Commentario abbreviato:2Re 5:3Capitolo 5 La lebbra di Naaman 2R 5:1-8 La cura di Naaman 2R 5:9-14 Eliseo rifiuta i doni di Naaman 2R 5:15-19 La cupidigia e la falsità di Gheazi 2R 5:20-27 Versetti 1-8 Sebbene i Siri fossero idolatri e opprimessero il popolo di Dio, la liberazione di cui Naaman era stato il mezzo è qui attribuita al Signore. Questo è il linguaggio corretto della Scrittura, mentre coloro che scrivono la storia comune mostrano chiaramente che Dio non è in tutti i loro pensieri. La grandezza o l'onore di un uomo non possono metterlo al riparo dalle più gravi calamità della vita umana: ci sono molti corpi malati e pazzi sotto abiti ricchi e allegri. Ogni uomo ha un difetto o un'altra cosa, qualcosa che lo macchia e lo sminuisce, un po' di malessere per la sua grandezza, un po' di umidità per la sua gioia. Questa piccola cameriera, benché fosse solo una bambina, poteva raccontare del famoso profeta che gli israeliti avevano tra loro. Ai bambini si dovrebbero raccontare presto le opere meravigliose di Dio, affinché, ovunque vadano, possano parlarne. Come una buona serva desiderava la salute e il benessere del suo padrone, anche se era prigioniera, una serva per forza; tanto più i servi dovrebbero cercare il bene dei loro padroni per scelta. I servi possono essere una benedizione per le famiglie in cui si trovano, raccontando ciò che sanno della gloria di Dio e dell'onore dei suoi profeti. Naaman non disprezzò ciò che ella raccontò, a causa della sua meschinità. Sarebbe bene che gli uomini fossero sensibili al peso del peccato come lo sono alle malattie corporali. E quando cercheranno le benedizioni che il Signore manda in risposta alle preghiere del suo popolo fedele, troveranno che non si può ottenere nulla, se non si presentano come mendicanti di un dono gratuito, non come signori che chiedono o comprano. Diodati:2Re 5:3disse alla sua signora: Piacesse a Dio che il mio signore fosse appresso del profeta, ch'è in Samaria; egli l'avrebbe tosto liberato dalla sua lebbra. Martini:2Re 5:3Or questa disse alla sua padrona: Volesse Dio, che il mio signore fosse andato a trovar il profeta, che è in Samaria: certamente questi lo avrebbe guarito dalla sua lebbra. Nuova Diodati:2Re 5:3Ella disse alla sua padrona: «Se il mio signore potesse andare dal profeta che è in Samaria, certamente egli lo libererebbe dalla sua lebbra!». Nuova Riveduta:2Re 5:3La ragazza disse alla sua padrona: «Oh, se il mio signore potesse presentarsi al profeta che sta a Samaria! Egli lo libererebbe dalla sua lebbra!» Ricciotti:2Re 5:3Costei disse alla sua padrona: «Oh, se il mio padrone andasse dal profeta che è in Samaria, senza dubbio sarebbe guarito dalla lebbra che ha!». Riferimenti incrociati:2Re 5:3Nu 11:29; At 26:29; 1Co 4:8 Riveduta:2Re 5:3Ed ella disse alla sua padrona: 'Oh se il mio signore potesse presentarsi al profeta ch'è a Samaria! Questi lo libererebbe dalla sua lebbra!' Riveduta 2020:2Re 5:3Lei disse alla sua padrona: “Oh, se il mio signore potesse presentarsi al profeta che è a Samaria! Lui lo libererebbe dalla sua lebbra!”. Tintori:2Re 5:3questa disse alla sua signora: «Oh! se il mio signore fosse stato dal profeta che è in Samaria, certamente egli l'avrebbe guarito dalla lebbra». Dimensione testo: |