Il Corpo di Cristo

Colossesi 1:24

Scritto da ASTRI.

20/5/2023

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Il corpo di Gesù Cristo.

Per chi esamina le sacre scritture e crede in esse, non è difficile stabilire che la chiesa di Gesù Cristo in terra è il suo corpo.
Ogni credente è una cellula vivente del corpo del Signore, e questo non per particolari interpretazioni ma per chiara volontà di Gesù stesso.
San Paolo, nella sua lettera ai Colossesi al versetto 24 del capitolo primo si esprime così: “Ora io mi rallegro nelle mie sofferenze per voi; e quel che manca alle afflizioni di Cristo lo compio nella mia carne a pro del corpo di Lui che è la chiesa;”.
Parlando della potenza di Dio, San Paolo si esprime ancora molto chiaramente nella lettera agli Efesini; dal verso 20 del primo capitolo possiamo leggere: “La qual potente efficacia della Sua forza Egli ha spiegata in Cristo, quando lo resuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra ne’ luoghi celesti, al di sopra di ogni principato e autorità e potestà e signoria, e d’ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello a venire. Ogni cosa Ei gli ha posta sotto i piedi, e l’ha dato per capo supremo alla Chiesa, che è il corpo di Lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti.”
E Gesù si identifica così bene in questo suo corpo, la sua Chiesa, che nel capitolo 25 del vangelo di Matteo (iniziando dal verso 35) quando parla del giudizio universale, dice, rivolto agli eletti che chiama ad ereditare il regno preparato per loro..” Perché ebbi fame, e mi deste da mangiare; ebbi sete, e mi deste da bere; fui forestiere, e m’accoglieste; fui ignudo, e mi rivestiste; fui infermo, e mi visitaste; fui prigione, e veniste a trovarmi.” e appresso, nello stesso capitolo, quando gli eletti gli chiesero quando gli avessero fatto tali cose Gesù disse: “ In verità vi dico che in quanto l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me.”

Ed ora consideriamo come rappresenta Gesù il proprio corpo e per quale ragione.
Durante la Santa Cena pasquale (Matteo Cap. 26 dal vers. 26) ...” Gesù prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe, e dandolo a’ suoi discepoli, disse: Prendete, mangiate, questo è il mio corpo.”
Il Suo corpo quindi è rappresentato dal pane.
Tutti conosciamo come è fatto il pane e da dove deriva.

Facciamo allora alcune considerazioni con l’aiuto del Signore.
a - La particella essenziale per ottenere il pane è il chicco di grano, il frumento (la buona semenza) e per ottenere il frumento c’è bisogno che qualcuno ne sparga il seme in un buon terreno che lo accolga. Ora esaminiamo l’intero processo dalla semina del frumento alla realizzazione del pane.
b - Conosciamo anche che acqua e sole sono indispensabili per una buona crescita.
c - Alla raccolta si separa il frumento dalla zizzania e per mezzo del vento si separa dalla pula.
d - Poi si macina finemente e si riducono i chicchi in bianca farina.
e - Ancora non basta, si passa al setaccio eliminando ogni scoria.
f - Solo a questo punto si amalgama la farina con acqua e sale.
g - Poi si depone la pasta nel forno per la cottura ed ecco il pane è pronto.

Facciamo ora alcune analogie con la vita dei credenti nella chiesa che è il corpo di Cristo sulla terra.
a - La particella essenziale per formare la Chiesa è il credente come per formare il corpo sono indispensabili le cellule. Possiamo quindi pensare alla Chiesa come al “pane” e al credente come al granello di frumento.
b - Per il credente l’acqua rappresenta la Parola del Signore, infatti riguardo all’opera di Gesù verso la sua Chiesa, S. Paolo dice nella lettera agli Efesini (Cap. 5 verso 26) che “Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, affin di santificarla, dopo averla purificata col lavacro dell’acqua mediante la Sua parola,” e la chiesa con questa acqua (la parola del Signore ) cresce, avanza e si santifica. Nel Salmo 1 versetto 2 leggiamo che l’uomo.. “il cui diletto è nella legge dell’Eterno, e su quella legge medita giorno e notte.” sarà (verso 3) “ come un albero piantato presso a rivi d’acqua,...” quell’acqua che fa crescere. Nel Salmo 119 verso 105 troviamo: “ la tua parola è una lampada al mio piè ed una luce sul mio sentiero.” In quella Parola di luce si avanza. Gesù nella sua preghiera al Padre chiedeva di santificare i credenti (i suoi discepoli) nella verità, (Giov. 17:17) “ Santificali nella verità: la tua parola è verità”. Quindi, in quella Parola ci si santifica. La parola del Signore viene spesso nella Bibbia definita come acqua. Gesù a Nicodemo disse : “se uno non è nato d’acqua e di spirito, non può entrare nel regno di Dio” rappresentando la nascita della nuova creatura in Cristo come proveniente dall’acqua rigeneratrice della Parola di Dio e dal calore dello Spirito Santo. Ancora nel passo (Giov. 4:14) Gesù rivolto alla samaritana dice: “..chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi l’acqua che io gli darò, diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna”. Nel Salmo 84 verso 11 leggiamo: “Perché l’eterno Iddio è sole e scudo;” Iddio quindi sole spirituale che riscalda con il Suo amore i nostri freddi cuori. Sole ed acqua spirituali indispensabili per la crescita del credente.
c - Alla raccolta, (e chi raccoglie e sceglie è il Signore come possiamo leggere in Matt.24 : 40-41), solo il grano viene utilizzato per costituire la farina da impastare ed è infatti lo Spirito Santo che prepara e raccoglie solo i veri credenti (il frumento) separandolo dalla zizzania (Matt. 13:24-30). Lo Spirito Santo, come vento che non si può vedere ma che rivela la sua presenza con gli effetti che produce, è ben definito da Gesù nel suo discorso a Nicodemo (Giov. 3:8) “ Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai ne d’onde viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito.”
d - Adesso è necessario il completo abbassamento di se stesso sottoponendosi completamente alla volontà di Dio (la macina dove i chicchi di frumento perdono la loro individualità, “non vivono più fine a se stessi”, diventano materia docile e morbida sottoposta al volere “del Divino panificatore”) così, nell’avanzamento spirituale, la trasformazione del credente gradualmente lo porta verso il traguardo, verso la stadio finale: il pane, il vero pane e noi sappiamo chi è il vero pane, Gesù stesso ce lo dice nel Vangelo di Giovanni al capitolo 6 versetto 35 “...Io sono il pane della vita.”.
e - E’ però necessaria anche la prova del setaccio, del discernimento del Signore, che lascia passare solo la farina finemente macinata e non le impurità. Dalle porte sempre aperte della Gerusalemme celeste, come leggiamo in Apocalisse Cap. 21 vers. 27, “E niente d’immondo e nessuno che commetta abominazione o falsità, v’entreranno ; ma quelli soltanto che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello”; Ancora, attraverso la strada che porta alla santificazione, la strada della liberazione, come dice il profeta Isaia (Is. 35 :8) “ la via santa ; nessuno impuro vi passerà” ed inoltre “Il Signore conosce quelli che son suoi“ (2a Tim. 2:19 ). Vagliare significa letteralmente : separare la parte buona di qualcosa dalle scorie, stacciare o setacciare. Gesù disse a Pietro ( Luca 22:31) “Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per te affinché la tua fede non venga meno;” Iddio vaglia il credente ed egli dovrà passare attraverso i fori di questo setaccio e può farlo solo deponendo ogni scoria, come leggiamo in Ebrei 12:1 “deposto ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge corriamo con perseveranza l’arringo che ci sta dinanzi, riguardando a Gesù duce perfetto esempio di fede..”.
f - E’ solo a questo punto che ancora “l’acqua”, ovvero la Parola del Signore, ed il “sale”, (la sapienza dello Spirito Santo), iniziano l’amalgama utilizzando ogni particella della farina, trasformandola in una pasta compatta e ferma. (mentre prima allo stato di farina ogni minimo soffio di vento poteva ancora disperderla ! che forza in tale unione !).
E’ il sale che dà sapore al pane come la sapienza dello Spirito Santo dà efficacia, gusto e interpretazione giusta alla Parola di Dio. Infatti la Parola del Signore anche se portata con la massima sapienza umana derivante dai migliori studi, se non è impregnata della vera sapienza derivante dalla rivelazione dello Spirito Santo non riesce a produrre effetto nei cuori. Gesù per questo disse ai suoi discepoli (e non agli scribi , farisei e dottori della legge) “ Voi siete il sale della terra;” (Matteo 5:13)
g - Ed ora la pasta è pronta per il forno. Il grano è cresciuto. maturato, ha subito la necessaria trasformazione, frantumato, purificato (separato dalle scorie) amalgamato con acqua e sale ora è una buona pasta (ed ora i suoi elementi restano uniti anche se sopra soffia il vento) ed ora il fuoco della prova della fede che cuoce ( e non brucia) completa l’opera ed il pane è pronto, la Chiesa del Signore Gesù, il Suo corpo sulla terra è completato.

Iddio ci benedica.