incominciò ad aprire il discorso con una bugia (vi ha detto). DÂ’Â’altronde come sarebbe stato possibile che lÂ’animale più intelligente di tutti poteva sapere ciò che Dio aveva detto allÂ’uomo, se non fosse stato satana ad entrare nel serpente? Il re della menzogna, avendo avuto facoltà di incarnarsi nelle vesti di un animale, incominciò a raggirare Eva, la quale a quelle parole, poteva non ascoltarlo, ignorando il tutto, per il fatto che satana le aveva detto (Dio vi ha detto), infatti, ciò non risulta a verità perché Dio ha parlato a Adamo, e poi Adamo lo disse ad Eva; Genesi 2:16 Dio, il SIGNORE ordinò allÂ’uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardinoÂ…Â…Â…Â…. ma dellÂ’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai»). Per questo, si capisce come satana, trovò nella donna, terreno fertile per potere impiantare il seme del peccato. Ma, oltre alle parole adescatrici, perché la donna fu terreno fertile per satana? Non fu la donna creata dallÂ’uomo? E la carne della carne, non è più debole della carne? Sicuramente nellÂ’uomo, satana, non avrebbe fatto breccia, lo dimostrano i fatti. Fra le creature fu accusata la donna, lÂ’uomo ebbe modo di discolparsi, subito dopo, la donna accusò il serpente, dicendo che lÂ’aveva sedotta, quindi la decisione della scelta cadde su di lei, (Genesi 3:13 Dio il SIGNORE disse alla donna: Perché hai fatto questo? La donna rispose: “Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato”), quindi, discolpa suo marito. Lei, aveva ricevuto preciso ordine dallÂ’uomo, ma ad un certo punto, lo ignorò, e non solo, ma Adamo le aveva detto anche, di non toccare nemmeno lÂ’albero, egli, le aveva dato un altro comandamento, che Eva lo ha disconosciuto, e ciò si evince dalla risposta che lei dà a satana. (Genesi 3:2 La donna rispose al serpente: Â…. Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete ).