Commentario abbreviato:Genesi 28:1210 Versetti 10-15 La condotta di Giacobbe finora, come abbiamo visto, non era quella di uno che sinceramente teme e ha fede in Dio. Ma ora in difficoltà, costretto a fuggire, egli cercò Dio solo per farlo dimorare in sicurezza e per distendersi e dormire all'aria aperta con la testa su una pietra. Ogni vero credente sarebbe disposto a dormire sul guanciale di Giacobbe per potere avere la visione di Giacobbe. Il tempo di Dio per visitare il suo popolo con il suo conforto è quando esso è privo di altri conforti e di altri consolatori. Giacobbe vide una scala che si allungava dalla terra al cielo, gli angeli che salivano e scendevano e Dio stesso alla fine di essa. Questo rappresenta, 1. La provvidenza di Dio, mediante la quale c'è un rapporto costante fra il cielo e la terra. Questo fa sapere a Giacobbe che egli aveva sia una buona guida che una buona guardia. 2. La mediazione di Cristo; Egli è questa scala: il piede in terra è dato dalla sua natura umana e quello in cielo dalla sua natura Divina. Cristo è la Via: tutti i favori di Dio e tutti i nostri servizi vanno e vengono da Lui per mezzo di Cristo, Giov. 1:51. Per questa strada i peccatori avanzano al trono della grazia per accoglierlo. Per fede percepiamo questa Via e con la preghiera ci avviciniamo ad essa. In risposta alla preghiera riceviamo tutti i benefici necessari della provvidenza e della grazia. Non abbiamo altra via per arrivare al cielo se non Cristo. E quando l'anima, per fede, può vedere queste cose, ogni luogo diventerà piacevole e ogni prospettiva gioiosa. Egli non ci lascerà mai fino a quando la sua ultima promessa non sarà compiuta nella nostra eternità felicità. Dio ora parla comodamente a Giacobbe. Lui parla dalla cima della scala. Tutte le notizie felici che riceviamo da cielo vengono attraverso Gesù Cristo. Il Messia doveva venire da Giacobbe. Cristo è la grande benedizione del mondo. Tutto ciò che è benedetto, è benedetto in Lui e nessuna famiglia è estromessa dalla benedizione tramite lui, se non quella che si estromette da se stessa. Giacobbe ha dovuto temere pericoli da suo fratello Esaù; ma Dio promette di custodirlo. Egli aveva un lungo viaggio davanti a lui, verso un paese sconosciuto; ma: "IO sono con te", e Dio promette di portarlo nuovamente in questa terra. Sembrava che egli fosse abbandonato da tutti i suoi amici, ma Dio gli dà questa assicurazione: "IO non ti lascerò". Colui che è amato da Dio non è mai lasciato da Lui. Diodati:Genesi 28:12E sognò; ed ecco una scala rizzata in terra, la cui cima giungeva al cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano per essa. Martini:Genesi 28:12E vide in sogno una scala appoggiata alla terra, la cui sommità toccava il cielo: e gli Angeli di Dio, che salivano per essa, e scendevano, Nuova Diodati:Genesi 28:12E sognò di vedere una scala appoggiata sulla terra, la cui cima toccava il cielo; ed ecco, gli angeli di DIO salivano e scendevano su di essa. Nuova Riveduta:Genesi 28:12Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima toccava il cielo; e gli angeli di Dio salivano e scendevano per la scala. Ricciotti:Genesi 28:12E vide in sogno una scala rizzata sulla terra, la cui cima toccava il cielo; gli angeli di Dio salivano e discendevano per essa; Riferimenti incrociati:Genesi 28:12Ge 15:1,12; 20:3,6,7; 37:5-11; 40:1-41:57; Nu 12:6; Giob 4:12-21; 33:15,16; Dan 2:1-49; 4:1-37; 7:1; Mat 1:20; 2:12,13,19; Eb 1:1 Riveduta:Genesi 28:12E sognò; ed ecco una scala appoggiata sulla terra, la cui cima toccava il cielo; ed ecco gli angeli di Dio, che salivano e scendevano per la scala. Riveduta 2020:Genesi 28:12Fece un sogno: una scala appoggiata sulla terra, la cui cima toccava il cielo; ed ecco gli angeli di Dio, che salivano e scendevano per la scala. Tintori:Genesi 28:12E vide in sogno una scala che, poggiata sulla terra, colla cima toccava il cielo, e gli angeli di Dio salivano e scendevano per essa, Dimensione testo: |