Commentario abbreviato:2Corinzi 2:85 Versetti 5-11 L'apostolo desidera che accolgano di nuovo nella loro comunione la persona che aveva sbagliato, perché era consapevole della sua colpa e molto afflitta per la sua punizione. Anche il dolore per il peccato non deve disabituare ad altri doveri e spingere alla disperazione. Non solo c'era il pericolo che Satana ne traesse vantaggio, tentando il penitente con pensieri duri nei confronti di Dio e della religione e portandolo così alla disperazione, ma anche contro le chiese e i ministri di Cristo, portando una cattiva notizia sui cristiani in quanto spietati, creando così divisioni e ostacolando il successo del ministero. In questo, come in altre cose, occorre usare saggezza, affinché il ministero non venga incolpato di indulgere al peccato da un lato, o di essere troppo severo con i peccatori dall'altro. Satana ha molti piani per ingannare e sa come fare cattivo uso dei nostri errori. Riferimenti incrociati:2Corinzi 2:8Ga 5:13; 6:1,2,10; Giuda 1:22,23 Dimensione testo: |