La nostra oasi

Esodo 15:24

Scritto da Roberto Lani.

9/3/2021

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Dalla legge alla grazia in poche righe.
Es 15:24  Allora il popolo mormorò contro Mosè, dicendo: «Che berremo?». 25  Così egli gridò all'Eterno; e l'Eterno gli mostrò un legno; egli lo gettò nelle acque, e le acque divennero dolci. Là l'Eterno diede al popolo una legge e un decreto e lo mise alla prova, 26  e disse: «Se tu ascolti attentamente la voce dell'Eterno, il tuo DIO, e fai ciò che è giusto ai suoi occhi e porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io non ti manderò addosso alcuna delle malattie che ho mandato addosso agli Egiziani, perché io sono l'Eterno che ti guarisco». 27  Giunsero quindi ad Elim, dov'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e vi si accamparono presso le acque.
Un popolo in cammino verso una terra promessa, come per noi è l'eternità. Un episodio infausto; acqua non potabile, che rappresenta la vita senza Dio; il consiglio profetico di Dio a Mosè, getta il legno nelle acque che saranno sanate. Il legno; la croce, che proiettata sul modo sana il peccato. E poi Dio da una legge al popolo, che come sappiamo Israele non saprà rispettare in quanto impossibile all'uomo. E poco dopo ecco la risposta: Elim, una oasi di grazia con 12 fonti e 70 palme. 12 e 70 in numero dei primi discepoli che Gesù mando a sperimentare la potenza dello Spirito Santo. Una oasi nella vita di coloro che, credendo in Gesu, ricevono il Consolatore e con Lui la mente di Dio, la conoscenza della Sua volontà, l'intelligenza spirituale, l"adozione e molto molto di più.