Commentario abbreviato:Atti 18:18Versetti 18-23 Se Paolo si accorse di non aver faticato invano, continuò a faticare. I nostri tempi sono nelle mani di Dio; noi facciamo dei propositi, ma Lui dispone; perciò dobbiamo fare tutte le promesse con sottomissione alla volontà di Dio, non solo se la provvidenza lo permette, ma se Dio non dirige diversamente i nostri movimenti. Un ottimo ristoro per un ministro fedele è avere per un po' la compagnia dei suoi fratelli. I discepoli sono afflitti da infermità; i ministri devono fare il possibile per rafforzarli, indirizzandoli a Cristo, che è la loro forza. Cerchiamo seriamente, nei nostri diversi luoghi, di promuovere la causa di Cristo, formulando i progetti che ci sembrano più opportuni, ma confidando che il Signore li realizzi se lo ritiene opportuno. Diodati:Atti 18:18Ora, quando Paolo fu dimorato quivi ancora molti giorni, prese commiato dai fratelli, e navigò in Siria, con Priscilla, ed Aquila; essendosi fatto tondere il capo in Cencrea, perciocchè avea voto. Martini:Atti 18:18E Paolo fermatosi ancora per molti giorni, detto addio ai fratelli, navigò verso la Siria (e con lui Priscilla ed Aquila), tosatosi egli il capo in Cencrea: perché aveva voto. Nuova Diodati:Atti 18:18Ora Paolo, dopo aver dimorato là ancora molti giorni, prese commiato dai fratelli e s'imbarcò per la Siria con Priscilla ed Aquila, essendosi fatto radere il capo a Cencrea, perché aveva fatto un voto. Nuova Riveduta:Atti 18:18Paolo ritorna ad Antiochia Ricciotti:Atti 18:18A Efeso e a Gerusalemme Riferimenti incrociati:Atti 18:18At 15:23,41; 21:3; Ga 1:21 Riveduta:Atti 18:18Viaggio di Paolo a Gerusalemme. Apollo ad Efeso ed in Acaia Riveduta 2020:Atti 18:18Paolo ritorna ad Antiochia Tintori:Atti 18:18Paolo ad Efeso, Antiochia e Gerusalemme Dimensione testo: |