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Commentario abbreviato:1Giovanni 3,13-1811 Versetti 11-15 Dobbiamo amare il Signore Gesù, valorizzare il suo amore e quindi amare tutti i nostri fratelli in Cristo. Questo amore è il frutto speciale della nostra fede e un segno certo della nostra nascita di nuovo. Ma chi conosce bene il cuore dell'uomo non può meravigliarsi del disprezzo e dell'inimicizia degli empi nei confronti dei figli di Dio. Sappiamo di essere passati dalla morte alla vita: lo possiamo sapere dalle prove della nostra fede in Cristo, di cui fa parte l'amore per i fratelli. Non è lo zelo per un partito della religione comune, né l'affetto per coloro che hanno il nostro stesso nome e i nostri stessi sentimenti. La vita di grazia nel cuore di una persona rigenerata è l'inizio e il primo principio di una vita di gloria, di cui devono essere privi coloro che odiano il loro fratello nel loro cuore. 16 Versetti 16-21 Ecco la condiscendenza, il miracolo, il mistero dell'amore divino, che Dio riscatti la Chiesa con il proprio sangue. Certamente dovremmo amare coloro che Dio ha amato, e così amato. Lo Spirito Santo, addolorato dall'egoismo, lascerà il cuore egoista senza conforto, pieno di tenebre e di terrore. Come si può sapere se un uomo ha un vero senso dell'amore di Cristo per i peccatori in via di estinzione, o se l'amore di Dio è stato piantato nel suo cuore dallo Spirito Santo, se l'amore per il mondo e per il suo bene supera i sentimenti di compassione per un fratello in via di estinzione? Ogni caso di questo egoismo deve indebolire le prove della conversione di un uomo; quando è abituale e permesso, deve decidere contro di lui. Se la coscienza ci condanna per un peccato noto o per la negligenza di un dovere noto, lo fa anche Dio. Pertanto, la coscienza deve essere ben informata, ascoltata e seguita diligentemente. Diodati:1Giovanni 3,13-1813 Non vi maravigliate, fratelli miei, se il mondo vi odia. Nuova Diodati:1Giovanni 3,13-1813 Non vi meravigliate, fratelli miei, se il mondo vi odia. 14 Noi sappiamo di essere passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli; chi non ama il proprio fratello rimane nella morte. 15 Chiunque odia il proprio fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida ha la vita eterna dimorante in sé. 16 Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli. 17 Ora, se uno ha dei beni di questo mondo e vede il proprio fratello che è nel bisogno e gli chiude le sue viscere, come dimora in lui l'amore di Dio? 18 Figlioletti miei, non amiamo a parole né con la lingua, ma a fatti e in verità. Nuova Riveduta:1Giovanni 3,13-1813 Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia. 14 Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. 15 Chiunque odia suo fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna. Riferimenti incrociati:1Giovanni 3,13-1813 Ec 5:8; Giov 3:7; At 3:12; Ap 17:7 14 1G 2:3; 5:2,13,19,20; 2Co 5:1 15 Ge 27:41; Lev 19:16-18; 2Sa 13:22-28; Prov 26:24-26; Mat 5:21,22,28; Mar 6:19; At 23:12,14; Giac 1:15; 4:1,2 16 1G 4:9,10; Mat 20:28; Giov 3:16; 10:15; 15:13; At 20:28; Rom 5:8; Ef 5:2,25; Tit 2:13; 1P 1:18; 2:24; 3:18; Ap 1:5; 5:9 17 De 15:7-11; Prov 19:17; Is 58:7-10; Lu 3:11; 2Co 8:9,14,15; 9:5-9; 1Ti 6:17,18; Eb 13:16 18 1G 2:1 Riveduta:1Giovanni 3,13-1813 Non vi maravigliate, fratelli, se il mondo vi odia. 14 Noi sappiamo che siam passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. 15 Chiunque odia il suo fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida ha la vita eterna dimorante in se stesso. 16 Noi abbiamo conosciuto l'amore da questo: che Egli ha data la sua vita per noi; noi pure dobbiam dare la nostra vita per i fratelli. 17 Ma se uno ha dei beni di questo mondo, e vede il suo fratello nel bisogno, e gli chiude le proprie viscere, come dimora l'amor di Dio in lui? 18 Figliuoletti, non amiamo a parole e con la lingua, ma a fatti e in verità. Dimensione testo: Indirizzo di questa pagina: |