Commentario abbreviato:Atti 16:3835 Versetti 35-40 Paolo, pur essendo disposto a soffrire per la causa di Cristo e senza alcun desiderio di vendicarsi, non scelse di andarsene con l'accusa di aver meritato una punizione ingiusta, e quindi chiese di essere congedato in modo onorevole. Non si trattava di un mero punto d'onore per l'apostolo, ma di giustizia, e non tanto verso se stesso quanto verso la sua causa. E quando vengono fatte le dovute scuse, i cristiani non dovrebbero mai esprimere rabbia personale, né insistere troppo rigidamente sulle ammissioni personali. Il Signore li renderà più che vincitori in ogni conflitto; invece di essere abbattuti dalle loro sofferenze, diventeranno consolatori dei loro fratelli. Diodati:Atti 16:38E i sergenti rapportarono queste parole a' pretori; ed essi temettero, avendo inteso ch'erano Romani. Martini:Atti 16:38Ed eglino ci traggan fuora. Riferirono i littori queste parole a' magistrati, i quali sentendo, che erano romani, ebber paura: Nuova Diodati:Atti 16:38I littori riferirono queste parole ai pretori; ed essi, quando udirono che erano cittadini romani, ebbero paura. Nuova Riveduta:Atti 16:38I littori riferirono queste parole ai pretori; e questi ebbero paura quando seppero che erano Romani. Ricciotti:Atti 16:38essi stessi a menarci fuori!». I littori riferirono queste parole ai giudici; i quali, udito che erano Romani, temettero molto; Riferimenti incrociati:Atti 16:38Riveduta:Atti 16:38E i littori riferirono queste parole ai pretori; e questi ebbero paura quando intesero che eran Romani; Riveduta 2020:Atti 16:38E i littori riferirono queste parole ai pretori e questi ebbero paura quando capirono che erano Romani. Tintori:Atti 16:38essi stessi e ci traggano fuori. I littori riferirono queste parole ai magistrati, e questi, sentendo che erano Romani, ebbero paura; Dimensione testo: |