Commentario abbreviato:Cantico 4:8Versetti 8-15 Osservate la dolce chiamata di Cristo alla sua chiesa. È: -1. Un comando; quindi, la chiamata di Cristo alla sua chiesa affinché lasci il mondo. Questi monti sembrano pacifici, ma in essi ci sono tane di leoni e mandrie di leopardi. -2. Una promessa: molti membri della chiesa saranno rapiti dal Signore improvvisamente. La chiesa sarà liberata dai suoi avversari, anche se ora vive fra i leoni, Salmo 53:4. Il cuore di Cristo è nella sua chiesa; il suo tesoro è in lei, e si diletta nell'affetto che da lei riceve per mezzo delle opere del cuore e della vita dei credenti. I profumi che la moglie utilizza sono come doni e grazie dello Spirito. L'amore e l'obbedienza a Dio sono più piacevoli a Cristo dei sacrifici o dell'incenso. Cristo, avendo rivestito sua moglie con il manto bianco della giustizia e della giustizia dei santi e avendola profumata con le gioie dei santi e le consolazioni spirituali, è soddisfatto. - Cristo entra invisibilmente nel giardino della sposa. Una protezione e un sigillo Egli le ha posto intorno, per proteggerla dagli attacchi delle tenebre. Le anime dei credenti sono come giardini chiusi, in cui si trova un pozzo d'acqua viva, Giovanni 4:14; 7:38: sono le influenze dello Spirito Santo. Il mondo non conosce la salvezza di questi pozzi né nessun avversario può corrompere questa fonte. - I santi della chiesa e le benedizioni dei santi sono paragonati adeguatamente ai frutti ed alle spezie. Sono piantati e non crescono da soli. Sono preziosi; sono, cioè, delle benedizioni per questa terra. E tali saranno mantenuti in questo mondo di fiori marci. La grazia, quando finisce in gloria, dura eternamente. Cristo è la fonte che rende rigogliosi questi giardini dove si trovano i pozzi d'acqua viva. Diodati:Cantico 4:8Vieni meco dal Libano, o Sposa, Vieni meco dal Libano; Riguarda dalla sommità di Amana, Dalla sommità di Senir, e di Hermon, Da' ricetti de' leoni, Da' monti de' pardi. Martini:Cantico 4:8Vieni dal Libano, o mia Sposa, vieni dal Libano, sarai coronata, dalla vetta dell'Amana, dalla cima del Sanir, e dell'Hermon, dalle tane de' lioni, dai monti de' leopardi. Nuova Diodati:Cantico 4:8Vieni con me dal Libano, o mia sposa, vieni con me dal Libano! Guarda dalla sommità dell'Amana, dalla sommità del Senir e dell'Hermon, dalle tane dei leoni, dai monti dei leopardi. Nuova Riveduta:Cantico 4:8Vieni con me dal Libano, o mia sposa; Ricciotti:Cantico 4:8Vieni [con me] dal Libano, mia sposa, vieni dal Libano, vieni; t'affaccia dalle cime dell'Amana, dalla vetta del Sanir e dell'Hermon, dagli antri de' leoni, dalle montagne de' leopardi. Riferimenti incrociati:Cantico 4:8CC 2:13; 7:11; Sal 45:10; Prov 9:6; Giov 12:26; Col 3:1,2 Riveduta:Cantico 4:8Vieni meco dal Libano, o mia sposa, vieni meco dal Libano! Guarda dalla sommità dell'Amana, dalla sommità del Senir e dell'Hermon, dalle spelonche de' leoni, dai monti dei leopardi. Riveduta 2020:Cantico 4:8Vieni con me dal Libano, o mia sposa, vieni con me dal Libano! Guarda dalla cima dell'Amana, dalla cima del Senir e dell'Ermon, dalle spelonche dei leoni, dai monti dei leopardi. Tintori:Cantico 4:8Vieni dal Libano, o mia sposa, vieni dal Libano, vieni: tu sarai coronata dalla vetta dell'Amana, dalla cima del Sanir e dell'Ermon, dagli antri dei leoni, dai monti dei leopardi. Dimensione testo: |